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Quale capacità e quale durata del governo bisConte ?


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1 hour ago, Sbuffo said:

Ha interessi Renzi nel tornare a votare?

Io penso di no per varie ragioni:

E' pacifico che a Renzi non abbia interesse a nuove elezioni politiche entro breve:

se l'avesse avuto od almeno se avesse giudicato averlo, non si sarebbe affannato a favorire un governo con le Stelle cadenti dopo l'azione demolitrice di Salvini, superando le perplessità zingarettiane.

Semmai ci sarebbe da capire se veramente ne abbia interesse il feroce Salvino, come continuamente va pur vociferando:

infatti che la Lega non più Nord possa, sola soletta, conseguire la maggioranza assoluta era da escludere anche nei momenti di maggior gloria precedenti la mozione di sfiducia al suo stesso governo;   ma anche considerando l'aggregazione della Sorella d'Italia e dell'ormai vetusto cavaliere, sicurezza che ottenga una maggioranza in Parlamento, al momento almeno, non pare il nostro eroe possa avere, lasciando poi da parte che la sua idea di coalizione di destra pare difficilmente digeribile sia a Berlusconi, che tuona continuamente contro il sovranismo e pretende la centralità di (S)forza Italia, sia alla Meloni, che pretende patti "antinciucio", memore del salto salviniano nel campo opposto dopo le elezioni del Marzo 2018.

Insomma, non pare possa sperare di presentarsi con una coalizione proprio unisonante e del resto il primo traditore ne fu lui stesso 😉

 

 

6 hours ago, marco7 said:

Ma se renzi vuole scoparti bb bel @Sbuffo perche' dice che lui e'  'sano' tu ti fidi di lui ?

AHOOOO!!!! ma che è diventato un sito pornografico!!!!  ahahhahahaha

6 hours ago, Sbuffo said:

Non è un mio problema all'ordine del giorno e non credo lo sarà mai.

all'ordine del giorno?????   :sex:

comunque se proprio vogliamo dirlo….

   è un altro il senatore PD, ex senatore PD, che fa venire i brividi al nostro bel @Sbuffo..       .8)

ma chiudiamola qui, che mi sembra che siamo un tantino fuori tema, no?!

2 hours ago, castello said:

è un altro il senatore PD, ex senatore PD, che fa venire i brividi al nostro bel @Sbuffo..       .8)

ma chiudiamola qui, che mi sembra che siamo un tantino fuori tema, no?!

Eh no, a 'sto punto voglio capire!

Verbo di Maroni, dopo aver ripetutamente criticato Salvini che ha perso il potere avendo causata la caduta del governo di cui era socio ormai prevalente:

"Se poi nei prossimi mesi l'esecutivo giallorosso imbrocca due o tre cose, a partire da una gestione meno emergenziale del fenomeno migratorio, la Lamorgese è ottima, il consenso della Lega potrebbe iniziare a erodersi".

Interessante il giudizio sulla gestione salviniana dell'immigrazione, considerata "emergenziale":

evidentemente anche nella Lega non più Nord qualcuno s'è accorto che giocare alle battaglie navali con le carrette del mare oltre ad essere ridicolo era anche inefficace...

Peraltro che il nuovo governo bisConte possa "imbroccare due o tre cose" pare alquanto esagerato:

tra Renzi, Orfani di Renzi, Stelle cadenti,  cespugli sinistrorsi, sarà già tanto se non farà disastri!

Del resto ormai è questo solo l'auspicio che possiamo formulare per qualunque governo si costituisca nell'italico stivalone:

che almeno procuri di non fare disastri 😉


Non c'è una maggioranza per sostituirsi a quello.

Ma a Renzi non interessa far cadere il governo.

A Renzi interessa la visibilità, perché senza visibilità elettoralmente non esiti, anche perché lui ha costituito un nuovo soggetto politico che ha bisogno di farsi conoscere, quindi ha necessità di fare sparate contro il governo per avere spazio sui giornali, nei tg e in generale per far parlare di sé e del suo movimento politico.

On 10/6/2019 at 6:15 PM, Sbuffo said:

Non c'è una maggioranza per sostituirsi a quello.

