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Ius Culturae: siete favorevoli?


Ius Culturae  

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  1. 1. Ius Culturae: siete favorevoli?

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Alla Camera riparte in Commissione Affari costituzionali l'esame della legge sulla cittadinanza che introduce il cosiddetto ius culturae. Lo dice il presidente della Commissione Giuseppe Brescia (M5S), che sarà anche relatore alla riforma. L'esame riprenderà il prossimo 3 ottobre .

Il testo, a prima firma Laura Boldrini, era stato incardinato in quota opposizioni (LeU) nell'ottobre 2018 e il relatore era Roberto Speranza, ora divenuto ministro.
"Siamo ancora all'inizio - spiega Brescia - ma credo si possa lavorare per introdurre lo ius culturae, legando la cittadinanza alla positiva conclusione di un ciclo di studi, e non alla sola frequenza. Non c'è solo il testo a prima firma Boldrini da esaminare. Ci sono diversi testi di altri gruppi, tra cui un testo Polverini di Forza Italia che introduce proprio lo ius culturae. Naturalmente arriverà anche un testo M5S. Serve una discussione che metta all'angolo propaganda e falsi miti, guardi in faccia la realtà e dia un segnale positivo a chi si vuole integrare".

"Non abbiamo molto scuse. Se tutti crediamo in quel che abbiamo dichiarato in questi anni lo ius soli si può fare". Così Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico, in un post su Facebook elencando le posizioni a favore dello ius soli espresse da esponenti del centrosinistra nella scorsa legislatura da Renzi a Delrio a Zingaretti.

"L'atteggiamento politico verso i migranti "sta cambiando ma voglio essere prudente. Le premesse sono buone, un cambio di passo c'è stato ma non firmo carte in bianco. Aspetto gli esiti", ha affermato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI. "Lo Ius culturae è da promuovere, perché "l'integrazione, senza il riconoscimento da un punto di vista normativo, sarebbe un contenitore vuoto".

Nel  nostro Paese, un alunno su dieci è figlio di immigrati. Ma è un esercito di bambini senza cittadinanza. Sono sempre di più infatti i ragazzi e le ragazze possibili beneficiari della mancata riforma dello ius soli: l'anno scorso era ben 825mila.

Studenti di tutte le età, come Jovana. "La verità? In questo Paese la condizione di straniero non trova mai una fine». Jovana Kuzman è una giovane romana di origini serbe. Una “italiana senza cittadinanza”, come tanti altri coetanei alle prese ogni giorno con la difficoltà di sentirsi stranieri in casa propria.

Prosegue intanto il passaparola sul web: «Riapriamo il cantiere dello ius soli». Blog e social network rilanciano la battaglia per una nuova cittadinanza.

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/09/27/news/cittadinanza_ai_figli_dei_migranti_riparte_la_riforma_c_e_l_intesa_pd-m5s-237102008/

Voi siete favorevoli a una riforma della cittadinanza? Io sì, come ero favorevole allo ius soli "temperato". I bambini nati e cresciuti qui e che chiudano un ciclo scolastico come le elementari o le medie, devono avere la cittadinanza. La loro identità è italiana. Lo Stato investe su di loro con un percorso educativo e poi li ostacola: che senso ha? Si creano solo situazioni di disagio.

Edited by Aarwangen
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https://www.gay-forum.it/topic/42730-ius-culturae-siete-favorevoli/
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Favorevole.

Con questa legge acquisirebbe la cittadinanza solo chi:

- E' nato in Italia o entrato in Italia prima del compimento del 12esimo anno di nascita. (riguarda quindi solo i bambini nati o arrivati da giovani in Italia)

- Ha frequentato in Italia un intero ciclo di studi di almeno 5 anni.

- Ha completo positivamente il ciclo di studi. (non basta quindi la frequenza ma anche l'esito positivo)

- Ha fatto richiesta (l'acquisizione quindi non è automatica).

A queste condizioni francamente non vedo perché opporsi, mi sembra ragionevole, non vedo perché negare la cittadinanza a chi è nato, è cresciuto e ha studiato in Italia.

Edited by Sbuffo
1 hour ago, marce84 said:

Favorevole, ma che non ci illuda che ciò possa portare ad una maggiore integrazione.

Hai avuto qualche particolare problema di mancanza di integrazione?

La mia unica esperienza in tal senso è stata con un thailandese

che si lamentava dell'egoismo di noi occidentali che mangiamo da un piatto a testa,

invece di servirci tutti dal vassoio al centro del tavolo.

