Saramandasama Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 (edited) 5 hours ago, Almadel said: Il modo più efficace per usare una chat/app è usarla brevemente solo per fissare un appuntamento. Dovrebbe sostituirsi al "Vieni spesso qui?/Posso offrirti da bere?" o allo strusciarsi mentre si balla tipico della socializzazione nei locali e non sostituirsi agli amici di penna e alle relazioni epistolari ottocentesche. Per lo meno nell'Ottocento non eravamo soli nella ricerca di un partner: ma partecipavano attivamente anche i nostri genitori e se rimanevi single troppo a lungo tua madre ti presentava la figlia del notaio o della lavandaia (a seconda della tua classe sociale). Forse affidare l'account Grindr alla propria mamma potrebbe essere quel "ritorno al passato" auspicato da molti millennial. Il mio - orgogliosamente fascista - professore di greco diceva sempre che si era più felici quando c'erano i matrimoni combinati. Si potrebbe pensare a un'app stile "agenzia matrimoniale" che combina appuntamenti al buio, tagliando la tediosa fase della chattata infinita e il senso di smarrimento di fronte all'ampia scelta di Grindr. (Mi stupisce che non ci sia già, visto che era un'idea che compariva sia in un episodio di Black Mirror sia in una serie di fantascienza francese). Ovviamente il tutto corredato da recensioni degli utenti nel caso non ci si presenti all'appuntamento o si sparisca senza dare spiegazioni. Un ragazzo del Veneto con cui ho chattato diversi anni fa, usava i frocial, versione pc, con la mamma a fianco. Davano un’occhiata ai vari profili e ne discutevano amabilmente. Edited October 7, 2019 by Saramandasama Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 26 minutes ago, Saramandasama said: Un ragazzo del Veneto con cui ho chattato diversi anni fa, usava i frocial, versione pc, con la mamma a fianco. Davano un’occhiata ai vari profili e ne discutevano amabilmente. Beato lui ad avere una mamma cosi'. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 Piccolo preambolo, solo necessario a quello che sto per scrivere. Ovviamente, trovare un partner è un'impresa. Con ciò non intendo nel senso classico di "cosa incredibilmente difficile"; sappiamo che per alcuni è così facile che nemmeno se ne accorgono. Intendo nel senso etimologico, da "imprendere", cominciare. Si tratta di un atto di iniziativa, di un compito, un'azione attiva. È un capolavoro di retorica il modo in cui è stato trasformato il più antico compito dell'uomo in "un accadimento fortunato". Dobbiamo castrare i gatti, perché se no si faranno chilometri a piedi in cerca di un partner. Gli uccelli si preparano anni interi al compito di conquistare la femmina. I cervi si incornano, i pavoni fanno la ruota, etc etc. I nostri gatti si sposteranno di qualche chilometro; la differenza è che noi gay spesso dobbiamo spostarci di centinaia di chilometri, tutto lì. I coralli si accoppiano per caso, perché si sono incrociati a mezz'acqua. I mammiferi si accoppiano perché si sono cercati a vicenda. E d'altro canto anche nella storia dell'uomo è sempre stato così, è un'invenzione incredibilmente recente questa della serendipity, che "succede". So che mi sentirò per sempre ripetere la stronzata, ma non abbiate tema: ho energie per ripetere che è una stronzata per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Per sempre. Chiarito dunque che stiamo parlando di impresa, passiamo a: 5 hours ago, Almadel said: Per lo meno nell'Ottocento non eravamo soli nella ricerca di un partner: ma partecipavano attivamente anche i nostri genitori e se rimanevi single troppo a lungo tua madre ti presentava la figlia del notaio o della lavandaia (a seconda della tua classe sociale). Notevole insight. Ti consiglio di dimenticartene subito, o uscirai out of character. Sì, l'impresa di trovare un partner, che simbolicamente rappresenta la continuazione del sangue, era ovviamente un compito condiviso da tutti coloro che condividessero il sangue. Parliamo di una rete di supporto sociale, per la precisione de LA rete di supporto sociale: la famiglia. Va da sé che una comunità che dà tanto chieda anche tanto, quindi è naturale che esistessero dei doveri da parte della famiglia così come dei doveri verso la famiglia. Ma tanto non ci sono più nessuno dei due, non siamo manco più obbligati ad essere fedeli. Naturalmente oggi la ricerca del partner, che è sempre stata un'impresa con una componente collettiva, è diventata, come tutto il resto, un'impresa individuale: l'individuo che si getta sul mercato e deve vendersi, e se non ci riesce è senz'altro colpa sua (che altra spiegazione vuoi che ci sia? Siamo o non siamo nella terra delle opportunità? Cioè, ok, quella era l'America, ma anche noi più o meno siamo l'America, ormai). Colpa di qualcosa che fa, oppure... perché no? Perché non colpa di qualcosa che È? In effetti, quest'ultimo addentellato è molto più interessante: ricordate la serendipity? Visto che è una cosa che deve accadere da sola, se non accade è più probabile che la colpa sia in come sei, piuttosto che in cosa fai. Di più: non solo è un'impresa individuale, ma è l'impresa individuale par excellence: non si può neanche pensare di "aiutare qualcuno ad accoppiarsi"... Anche perché, ovviamente, se lo aiuti vuol dire che ci stai mettendo bocca, quindi stai già violando la libertà assoluta dell'individuo. Siamo di fronte al luogo della solitudine assoluta: l'impresa di non essere più soli non può ovviamente che essere condotta da soli, e ricondurre, dopo ogni fallimento, alla stessa solitudine da cui si era partiti; o almeno, questa è la narrazione. Fortunatamente, noi gay possiamo usufruire di una famiglia di sceltahahaahahaha Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 9 hours ago, davydenkovic90 said: Non lego il fidanzarsi alla ricerca di una stabilità. Ci si fidanza quando è naturale farlo. Se frequento una persona e voglio rivedere quella persona quasi tutti i giorni, facciamo sesso continuamente, allora dopo qualche settimana o mese sono obbligato a chiamarlo fidanzato. Per me è stato così e non ho mai pensato "ok, adesso mi sono accasato, è ora di disinstallare grindr e di andare a comprare un fidanzato impagliato all'Ikea per quando torno a casa la sera". Le mie relazioni non sono mai state stabili, perché mi piace che non lo siano, finché non deciderò di convivere e sposarmi. Ho sempre salvaguardato il fatto che il rapporto potesse interrompersi da un momento all'altro. Se uno è fidanzato con me da 3 anni e non è felice, per me, è libero di lasciarmi oggi stesso. L'essere umano non è una cosa, la libertà è il valore più importante in un rapporto e volevo (voglio) conquistarmi l'altra persona ogni