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Elezioni presidenziali negli USA del 2020


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8 minutes ago, marce84 said:

@Bullfighter4, ma adesso che avete votato in un altro Stato, il voto viene comunque conteggiato nello Stato di NY?

Io so che tu mandi la richiesta di votare in qualsiasi stato tu ti trova e ti mettono nell'elenco degli cast-able per il voto. Che sarebbero tipo le nostre liste elettorali che loro non hanno. Poi ti danno il seggio dove andare a votare o voti per posta lì dove ti trovi e dove ti sei registrato. Credo conti nello stato dove ti sei iscritto per votare :uhsi: 

Edited by SabrinaS
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Just now, SabrinaS said:

Io so che tu mandi la richiesta di votare in qualsiasi stato tu ti trova e ti mettono nell'elenco degli accountable per il voto. Che sarebbero tipo le nostre liste elettorali che loro non hanno. Poi ti danno il seggio dove andare a votare o voti per posta lì dove ti trovi e dove ti sei registrato. Credo conti nello stato dove ti sei iscritto per votare :uhsi: 

Sarà lo Stato dove si è residenti?

2 minutes ago, marce84 said:

@Bullfighter4, ma adesso che avete votato in un altro Stato, il voto viene comunque conteggiato nello Stato di NY?

In che senso? Non si può votare in un altro stato. Siamo a casa di mia cognata nel New Jersey ma vicinissimi a casa. In 10 minuti sei a Manhattan da Secaucus ( la cittadina dove vive).

Mio marito ha già votato, io voterò probabilmente martedì, dato che domani pioverà tutti Il giorno e non ho proprio voglia di stare in fila sotto la pioggia.

Oggi invece giornata fredda ma bellissima, e ne abbiamo approfittato per andare a comprare degli edibles in Massachusetts ( dove e’ legale )!

 

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1 minute ago, marce84 said:

Sarà lo Stato dove si è residenti?

Si.

1 minute ago, SabrinaS said:

ma non si può votare in qualsiasi stato prenotandosi??? :hm: 

Intendi votare per il proprio stato di residenza ma da un altro stato? La risposta è sì, devi richiedere i documenti in anticipo , ma comunque il voto e’ per il tuo stato di residenza.

18 minutes ago, Bullfighter4 said:

Oggi invece giornata fredda ma bellissima, e ne abbiamo approfittato per andare a comprare degli edibles in Massachusetts ( dove e’ legale )!

Ma procura gli stessi effetti di quando è fumata?

6 minutes ago, Bullfighter4 said:

Intendi votare per il proprio stato di residenza ma da un altro stato? La risposta è sì, devi richiedere i documenti in anticipo , ma comunque il voto e’ per il tuo stato di residenza.

ah ecco 

tipo tu risiedi a new york ma se ora sei in california e vuoi votare puoi farlo ma il voto viene contato come voto di new york 

6 minutes ago, marce84 said:

Ma procura gli stessi effetti di quando è fumata?

Dipende dal dosaggio. Noi prendiamo normalmente gummy bears che ti rilassano e , sopratutto per mio marito, ti fanno dormire meglio.

 

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6 minutes ago, SabrinaS said:

ah ecco 

tipo tu risiedi a new york ma se ora sei in california e vuoi votare puoi farlo ma il voto viene contato come voto di new york 

Esatto.

«Credo che i prossimi 45 giorni saranno imbottiti di violenza. Ma non partirà da noi: ci limitiamo ad addestrarci, ad accumulare munizioni e a sorvegliare».

Trump dice che saranno i gruppi della sinistra radicale antifa ad appiccare l’incendio. La sinistra, invece, teme che sarete voi delle milizie paramilitari di destra a attaccare in caso di vittoria di Biden.

«Noi siamo qui per difendere la Costituzione, soprattutto il Secondo e il Quarto emendamento (quelli che sanciscono la libertà di armarsi e il divieto per lo Stato di ispezionare case e persone salvo casi estremi di grave pericolo, ndr). Se qualcuno viola la Law of the Land, la ribellione diventa un dovere».

