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Non c'è più sentimento tra i giovani?


Roxas97

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Just now, freedog said:

ricordaci quando abbiamo detto o minacciato qsa del genere.

 

4 hours ago, Almadel said:

Senza dimenticare che questo clima si è creato, anche per colpa di una nostra certa tolleranza verso i discorsi del cazzo.

Magari Almadel ci spiegherà cosa intende quando dice che non bisognerebbe tollerare, perché se si tratta di "contestare" quei discorsi mi sembra che già non si faccia altro. Penso che più di questo si possa solo censurare, ma magari ci sono altre soluzioni. 

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3 hours ago, FreakyFred said:

 

Magari Almadel ci spiegherà cosa intende quando dice che non bisognerebbe tollerare, perché se si tratta di "contestare" quei discorsi mi sembra che già non si faccia altro. Penso che più di questo si possa solo censurare, ma magari ci sono altre soluzioni. 

Per esempio evitando di mettere in rilievo questi discorsi

- che sono l'equivalente gay della misoginia da bar sport -

pescandoli dalla loro community, sulla pagina di gay.it.

O farlo accompagnandoli con il parere di uno psicologo.

Perché il passaggio dal "Eh sono sfigato in amore" ai discorsi alla Fusaro

rinforzati dall'ideologia redpill fino alla radicalizzazione di destra

mi pare un piano inclinato a cui stiamo assistendo quotidianamente.

(Con "Abbiamo dei problemi con la mafia nigeriana e la 'ndrangheta" al "Nigeriani e Calabresi sono un problem"

condito con teorie del complotto e retorica della ruspa, ci siamo ritrovati ostaggi dei peggiori reazionari.)

I problemi sentimentali si fanno dottrina politica, le grezze generalizzazioni diventano teorie sociali

senza che psicologi e sociologi riescano a mettervi un argine perché è una suggestione che vende.

Gay.it ci sguazza perché sa che queste discussioni sono polarizzanti,

ma andrebbero invece trattate con la stessa serena indifferenza che ormai usiamo quando ci parlano di DOC omosessuale:

"Parlane con un professionista, noi purtroppo non possiamo aiutarti".

Che poi è quello che avremmo dovuto rispondere alla Meloni dopo il discorso "Sono Giorgia..."

 

Purtroppo quando qualcuno generalizza le cause della sua infelicità è già in procinto di ideologizzarsi

e quando ciò avviene basta un Nero che venda erba a Seattle o una coppia aperta a Pistoia

e si attivano i suoi meccanismi dell'odio, pure se convive con un marito senegalese.

Dimostrare empatia o incazzarsi non serve, non abbiamo proprio gli strumenti per riuscirci.

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17 minutes ago, Almadel said:

senza che psicologi e sociologi riescano a mettervi un argine perché è una suggestione che vende.

E secondo te i mercati a che regole obbediscono? Cos'è che stabilisce cosa vende in un certo periodo e cosa invece vende meno?

Perdonami, non voglio rischiare di affaticare troppo la tua mente stimolando riflessioni assurde, tipo che per esempio le esperienze sentimentali e sociali delle persone possano essere influenzate dal contesto sociale in cui abitano 24/7, se è troppo sforzo non ci pensare affatto. 

Ah, aggiunta: se non metti in rilievo questi discorsi prospereranno dove invece il rilievo viene loro dato, anche se concordo che sei riuscito a temporaneamente a mettere la cosa fuori dal tuo campo visivo. Ma non sono sicuro che questa sia una cosa buona; sai com'è, una malattia è meglio che stia dove almeno riesci a monitorarla facilmente. 

Peraltro sei il primo a fare il collegamento fra questa infelicità RIGOROSAMENTE individuale e il problema sociale della radicalizzazione di destra che però esiste ed è in impennata. È così difficile fare due più due?

 

Edited by FreakyFred
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1 hour ago, FreakyFred said:

E secondo te i mercati a che regole obbediscono? Cos'è che stabilisce cosa vende in un certo periodo e cosa invece vende meno?

Se si tratta di intrattenimento funzionameno bene le controversie,

coem ci insegna Sgarbi e Uomini & Donne.

Sui forum gay vanno alla grandissima non i problemi reali su cui la pensiamo tutti allo stesso modo,

ma le cose più divisive come Islam o Coppie Aperte (almeno nelle sezioni che leggo io).

1 hour ago, FreakyFred said:

Perdonami, non voglio rischiare di affaticare troppo la tua mente stimolando riflessioni assurde, tipo che per esempio le esperienze sentimentali e sociali delle persone possano essere influenzate dal contesto sociale in cui abitano 24/7, se è troppo sforzo non ci pensare affatto. 

Oggi viviamo nella più fortunata delle epoche per creare una coppia gay.

E' finita la stagione della repressione omofobica e tramontata l'epoca dell'amore libero

che era cominciata con la Rivoluzione Sessuale del '69 e finita nell'AIDS.

Si è aperto il capitolo del riconoscimento delle coppie omosessuali

e la possibilità per trovare un partner anche in provincia è stata implementata dalle app in modo incredibile.