giorno. Questa è la mia idea di coppia, anche per questo nel passato pur avendo sentito la necessità di un fidanzato non l'ho cercato perchè avevo ancora sete di esperienze e pensavo che le cose poi capitano.........con il cazzo capitano, non capita niente vabbè. Detto ciò anche per questo non sono spaventato dal tradimento, penso che chi sta con me deve stare bene, se ha altre esigenze e decide di andare altrove la porta sarà sempre aperta. Soffro di più al pensiero che qualcuno stia con me senza voglia che al fatto che mi lasci per un altro. Il secondo caso può stimolare in me una reazione al cambiamento mentre il primo mi chiude in una comfort zone deludente. Comunque ritorniamo al punto di partenza: le esperienze. Io se vedo la maggioranza dei miei amici etero accasati mi taglierei le vene, non tanto per la vita che fanno, che non farei manco sotto tortura, piuttosto perchè molti si sono fidanzati a 18 20 anni e la loro vita è finita li. Certo hanno vissuto le gioie della coppia ma hanno perso tante occasioni di vita significative. Gli ultimi 10 anni della mia vita sono stati abbastanza intensi sotto tutti i punti di vista, sia affettivo, che professionale che emotivo. Ho vissuto in mezza Italia e di necessità ho fatto virtù, adesso penso di potermi fermare. Ho avuto storie d'amore, avventure, ho frequentato locali, discoteche, cruising ecc. Nonostante tutto non ho accumulato l'esperienza sessuale alla Almadel visto che il mio sesso è stato più vario che tanto, ma comunque potrei anche fermarmi. Il punto è che nonostante tutto tante cose non le ho fatte, tante esperienze non le ho vissute ma alla fine ho maturato che una vita non basta per far tutto ma basta una vita per essere felici. Maturi l'idea di fermarti e la accetti anche, la coppia dà tanto ma leva anche tanto in termini di socialità ed esperienze e per quanto si possa mediare, trovare i giusti compromessi è così o forse siamo noi millenial a vederla così? Giusto o sbagliato che sia, oggi io so di potermi fermare, ma in quanti arrivano a questa maturazione soprattutto se vivono in contesti iperstimolanti finti supermarket della vita? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 4 minutes ago, Iron84 said: con il cazzo capitano, non capita niente vabbè. Benvenuto sulla terra. Se avessi pensato un istante a quanto deve farsi il culo ogni santa bestia sessuata del creato per accoppiarsi, avresti avuto la tua epifania ai tempi delle scuole medie. Anche se una grossa scusante ce l'hai: si tende sempre ad assimilare ciò che ci viene ripetuto cinquanta volte al giorno. Per questo io ripeto sempre ciò che dico cinquantUNO. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 32 minutes ago, FreakyFred said: Fortunatamente, noi gay possiamo usufruire di una famiglia di sceltahahaahahaha Sì, per i gay (e per gli etero) è normale che a fare quello che prima faceva la famiglia lo facciano invece gli amici. Per chi li ha, naturalmente. E quando la nostra nuova amica ci presenta il suo vecchio amico gay noi sbuffiamo come sbuffavamo nell'Ottocento quando la zia ci presentava la figlia del dottore... E qualcuno già allora negava il valore della famiglia quanto oggi alcuni negano quello della comunità gay. 34 minutes ago, FreakyFred said: È un capolavoro di retorica il modo in cui è stato trasformato il più antico compito dell'uomo in "un accadimento fortunato". Dobbiamo castrare i gatti, perché se no si faranno chilometri a piedi in cerca di un partner. Gli uccelli si preparano anni interi al compito di conquistare la femmina. I cervi si incornano, i pavoni fanno la ruota, etc etc. I nostri gatti si sposteranno di qualche chilometro; la differenza è che noi gay spesso dobbiamo spostarci di centinaia di chilometri, tutto lì. Genitori e amici ci cercano un partner fisso perché ci vogliono vedere sistemati, mentre noi ce ne andiamo in giro a cercare sesso: spesso deludendo le loro aspettative. Ed è così che troviamo l'amore: cercando solamente da scopare*. Mentre la "impresa" di trovarci seriamente un fidanzato da parte della nostra comunità si infrange sempre in incontri imbarazzanti o infelici matrimoni combinati (con annesse corna). Per questo le persone che trovano "vuoto" il sesso fine a sé stesso come te o che lo trovano "noioso" come Aarwagen sono sempre immancabilmente single. "Serendipity" non significa scontrarsi con l'anima gemella di un giorno di pioggia: significa proprio trovare qualcosa mentre si cercava qualcos'altro. E questo qualcos'altro generalmente è il sesso, *ma potrebbe essere anche l'amicizia (a me quest'ultima cosa è capitata un paio di volte, quindi non mi sento di escluderla). La strategia di cercare qualcuno già intenzionato "a fare sul serio" mi pare non funzionare proprio, almeno per la mia esperienza e per quella delle persone che conosco. Per la mia esperienza perché ho sempre considerato "immaturi" quelli che partivano con una tale premessa. Per i miei conoscenti perché penso che solo Ben81 abbia trovato un fidanzato premettendo che cercava una cosa seria. Quando ho accettato di uscire con qualcuno "solo per conoscerci" o siamo finiti subito a limonare selvaggiamente o non c'è stato un secondo appuntamento (qualcuno direbbe che "non è scoccata la scintilla") Non ti sto dicendo che dovresti cercare amicizie o sesso senza concentrarti sull'obiettivo di fidanzarti, perché è ovvio che la cosa non ti viene spontanea affatto e non ci riusciresti. Ti sto solo dicendo che per le persone che si fidanzano funziona proprio così. Puoi dirmi che tu vorresti che le cose andassero diversamente, quello che invece non puoi dire è che le cose vadano invece come le descrivi tu: perché l'idea che tu ti stia comportando nell'unico modo possibile è wishful thinking. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 13 minutes ago, Almadel said: Ed è così che troviamo l'amore: cercando solamente da scopare*. Lo so che ti consideri una specie di divinità, ma il plurale maiestatis mi pare eccessivo perfino per te. 15 minutes ago, Almadel said: mi pare non funzionare proprio, almeno per la mia esperienza e per quella delle persone che conosco. Ha funzionato per qualche millennio, ma, certo, la mia esperienza di oggi coincide con la tua: oggi non funziona così. E a te va bene, quindi non metterai mai in dubbio tutto ciò. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 Just now, FreakyFred said: Ha funzionato per qualche millennio, ma, certo, la mia esperienza di oggi coincide con la tua: oggi non funziona così. E a te va bene, quindi non metterai mai in dubbio tutto ciò. Non sei in imbarazzo a citare un passato immaginario in cui le cose sarebbero andate esattamente come oggi ti auspichi? Ma quale "impresa", sai benissimo come sarebbe andata... Ti saresti presentato al padre del twink di cui sei innamorato assicurandogli che avevi una rendita di tre ghinee d'oro l'anno o lo avresti acquistato per dieci cammelli, per avere la sua mano. Lui sarebbe stato infelice e ti avrebbe riempito di corna e adesso saresti qui a lamentarti dell'infedeltà dei ragazzi e a rimpiangere i bei vecchi tempi antichi della schiavitù. Perché se non sei amabile nel Duemila non lo saresti stato neanche nel Trecento. "Per qualche millennio" ha funzionato solo perché mancava quella libertà che tanto odi. Puoi anche farti le seghe sulla manipolazione psicologica, sulla dipendenza emotiva, sui matrimoni combinati e sulla schiavitù per debiti; ma rimane il fatto che non sono i tempi a essere sbagliati. Puoi seguire il mio consiglio e investire sulle amicizie e sul sesso senza impegno, in attesa di innamorarti ricambiato di qualche amico o di qualche amante? No? Ok. Però non ti aspettare che chi ha vissuto "nei tempi in cui non c'era Grindr" ti dia ragione, perché le persone come te c'erano anche prima ed erano sole quanto adesso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wwspr Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 (edited) Non vedo l'ora di darmi da fare per dimostrare coi fatti che avete tutti torto Edited October 7, 2019 by wwspr Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 2 minutes ago, wwspr said: Non vedo l'ora di darmi da fare per dimostrare che avete tutti torto. Anche io non vedo l'ora 🙂 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 Just now, Almadel said: Ma quale "impresa", sai benissimo come sarebbe andata... Ti saresti presentato al padre del twink di cui sei innamorato assicurandogli che avevi una rendita di tre ghinee d'oro l'anno o lo avresti acquistato per dieci cammelli, per avere la sua mano. Lui sarebbe stato infelice e ti avrebbe riempito di corna e adesso saresti qui a lamentarti dell'infedeltà dei ragazzi e a rimpiangere i bei vecchi tempi antichi della schiavitù. Di certo non ti manca l'immaginazione... eccetto quando si tratta di immaginare che il mondo possa essere migliore di adesso. 1 minute ago, Almadel said: Perché se non sei amabile nel Duemila non lo saresti stato neanche nel Trecento. "Per qualche millennio" ha funzionato solo perché mancava quella libertà che tanto odi. Puoi anche farti le seghe sulla manipolazione psicologica, sulla dipendenza emotiva, sui matrimoni combinati e sulla schiavitù per debiti; ma rimane il fatto che non sono i tempi a essere sbagliati. Oh, sure, sì, lo so, lo so... ho un peccato originale di non-amabilità, povero me. Non ti scocci mai? Cioè, ti fa sempre sentire meglio sminuire gli altri per sentirti più a tuo agio tu? Capisco che è divertente, ma ammetto che dopo un po' scoccia perfino me, che nel campo sono un esperto. 3 minutes ago, Almadel said: Puoi seguire il mio consiglio e investire sulle amicizie e sul sesso senza impegno, in attesa di innamorarti ricambiato di qualche amico o di qualche amante? No? Ok. Però non ti aspettare che chi ha vissuto "nei tempi in cui non c'era Grindr" ti dia ragione, perché le persone come te c'erano anche prima ed erano sole quanto adesso. Pensi che il mio desiderio sia che tu, proprio TU, mi dia ragione? Non mi daresti ragione neanche se fossi sposato da quindici anni. Tu non sei capace di ridiscutere ciò in cui credi. E questo, questo è ragionare da vecchi. Non quello di @Luca443. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 2 minutes ago, FreakyFred said: Tu non sei capace di ridiscutere ciò in cui credi. Io sono capacissimo di ridiscutere le mie convinzioni, quando non funzionano. Se fossi stato convintissimo che la vodka fa dimagrire, non pensi che dopo un anno di questa "dieta" magari mi sarei convinto che i consigli dei miei amici magri non erano campati per aria? Come faccio a darti ragione se la tua vita non va affatto come vorresti? Sai benissimo che io ho ragione, ma tu vorresti che io avessi torto e fantastichi in un passato immaginario dove le cose funzionino come vorresti tu. Io ci tengo solo a sottolineare che questo passato non è mai esistito, quindi è inutile che fai tanto il reazionario. 13 minutes ago, FreakyFred said: Oh, sure, sì, lo so, lo so... ho un peccato originale di non-amabilità, povero me. Non ti scocci mai? Cioè, ti fa sempre sentire meglio sminuire gli altri per sentirti più a tuo agio tu? Capisco che è divertente, ma ammetto che dopo un po' scoccia perfino me, che nel campo sono un esperto. Tu non sei un ragazzino che chiede consigli per qualcosa che non va nella sua vita. Sei un ragazzino che i consigli pretende di darli, nonostante non funzionino neanche per lui. Siamo in un forum di ricette e tu continui a scrivere che la carbonara si fa con la panna e ti lamenti che nessuno torni al tuo ristorante perché gli Italiani non conoscono la buona cucina. Io insisto a dire che sbagli ricetta e tu cosa mi rispondi? Che sminuisco la tua cucina per sentirmi più a mio agio Maddai! E' evidente che ti critico per evitare che altri persistano nei tuoi errori: tu sei chiaramente una causa persa. Un po' però ci spero che a un certo punto salti fuori qualcuno che mi smentisca e ti dia ragione e che racconti come sia riuscito a fidanzarsi seguendo il tuo modello pervicacemente. Dimostrerebbe perlomeno che a qualcuno la carbonara con la panna piace. A meno che tu non abbia già deciso di avere ragione e per questo non trovi nessuno: che sarebbe perfettamente in linea coi motivi che ti rendono così poco amabile. (per quanto ti piaccia vedere questa tua supponenza negli altri, in me perlomeno). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 22 hours ago, FreakyFred said: Volevi evitare chat infinite usando una chat infinita? Ah, il tutto però evitando accuratamente di usare quel tempo per costruire una qualche intimità. Mi domando come mai non abbia funzionato. Spe...non è che non si fosse creata una sorta di intimità...è che poi si trasformava in un dialogo tra delusi che è un pessimo inizio per una frequentazione comunque, ora le evito. 