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Ha senso paragonare omosessualità e neurodiversità?


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davydenkovic90

Ha senso paragonare omosessualità e neutrodiversità?

Questo spunto nasce dalla discussione off-topic nata sul topic "agender", ed è uno spunto giá dato a più riprese nel forum, che comunque ritengo interessante riproporre.

La comunità LGBT è, per definizione, aperta e inclusiva, come lo è il nostro forum. Già nella stessa sigla LGBT ci stanno già due o tre galassie: esperienze talvolta diametralmente opposte collegate solo da sottilissimi fili incidentalmente qua è là. Per esempio, che c'entra il problema dell'orientamento sessuale con quello dell'identità di genere? Niente. Sul problema di fare  figli, ad esempio, per due lesbiche è nettamente più facile. Per un uomo donare un miliardo di spermatozoi è un cosa di pochi minuti. Per una donna prestarsi alla gestazione di sostegno è tutt'altra cosa. 

Oltre ad essere inclusiva, la comunità lgbt è, da secoli, e tuttora, sempre alla ribalta, sotto i riflettori, da quelli della letteratura più colta, al canaio quotidiano di Pomeriggio Cinque di Barbara d'Urso. 

Perché?

Io penso che sia principalmente per due ragioni:

1) È un argomento di facile comprensione. È interessante per lo stesso motivo per cui è esilarante un comico che dice "cazzo": perché tutti capiscono cos'è. L'omosessualità è quello, è chiara, ed è un argomento leggero. Non è una equazione differenziale o un protocollo antincendio.

2) È un argomento "piccante", che lambisce la sfera intoccabile dei tabù sulla sessualità, che sono ancor più potenti nella cultura cattolica. 

Quindi, per farla breve, l'impiegata della provincia italiana specula continuamente sull'omosessualità semplicemente perché ne sente parlare in tv o compra le Memorie di Adriano della Yourcenar a 7.99 al supermercato da leggere spalmata di crema e spiaggiata in uno stabilimento balneare, elettrizzata dal senso del proibito ben assimilato dai decenni di catechismo e schitarrate in chiesa.

Tutto questo a cosa porta? 

Per esempio a quello a cui ho assistito io all'unico pride a cui ho preso parte, quello di Firenze del 2016.

Intanto sfatiamo due miti:

Il primo è che il pride sia  una manifestazione per richiedere diritti,  non lo è, tant'è vero che si svolge anche nei paesi dove i diritti già ci sono. Il pride è come il 25 aprile, una commemorazione storica e una festa della comunità lgbt internazionale.

Il secondo falso mito è che al pride ci sono solo i gay (palestrati, con lo slippino fosforescente)

Io al pride ho visto sì Regina Miami vestita da sposa, ma nel corteo spessissimo mi sono trovato circondato da persone totalmente estranee alla comunità lgbt. Ho ricevuto dieci volantini e zero di questi erano su temi riguardanti gli lgbt (uno era sui carcerati, uno sulle droghe leggere -la ragazza mi disse "i drogati sono più discriminati dei gay", uno della chiesa valdese, ecc)

Io sono un sostenitore della teoria che "per difendere i propri diritti bisogna difendere i diritti degli altri"', quindi finora ho sempre sminuito e accettato la cosa, anche di buon grado.

Poi mi sono chiesto: ma tutta questa gente ha fatto il biglietto? Cioè, hanno bussato o suonato il campanello e chiesto "permesso" prima di entrare? Prima di accampare la loro bella retorica, distribuire volantini, ballare e cantare, hanno almeno capito dove si trovano e che cosa si sta festeggiando?

Lo stesso qui nel forum me lo sono chiesto di certi utenti. Che cosa succederebbe se io andassi su un forum sull'Asperger a dire, per esempio, che gli Asperger sono avvantaggiati rispetto ai gay perché le famiglie tendenzialmente li accettano e li supportano fin da bambini, andando ai convegni e informandosi, mentre noi già è tanto se ci ignorano e ci danno ancora da mangiare, oppure che a loro  lo Stato passa lo psichiatra mentre a noi, che spesso soffriamo nostra volta di un sacco di problemi psichiatrici, nessuno passa niente?

Perché ci bacchettiamo fra di noi sul problema degli attivi e dei passivi, degli effeminati e dei virili, e contemporaneamente accettiamo a braccia aperte  utenti che vengono impunemente su queste pagine a usare termini come "eterofobia"?

Guai a dire loro qualcosa, perché dobbiamo sempre essere noi lgbt, che chiediamo tanto alla società e alla politica, a mostrarci sempre aperti, politicamante correttissimi, attentissimi a tutte le altre minoranze, peraltro spesso ben più forti e tutelate di noi, e invece gli altri possono anche venire in casa nostra e piazzarsi con le scarpe da ginnastica sul nostro letto, e  se gli diciamo qualcosa, siamo eterofobi. 

