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Dichiarazioni del capo della CEI Bagnasco: i DI.CO. come incesto e pedofilia


Cosgrove

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http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/31/bagnasco_dico_incesto.shtmlLe parole di Bagnasco sui DI.Co. danno la misura della decadenza culturale,intellettuale e morale della gerarchia cattolica. Cosa c'entra l'eventuale riconoscimento delle unioni di fatto, etero od omosessuali, con l'incesto e la pedofilia (da che pulpito, poi, vista l'incidenza della pedofilia nella chiesa cattolica)? E' proprio il caso di insultare milioni di coppie, gay ed etero, che si amano e che non fanno nulla di male?La CEI non se ne rende conto, ma di questo passo rischia la crisi di rigetto. E forse sarà meglio per tutti quando questi squallidi prelati rimarranno inascoltati.Io questo lo chiamo arrampicarsi sugli specchi. Del resto, chi non ha argomenti validi che fa? Insulta!O cita a sproposito casi, come il proposto "partito dei pedofili" in Olanda, che non avrà e non può avere un seguito. La pedofilia e l'incestonon avranno mai diritto di cittadinanza in una legislazione civile, in quanto implicano quasi sempre una violenza e un abuso. il caso del riconoscimento di coppie di fatto di adulti consenzienti è completamente diverso. Voi che ne dite? Lui dice: "sono stato frainteso" Ma NO?
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La nuova sparata di Bagnasco, ex cappellano generale dell'esercito italiano, sono state cos commentate dal Circolo Mario Mieli. Io francamente non capisco come affermazioni così grossolane nell'accomunare fenomeni diversi, possano essere seriamente prese in considerazione. E poi se I vescovi tenessero in conseiderazione l'invito di Gesù: "chi è senza peccato scagli la prima pietra" dovrebbero proprio votarsi a un silenzio permanente!

31 marzoGuardati in Cagnasco Mons . Bagnasco, neo presidente CEI si scaglia ancora una volta contro la legalizzazione di forme stabili di convivenza definendole aberrazioni al pari di pedofilia e incesto.La campagna di odio e di disinformazione iniziata dal generale, nuovo presidente dei vescovi italiani, non conosce sosta neanche per la Pasqua e continua ad additare ed ingiuriare milioni di italiani che vivono in coppia senza essere sposati.La Chiesa che usa queste parole è la stessa Chiesa che per interessi di bottega ha sempre mirato a coprire e a insabbiare i numerosi casi pedofilia emersi al suo interno, compreso il caso dell’allora Cardinal Ratzinger che, essendo divenuto Papa, pur chiamato in giudizio negli USA, ha adesso opposto la sua qualità di “capo di Stato” per sottrarsi al giudizio. Evidentemente un pastore tanto pronto a lanciare anatemi e condanne al suo gregge ritiene di essere superiore al giudizio degli uomini sugli stessi temi che a parole condanna. Ci dica general Bagnasco, non è aberrante anche questo?Se Bagnasco è preoccupato per il problema della pedofilia si faccia un giro per gli oratori e i convitti e collabori con la giustizia italiana qualora scopra che qualcosa non va piuttosto che scagliarsi contro i cittadini omosessuali e coloro che convivono.Di fronte a questa crescente animosità verbale il Circolo Di Cultura Omosessuale Mario Mieli chiede un incontro urgente con il Ministro dell’Interno, che già si è dimostrato attento ai problemi di rapporto tra religione e diritti umani, perché preoccupato dell’escalation di odio, e diffamazione nei confronti della comunità e dei cittadini GLBT. Siamo inoltre pronti ad intraprendere nuove e incisive forme di protesta civile contro questa vera e propria aggressione mediatica.Circolo di Cultura Omosessuale Mario MieliPer il Direttivo Andrea Maccarrone
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Guest equalmarriage

Le frasi di Bagnasco? Squallide.Ma non sono sorpreso, sono anni che quelli là vanno avanti a dirle.Fanno male... ma oramai ho capito che sarà sempre così.Cosgrove, scrivi: "La [...] e l'incesto non avranno mai diritto di cittadinanza in una legislazione civile, [...] implicano quasi sempre una violenza e un abuso."Io non vedo niente di male nell'incesto, e in eventuali matrimoni tra consanguinei.Se riguarda persone adulte consenzienti, non vi è alcuna violenza, abuso.In Italia i rapporti incestuosi sono sì esclusi dalle nozze ma non sono di per se illegali... sono illegali, se non ricordo male, solo quando ne deriva "pubblico scandalo". Difatti sono inseriti nel Codice Penale sotto il titolo "Dei Delitti contro la MORALE familiare". A me pare che sia la situazione giuridica attuale quella senza diritto di cittadinanza in un Paese che si definisce civile.

