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Single irriducibili o gay condannati alla solitudine?


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2 hours ago, Hinzelmann said:

D'altronde la libertà a cui allude Ghost77, libertà di vedersi o non vedersi, condividere spazi e momenti della giornata o non condividerli, come ogni libertà ha un suo prezzo e bisogna poter permettersela.

Non conosco la situazione e l'età di Bloodstar, in realtà basta lavorare. Il mio ragazzo è impiegato, ha uno stipendio normale e fa una vita dignitosa . Non avrebbe alcun giovamento nel vivere con me e allo stesso momento non vede come un lusso vivere in modo indipendente, potendo usufruire di tutto uno stipendio per sé. 

Ho altrettanti amici single lavoratori che vivono, in affitto o in proprietà, senza particolari problemi. Ad alcuni resta poco in tasca ma la pizza al weekend se la fanno tranquillamente. 

Comprendo che due lavoratori che prendono ottocento euro al mese a testa troverebbero beneficio nel vivere assieme, così come succede nelle coppie etero d'altronde. È la storia di Fladimiro, no? Pur di andare via dal tetto paterno la convivenza per alcuni diventa un investimento se pur a brevissimo termine (salvo le nevrosi quando la relazione non va e non hai i mezzi per distaccartene, vedi sempre il caso del buon fladi ). 

Quindi direi che non ci vogliono tutte queste risorse per un lavoratore dai trenta in su, è proprio solo questione di stile di relazione. 

2 hours ago, Hinzelmann said:

non mi andrebbe bene di pagare due affitti, per quanto bassi fossero.

In realtà ne pagheresti uno, mica due. L'altro sarebbe a carico del tuo compagno, e la decisione sulla sua parte spetterebbe a lui. Soldi suoi, decisione sua. 

Poi ovvio che se siete concordi andate a convivere, ma non è un discorso di andare in perdita. A meno che non mantieni tu pure il suo affitto. 

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1 hour ago, Ghost77 said:

Ho altrettanti amici single lavoratori che vivono, in affitto o in proprietà, senza particolari problemi.

Non è del tutto vero perchè se fai - per dire supplenze, o lavori a termine - e non sei di ruolo per dover coprire l'affitto nei mesi estivi quando non ricevi paga, puoi dover scegliere una stanza in affitto e dover quindi coabitare con degli estranei.

Quel che dici tu è valido per chi si sia stabilizzato ed abbia uno stipendio full time, diciamo pure decente e certo credo sia l'obiettivo di tutti, ma possono volerci degli anni.

Io dividerei i giovani lavoratori in 2 sottocategorie : quelli che possono permettersi una vita da single e quelli che COMUNQUE sono di fatto costretti a coabitare, vuoi con estranei vuoi con fidanzati vuoi con amici

( poi Iron84 ci aggiungeva anche quelli che secondo lui diventano incapaci di stare da soli e gestire la propria vita...anche questa attitudine la puoi imparare come tutte le cose, ma certo dopo 10 anni fra università e precariato in cui hai coabitato, ti abitui a quello stile di vita )

Il caso Fladimiro, cioè il fidanzamento per scappare dai genitori mi pare quasi un residuato storico, una roba da vecchi della mia generazione, però certo non lo possiamo escludere al 100% dal novero delle possibilità.

1 hour ago, Ghost77 said:

In realtà ne pagheresti uno, mica due

Certo, è ovvio che ne pagherei uno...ma non mi andrebbe bene lo stesso, perchè preferirei pagarne uno, più alto, stando in città ; ovviamente è un caso teorico perchè ho la casa di proprietà ma se dovessi immaginarmi nella situazione di scegliere fra pagare un affitto in due in città piuttosto che due separati in campagna, pur riconoscendo il fatto che il margine di manovra esiste ( anche perchè Firenze è cara ) personalmente non lo farei. Questo non mi impedisce di capire che tu possa preferire l'ipotesi opposta alla mia.

 

2 hours ago, Hinzelmann said:

Questo non mi impedisce di capire che tu possa preferire l'ipotesi opposta alla mia.

Comprendo anche io il tuo punto di vista, che peraltro è condiviso da alcuni amici che mai abbandonerebbero la città per le stesse tue ragioni (avere tutto a portata di tiro, non dover prendere l'auto etc). Ma laddove ci sia un desiderio, un obiettivo (le luci della città) è giusto impegnarsi per raggiungerlo e la convivenza può essere un mezzo . Il fine un po' neorealista di Fladimiro era scappare dal paesello, e anche qui la convivenza ha aiutato.  

Se il fine è avere spazio vitale attorno a sé a tal punto da scappare dalla città (non mi riferisco al tuo discorso, so che tu hai capito) il mezzo della convivenza non è tra le strategie più funzionali. 

Probabilmente se il mio obiettivo fosse, ad esempio, vivere e lavorare a Londra, sarei ben felice di condividere una cucina e un letto. Forse perché sarebbe terra e casa di nessuno di due, chi lo sa! 

Ps non ricordo chi parlava di pulire la cucina dell'altro, ma ritorno per dare una risposta. Considerando che ognuno ha i suoi metodi e i suoi tempi, ognuno si sistema la propria. Che è come aiutarsi a vicenda alla fine, senza pestarsi i piedi. Tutto pulito, tutto sistemato, niente litigi sul perché non ha asciugato le posate o perché ho messo i bicchieri nell'armadio sbagliato. Felici, sereni e con più tempo da dedicare a noi due. 

On 8/11/2019 at 9:34 AM, LocoEmotivo said:

Dobbiamo prendere atto delle rotture, digerirle e metterle finalmente da parte: finché l'enorme ingombro dei ricordi e della nostalgia ci ingombra gli occhi, non potremo mai vedere cosa ci attende all'orizzonte.

eh, non è così facile nè così istantaneo: purtroppo ci vuole tempo, a volte tanto e/o troppo.

come ben sai

Cmq generalizzare rischia di essere un piacevole gioco teorico estivo, chè poi entrano in ballo tante altre case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale..

On 8/11/2019 at 3:24 PM, Mario1944 said:

:  Suppongo che uno dei due omoerotica sia errore di scrittura per eteroerotica

Si esatto 🤣 volevo scrivere eteroerotica ma in testa pensavo solo all omoerotica 😏

On 8/11/2019 at 3:24 PM, Mario1944 said:

 

Il problema è che alla base le problematiche non mi sembrano costituzionalmente uguali, a parte la questione dell'omoerotismo ambiente che non è trascurabile;   ma è proprio la natura filiatrice della coppia eteroerotica che secondo me fa differire sostanzialmente le due specie copulari.

Assolutamente sì, il mio era solo un riferimento spicciolo al cinismo monetario. 

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