 Sto cominciando a pensare anche io (come altri che si sono espressi altrove su questo forum su questo tema) che non sia del tutto sano che la comunità lgbt diventi una panacea in cui si divertono a sguazzare anche persone che non ne fanno parte,  che ci vengono a cercare apposta perche sanno che siamo disponibili, per poi propagandare cose loro, totalmente avulse.

In barba al fumo negli occhi che gettano con le loro premesse politicamente corrette del cazzo, copiate da Barbara Palombelli, premesse in cui parlano di noi manco fossimo foche monache a rischio estinzione. È tutto un trucco per entrare nelle nostre grazie e poi fare i porci comodi, è una mancanza di rispetto e di sensibilità, la stessa degli omofobi ma più subdola.

Noi lgbt abbiamo i nostri spazi e chi entra in casa nostra lo può fare portando una bandiera arcobaleno, non una  del Milan, dell'Inter o della Juventus. Con tutto il rispetto e la comprensione per i tifosi di calcio.

Grazie dell'attenzione.

Edited by davydenkovic90

Mh non so, spero che non mi manchino dei pezzi nei dibattiti che ci sono stati, però forse stai sovradimensionando, i ND etero nel tempo si sono sentiti in dovere di giustificare la propria presenza sul forum e il messaggio un po' impacciato e confuso che dev'essere risultato suona del tipo "sono tanto derelitto quanto un gay molto timido e molto più derelitto di un gay disinvolto e socievole, per questo ho la sensazione che potrete comprendermi con facilità".

Sì hai ragione non è un messaggio particolarmente brillante e diplomatico, però, da un lato, è inevitabile che abbiano sentito l'obbligo di giustificarsi, e dall'altro mi fa piacere che abbiano pensato di poter trovare comprensione in questo spazio percependolo come luogo protetto, anche se ovviamente devono tener conto che può offrire ben poco a chi vuol parlare di quel tema specifico. E' invece grave che si siano sentiti poco inclusi in spazi dedicati come i forum sull'Asperger dove ci si dovrebbe sentire accolti proprio per il fatto di essere neurodiversi.

D'altronde su alcuni temi circoscritti i due mondi si intersecano realmente, per esempio proprio sulla questione della percezione e gestione sociale dei generi, quindi in un topic su quell'argomento l'intervento dei neurodiversi ha senso.

E' per questo secondo motivo che presuppongo che nei ND che passano sul gayforum ci sia comunque implicitamente una "condivisione della causa" (o come dici tu con una bella immagine il "portare una bandiera arcobaleno"), certamente molto più consapevole e sottile di quanto non possa essere la bandiera portata da altri gay disinteressati al senso di comunità.

Credo che lo facciano semplicemente per avere un senso di appartenenza, essendosi sempre sentiti esclusi nel mondo reale è facile per loro trovare una piccola nicchia in rete per sentirsi apprezzati. Forse i neurodiversi iscritti a questo forum sono anche iscritti ad altri siti più in linea con le loro idee, però spesso scrivono dei loro problemi qui perchè vogliono sapere la nostra opinione da neurotipici e non da membri del gruppo lgbt.

Sul perchè ne parlino proprio qui, credo che la risposta sia molto semplice, siamo pochi utenti e tutti molto aperti mentalmente, quindi per loro è più facile scrivere di questioni di cui non possono discutere con le altre persone, vuoi per timidezza o per altri problemi, e comunque sentirsi a proprio agio.

Penso che gli utenti dei forum legati all'autismo siano tutti, o quasi tutti, autistici, difficilmente a un neurotipico interessa l'opinione di un neurodiverso, non perchè quella di quest'ultimo non conti, ma perchè il ND ha un modo di pensare troppo lontano da quello del NT e quindi incompatibili. Dall'altra parte invece a un ND importa eccome l'opinione del NT perchè l'autistico crede che per essere accettati dalla società bisogna essere NT e quindi bisogna sforzarsi il più possibile per pensare e agire come loro.

Sono solo mie idee, essendo completamente ignorante in materia prendete le mie parole con le pinze.

Mi piacerebbe però leggere di qualche ND del forum così per sapere quanto ci ho azzeccato.

8 hours ago, davydenkovic90 said:

Guai a dire loro qualcosa, perché dobbiamo sempre essere noi lgbt, che chiediamo tanto alla società e alla politica, a mostrarci sempre aperti, politicamante correttissimi, attentissimi a tutte le altre minoranze, peraltro spesso ben più forti e tutelate di noi, e invece gli altri possono anche venire in casa nostra e piazzarsi con le scarpe da ginnastica sul nostro letto, e  se gli diciamo qualcosa, siamo eterofobi. 