Le maggioranze si trovano:

certo non è facile, ma i salti mortali non sono affatto fuori delle capacità dei nostri politici, come s'è visto nell'ultimo anno.... 😉

On 10/6/2019 at 6:15 PM, Sbuffo said:

Ma a Renzi non interessa far cadere il governo.

Ora no, poi si vedrà.

D'altronde pochi giudicavano che il feroce Salvino avesse interesse a far cadere il suo governo, eppure....

Edited by Mario1944
  • 2 weeks later...

Vedremo che monstrum partoriranno i nostri eroi, gli uni cotro gli altri armati, per la legge finanziaria...., ma ci possiamo consolare con il ridicolo toccato dai politici inglesi per l'uscita dall'Europa, che ora vogliono nuovamente rimandare, non si sa bene aspettando che:

stanno tutti come l'Enea del Metastasio:

"Intanto confuso,

nel dubbio funesto,

non parto, non resto,

ma provo 'l martire

che avrei nel partire,

che avrei nel restar.".

Messo da parte Toninellus Ridens, a reggere il gioco delle scemenze omeriche di Gigione DiMaio provvede ora il ministro della giustizia Malafides Plorans il quale, a proposito dell'aumento delle pene di reclusione per i cosiddetti grandi evasori, proposto nella finanziaria per il 2020, strombazza:

"E' una svolta epocale".

Ce li immaginiamo tra cent'anni i libri di storia patria porre il 2019 come anno di fine d'un'epoca e d'inizio d'un'altra, quella degli evasori (grandi) incarcerati.... 😉

Vedremo peraltro che cosa approveranno, ma alcune cose si possono già notare:

1) la reclusione per comportamenti evasivi oltre certi limiti è già prevista dall'ordinamento giuridico nostrano e semmai la differenza notevole, ma non certo "epocale", la fece la legge del 1982, detta manette agli evasori, che soppresse la pregiudiziale tributaria,  soppressione peraltro non felicissima, perché si sono prodotti due giudizi, uno penale ed uno fiscale, troppo spesso non congruenti anche per l'indipendenza legale e la differenza temporale dei  due processi oltre che per la diversità dei mezzi di prova;

2) affermare che i grandi evasori, degni dunque d'essere puniti col carcere, sono solo quelli che evadono più di 100.000 euro d'imposta è alquanto singolare, se non altro perché il limite è riferito necessariamente alla singola imposta ed al singolo anno:

pertanto uno potrebbe evadere complessivamente 180.000, di cui 90.000 euro di Irpef e 90.000 di IVA, ed essere perciò considerato evasore piccolo, di contro a quello che evade 101.000 euro di Irpef e perciò è considerato evasore grande;  oppure uno potrebbe evadere costantemente tutti gli anni 90.000 euro ed essere perciò considerato evasore piccolo a fronte di quello che evade 101.000 una tantum e che perciò è considerato evasore grande;

3) medesima questione di grandezza per la misura dell'imposta evasa rispetto a quella dovuta:

è grande evasore chi evade 100.000 euro d'imposta su 900.000 regolarmente pagati, mentre è piccolo evasore chi evade 100.000 euro d'imposta su 100.000 dovuti e dunque non paga nulla?;

4)  non pagare l'imposta dovuta perché non si denuncia il reddito e non pagarla perché non si hanno (veramente) i mezzi liquidi, pur avendo denunciato il reddito, non è la stessa cosa:

una "svolta epocale" non dovrebbe tenerne conto?.

E lasciamo perdere come si fanno gli accertamenti in Italia, testi gli stessi funzionari in posizione apicale, leggi tra gli ultimi Befera e Raimondi, cosa che forse dovrebbe indurre una certa cautela nell'affibbiare patenti d'evasione, minacciando incarcerazioni subitanee, a destra ed a manca.

Si opporrà:

ma questi problemi sono già presenti nella legislazione penale fiscale vigente.

Appunto:

quindi di che "svolta epocale" va blaterando il nostro?:

è un incompetente in bonafede oppure è un competente in malafede?

 

Edited by Mario1944

la vecchia disciplina penale sui reati fiscali legava il valore dell'evasione all'importo complessivo del pagamento, contava cioè anche il rapporto tassa evasa / tassa totale. Non so ora, con le modifiche attuali.

