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Sosteniamo il CUS !! Viva Salvi !!!


Guest equalmarriage

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Rei_Kashino

Non è quello che voglio e per cui lotto.Io voglio un istituto pubblico, per iniziare. Poi il matrimonio.Niente contratti privati, non m'interessa, nè credo sia giusto dovere sopportare ulteriori costi per avere tutela. Non ci sto.(E io farò il notaio, per cui una cosa del genere potrebbe far comodo alle mie tasche).Questo si chiama discriminare.

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Guest equalmarriage

Anch'io voglio un istituto che sia pubblico per le coppie di fatto.Il modo per raggiungerlo è pretenderlo, assieme (contemporaneamente, non "poi") alla pretesa di matrimonio adozioni e procreazione assistita.Quando io dico che voglio il CUS sia ben chiaro che premo affinchè sia adottato come "testo base" (DA MIGLIORARE, QUINDI ANCHE DA RENDERE PUBBLICO) per la discussione parlamentare al posto del ddl sui DiCo. Il mio discorso volto a sostenere il CUS è, infatti, principalmente per eliminare dal dibattito mediatico e politico il ddl sui DiCo (il quale non prevede alcun contratto, quindi alcuna unione, nè pubblica nè privata, ed è concepito con lo scopo intrinseco di affossare qualsiasi dibattito sulle unioni per le coppie di fatto). Non perchè mi sta bene che il CUS sia, come pare essere, confinato nel privato.In merito al notaio, c'è già chi vuole introdurre modifiche al ddl sul CUS di modo da sostituire la figura del notaio con una statale e senza quei costi là.

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Insomma è chiaro: il CUS va bene come testo-base, e va bene perché è migliorabile nella direzione giusta: contiene il concetto di «contratto» e quello di «unione», assenti nei ddl sui Di.Co. Quest'ultimo non ha in sé niente che possa consentire uno sviluppo in senso culturale e politico, anzi li blocca, oltre al fatto di essere già percepito come un Pacs, cosa che va assolutamente denunciata. Come già notò Equal, anche nel nome il CUS richiama i principi che quasi 15 anni fa hanno portato dal CUS al Pacs.

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Rei_Kashino

Secondo me è peggiore, dal punto di vista mediatico.La questione è che l'attenzione si è ora spostata su un testo che disciplina un istituto di diritto privato, senza riconoscimenti da parte dello stato di alcuni tipo di diritto.E' peggio dei Dico: con questi, nonostante i mille ostacoli temporali, dopo un tot di tempo ti vedevi riconosciuti dei diritti.Con i cus ti riconoscono un bel niente: o te lo sistemi da solo, oppure niente.

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Guest equalmarriage
Secondo me è peggiore, dal punto di vista mediatico.La questione è che l'attenzione si è ora spostata su un testo che disciplina un istituto di diritto privato, senza riconoscimenti da parte dello stato di alcuni tipo di diritto.E' peggio dei Dico: con questi, nonostante i mille ostacoli temporali, dopo un tot di tempo ti vedevi riconosciuti dei diritti.Con i cus ti riconoscono un bel niente: o te lo sistemi da solo, oppure niente.
Non credo, Rei Kashino...La sigla Di.Co. vuol dire "diritti ai coabitanti" e quindi non indica un modo per unirsi. Non si tratta di un mini-Pacs. Il CUS - Contratto di Unione Solidale è un modo per unirsi, seppure in maniera minore del PaCS. L'impatto anche mediatico di una unione, sebbene sia una unione minore del PaCS, non può che essere maggiore rispetto a quella che avrebbe una legge che non prevede alcuna unione (il ddl DiCo). Di più... il ddl DiCo non darebbe facoltà di scegliere cose come la comunione dei beni (dal grande valore pratico e anche simbolico!). Il CUS - Contratto di Unione Solidale invece sì. Il CUS sarebbe da migliorare, quindi anche da rendere incontestabile di fronte a terzi? Ok. Ma almeno è un buon "testo base" da cui partire, al contrario del ddl DiCo, il quale non prevede alcuna unione.
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Rei_Kashino

