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c'è una questione che ritengo debba essere analizzata "scientificamente", se ancora non lo è stata: l'orientamento sessuale degli omofobi. Proprio perché molti (non a torto)  mettono in evidenza l'ipocrisia di molti omofobi (che si comportano come tali proprio per celare e talora esorcizzare la propria sessualità) bisognerebbe quanto meno stabilire quanto siano permeabili dall'omofobia individui eterosessuali al 100% o quasi. Io effettivamente ho l'impressione che l'omofobia più accesa e pericolosa venga da individui che celano un'identità sessuale in realtà assai meno eterosessuale di quella che esibiscono all'esterno. In questi frangenti è facilissimo sovrapporre le proprie opinioni con quelle altrui, ma finchè non ci saranno studi obiettivi condotti da sociologi, psicologi e sessuologi non sarà mai possibile arrivare a conclusioni chiare e condivisibili in larga maggioranza. Io stesso mi sono trovato spesso a discutere con omofobi e dinanzi alla loro aggressività mi sono servito dell'accusa nei loro confronti di ipocrisia, ma ovviamente senza avere prove concrete della loro cattiva fede. Fin'ora devo dire che mi è andata bene e che sono riuscito a cavarmela bene, ma se mai dovesse capitarmi un omofobo del tutto "coerente" avrei molte più difficoltà a far valere le mie ragioni di etero anti-omofobo.       

In linea di principio si può dire che la sessualità umana è molto complessa e che pertanto solo una minoranza d'individui sono al 100% etero o omosessuali, al tempo tesso l'omofobia è uno stato d'animo trasversale e incostante sia nei singoli che nelle società. Già da tali premesse ci sarebbero da imbastire ricerche e studi molto complessi e corposi per tutti gli addetti ai lavori. 

Edited by Catilina
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https://www.gay-forum.it/topic/38773-la-sessualit%C3%A0-degli-omofobi/
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Ci sono troppe ragioni per cui qualcuno potrebbe essere omofobo. Di quali omofobi stamo parlando?

Di mia nonna, che inorridisce parlando degli uomini-sessuali per via del suo retaggio culturale?

Di un ometto buongiornissimo che si esprime per qualunquismi perché incapace di processare criticamente le informazioni?

Di un ragazzo che si ancora ai principi cattofascisti all'ombra dei quali è stato cresciuto?

Di un attivista di destra o fervente cattolico che abbraccia acriticamente le istanze illiberali del partito/ culto di riferimento?

Certo, c'è anche il bisessuale represso che reindirizza l'odio verso la propria sessualità sui froci, ma si tratta di una delle tante declinazioni in cui la meschinità può manifestarsi. Non credo che omosessualità latente e omofobia siano direttamente correlabili, quindi la cosa non è impugnabile in un eventuale diverbio. 

Una sola cosa è certa: chi crede che l'orientamento sessuale sia una scelta (omofobo o meno che sia) è OVVIAMENTE bisex.

Edited by wwspr
30 minutes ago, wwspr said:

Di mia nonna, che inorridisce parlando degli uomini-sessuali per via del suo retaggio culturale?

Stranamente tutti accettano l'idea che le donne omofobe siano tutte ignoranti, cattoliche o fasciste;

mentre quando l'omofobo è un maschio ci si immagina sempre che sia un omosessuale represso

come se ignoranza, cattolicesimo o fascismo non potesse averle anche un uomo. 🙂

davydenkovic90

Gli omofobi sono omosessuali repressi. Abbiamo scoperto l'acqua calda!

Altrimenti non avrebbero bisogno di capri espia'tori.

Davvero pensate che lo facciano "per i bambini"?

Guardiamoli questi bei politici e personaggi vari del family day:

Quanti di quelli hanno una famiglia, secondo la loro accezione di famiglia (ovvero padre, madre e figli concepiti naturalmente)? Nessuno.

La Meloni al congresso delle famiglie ha detto "difendo la famiglia naturale fondata sul matrimonio". Viene da chiedersi, ma lei su cosa ha fondato la sua famiglia, visto che non è sposata, per esempio? Sui giochetti economici e cazzatine per le quali le conviene non sposarsi, sullo stipendio che prende e sul ruolo che ricopre ricorrendo al capro espiatorio del diverso sessuale?