3 hours ago, FreakyFred said: Naturalmente oggi la ricerca del partner, che è sempre stata un'impresa con una componente collettiva, è diventata, come tutto il resto, un'impresa individuale: l'individuo che si getta sul mercato e deve vendersi, e se non ci riesce è senz'altro colpa sua (che altra spiegazione vuoi che ci sia? Siamo o non siamo nella terra delle opportunità? Cioè, ok, quella era l'America, ma anche noi più o meno siamo l'America, ormai). Colpa di qualcosa che fa, oppure... perché no? Perché non colpa di qualcosa che È? In effetti, quest'ultimo addentellato è molto più interessante: ricordate la serendipity? Visto che è una cosa che deve accadere da sola, se non accade è più probabile che la colpa sia in come sei, piuttosto che in cosa fai. Trascuri il fatto che molte persone fidanzate sono più inclini al compromesso di molte persone single...o almeno, così mi pare guardando ai single e alle coppie che conosco. Non credo si possa parlare di "colpa", di quel che si fa o quel che si è...però ecco, se il tuo (tu generico) più grande desiderio è di intraprendere una relazione a mio avviso un modo lo trovi; certo, non con il ragazzo che più ti piace esteticamente tra tutti quelli che hai mai incontrato nella vita, non con il più buono né con il più sveglio o con il più simpatico...o meglio, probabilmente primeggerà in un campo e non in un altro. Però quando si è troppo esigenti ho l'impressione che necessariamente tutto poi andrà male; ci si può rammaricare perché ragazzi più attraenti di noi hanno più successo senza sforzo, ma se si continua a guardare all'erba del vicino non se ne esce. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 38 minutes ago, Almadel said: Maddai! E' evidente che ti critico per evitare che altri persistano nei tuoi errori: tu sei chiaramente una causa persa. Oh, Almy, a questo punto ti devo delle scuse. Ammetto di aver pensato in passato che tu fossi leggermente tossico, ma è chiaro che mi sbagliavo. Sei proprio cancerogeno. Guarda che se si crea un sistema in cui l'unico modo in cui è possibile fare le cose è X, nessuno che non faccia X ci riuscirà. Non certo perché X è il sistema migliore concepibile, ma perché è l'unico. D'altro canto non vedo quale sia la tua autorità nel dare consigli a chi è solo, non ci sei mai stato. Vanti un'esperienza di vita che non possiedi, e lo sai. E credo che una parte di te vorrebbe provare... Guarda che puoi avvicinartici. Perché non ci provi? Ok, non posso immergerti in un mondo fatto di Freakyfred come io lo sono in un mondo di almadellini, ma se vuoi sperimentare l'eremitaggio per un paio d'anni... è un inizio. Io ho provato ad essere fidanzato. Tu hai provato a fare il clown di mezzanotte? È elettrizzante... Comunque sembra che dovremo contenderci l'anima del forum in eterno, nevvero? Una sana dialettica. Per me è già una vittoria. Ah, per inciso: ho appena fatto sesso. Parecchio soddisfacente. Se un domani con questo qui mi ci fidanzassi avresti la faccia di cazzo di prenderla come una conferma delle tue teorie. Same se così non fosse. Un Freud poraccio insomma. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted October 7, 2019 Share Posted October 7, 2019 12 minutes ago, FreakyFred said: Guarda che se si crea un sistema in cui l'unico modo in cui è possibile fare le cose è X, nessuno che non faccia X ci riuscirà. Non certo perché X è il sistema migliore concepibile, ma perché è l'unico. Ascoltami bene, gesùsantissimo. Ci sono molti casi in cui ci sono strade diverse per pervenire allo stesso risultato, ma questo è un giudizio che diamo a posteriori. Il pollo viene buono sia in padella che al forno? Sì. Allora è da stupidi dire che ci sia solo un modo possibile per cuocerlo. A scaldarlo col culo non si cuoce? A nessuno che ci ha provato è venuto bene? Ok, allora smettiamo di dire che sia una tecnica che potrebbe funzionare. Si tratta proprio di metodo scientifico. 18 minutes ago, FreakyFred said: D'altro canto non vedo quale sia la tua autorità nel dare consigli a chi è solo, non ci sei mai stato. Vanti un'esperienza di vita che non possiedi, e lo sai. Chiaro, funziona proprio così. Bisognerebbe seguire i consigli di chi ha un ristorante in cui non va nessuno, d'altra parte che ne sa uno chef di un locale che funziona della mancanza di clienti? Io infatti quando ho problema col PC domando sempre a mia nonna: che ne sanno i tecnici del computer di computer che non funzionano? A loro - maledetti - funzionano sempre 29 minutes ago, FreakyFred said: Guarda che puoi avvicinartici. Perché non ci provi? Ok, non posso immergerti in un mondo fatto di Freakyfred come io lo sono in un mondo di almadellini, ma se vuoi sperimentare l'eremitaggio per un paio d'anni... è un inizio. Io ho provato ad essere fidanzato. Tu hai provato a fare il clown di mezzanotte? È elettrizzante... Come? Non ho capito se siamo in un mondo di gay costantemente soli (composto in prevalenza da FreakyFreddini) in cui apparentemente solo io ho una vita sentimentale soddisfacente o in un mondo in cui finiamo a convivere - a volte anche stupidamente - dopo un paio di mesi (composto in prevalenza da Almadellini). dove solo tu apparentemente non riesci a trovare l'anima gemella. Io credo che i due mondi invece convivano simultaneamente: con la la differenza che gli Almadellini si trovano benissimo tra loro e un po' si dispiacciono di non costruire una comune tutti insieme e i FreakyFreddini invece si considerano reciprocamente dei lebbrosi e sperano solo che ci venga un coccolone. C'è chi si diverte anche quando è single e poi si fidanza & chi si dispera e rimane da solo. Per qualche insondabile motivo ai ragazzi piace chi sa divertirsi ed evita chi è infelice. (Beatissimi quelli che - come me - cercano di divertirsi anche se muoiono dentro, potessi farti dono di questa mia dote non mancherei di farlo). 52 minutes ago, FreakyFred said: Comunque sembra che dovremo contenderci l'anima del forum in eterno, nevvero? Una sana dialettica. Per me è già una vittoria. Ho già le mie nemesi, ma tu sei il mio preferito. Sei il mio preferito solo perché mi piaci come persona, non per i tuoi argomenti. Sei come il ragazzo carino ma vegano o quello bravo a scopare ma di Forza Italia. Rispetto il fatto che tu sia amareggiato, ma mi sta sul cazzo che ragioni come un incel. Non puoi fare allo stesso tempo quello cinico e quello sensibile: perché se sei pronto a tirare calci devi prepararti alla lotta e se invece vuoi essere quello fragile devi prepararti alle coccole. Questo vale anche con me - ma vale con tutti - o frigni o mordi. Se vuoi "una sana dialettica" non appellarti alla mia empatia se ti pare di perdere terreno, bastonami più forte e - se non ci riesci - dì qualche malignità sul mio conto. Se invece vuoi "un amichevole scambio di opinioni" dosa il tuo cinismo e cerca di non triggerarmi. Non so se questa seconda opzione sia recuperabile, ma nel caso prendilo come un consiglio generico. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 8, 2019 Share Posted October 8, 2019 9 hours ago, Almadel said: Bisognerebbe seguire i consigli di chi ha un ristorante in cui non va nessuno, d'altra parte che ne sa uno chef di un locale che funziona della mancanza di clienti? Dipende. Se quello che ha i clienti mi dicesse che il suo segreto è stare bene senza clienti, senza averne mai avuti e senza la prospettiva di averne, perché in realtà quello è uno stato di grazia, in primis non mi fiderei di lui perché chiaramente deve far pace col cervello, dopodiché domanderei a qualcuno che effettivamente è in quella condizione per capire com'è. E d'altro canto la metafora stride, perché mai s'è visto pieno di clienti un ristorante che se ne frega dei clienti... A meno che non abbia il miglior chef del mondo, o stia giusto sotto la Torre Eiffel. Nel qual caso però il discorso è biased, perché non tutti hanno lo chef migliore del mondo o stanno davanti alla Tour Eiffel. 9 hours ago, Almadel said: Non puoi fare allo stesso tempo quello cinico e quello sensibile: Davvero? E chi l'ha detto? Tu sei quello fidanzato da vent'anni che fa la parte del single felice. 9 hours ago, Almadel said: Se vuoi "una sana dialettica" non appellarti alla mia empatia se ti pare di perdere terreno, Non lo faccio per chiederti la cortesia di trattarmi bene. Lo faccio per chiederti la cortesia di trattarTI bene. Stai divendo il riflesso speculare di Adinolfi, un po' in tutto (sembri convinto che il male diventi bene semplicemente invertendo i poli, e non è così). È triste da vedere. Ci hai fornito degli spettacoli che mi hanno onestamente fatto sentire in imbarazzo, ultimamente. 9 hours ago, Almadel said: Come? Non ho capito se siamo in un mondo di gay costantemente soli (composto in prevalenza da FreakyFreddini) in cui apparentemente solo io ho una vita sentimentale soddisfacente o in un mondo in cui finiamo a convivere - a volte anche stupidamente - dopo un paio di mesi (composto in prevalenza da Almadellini). dove solo tu apparentemente non riesci a trovare l'anima gemella. Io credo che i due mondi invece convivano simultaneamente: con la la differenza che gli Almadellini si trovano benissimo tra loro e un po' si dispiacciono di non costruire una comune tutti insieme e i FreakyFreddini invece si considerano reciprocamente dei lebbrosi e sperano solo che ci venga un coccolone. Gli almadellini non sono piccoli Almadel, non più di quanto i grillini non siano piccoli grilli. C'è in effetti una cosa che invidio attivamente di te: ti ho visto riuscire, una volta, a dire merda di chi non fa sesso anale e a vedere uno che non lo fa intervenire contro di me invece che contro di te. Fa riflettere, non è vero? Non sarei mai riuscito in un trucco del genere, lo ammetto... Vedi, non serve essere tutti come te per abbracciare il tuo ragionamento, come non serve essere Bezos per alimentare un sistema capitalistico. In effetti non serve nemmeno essere d'accordo con te. Basta... subirti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted October 8, 2019 Share Posted October 8, 2019 12 hours ago, schopy said: Spe...non è che non si fosse creata una sorta di intimità...è che poi si trasformava in un dialogo tra delusi che è un pessimo inizio per una frequentazione comunque, ora le evito. Giocavate ad eccitarvi alimentando uno le aspettative dell'altro dài su, se lo facevate -diciamolo- mica c'è da vergognarsi Ovviamente sarebbe l'esatto opposto del creare intimità...insomma è chiaro che da un lato uno non si può mai essere all'altezza delle cose che si dicono per provocare o per eccitare o semplicemente piacere e dall'altro si rischia di sembrare dei personaggi da ricovero psichiatrico Quindi è chiaro che, se il contenuto della chat è questo...meglio evitare, ma assolutamente fisiologico per un ragazzino passarci attraverso Chiaro che se la chat è solo questo è comunque qualcosa da archiviare, come sintomatico di immaturità 12 hours ago, schopy said: Trascuri il fatto che molte persone fidanzate sono più inclini al compromesso di molte persone single...o almeno, così mi pare guardando ai single e alle coppie che conosco. Questa è una tua impressione che però potrebbe significare cose diverse, perchè "compromesso" non è in genere interpretato come qualcosa di positivo, neanche il fatto di essere "troppo esigente", però insomma dividere il campo fra persone troppo esigenti e disponibili al compromesso, ammetterai che non è una visione entusiasmante Se invece intendi dire che tu hai mirato "troppo in alto" nel senso dell'ingombro fallico, con il risultato di non riuscire poi a creare una relazione con queste persone ok questo è plausibile, nella misura in cui in ambito gay ci sono due maschi e quindi l'ingombro fallico non è solo in chi si esibisce ( come in genere accade tra gli etero ) ma anche in chi ammira l'esibizione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted October 8, 2019 Share Posted October 8, 2019 11 hours ago, Hinzelmann said: Questa è una tua impressione che però potrebbe significare cose diverse, perché "compromesso" non è in genere interpretato come qualcosa di positivo, neanche il fatto di essere "troppo esigente", però insomma dividere il campo fra persone troppo esigenti e disponibili al compromesso, ammetterai che non è una visione entusiasmante No, però essere troppo selettivi talvolta impedisce di vedere quel che di buono s'incontra strada facendo...comunque, la solitudine sarà penosa, però, da single, troverei molto strano aprire la chat ogni due giorni col fermo proposito di incontrare il ragazzo perfetto con cui fidanzarmi. Io non so se i single del forum si comportino così, qualche volta ne danno l'impressione...e sono ragazzi svegli, capaci in molti ambiti... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 8, 2019 Share Posted October 8, 2019 (edited) 2 hours ago, schopy said: troverei molto strano aprire la chat ogni due giorni col fermo proposito di incontrare il ragazzo perfetto con cui fidanzarmi. Io non so se i single del forum si comportino così, qualche volta ne danno l'impressione...e sono ragazzi svegli, capaci in molti ambiti... Schopy, come ho detto più e più volte, questo è uno strawman, una parodia. Io vorrei fidanzarmi, questo è chiaro. Ma non significa che prendo il primo che vedo, gli metto le manette, inizio a telefonargli mattina e sera o ad assillarlo perché dobbiamo metterci insieme e dopo due ore inizio a fare il programma delle nozze. Se vuoi saperlo, l'ultima volta ho tirato avanti una frequentazione "chiaramente ambigua", se mi si permette l'ossimoro, ci ho messo due mesi - due mesi di contatti giornalieri prolungati - prima di dire "ahò, ma che stamo a fa'?". Lo so, non sembrerà tanto due mesi rispetto a certi record che sono stati settati qui, ma tirare avanti una situazione di quel genere, dove l'altro sostanzialmente sta facendo di tutto per non farti capire cosa sta accadendo, per due mesi, è un livello di stress mostruoso, specie se sei innamorato perso. A me basterebbe