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Le associazioni gay aderiscono al family day


sugar85

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forse la popolarità cala per il modo patetico in cui stanno gestendo la questione, e non per i contenuti del ddl in sè.
Ma per capirlo tutta l'analisi dovrebbe partire da onestà intellettuale, non da calcolo elettorale. Ma è l'Annunziata...
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Datemi pure del vetero-marxista, ma io ragiono ancora in termini di struttura e sovrastruttura.Chi sono i veri "nemici" della famiglia, i DICO ? Ma non scherziamo.Innanzitutto la famiglia non è qualche cosa di statico, di immutabile nel tempo. Engels ha definito la famiglia come "l'organizzazione intermedia tra l'individuo e lo Stato". Mi pare un punto di vista corretto.Questo "ente intermedio " è andato profondamente modificandosi negli ultimi due secoli: sia nel ruolo genitoriale, che nel ruolo dominante del padre-padrone, nella sua composizione numeraria.Nei primi del '900, epoca di grandi emigrazioni, l'Italia aveva una economia prevalentemente agricola, basata sulla coltivazione del latifondo e regolata dai contratti di mezzadria, colonia e bracciandato. Le famiglie erano numerose, composte , in media da sette persone ( fonte ISTAT 1911 ) Servivano braccia da non salariare. Serviva anche carne da macello per la grande guerra; che di maschi ne ha spazzato via seicentomila e il triplo li ha resi inabili al lavoro.Poi è arrivata l'industrializzazioe e l'Italia, da paese prevalentemente agricolo, è diventata un paese Industriale-agricolo. L'effetto è stato il grande popolamento dei centri urbani, il forte calo del tasso di fertilità femminile ( molti meno nati) problemi di "gestione" degli infanti e dei vecchi.Infatti uno dei "nemici " della famiglia, ancora oggi, sono la mancanza di asili e l'abbandono a se stessi degli anziani.L'epoca post industriale a comportato alla famiglia un altro problema : Il figlio laureato, che ho "mantenuto" fino a 30 anni, dove lo metto? Conseguenze: i giovani fanno pochissimi figli, sono precari, non possono accendere un mutuo per la casa, non hanno un futuro certo per la loro vecchiaia ( vedi INPS) La popolazione anziana è aumentata del 54% rispetto a 20 anni fa e mi si viene a dire che il PERICOLO per le famiglie sono i DICO? Ma bisogna essere del tutto in malafede, ciechi e sordi per non accorgersi che la famiglia non è una variabile indipendente e che le sue sorti sono intimamente legate allo scenario socio-economico in cui esplicitano il lore essere.Non servono predicozzi moralistici anatemi o novene: servono provvedimenti di governo che rilancino l'economia e invertano questa tendenza al declino.Quello che mi fa venire la pelle d'oca ( e lo dico da uomo del PCI-PDS-DS ) è la miseria culturale, la mancanza di analisi che sta dietro certe prese di posizione di questo partito.Io capisco tutto, capisco anche le ragioni che spingono verso la costruzione del partito democratico; però non si possono fare nozze morganatiche. Non si può andare ad un grande abbraccio tra culture politiche profondamente diverse senza avere messo alcuni "paletti" per esempio sull'inalienabile laicità dello Stato, sulla sua assoluta sovranità.Condivido i commenti qui espressi. Personalmente non me l'ha ordinato il dottore di aderire al futuro partito Democratico. Se le cose non verranno chiarite, se non ci saranno adeguate garanzie, mi spiace, me ne andrò sull'Aventino.