Be', il CUS sarebbe comunque opponibile ai terzi: non perchè fai un contratto di fronte al notaio, significa che questo non sia opponibile (altrimenti che senso avrebbe comprare casa di fronte ad un notaio?).La questione è un'altra: per quanto lacunosa e linguisticamente carente, i DIco avevano un impatto mediatico e na funzione più dirompente dei CUS. Tant'è vero che i teodem hanno alzato le barricate proprio su questo punto:perchè dare un riconoscimento pubblico ai conviventi, quando basterebbero modifiche di tipo privatistico per tutelarli?Quindi per me è: no.

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Guest equalmarriage
Be', il CUS sarebbe comunque opponibile ai terzi: non perchè fai un contratto di fronte al notaio, significa che questo non sia opponibile (altrimenti che senso avrebbe comprare casa di fronte ad un notaio?).La questione è un'altra: per quanto lacunosa e linguisticamente carente, i DIco avevano un impatto mediatico e na funzione più dirompente dei CUS. Tant'è vero che i teodem hanno alzato le barricate proprio su questo punto:perchè dare un riconoscimento pubblico ai conviventi, quando basterebbero modifiche di tipo privatistico per tutelarli?Quindi per me è: no.
Qui si travisano le cose...I teo-dem hanno alzato le barricate su tutto, a cominciare dai PACS.Loro lo stanno facendo anche sul ddl DiCo, nonostante il ddl abbia avuto origine dalla catto-omofoba Rosy Bindi che si è consultata coi vescovi, per un motivo ben preciso: far passare l'idea che la controversa questione coppie di fatto possa stare, e stia, tutta in un provvedimento sulle singole persone in coabitazione SENZA ALCUN TIPO DI PACS O PSEUDO-PACS... al fine di evitare che il dibattito sociale e politico possa sfociare e sfoci nell'approvazione di una UNIONE, CIOE' DI UN PACS O DI UNO PSEUDO-PACS. Non crederai mica che la Chiesa e i cosiddetti teo-dem di sinistra e di destra si oppongano a un provvedimento su singole persone in coabitazione per loro convinzione?! Sveglia, amico...!!Le stanno cominciando ad alzare anche sul CUS (vedi ad esempio la catto-omofoba Rosy Bindi che lo ha appena definito un pericoloso modo di istituire un para-matrimonio... esattamente la medesima critica che la Chiesa stessa rivolge al ddl DiCo). Leggi notizia da www.gaynews.it ( http://www.gaynews.it/view.php?ID=73124 ). Chi non le sta alzando ora, le alzerà in seguito... don't worry about it. Esattamente come è avvenuto mesi fa (quando si parlava di PACS tutti i catto-omofobi giù a dire che bastava una legge su diritti individuali, appena è apparsa una proposta su diritti individuali --- la proposta DiCo--- in sostituzione di quella sul PACS tutti giù a protestare anche contro questa proposta). E' un classico... la Chiesa e i teo-dem ragionano e agiscono così, in questo modo.Loro trovano e troveranno sempre un motivo, o uno scopo (come nel caso attuale contro il ddl DiCo), per cui protestare... qualunque cosa te proponga qualunque testo abbia tale proposta.PS: come fai a rapportare l'impatto mediatico che il CUS - Contratto di Unione Solidale ha ora con l'impatto mediatico di altre cose se la proposta del CUS è saltata fuori solo pochissimi giorni fa e sta iniziando solo ora a farsi conoscere??!! Io sono convinto che se portassimo avanti questa cosa... inevitabilmente l'impatto sarebbe maggiore, in quanto qui si tratta del riconoscimento di una UNIONE INTERPERSONALE, non di diritti o dirittini a singole persone.
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E' vero che i teo-dem non ammetteranno mai la pubblicizzazione di nessun istituto.In effetti se però spostiamo il CUS davanti ad un pubblico ufficiale risalteranno fuorigli stessi problemi dei DiCo: cioè non solo i teo dem, ma pure Biondi e la Margheritaobietterebbero che un contratto pubblico tipo CUS fatto in Comune etc etc è un piccolomatrimonio...altrimenti non si spiegherebbe perchè dai PACS siamo finiti ai DiCO...Quindi la via è quella dell'atto notarile opponibile ai terzi in quanto trascritto in un pubblicoregistro tenuto dai notai. La via che io segnalo è quella che dà il risultato praticopercorribile in questo parlamento, secondo me più vantaggioso. Altra cosa è se mancheràla opponibilità ai terzi ( il notaio non può darla...come non la dà per la automobile o la casa)L'impatto mediatico, è difficile da prevedere, bisogna vedere come la cosa è presentata.Se si mette l'accento sul fatto che l'atto è privato o se si mette l'accento sul fatto che silegalizza la coppia omosessuale. Purtroppo la "comunità lgbt" ha fatto una delega in bianco ed incasserà qualunque cosa come un regalo dei partiti ( cosa che in parte è, perchè una campagna vera di mobilitazionenon siamo riusciti a suscitarla...almeno non ancora ) quindi non influiremo più che tanto su questoprocesso di presentazione mediatica.Questo perchè siamo deboli....Però l'unica alternativa sarebbe allora dire: non vogliamo regali, preferiamo aspettare quando saremo in grado di costringervi a prenderci in seria considerazione