Blood Agent, il comandante della Georgia Security Force III%, cioè la milizia paramilitare dei Three Percenters di questo Stato del Sud, nella vita di tutti i giorni si chiama Chris Hill ed è un paffuto 46enne di statura media, mediamente tatuato, capelli radi e barba rossiccia, con un lavoro un po’ noioso (non mi dice altro) a Morrow, un sobborgo di Atlanta. È lì che mi dà appuntamento, davanti a un anonimo complesso di uffici sulla Jonesboro Road. Sale in macchina, andiamo a prendere un caffè in un bar all’aperto. Chi mi ha messo in contatto con lui dice che nel movimento (300 gruppi di Three Percenters nei 50 Stati, per un totale di circa 15-20 mila miliziani) alcuni lo criticano perché parla troppo. Soprattutto proclami aggressivi in rete, visto che con la stampa americana ha rotto i ponti. «Sono stufo», mi spiega, «di farmi dare del razzista violento. Vediamo se voi stranieri riuscite ad essere più obiettivi».

Be’, non coltivate il mito della supremazia dei bianchi?

«No. C’è chi la pensa così, ma quello che conta per noi è la difesa delle nostre libertà. Tra i miei uomini ci sono anche ispanici e afroamericani».

Three Percenters neri?

«Certo. La parte più dura del mio lavoro è il reclutamento: nella mia milizia, 350 uomini, non accetto neonazisti, gente del Ku Klux Klan o che ha militato in gruppi della supremazia bianca. E nemmeno gente che non può detenere armi in seguito a condanne penali».

Non vi considerate neanche la milizia di Trump? Porti un suo bracciale. Il presidente vi ha invitato in tv a «stand back, stand by»: siete pronti all’azione se ve lo chiede?

«Non mischiare tutto: io sono un sostenitore di Trump come la gran parte dei miei uomini, ma non tutti. Te l’ho detto: non siamo un’organizzazione politica, difendiamo dei principi. Esistevamo prima di Trump ed esisteremo dopo. In quel messaggio lui parlava ai Proud Boys che sono diversi: più politica, meno ideali. E accettano anche gente con la fedina penale abbastanza sporca».

Non fate politica? Fate il servizio d’ordine ai comizi dei candidati repubblicani in Georgia. Trump ha chiesto sorveglianza ai seggi martedì, il giorno dell’Election Day. In Michigan le milizie si preparano a presidiarli. E voi?

«Fai confusione di nuovo. Quelli che si muoveranno in Michigan sono gli Oath Keepers. Noi, qui in Georgia, non lo faremo. Tempo e risorse sprecate, a meno che non vengano segnalati casi di abusi. Se ci chiamano, siamo pronti a intervenire. Per il resto, sì, siamo quasi tutti trumpiani e sosteniamo i suoi candidati, ma non le teorie cospirazioniste: quelle dei QAnon, per me, sono stronzate».

Elezioni Usa 2020, in auto con il leader delle milizie: «Pronti a intervenire ai seggi»

https://www.corriere.it/esteri/elezioni-usa-2020/notizie/elezioni-usa-2020-auto-il-leader-milizie-pronti-intervenire-seggi-94040f4a-1bba-11eb-be91-5d9fe2674d18.shtml

On 10/31/2020 at 11:56 PM, Serpente said:

Credo che i prossimi 45 giorni saranno imbottiti di violenza

e

20 hours ago, Serpente said:

Il Presidente Trump ha annunciato che si dichiarerà vincitore se i risultati parziali dell'Election Night lo vedranno in testa negli Stati in bilico.

..vuoi vedere che la maratonaMentana & i suoi cloni di domani sera finiranno all'alba con "vediamo come evolverà la situazione"?

una roba che ci farà rivalutare il Bush-Gore di 20 anni fa

Una elezione può rivelarsi un’avventura. Illusioni e passione si combinano, ci si può cascare. Una rielezione è un matrimonio. Una scelta meditata, una decisione carica di conseguenze, dove il sentimento si mescola a un progetto. Questa è la differenza tra il voto presidenziale USA del 2016 e questo del 2020. Se gli Stati Uniti scelgono nuovamente Donald Trump, significa che sono profondamente cambiati. Gli amici dell’America dovranno prenderne atto.