Siamo l'unico movimento di massa progressista.

E siamo diventati il punto di riferimento un po' di tutti.

O la foglia di fico che copre la cattiva coscienza dei ceti medi urbani

[ prospettiva assai meno ottimistica ]

Però non ha molto senso prendersela coi carcerati, piuttosto che coi tossicodipendenti, o coi neurodiversi ( sorvolando su tutti i sottintesi personali che non posso fare a meno di trovare sgradevoli per la parte che riguarda altri utenti e non me ) se l'obiettivo polemico sono i Liberal che reggono dei cartelli che non piacciono

Il movimento LGBT non poteva che diventare quello che è

davydenkovic90
1 minute ago, Almadel said:

Siamo l'unico movimento di massa progressista.

E siamo diventati il punto di riferimento un po' di tutti.

Sì, anche per l'onorevole Stefania Pezzopane. Mi domando ancora perché, nel rispondere alle maldicenze sulla sua relazione intergenerazionale, all'onorevole sia subito saltato in mente di paragonarsi a noi LGBT e non piuttosto a Madonna,  Silvio Berlusconi o a Renato Brunetta (a limite Vendola!) che trovo di gran lunga più simili a lei.  Io non credo di avere molto a che spartire con una deputata ultrasessantenne che sta con un ex spogliarellista del Grande Fratello. Ed è bruttissima la retorica dell' "ormai siamo in una società che rispetta tutte le forme di amore, anche quello gay, quindi anche il mio merita di essere rispettato". Della serie: abbiamo concesso dei diritti civili a cani e porci, e venite criticare me?"  Veramente insulsa e fuori controllo. Ha tutto il diritto di replicare alle critiche, ma poteva farlo in un altro modo.

Noi mondo LGBT, invece, dobbiamo stare attenti anche a non respirare troppo, a parlare solo dopo esserci laureati in psicologia, medicina e teologia, per non rischiare di torcere un capello a imbucati vari, che esordiscono con cervellotiche premesse millantando punti di contatto fra loro e noi, solo per poi sentirsi legittimati nel dare giudizi, e spesso dicendo cazzate. E alla prima blanda obiezione a queste cazzate o a questo modo di fare, subito ti becchi come minimo del violento, del paradossale, dell'egoista e del razzista.

Per reazione a questo, alcuni (anche alcuni utenti qui sul forum) si sentono sempre in dovere di calarsi perfettamente nel ruolo di  animatori turistici a uso e consumo di questa gente, a ostentare benvenuti, ad ascoltare con interesse le litanìe dei vittimismi e dei complessi di superiorità e a foraggiare gli interessi morbosi. Che è esattamente quello che succede nei Pride "inclusivi", ossia quelli in cui le parole "gay", "lesbica", "bisex", "trans" vengono sottintese. 

Al Pride c'è chi viene, secondo me, con lo stesso spirito di chi va in Africa a farsi i selfie coi bambini poveri dei villaggi, che a loro volta sono come quelli che si fanno i selfie con la foca monaca in via d'estinzione, e cioè per postarli su Instagram e metterli come immagine del profilo,  sentrisi cool e fare il record dei like e dei commenti. Ci sono donne - va detto, sono soprattutto donne, e mi dispiace perché io sono cresciuto in una famiglia allargata di donne e ho molte amiche - che vanno a cercarsi di proposito l'amico o il conoscente gay perché lo reputano intellettuale, pieno di gusto e fascino, e soprattutto perché è sempre lì a disposizione come un cagnolino. Poi, quando si stufano, lo abbandonano al ciglio della strada mentre vanno in vacanza,  fanno log-out dal forum-gay e tornano a interessarsi di cucina fusion o al pilates. Io questa la chiamo omofobia, l'ennesima forma di omofobia, triste e squallida quanto le altre.

davidì, sto giro faccio fatica a capirti, sai?

sarà che c'ero nei periodi "pioneristici" quando ervamo 4 gatti spelacchiati a non vergognarci di essere noi stessi, però vedè che ADESSO c'è anche chi ci supporta pure se non fa parte della parrocchietta, a me fa solo che piacere.

e tanto, visto che ho presente quanto c'è costato (in tutti i sensi) arrivà a questo.

Meh. Non è che noi non l'abbiamo mai fatto di aggregarci a lotte altrui ottenendone anche un tornaconto. Penso ai famosi minatori della Thatcher. Non credo ci sia nulla di male. Temo piuttosto che ingeneri aspettative sbagliate perché la comunità LGBT non è molto più accogliente delle altre. 

Su altri punti del discorso, tipo questo

13 hours ago, davydenkovic90 said:

Perché ci bacchettiamo fra di noi sul problema degli attivi e dei passivi, degli effeminati e dei virili, e contemporaneamente accettiamo a braccia aperte  utenti che vengono impunemente su queste pagine a usare termini come "eterofobia"?