Prendiamo il Vaticano. Quasi tutti i preti, frati e co. sono delle pazze frocissime. Come ha detto qualcuno "questa è una guerra fra froci" (Aldo Busi)

3 hours ago, Almadel said:

Stranamente tutti accettano l'idea che le donne omofobe siano tutte ignoranti, cattoliche o fasciste;

mentre quando l'omofobo è un maschio ci si immagina sempre che sia un omosessuale represso

come se ignoranza, cattolicesimo o fascismo non potesse averle anche un uomo. 🙂

Il topic starter è ambizioso. Oltre a far cambiare idea all'omofobo vuole pure sedurlo 👨‍❤️‍👨

3 hours ago, wwspr said:

Il topic starter è ambizioso. Oltre a far cambiare idea all'omofobo vuole pure sedurlo 👨‍❤️‍👨

sono uno dei peggiori pessimisti che si possano incontrare (nonché etero), altro che ambizioso seduttore di omofobi!  

 

Il tema della possibile omosessualità latente e egodistonica dell'omofobo è vero in molte occasioni. Però non è una cosa che può essere generalizzata diventando regola.

Io distinguerei l'omofobia dall'odio contro i gay. Sono due cose leggermente diverse, però la prima è quasi sempre usata come sinonimo del secondo, e ciò potrebbe quasi funzionare da attenuante, con la sua venatura semantica di "paura".

Dunque, possiamo partire dicendo che un gay represso può definirsi omofobo. Ha avversione inconscia o semi-conscia per una cosa che potrebbe riguardarlo.

Eppure non necessariamente sono -fobici un Giovanardi, un Adinolfi o un disoccupato alcolista che passa il pomeriggio a nutrire le sue frustrazioni fra il circolo di Casapound di quartiere e il circolo degli Ultras. Queste persone non necessariamente hanno paura o avversione come potrebbe provarle una persona che invece si sente implicata, coinvolta personalmente nello stigma sociale. Coltivano piuttosto un odio di tipo politico, un odio viscerale di tipo identitario, fortemente connotato dal punto di vista ideologico.

Insomma non è che uno xenofobo è xenofobo solo perché segretamente appartiene ad un'etnia o cultura minoritaria o gruppo svantaggiato rispetto all'etnia o cultura dominante nel suo paese, e ha bisogno di allontanare da se lo spettro di essere in minoranza confondendosi nella maggioranza. Certo, capita spesso, come dimostrano i meridionali che votano Lega o gli immigrati che si "integrano" tesserandosi con la Meloni, gli immigrati che parlano male di altri immigrati, ma non è un automatismo.

Per la xenofobia questo sottile doppio binario è stato risolto in maniera un po' più visibile perché usiamo la parola "razzismo", che ha un preciso e intenso valore semantico noto a chiunque. E' vero, spesso si usa come sinonimo di xenofobia, ma è ovvio che a pelle qualsiasi uomo comune è capace di percepire il significato di "razzista", nel suo connotato universale ideologico-politico.

Questo sdoppiamento linguistico non c'è o non c'è ancora per l'omofobia. Con l'omofobia siamo ancora allo step precedente, cioè quello del suo ingresso nel linguaggio comune dell'uomo di strada, il che è comunque molto positivo, anzi è probabilmente la maggior (e forse l'unica) conquista culturale della società italiana degli ultimi 15 anni. Però varrebbe la pena indagare un po' meglio la questione dell'omofobia politica.

Sarebbe un passaggio teorico molto importante, perché ancora oggi la gente con cui parlo quasi mi cade dal pero nel momento in cui faccio notare che la comunità gay è stata storicamente discriminata non solo per la questione dell'omo-fobia in senso stretto, ma anche, a conti fatti, per l'esigenza strumentale di avere a disposizione un comodo capro espiatorio per la società (le minoranze svolgono a turno questo orribile ruolo). Se vogliamo, lo step politico è essenziale per attuare discriminazione dal punto di vista istituzionale, perché esso fa finta di razionalizzare la fobia viscerale e la incanala verso la persecuzione "giustificata da ragioni superiori".

Infatti è sullo step politico che si gioca il "non sono razzista ma...", o "non sono omofobo ma...", eccetera.

