trikke_e_ballakke Posted March 26, 2007 Share Posted March 26, 2007 ROMA - "Vergogna assassino, guerrafondaio, buffone". Frasi durissime. Accuse di voltafaccia. Di aver abbandonato in nome della realpolitik e della partecipazione al governo la scelta pacifista portata avanti da sempre come un vessillo. E anche di partecipare ad un convegno organizzato da Comunione e Liberazione. Fa scalpore la dura contestazione messa in atto da una cinquantina di studenti del Coordinamento dei collettivi all'indirizzo del presidente della Camera, Fausto Bertinotti al suo arrivo alla facoltà di Lettere dell'Università 'La Sapienza' di Roma. L'ira del presidente della Camera. Slogan e striscioni contro l'impegno italiano nel conflitto afgano. Contro la decisione di Rifondazione di votare per il rifinanziamento della missione. Insulti a cui Bertinotti risponde secco: "Buffone sei tu se dici così. Chiedetemi scusa e non chiamatemi assassino". Per poi raggiungere, sempre seguito dai contestatori, l'Aula del convegno. Slogan e striscioni. Un ingresso avvenuto mentre i contestatori innalzavano striscioni durissimi: "Bertinotti: un impegno concreto contro la guerra, spillette della pace per tutti!", "8 marzo, la Camera vota la guerra in Afghanistan: giorno inFausto". Ed ancora: "Dalla non violenza alla base di Vicenza", "Seminate i cadaveri, importate i papaveri. La vostra pace è in Afghanistan". "La sinistra combatta le schegge". "Riteniamo legittimo e necessario contestare la presenza di un esponente di chi partecipa alla guerra globale e permanente e di chi, ex segretario del Partito della Rifondazione Comunista, aveva fatto della nonviolenza la propria bandiera" dicono i collettivi universitari. Ma Bertinotti minimizza la contestazione, la circoscrive "ad un'ala della sinistra estrema, che rifiuta la non violenza" e spiega: "Per le forze pacifiste di sinistra si pone un problema: non c'è solo il terreno della lotta culturale contro il moderatismo, ma anche contro quelle schegge dell'estrema sinistra che rifiutano la politica e la non violenza''. In quest'ambito va fatta una ''battaglia culturale in pieno rispetto ma molto ferma. La rivoluzione non è un pranzo di gala, ma neppure la politica. Bisogna tentare di capire le verità di chi contesta anche se le forme sono considerate molto sbagliate". Trent'anni fa capitò a Lama. La contestazione fa tornare alla memoria un'altra protesta, ben più numerosa e cruenta: la cacciata di Luciano Lama avvenuta il 17 febbraio 1977. La protesta di oggi, invece, ridotta nei numeri fa comunque scalpore. Anzitutto perché è la prima volta che il leader di Rifondazione viene contestato sul tema del pacifismo da sempre cavallo di battaglia di Rifondazione. E poi perché la protesta avviene alla vigilia del voto sul rifinanziamento della missione italiana in Afghanistan che avverrà domani al Senato. Solidarietà a Bertinotti. E dalla maggioranza arrivanole prime reazioni. E sono tutte all'insegna della solidarietà a Bertinotti. "Guai se la democrazia si lascia influenzare da questi tipi di espressioni che sono legittime espressioni di pochi ma che non sono il polso del Paese", ha detto Romano Prodi. "I fischi e gli urli non hanno mai reso più credibile un'opinione. Tanto meno quando coprono il vuoto di idee e di proposte" dice Piero Fassino, segretario dei Ds. mentre Massimo D'Alema si dice "solidare" con il presidente della camera. "Fischi e insulti sono davvero un pessimo esempio di analfabetismo istituzionale" dice Renzo Lusetti della Margherita. Ma anche l'opposizione, per bocca del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini solidarizza con Bertinotti: "Queste contestazioni dimostrano la debolezza del pensiero". Anche se Maurizio Gasparri di An coglie l'occasione per ironizzare: "Chi di pacifismo colpisce di pacifismo perisce" e Giorgia Meloni (sempre di An) parla di "scandalosa tolleranza nei confronti degli estremisti". http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/politica/bertinotti-contestato/bertinotti-contestato/bertinotti-contestato.htmlche ne pensate? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alecto Posted March 26, 2007 Share Posted March 26, 2007 Parteggio per gli studenti! :sisi:Quell'uomo con l'età s'è rincretinito ed è diventato un ateo credente, rinnegatore delle sue idee.Si vede che il seggiolino ha fatto il suo dovere: è pure ingrassato!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mutinus Posted March 27, 2007 Share Posted March 27, 2007 Ricordo molto bene, per ragioni anagrafiche ( ahimè) quel giorno in cui Lama venne contestato dal "Collettivo di via dei Volsci".Correva l'anno 1977, il PCI veniva fatto oggetto di pesanti attacchi. L'accusa piu' comune era quella di essere la "stampella" del "potere borghese". I discorsi che giravano allora erano di questo tenore:( Comunicato del 3.02.'77 Collettivo di via Argentina - Roma)"Oggi, dopo che per oltre dieci giorni abbiamo assistito su L'Unità ad attacchi spietati al movimento degli studenti, alla sua capacità di fare giustizia dei socialdemocratici del PCI e delle loro squadracce mandate a disoccupare le facoltà, oggi alla vigilia della venuta di Lama per ristabilire l'ordine e la pace (sociale), il forcaiolo Ugo (nazionale) Pecchioli, neo ministro di polizia si scaglia con virulenza inusitata contro i comunisti di "via dei Volsci", unici responsabili, secondo lui, di paralizzare l'Università, il Policlinico, "...che aggrediscono militarmente lavoratori di partiti democratici in particolare luogo il nostro" (il PCI). "Lama, come da copione, venne violentemente fischiato e preso a bullonate. La storia ci ha detto ( orami noi siamo solo cronisti di una stagione tragica ) che atti di intimidazione come questi, discussioni sui "compagni che sbagliano" e autonomi col volto coperto che impugnano la "P38" sono stati il brodo di cultura delle Brigate Rosse.La Stampa moderata, lungi dal cogliere i pericoli che venivano da questi comportamenti insurreziolisti, non trovò di meglio che prendersela con Lama, col "paternalismo" del PCI e della CGIL.Io sono molto distante dalle posizioni di Bertinotti ( che conosco da quando era segretario della FIOM di Torino) Tuttavia mi sento di esprimergli la piu' fraterna e affettuosa solidarietà; non solo perchè un'attacco di questo tipo offende una persona degna e coerente, che per tutta la vita ha lottato a fianco dei lavoratori; per il ruolo istituzionale che ricopre; ma, soprattutto, perchè atti di intolleranza come quello di ieri si sa da dove iniziano e, purtroppo, si sa anche dove finiscono.Il pacifisomo è una cosa seria: io non ho mai visto difendere la pace con atti di violenza. Piano dunque a solidarizzare con una esigua minoranza facinorosa. Non è un caso che il Brigatismo rialzi la testa. Io ho vissuto da protagonista gli eventi degli anni settanta e, vi assicuro che non vi fu nulla di "sinistra" ( semmai di sinistro) nel delirio di chi voleva abbattere "lo Stato Borghese" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sugar85 Posted March 27, 2007 Share Posted March 27, 2007 Concordo con Mutinus certe azione dovrebbero appartenere alla storia tuttavia non mi sembra che la contestazione fatta a Bertinotti sia la stessa di quella fatta a Lama. Quello che certe gente non capisce (e mi domando se sono degni di chiamarsi studenti universitari) è che all'opposizione un partito fà propaganda mentre quando và al governo deve governare e quando diventi presidente della camera devi essere imparziale. Io sinceramente credo che rifondazione sis tia comportando abbastanza bene nel complesso. Sono più che convinto che se sono state fatte le liberalizzazioni di Bersani è stato grazie al loro appoggio convinto e se si può parlare di Dico non è certo per la coerenza dei Ds. Quanto alla guerra sono sempre stato dell'idea che lasciar macellare quelle persone fra di loro sia l'unica vera operazione umanitaria: i popoli progrediscono solo a loro spese, quando ci sono gli stranieri che "vogliono insegnare qualcosa" la colpa di tutti i mali va sempre su quest'ultimi, e si regredisce ancora di più... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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