Criminalità e sicurezza in città

[mutinus]

Questa sera a Milano, promossa da un comitato civico, col patrocinio del sindaco, Letizia Moratti, si svolgerà una manifestazione sull'ordine e la sicurezza in città; con lo scopo di incalzare il governo ad aumentare gli organici degli agenti di Pubblica Sicurezza e i fondi per prevenire la criminalità ( miglioramento dell'illuminazione stradale, sistemi di allarme......) A questa manifestazione ha assicurato la sua presenza anche Silvio Berlusconi.Ad essa se ne contrappone un altra' di segno opposto, che si terrà questa mattina, con al centro il tema delle politiche sociali, quali risposta necessaria per arginare la criminalità.Due modi profondamente diversi di vedere lo stesso problema.Nel 1943 Abrahm Maslow concepì la "piramide dei bisogni della persona " così strutturata:    * Bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.);    * Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione;    * Bisogni di appartenenza (affetto, identificazione);    * Bisogni di stima, di prestigio, di successo;    * Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e compiendo le proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel gruppo).Come si vede la "salvezza, sicurezza e protezione" viene al secondo posto, immediatamente dopo i bisiogni fisiologici.La destra Europea ha fortemente attratto il consenso dei cittadini  accentuando i temi del disagio sociale, costruendo le sue fortune elettorali ( una delle ragioni anche della vittoria del centrodestra in Italia a inizio anni '90 )Credo che sia necessario fare chiarezza tra insicurezza, dovuta ad un aumento reale della criminalità ( delitti contro la persona, furti, rapine prostituzione, spaccio di droga...) e l'insicurezza "percepita" sono due cose molto diverse.La prima è costituita da dati oggettivi, quelli che l'ISTAT rileva con canali propri o attingendo ai Dbase del Ministero degli Interni e della Giustizia; la seconda dalla percezione che della sicurezza hanno i cittadini, non sempre sostanziata da dati reali.I dati oggettivi ci dicono che la criminalità, soprattutto i delitti contro la persona, sono in calo ovunque in Italia; mentre altri tipi di crimini minori sono stabili o in lieve ascesa.Questo disagio sociale, dovuta alla percezione della insicurezza genera la desiderabilità della militarizzazione della città Ed è in questo solco che si inserisce la manifestazione voluta dal sindaco Moratti: piu' uomini dell'ordine per rendere piu' sicuri i cittadini; piu' illuminazione nelle strade per scoraggiare la microdelinquenza.Non esiste nessuna prova che le politiche repressive diminuiscano la criminalità anzì, sono queste politiche ad avere una pericolosità endemica che, se non altro, produce un effetto immediato: quello di sottrarre risorse al welfare e alle politiche di integrazione sociale (creazione di posti di lavoro, nuovi alloggi, strutture scolastiche, politiche per la famiglia....).La destra, coaudiuvata da certa stampa, ha calcato la mano sostanzialmente sul tema immigrazione; creando una inconsistente correlazione tra immigrazione clandestina e aumento della criminalità.Viene così costruito il teorema straniero= nemico.Nel suo interessantissimo libro Dal Lago ( L'esclusione dei migranti in una società globale- Feltrinelli-Milano 2001 ) Parla dei migranti come "Non Persone" Perchè, come del resto è ovvio, le tendenze xenofobe ingenerano insicurezza non solo in chi le promuove ma anche in chi le subisce.Bauman in un suo saggio del 2001 scrive : " la trasformazione degli assetti sociali delle società occidentali genera mutamenti nei sistemi culturali; da cui deriva la percezione di insicurezza. "Questa insicurezza è legata innanzitutto all'ignoranza, nel senso di avversione e diffidenza verso ciò che non si conosce.Insicurezza alimentata in modo notevole dopo i fatti dell'11 settembre.Ma come stanno davvero le cose, è vero che le nostre città sono insicure o, per lo meno, che lo sono meno che negli anni passati?Non c'è studio serio che lo dimostri; anzi, a dire il vero, studi molto pregevoli dimostrano che molta di questa insicurezza fonda le sue ragioni piu' sul preconcetto, sul "sentito dire" su fobie di massa che su basi reali.Nel suo ottimo lavoro la Prof. A. Campus del dip. Sociologia delle relazioni Etniche, facoltà di Statistica di Milano Bicocca intitolato:"Immigrazione, devianza e criminalità" analizzando la composizione sociale della popolazione carceraria di S. Vittore e le cause di reclusione evidenzia che:1) Fatto cento il numero di extracomunitari incarcerati in attesa di giudizio, solo il 13% subisce una condanna dal tribunale2) Fatto 100 il numero dei reclusi italiani, l'87% di questi subisce una condanna dal tribunaleLa ragione di questo evidente squilibrio sta nel fatto che, per effetto della legge Simeone -Saraceni, un cittadino italiano non viene incarcerato per reati che implichino dentenzione inferiore ai tre anni di reclusione; tale trattamento non viene esteso agli extracomunitari in quanto il 72% degli arrestati dalle forze dell'ordine non è in regola col permesso di soggiorno.3) nella "gerarchia" criminale gli extracomunitari occupano i gradini piu' bassi; mentre la "grande" delinquenza è di origine nazionale.Si potrebbe continuare; ma è giusto arrivare al "dunque". Il "dunque", a mio avviso sta nel fatto che la sicurezza sociale nasce da oculate politiche sociali e di accoglienza.Ho visto con piacere che il comune nel quale risiedo, promuove incontri culturali ( recentemente Favole e leggende del Senegal lette e raccontate ai bambini delle classi elementari) per incoraggiare la reciproca conoscenza.Sul tema della Sicurezza il comportamento della sinistra ( e me ne dolgo) non è lineare. Da una parte, sentendosi scavalcata dalla destra e per paura di perdere il consenso elettorale tende a uniformarsi all'idea che piu' forze dell'ordine equivalga a piu' sicurezza; dall'altra è incapace di formulare una forte proposta alternativa, in grado di affrontare le cause del disagio, piu che curarne gli effetti.