Persone marginalizzate prima dall'anonimato del battuage, poi dall'estrema politicizzazione dell'omosessualità

e dopo dalla cultura del clubbing (perché astemie e scarse a ballare)

ora possono davvero sperare di rimorchiare con una citazione di Goethe, anche se odiano i locali e sono conservatrici.

Un gay single oggi può solo sperare in un domani migliore, non certo rimpiangere il passato, come suggerisce il titolo.

1 hour ago, FreakyFred said:

Peraltro sei il primo a fare il collegamento fra questa infelicità RIGOROSAMENTE individuale e il problema sociale della radicalizzazione di destra che però esiste ed è in impennata. È così difficile fare due più due?

Non credo che il mio "quattro" sia uguale al tuo 🙂

La differenza tra lo "sfigato" degli anni Novanta e quello di adesso

è che oggi i giovani credono che una vita sentimentale e/o sessuale (a seconda se sono gay o etero)

sia loro assolutamente dovuta e - se così non è - andranno a scuola con un fucile automatico a fare una strage...

Negli anni Settanta la violenza era politica e viveva nella dimensione della classe sociale, oggi è rigorosamente individuale.

Tra il collettivo e l'individuale c'è però una terza prospettiva intermedia: quella della coppia.

In questa dimensione non è importante "piacere a tutti" e non basta "piacere a sé stessi"

bisogna necessariamente "riuscire a piacere a chi ci piace" e "riuscire a farci piacere (almeno) uno a cui piacciamo".

Se ne nessuno ci piace abbastanza e/o non piacciamo abbastanza a nessuno, dobbiamo arredare la nostra solitudine,

come quando laviamo la cucina nella possibilità che arrivi qualche ospite,

invece di cagare sulle stoviglie perché tanto non arriverà nessuno.

 

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10 hours ago, FreakyFred said:

Comunque mentre passeggiavo verso casa ho ripensato a ciò che poc'anzi scriveva Almadel, sul fatto che dovremmo essere più "intolleranti" verso certi discorsi. (...)

Nessuno qui può silenziare me, o roxas o nessun altro. È molto più facile che possa succedere il contrario, per come soffia il vento. Se mi cacciaste da qui, il giorno dopo mi ritrovereste su un forum fascista a caso.

Freaky, scrivi quel che ti pare un po' dove ti pare. Frequenta pure i forum fascisti...ti pare che qui qualcuno sia spaventato da quel che si scrive nei forum fascisti o di integralisti cattolici? Trovo molto antipatiche le tue affermazioni...non perché il contenuto del tuo "ricatto" sia sensato, ma perché è un modo di porre la faccenda talmente infantile da rasentare il ridicolo.

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6 hours ago, Almadel said:

Oggi viviamo nella più fortunata delle epoche per creare una coppia gay.

Immaginati le altre

6 hours ago, Almadel said:

La differenza tra lo "sfigato" degli anni Novanta e quello di adesso

è che oggi i giovani credono che una vita sentimentale e/o sessuale (a seconda se sono gay o etero)

No, la differenza è che prima aveva: comunità di supporto, un sistema di valori condiviso, un insieme di dispositivi sociali che tenevano sotto controllo la situazione, un posto di altro genere nella società.

Come faccia tu a rivenderti comunista non lo so, la tua "spiegazione" è "i giovani d'oggi sono viziati". Sappiamo che quando la usi tu "i giovani d'oggi" fa verosimilmente un effetto diverso da quando la uso io, o meglio, la si attribuisce a me, ma resta comunque un'interpretazione del tutto sovrastrutturale che, in più, non spiega niente, perché allora dovresti almeno sviscerare il tema di come mai sono "viziati", e spiegare come mai 20, 50 anni fa, in società di gran lunga più conservatrici, invece non sperimentavano il fenomeno incel; e per di più, che di coppie oggi se ne formino di meno e durino di meno non è illazione o supposizione: è fatto, osservazione sperimentale.

Il punto è che tu, come hai detto esplicitamente, vuoi escludere qualsiasi spiegazione sociale dai fenomeni concernenti la vita sentimentale, il che è semplicemente ridicolo visto che la formazione sociale più elementare è proprio la famiglia e l'embrione della famiglia la coppia. 

3 hours ago, schopy said:

ti pare che qui qualcuno sia spaventato da quel che si scrive nei forum fascisti o di integralisti cattolici?

Voglio sperarlo, o vorrebbe dire che siete completamente idioti.

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9 hours ago, Almadel said:

Gay.it ci sguazza perché sa che queste discussioni sono polarizzanti,

e perchè cmq portano visualizzazioni -> pubblicità coi banner

 

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Io comunque non riesco a capire il motivo di tutta questa compiaciuta acredine fine a se stessa per un articoletto forse perfino inventato, manco fosse una vicenda accaduta realmente a Roxas o a Freaky che non essendo fidanzati né in coppia aperta vivono vite ben lontane da quella del nostro virtuale lamentatore. 

È come se io fossi terrorizzato dal rischio di forte maggiorazione a posteriori del prezzo della colazione in cabina nei treni australiani segnalato dall'ANSA perché mi piace fantasticare su quanto possa essere interessante vedere che effetto fa andare da Perth a Canberra. Un terrore inesistente su un problema che non mi tocca.

