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Elezioni presidenziali negli USA del 2020


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Battaglia all'ultimo voto fra i due candidati. Biden conquista Wisconsin e Michigan e parla al Paese: "È il popolo americano che determina chi è il presidente degli Stati Uniti". Intanto dalla Casa Bianca Trump annuncia azioni legali contro i risultati elettorali e dichiara la vittoria in Pennsylvania, North Carolina e Georgia. Manifestazioni in diverse città contro il presidente, arresti a New York, Minneapolis e Portland. L'OSCE accusa Trump di "palese abuso di potere".

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12 minutes ago, Demò said:

Ma sono molto più efficienti da noi al sud, signore

Alle elezioni di solito i risultati definitivi arrivano entro le 12 del giorno dopo

In Nevada non hanno contato ieri perché hanno una legge bislacca che il giorno dopo tipo non fanno un cazzo e si riposano. 

E così ogni stato ha proprie leggi sullo spoglio che possono eventualmente rallentare lo spoglio rispetto ad altri stati che magari hanno una popolazione maggiore ma che danno i dati prima.

E' come se il Veneto avesse una legge che dice che il giorno dopo le elezioni non si fa un cazzo e quindi i dati veneti arrivassero dopo due giorni anche se in Lombardia che ha una popolazione che è il doppio li hanno dati il giorno prima. A prescindere dall'efficienza di spoglio di Veneto e Lombardia.

Edited by SabrinaS

Il Presidente Donald Trump ha scritto su Twitter che lo scrutinio dei voti delle elezioni di martedì dovrebbe fermarsi. "Ferma il conteggio!", ha twittato.
Ma questo non lo farebbe comunque vincere. Se lo scrutinio si fermasse in questo momento, l'ex vicepresidente Joe Biden vincerebbe le elezioni essendo avanti in Arizona e Nevada, i due Stati che gli permetterebbero di arrivare a 270 Grandi Elettori. 
Nel frattempo lo scrutinio dei voti anticipati sta permettendo a Biden di recuperare in Pennsylvania e probabilmente di vincerla. A quel punto la vittoria della presidenza sarebbe immediata. Anche la Georgia potrebbe andare all'ex vicepresidente una volta che si terminerà lo scrutinio. 
Allo stesso tempo in Nevada e Arizona la migliore speranza per Trump è che vada avanti il conteggio e che i voti siano prevalentemente Repubblicani.

Si contano ancora i voti in un pugno di Stati chiave, ma l'ex vicepresidente Joe Biden sente già le chiavi della Casa Bianca in tasca. Anche se Donald Trump non sembra intenzionato a consegnargliele così facilmente. Il presidente parla di brogli e di elezioni truccate, e con una raffica di azioni legali prova in tutti i modi a bloccare e invalidare i voti conteggiati dopo l'Election Night del 3 novembre. Così il team dei suoi legali e della sua amministrazione ha contestato a colpi di carte bollate l'estensione dello scrutinio in Pennsylvania, North Carolina, Arizona, Nevada e Georgia, i cinque Stati chiave in cui si sta giocando la partita finale. Mentre denunce sono partite anche per Wisconsin e Michigan, già assegnati al suo rivale. Alcune di queste cause o denunce sono già state respinte al mittente, ma sullo sfondo resta sempre l'ultima carta in mano a Trump: il ricorso alla Corte Suprema. Intanto manifestazioni e proteste vanno di nuovo in scena in queste ore da New York, con decine di arresti, a Detroit e Phoenix, dove invece a scendere in strada e in alcuni casi davanti ai seggi sono i sostenitori del presidente, in alcuni casi anche armati di fucili e pistole.

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Col Nevada e i suoi 6 Grandi elettori, Biden arriva a 271 Grandi elettori, diventando per un pelo il nuovo Presidente eletto USA. Trump vince nei rimanenti Stati di North Carolina, Georgia, Pennsylvania e Alaska, arrivando così a 268 Grandi elettori, quasi un pareggio, ma comunque ha perso.