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Nota ufficiale della CEI, 28 marzo.... e vabbé.I teo-dem esultano, e Rosy Bindi ripete di nuovo: "Il ddl DiCo è ispirato ai princìpi dei vescovi". Ecco, infatti...Condivido la tua analisi, mutinus, e ricordo anche che la "famiglia" dell'articolo 29 della Costituzione Italiana deve fare i conti con l'art. 2 della Costituzione stessa. I padri costituenti furono molto lungimiranti, ed erano pienamente coscienti del rapido mutare della sfera sociale italiana quando stesero il testo. Molto più lungimiranti loro della Bindi (il cui tentativo con la Pollastrini resta comunque apprezzabile, se non altro per lo sforzo e le pressioni subìte).Anch'io mi sento traditissimo dai DS (ho votato Ulivo alle scorse politiche): se personalità come Mussi, Bersani e la Pollastrini stanno facendo bene, l'ala "moderata" e pro-PD è stata una totale delusione.Il PD nascerà già monco, non credo che riuscirà a confermare il 31% che hanno ora DS e DL... e perchè mai Mussi dovrebbe sedere ai congressi in fianco alla Binetti???Per la formazione di ogni nuovo soggetto a sinistra, comunque, penso bisognerà aspettare fino alla stesura e al voto della nuova legge elettorale, ma il PRC è cresciuto e la vedo dura che Diliberto torni con Bertinotti...La prossima volta voterò senz'altro RnP: Iraq a parte, i 31 punti di Fiuggi sono chiari e validi, e soprattutto trasudano laicità da tutte le righe.
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Lucia Annunziata non ha vergogna di dichiarare:«la foga della battaglia con la Chiesa ha spostato i Dico su toni di estremismoomosessuale».
ESTREMISMO OMOSESSUALE?????!!!!???  MA QUESTO E' IL COLMO !!!La frase andrebbe cosi' corretta:«la foga della battaglia della Chiesa ha spostato i Dico su toni di estremismocattolico»La Lucia ha detto quello che pensa, ed a sinistra sono in tanti a non avere il coraggio di fare altrettanto, sono convinto che non sia da sola.Che delusione.....   :gh:
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Ecca una bella risposta di Chiara Saraceno dalle pagine de La Stampa alle parole di Lucia Annunziata.CHI TIENE ALLA FAMIGLIA NON SFILA AL FAMILY DAYdi Chiara Saraceno"(...) Non andare al Family day, contrariamente a quanto sembrano pensare Lucia Annunziata e altri, non significa non sostenere il valore dei rapporti familiari, e neppure sostenere le ragioni degli omosessuali e transessuali in opposizione a quelle della famiglia. Non si può dialogare con chi delegittima a priori ogni posizione diversa e spesso manca di rispetto per le vite e le scelte altrui, specie quando non sono ipocrite, ma alla luce del sole. Attaccarsi al carro del Family day per legittimarsi come difensori della famiglia non solo non porterà alcun beneficio politico al centro-sinistra, ma rafforzerà nell'immaginario collettivo quella contrapposizione tra diritti individuali e difesa della famiglia, e anche tra orientamento sessuale e comportamento etico, che invece occorrerebbe correggere (...)"Potete leggere l'articolo completo al link:http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=2663&ID_sezione=29&sezione=

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Concordo pienamente con Chiara Saraceno.Sulla famiglia esistono migliaia di studi eseguiti da ricercatori di tutte le università italiane, che prendono in considerazione molteplici aspetti:-I condizionamenti alla famiglia in relazione all'ingresso delle donne nel mercato del lavoro ( calo del tasso di fertilità)- Il quoziente di divorzialità e le possibili cause delle separazioni- Il reddito delle famiglie per aree geografiche- Rapporto genitori figli - Occupati/disoccupati nel nucleo familiare............................Ci fosse stato un ricercatore che abbia indagato su : "tracollo delle famiglie a seguito dell'incremento delle coppie di fatto"No nessuno. Delle due cose l'una: o il fenomeno è così marginale da non avere rilevanza sociale; oppure i ricercatori sono tutti distratti e, come sempre, l'unico "faro" che illumina i destini dell'uomo è Santa Romana Chiesa.......ma per favore!

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«Recenti sondaggi sul calo di popolarità del governo sostengono che i Dico vi giocano un grande ruolo: non è questo forse un monito?»
(Lucia Annunziata)Lancio una domanda. Se fosse dimostrato che questo è vero, e diciamo che un sondaggio ben fatto è sicuramente un buon metodo (non so a quali sondaggi si riferisca l'Annunziata). Cosa dovrebbe fare il governo?
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@ RichardSinceramente, non ho capito bene che cosa intenda la Annunziata con "monito". Bisognerebbe sapere come è stata formulata la domanda per interpretare questo calo in un senso o nell'altro. Se, come elettore, ho votato il csx perché si era impegnato anche in tema di riconoscimento delle unioni civili, è ovvia la mia delusione alla luce di come il governo se ne è poi lavato le mani presentando un ddl insufficiente e pressoché inutile, ddl che alla fine ha abbandonato a se stesso. Se il governo pensa di "avere fatto il proprio dovere" (come hanno dichiarato vari esponenti del csx), sbaglia di grosso e deve tenere conto della delusione dei suoi elettori e del conseguente calo di popolarità.

