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"Checca" e "frocio" sono offensivi?


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premesso che dipende dal contesto e dal modo con cui sono detti a me sembrano due termini negativi, inaccettabili se dette da un etero, mi farebbe tristezza se dette da un amico etero perchè non saprei se nel suo scherzare mi accetta o no, no prob se dette da un gay ( in linea di massima ).

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Beh dipende tutto da come uno le dice!! Anche "SEI UN TAVOLINO!" se detto con disprezzo può essere un insulto... insomma... esempio idiota a parte (-.-') l'unica cosa che conta è come lo si dice. I miei compagni di classe per esempio si chiamano in continuazione gay per offendersi a vicenda (e ogni volta io ci sto male) ma se un mio amico me lo dicesse scherzosamente non mi offenderei  :salut:

  • 2 weeks later...

"sei un tavolino":asd: :)

 

si sono d'accordo che dipenda da come lo si dice, ma aggiungo anche chi lo dice... per dire, se il mio ragazzo per scherzo mi dice "sei proprio un frocio!" non posso che farmi una risata e magari dargli anche ragione :P

Allora, facebo la doccia ed ero perso nei miei pensieri quando mi è venuto in mente un aneddoto che starebbe bene qui.

Avete presente saltinmente? E' un gioco stupido: consiste nel trovare parole in varie categorie (nomi, cose, animali, città...) che inizino tutte con la stessa lettera. Durante una pesantissima ora di greco, verso fine maggio/inizio giugno, io e la mia vicina di banco, nonchè una delle mie migliori amiche, completamente scazzati e stanchissimi di ascoltare la lezione, ci siamo messi a giocare a questo saltinmente. L'ultima categoria era "insulti". E quando è arrivata la lettera g... cosa avrà messo la mia amica?!?! Gay. Gay! Subito mi sono lanciato in una protesta dicendo che gay non era un insulto  :bah: E lei che invece continuava a sostenerlo. La cosa più assurda??? Lei è indiana, quindi molto scura di carnagione. Non me lo sarei mai aspettato da una che, oltre ad essere una delle mie migliori amiche, dovrebbe avere sperimentato il razzismo di per sè. Ovviamente lei non sa di me... ma ci sono rimasto mooolto male lo stesso  :cry:

premesso che tutto può essere offensivo e dipende dal tono e dall'intanzione,frocio non mi infastidisce troppo mentre checca si..

l'aneddoto di gboyal ci prova ancora una volta che in questo mondo non bisogna dare per scontate nemmeno le cose più logiche come il fatto che le vittime di discriminazioni non diventino a loro volta discriminatrici..

  • 1 year later...

Dipende molto da chi me lo dice. Se me lo dice uno con cui non ho confidenza e lo fa in maniera sprezzante, c'è una buona possibilità che gli stampi una mano in faccia. Ma ad esempio i miei migliori amici qualche volta mi chiamano finocchio, oppure checca. Avete presente in Will&Grace, quando Jack entra in casa di Will e dice "Salve mia signora. E salve anche a te, Grace."? Ecco, questo è lo spirito con cui lo dicono, per cui non mi dà alcun fastidio. Anzi, ci scherziamo anche su: li conosco come le mie tasche, so che posizione hanno verso gli omosessuali, so che mi appoggiano in maniera incondizionata, per cui risulta anche divertente, anche perchè spesso lo dicono come parodia degli omofobi.

 

Ma, ingenerale, certo è che non è un epiteto con cui mi piace essere individuato u.u

Dipende dal tono con cui viene detto e da chi lo dice. Capita anche a me di usarle "frocio", anche su me stesso, checca lo trovo invece più dispregiativo e che esalta l'effeminatezza del soggetto. Lo uso a volte per riferirmi a qualche ragazzo omosessuale che mi sta antipatico.

In chiave eterosessuale non c'è gran differenza fra checca, frocio, buco etc. etc.

 

Sono tutti termini intrinsecamente spregiativi ed in quanto tali sommari.

 

Siamo noi gay che banalizzandone l'uso o caratterizzandone il significato cerchiamo

di sdrammatizzare il peso di tali termini.

 

Praticamente dirottiamo l'iniguria al disfemismo.

 

E' ovviamente una reazione di autodifesa.

Sono termini con una connotazione negativa.

Secondo me non andrebbero rinforzati.

E, nemmeno, il chiamarsi al femminile tra uomini gay e/o atteggiamenti mascheli tra donne etero....fanno solo che aumentare la confusione tra orientamento sessuale e identità di genere.

Inutile dire che i gay sanno essere molto intolleranti tanto quanto e forse anche di più degli etero. Ho notato che chi si scaglia di più contro le checche sono proprio le checche incapaci di vedere e riconoscere la propria effemminatezza. :look:

 

Voglio fare una statua a quest'uomo!!!!

 

 

Ma non c'è la foto  :look:

Sono termini con una connotazione negativa.

Secondo me non andrebbero rinforzati.

E, nemmeno, il chiamarsi al femminile tra uomini gay e/o atteggiamenti mascheli tra donne etero....fanno solo che aumentare la confusione tra orientamento sessuale e identità di genere.

 

Trovo interessante il tuo ragionamento. Chiaramente sono termini nati con accezione negativa. Io mi riferisco sempre a me stesso al maschile, perché mi sento maschio. Però capita (la mia esperienza è limitata, sono "outtato" solo da poco) che un mio amico mi dica "Ciao cara", o "Bello il mi' checchino", spesso proprio perchè si aspetta che gli salti addosso per menarlo: insomma, è una sorta di gioco. Poi, come ho detto, i miei amici, quando mi chiamano "finocchio" o "frocio" -non lo fanno mai con insistenza- lo fanno come scimmiottatura degli omofobi, o, più raramente, come provocazione divertita (un po' come quando chiamo una mia amica "naso a grondaia").