Estratto da un commento di Enrico De Mita in merito al proposto aggravamento delle pene per evasione fiscale, comparso oggi su IlSole24Ore:

 

"(....) Precipitosamente e al di fuori di una meditazione seria, il governo ricorrendo al decreto legge, scritto in una forma fortemente discutibile, ha fatto approvare l’inasprimento delle sanzioni penali con la demagogica etichetta di “manette agli evasori”. Si tratta di un maldestro tentativo di propaganda. In questi anni passati le sanzioni penali non hanno sortito un apprezzabile risultato nella lotta all’evasione. La gente non si è commossa. Gli evasori usciranno allo scoperto solo con la riduzione delle imposte. In questa iniziativa non si è tenuto conto né del Paese né, cosa più grave, del Parlamento.

Esistono delle condizioni precise perché il sistema possa assolvere ai suoi compiti:

1 l’imposta deve essere “sopportabile” nel senso che non deve scoraggiare la produzione del reddito e non deve diventare causa tecnica di evasione, giacché tutti tendono a ridurre l’incidenza di una tassazione eccessiva;

2 il sistema tributario deve fondarsi su un rapporto di fiducia e di collaborazione tra cittadino e fisco, che è solo un aspetto particolare di quel rapporto che deve intercorrere in ogni regime democratico fra cittadino e Stato.

(....)

Il sistema tributario dovrebbe essere tendenzialmente stabile. Occorre una semplificazione, data da pochi tributi e soprattutto dalla possibilità di individuare agevolmente la norma applicabile al caso concreto. La certezza della tassazione, conseguentemente alla semplicità, per valutare con qualche approssimazione l’incidenza fiscale in termini di costi dell’attività economica.

(....)

Se l’evasione è, come io credo, un fenomeno di massa, occorre un intervento sistematico, nel tempo medio, fatto di più misure.

Questo l’ha capito il ministro delle Finanze, ma non l’hanno capito quei ministri che credono o fanno finta di credere alle sanzioni penali.".

Rimane da capire se gli stupidi siano le Stelle cadenti o gli zingarelli orfani di Renzi, dato che questi sembra alquanto in disaccordo con i prvvedimenti presi, anche perché abrogano quegli aumenti dei limiti, oltre i quali è comminata la sanzione penale, che il suo governo aveva introdotti.

Può essere che lo Zingarello, incautamente, abbia voluto aderire alle posizioni di Gigione DiMaio per non rovinare la festa dell'intesa tra i due partiti proprio alla vigilia delle elezioni in Umbria, ma è difficile pensare che la cosa gli gioverà, stanti anche le facili accuse di "estorsione fiscale" che gli vengono da Salvini e Berlusconi.

 

 

Edited by Mario1944

Nuova batosta umbra per le Stelle ormai rovinosamente cadenti, anche se il numero d'elettori e la località delle elezioni non concedono deduzioni irrefutabili.

Gli orfani di Renzi calano un poco rispetto alle ultime europee, ma nulla di grave data anche la scissione dello stesso Renzi, e così cala un poco anche la Lega non più Nord che tuttavia vince in forza della sua coalizione:

questo sembra confermare il giudizio che, al di là dei trionfalismi del momento, senza il sostegno degli alleati Salvinus ferox stando solo soletto difficilmente potrà avere una maggioranza solida sia per andare al governo sia soprattutto per governare.

Infatti la caduta di (S)forza Italia, altro grande sconfitto in queste elezioni, è ampiamente compensata dall'eccellente risultato della Sorella d'Italia (potenza della gonn...., ehm...., della donna) che certo sposterà su posizioni estremiste la coalizione, contro le speranze berlusconiane di riequilibrarla al centro moderato e fors'anche contro quelle salviniane d'occupare quasi solitario tutto lo spazio centrale e destrorso.

Peraltro non è chiaro come, in caso di governo comune, Salvini e Meloni risolveranno il problema delle autonomie regionali, fortemente volute dalla Lega settentrionale ed in particolare da quella lombardoveneta, tanto che si pensa che questa sia stata la vera ragione della demolizione salviniana del governo con le Stelle filanti,  ma fortemente avversate da un partito dichiaratamente d'unità nazionale, già lo dice il nome!, come quello della Meloni.