Mi manca un po' l'esempio concreto per capire di che si sta parlando. 

41 minutes ago, FreakyFred said:

Penso ai famosi minatori della Thatcher.

A me pare una cosa un po' diversa.

I gay non andavano nei cortei dei minatori a parlare delle questioni omosessuali

come invece fanno le femministe e gli antirazzisti (gli Asperger per favore non nominiamoli che nella questione non c'entrano nulla).

Raccoglievano davvero fondi per le famiglie dei minatori in sciopero durante i loro picchetti,

non andavano alle manifestazioni dei minatori raccogliendo fondi per le famiglie dei sieropositivi.

Non è che io non vada alle manifestazioni femministe o a quelle antirazziste,

se però ci vado come omosessuale dichiarato lo faccio all'interno di un discorso

in cui la questione principale è quella del movimento che mi ospita

(ad esempio all'ultima manifestazione antirazzista ho tenuto lo striscione del Boramosa,

un'associazione che si occupa di aiutare i rifugiati omosessuali nel chiedere asilo).

Intendo dire che è fattibile spendersi in una manifestazione senza farsi proprio i cazzi propri.

E in effetti al Pride non è che questo avvenga proprio sempre.

7 hours ago, davydenkovic90 said:

Noi mondo LGBT, invece, dobbiamo stare attenti anche a non respirare troppo, a parlare solo dopo esserci laureati in psicologia, medicina e teologia, per non rischiare di torcere un capello a imbucati vari, che esordiscono con cervellotiche premesse millantando punti di contatto fra loro e noi, solo per poi sentirsi legittimati nel dare giudizi, e spesso dicendo cazzate. E alla prima blanda obiezione a queste cazzate o a questo modo di fare, subito ti becchi come minimo del violento, del paradossale, dell'egoista e del razzista.

Per reazione a questo, alcuni (anche alcuni utenti qui sul forum) si sentono sempre in dovere di calarsi perfettamente nel ruolo di  animatori turistici a uso e consumo di questa gente, a ostentare benvenuti, ad ascoltare con interesse le litanìe dei vittimismi e dei complessi di superiorità e a foraggiare gli interessi morbosi. Che è esattamente quello che succede nei Pride "inclusivi", ossia quelli in cui le parole "gay", "lesbica", "bisex", "trans" vengono sottintese. 

Sarebbe un attacco a me? Chiaramente respingo ogni critica al mittente. Animatore turistico non lo sono proprio. Ho semplicemente fatto notare che se Catalina si dichiara agender, di fatto lo rende non-binario, quindi rientra nell’ombrello T di LGBT.  E questo a fronte di persone che hanno fatto un raduno con lui in persona e hanno pensato fosse un uomo cis etero...

Sei favorevole all’espulsione di T dall’acronimo? Vuoi un movimento che sia solo gay e fare a meno di L e B? Benissimo ne prendiamo nota. Io sono contrario. Non sono nemmeno favorevole ad un human pride però.

per te Catilina non è un agender ma un “poser”? Ok ma non è che tu ne abbia le prove o la tua opinione sia Verità.

non ti interessa ascoltare Catilina o altri utenti? Ok non sei obbligato, occhio che la ruota gira, magari capiterà che la gente non sarà interessata ad ascoltare te, e magari non ti farà tantissimo piacere.

non ti piace il vittimismo? A me proprio zero figurati. Attento però che ogni tanto si può rintracciare del vittimismo anche nei tuoi post.

L’intersezionalità può anche essere criticata, beninteso, consideriamo però che la famosa esperienza britannica con il sostegno allo sciopero dei minatori ci ha fatto più bene che male... e per esempio l’associazione Sentinelli di Milano, che sta seguendo questa strategia politica, mi sembra stia facendo molto bene.

sinceramente Davi speravo che tutta la discussione nel topic “Agender” ti suscitasse delle riflessioni un pochino diverse.

davydenkovic90
17 hours ago, davydenkovic90 said:

imbucati vari, che esordiscono con cervellotiche premesse millantando punti di contatto fra loro e noi, solo per poi sentirsi legittimati nel dare giudizi, e spesso dicendo cazzate. E alla prima blanda obiezione a queste cazzate o a questo modo di fare, subito ti becchi come minimo del violento, del paradossale, dell'egoista e del razzista.

Rileggendo alcuni topic, aggiungo che  ti danno anche del maschilista e dell'ingrato, solo per il fatto che hanno fatto tanto per te venendoti a cercare apposta su un forum, degnandoti di considerazione, lanciandoti il becchime, venendo alla tua festa a scroccare visibilità e a pulirsi la bocca sporca di sugo di pomodoro alle tende  del salotto, che tu dovresti stare lì come un maggiordomo e dire "prego signora, gradisce ancora dello champagne?"