Torniamo invece a parlare di cose concrete: @Roxas97 quale azione potresti fare per trovare il fidanzato che ora già non stai facendo?

-Ti stai per trasferire in una grande città mi pare, quindi qui ci siamo.

-Dovresti aver già iniziato a fare sesso, quindi anche qui ci siamo.

-Hai consolidato la tua autostima? È un passaggio importante perché consente di evitare meccanismi di proiezione paranoide della proprie insicurezze sugli estranei. Qui stai facendo qualcosa?

-Hai fatto un po' di coming out? Questo ti aiuta a selezionare gli amici e a renderti più libero socialmente oltreché più raggiungibile da altri ragazzi.

-Hai aumentato i tuoi interessi verso ambiti che possono essere più facilmente condivisi con lgbt? Questo può essere utile per nuovi contatti e amicizie più distensive rispetto alla tensione degli appuntamenti.

Vediamo di capire insieme come ti va con questa lista.

 

Ora mi rivolgo a @FreakyFred

Io ti ho preso sul serio sulla tua idea di emigrare perché può essere effettivamente risolutiva per te. Stai facendo ricerche per capire quale contesto ti fa sentire più a tuo agio? Hai letto i blog degli expat? Hai conoscenti all'estero che puoi "intervistare"? Hai visto se nei vari forum sull'Asperger ci sono racconti di esperienze all'estero con i relativi confronti?

 

 

Edited by Sampei
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Comunque devo riconoscere che capisco le sensazioni di Schopy. Dev'essere alquanto irritante quando gente infantile prende in ostaggio la tua vita ed inizia di fatto a giocarci incurante dei danni, ma tu non hai altra possibilità che confrontartici perché di fatto non ti è data la possibilità di escluderla.

Di certo non è mai capitata a me una cosa del genere, non ho la più pallida idea di come sia.

Ma prendiamolo come un fatto: non c'è la possibilità di escludere certe cose. E allora un gran bel sorriso accogliente & The show must go on! :D

21 minutes ago, Sampei said:

 

Ora mi rivolgo a @FreakyFred

Io ti ho preso sul serio sulla tua idea di emigrare perché può essere effettivamente risolutiva per te. Stai facendo ricerche per capire quale contesto ti fa sentire più a tuo agio? Hai letto i blog degli expat? Hai conoscenti all'estero che puoi "intervistare"? Hai visto se nei vari forum sull'Asperger ci sono racconti di esperienze all'estero con i relativi confronti?

Anch'io l'ho presa sul serio. Ieri ne ho parlato col terapeuta, che la trova un'idea non necessariamente giusta (questo non si può saperlo prima) ma "sana", purché non sia fatta d'impulso. Ovviamente va ben pensata come cosa, ma la prendo molto sul serio.

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Potrebbe essere interessante capire se esistono forme di aggregazione ND nel paese target, differenze linguistiche permettendo, ed entrarvi in contatto prima di partire. 

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1 hour ago, FreakyFred said:

No, la differenza è che prima aveva: comunità di supporto, un sistema di valori condiviso, un insieme di dispositivi sociali che tenevano sotto controllo la situazione, un posto di altro genere nella società.

Già trovo odiosi i vecchi che raccontano che "ai loro tempi era meglio" (e ci credo, una volta avevano vent'anni...)

figurati cosa posso pensare dei giovani che idealizzano un passato che non hanno vissuto.

Tu oggi esisti solo perché c'è internet. Negli anni Novanta: escluso dai battuage, dalle discoteche e dall'associazionismo

saresti probabilmente riuscito a parlare con un gay solo se accompagnavi tua madre dal parrucchiere.

Io e il mio migliore amico per sperare di conoscere qualche gay abbiamo dovuto aspettare la prima rassegna di cinema omosessuale,

implorando che ci facessero entrare anche se eravamo minorenni. E - ovviamente - non siamo riusciti a parlare con nessuno.

L'alternativa era ubriacare tutti gli amici etero sperando di rimediare un pompino: non l'ideale per cominciare una relazione.

Nessun gay della mia età o più grande - se noti - stigmatizza mai "i giovani d'oggi" o la "precarizzazione dei sentimenti" o la "società liquida";

perché quello di un passato in cui c'erano veri sentimenti e la gente voleva costruire qualcosa è un mito proprio dei "giovani d'oggi".

No, quando c'era il posto fisso non c'erano più relazioni stabili.

Non c'erano i frocial, c'era la club culture : la musica house, le droghe, le darkroom affollatissime in cui tutti inseguono i cubisti in pausa.

E durante la settimana c'erano solo i cruising: dove c'era il bar e la darkroom, ma almeno non dovevi ballare...

E prima? Prima c'erano solo i battuage - che sono durati fino a una decina di anni fa - dove non si parlava né prima né dopo la scopata.

Per poter conoscere un ragazzo in un modo normale c'erano solo le associazioni (e i Pride, dopo il Duemila)

nelle quali o sei allineato ideologicamente e ti trovi bene col gruppo già formato o te ne vai: senza altre alternative.

