CutHere Posted February 5, 2007 Share Posted February 5, 2007 titolo : lady in the wateranno : 2006 genere : fantasticorecensione :The Cove è un residence di Philadelphia costruito intorno a una piscina. Cleveland Heep ne è il custode tutto fare. Una notte dalle acque della piscina emerge una fanciulla dai capelli rossi, una narf, una creatura acquatica del mondo azzurro. Story, il suo nome, ha una storia da raccontare a uno scrittore. Dopo aver annunciato agli uomini un futuro migliore deve fare ritorno nel regno azzurro, ma uno Scrunt, una creatura malvagia coperta di fili d’erba, vuole impedirglielo. Cleveland e i suoi coinquilini, come cavalieri medievali, serviranno la causa di Story e della salvezza del mondo.Il film di Shyamalan pretende un atto di fede. Se non credete alle fiabe, se siete cinici prima ancora che scettici o se credete, come Mr. Farber, il critico letterario e cinematografico del condominio, che tutto sia stato già raccontato e nel mondo non ci sia spazio per l’originalità e l’incanto, lasciate stare. Se invece avete bisogno di credere in fatti inverosimili, in creature fantastiche e siete disposti ad aiutarle nella loro nobile impresa di salvare il mondo, allora tuffatevi nella piscina del Cove, perché Lady in the water è una fiaba straordinaria. Il film del regista, congedato dalla Disney e accolto dalla Warner, è un’opera metalinguistica. Story, la protagonista, è la storia che si rivela mentre si racconta. Fuori dall’acqua S/story annuncia il suo scopo e i meccanismi narrativi da mettere in atto per raggiungerlo, i personaggi e i ruoli funzionali alla riuscita dell’impresa, al ristabilimento della situazione di equilibrio iniziale e alla sconfitta dell’antagonista che in una fiaba è sempre cattivo. Se la comunità di The village si nascondeva al mondo contemporaneo creando un nemico esterno per proteggere la propria sorte, bloccata sul finire dell’Ottocento, in Lady in the water la comunità, americana e multietnica, esce allo scoperto per combattere un nemico reale e garantire la propria emancipazione. Il mondo rappresentato nel cinema di questo autore è sempre diviso in due: vi persiste un confine che separa un intero ed è la paura la chiave d’accesso alla parte interdetta. L’aiutante, colui che secondo lo schema proppiano aiuta l’eroe, qui eroina, a compiere l’impresa è Cleveland, che come il prete di Mel Gibson (Signs) ha perso la fede. pareri :Autore: Maurizio Cabona - Testata: il Giornale(...) Anche quando gira film in pochi metri quadrati (cioè quasi sempre), Shyamalan sorprende (...). (...) Lady in the Water è dunque affollato di persone opposte a quelle che affollavano The Village, precedente film di Shyamalan: non esuli anglosassoni dalla coabitazione urbana, per proteggersi meglio dal prossimo; ma eterogenei abitanti della «città dell'amore fraterno» che non credono alle utopie quacchere e si comportano in maniera molto orientale nel cuore dell'Occidente: multietnico significa qui davvero anche multiculturale, che è il contrario, non il sinonimo, di ciò che si chiama pensiero unico. Autore: Giulia D'Agnolo Vallan - Testata: Il Manifesto(...) Più sfrangiato, aperto, «indeciso» e meno uniforme nella texture degli altri lavori del regista (...) Lady porta però in sé tutti i temi che gli sono cari - la fascinazione profonda per il soprannaturale e il genere, la fede nel mito, l'ossessione nei confronti dei destini individuali e una tensione verticale progressivamente sempre più «religiosa». L'unico rapporto con il mondo esterno esemplificato dalle immagini di guerra che passano in tv, come The Village (di cui riprende la contrapposizioni di spazi dentro/fuori), Lady è un film molto radicato nel nostro presente. Infine (se la presenza dello scrittore e il nome della ninfa non bastassero a confermarlo), per ammissione dello stesso Shyamalan, Lady è costruito anche come una riflessione teorica sulle possibilità del racconto, e quindi - per ognuno - di decidere (come fanno i condomini) la trama del mondo. (...)e pareri del pubblico -Stupendo, un altro esempio di grande cinema da uno dei pochi grandi cineasti moderni. Un film che, come i suoi precedenti, si regge su un presupposto e su una storia debolissimi, ma ciononostante tiene inchiodato lo spettatore alla sedia con la suspense, la divertente e delicata introspezione dei personaggi, riuscendo nell'impossibile: creare quella "suspension of disbelief", la sospensione dell'incredulità, che permette anche allo smaliziato spettatore abituato a botti ed effetti speciali mirabolanti di appassionarsi ad una piccola storia. Il finale è pieno di vera umanità. La fotografia è splendida, gli attori superbi, e la regia, come sempre, notevolissima. Consigliatissimo.-Bellissimo e poetico. Chi si aspetta un film "robusto" come "Il sesto senso" o "The village" potrebbe rimanere deluso, ma se sapete cosa vi aspetta (una fiaba adulta senza però essere gotica come i capolavori di Tim Burton) non potrà che rimanerne affascinato. Bravi tutti (e la Howard è davvero bella).....per quel che mi riguarda ho appena finito di vederlol'ho trovato molto godibile una piccola fiaba riporatata ai tempi modernivissuta da persone semplici ..m'e' garbato e non poco lo consiglio ^-^ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grandguignol Posted March 21, 2007 Share Posted March 21, 2007 Visto da poco.Mah... A me è sembrato che il tutto mancasse di collante, anche se smagliature a livello narrativo non ne ho riscontrate.Forse è pesata la mancanza di Scott Rudin, il produttore che ha affiancato Shyamalan in The Village?Nel complesso, non mi è dispiaciuto.Bravo Giamatti... Azzeccatissima la Howard.Ottimi e divertentissimi i personaggi secondari, in particolare madre e figlia depositarie della fiaba e il critico, deus ex machina dello snodo narrativo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kiby90 Posted March 21, 2007 Share Posted March 21, 2007 Anche io l'ho visto recentemente ma non mi è piaciuto proprio...apparte x alcuni personaggi secondari a me è parso noioso... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Zenshin Posted March 21, 2007 Share Posted March 21, 2007 Visto qualche mese fà...preso e buttato subito, non mi ha trasmesso niente, per quanto mi riguarda non mi ha coinvolto per niente nella storia e l'ho trovato abbastanza noioso...l'ambientazione pero' è quella che ho gradito di piu' ^^ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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