che non passi il messaggio che una cosa del genere è normale: NO, non puoi tirare avanti la situazione ambigua per mesi, perché sottoponi l'altro ad uno stress che non sempre è in grado di sopportare, e che comunque MAI è giusto infliggergli. Va di moda questa immagine del gay disperato che va in giro a chiedere a tutti "ci fidanziamo? ci fidanziamo? ci fidanziamo?", questo per creare "il pazzo" della situazione e avere gioco più facile a rimuoverlo. Nell'Almadel-pensiero questo accade perché questo qui è anche un disperato che non scopa (o almeno non con modalità e frequenza standardizzate secondo i protocolli) e quindi proietta il desiderio sessuale sul romanticismo. La realtà però è che più o meno tutti i gay della terra dopo un paio di botte toste iniziano a troieggiare, o se preferiamo, a dissociare il fisico dallo psichico. Anche io. Non penso che questa sia una conquista, ma comunque è una cosa che accade. Gli incontri diventano sempre meno importanti, le frequentazioni sempre più prudenti e sempre più incerte e indefinite le loro modalità. Questo tipo di modalità ha UNA SOLA funzione: serve ad allentare la paura del legame e dunque di ferire o essere feriti. Effettivamente siamo tutti più rilassati se non dobbiamo pensare subito di sposarci dopo due ore passate insieme, è chiaro. Di certo abbiamo bisogno di un margine un minimo sfumato, un periodo di prova se vogliamo, eccetera eccetera. Ma parliamo di una cosa breve, confortevole, e soprattutto condivisa, con degli standard che definiscono il rapporto su cui i due si intendono. Ma non possono essere indefinite: - le parole che usiamo (tutte, da "relazione" ad "amicizia" a "scopamicizia") - i gesti che compiamo (tutti, dal bacio, alla carezza, all'abbraccio, al petting, al sesso orale, al sesso anale) - le situazioni che viviamo (tutte, dalla cena fuori al weekend in montagna al cinemino alla passeggiata sulla spiaggia mano nella mano) - I mezzi di comunicazione (tutti, dalla chat, al forum, alla conversazione a quattr'occhi, alla lettera, alla mail) - I tempi, i luoghi, le distanze (tutti, dalla vicinanza geografica, al numero degli incontri, alla durata degli incontri, alla durata della frequentazione) Insomma non può essere indefinito TUTTO. Ragazzi, è così difficile capire questa cosa? Qualcosa che stia fermo ci vuole, porca troia. Come si fa a pensare di costruire relazioni senza comunicazione? L'Almadel-teoria si basa sull'assunto che la comunicazione fluisca sempre naturalmente, ed è un assunto platealmente falso. Non succede quasi mai, segue sempre dei codici. E in effetti Almadel ha dedicato tutto il suo abbondante tempo libero a stendere la sua enciclopedia dei codici gay, peccato che anche così non li abbia ancora capiti nessuno, e li condividano meno di nessuno. Sto leggendo proprio in questo momento un bellissimo saggio psicologico che si intitola "lo sforzo di far impazzire qualcuno". In esso l'autore suggerisce la tesi che le psicosi possano essere inconsciamente aggravate (o con-causate) dalla presenza intorno a noi di persone che si sforzano attivamente di farci impazzire. Per esempio, costringere qualcuno a stare per lunghi periodi in una situazione ambigua ed indecifrabile è un efficace strumento per farlo impazzire, e in alcuni casi per scaricare su di lui la propria pazzia. Ma questo non significa, intendiamoci, che l'atto sia fatto consciamente: in effetti la follia è contagiosa, e l'ambiguità dei messaggi mandati e ricevuti si riproduce da sé. Se non so cosa significano i messaggi che mi mandano, a un certo punto non saprò più nemmeno cosa significano quelli che mando io, perché chissà l'altro come li interpreta. Da lì è un passo a non riconoscere più il modo stesso in cui ci si sente. E come si può pensare che da questo caos assoluto possano nascere relazioni stabili? Ovvio che non riusciamo a fidanzarci, sarebbe strano il contrario. E per inciso... il messaggio che "l'unico modo per fidanzarsi è fare di tutto per non fidanzarsi"... non vi pare abbastanza contraddittorio da sollevare il sospetto che sia fatto esattamente per cercare di farvi impazzire? Se lo metti alla prova nella prassi, non funziona se non in un caso su un milione, come il nostro iron84 ha sperimentato. Per cui necessità dell'ulteriore addentellato, che non so come facciate a digerire, che le relazioni sono un privilegio riservato a pochissimi fortunati belli, simpatici e dotati del misterioso fattore X. E non parliamo dei numerosissimi casi in cui la relazione funziona, ma non è passata attraverso la fase di tortura psicologica reciproca, che come tutto ciò che contraddice la teoria, si scarta. Se quell'argomento poi lo dissezioni logicamente, è una pura contraddizione in termini, perché entrare in una relazione è ovviamente un atto condizionato ad una scelta sia inconscia che cosciente. E nel tentare di eseguire il metodo, quasi immancabilmente, uscirete pazzi come cavalli, perché dovrete accettare via via cose sempre più pazzesche, al punto che bisognerà postulare che FreakyFred, e specificamente lui, è geneticamente incapace di avere relazioni. Per ora solo lui. Per ora. Il prossimo sei tu che stai leggendo in questo momento. Questa è follia pura, ragazzi. Lucida, e per questo tanto più inquietante, ma sempre follia pura. Edited October 8, 2019 by FreakyFred Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Beppe_89 Posted October 8, 2019 Share Posted October 8, 2019 22 minutes ago, FreakyFred said: Sto leggendo proprio in questo momento un bellissimo saggio psicologico che si intitola "lo sforzo di far impazzire qualcuno". Hai letto la recensione di "Joker" su Esquire? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 8, 2019 Share Posted October 8, 2019 Just now, Beppe_89 said: Hai letto la recensione di "Joker" su Esquire? Bravo Beppe Dopodiché sono andato a cercarmi l'articolo. Me lo sono -ahem- legalmente procurato. È molto, molto interessante. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Beppe_89 Posted October 8, 2019 Share Posted October 8, 2019 😊 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted October 9, 2019 Share Posted October 9, 2019 (edited) 11 hours ago, schopy said: No, però essere troppo selettivi talvolta impedisce di vedere quel che di buono s'incontra strada facendo...comunque, la solitudine sarà penosa, però, da single, troverei molto strano aprire la chat ogni due giorni col fermo proposito di incontrare il ragazzo perfetto con cui fidanzarmi. Certo può accadere, è capitato a tutti di scegliere o essere scelti per l'aspetto fisico e/o essere scartati rispetto ad una persona più attraente di noi Quando tu però dici che questo può impedirci di vedere "quel che di buono s'incontra" stai dicendo in fondo che esiste una dimensione "relazionale" del desiderio, che chiaramente non può scaturire da una chat erotica in cui giochiamo a provocarci ( diamo solo un supporto narrativo alle immagini-foto al desiderio di godere sessualmente ) ma da un incontro in cui c'è un riconoscimento reciproco di valore. Nel momento io cui io dico che tu sei una persona che vale, che ha valore, io in fondo sto dicendo che essere desiderato/riconosciuto da te mi piace e mi interessa di più del resto, non lo definirei un "compromesso". Un primo problema è che molti gay non si piacciono e quindi hanno molta paura di sottoporsi realmente ad un giudizio di valore, meglio aderire ad una piccola identità sessuale che mi garantisce il soddisfacimento del desiderio di godere, anche se è un desiderio destinato a consumarsi. Se tu mi scrivi che serve un "compromesso" è come se implicitamente mi dicessi che io non ti sto attribuendo un valore vero ( mi piace/interessa più del resto ) ma mosso dalla paura della solitudine mi "accontento" di te, con il risultato che io sono uno "sfigato" che vive in solitudine, ma anche te non vali granché. Insomma lo scenario che delinei non è entusiasmante e non lo generalizzerei. Edited October 9, 2019 by Hinzelmann Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
davydenkovic90 Posted October 9, 2019 Share Posted October 9, 2019 Ribadisco che quello di non riuscire a fidanzarsi sia un problema facilmente comprensibile caso a caso ma difficilmente generalizzabile. Il motivo per cui Gigi Hadid è single non è lo stesso per cui Schopy è single, che non è lo stesso per cui altri sono single. Però, in ognuno di questi casi, VOLENDO, si può capire il perché ed eventualmente correggere qualcosa per aumentare le probabilità di riuscita. Se uno ha problemi con l'essere single e il rimorchio non dà mai i suoi frutti, be', intanto può basarsi sulle esperienze che non sono andate a buon fine, cercando di capire perché non sono andate a buon fine, e poi eventualmente chiedere a un amico, schietto e fidato, qualche dritta per poi correggere e mettere in discussione se stesso, non "gli altri", "i gay", a meno che non voglia fondare il forum dei brutti gay e omofobi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 9, 2019 Share Posted October 9, 2019 Neanche il motivo per cui Pippo è disoccupato sarà esattamente lo stesso per cui lo è Gigio, ma dal 2008 in poi la disoccupazione galoppa, e sono molto identificabili le ragioni socioeconomiche per cui ciò si verifica. E se non si agisce su di esse continuerà a salire. Di certo esistono le storie personali con tutto il livello di dettaglio che vuoi, ma poi esiste anche una storia collettiva di cui dobbiamo avere consapevolezza. Naturalmente, pensare che davvero una società abbia una malattia è difficile, perché richiede necessariamente che ciascuno si interroghi sul ruolo che egli ha in quanto vi partecipa. D'altro canto, una cosa è un legittimo invito all'autoanalisi (che però alla settantacinquesima volta scoccia un pochino pure quello), un'altra è castrare a sforbiciate la riflessione sui problemi sociali riducendo tutto, e dico tutto, anche problemi di diffusione quasi pandemica, a responsabilità individuali. Quello è quello che fanno i suprematisti bianchi in USA: se gli si fa notare che i neri sono incarcerati il triplo dei bianchi e questo è jn problema sociale su cui dobbiamo agire come società, ti dicono "è perché l'individuo nero commette più reati, dipende dalla persona". Il fatto che i neri come gruppo sociale siano poveri, abitino in case più malsane, frequentino scuole di merda e abbiano meno possibilità di studiare non esiste. Se davvero dipendesse tutto dalla persona, allora i neri non sarebbero incarcerati tre volte di più. Si può anche dire che alla fine la responsabilità specifica del reato è in capo all'individuo, in un certo senso è anche vero, ma questo non autorizza ad astrarre l'individuo dal suo contesto sociale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
davydenkovic90 Posted October 9, 2019 Share Posted October 9, 2019 (edited) Per me il paragone con la disoccupazione non è tanto calzante perché ognuno di noi, volendo, può accedere in pochi clic a un numero enorme di profili di ragazzi gay della propria città, tutti alla ricerca della stessa cosa. Comunque, seguiamo questo paragone. Quando nasce il problema? Quando uno non ha neanche finito il liceo e vuole fare un concorso per diventare professore universitario, oppure quando uno alto 1,50 vuole campare di sfilate a Milano e Parigi. E' chiaro cosa c'è che non funziona e non possiamo dare la colpa agli atenei o agli stilisti che, poveretti, hanno i loro standard evidentemente per poter fare qualcosa di buono dal loro punto di vista. Se un ragazzo molto bello non mi vuole, io lo capisco e non pontifico. Intanto perché non serve, perché ho quasi trent'anni e non 12, e poi perché è controproducente farsi il sangue amaro come nel forum dei brutti, e anche peggio perché là sono misogini, che già è orribile, e qui ce la prendiamo l'un con l'altro, che è peggio. E se anche la colpa fosse davvero dei gay, della giungla di superficiali, cattivi e ambigui che stanno là fuori, che senso ha dare loro tutto questo peso mettendosi a discutere? Piuttosto provare a correggere qualcosa nell'approccio, capire se stiamo corteggiando le persone sbagliate, se effettivamente noi siamo, per gli altri, piacevoli da frequentare e se provano qualcosa verso di noi oppure no, agire di conseguenza e magari frequentare solo quella nicchia di ragazzi che riteniamo maturi e corretti (e ce ne sono) magari anche solo in amicizia. E chiedere magari a questi amici (non su un forum) qualche dritta su come far andar bene una cosa che finora non ha dato frutti. Edited October 9, 2019 by davydenkovic90 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 9, 2019 Share Posted October 9, 2019 (edited) Momento momento: stai dicendo che neanche la disoccupazione è un problema sociale? E suppongo che non abbia neanche senso discutere, dunque, delle ragioni sociali della disoccupazione, crisi, tassazione, condizioni del mercato, visto che non esistono e se non trovi lavoro la colpa è sempre tua. E anche se non lo fosse, non bisogna dirlo, perché "non è produttivo", "è una lagna" e via ciarlando. Mi sorprende veramente il blocco totale che sembri sperimentare nel momento in cui si debba discutere di qualcosa che vada oltre io me ed Irene. È davvero eccessivo; ma chi ha detto che il gay forum debba essere solo una - pessima - posta del cuore? Non dico che le esperienze personali non contano, ma possono, e dovrebbero anche, rientrare in un discorso più ampio. È