E non te ne sto parlando male, ma ricordo benissimo che c'erano persone che non trovavano nessuna loro dimensione.

Non te ne parlo male perché mi sono fidanzato ovunque: ubriacando amici etero, in disco, nei cruising, in associazione, al Pride e infine su un sito d'incontri.

Però non tutti frequentavano tutti gli ambienti, come me. Tu ne frequenti praticamente uno solo e proprio quello di "questi tempi".

Per questo è assurdo che sia proprio tu a lamentarti della contemporaneità, a meno che tu non rimpianga il fermoposta...

(Ohoh, ho scritto troppo per commentare due righe :D Pazienza risponderò dopo al resto)

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6 minutes ago, Almadel said:

Nessun gay della mia età o più grande - se noti - stigmatizza mai "i giovani d'oggi"

Eccetto te un intervento più su. Mi guardano strano qui perché sto ridendo da solo xD

7 minutes ago, Almadel said:

saresti probabilmente riuscito a parlare con un gay solo se accompagnavi tua madre dal parrucchiere.

Magari con risultati migliori. Peggiori non è concettualmente possibile, al momento.

9 minutes ago, Almadel said:

Per questo è assurdo che sia proprio tu a lamentarti della contemporaneità, a meno che tu non rimpianga il fermoposta...

Ok boomer.

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9 minutes ago, Almadel said:

A chi ti riferisci?

Sono a lavoro. Non possono sapere che io ho già smaltito tutto il lavoro della settimana un'ora e mezza fa e ora cazzeggio xD 

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19 minutes ago, FreakyFred said:

Magari con risultati migliori. Peggiori non è concettualmente possibile, al momento.

I risultati sarebbero stati gli stessi, magari ti saresti sentito meglio nel senso di "un diverso tra tanti" e meno condizionato da questo desiderio di normalità, che certamente con la tua diversità fa a pugni. Quindi non escluderei che avresti potuto sentirti meno "isolato", forse anche meno giudicato-scartato, anche se realisticamente i desideri di oggi non li avresti certo realizzati ieri.

 

 

 

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Non ho ancora esaurito le mie altre opzioni. Dopo si vedrà. 

Per ora questa società e la comunità LGBT non mi possono togliere davvero nulla, dunque mi sento totalmente libero di criticarle all'infinito senza alcuna incoerenza o senso di colpa. Io come persona gay non esisto, se si eccettua il sesso mordi e fuggi di cui potrei anche fare senza; dunque perché dovrei sentirmi solidale ai problemi dei gay, o avverso agli insulti degli omofobi? Al massimo simpatia "umana", fintanto che non avrò esaurito pure quella, ma zero coinvolgimento. 

E anche questo è un fatto in divenire. Sono razionale, ma non sono una macchina.

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Posso cambiare un attimo l'argomento rispetto al buon FreakyFred?

Riguardo alla solitudine dei gay e agli argomenti tossici che internet ha permesso emergessero.

 

Anni fa - anche su questo forum e forse qualcuno lo ricorda - c'era un fantastico troll di nome Akinori.

La sua teoria sulla solitudine e l'infelicità dei gay era stupefacente (e assai più persuasiva di quella sulla "società liquida").

In pratica sosteneva che i gay erano infelici perché non potevano avere il Fallo dei maschi eterosessuali

e che l'attuale "obbligo" di dover frequentare altri gay risultava frustrante, perché nessuno possedeva il vero oggetto del desiderio.

L'unica fugace felicità erano gli "etero curiosi" che ti possedevano valorizzando la tua femminilità, ma è un piacere effimero.

E i gay attivi? Ovviamente non esistono. Sono solo dei repressi che non hanno accettato la natura profonda della loro Analità,

che è la causa prima e assoluta del loro desiderio del Maschio. E questo li rendeva ancora più intrinsecamente passivi.

Ed era una teoria "perfetta" perché in alcuni tratti non era falsificabile (come nella parte sui gay attivi, indimostrabile)

in altri non era smontabile come quella di FreakyFred con un minimo abbozzo di storia della comunità gay.

E soprattutto non piaceva solo ai ragazzi senza esperienza, ma soprattutto ai passivi - di lungo corso e non -

che ammettevano di non essere mai riusciti a essere fedeli a un gay perché ossessionati dagli etero...

Potete solo immaginare quanto mi facesse incazzare :D

 

Un'altro adorabile minchione con delle fantasie stupende era su gay.it e si chiamava Versatili_no.

Per lui invece - perlomeno - gli attivi esistevano, ma il suo vero cruccio erano i Versatili:

unici responsabili della grave solitudine dei gay contemporanei.

Anche qui la colpa era della Rivoluzione Sessuale non per aver reso promiscui i gay (FreakyFred)

o averli persuasi che avrebbero potuto trovare l'amore solo con altri gay (Akinori),

ma perché aveva distrutto la sana vecchia "omosessualità mediterranea" in cui la differenza tra Attivi e Passivi era netta.