Se Donald Trump viene rieletto, significa che l’America ha perso la sua speciale innocenza, quella che in tanti ammiravamo, e ha fatto la sua fortuna. Quella che sbuca nei discorsi di Barack Obama e nelle canzoni di Bruce Springsteen, ma era presente anche nell’intuizione di Ronald Reagan o nel decoro coraggioso di John McCain. Non è questione di democratici e repubblicani, infatti. Gli uni e gli altri si sono alternati, in questo secolo, come onde lunghe dello stesso mare. Donald Trump non è un’onda, è uno tsunami.

Se Donald Trump viene rieletto, dobbiamo accettare che la società americana ha rinunciato al decoro e alla decenza cui ci aveva abituato, e neppure le armi ubique, la violenza e le prigioni piene sono riuscite a cancellare. Quella decenza e quel decoro che arrivava alla fine del film, che i ragazzi imparavano a scuola, che militari e sportivi ricordavano portandosi la mano sul cuore. Donald Trump non ha soltanto collezionato promesse mancate e bugie, favorito la famiglia, salvato amici corrotti e condannati, provocato i connazionali con la pelle più scura (Black Lives Matter). Ha diviso la nazione che avrebbe dovuto unire. L’ha fatto di proposito, con determinazione, giorno dopo giorno, vellicando i peggiori istinti dei sostenitori e irridendo gli avversari.

Se Donald Trump viene rieletto, vuol dire che gli Usa hanno scelto di voltare le spalle al pianeta. America First, forse; ma non America Alone. L’isolazionismo è stato la regola, non l’eccezione, in due secoli e mezzo di storia. Ma il mondo non è più quello di George Washington o Thomas Jefferson. Ormai condividiamo tutto: viaggi e ambiente, virus e commerci, religioni e modelli urbani, social e serie tivù. L’idea di fare da soli non è solo ingenua: è pericolosa. La vulgata secondo cui il protezionista Trump «ha spinto l’economia» è una leggenda. Le guerre tariffarie hanno aumentato i prezzi, i tagli fiscali hanno devastato il bilancio, la passione per petrolio e carbone somiglia a una forma di negazionismo climatico. L’atteggiamento verso l’Europa — in bilico tra disinteresse e disprezzo — appare offensivo e miope.

Se Donald Trump viene rieletto, significa che the American dream, così come l’abbiamo conosciuto, è finito. Il sogno americano è quello che ha spinto persone di tutto al mondo a cercare una vita migliore in una terra nuova. Molti l’hanno trovata, magari non subito, magari dopo una o due generazioni. L’immigrazione negli Usa non è solo un tema di discussione, come in altri Paesi: è la ragione d’essere della nazione, fin dalle origini. L’apporto dei nuovi arrivati — dai tedeschi del Minnesota agli italiani del New Jersey, dagli ebrei di New York agli indiani della Silicon Valley — si è rivelato decisivo. L’America bianca adesso ha paura del capolavoro che ha creato? Sarebbe assurdo.

2 minutes ago, Micioch said:

Cerco di evitare di seguire la politica. Quando apro YouTube il primo video da un mese a questa parte è di Trump o a volte Biden. Non clicco mai ma questa volta mi sembrava abbastanza trash e infatti non mi ha deluso. 

Purtroppo è più trash quello che succede veramente...

Oggi l’America sceglie se confermare Donald Trump o cambiare stagione, mandando Joe Biden nello Studio Ovale. Il Paese si avvicina alle urne in un clima ansiogeno, attraversato da sinistri presagi. Vedremo quanto fondati. La vita scorreva normalmente nella zona della Casa Bianca. Pochi turisti, qualcuno a spasso con il cane nei giardinetti che guardavano verso il colonnato. Ma in queste ore i militari provvederanno a recintare l’intera residenza, chiudendo anche il Parco Lafayette con le stesse reti utilizzate all’inizio di giugno, nei giorni delle proteste contro la violenza della polizia, degli agenti a cavallo spediti da Trump contro i manifestanti e delle devastazioni notturne.

Al tramonto, Washington si svuota. Un po’ per il Covid, un po’ per la paura di disordini e saccheggi. L’altra notte, nelle vie dei del centro e della movida, venivano scaricati camion interi di pannelli in legno, da applicare alle vetrine dei negozi, delle banche, degli alberghi. Preparativi frenetici in corso pure in altre metropoli americane. A New York, specie sulla Quinta Strada a Manhattan; ma anche nelle città più defilate, come, per esempio Columbus in Ohio, dove abbiamo visto sigillare praticamente tutta la zona di downtown.