E un forum come questo è il terreno di caccia ideale di questa gente, perché è popolato da tanti gay loro malgrado ancora ingolfati nei loro problemi di accettazione e omofobia interiorizzata e quindi, per ogni topic su Mina, che fungerebbe da derrente, se ne aprono almeno cento dove gozzovigliare di  letteratura, musica classica, studi di genere,  psicologia, religione,  cinema, letteratura e pornazzi yaoi.

E' ora di dire BASTA.

Edited by davydenkovic90
davydenkovic90

Volevo aggiungere anche che non sopporto quelli che, appena si parla di omosessualità, unioni civili, pride, tecniche varie di procreazione medicalmente assistita, adozioni, subito esordiscono con: "E' un tema complicato" oppure "delicato".

Ma che complicato, la radice di 2 e la fotosintesi clorofilliana sono temi complicati, infatti nessuno ne parla o si interessa mai.  L'omosessualità è un tema facilissimo da capire e, soprattutto, leggero. Per qualcuno può essere usato al posto del valium.

E delicato nemmeno, se chi ne parla non ne è minimamente coinvolto.

Queste secchioncelle dovrebbero pensare alla propria, di sessualità, sempre che 3 o 4 orgasmi finti nella vita possano definirsi "sessualità":  troppo impegnate a leggere la Yourcenar per rendersi conto che il vero frocio ce l'hanno accanto nel letto, che gli hanno messo la fede al dito ma scopa con tutto il quartiere meno che con loro. Questi, per esempio, sarebbero gli argomenti delicati, mica l'omosessualità degli altri.

Edited by davydenkovic90
davydenkovic90
On 4/26/2019 at 5:04 PM, freedog said:

davidì, sto giro faccio fatica a capirti, sai?

sarà che c'ero nei periodi "pioneristici" quando ervamo 4 gatti spelacchiati a non vergognarci di essere noi stessi, però vedè che ADESSO c'è anche chi ci supporta pure se non fa parte della parrocchietta, a me fa solo che piacere.

e tanto, visto che ho presente quanto c'è costato (in tutti i sensi) arrivà a questo.

No, onestamente non mi fa piacere essere supportato come se fossi una foca monaca, o un pesciolino in una fontana a cui la prima borghesuccia annoiata e sfranta che passa di lì lancia delle molliche di pane.

Credo che, prima che dare attenzione, rispetto, ossequio a lei dovremmo cercare un'empatia fra di noi, cosa che manca assolutamente ed è di primaria importanza.

Su questo forum circolano quotidianamente utenti che fanno di tutto per aggredire e dividere, piuttosto che trovare, pur nelle millemila differenze, un punto di contatto. Preferiscono farsi il sangue amaro e godere nel farti stupidamente lo sgambetto cosicché tutti ridano di te, forumisticamente parlando.

Ma già questi io li perdono, perché sono comunque amici del mondo gay, che hanno problemi che ben capisco (seppur non si riesca a trovare un'empatia, io capisco cosa provano) e penso che alcuni abbiano solo bisogno di tempo per migliorare il rapporto con se stessi e gli altri lgbt in genere, magari a seguito di futuri eventi positivi. Oppure altri sono ormai troppo in su con gli anni e hanno in qualche modo metabolizzato tutto quel veleno e la repressione e l'incenso della parrocchia inalato in gioventu', che rigurgitano qui su altri gay e invece non sanno indirizzare su chi di dovere, chi li strumentalizza platealmente o li offende.

Chi viene qui a paragonare neurodiversità a omosessualità sinceramente mi pare fuori strada. Non ci vedo troppe analogie né nelle due condizioni né nelle risposte che la società o la medicina danno a queste due condizioni, né soprattutto nel modo di aiutare o aiutarsi. 

Ripeto, se andassi nel forum dei neurodiversi probabilmente troverei vagonate di omofobia, altro che accoglienza. [Comunque sul forum degli asperger ci sono andato due secondi (Solo per vedere se esiste) e diversi utenti linkavano test per autodiagnosi, e c'era pure gente che chiedeva "lo sono?" e altra gente rispondeva, sulla base del test fatto online, "sì, molto probabilmente lo sei!" Le mie psicologhe riderebbero di gusto dinnanzi a questi oroscopi.]