Renzi prudentemente s'è tenuto in disparte, forse presago dell'evento:

in effetti da una parte il declino ormai inarrestabile, se non altro per la sua età provetta, dell'astro di Berlusconi e dall'altra le difficoltà dei suoi orfani nel contenere al governo i buchi neri delle Stelle cadenti possono aprirgli una via di crescita elettorale, impervia certo, ma non inaccessibile;   già s'è vista la sua opposizione contro gli ultimi provvedimenti del governo e la sua freddezza verso Conte, che pure ha contribuito a rimettere in sella.

Insomma, il solito casino.... 😉

 

Edited by Mario1944

Ormai si moltiplicano quelli che assicurano che il governo durerà fino al 2023, tra i quali il Conte di Volturara, il Renzi redivivo, il solito Gigione DiMaio....

Visto com'è finita col precedente, demolito da Salvini per attestata incapacità di lavoro la settimana dopo che egli stesso aveva certificato il gran lavoro fatto e previsto che sarebbe durato fino al 2023,  i nuovi pronostici non sono di buon auspicio!

On 10/6/2019 at 6:15 PM, Sbuffo said:

A Renzi interessa la visibilità

e i soldini che gli gira ogni parlamentare del suo gruppo, no?

però sta troppo sulle scatole agli italiani, il giorno che torneremo ad elezioni purtroppo, sottolineo purtroppo, a destra non potrà sfondare

1 hour ago, freedog said:

no dai,

DA TE sti strafalcioni non li accetto!!!

Vabuò, è una distrazione. Piuttosto c'è gente su FB che davvero scrive in modo orrido: ci si rende conto di quanto siano ignoranti gli italiani.

Oltre alle consuete beghe per la legge finaziaria del 2020, al governo bisConte è caduta tra le mani la patata bollente dell'Ilva, che potrebbe scottare un po' tutti i partiti partecipi dell'avventura governativa, benché quelli dell'opposizione ed in particolare la Lega non più Nord non possano certo dirsene incolpevoli.

Dal commento di Paolo Bricco sul Sole24Ore:

"L’attuale Governo ha completato lo smantellamento del quadro giuridico che garantiva a qualunque investitore avesse vinto l’asta pubblica di non pagare prezzi per colpe di altri.

C’è stata prima la delegittimazione morale: quasi che chiedere di non trovarsi in un tribunale o in un carcere per atti manageriali o amministrativi compiuti prima dell’arrivo a Taranto fosse discutibile ed inaccettabile, qualcosa di losco e oscuro sotto c’è sempre, se fanno tutto per benino perché devono avere paura?

Poi c’è stata la demolizione politica, con la sottrazione graduale ma inesorabile di ogni tassello dal mosaico di certezza normativa su cui era radicato il contratto di cessione, prima di affitto e poi di vendita, rafforzato da un addendum che ne circostanziava i meccanismi protettivi. Il risultato è stata l’esposizione di ArcelorMittal a un rischio giuridico che si è diffuso nella percezione di chiunque operasse nella fabbrica, inibendone l’attività. La cancellazione dello scudo giuridico ha fatto il paio con alcune precise scelte compiute dalla Procura di Taranto che, nel procedimento sulla morte dell’operaio Alessandro Morricella avvenuta nel giugno 2015 (quando ArcelorMittal peraltro non c’era ancora), ha prima sequestrato senza facoltà d’uso l’altoforno 2, per poi riconcedere la facoltà d’uso imponendo però tempi molto stretti per la sua messa a norma.

Tutto questo è stato giudicato incomprensibile dai vertici di una multinazionale quotata a Londra che ha stabilimenti in tutto il mondo e che ha compiuto turnaround di acciaierie perfino in Paesi teatro di guerra. Evidentemente a Taranto e a Roma è più difficile operare. Peraltro, ArcelorMittal a Taranto ha incassato una delle sue peggiori sconfitte industriali. La gestione non ha mai funzionato. Con una scelta rara, ha fatto rientrare i suoi manager e ha messo a capo dell’azienda una dirigente di lungo corso come Lucia Morselli, che ha trovato perdite per 2,5 milioni di euro al giorno. E, dunque, davvero il Governo con la cancellazione completa dello scudo giuridico ha fornito ad ArcerlorMittal la chiave per mettersi la giacca, aprire la porta e andarsene via.".