chiaro che la difficoltà ad accoppiarsi è un problema sentito e condiviso da molti. Quando incontri altri che hanno il tuo stesso problema di norma sviluppi una coscienza collettiva, "di classe" se vogliamo stiracchiare il concetto, è naturale. Eppure tu continui ad insistere che ognuno se lo tenga strettamente per sé il suo problema, o al massimo (MEGLIO!) che te lo dia in pasto con un bigliettino che dice "aiutami ti prego sono un povero sfigato spiegami come si diventa cool come te". Perché? Perché questa pretesa assurda? Tu cerchi di colmare il gap fra le esperienze individuali e i fenomeni collettivi nel modo più banale: negando i secondi. Ma è sbagliato. As simple as that. Non si può assecondare una pretesa del genere, è folle. Ma è vero che l'apice della disgregazione sociale è raggiunto proprio quando la gente inizia a ragionare come te, ovvero diventa incapace di cogliere un quadro delle cose che vada oltre l'individuo-atomo, e perde perfino le categorie ideali per ragionare di ciò. Una specie di lobotomia incruenta. Edited October 9, 2019 by FreakyFred Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted October 9, 2019 Share Posted October 9, 2019 12 hours ago, Hinzelmann said: Se tu mi scrivi che serve un "compromesso" è come se implicitamente mi dicessi che io non ti sto attribuendo un valore vero ( mi piace/interessa più del resto ) ma mosso dalla paura della solitudine mi "accontento" di te, con il risultato che io sono uno "sfigato" che vive in solitudine, ma anche te non vali granché. Insomma lo scenario che delinei non è entusiasmante e non lo generalizzerei. Può essere che io utilizzi aggettivi impropri, ma se per me qualsiasi cosa di meno di, che ne so, Eric Clapton nel 1975 rappresenta "un compromesso", magari per fidanzarmi occorre cedere al "compromesso"...o meglio, devo concedere delle possibilità ad un ragazzo che pure non corrisponde al mio ideale e forse, se tutto va bene, lo svolgersi degli eventi reali avrà la meglio sulle fantasie. 20 hours ago, FreakyFred said: Se vuoi saperlo, l'ultima volta ho tirato avanti una frequentazione "chiaramente ambigua", se mi si permette l'ossimoro, ci ho messo due mesi - due mesi di contatti giornalieri prolungati - prima di dire "ahò, ma che stamo a fa'?". Lo so, non sembrerà tanto due mesi rispetto a certi record che sono stati settati qui, ma tirare avanti una situazione di quel genere, dove l'altro sostanzialmente sta facendo di tutto per non farti capire cosa sta accadendo, per due mesi, è un livello di stress mostruoso, specie se sei innamorato perso. Non vorrei essere indelicato, ma tu davvero contatti per primo qualcuno continuativamente per due mesi in chat per capire che intenzioni ha con te? 21 hours ago, FreakyFred said: Per esempio, costringere qualcuno a stare per lunghi periodi in una situazione ambigua ed indecifrabile è un efficace strumento per farlo impazzire, e in alcuni casi per scaricare su di lui la propria pazzia. Ma questo non significa, intendiamoci, che l'atto sia fatto consciamente: in effetti la follia è contagiosa, e l'ambiguità dei messaggi mandati e ricevuti si riproduce da sé. Se non so cosa significano i messaggi che mi mandano, a un certo punto non saprò più nemmeno cosa significano quelli che mando io, perché chissà l'altro come li interpreta. Direi che questi sono i casi in cui è bene diventare assertivi prima che la cosa faccia male ad entrambi; prima che il periodo si allunghi tanto da renderci tutta la situazione angosciosa trovo corretto palesare le proprie intenzioni e richiedere un confronto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted October 10, 2019 Share Posted October 10, 2019 5 hours ago, schopy said: Non vorrei essere indelicato, ma tu davvero contatti per primo qualcuno continuativamente per due mesi in chat per capire che intenzioni ha con te? Ora tu mi dirai esattamente cosa ti fa pensare che contattassi io per primo. Ovviamente non è vero. Non l'ho mai detto, e infatti non era così. Dunque voglio sapere perché e su che basi ti sei inventato questa componente immaginaria della vicenda. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted October 10, 2019 Share Posted October 10, 2019 (edited) 12 hours ago, schopy said: Può essere che io utilizzi aggettivi impropri, ma se per me qualsiasi cosa di meno di, che ne so, Eric Clapton nel 1975 rappresenta "un compromesso", magari per fidanzarmi occorre cedere al "compromesso"...o meglio, devo concedere delle possibilità ad un ragazzo che pure non corrisponde al mio ideale e forse, se tutto va bene, lo svolgersi degli eventi reali avrà la meglio sulle fantasie. Intendiamoci non nego che il fenomeno che descrivi possa esistere , diciamo che se qualcosa del genere capitasse a te ( ma anche a me ) io non direi che tu o io abbiamo accettato un "compromesso" o più precisamente : Se ci riferiamo ai desideri irrealistici dell'adolescenza sicuramente tutti siamo venuti ai patti con la realtà, nella misura in cui ognuno di noi forse deve estrarre da "Eric Clapton" ( o altri oggetti di desiderio da ragazzini ) dei "pezzi" del puzzle della sua immagine ,che sia realistico poter trovare in altri ( solo a queste condizioni il desiderio può diventare un bisogno che può essere soddisfatto non implicando più una forma di riconoscimento assoluto ). D'altronde questo step dal desiderio irrealistico al desiderio realistico, dovrebbe segnare il passaggio fisiologico dall'inattività sessuale all'attività sessuale. Può anche accadere che in una prima fase tu abbia bisogno di una chat erotica di supporto, poi però dovrebbe formarsi una immagine desiderabile realistica, che è ciò che usualmente viene definito come "il tuo tipo" ( che è un insieme di caratteristiche abbastanza fungibili ) Ovviamente io posso continuare a differire dal "tuo tipo" anche se non è più Eric Clapton, e viceversa. Diciamo pure che il cd "colpo di fulmine" altro non è che il casuale incontro con una persona che corrisponde in più di un singolo pezzo feticistico al nostro tipo ( anche se questa persona si rivelerà essere la peggiore del mondo, perchè di fatto non la conosciamo neanche ) Tuttavia converrai con me che per innamorarsi occorre un di più, occorre che io ravvisi nella tua persona qualcosa di infungibile, che è solo tuo ed implica un giudizio di valore complessivo e questo è un desiderio relazionale, non un compromesso ma un "andare oltre". Dài non litigate.... 6 hours ago, FreakyFred said: Dunque voglio sapere perché e su che basi ti sei inventato questa componente immaginaria della vicenda. Edited October 10, 2019 by Hinzelmann Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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