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(Lucia Annunziata)Lancio una domanda. Se fosse dimostrato che questo è vero, e diciamo che un sondaggio ben fatto è sicuramente un buon metodo (non so a quali sondaggi si riferisca l'Annunziata). Cosa dovrebbe fare il governo?
Francamente non credo che sia un buon governo quello che agisce in base ai sondaggi; anzi: il "sondaggismo" è il modo tipico di operare della destra poplulista.Concetto che si potrebbe così riassumere: "non faccio quello che è giusto ma faccio quello che piace" Berlusconi è un maestro di questo modus operandi.La sinistra, invece, nel quadro del programma di governo col quale si è presentata agli elettori, preferisce "tirare diritto". Questo, francamente, mi pare un modo piu' serio di amministrare la cosa pubblica.Nelle 184 pagine del programma dell'Ulivo ( su cui la destra ha ironizzato abbondantemente) Si parla di una soluzione condivisa del centrosinistra che normi le coppie di fatto.Ora, se questo era valido ai primordi di questo governo, non capisco perchè dovrebbe cambiare in "corso d'opera" solo perchè il consenso del governo è in calo.Un politico di razza che abbia a cuore il suo paese, che abbia un disegno strategico in testa, non se la può "fare sotto" solo perchè gli umori della gente gli sono contrari. Il giudizio sull'operato di un governo, quello che conta, lo si da ( e lo si ottiene) ogni quattro anni col voto.E' in quella sede che i cittadini sono chiamati a confermare o a mandare a casa il governo in carica.Mi fa specie che una persona intelligente e colta come l'Annunziata non capisca questo elementare regola di buon governo.Quanto ai sondaggi, io sarei molto cauto nel prenderli per "oro colato". Molto nelle risposte dipende da come il questionario è costruito, da come sono somministrate le domande.
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Ecco l'Annunziata fare il suo spot al "Family Day" !!!! Nella sua trasmissione su Rai3.Ho appena finito di vederla, che delusione....  :gha:

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Credenti in rivolta: "Siamo cattolici e per i Dico""I vescovi sbagliano, noi non marceremo al Family Day"«Noi al Family day non ci saremo». Aumenta il dissenso nella Chiesa per la crociata sulla famiglia e cresce il fronte dei cattolici «sì Dico», cioè sacerdoti diocesani, comunità di base, associazioni e movimenti ecclesiali che diserteranno la chiamata della gerarchia e degli stati maggiori del laicato alla «guerra santa» contro la regolarizzazione delle unioni di fatto. Sono in molti, nelle diocesi e nel laicato, a ritenere che la prova di forza, l’esibizione «muscolare» di 100mila cattolici in piazza, non giovi alla causa di un istituto (il matrimonio religioso) la cui crisi non accenna ad arrestarsi. No alla kermesse, spiega don Vittorio Cristelli, capofila dei «dissenzienti» in Trentino. «Le manifestazioni di piazza, anche per esigenze di spettacolarizzazione, si caricano di simboli polemici e di sceneggiature satiriche, che estremizzano le tematiche e personalizzano lo scontro», spiega (...)Potete leggere il resto dell'articolo al link:http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200704articoli/20046girata.asp

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Ma ai vescovi non credo interessi molto il dissenso della "base":http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/politica/coppie-di-fatto-7/betori-precisa/betori-precisa.html"...Betori ha poi ricordato che su questo tema la Chiesa è compatta e che "la Nota della Cei sulle coppie di fatto è stata sottoposta e approvata dalla Santa Sede ed è stata votata dal Consiglio Episcopale Permanente con nessun voto contrario e un solo astenuto.... "

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Invece di scendere in piazza per protestare contro gli uomini che si odiano e si uccidono, scendono in piazza per protestare contro gli uomini che si amano e vogliono stare insieme.Di una cosa sono grato a questi vescovi: mi hanno fatto veramente aprire gli occhi sulla vera natura della Chiesa.

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Io credo che sia importante il dissenso della base. Come THX dichiara di avere finalmente capito la vera natura della Chiesa, così io confesso che se non avessi di tanto in tanto segnali da persone eterosessuali e/o del mondo cattolico del fatto che essi provano disagio, se non vergogna, dell'assenteismo del mondo etero, e della continua discriminazione mista a insulto degli/lle omosessuali delle gerarchie cattoliche, beh il mio equilibrio vacillerebbe. Penso anche al fatto che l'erede della tradizione togliattiana Annunziata andrà al family day mentre questi cattolici no: lei parla di «estremismo omosessuale», questi appoggiano i Dico. La protesta poi viene dal Trentino, che mi risulta essere una regione molto cattolica: la cosa mi sembra significativa.