In pratica i veri Passivi non riuscivano a trovare l'amore per l'ingiusta concorrenza dei Versatili

e gli Attivi erano storditi dall'immenso harem che avevano a disposizione e non riuscivano a dare attenzioni

agli unici che - per la loro totale devozione - se la meritassero veramente.

Ovviamente è scontato che ai Passivi invece dei Versatili non importasse: chi vorrebbe una relazione con chi non possono soddisfare?

Tale problema tra Versatili e Attivi non si pone, visto che questi ultimi nel loro - ammirabile - egoismo pensano solo al loro piacere.

Fantastico, vero? Scriveva moltissimo, ma purtroppo è durato poco e ci ho interagito solo negli ultimi tempi.

 

In comune tutti a tre hanno il fatto di produrre teorie reazionarie: il "si stava meglio quando si stava peggio" è imprescindibile.

Di teorie progressiste ne ho viste molte negli anni (è colpa della Chiesa, colpa che mancano i matrimoni gay, colpa dell'omofobia..)

ma non sono neanche lontanamente altrettanto divertenti.

Io non ne ho mai prodotta una perché i miei amici gay mi sembrano fidanzati tanto quanto quelli etero,

ma in realtà anche io ho una teoria reazionaria piuttosto divertente che un giorno vi racconterò 🙂

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29 minutes ago, Almadel said:

anche io ho una teoria reazionaria piuttosto divertente che un giorno vi racconterò

Okay, adesso ho l'hype. 

9 hours ago, schopy said:

ti pare che qui qualcuno sia spaventato da quel che si scrive nei forum fascisti o di integralisti cattolici?

Abbiamo addirittura avuto quell'utente fascistello del cazzo, quello che veniva coccolato a pacche sulla testa dai camerati tanto evoluti da presentarlo in giro come prova vivente della loro liberalità di spirito. 

2 hours ago, FreakyFred said:

perché dovrei sentirmi solidale ai problemi dei gay, o avverso agli insulti degli omofobi?

Già, perché dovresti? 

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2 hours ago, FreakyFred said:

Ma sì, @Hinzelmann, ne sono consapevole. Ma se uno non ha niente, allora non ha niente da perdere, e allora tanto vale far saltare il banco.

Beh io ho conosciuto diversi gay che han preso decisioni radicali, imprimendo alla propria vita svolte insospettate, del tutto irrazionali.

Se il tuo cruccio è individuarne una che invece sia razionale, non fatta d'impulso, penso che sia certamente più saggio

Però "far saltare il banco" è una cosa così, per rimanere al forum Schopy avrebbe preso una decisione che potrebbe rientrare fra le svolte insospettate

 

 

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12 minutes ago, LocoEmotivo said:

Okay, adesso ho l'hype. 

Magari te l'ho già accennata, però io ho più pudore nello scrivere scemenze 🙂

Diciamo che il problema della "solitudine omosessuale" inizia tutto

quando gli Attivi hanno smesso di avere il monopolio sulla rappresentazione della bellezza maschile.

Quando noi forgiavamo l'immaginario erotico - e trionfavano la democrazia, l'arte e la filosofia -

l'idea di bellezza era l'efebo ed esso era attratto dalla nostra sapienza anche se in corpi sgraziati.

Come dice Platone di Socrate: "Era brutto, ma era come uno di quelle statua di argilla a forma di satiro che dentro contengono un idolo d'oro".

Dopo la triste parentesi etero della Storia (il Medioevo) siamo tornati in auge.

Gli Attivi - Leonardo, Michelangelo e Caravaggio - hanno di nuovo portato la Bellezza nel mondo,

celebrando torniti minidotati, efebi dai lunghi capelli e riccioluti giovani Bacchi.

Età Classica e Rinascimento sono rimasti a lungo il riferimento dell'omoerotismo

(e della cultura in generale, poiché gli Attivi SONO la cultura e la civoltà)

fino a che - forse a causa di Andy Warhol - non sono stati i Passivi a prendere il potere sull'immaginario:

riempiendoci di barbari muscolosi, neri superdotati, idraulici curiosi e tutto il corredo del caso

proprio poco prima che la diffusione della pornografia diffondesse ovunque questi modelli.

Così i poveri Attivi si sono trovati schiacciati di fronte a un ideale con cui non potevano competere

e i Passivi poveri sono rimasti stregati da un ideale che non potevano ottenere:

generando così insicurezza nei primi e frustazione nei secondi.

Ne è nata così una competizione senza vincitori: in palestra ci sono finiti gli Attivi e in cattedra ci sono finiti i Passivi.

Socrate è finito a fare pesi e Alcibiade è andato a studiare lettere classiche, invece del contrario;

creando generazioni su generazioni di Attivi ignoranti e Passivi noiosi, tra loro incompatibili.

E se Socrate ha ceduto il posto a Mario Mieli e Caravaggio lo ha ceduto a Andy Warhol

come possiamo stupirci che la felicità sia tanto rara?

 

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6 hours ago, FreakyFred said:

Comunque devo riconoscere che capisco le sensazioni di Schopy. Dev'essere alquanto irritante quando gente infantile prende in ostaggio la tua vita ed inizia di fatto a giocarci incurante dei danni, ma tu non hai altra possibilità che confrontartici perché di fatto non ti è data la possibilità di escluderla.