E forse un ragazzino brasiliano che non riusciva a integrarsi perché noi Italiani scopiamo poco.

A me sta legge piace poco perche' per la cittadinanza si presuppone sia necessario avere una formazione. Una persona con handicap mentale che non riesce a studiare non e' degna di avere la cittadinanza ?

in svizzera c'e' pure una legge simile credo che non mi piace.

2 hours ago, Almadel said:

un ragazzino brasiliano che non riusciva a integrarsi perché noi Italiani scopiamo poco.

evidentemente non ti aveva ancora.. conosciuto!!!

 

PS: essendo io favorevolissimo allo ius soli completo, non posso che votare sì, e non perchè così i fascist.. ehm.. sovranisti calerebbero nelle percentuali di voto.

Anche se l'immagine di Felpini che fa un comizio da Mustafà er kebabbaro sarebbe quanto meno.. originale!

24 minutes ago, freedog said:

PS: essendo io favorevolissimo allo ius soli completo, non posso che votare sì, e non perchè così i fascist.. ehm.. sovranisti calerebbero nelle percentuali di voto.

Questo è da dimostrare. Lanciavano merda sui meridionali e i meridionali li votato.

26 minutes ago, freedog said:

Anche se l'immagine di Felpini che fa un comizio da Mustafà er kebabbaro sarebbe quanto meno.. originale!

Questo è già più probabile. :asd:

2 minutes ago, marce84 said:

Lanciavano merda sui meridionali e i meridionali li votato.

nì.

QUEI meridionali votavano il (o andavano dietro al, scegli tu come preferisci dire) cavallo vincente.

che però adesso si è un po' azzoppato da solo.

e infatti mi dicono che qualche barone delle preferenze sta a ribussà a casa del vecchiaccio per tornà alla base (ri)portando in regalo il suo paccone di voti; che non fanno schifo a nessuno..

esempio pratico: la figlia di Verdini adesso è tornata single, nevvero?

7 minutes ago, Sbuffo said:

Lo ius culturale è una legge più che altro per dare la cittadinanza ai bambini, cioè minori di 18 anni che non votano, quindi nell'immediato non ci sarebbero effetti elettorali.

 

r u sure? quant'è che non bazzichi l'uni?

a Roma sono piene di figli di immigrati tutte e 3; e pare pure che i più secchioni sò loro!

4 hours ago, Almadel said:

Hai avuto qualche particolare problema di mancanza di integrazione?

La mia unica esperienza in tal senso è stata con un thailandese

che si lamentava dell'egoismo di noi occidentali che mangiamo da un piatto a testa,

invece di servirci tutti dal vassoio al centro del tavolo.

E forse un ragazzino brasiliano che non riusciva a integrarsi perché noi Italiani scopiamo poco.

Tu ti riferisci a convivialità e sessualità che sono gli ambiti nei quali più spesso ti confronti con gli altri e questo può fornirti una visione limitata. Guarda in Francia o in Belgio gli immigrati di seconda o terza generazione se si sentono o meno francesi. La sola cittadinanza non basta ad integrare, credimi. E te lo dice uno favorevole a proposte di legge di questo tipo.

18 minutes ago, freedog said:

r u sure? quant'è che non bazzichi l'uni?

a Roma sono piene di figli di immigrati tutte e 3; e pare pure che i più secchioni sò loro!

Sarebbe molto residuale, perché già la legge attuale permette ai figli di stranieri nati in Italia di ottenere la cittadinanza italiana all'età di 18 anni.

La nuova legge è in particolare rivolta a tutti quei bambini sotto i 18 anni che non hanno la cittadinanza italiana.

33 minutes ago, Sbuffo said:

Sarebbe molto residuale, perché già la legge attuale permette ai figli di stranieri nati in Italia di ottenere la cittadinanza italiana all'età di 18 anni.

La nuova legge è in particolare rivolta a tutti quei bambini sotto i 18 anni che non hanno la cittadinanza italiana.

Che poi è tra i principali vulnus dell'attuale sistema normativo, concordi?

Sono favorevole al principio dello ius culturae, ma ovviamente non a qualsiasi legge a proposito. Aspetto l'elaborazione di un testo finale per esprimermi in merito. 