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Guest equalmarriage

Io dico:Intanto eliminiamo dal dibattito il ddl DiCo, che non prevede alcun tipo di UNIONE. Cominciamo quindi col mettere come "testo base" per il dibattito parlamentare e sociale il riconoscimento dell'UNIONE (il ddl sul CUS). Poi penseremo a fare passi avanti, e quindi a premere per eventuali miglioramenti a questo "testo base" mano mano che avanza la discussione.Io penso che l'impatto mediatico di una unione tra due persone, ancorchè senza tutto quel valore pubblico di un PACS, sarebbe con ottima probabilità molto maggiore rispetto l'impatto mediatico di un ddl SENZA alcuna unione (il ddl DiCo non prevede alcuna unione interpersonale!).PS: il ddl DiCo non sarebbe per niente un regalo perchè è il tentativo omofobico e clericale di dare uno stop grosso come una casa al dibattito sociale e politico sul riconoscimento delle UNIONI iNTERPERSONALI per le coppie di fatto anche gay. Piuttosto che vedere approvato il ddl DiCo preferisco che l'atteggiamento della comunità glbt sia quello di organizzarsi in lobby e insistere fino allo sfinimento per PACS o simil-PACS per le coppie di fatto, cominciando DA ORA a esigere anche l'apertura di Matrimonio, adozioni e procreazione assistita (YOU DON'T EVEN GET HALF A LOAF IF YOU ASK FOR HALF A LOAF !!!!).

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Vabbè manca l'animus donandi ( ma di fatto non è neanchea mio avviso il frutto di malizia, quanto dell'accidentale e fallitaesigenza di Fassino di far vedere che si può legiferare insieme alla Bindi )Però è inutile che ci metti le maiuscole a noi... :look:Semmai sono Arcigay&C. che dovrebbero chiarirsile idee, De Giorgi ha detto che erano meglio dei PACS,Zan ha detto "a caval donato non si guarda in bocca"salvo poi dimettersi dai DS, Grillini ha detto che il suoera un sì condizionato al miglioramento....insomma èun casino!!Diciamoci la verità bisognerebbe che per il Gay Pridesi vedesse di prendere una decisione chiara, che sia unitariae non magari un documento di 5 pagine per celare il disaccordosostanziale ( insomma scimmiottando il programma dell'Unione,di Prodi intendo.... :salut: non la nostra Unione ) altrimenti non saremomai capaci di far altro che deleghe in bianco

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