Il "non" accantona la -fobia, e subito dopo il "ma" tira fuori dal cilindro surrettiziamente un qualche -ismo, con cui arrampicarsi sugli specchi facendo finta di voler agire da statisti perseguendo un fantomatico fine nobile usando "a malincuore" mezzi violenti e discriminatori per il bene della società (non sono omofobo ma un bambino ha bisogno di una mamma e un papà quindi propongo che... ; non sono razzista ma se i neri sono poveri vuol dire che non hanno voglia di lavorare quindi propongo che... ecc).

Pensare al lato politico-economico delle fobie può essere molto utile.

Scopriremmo per esempio quanto sia stato efficace e geniale Salvini nel suo metodico lavoro quinquennale, con cui, rimaneggiando la xenofobia in chiave di razzismo politico-economico, è riuscito a disinnescare sul nascere la messa in discussione della ridistribuzione economica subita dagli italiani dopo la crisi, impedendo ai poveri impoveriti di pensare ai ricchi arricchiti come causa della loro povertà.

13 hours ago, Sampei said:

Questo sdoppiamento linguistico non c'è o non c'è ancora per l'omofobia.

Hai ragione anche se dei tentativi di risolvere il problema ci sono stati

Vuoi con il termine "omonegatività" che però appare troppo debole, vuoi con "eterosessismo o eteronormatività" che implicherebbero il riconoscimento da parte degli eterosessuali di costituire solo una maggioranza e non una categoria universale, cosa che in Italia sono abbastanza restii a fare

LocoEmotivo
On 6/10/2019 at 4:46 AM, Catilina said:

c'è una questione che ritengo debba essere analizzata "scientificamente"

Un tizio con cui mi frequentai qualche anno fa, studente di Psicologia, mi raccontò di un esperimento che potrebbe essere incrociato ad altri dati e fornire una iniziale risposta alla tua domanda: in pratica, in questo test si misurava il grado di eccitazione raggiunto da persone a cui venivano mostrate scene di sesso omosessuale.
Questa eccitazione era ovviamente misurata in base a criteri chimico-fisiologici e, pertanto, forniva degli interessanti riscontri anche lì dove non c'era (per incapacità fisica o blocco mentale) la più canonica dimostrazione tangibile.
Purtroppo non ricordo affatto le coordinate di questo esperimento, altrimenti le avrei condivise volentieri.

Sfatiamo qualche falso mito:

  • gli omofobi non sono omosessuali o bisessuali repressi, questa è un'argomentazione fallace che negativizza la stessa attrazione per lo stesso sesso o per entrambi i sessi, usandola come insulto verso chi la discrimina;
  • gli omofobi hanno una vita sessuale come tutti, pensare che chi discrimini per qualsiasi motivo non ce l'abbia è un'altra argomentazione fallace e demenziale, perché una persona che odia non dovrebbe scopare? E se scopasse cosa toglierebbe ai suoi ideali di odio? Non ci è dato a saperlo;
  • gli omofobi vanno combattuti o con l'indifferenza, con leggi repressive/botte da orbi o con argomentazioni reali, non insinuando che siano essi stessi gay o repressi sessuali.
1 hour ago, Aarwangen said:

Sfatiamo qualche falso mito:

  • gli omofobi non sono omosessuali o bisessuali repressi, questa è un'argomentazione fallace che negativizza la stessa attrazione per lo stesso sesso o per entrambi i sessi, usandola come insulto verso chi la discrimina;
  • gli omofobi hanno una vita sessuale come tutti, pensare che chi discrimini per qualsiasi motivo non ce l'abbia è un'altra argomentazione fallace e demenziale, perché una persona che odia non dovrebbe scopare? E se scopasse cosa toglierebbe ai suoi ideali di odio? Non ci è dato a saperlo;
  • gli omofobi vanno combattuti o con l'indifferenza, con leggi repressive/botte da orbi o con argomentazioni reali, non insinuando che siano essi stessi gay o repressi sessuali.

Secondo me, se odi in maniera continuativa nel tempo gay/lesbiche/bisex/trans, lo fai per tentare di ammazzare davvero il tuo "gay interiore"...