Le pazzerelle che leggono i libri o guardano gli yaoi e poi piovono qua le trovo insulse, ritengo più profonda intellettualmente Alba Parietti di loro, qui dentro non meriterebbero alcun ossequio né ringraziamento per essersi tanto interessate a noi. Se ci supportano, dovrebbero rispettare in primis i nostri spazi non venire qui e mettersi a criticare Almadel, che sarebbe da difendere a spada tratta come patrimonio nazionale della comunità gay, ma che evidentemente rappresenta il demonio non solo nell'immaginario collettivo dei gay cattolici di tutto il Veneto, ma anche in quello delle borgesucce insoddisfatte che bevono miscele di tè della lipton da quattro soldi, ritenendosi grandi esperte.

Tanto questa qua di cui parlo se ne sarà già andata a starnazzare sul forum del pilates o della cucina fusion, evidentemente noi foche non le interessiamo più e un'orca assassina potrebbe divorarci tutte quante siamo, se fosse per lei.

E con questo metterei una bella pietra tombale alla mia infruttuosa presenza qui.

Anche perché su altri topic molti mi hanno scritto di far allontanare utenti, di provocare piogge acide, spremute di limoni e riscaldamento globale.

Be', in effetti è vero, ripensandoci ne ho fatti allontanare proprio molti e fra un'oretta mi recherò proprio a casa di uno di questi utenti che ho fatto allontanare. Penso di avergli fatto proprio del male e di essere veramente una persona spregevole se sono due anni e mezzo che mi frequenta.

Più avanti c'è Pepsi.

@davydenkovic90, fare un topic ad personam è come giocare a Dixit: se tutti capiscono per chi è hai perso, ma hai perso anche se non lo capisce nessuno, e non mi pare nessuno qui, me compreso, abbia capito chi è la persona che ti ha irritato... Eccetto la parte sui test diagnostici che chiaramente omaggia me, ma mi sembra una nota a margine e onestamente non ho tempo ora di postarti la bibliografia qui, quindi verrò meno alla mia antica abitudine di accogliere proprio tutte tutte le provocazioni.

Se può interessarti un parere sulla questione personale che si sta sollevando, prenditi pure questo: mentre di gente insicura o incazzata col mondo qui sopra ce n'è sicuramente tanta, generalmente è abbastanza chiaro perché lo è (GUILTYYYY), il che può fare simpatia.  Con te non è chiaro.

La vita forumistica è una specie di fiction ispirata a fatti reali. Nella tua ci hai messo una Mary Sue, e a nessuno piacciono le Mary Sue, anche se nell'intento dell'autore sono personaggi strafighi.

Fra parentesi, ce le porti 'ste amiche psicologhe sul forum? Si riempirebbero di clienti ?

3 hours ago, FreakyFred said:

ste amiche psicologhe sul forum? Si riempirebbero di clienti

Che scroccherebbero quelle cose tipo "prima seduta gratis"  un po' come fanno già con Netflix o con i punti di The Fork ?

davydenkovic90

Parliamo del forum: molti volevano fare di questo forum un "safe space", richiamando una certa utenza all'ordine e cercando di capire se fosse realizzabile.

Mi chiedo:

1) Che razza di safe space è un posto dove piovono cani e porci a scrivere 900 e passa messaggi di curiosità morbosa nata da uno yaoi? 

2) Che conforto trova in 900 messaggi di una snob annoiata un ragazzino della Puglia alle prime armi, uno che vive in un paesino sperduto, uno che non riesce a incontrare altri ragazzi gay, a portare avanti una relazione, in un clima familiare ostile e rischia di perdere il sostegno della famiglia se fa coming out?

I suddetti cani, porci e snob annoiate invece vengono anche stupidamente accolti  tutti da qualche utente, ritenuti  intelligenti e degni d'ascolto perché ti sbattono in faccia la Yourcenar, non avendo nemmeno il coraggio di ammettere il vero motivo per cui sono qui ossia un certo interessamento assillante, nato dalla depressione del momento, o della frustrazione delle loro vite piccolo-borghesi eternamente indecise tra il Classico e lo Scientifico.

E poi non gli è bastato leggerci da fuori, cosa che già è psichiatrica, per quanto mi riguarda, ma entrano pure e sciorinano la loro bella retorica populista sempre tirandoci in testa libri, libretti, volumetti, cassette, DVD, romanzetti Harmony, perché non hanno il coraggio di rivelare il loro intimo e allora ti sommergono dei tomi della loro biblioteca, che neppure hanno letto oppure hanno letto proiettando soltanto sui libri poveri incolpevoli cose che non dicono. In ogni caso libri e materiale audiovisivo di vario genere che il gay "cattolico" (in senso lato: il gay organico, che non rivendica e non dà fastidio a nessuno) è ben contento di vedersi arrivare in fronte, anzi adora il bernoccolo e ne vuole ancora, anche inginocchiato, prendendolo nel culo senza nemmeno godere.