Dello ius culturae del ddl Boldrini sono assolutamente contrario, come lo ero per il ddl discusso un paio d'anni fa, a garantire la cittadinanza al minore figlio di stranieri che prende una qualifica professionale triennale. Ad un adolescente immigrato non bastano tre anni di una formazione del genere per essere italiano. 

Sul resto sono favorevole, non vedo particolari criticità. 

Fortunatamente non è stata minimamente recepita la parte del ddl Boldrini sullo ius soli perché è folle. 

15 hours ago, Almadel said:

Hai avuto qualche particolare problema di mancanza di integrazione?

La mia unica esperienza in tal senso è stata con un thailandese

che si lamentava dell'egoismo di noi occidentali che mangiamo da un piatto a testa,

invece di servirci tutti dal vassoio al centro del tavolo.

E forse un ragazzino brasiliano che non riusciva a integrarsi perché noi Italiani scopiamo poco.

Il problema non sta nella gente che incontri, ma in quella che non incontri perché non sa parlare italiano e si segrega in comunità di connazionali.

2 hours ago, wwspr said:

Il problema non sta nella gente che incontri, ma in quella che non incontri perché non sa parlare italiano e si segrega in comunità di connazionali.

Infatti sono le nuove generazioni che contano,

quelle che fanno la scuola pubblica

e che sono sempre piuttosto integrate.

3 hours ago, Almadel said:

Infatti sono le nuove generazioni che contano,

quelle che fanno la scuola pubblica

e che sono sempre piuttosto integrate.

Essere andati a scuola non sempre è sufficiente. A mio parere ci si integra soprattutto quando c'è un sistema economico che consenta di non creare sacche di povertà e di emarginazione.

In Italia - almeno nel mio quartiere - c'è una grande integrazione tra i giovani:

le compagnie sono tutte miste e non ci sono gruppi di adolescenti divisi per etnia

come succede in Francia o in Gran Bretagna.

Gli adulti sono un'altra cosa: molti conoscono poco l'italiano

e i loro coetanei veneti sono di un razzismo eccezionale.

1 minute ago, Almadel said:

In Italia - almeno nel mio quartiere - c'è una grande integrazione tra i giovani:

le compagnie sono tutte miste e non ci sono gruppi di adolescenti divisi per etnia

come succede in Francia o in Gran Bretagna.

Gli adulti sono un'altra cosa: molti conoscono poco l'italiano

e i loro coetanei veneti sono di un razzismo eccezionale.

Ma magari la realtà a Prato può essere diversa perchè lì si è realizzato un tipo di immigrazione diverso. Io credo non si possa generalizzare.

PS: Padova per un non padovano è strana da capire, sai? Integrazione, estrema destra...sembra avere più anime.

Cmq le politiche di integrazione non si possono esaurire semplicemente con una legge sulla cittadinanza, che per altro riguarda solo uno fetta degli stranieri.

Quello è un punto di partenza, per non far sentire diversa e straniera una persona che di fatto si sentirebbe già italiana.

3 minutes ago, Sbuffo said:

Cmq le politiche di integrazione non si possono esaurire semplicemente con una legge sulla cittadinanza, che per altro riguarda solo uno fetta degli stranieri.

Quello è un punto di partenza, per non far sentire diversa e straniera una persona che di fatto si sentirebbe già italiana.

Esatto, anzi è il completamento logico e doveroso di quel percorso.

Beh ma il tutto è un po' scontato

Certo possono esistere gay razzisti in senso stretto, che cioè credono vi siano delle differenze insopprimibili

In linea generale salvo l'esigua minoranza di gay nazisti ( che pur si affacciano sul forum ) i gay hanno paura semmai del pluralismo culturale

Temono in qualche modo che il pluralismo culturale o il multiculturalismo possano minacciare la tutela assoluta dei diritti individuali, quindi non c'è motivo di avversare lo ius culturae, che presuppone una integrazione culturale, con tendenziale cancellazione di omofobia sessismo etc

Poi magari qualcuno essendo leghista si lascia trascinare dall'allergia generale alla cultura o dall'entusiastica adesione a qualunque cosa dica il proprio partito di riferimento, senza entrare nel merito dell'argomento, questo può sempre accadere...ma in linea generale direi di no.

 

Io sì, sono assolutamente favorevole. E' una discriminazione che andava superata da molto tempo. Meglio tardi che mai. Ma vedremo se l'approveranno.

