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Aggiornamenti e decisioni da prendere


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Certo può essere visto come un vantaggio e certamente io non sono mai stato uno che presenzia a quel tipo di eventi con l'entusiasmo nell'anima.

Resta però il fatto che le mie molteplici e continuative assenze potrebbero velocemente condannarmi all'obio.

Incominceró a sparire dalle foto di gruppo coi parenti, poi qualcuno incomincerà a confondermi con qualcun altro della famiglia, diventerò lentamente un vago e lontano ricordo, alcuni penseranno che la mia esistenza sia solo una leggenda metropolitana, molti si dimenticheranno del mio viso..poi si dimenticheranno del mio nome.....

Non capite??

 

È terribile!!

 

Ahahahah

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Certo può essere visto come un vantaggio e certamente io non sono mai stato uno che presenzia a quel tipo di eventi con l'entusiasmo nell'anima.
Resta però il fatto che le mie molteplici e continuative assenze potrebbero velocemente condannarmi all'obio.
Incominceró a sparire dalle foto di gruppo coi parenti, poi qualcuno incomincerà a confondermi con qualcun altro della famiglia, diventerò lentamente un vago e lontano ricordo, alcuni penseranno che la mia esistenza sia solo una leggenda metropolitana, molti si dimenticheranno del mio viso..poi si dimenticheranno del mio nome.....
Non capite??

È terribile!!

Ahahahah
Certo può essere visto come un vantaggio e certamente io non sono mai stato uno che presenzia a quel tipo di eventi con l'entusiasmo nell'anima.
Resta però il fatto che le mie molteplici e continuative assenze potrebbero velocemente condannarmi all'obio.
Incominceró a sparire dalle foto di gruppo coi parenti, poi qualcuno incomincerà a confondermi con qualcun altro della famiglia, diventerò lentamente un vago e lontano ricordo, alcuni penseranno che la mia esistenza sia solo una leggenda metropolitana, molti si dimenticheranno del mio viso..poi si dimenticheranno del mio nome.....
Non capite??

È terribile!!

Ahahahah
Penso che sia questo quello che vuoi in cuore tuo
Beh sì Iron cambia. Se fossi a Londra sarebbe come se vivessi nell'hinterland di Torino (il volo dura quanto spostarsi col bus dalla seconda cintura al centro).
Potrei venire in Italia spessissimo. Potrei fare weekend con i miei amici in qualunque periodo dell'anno. Non dovrei rinunciare ad andare a matrimoni, battesimi & varie di parenti e amici. Sarebbe più semplice.

Stando qui invece devo rinunciare a mantenere i rapporti con chi ho lasciato in Italia. Vedersi una volta all'anno è niente.

I weekend li faccio con gli amici di qui per carità.. E invece di andare a Barcellona vado a Knysna XD .. Che non è proprio la stessa cosa però... Te lo fai andare bene.

Essere in Europa probabilmente mi farebbe sentire più "connesso". Tutto lì.
In questi due interventi hai detto due cose che per me sarebbero terribili davvero inquietanti e struggenti.
Ciononostante ci stai bene vuol dire che tutto sommato il diventare un estraneo per la tua famiglia non ti pesa realmente o troveresti un compromesso. A quanto pare non vuoi devi interrogarti su questa cosa.
Beh sto bene adesso perché quel processo non è ancora incominciato.
Potrò dire lo stesso.. quando le mie funeste profezie diventeranno lentamente realtà?
 
 
 
No Beppe quel processo è iniziato non ancora compiuto. Io vivo a Milano e in parte lo vivo pur stando a Napoli 4 5 volte alla anno. Se non ti manca la tua famiglia e un conto se invece senti che la tua famiglia dovrebbe mancarti è un altro. Anche se la tua famiglia non dovesse mancarti non è di certo colpa tua e non saresti una cattiva persona per questo semplicemente avresti i tuoi motivi.

Forse i miei dubbi sono legati solo al fatto che sono ancora a metà del guado..

Come dicevi in un intervento precedente ci vuole tempo per creare nuovi legami che mi soddisfino dal punto di vista emotivo e relazionale.

Ora sono ancora ad un punto in cui volgo lo sguardo all'indietro per vedere se quelli sulla sponda da cui sono partito sono ancora lì a salutarmi..

Ne è prova il fatto che lo scorso ottobre non c'ho pensato poi più di tanto a fare i bagagli e tornare in Italia... nonostante gli amici, colleghi ecc.

 

I prossimi anni qui probabilmente mi aiuteranno a capire.

 

 

12 hours ago, Iron84 said:

Quando si va a vivere alla estero si da un taglio alle proprie origini. 
La tua famiglia [...] di origine sarà solo una formalità da un paio di volte alla anno.

Questo può andare bene, forse, per una persona che non ha radici, e che non ha nemmeno una ‘storia’ interiore. Una persona per la quale la famiglia, ed eventuali grandi amici, siano una formalità da sbrigare un paio di volte l’anno, un po’ mi spaventa.