...spiega spiega quali sono le sensazioni che capiresti...? La fattispecie più simile al ricatto io l'ho vissuta praticamente in famiglia, al tempo in cui coabitavo con mia sorella a Padova e dovevo "gestire" le sue bizzarrie, tra cui la richiesta di sloggiare con la minaccia che avrebbe raccontato di me a mio padre col quale ancora non avevo fatto coming out...quindi no freaky, non è certo la tua minaccia di partecipazione ad un forum di integralisti cattolici a preoccuparmi, provengo da gente che vota Lega o Fratelli d'Italia, mi sento sufficientemente temprato :DAl netto delle tue idee sulla solitudine gay -e se ci fai caso io a volte ci provo a mettermi nei tuoi panni- devo ribadire che con gli ultimi interventi, con le modalità con cui ti rivolgi a me e ad altri utenti, ti stai rivelando un'enorme delusione.

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37 minutes ago, Almadel said:

Magari te l'ho già accennata, però io ho più pudore nello scrivere scemenze 🙂

Diciamo che il problema della "solitudine omosessuale" inizia tutto

quando gli Attivi hanno smesso di avere il monopolio sulla rappresentazione della bellezza maschile.

Quando noi forgiavamo l'immaginario erotico - e trionfavano la democrazia, l'arte e la filosofia -

l'idea di bellezza era l'efebo ed esso era attratto dalla nostra sapienza anche se in corpi sgraziati.

Come dice Platone di Socrate: "Era brutto, ma era come uno di quelle statua di argilla a forma di satiro che dentro contengono un idolo d'oro".

Dopo la triste parentesi etero della Storia (il Medioevo) siamo tornati in auge.

Gli Attivi - Leonardo, Michelangelo e Caravaggio - hanno di nuovo portato la Bellezza nel mondo,

celebrando torniti minidotati, efebi dai lunghi capelli e riccioluti giovani Bacchi.

Età Classica e Rinascimento sono rimasti a lungo il riferimento dell'omoerotismo

(e della cultura in generale, poiché gli Attivi SONO la cultura e la civoltà)

fino a che - forse a causa di Andy Warhol - non sono stati i Passivi a prendere il potere sull'immaginario:

riempiendoci di barbari muscolosi, neri superdotati, idraulici curiosi e tutto il corredo del caso

proprio poco prima che la diffusione della pornografia diffondesse ovunque questi modelli.

Così i poveri Attivi si sono trovati schiacciati di fronte a un ideale con cui non potevano competere

e i Passivi poveri sono rimasti stregati da un ideale che non potevano ottenere:

generando così insicurezza nei primi e frustazione nei secondi.

Ne è nata così una competizione senza vincitori: in palestra ci sono finiti gli Attivi e in cattedra ci sono finiti i Passivi.

Socrate è finito a fare pesi e Alcibiade è andato a studiare lettere classiche, invece del contrario;

creando generazioni su generazioni di Attivi ignoranti e Passivi noiosi, tra loro incompatibili.

E se Socrate ha ceduto il posto a Mario Mieli e Caravaggio lo ha ceduto a Andy Warhol

come possiamo stupirci che la felicità sia tanto rara?

 

qualcuno porti i sali a @Mario1944 , ammesso che non gli sia venuto un coccolone a leggere tutta sta rilettura della filosofia: 

a fine papiro minimo avrà perso i sensi...

 

Edited by freedog
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56 minutes ago, schopy said:

La fattispecie più simile al ricatto io l'ho vissuta praticamente in famiglia

Un fatto molto sgradevole, me lo ricordo, però non vedo cosa c'entri con il topic, suppongo intendesse riferirsi alla tue relazioni sentimentali, anche se pure in questo caso non capisco perchè non ti sarebbe stata data la possibilità di evitartele ( per potere, potevi...che poi magari tu non ci sia riuscito è un altro discorso )

Che poi, se tu fossi cresciuto in una famiglia ed in un contesto sociale meno fascista, avresti anche affrontato meglio il tuo debutto sulla scena gay, questo è anche ragionevole sostenerlo. Però non è che i danni li avrebbe fatti la comunità LGBT o la cultura gay, li ha fatti la società in cui sei cresciuto

Spero che Freaky non intendesse poi esprimere la preventiva volontà di partecipare ad ipotetiche stesure di liste di proscrizione di neonate brigate nere, nel qual caso se non ti denuncia tua sorella, avresti una seconda chance di essere segnalato XD

Comunque tutto si può dire tranne che tu non stia provando a far saltare il banco

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1 hour ago, schopy said:

...spiega spiega quali sono le sensazioni che capiresti...? La fattispecie più simile al ricatto io l'ho vissuta praticamente in famiglia, al tempo in cui coabitavo con mia sorella a Padova e dovevo "gestire" le sue bizzarrie, tra cui la richiesta di sloggiare con la minaccia che avrebbe raccontato di me a mio padre col quale ancora non avevo fatto coming out...quindi no freaky, non è certo la tua minaccia di partecipazione ad un forum di integralisti cattolici a preoccuparmi, provengo da gente che vota Lega o Fratelli d'Italia, mi sento sufficientemente temprato :DAl netto delle tue idee sulla solitudine gay -e se ci fai caso io a volte ci provo a mettermi nei tuoi panni- devo ribadire che con gli ultimi interventi, con le modalità con cui ti rivolgi a me e ad altri utenti, ti stai rivelando un'enorme delusione.