Finora le operazioni di voto si sono svolte in modo ordinato. Lunghe code ovunque, dall’Arizona alla Pennsylvania. Tuttavia si moltiplicano le notizie inquietanti. Domenica una delle carovane di macchine organizzate dai supporter di Trump ha bloccato un’arteria a scorrimento veloce e il Ponte Mario Cuomo nel New Jersey. A Richmond, in Virginia, urla e insulti a distanza tra trumpiani a attivisti di Black Lives Matter, nei dintorni della statua di Robert Lee, il comandante dell’esercito sudista nella Guerra civile. Venerdì scorso in Texas, sulla strada tra San Antonio e Austin, un altro corteo di vetture ha cercato di far sbandare un pullman con a bordo fan di Joe Biden. L’FBI ha aperto un’indagine. Trump ha twittato: «Amo il Texas e l’FBI dovrebbe indagare sugli anarchici di Antifa». E così via.

Episodi isolati o un anticipo di ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni? Molto dipenderà dall’atteggiamento di Trump. Da stasera a tarda notte l’attenzione si concentrerà sul presidente. Trump rientrerà dagli ultimi comizi e aspetterà i primi risultati alla Casa Bianca, dove è stato organizzato un «party» con centinaia di invitati, ignorando, ancora una volta, le raccomandazioni anti-contagio degli scienziati.

Il leader americano continua ad alimentare tensioni, lasciando capire di aver già pronta una robusta «squadra di avvocati» per contestare i risultati in alcuni Stati chiave, come la Pennsylvania. Il sito Axios aveva rivelato che Trump avrebbe confidato ad alcuni dei suoi consiglieri informali che il 3 novembre si sarebbe dichiarato vincitore delle elezioni, nel caso «fosse stato avanti», senza aspettare il resoconto finale. Il presidente ha fatto smentire dai suoi portavoce, ma resta l’incertezza sulle prossime mosse. Il conteggio delle schede sarà farraginoso e le procedure varieranno da Stato a Stato. Per il momento hanno già votato 97,5 milioni di americani: una soglia record, pari ai due terzi degli elettori nel 2016. Il problema è che gli uffici sono stati sommersi da 60,5 milioni di schede inviate per posta.

La Pennsylvania, per esempio, continuerà ad accettare plichi postali, a patto che siano stati spediti entro il 3. In Florida, North Carolina e Arizona, invece, la conta dei voti anticipati è già iniziata. Da lì quindi, potrebbero arrivare nella tarda notte americana (mattino in Italia) i primi risultati semi-definitivi. Per restare alla Casa Bianca Trump dovrà prevalere in tutti e tre questi Stati e viceversa a Biden potrebbe bastarne uno per ipotecare la vittoria.

@Serpente quando copi-incolli un testo, per favore, inserisci il link

in questo caso è il Corriere della Sera, di Giuseppe Sarcina

https://www.corriere.it/esteri/20_novembre_02/elezioni-usa-2020-l-america-voto-code-attesa-barriere-anti-saccheggi-citta-294bb3c6-1d5c-11eb-96cf-67d3c6522771.shtml

c'è scritto pure © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 minutes ago, Serpente said:

Tanto dopo il risultato delle elezioni me ne vado, cosa me ne frega di rispettare la legge, la legge vale solo quando la seguo io.

il problema più che tuo è del forum e delle persone che si trovano a moderarlo, è indifferente se vai o resti

l'alternativa è cancellare direttamente questo tipo di interventi che non rispettano la proprietà

1 minute ago, Demò said:

il problema più che tuo è del forum e delle persone che si trovano a moderarlo, è indifferente se vai o resti

l'alternativa è cancellare direttamente questo tipo di interventi che non rispettano la proprietà

Certamente è indifferente, com'è indifferente dire che sia indifferente. Cancella quello che vuoi, hai il potere di farlo, usalo.

14 minutes ago, Serpente said:

hai il potere di farlo, usalo.

sappiamo benissimo che se mi limitassi a cancellare ci sarebbero malumori, come in effetti ce ne sono già stati, quindi preferisco avvertire.

Magari dalla prossima volta, con te se ci sarai, o con altri, cancellerò

 

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