In ogni caso questo è vero solo in casi sporadici; e sarebbe un errore fare le proprie scelte di vita pensando che questa prospettiva sia ’reale’, nel senso di reale affettivamente, psicologicamente, umanamente.  

Parere personale, ovviamente.

6 hours ago, Beppe_89 said:

Resta però il fatto che le mie molteplici e continuative assenze potrebbero velocemente condannarmi all'obio.

 

Ineffetti, come recita un proverbio antico, longe fugit qui suos fugit.

Ma tu non fuggi i tuoi, bensi sei lontano per lavoro:

basta questo a non farti dimenticare, se non sia tu a volerti far dimenticare.

L'oblio da una parte o dall'altra se ti trasferisci definitivamente in italia o in sudafrica ci sara' sempre.

anche tu prima o poi dimenticherai quelli lontani restati in italia o in sudafrica. Aspetta 20 anni e poi vedrai.

e' fisiologico.

ma dicci la verita' bel @Beppe_89 : preferisci i maschi italiani o quelli sudafricani ? Chi sono i migliori amanti ?

Forse i miei dubbi sono legati solo al fatto che sono ancora a metà del guado..
Come dicevi in un intervento precedente ci vuole tempo per creare nuovi legami che mi soddisfino dal punto di vista emotivo e relazionale.
Ora sono ancora ad un punto in cui volgo lo sguardo all'indietro per vedere se quelli sulla sponda da cui sono partito sono ancora lì a salutarmi..
Ne è prova il fatto che lo scorso ottobre non c'ho pensato poi più di tanto a fare i bagagli e tornare in Italia... nonostante gli amici, colleghi ecc.
 
I prossimi anni qui probabilmente mi aiuteranno a capire.
 
 
Beppe radici le metti quando trovi l amore , amici e colleghi alla nostra età possono essere un valido supporto per un'uscita o altro di certo non di più
18 hours ago, Beppe_89 said:

Incominceró a sparire dalle foto di gruppo coi parenti, poi qualcuno incomincerà a confondermi con qualcun altro della famiglia, diventerò lentamente un vago e lontano ricordo, alcuni penseranno che la mia esistenza sia solo una leggenda metropolitana, molti si dimenticheranno del mio viso..poi si dimenticheranno del mio nome.....

Oh, forse diventerai lo stereotipo dello "zio che sta in Oltreoceano". 

Di solito lo zio oltreoceano è anche gay, stravagante e facoltoso.

2 hours ago, Sampei said:

Oh, forse diventerai lo stereotipo dello "zio che sta in Oltreoceano". 

Di solito lo zio oltreoceano è anche gay, stravagante e facoltoso.

 

2 hours ago, Iron84 said:
2 hours ago, Sampei said:
Oh, forse diventerai lo stereotipo dello "zio che sta in Oltreoceano". 
Di solito lo zio oltreoceano è anche gay, stravagante e facoltoso.

Gay di sicuro

Sono gay certo, però il mio espatrio non è ricollegabile a ciò. Nel senso, non sono scappato dall'Italia perché così facendo avrei vissuto serenamente la mia sessualità. Quello lo facevo già in Italia. Ero dichiarato già prima che partissi. 

Poi tra i miei cugini solo uno vive in Italia, gli altri cinque sono tutti all'estero (Singapore, Usa, Uk e Germania). Quindi in famiglia è una situazione "diffusa" e con cui tutti fanno in un modo o nell'altro i conti. 

MicFrequentFlyer

Però mi pare che tu in realtà abbia già capito molte case. Sai che NON vuoi tornare in Italia. Ma sai anche che vuoi essere in grado di partecipare alla vita della tua famiglia e dei tuoi amici storici più che un paio di volte all'anno (se va bene, perché non è detto che tu possa abitualmente tutti gli anni). Secondo me si tratta più di affrontare il peso psicologico di affrontare un nuovo trasferimento (cosa che capisco perfettamente). Ma secondo me ti potresti pentire di più di aver procrastinato troppo, fino a dover fare una scelta più forzata... Poi per carità, si può cambiare paese anche a 50 anni (e tanti accademici che conosco lo fanno abitualmente). Ma quando guardo a quello che voglio per me stesso, vorrei poter evitare di farlo a quell'età (o anche a 40). 

MarkCaltagirone

Vai a vivere all'estero, però nelle città dove abitano i tuoi cugini così sei sia all'estero e sia vicino la tua famiglia contemporaneamente e quando hai qualche settimana di ferie sfruttala per andare all'estero nell'altra città dove sta un altro cugino. Mi pare così ovvia come cosa.

Edited by MarkCaltagirone
3 hours ago, Beppe_89 said:

sono tutti all'estero

Visto che siete tutti expat tutto sommato il tuo "espianto" non è inedito, ha abbondanti precedenti che dovrebbero avervi temprato. Anzi, a proposito, potresti studiare come i tuoi cugini risolvono il dilemma che ti poni, visto che Tokyo non è che sia dietro l'angolo.