Tu, mio adorato Freedog, ti sottovaluti. Questa gente non ha fatto nulla per te e non ha peso nemmeno oggi, non più di una turista che capita in mezzo a un pride perché veramente era venuta a fotografare il Colosseo. Sei tu che sei uscito di casa, cinquant'anni prima che io nascessi (con affetto) e sei andato a manifestare indirettamente anche per me e i froci a venire, per una libertà e anche un'identità che, al netto di reticenze e omofobie passeggere, c'è ed è forte e andava rivendicata, ed è un caschetto della Carrà che ci riguarda tutti - biondi, mori, belli, brutti, ben chiavate e mal scopate - come la spirale del DNA

Poi, pensate che se io scrivessi 900 messaggi sul forum della Juve, del morbo di Crohn o degli amici gatti, sarei legittimato e riceverei lo stesso trattamento dall'utenza? Ma soprattutto, che cazzo potrei avere da dire di tanto urgente in 900 messaggi su uno di questi tre argomenti a gente che ne è esperta e che soffre sulla propria pelle, visto che nemmeno mi riguardano per un cazzo? Dire a qualche casalinga che il suo gatto è gay e di accettarlo così com'è?

Arrivano, banchettano e se ne vanno, ignare che una piattaforma come questa è importante a noi gay per fare gruppo, noncuranti che un Forum o un Pride servono a creare una coesione fra di noi e riconoscerci in qualcosa che per secoli ci è stato negato, e non per fare salotto con chi scambia le nostre vite per romanzi e poi ha da propagandare cose sue che non c'entrano niente con noi.

Fossero state più furbe, avrebbero cercato di guadagnare la nostra fiducia aprendo topic su Judy Garland e invece sanno solo parlare di omosessualità, femminismo, ruoli di genere, omofobia, ecc. cose di cui tutti ormai si riempono la bocca. Troppo facile. Apriamo un topic sulla radice quadrata di 2, e vediamo quanti di questi geni della matematica che dicono di essere hanno voglia di iscriversi e commentare in merito.  Oppure parliamo della loro eterosessualità, che sarà sicuramente una giungla inesplorata di perversioni, psicosi, tabù, non detti, orgasmi mancati. Decisamente più interessante e letteraria di quella, banalotta e spesso anche felice, della maggior parte di noi gay che molto democraticamente la diamo quasi a tutti e quello che ci piace ce lo andiamo a prendere senza tanti condizionamenti.

Concludo, e appongo la mia pietra tombale qui, non con una critica, mi sembra doveroso, con una gaia notizia che forse a qualcuno sarà sfuggita. (Sicuramente è sfuggita a quelle che leggono gli Yaoi , invece lo sanno benissimo ma lo negheranno fino alla morte quei  gay che criticano il Pride o che non hanno mai fatto coming out in vita loro, nemmeno sui gusti musicali perché temono di essere ritenuti non sufficientemente virili e conseguentemente sgamati, atteggiamento che è un palese e imbarazzante negare l'evidenza, va be'), che è la seguente:

I moti di Stonewall, l'evento storico di cui ogni anno il Pride è una commemorazione, si svolsero (coincidenza, o forse no, chissà) una settimana dopo la morte prematura di Judy Garland a soli 47 anni. Basti la stima che 12.000 di 22.000 persone presenti al suo funerale erano gay. 

Edited by davydenkovic90
davydenkovic90
1 hour ago, freedog said:

mah..

sarà che io non me la sento addosso tutta sta superiorità moral-intellettuale da suffragetta storica, perciò ripeto:

ben vengano le masse frociarole a supporto!

Secondo me sottovaluti te stesso e sopravvaluti loro, mentre loro fanno il contrario: sottovalutano te e sopravvalutano loro. E ne abbiamo esempi qui sul forum che sono lampanti. 

E ti ricordo non essere solo frociarole, ma ci sono anche anche attivisti di tutt'altri settori che invadono i nostri spazi impunemente per propagandare cose che niente hanno a che vedere con noi. Con cui, certo, potremmo  a limite anche essere in accordo ma, almeno io, comincio a vedere con sospetto la contaminazione e questa loro retorica del volersi sentire "come noi" quando io non mi sento per niente come loro, per non parlare poi di quando questa retorica è tutta a vantaggio loro e non mio. Vedi chi usa questo forum per sfogarla, noncurante di dove si trova.