Vedo che sei un uomo vissuto. Nel senso di vissuto in Italia. 

Ok. 

E vedo che ti ha irritato quello che tu chiami un "ricatto". 

Ma parliamone.

Ricordi quando la Boldrini fece notare che emarginare gli immigrati è una cattiva idea, perché li spinge verso la criminalità? Da Destra dissero che erano minacce e ricatti inaccettabili. Noi che siamo più sgamati sappiamo che non era nessuna delle due, ma solo l'esposizione di un rapporto causa-effetto. È scientificamente dimostrato: aumenta povertà ed emarginazione sociale e aumenterà la criminalità.

Non mi illudo che se diventassi salviniano full-fledged basterebbe a buttare all'aria decenni di lotte LGBT (seppur non sottovaluterei la capacità di FreakyFred di far danno, se lo desidera); pur tuttavia non dovrebbe essere attraente per nessuno quello scenario, al di là del fatto che si tratta di FreakyFred, potrebbe essere PincoPallo per quanto mi riguarda. Ti sto dicendo che se tratti male, emargini e cerchi di silenziare qualcuno perché non gradisci il modo in cui manifesta il disagio, verosimilmente lo spingi da un'altra parte, e questo se sei intelligente (comincio a dubitarne, e di molti qui) lo vuoi evitare.

Ultimamente mi sono sentito più male del solito, e ne ho mandato qualche segnale più o meno sottile in giro. Nessuno mi ha telefonato per chiedermi come sto. E con meno di nessuno posso avere una discussione sulle motivazioni. No, aspetta, mi ha telefonato qualcuno. Un mio amico etero, fascista dichiarato, elettore di Salvini, attivista della Lega. Le sue idee mi mettevano così a disagio che a un certo punto l'ho cancellato dalle mie amicizie. Recentemente si è rifatto vivo... e stavolta ho accettato l'offerta. Lui mi ha domandato come sto. E se parlo con lui, lui sa esattamente come mi sento. Lui non mi accusa di essere un narcisista patologico, come fai tu ogni tre per due. E con lui posso anche azzardarmi a dire che forse la società in cui viviamo non è perfetta e ha qualche problema di valori. Non mi prenderà per il culo per questo. Mi parlerà del suo vissuto, che nonostante lui sia etero, è stato a tratti analogo al mio. Con lui starò meglio che qui. Per questo ho accettato di ricucire i rapporti. E poi, nessun altro si è fatto vivo; dopotutto perché dovrebbero? Anche loro si sentiranno frustrati, dopotutto possono dirmi soltanto "eeeh, le ragioni del cuore, eeeeh, è difficile per tutti, eeeeeh comunque si sta bene anche da soli, io ci sono stato la bellezza di otto giorni una volta", ogni volta aggiungendo una "e" ed un luogo comune, tutti che sottointendono però che è un problema mio e loro se ne strasbattono il cazzo. 

E quella che segue non è una minaccia, perché realizzo che potete fregarvene pure se il mondo esplode, fintanto che vi sia possibile masturbarvi pensando alla vostra superiorità morale, ma vi espongo il rapporto causa effetto: io, come qualunque altro essere umano sulla faccia della Terra, mi avvicinerò a chi mi farà sentire accolto, a chi mi farà stare meglio. E un etero fascista dichiarato mi mette più a mio agio di tutti questo gay arcobalenosi progressisti.

Tu che ti sforzi tanto di capirmi, ti sei domandato come mai hai fallito così miseramente? Perché peggio di te qui forse solo Almadel, quando si tratta di capirmi. E non hai manco la scusante stile davy di "non avermi visto di persona". Ogni cosa che scrivo mi lanci l'accusa più o meno sottile di essere un narcisista e basta. Ti ho fatto notare una volta che eri sulla cattiva strada nell'impresa di entrare in empatia con me, e allora hai tirato fuori il tuo malcelato ma enorme orgoglio e mi hai detto che non ti interessava davvero capirmi. Beh, allora tutto a posto, perché non ci stai riuscendo, ed è dunque semplicemente naturale che io e te ci si allontani, perché per inciso per me essere compreso è l'esigenza base in qualsiasi rapporto, viene prima perfino dell'essere trattato bene. 