Probabilmente è vero, come ha detto qualcun altro, che questo atteggiamento sia nato un po' in reazione a chi usa questi termini nella loro accezione originariamente e volontariamente spregiativa.

Io checca lo trovo sempre offensivo, anche se lo dicono dei miei amici( che sanno di non doverlo fare perchè mi offendo), mentre frocio, se detto per scherzare tra amici, non mi da alcun fastidio, anzi, lo trovo divertente

Io invece penso l'esatto opposto, frocio è offensivo, checca nn più di tanto.

Sono termini con una connotazione negativa.

Secondo me non andrebbero rinforzati.

 

Secondo me invece è l'unico modo per fargli perdere la connotazione negativa.

Dyke ha smesso di essere un insulto solo quando le lesbiche hanno iniziato a usarlo per riferirsi a loro stesse.

Guest JackSkellington

Non mi piacciono nemmeno se mi licono i miei amici....anche prima che capissi il mio orientamento non li usavo e odiavo chi li usava,oltre cho offinsivi li trovo brutali e volgari!anche finocchio non mi piace come termine (da mangiare sì però  :look:)........tutti quelli che li hanno usati contro di me hanno rischiato molto grosso

Secondo me invece è l'unico modo per fargli perdere la connotazione negativa.

Dyke ha smesso di essere un insulto solo quando le lesbiche hanno iniziato a usarlo per riferirsi a loro stesse.

In effetti...non ci avevo mai pensato in questo modo...

a sto punto ci devo ragionare un po' su, e considerare anche questo punto di vista che non avevo mai considerato...chissà perché poi!

sinceramente ragazzi appena sento ''frocio'' ''finocchio'' ''ricchione'' ''checca'' mi viene un nervoso ^^ e vorrei ammazzare chi l'ha detto xD!! Sarà che il più delle volte lo sto sentendo da compagni di classe (che non sanno di me) e che lo usano come insulto o come termine ridicolo -.-'' (in classe c'era il tormentone del -ma sei gay!!- appena si faceva una cazzata -.-)

Poi per quanto riguarda i miei amici anche loro a volte li usano...ma una amica mi ha detto che lo usa come un complimento le piace il termine ricchione xD e vabbè.

A me non piace XD mi dà fastidio preferirei sentire solo omosessuale o gay. Poi per il termine lesbica non mi da alcun fastidio...è come se pronunciare frocio finocchio ecc mi sporcasse la bocca...strano?

Lum cmq probabilmente hai ragione  :sisi: ma quanti lo farebbero con un'intenzione non offensiva?

:eek: purtroppo questi termini almeno nel mio paese sono un'offesa per non parlare poi che anche l'essere gay è offesa -.- fortuna che non tutti sono uguali...e meno male!

 

Scusate se sono andata un po' OT xD

No, è proprio questo il punto invece.

Anche il tormentone "Ma sei gay!" per intendere "Sei impedito!"

è una vera e propria offesa, anche se il termine è "gay"

invece che "frocio" o "checca".

 

Se è vero che un termine offensivo

smette di esserlo in bocca a un amico,

in bocca a un omofobo anche "gay" è offensivo.

sono d'accordo con Almadel, anchio uso Frocio, Checca et similaria, alla fine il" significato" che si vuole dare alle parole è soggettivo rispetto al caso..

stessa cosa dicasi di insulti tipo terrone, puttana, et similaria.. chi non li ha mai usati in tono scherzoso? e quando invece sono un'offesa?

alla fine dipende sempre dal contesto :eek:

 

Lfn :sisi:

Guest Ale_dream

Importante è il termine usato e molto più importante è l'intenzione con cui lo si usa...

 

Termini dispregiativi detti con tono affettuoso diventano più morbidi...

Termini neutri o positivi con tono ostile diventano dispregiativi....

 

Sono abituato ad usare gay, breve e veloce da dire..

Raramente dico checca...

Omosessuale è troppo lungo da dire e poi sembra una patologia.

 

Devo imparare a rivalutare il termine Finocchio dato che sono vegetariano  :sisi:

Checca e frocio sono offensivi se detti con intenzione di offendere, e fin qui siamo d'accordo tutti;

sono termini inopportuni, troppo sbrigativi, troppo connotati, per poter essere usati impunemente anche se

non c'è intenzione di offendere. Non sono d'accordo con chi ritiene che usare questi termini fa perdere ad essi

la loro connotazione negativa: è una pia illusione. Il inguaggio è carico di Storia, se la porta dietro.

Ovvio che se questi e altri termini sono usati tra gay o tra lesbiche è tutto un altro affare, ma non vorremo

prendere a misura dell'uso comune l'uso rilassato, sdrammatizzante, affettivo di frocio tra froci? :)

O tra due amici maschi? Questo è un uso privato, protetto, alla seconda potenza, e non fa perdere niente

a questi termini del loro carattere di ingiuria nell'uso pubblico del linguaggio.

 

Col tempo tuttavia i termini ingiuriosi diventano più abituali e tendono a perdere una parte del loro potenziale

ingiurioso (questo fa parte della storia della lingua) ma allora vengono sostituiti da altri.

 

Peraltro checca e frocio stanno su due piani diversi. Checca ha un uso addirittura letterario.

E' il termine migliore, ad esempio, per esprimere il concetto di "passivo" dal latino e lo troverete usato in

varie traduzioni di Catullo o di altri poeti latini.

 

Ma anche il linguaggio poetico o letterario non è precisamente la misura del linguaggio abituale e dei suoi

valori semantici...

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