Il Presidente Donald J. Trump si è recato nella sala stampa della Casa Bianca per affermare, come già fatto nel corso della giornata su Twitter, che senza "i voti illegali" lui starebbe vincendo nettamente.
Trump ha ricordato le vittorie in alcuni Stati chiave come Florida ed Iowa, e detto che nonostante gli sforzi degli avversari, alla Camera i repubblicani hanno mantenuto tutti i seggi ed anzi ne hanno conquistato altri.
Trump ha ricordato anche il numero più elevato di donne repubblicane elette così come di essere stato il presidente più votato dalle minoranze, in particolare dagli ispanici.
"Siamo diventati il partito dei lavoratori americani, dell'inclusione", ha aggiunto Trump, prima di accusare i "sondaggi fake" di aver cercato di creare l'illusione di una vittoria di Biden, citando ad esempio Quinnipiac che ha dato Biden avanti di +5 che ha definito come "suppression polls".
Trump è poi passato a parlare dei presunti brogli in corso in diversi Stati, affermando che non è stato consentito molte volte alle persone della sua campagna elettorale di partecipare come osservatori al conteggio del voto, definendolo come "un sistema corrotto".
Trump afferma che i democratici stanno "in tutti i modi cercando di trovare i voti di cui hanno bisogno e li stanno trovando", ed ha ricordato che alla fine della notte delle elezioni era avanti di 700 mila voti in Pennsylvania ed ora rischia di perdere.
Trump ha aggiunto di aver vinto "di molto" anche in Georgia nella notte delle elezioni ed ora di rischiare di "perdere di poco". "Molte cose accadono, sono i democratici a gestire il processo", afferma, per poi citare anche il Wisconsin, uno Stato da lui perso alle elezioni, come altro esempio di brogli.
Il presidente ha concluso la sua conferenza stampa affermando che ci saranno azioni legali e promettendo che saranno "i giudici ad avere l'ultima parola". 
La conferenza stampa del presidente arriva mentre il suo vantaggio in Georgia si è ridotto a poco meno di 4 mila voti, con altri 26 mila voti residui in arrivo da contee a maggioranza democratica che potrebbero far passare in breve tempo il candidato democratico Joe Biden avanti nel Peach State.

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Il Governatore repubblicano del Maryland Larry Hogan twitta: "Non ci sono scuse per le parole del Presidente che minano il processo democratico. Dobbiamo rispettare il risultato: nessuna persona è più importante della nostra democrazia".
 

Il conteggio procede lento. Anzi, lentissimo. Ma lo scrutinio delle presidenziali americane avanza rivelando la progressiva rimonta di Joe Biden su Donald Trump. Lo spoglio del voto per posta ha infatti segnato i due sorpassi decisivi di Pennsylvania e Georgia, che sciolgono qualsiasi dubbio sull’avanzata del candidato democratico verso la Casa Bianca. Lo Stato del Sud, tradizionalmente repubblicano, non sceglie un presidente democratico dal 1992 mentre in Pennsylvania, che nel 2016 era stata bottino di Trump, la rimonta è determinata dai voti della contea di Philadelphia. Quindi democratici. E l’aviazione americana, come spetta ai presidenti, ha chiuso lo spazio aereo sopra la casa di Joe Biden a Wilmington, in Delaware, per un raggio di un miglio. Un altro evidente segno – dopo il rafforzamento della sicurezza deciso dal Secret Service – che la vittoria è vicina. La Federal Aviation Administration, riferisce la CNN, ha anche temporaneamente sospeso il sorvolo sul vicino Chase Center, dove è possibile che Biden faccia il suo discorso in caso di vittoria. Ma fonti rivelano all’emittente americana che Trump non è disposto a riconoscere la sua vittoria. Non solo: la sua campagna afferma che “le elezioni non sono finite. La falsa proiezione di Joe Biden come vincitore è basata sui risultati in quattro Stati che non sono ancora definitivi. Il presidente Trump sarà rieletto”. Ma la realtà indica una strada ben diversa.

Sin dall’inizio, nonostante numeri scoraggianti, la campagna democratica era certa che avrebbe prevalso nel Keystone State, pur partendo inizialmente in svantaggio di 600mila voti. La vittoria dei 16 elettori della Georgia non consegnerebbe però le chiavi della Casa Bianca a Joe Biden, a cui mancherebbe un solo grande elettore per raggiungere la fatidica soglia dei 270 (la maggioranza sul totale dei 538). Ma gli analisti concordano su un punto: sfuma il secondo mandato del tycoon se perde in Georgia, e sicuramente è fuori dai giochi se non riesce a conquistare la Pennsylvania. E con i soli 20 elettori della Pennsylvania, per Biden la partita sarebbe chiusa. E vinta. Per Cnn non si tratta più di sapere se vincerà, ma quando, vista la provenienza da contee democratiche degli ultimi voti per posta. Finché prosegue il conteggio, la partita resta aperta in Arizona e Nevada, dove anche qui è in vantaggio l’ex vice di Obama.