E trovo preoccupante che anche che il nome (di quello a cui ho partecipato io) fosse semplicemente "Toscana Pride" affinché tutta questa gente [disabili, chiesa valdese, quelli per i diritti dei malati psichiatrici nelle carceri,quelli per la legalizzazione della prostituzione o delle droghe leggere e tantissimi altri che sicuramente c'erano e che molti che sono stati ai pride possono certamente elencare] si sentisse pienamente a suo agio e legittimata ad esserci in quanto minoranze. Si antepone l'inclusività della manifestazione alla presenza stessa della sigla LGBT. E anche la presenza dei carri delle varie discoteche, certamente pubblicitaria, benché da me tollerata, sembra una pubblicità per il mondo etero, che può andare in questi locali sulla spiaggia come va a mangiare Indiano, e non davvero un esprimersi nei termini di una rivendicazione o visibilità LGBT. [Chiaramente ci sono anche le dovute eccezioni a questo, ci mancherebbe: associazioni, Agedo, ecc. erano ben presenti e visibili, fortunatamente. ]

Spersonalizzazione del "Pride" di cui certo non piangeranno gli omofobi che  ad oggi tentano di rintuzzarci in modo subdolo in qualche periferia o addirittura vietando la manifestazione, eventualità che non inciderà poi molto  sulle nostre minoranze di "diversi" sopra citati, men che meno e sulle frociarole morbose, che andranno alla Color Run o all'acquario di Genova a farsi le fotine coi pinguini.

Stammi bene.

Edited by davydenkovic90

Posso chiedere un chiarimento?

Ma questo è un topic sulle frociarole o uno sull'intersezionalismo? 

Il secondo caso è più interessante, di certo, ma va connotato un attimino meglio.

Uno dei massimi critici italiani dell'intersezionalismo è Dall'Orto, potresti leggere un po' cosa ha da dire lui a riguardo se non lo hai già fatto. Ma con un paio di caveat. Il primo: con la vecchiaia sta diventando veramente insopportabile. Il secondo: tu qui esprimi sempre una visione del mondo individualista/liquida all'estremo. L'intersezionalismo altro non è che l'interpretazione più liquida ed individualista che ci sia dei diritti LGBT. Se adesso non ti piacesse l'intersezionalismo e ti gettassi nelle braccia di Dall'Orto sarebbe un po' strano.

In sintesi: non si può costantemente ridurre ogni singolo disagio vissuto dell'individuo LGBT, non importa quanuo sentito e diffuso, ad un problema individuale solo suo, e al contempo parlare di quanto è importante il senso di comunità LGBT, e non contento, rifiutare pure l'intersezionalismo, che a quel punto è diventato l'unico punto a cui ancorare una riflessione comunitaria. Bisogna fare delle scelte. Se la lotta LGBT è solo la lotta di un milione di individui accidentalmente "intersecati" su problemi simili, allora ci si possono "intersecare" anche altri individui non LGBT.

davydenkovic90

Ho appena letto un topic dove qualche anima in pena ha scritto che "lei è come noi" perché le coppie omogenitoriali (solo quelle gay, quelle lesbiche non sono pervenute, del resto è partita dagli Yaoi...) sarebbero osteggiate dagli omofobi  non per il vero e palese motivo, e cioè perché minacciano il potere temporale della chiesa cattolica, ma perché qualcuno crede veramente che un uomo o due uomini da soli non siano in grado di provvedere a un figlio senza una donna, e questo qualcuno crede anche che le donne non possano studiare matematica. (p.s. ho fatto matematica e la maggioranza delle iscritte sono donne, tutte col birillocco al dito regalato dal fidanzato iscritto a ingegneria - le meno secchione - mentre le più secchione col birillocco del fidanzato iscritto a matematica. Io ero l'unico che non doveva comprare o indossare birillocchi per far invidia alle altre, ma in compenso in una settimana scopavo più di tutti/e loro messe insieme in un anno) 

E poi, ritornando alla tizia e alle sue pippe mentali, beatamente far leva su questo bizzarro assunto di cui sopra, per continuare nel parallelismo idiota tra noi poveri gay e le donne di non si sa quale tribu'  schiavizzate dai mariti egoisti che vogliono solo far carriera e lavorare giorno e notte, e trovare alle 20.30 in punto la pastasciutta già condita nel piatto, appena posata la ventiquattrore, e guai se la moglie ritarda di un secondo. Uomini che non esistono più da decenni, e basti pensare al problema (reale, questo sì che è reale) dei padri di famiglia che perdono il lavoro.

No, ma tanto di questi argomenti non si parla perché non sono abbastanza "chic", decisamente meglio i vittimismi e complessi piccolo-borghesi, sorseggiando il Lipton . E noi poveri spettatori assistiamo inebetiti.

E per finire, consiglio personale ai posteri: decisamente meglio leggere "il Saper Vivere" di Donna Letizia, prendendolo per ciò che è, ovvero un capolavoro, piuttosto che l'Iliade scambiandola per un feuilletton di Liala o di Bruno Vespa (con tutto il rispetto per Liala e senza un briciolo di rispetto per Bruno Vespa). Lasciatela nello scaffale l'Iliade, c'è un limite a tutto.

Buon Natale e buon Ferragosto.

Edited by davydenkovic90

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