Tokyo?

I miei cugini e cugine tornano a casa una volta l'anno come me.. anzi una mia cugina che sta in Uk è tornata in Italia questa primavera per la prima volta dopo tre anni perchè si sposava sua sorella (l'unica cugina rimasta in Italia)... XD  quindi suppongo abbiano messo in conto anche loro di essere dimenticati..non vado di certo a chiederglielo. 

Io ho un cugino che vive in Australia da 10 anni, in pratica non lo vedo da allora, torna quasi ogni anno ma oramai si sono persi del tutti i rapporti e sta anche pochi giorni giusto per vedere mamma, padre e sorella.
In fin dei conti oramai siamo tutti quasi estranei ed anche lui non è che se ne freghi molto di incontrare gli altri.

Ho un amico colombiano che vive qui che spesso manco a Natale torna, addirittura questa estate tornerà con degli amici e si vedrà con la famgilia solo un paio di giorni.

Insomma chi fa certe scelte non gli pesa affatto stare lontano dai suoi cari, probabile che è proprio questo quello che vuole.

la domanda è cosa vuoi tu?

Scusa leggendo di fretta ho letto Giappone invece di Singapore! Sono rincoglionito.

Beppe è una scelta di vita, proprio per questo è difficile. Però c'è da dire che è una scelta così radicale che ad un certo punto diventa tutto chiaro. Per chi ha la mentalità da sradicato non ha senso anteporre gli affetti alla libertà di carriera, viceversa chi ha mentalità familista riterrà incomprensibile scegliere di mollare gli ormeggi e partire per un viaggio di sola andata.

Ho potuto conoscere persone che pur essendo a 12.000 km da casa si sentono perfettamente a loro agio. Ho incontrato persone che non hanno avuto remore nel trasferirsi in un altro continente. E persone che hanno deciso per lavoro di dover cambiare paese ogni cinque anni. Ho visto persone inizialmente intenzionate a vivere lontano ma poi ritornate dopo aver appagato un desiderio di avventura ormai esaurito. E ho viceversa conosciuto persone che hanno preferito crearsi una vita vicino casa accettando come parte del gioco gli inevitabili svantaggi che ciò comportava. Insomma probabilmente non hai ancora tutti gli elementi per decidere. Però li stai raccogliendo.

 

MarkCaltagirone

Potreste fare un raduno "famiglia di Beppe" in qualche angolo del mondo equidistante dai paesi in cui vivete durante il resto dell'anno, una volta all'anno. Per esempio se siete a CapeTown, Singapore, Milano e Mongolia potreste optare per Muscat in Oman oppure Dubai che sono al centro più o meno e distanti tutte 10h di volo senza cambi. In questo modo si possono anche organizzare feste, compleanni e addii al celibato in paesi economici perché il viaggio è già parte della festa. Basta con le solite formalità!

Edited by MarkCaltagirone

Dal Sole 24 Ore odierno:

"Economia e demografia, crescita doppia dell’Africa

L’Africa ha molte facce. È l’ultimo grande mercato emergente. È il continente che da qui al 2050 registrerà una crescita demografica imponente. È la regione che possiede oltre il 60% della terra arabile non ancora sfruttata di tutto il pianeta. Oltre a grandi giacimenti di idrocarburi, materie prime e metalli preziosi. È un continente dinamico, in crescita."

Almeno non ti dovrebbe mancare il lavoro nei prossimi anni, anche perché il Genio italico è molto apprezzato all'estero.

Più che altro riflettevo sul fatto che ho sempre vissuto questi anni come se fossi un po' all'avventura e che se le cose non avessero funzionato avrei sempre avuto "un piano b" ossia tornare in Italia. 

Non vorrei che questo mio approccio in parte mi deresponsabilizzasse, ossia mi facesse sempre vivere le situazioni che accadono con eccessiva leggerezza, perché tanto.. se non funziona me ne vado. Cosa che infatti ho puntualmente fatto dopo aver lasciato il lavoro. 

Capite che intendo?

Spesso nella vita non si ha un piano b e quindi si è costretti a far funzionare in qualche modo il piano a. 

Io però trovo sempre il modo di crearmi delle scappatoie, delle alternative... e non so fino a che punto questo sia un bene e, soprattutto, quanto sia costruttivo. 

Edited by Beppe_89
1 hour ago, Beppe_89 said:

Io però trovo sempre il modo di crearmi delle scappatoie, delle alternative... e non so fino a che punto questo sia un bene e, soprattutto, quanto sia costruttivo. 

Data la variabilità delle vicende umane:

"voltus fortunae mutatur imagine lunae,

crescit decrescit, constans persistere nescit"

direi che sia un gran bene serbarsi alternative e scappatoie.

  • 1 month later...

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