Un’avanzata che Trump tenta di fermare chiedendo lo stop del conteggio delle schede e di invalidare quelle arrivate dopo l’Election Day. Tutti ricorsi già bocciati in Georgia e in Michigan mentre il procuratore della Pennsylvania ribadisce che ogni voto sarà contato – di quelli ovviamente arrivati entro i termini di legge – e la campagna del presidente avanza un’altra azione legale in Nevada per presunte irregolarità. Il presidente, intanto, si ripresenta in video dopo due giorni: è una delle rarissime volte nei 4 anni del suo mandato in cui non parla a braccio ma legge, ribadendo ancora una volta che i democratici stanno cercando di rubare le elezioni, mentre lui, contando i voti legali, vincerebbe facilmente.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/06/elezioni-usa-2020-i-risultati-in-diretta-biden-sorpassa-trump-in-pennsylvania-e-in-georgia-sempre-piu-vicino-alla-casa-bianca/5993813/

 

https://www.spreaker.com/user/pianop/dcac-s04-e06?fbclid=IwAR3RAjGf624NDJ39RAaGNYajxvyGlV--Fw7jxCSGmFoZmRw_EspvQ4SBlRA

La storia personale dell'uomo che ha sfidato Donald Trump alle elezioni presidenziali si incastra con il momento che stanno vivendo gli Stati Uniti in un modo che ha pochi precedenti. Joe Biden ha avuto quattro vite diverse, colme tanto di grandi successi quanto di enormi tragedie, come un unico grande romanzo: molti di noi ne conoscono soltanto due.
 

Ma mica io sono pro Trump politicamente, solo che Biden è già un presidente debole in partenza anche se il voto popolare lo premia. Trump invece è uno da manicomio.

Ma dato che è più pericoloso il trumpismo del bidenismo, era ed è necessario che Trump si sputtani totalmente o per le cause legali o per affermazioni da TSO per evitare una rielezione nel 2024 o quella dei parenti trumpiani dato che in quel caso in nome dell'America anche i repubblicani non lo sopporteranno più e per tutti gli americani sia cafoni che puritani Trump verrebbe ricordato come il male. 

Edited by SabrinaS

Mentre Joe Biden è molto vicino alla vittoria, viene da chiedersi come reagirà Trump a una sconfitta che sembra sempre meno ipotetica: bisognerà cacciarlo con la forza dalla Casa Bianca? (È un’ipotesi: se non si comporta da adulto, a gennaio Trump verrà fisicamente prelevato e portato via?). Inoltre, se dovesse rifiutarsi di tenere il concession speech, la consueta dichiarazione di sconfitta seguita dalle congratulazioni per lo sfidante, Trump romperà più di un secolo di tradizione, di cui uno degli esempi più luminosi è stato il discorso tenuto da McCain in occasione della vittoria di Obama.

Se a differenza di alcuni suoi sostenitori (loro) Joe Biden ha saputo dimostrare grande cautela fino alla fine, Trump ha fin da subito ostentato l’atteggiamento opposto, dichiarando immediatamente vittoria, ordinando di smettere di contare i voti, gridando alla frode. Intanto Fox News, il canale da sempre vicino a Trump, pur avendo assegnato a Biden la Pennsylvania e quindi il numero di grandi elettori necessari per vincere la presidenza, ha istruito i suoi conduttori di non chiamare Biden il “presidente eletto” fino alla fine del conteggio, se lo nominano devono dire qualcosa come «Biden, che finora ha ricevuto abbastanza voti per vincere la presidenza».

https://www.rivistastudio.com/biden-presidente/?fbclid=IwAR1j7xqB_tC2INK0faw-dWCERr7Fnd60HhafWCAZAMK96dpscOwSXTUbL-4

È passato un altro giorno – ormai sono quattro – e i risultati definitivi delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti non ci sono ancora. In compenso ci siamo molti avvicinati: e a questo punto sarebbe una significativa sorpresa se il prossimo presidente degli Stati Uniti non fosse Joe Biden, candidato del Partito Democratico. Nessuno degli stati ancora in bilico è stato assegnato, ma Biden è avanti in Nevada, Pennsylvania, Arizona e Georgia: gli basta vincere in Pennsylvania per diventare presidente, oppure in Arizona e in Nevada, oppure in Georgia più un altro stato qualsiasi. Biden ha fatto capire che si considera il prossimo presidente, e che aspetta solo i risultati ufficiali per iniziare a muoversi.

https://www.ilpost.it/2020/11/07/risultati-trump-biden-elezioni-usa/

in pennsylvania mancano 50k voti da scrutinare e la differenza è di 30k voti tra trump e biden se biden prende altri 10-15k ha vinto perché poi anche se Trump prendesse tutti i restanti 35k non lo batterebbe. 

per cui è una questione di ore probabilmente. A meno che per sicurezza non si mettono a ricontare tutto dall'inizio :uhsi: cosa che potrebbe succedere in effetti.

Edited by SabrinaS

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