Ora, per chi ha voglia di ascoltare e preferisce quello alla masturbazione intellettuale: c'è molta sofferenza sociale di questi tempi. Molta più che in passato, come dimostra ogni successiva elezione. In questo contesto arriva uno da voi e dice che soffre. Vi dice che ci sono delle caratteristiche del contesto in cui vive che lo fanno soffrire. Potete fare nulla per risolvere questi problemi? Obbiettivamente, potete fare molto poco o niente, vista la scala gigantesca di queste problematiche. Potete fare un'altra cosa: potete ascoltare senza giudicare dopo tre parole, e potete rispettare quel vissuto e quell'esperienza. Che possono includere anche la rabbia e perfino l'odio: sapete, sono parte del range di emozioni che l'umano può provare, ci sarà una ragione. Che poi sono gli aspetti fondamentali del rispettare la persona

Certo, il problema può sorgere se quella persona vi sta facendo notare che le cose che fanno soffrire lui sono quelle in cui sguazzate beatamente voi. Può far sentire aggrediti, suppongo. Purtroppo, però, è molto spesso così: il sistema che favorisce uno può sfavorire un altro. E lo sforzo mostruoso di onestà che rende tanto difficile l'impresa, qui, in effetti è proprio quello: riconoscere che il sistema in cui hai sguazzato e sguazzi (tu generico, non tu Schopy) e che alimenti ad un altro lo sta ammazzando, e non ha scelta a riguardo, quindi di fatto ti stai nutrendo della sofferenza di un altro. Che è un po' quello che fanno tutti gli animali, quindi non è necessariamente condannabile, ma neanche è accettabile nasconderselo, oppure dire di tutti quelli che in questa lotteria stanno perdendo che sono solo dei fascisti reazionari col cazzo piccolo.

E comunque la persona va rispettata anche quando è fascista reazionaria e col cazzo piccolo. 

E poi io il cazzo ce l'ho perfettamente normale e neanche sono fascista.

Ancora. 

Edited by FreakyFred
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Saramandasama

E se freaky sta pensando di militare nella Lega.. Fatevi qualche domanda!!

Questo forum ormai è diventato brutto brutto brutto(cit~)

Ridiamoci un po’ su !

 

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2 hours ago, Almadel said:

Magari te l'ho già accennata, però io ho più pudore nello scrivere scemenze 🙂

Diciamo che il problema della "solitudine omosessuale" inizia tutto

quando gli Attivi hanno smesso di avere il monopolio sulla rappresentazione della bellezza maschile.

Quando noi forgiavamo l'immaginario erotico - e trionfavano la democrazia, l'arte e la filosofia -

l'idea di bellezza era l'efebo ed esso era attratto dalla nostra sapienza anche se in corpi sgraziati.

Come dice Platone di Socrate: "Era brutto, ma era come uno di quelle statua di argilla a forma di satiro che dentro contengono un idolo d'oro".

Dopo la triste parentesi etero della Storia (il Medioevo) siamo tornati in auge.

Gli Attivi - Leonardo, Michelangelo e Caravaggio - hanno di nuovo portato la Bellezza nel mondo,

celebrando torniti minidotati, efebi dai lunghi capelli e riccioluti giovani Bacchi.

Età Classica e Rinascimento sono rimasti a lungo il riferimento dell'omoerotismo

(e della cultura in generale, poiché gli Attivi SONO la cultura e la civoltà)

fino a che - forse a causa di Andy Warhol - non sono stati i Passivi a prendere il potere sull'immaginario:

riempiendoci di barbari muscolosi, neri superdotati, idraulici curiosi e tutto il corredo del caso

proprio poco prima che la diffusione della pornografia diffondesse ovunque questi modelli.

Così i poveri Attivi si sono trovati schiacciati di fronte a un ideale con cui non potevano competere

e i Passivi poveri sono rimasti stregati da un ideale che non potevano ottenere:

generando così insicurezza nei primi e frustazione nei secondi.

Ne è nata così una competizione senza vincitori: in palestra ci sono finiti gli Attivi e in cattedra ci sono finiti i Passivi.

Socrate è finito a fare pesi e Alcibiade è andato a studiare lettere classiche, invece del contrario;

creando generazioni su generazioni di Attivi ignoranti e Passivi noiosi, tra loro incompatibili.

E se Socrate ha ceduto il posto a Mario Mieli e Caravaggio lo ha ceduto a Andy Warhol

come possiamo stupirci che la felicità sia tanto rara?

 

Con questa teoria hai vinto tutto, grazie. Altro che Akinori!

Ma dovresti presentarla seriamente, vedere se su qualcuno fa presa.

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A parte che "io sono Giorgia" è stato un clamoroso autogoal

Con il che si dimostra ancora una volta che gay e politica sono acqua e olio, perchè l'intenzione era satirica ed è diventato un inno

Ci manca solo la diffusione delle teorie di Almadel e finiamo dritti nei campi di concentramento ( per fortuna che in Italia di sesso non si parla )

50 minutes ago, FreakyFred said:

Ogni cosa che scrivo mi lanci l'accusa più o meno sottile di essere un narcisista e basta

Tende ad essere una testa dura, ma in genere non è aggressivo, lo avrai indispettito tu

52 minutes ago, FreakyFred said:

E non hai manco la scusante stile davy di "non avermi visto di persona"

Ma lui attacca quasi tutti come Castello, ora non esageriamo

Certo l'amico fascista, sulla "crisi dei valori" ti può seguire di più anche se sai meglio di me che questo designa un atteggiamento conservatore più che fascista

I fascisti, quelli veri, non si limitavano a lamentare la crisi dei valori

 

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