Sarei favorevole anche alla concessione del diritto di voto a tutti gli stranieri che lavorano e vivono stabilmente in Italia e pagano regolarmente le tasse (a differenza di moltissimi evasori italiani che si credono tanto superiori solo perché nati in Italia) e vengono discriminati solo perché nati da un'altra parte. Ma è pura utopia perché 5 milioni e mezzo di stranieri regolari da sfruttare e ricattare fanno comodo sia ai liberali di destra che ai liberali di sinistra.

On 9/30/2019 at 12:06 AM, Uncanny said:

Sono favorevole al principio dello ius culturae, ma ovviamente non a qualsiasi legge a proposito. Aspetto l'elaborazione di un testo finale per esprimermi in merito. 

Dello ius culturae del ddl Boldrini sono assolutamente contrario, come lo ero per il ddl discusso un paio d'anni fa, a garantire la cittadinanza al minore figlio di stranieri che prende una qualifica professionale triennale. Ad un adolescente immigrato non bastano tre anni di una formazione del genere per essere italiano. 

Sul resto sono favorevole, non vedo particolari criticità. 

Fortunatamente non è stata minimamente recepita la parte del ddl Boldrini sullo ius soli perché è folle. 

@Uncanny, se hai tempo, spiegaci quelli che secondo te erano i punti criticabili del DDL Boldrini.

50 minutes ago, marce84 said:

@Uncanny, se hai tempo, spiegaci quelli che secondo te erano i punti criticabili del DDL Boldrini.

In primis lo ius soli puro, cioè la concessione automatica della cittadinanza alla nascita al figlio di immigrati, con una blandissima richiesta di un anno di soggiorno - quindi neanche residenza - per uno dei genitori.

Poi i criteri di naturalizzazione degli immigrati adulti: 5 anni di residenza con alcuni requisiti reddituali per gli extracomunitari, 3 anni di residenza per i cittadini UE. Tempi troppo brevi e soprattutto nessuna forma di controllo sull'effettiva integrazione nel tessuto sociale nazionale, né linguistica né culturale.

Mi piacerebbe molto trasferirmi in un paese come la Danimarca e potrei dire che mi farebbe comodo prendere la cittadinanza in 3 anni senza nessuna precondizione, neanche la conoscenza della lingua del posto. Ma so che sarebbe altamente ingiusto e non avrebbe il minimo senso, ma davvero nessuno. 

Senza considerare che l'Italia è probabilmente il paese più garantista verso i residenti senza cittadinanza. A parte il diritto di voto non hanno preclusioni in pressoché nulla che si parli di sanità, istruzione o welfare.

Lo ius culturae è l'unica parte del disegno di legge con un senso e a cui sono favorevole, a parte quanto già detto sulla cittadinanza dopo tre anni di formazione professionale. 

Il testo: https://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.105.18PDL0005420.pdf

Edited by Uncanny

@Uncanny, che genere di problemi ti immagini con lo ius soli?

Nel concreto cosa ti cambia se il piccolo Xiao Lin è Italiano da subito

o lo diventa a vent'anni dopo due anni di burocrazia?

Cosa succede di grave se un bambino di sei anni è Italiano invece che Cinese?

Sarebbe più difficile da bullizzare?

53 minutes ago, Almadel said:

@Uncanny, che genere di problemi ti immagini con lo ius soli?

Nel concreto cosa ti cambia se il piccolo Xiao Lin è Italiano da subito

o lo diventa a vent'anni dopo due anni di burocrazia?

Cosa succede di grave se un bambino di sei anni è Italiano invece che Cinese?

Sarebbe più difficile da bullizzare?

Di nuovo, manca la verifica dell'avvenuta integrazione nel tessuto socioculturale nazionale e della conoscenza della lingua. Problema tanto più marcato in quelle comunità di connazionali che si autosegregano. 

La cittadinanza non è un automatismo dovuto al semplice fatto di essere stati partoriti in una struttura ospedaliera su suolo italiano, ma è il riconoscimento dell'aderenza ad un determinato tessuto socioculturale, ad un determinato ethos.

Il piccolo Xiao Lin potrà essere italiano dopo aver concluso il ciclo di formazione primaria tramite lo ius culturae. 

Senza considerare che uno ius soli puro come quello proposto dal ddl incentiverebbe forme poco edificanti di immigrazione, un anno di soggiorno per uno solo dei genitori è un requisito troppo blando. E' una forma di acquisizione della cittadinanza propria di paesi di origine coloniale come gli USA, in Europa non esiste. 

Edited by Uncanny

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