Edited by Dav1de
davydenkovic90

Distinguiamo: se per omofobi si intendono i violenti, quelli che ti minacciano o ti picchiano di notte perché sei gay, sono d'accordo con te. Avranno ben altri problemi rispetto alla repressione sessuale. Se invece parliamo dei vari cattolici da family day e invasati vari che ormai, con l'ascesa di certe forze politiche, pullulano sempre più, sono meno d'accordo.

2 hours ago, Aarwangen said:
  • gli omofobi non sono omosessuali o bisessuali repressi, questa è un'argomentazione fallace che negativizza la stessa attrazione per lo stesso sesso o per entrambi i sessi, usandola come insulto verso chi la discrimina;
  • gli omofobi hanno una vita sessuale come tutti, pensare che chi discrimini per qualsiasi motivo non ce l'abbia è un'altra argomentazione fallace e demenziale, perché una persona che odia non dovrebbe scopare? E se scopasse cosa toglierebbe ai suoi ideali di odio? Non ci è dato a saperlo;
  • gli omofobi vanno combattuti o con l'indifferenza, con leggi repressive/botte da orbi o con argomentazioni reali, non insinuando che siano essi stessi gay o repressi sessuali.

1) Negativizzerebbe la repressione, non l'omosessualità, prima di tutto. E poi credo che chiunque senta il bisogno di obiettare scelte sessuali altrui che non lo riguardano sia, quasi di sicuro, sessualmente represso. Altrimenti non avrebbe bisogno di farlo.

2) Quando si parla molto della sessualità, e in particolar modo di quella degli altri, vuol dire che di sesso se ne fa poco e male.

3) Vanno combattuti con argomenti anticlericali, perché è dal pregiudizio omofobo cattolico che nasce la gran parte dei (nostri) problemi. Botte da orbi eviterei (ma davvero l'hai scritto?),  leggi sì, servirebbe certamente una legge contro l'omofobia, ma in questo paese è quasi impossibile e, da depandance del Vaticano quali siamo, aver avuto una finestrella per la Cirinnà nel 2016, ci sembra oro.

Per esempio, si potrebbe fare una legge contro quei sindaci che si rifiutano di celebrare le unioni civili delegando sempre a funzionari oppure consentono di celebrarle solo in aree specifiche, tipo piccoli uffici o stanzette senza finestre (come si è sentito dire in certi Comuni)

Già, perché il problema di questi sindaci non è tanto l'odio, quanto il fatto che non hanno mai terminato gli studi universitari, come del resto non li hanno terminati Salvini, Di Maio, Meloni (mai iniziati lei, credo) e tantissimi altri. Trovano la loro strada per guadagnare comunque tanti soldi, per avere il potere, per farsi i selfie e la bella vita, risolvendo così quella frustrazione originaria universitaria che li aveva portati a candidarsi. Quando in un call center qualsiasi probabilmente c'è gente più preparata che in Parlamento.

E lo stesso fanno quelli del popolo della famiglia: trovano una strada per rendere accettabile a se stessi l'aver avuto una certa sessualità che invece è quasi o del tutto inesistente, o insoddisfacente. E tutto sommato vanno in piccolissima parte capiti. Dopo un'adolescenza passata a sentirsi in colpa per la masturbazione, devono fare sesso con un solo partner, rigorosamente del sesso opposto e dovendo rispettare un rigido protocollo asettico e diserotizzante, controllandosi su qualsiasi cosa. Non sarebbe nella mia indole pensare a una cosa del genere, ma forse anch'io, nei panni loro, spererei che Austin Wilde morisse male. 

 

Edited by davydenkovic90

Eh si, che poi il cattolicesimo si distingue dalle altre branche della religione cristiana per essere meno fanatico, ma molto più pervasivo ed ammorbante.

Indebolendo la capacità delle persone di cambiare loro stessi ed il mondo attorno a loro, generando la rabbia e la frustrazione descritte prima.

E i risultati si vedranno fino alla fine dei tempi.

davydenkovic90

Più che altro il cattolicesimo basa tutto sul controllo della sessualità e sul senso di colpa. 

Repressi sessualmente lo sono per definizione, se poi passano anche la vita a prendersela coi gay, nasce il ragionevole dubbio che la loro rabbia nasca, in definitiva, dal fatto che altri siano liberi mentre loro in gabbia.