[mutinus]

Piccola appendice.Ieri, nonostante gli organizzatori della manifestazione avessero deciso che l'unico intervento dal palco sarebbe stato quello della "cittadina tra cittadini" Letizia Moratti, a "sorpresa" ha preso la parola Silvio Berlusconi.Una manifestazione che doveva essere "spontanea" e della città ha dimostrato di essere una delle tante manifestazioni di Forza Italia e della C.d.L.Viene spontaneo osservare che, sotto le precendenti elezioni, il sindaco Albertini proclamava che, grazie alla sua guida Milano " è oggi piu' sicura" Ora, chissà come mai, Milano è "insicura".Peccato che il governo Berlusconi non abbia stanziato un euro per la sicurezza a Milano e il governo Prodi ha già adottato un impegno di spesa per la sicurezza nelle città di un miliardo di euro.Del resto si sa, se ripetuta molte volte anche una bugia diventa una verità!

[sugar85]

Io sono dell'idea che l'unico deterrente dal commettere un reato sia la certezza della pena e non la sua gravità (condivido pienamente l'idea di Beccaria). Vorrei solo ricordare che nel nord europa e i crimini sono triplicati in 10 anni. La tendenza a delinquere è a livelo europeo in forte aumento e il fatto che in Italia stiamo messi "un pò meglio" non significa che il sistema sociale funzioni. Non sono per niente convinto che la piccola criminalità sia in diminuzione credo piuttosto che seguiremo la tendenza europea

[Guest werty]

giusta la manifestazione contro la criminalità a Milano, ma solo come gesto simbolico (e di propaganda)...ma con pochi segni pratici...e poi perchè non fanno una manifestazione contro gli incidenti sul lavoro (visto che sono enormemente di più)?

[iux]

credo che questa manifestazione sia stata giusta, anche se poi bisogna vedere quanto effettivamente conterà sul lato pratico.