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Guest equalmarriage

Ma, scusate...questi cattolici qua nella stragrande maggioranza dei casi appoggiano il ddl Di.Co., andando quindi contro la opposizione strategica (non certo convinta, ideologica) del Vaticano al ddl, citando il fatto che esso parla di singoli e quindi evita qualsiasi riconoscimento del registro per le coppie di fatto... non mi sembra che tutta questa vostra esaltazione verso di loro sia appropriata.Non a caso, nell'articolo viene citato il pres delle Acli di Arezzo, il quale parlando del suo "sì" al ddl Di.Co. afferma:"Il ddl Bindi-Pollastrini non tocca l’istituto del matrimonio e nemmeno ne crea un altro simile, ma prende atto di una situazione e attribuisce alcuni diritti non alle convivenze in quanto tali ma ai conviventi, in quanto persone".

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"Il grave gesto intimidatorio"??? Riporto solo per "dovere di cronaca". Oramai si è superato anche il senso del ridicolo.LE SUORE SALESIANE. FUORI DAGLI ISTITUTI LA SCRITTA GRAZIE BAGNASCO Anche la quota rosa del clero rosa scende in politica martedì 03 aprile 2007 , di ansaROMA, 3 APR - Le suore dell'ordine delle Salesiane dei Sacri cuori, sulle facciate dei loro istituti, metteranno dei teli con la scritta ''Grazie Bagnasco''.La decisione e' stata presa, come hanno reso noto le religiose, ''dopo il grave gesto intimidatorio di ieri'', quando, sulla porta della cattedrale di Genova e' stata scitta una frase contro mons.Bagnasco. la scritta ''Grazie Bagnasco'', dicono le Salesiane dei Sacri Cuori, ''puo' sembrare una scritta provocatoria, ma in realta' riassume in se' il senso della nostra gratitudine e delle riconoscenza per quanto il presidente della Cei sta facendo per rendere chiari ed inequivocabili i veri valori sui quali si deve fondare la nostra societa': difesa della vita, famiglia e solidarieta'''.

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Ma, scusate...questi cattolici qua nella stragrande maggioranza dei casi appoggiano il ddl Di.Co., andando quindi contro la opposizione strategica (non certo convinta, ideologica) del Vaticano al ddl, citando il fatto che esso parla di singoli e quindi evita qualsiasi riconoscimento del registro per le coppie di fatto... non mi sembra che tutta questa vostra esaltazione verso di loro sia appropriata.
No, Equal, da parte mia non c'è una esaltazione di questi cattolici in ordine al ddlDi.Co. ma solo consolazione e piacere del fatto che non appoggino Bagnasco.Capisco che la tua distinzione e il tuo punto di vista sono particolarmente intelligenti ed evoluti. Tu infatti giustamente fai rilevare che l'opposizione del Vaticano al ddl è «strumentale» mentre l'appoggio ai ddl di queste comunità di base e del presidente delle acli di Arezzo è convinta. Lo so. Ma oltre a un punto di vista retrogrado, essi fanno valere il principio di rispetto della «persona» - un concetto ambiguo, retorico, gonfio di niente - che è però il solo di cui dispongono (certo non dispongono del concetto di diritti civili), e almeno questo lo fanno: è il massimo cui possono pervenire su base di pensiero cattolica.Inoltre, l'opposizione «strumentale» della Cei e del papa sono pur sempre «implicite», non dichiarate ma anzi occultate, e costoro si muovono sul piano della comunicazione immediata, ingenua forse, ma pur sempre reale. «Sui tempi lunghi» anche costoro spargono semenze di discriminazione, che sono però meno pesanti e terribili di quelle altre lì. Vedi il ben diverso comunicato delle monache salesiane..... [grazie, THX!]Certo su questo punto si potrebbe discutere a lungo, ne convengo. Ma la posizione di questi cattolici non mi sembra diversa nella sostanza da quella dei politici dell'Unione e di Arcigay!
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Che l’opposizione del papa e della CEI ai DiCo sia strumentale mi pare oramai un dato certo. Non dimentichiamo che la ministra Bindi aveva sottoposto, se non addirittura concordato la bozza del ddl con la CEI. Dopo la levata di scudi della CEI, la Bindi non ha nascosto, anche pubblicamente, il proprio stupore prima, e la propria delusione dopo.A mio parere, l’opposizione delle gerarchie vaticane non ha alcuna base teologica, dottrinale o dogmatica: ha una base puramente pratica poiché vedono nell’eventuale riconoscimento delle coppie omosessuali un riconoscimento sociale dell’omosessualità e, di conseguenza, il colpo di grazia al calo delle vocazioni, se è vero come è vero che gli omosessuali vanno a ingrossare le file della Chiesa per oltre il 60%... Chiediamoci: quanti saranno gli omosessuali – uomini e donne – che decideranno di chiudersi in un seminario o in un convento il giorno in cui avranno un’alternativa di vita in una società più progredita e inclusiva nei confronti dell’omosessualità? La mia sarà anche una considerazione semplicistica, ma non so quanto possa essere lontana dalla realtà.