On 6/10/2019 at 11:07 AM, Almadel said:

Stranamente tutti accettano l'idea che le donne omofobe siano tutte ignoranti, cattoliche o fasciste;

mentre quando l'omofobo è un maschio ci si immagina sempre che sia un omosessuale represso

Già, a volte quest'equazione è un po' tirata per i capelli (e risponde a mio avviso alla fantasia di molti gay masochisti cui piacerebbe scoprire che il compagno di giochi sadico e omofobo in realtà sarebbe un gay represso).

Non credo ci sia un'unica ragione alla base dell'omofobia, né posso ipotizzare che ci siano dei tratti comuni alla sessualità di tutti gli omofobi (direi di no);

sono invece convinto che gli eterosessuali non omofobi o addirittura "simpatizzanti" per la causa vivano la loro sessualità molto tranquillamente.

2 hours ago, schopy said:

sono invece convinto che gli eterosessuali non omofobi o addirittura "simpatizzanti" per la causa vivano la loro sessualità molto tranquillamente.

in molti casi potresti avere ragione, ma non nel mio: sono un etero che vive la sessualità come un vero incubo 

davydenkovic90
43 minutes ago, Catilina said:
2 hours ago, schopy said:

sono invece convinto che gli eterosessuali non omofobi o addirittura "simpatizzanti" per la causa vivano la loro sessualità molto tranquillamente.

in molti casi potresti avere ragione, ma non nel mio: sono un etero che vive la sessualità come un vero incubo 

Credo che Schopy intendesse dire che non sono omosessuali repressi. Ma magari hanno altri problemi.

Per esempio mi immagino che un incel etero (e mi sembra anche d'averlo letto da qualche parte) non sia per nulla omofobo, perché all'interno delle sue fantasie misogine incel, il gay rappresenta quello che non si sottomette al "potere" delle donne... oppure, da stupidi e ottusi quali sono, si limitano a fare commenti "meglio se ci sono più gay, così ci sono più donne per noi" e più di lì non vanno (gli incel, devo dire, non sono delle cime nel ragionare un pochino oltre al proprio naso...)

Mentre invece avrei da ridire sulle frociarole o aspiranti tali. Non credo abbiano chissà quale sessualità spumeggiante e travolgente. Non sono lesbiche represse ma se fantasticano sugli Yaoi, hanno sposato ingegneri, e vengono su gayforum spinte da curiosità morbosa, sinceramente non penso che scopino tanto.

 

Cattolicesimo, repressione, ignoranza e omofobia sono semplicemente.. "equivalenti", in senso matematico. Una qualsiasi di quelle implica una qualsiasi delle altre.

 

Edited by davydenkovic90
5 hours ago, davydenkovic90 said:

Credo che Schopy intendesse dire che non sono omosessuali repressi. Ma magari hanno altri problemi.

Per esempio mi immagino che un incel etero (e mi sembra anche d'averlo letto da qualche parte) non sia per nulla omofobo

Ma magari non hanno nessun problema e partecipano ai pride con i loro amici reggendo cartelli con su scritto "Mi piace la patata ma sostengo la parata"...in generale direi che tra i miei amici, quelli eterosessuali e gay friendly sono persone molto sicure della loro identità e del loro orientamento sessuale.

9 minutes ago, Catilina said:

non so se esiste un termine per designare quegli etero nel mio stato: sofferenti per l'assenza di di una vita sessuale ma non al punto da sviluppare atteggiamenti misogini 

Infelicemente Single.

O ci tenevi proprio che fosse una parola sola? 🙂

17 minutes ago, Almadel said:

Infelicemente Single.

O ci tenevi proprio che fosse una parola sola? 🙂

non mi pare che sia un termine originale, ci vorrebbe una parola singola come incel; gli anglosassoni sono sempre prolifici nel coniare termini ad hoc  

davydenkovic90
6 hours ago, schopy said:

Ma magari non hanno nessun problema e partecipano ai pride con i loro amici reggendo cartelli con su scritto "Mi piace la patata ma sostengo la parata"...in generale direi che tra i miei amici, quelli eterosessuali e gay friendly sono persone molto sicure della loro identità e del loro orientamento sessuale.