Ineffetti è la stessa Arcelor Mittan a negare che la soppressione del cosiddetto scudo penale sia stata la causa prima della ritirata:

semmai è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Probabilmente hanno ragione le Stelle ormai decadenti ad affermare che ArcelorMittal ha sbagliato il piano industriale, ma dovrebbero forse chiedersi il perché, dato che si tratta d'una multinazionale con vasta esperienza mondiale nella produzione dell'acciaio:

forse in sostanza il problema è che a Taranto, e non solo lì, si pretende che si produca senz'alcun impatto ambientale, cosa impossibile per la natura stessa dell'attività non solo umana, ma generalmente animale;

si chiede alle imprese di investire, preferibilmente sborsando miliardi, ma si esige che investano senza guadagnare un euro, per sola beneficenza quelle estere o per solo patriottismo quelle nostrane, facendosi inoltre carico di oneri e di costi, anche penali, per rimediare a male gestioni private, ma anche pubbliche (l'Ilva fu pubblica per decenni), per di più senza certezza dei confini civili e penali in cui operano.

Insomma si vuole la botte piena e la moglie ubriaca:

investimenti ingenti, conservazione del numero degli occupati a prescindere, tutela hic et nunc dell'ambiente da altri precedentemente inquinato, produzione assolutamente non inquinante, capro espiatorio degli errori imprenditoriali altrui e della demagogia elettorale dei politici locali e nazionali.

Non è da stupirsi che Arlor Mittan se ne voglia andare:

va bene essere cornuti, ma anche mazziati!

Semmai c'è da domandarsi perché si sia infilata in un'avventura così pericolosa....

In ogni caso, se sono filibustieri schiacciapopolo, tanto meglio che se ne vadano!:

chissà quante imprese serie sono ansiose di sostituirli.... o no?  😉

 

 

O si conferisce facoltà a tutti gli imprenditori di commettere impunemente omicidi colposi in attesa di rinnovare impianti fuori norma ed inquinanti, o non lo si permette a nessuno.

Sai quanti impianti industriali non rispettano i requisiti di sicurezza ambientale e sanitaria (e lavorativa) in Italia? Se vengono individuati, li chiudiamo e mandiamo sotto processo i manager o gli diamo tutto il tempo di fare, con una sorta di sanatoria gratuita, IN RITARDO RISPETTO AI TEMPI CONCESSI DALLA NORMATIVA, gli ammodernamenti e intanto continuare ad uccidere operai o cittadini? Quanti imprenditori credi che adeguerebbero di propria sponte gli impianti se non rischiassero il carcere non facendolo nei termini fissati dalla legge?

Premesso che sono assolutamente contrario alla destra, non penso che i nostri partiti di ""sinistra"" siano degni di considerazione. Uno fondamentalmente è la sinistra ex DC (poco sinistra molto cristiana) ricordate infatti quanta difficoltà e limitazioni per approvare le unioni civili?

Il 5s vabbe, è un calderone. O meglio era.

+Europa è liberale, come la definite sinistra?

Forse l'unico partito davvero di sinistra in Italia è Potere al Popolo peccato sia sotto il 2%. Ma onestamente tra un governo PD e un governo lega, benché preferisco un governo PD, non vedo enormi differenze.

8 hours ago, Roxas97 said:

Forse l'unico partito davvero di sinistra in Italia è Potere al Popolo peccato sia sotto il 2%

Ma i sinistrorsi, soprattutto quelli estremi, non si sono sempre piccati di rivendicare il potere piuttosto per i lavoratori che per il popolo intero?

In ogni caso il nostro Conte di Volturara è propenso a nazionalizzare l'ILVA, se Arcelor Mittal insisterà nel recesso:

così avremo un altro buco perpetuo nei conti pubblici.

Faranno festa nondimeno i partiti (tutti....), che avranno così un ampio bacino elettorale con annesse succose clientele.

Edited by Mario1944

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