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Che l’opposizione del papa e della CEI ai DiCo sia strumentale mi pare oramai un dato certo. Non dimentichiamo che la ministra Bindi aveva sottoposto, se non addirittura concordato la bozza del ddl con la CEI. Dopo la levata di scudi della CEI, la Bindi non ha nascosto, anche pubblicamente, il proprio stupore prima, e la propria delusione dopo.A mio parere, l’opposizione delle gerarchie vaticane non ha alcuna base teologica, dottrinale o dogmatica: ha una base puramente pratica poiché vedono nell’eventuale riconoscimento delle coppie omosessuali un riconoscimento sociale dell’omosessualità e, di conseguenza, il colpo di grazia al calo delle vocazioni, se è vero come è vero che gli omosessuali vanno a ingrossare le file della Chiesa per oltre il 60%... Chiediamoci: quanti saranno gli omosessuali – uomini e donne – che decideranno di chiudersi in un seminario o in un convento il giorno in cui avranno un’alternativa di vita in una società più progredita e inclusiva nei confronti dell’omosessualità? La mia sarà anche una considerazione semplicistica, ma non so quanto possa essere lontana dalla realtà.
La tua considerazione mi pare fondamentale, THX, e molto vicina alla realtà. Loro sanno che una fonte della vita seminariale e monastica è l'omosessualità, non sempre repressa, a quanto ben so, e la vogliono mantenere integra. Poi, loro legano la sopravvivenza della chiesa - e lo dicono chiaramente, questo bisogna riconoscerlo - all'eteronormatività, cioè all'imposizione dell'eterosessualità come Norma Assoluta, e credono che se la prima fosse relativizzata anche la chiesa lo sarebbe. Quanto a quello che avverebbe delle vocazioni in una società più evoluta e inclusiva, io credo che ci sarebbe sempre una parte di omosessuali che sceglierebbe il convento, e questo per tante ragioni: ci credono e amano quella vita, oppure: vogliono comunque sublimare la propria omosessualità (e naturalmente distinguo tra sublimazione e autorepressione).Piuttosto, pongo una domanda a te e a Equal e a tutti: perché, se l'opposizione è strumentale, perché, se la Bindi ha concordato con loro il ddl, poi hanno fatto la levata di scudi? perché questo indegno nuovo assalto contro la dignità delle persone omosessuali? Intendo die, a questo livello, con questa forza.
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Guest equalmarriage

Per far passare l'idea che la controversa questione sulle coppie di fatto possa stare, e stia, tutta in un essere pro o contro un provvedimento sui diritti di singole persone in coabitazione... di modo da evitare che il dibattito socio-politico sul riconoscimento delle coppie di fatto possa portare al riconoscimento di un modo di unirsi alternativo rispetto a quello nuziale.

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La logica conclusione di ciò dovrebbe essere però l'approvazione del ddl sui Di.Co. Non puoi rispondermi di no: perché altrimenti resterebbe come una mina vagante il problema aperto.

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Guest equalmarriage

Finchè tengono inchiodato il dibattito 'coppie di fatto' sulle singole persone si possono permettere di tutto. La nostra lotta in merito deve appunto mirare a mettere bene in chiaro a tutti che la questione coppie di fatto non è minimamente esauribile, non si affronta decentemente, con un discorso su singole persone.

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Era per capire se anche questo fa parte dell'accordo o no. Ma certo è vero: finché tengono nelle mani la conduzione della cosa possono permettersi di tutto. Complimenti per l'analisi politica.

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