Non volevo dire che gli etero gay friendly devono "per forza"  avere dei problemi. Possono anche non averne, o possono averne di altra natura rispetto al problema dell'omosessualità repressa

Edited by davydenkovic90
davydenkovic90
4 hours ago, Catilina said:

non so se esiste un termine per designare quegli etero nel mio stato: sofferenti per l'assenza di di una vita sessuale ma non al punto da sviluppare atteggiamenti misogini 

La cultura becera e tamarra da quiz televisivo ha coniato l'espressione "single per scelta degli altri", cui poi di solito segue l'appello ai telespettatori...

E sviluppare sentimenti misogini non è certo la norma per chi soffre o ha una vota sessuale insoddisfacente, e per fortuna, altrimenti sai che casino di mondo sarebbe?

Più frequentemente i gay infelici si scagliano su altri gay, o almeno così mi sembra. Ma noi ci portiamo dentro di noi una bella dose di omofobia mutuata dal contesto e dalla cultura in cui siamo cresciuti. E che più o meno tutti dobbiamo superare con una certa fatica.

5 hours ago, Catilina said:

non so se esiste un termine per designare quegli etero nel mio stato: sofferenti per l'assenza di di una vita sessuale ma non al punto da sviluppare atteggiamenti misogini 

La misoginia presuppone sempre una certa definizione di "maschio" e - diciamo così - una volontà di tenere-conservare i maschi su un gradino della gerarchia sociale, superiore alle femmine, mentre tu ti definisci addirittura agender quindi non hai una identità maschile da difendere o affermare contro qualcun altro

Non contro le femmine in prima battuta, ma neanche contro i maschi gay ( per coloro fra gli etero misogini che vedono nel gay un mezzo maschio e quindi un traditore del proprio genere ) in seconda battuta

La sofferenza, il dolore, eventualmente anche le frustrazioni possono spiegare la "rabbia" che genera violenza e Tutti possiamo rifiutare quelle emozioni che ci farebbero percepire come "deboli" e quindi trasformarle in aggressività e rabbia, che ci fanno percepire invece come forti

Anche se c'è una bella differenza fra il virtuale ed il reale, il virtuale consente di non mascherare la rabbia come faremmo in società ( il cd fenomeno degli haters dimostra che moltissima gente maschera nella vita quotidiana rabbia e non vede l'ora di esprimerla in forme anonime  etc  )

Però a nessuno di noi verrebbe mai in mente di uscire da una riunione di una associazione LGBT e picchiare un etero a caso, in primo luogo perchè nessuno predica eterofobia, ma poi non funzionerebbe perchè facciamo parte di una minoranza che tende a sfogare frustrazioni ed aggressività al proprio interno e quindi semmai a replicare certi schemi in modo compensativo

 

devo ammettere che, dopo anni e anni di vani tentativi di uscire dall'isolamento, un certo grado di misoginia mi abbia ormai contaggiato: ma limitatatmente alle ragazze; verso le quali a volte trattengo a stento conati di rabbia e risentimento 

la mia parte razionale e obiettiva mi ha finora permesso di non cedere a crisi di nervi esplicite, ma dentro mi sento comunque malissimo

comunque non vado oltre o si va troppo off topic....  

X tornare al tema, direi che, dopo parecchi anni di frequentazione di forum e altri social network, di omofobi (insieme a razzisti, xenofobi, fascisti e fanatici religiosi) me ne sono capitati e penso che quando si tratta di internauti che sfruttano la rete per manifestare il proprio disprezzo verso determinate categorie sociali mi pare scontato che nel loro caso si tratti di sfigati che non hanno di meglio da fare per sfogare le loro frustrazioni   

Edited by Catilina
20 minutes ago, Catilina said:

devo ammettere che, dopo anni e anni di vani tentativi di uscire dall'isolamento, un certo grado di misoginia mi abbia ormai contaggiato: ma limitatatmente alle ragazze; verso le quali a volte trattengo a stento conati di rabbia e risentimento 

Ma se ti suscitano così tanta rabbia saranno di certo delle ochette NT; quelle lasciale agli scaricatori di porto.

Qualche bella aspergherina, invece, è molto difficile da trovare? Anche se si adattano più facilmente dei ragazzi penso siano comunque spottabili.

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