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Concordo con equalmarriage. Per altro, pare proprio che quella dell'incompatibilità genetica tra fratelli sia una palla, a livello statistico...

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Concordo anch'io con Equal (preziosa la tua precisazione). Mi piacerebbe sapere qualcosa di più sulla non incompatibilità genetica tra fratelli di cui parla Devil, e di cui non so niente.Le parole di Bagnasco sono di un tremendo squallore. Ma bisogna fare un passo di più che rigettarle introiettando però l'horror per la pedofilia. Bisogna avere al riguardo una posizione di ragione, non di immediatezza e passione, perché queste portano a lapidare la gente, a non fare distinzioni, che sono la sola salvezza da ogni tipo di imbarbarimento. Per quanto mi riguarda, ritengo che pedofilia sia un concetto innanzitutto da decostruire, come si è detto in altro topic.

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attenzione! è vero che tra parenti aumentano le possibilità di contrarre malattie genetiche. perche le malattie genetiche sono molto rare, e è piu facile che vi siano nella stessa famiglia xke si trasmettono genitori-figli. quindi due fratelli, magari nn malati, ma solo porattori sani, è piu probabile che diano vita a un individuo con due alleli recessivi,e che quindi manifesti la malattia. è qualcosa di MOLTO difficile da spiegare, soprattutto se nn si conoscono le modalità di ereditarietà e se sono 1.30 di notte!, ho provato a sintetizzarlo!

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Tornando ai Di.CO. , è una legge altamente migliorabile.Sinceramente sarebbe stata molto meglio una legge che riconosce le unioni civili fra omosessuali, estendendo i diritti derivantio dal matrimonio civile. Ma Bagnasco saerbbe diventato ancora più isterico.Bisognerebbe vaccinare il pastore tedesco e i suoi botoli della CEI dalla rabbia omofoba. Ma forse bisognerebbe non votare più partiti e politici troppo proni ai diktat del Vaticano. Ma ce ne sono che non si genuflettono?

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Oddio, in realtà sull'incesto sono parzialmente favorevole... :gha:A parte che si definisce incesto anche il rapporto genitore-figlio. Sarei favorevole solo nel caso di fratelli coetanei o poco più, nel senso, nel caso in cui non esista un rapporto di sudditanza psicologia tra le due persone, ma che siano entrambi pienamente consenzienti...Ciò non toglie che, comunque sia, speravo che il falso mito omosessualità = pedofilia fosse stato eliminato e trovo sinceramente deprimente che esista ancora gente che la pensi in un certo modo, e accomuni un rapporto tra due persone consenzienti con una violenza sessuale a scapito di una persona più debole. :gha:Che gente... :gha:

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Sfugge che quella della violenza è una comoda scusa per attaccare. SENZA negare i casi di violenza REALI, l'equiparazione pedofilia - violenza è un comodo sistema per negare la legittimità di rapporti di un certo tipo. Dato alla "società civile" è stato inculcato questo concetto, adesso se si vuole tentare di mettere in fuorigioco un'altra linea di orientamento sessuale, che è quella omosessuale (nettamente minoritaria), si cerca di far passare l'attrazione di una persona verso un'altra dello stesso sesso, come qualcosa di disdicevole, non produttivo, contrario alla natura dell'uomo.. deviato appunto. E come demonizzare meglio il nemico, se non accostandolo a chi ancor più largamente (a ragione?) odiato? I "deviati" per eccellenza.Una persona rientrante in una minoranza, che abbocca, merita questi accostamenti e la conseguente condanna non per quello che fa, ma per quello che è!Al contrario chi riconosce dignità anche a quelle tendenze sfuggevoli al rigido inquadramento gay-etero, verso le quali si orientano (laddove non si reprime/autoreprime) tutte quelle persone non allineabili, merita supporto. Mi sta bene si scenda in piazza cogli striscioni, love has no gender! Poi però non mi si dica che ha un età. Anche perchè ok, la pedofilia è qualcosa di diverso dall'omosessualità MA QUANTO DIVERSO?Sicuri come si vorrebbe, la differenza risieda nella violenza? I gay non fanno male a nessuno i pedoni sempre.Allora.. agli omosessuali piacciono agli uomini gli uomini, alle donne le donne. Ok. Ma QUALI RIFERIMENTI si tengono in considerazione, oltre al gender? Ci saranno coloro a cui piacciono i bear, cosi come quelli che preferiscono i ragazzi più efebici. Eppure non mi sembra scatti una diversa classicazione tra questi: entrambi si dichiarano gay se gli vien chiesto. Ora, dall'altra parte, intanto c'è una qualche difficoltà nel definire i bambini, gli adolescenti, gli adulti.. ma oltre a questo, ci sarà allo stesso modo chi preferisce i ragazzini più mascolini, chi le femminelle, a chi piacciono più maturi, a chi meno. Questo crea confusione se si vuole schematizzare-etichettare. Arbitrariamente si potrebbe trasformare in un pedofilo un uomo che bazzica ragazzi più giovani, e in un gay un ragazzo che pedofilo lo è più a ragione.Nella cultura dominante, che un uomo s'accompagni ad una ragazza più giovane, ci può stare (se la differenza è davvero marcata si da adito alle malelingue). Ma che la sua spalla sia un ragazzo, questo no, succede il putiferio! Il secondo caso è quello che meglio risalterà, ed è il secondo caso che verrà impugnato per attaccare i gay.Gli stessi gay che attaccano alla cieca anzichè capire che se a uno piacciono gli adolescenti puberi, potranno esserci delle cause, ma semplicemente è così. Gli piacciono, si trova bene con loro. Se si dimostra una brava persona, ed è reciproco il desiderio di mantenere una salda relazione, perchè no?Certo, è più facile scaricare e dargli giù, che non accettarli sulla stessa barca certi capri espiatori.Se però un giorno si tornasse ad accettare maggiormente la pederastia che non l'omosessualità, considerandola (come potrebbe essere) più vicina all'eterosessualità (e quindi alla "normalità"), che non l'attrazione per maschi adulti, poi come la metteremmo si invertissero le parti e a venir scaricate fossero quelle minoranze che oggi non si sanno guardare intorno?

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Se però un giorno si tornasse ad accettare maggiormente la pederastia che non l'omosessualità, considerandola (come potrebbe essere) più vicina all'eterosessualità (e quindi alla "normalità"), che non l'attrazione per maschi adulti, poi come la metteremmo si invertissero le parti e a venir scaricate fossero quelle minoranze che oggi non si sanno guardare intorno?        
Ottima osservazione. Basta pensare alla società classica, dove quella che veniva esaltata (Grecia) o comunque ammessa (Roma) era innanzitutto la pederastia, a partire dal 12° anno di età del ragazzo, mentre l'omosessuale passivo (si direbbe oggi) adulto qualche battutaccia, soprattutto a Roma, se la tirava dietro. In realtà, a chi conosca la storia dell'omosessualità, sarà difficile negare che la pederastia ha garantito e protetto l'omosessualità. Su questo almeno si dovrebbe riflettere.
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BAGNASCO VERGOGNAMa avete sentito della festa dell'omofobia ieri a Roma? Nella Basilica di San Giovanni il Carinal Ruini celebraav una messa in suffraggio di Giovanni Paolo II alla presenza del presidente polacco (il cui nome mi rifiuto di pronunciare). Se sapevo che veniva anche questo mi piazzavo fuori dalla chiesa con VERGOGNA, LKA FESTA DEGLI OMOFOBI, due vivi e uno morto... che voliono anche fare santo... andiamo bene!!

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Solo io sento la mancanza di Ruini? Lui era un vero diplomatico, in confronto a Bagnasco. :rotfl: Se continua così, la Chiesa imploderà su se stessa e sulle idiozie che i suoi capi sparano. Che poi non sarebbe neanche un male...

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Lasciando perdere le varie strutture che da entrambi le parti tradiscono effettivamente un teatrino molto classico e tipico della storia italiana dei rapporti con i media, in effetti ciò che ha detto il cardinale non è tanto insensato quanto circolare...In pratica esiste una morale di base (naturale, preferirebbe lui) che dovrebbe portare la gente ad astenersi da certe cose anche quando ci sarebbe consensualità e anche quando nessuno sembrerebbe rimetterci qualcosa. Questo potrebbe essere anche vero, e in fondo io credo che tale morale esista. L'idea è, però, che dire di no sempre a meno cose porterebbe la morale ad avere meno presa su un numero sempre più grande di cose. Si può anche supporre che la maggior parte delle persone che per "moralità basilare" si escludono da certe dimensioni considerate oggi devianti (come pure l'omosessualità) potrebbero riconsiderare la cosa e entrarvi anche loro, per scelta, o per curiosità, diciamo. Perchè potrebbero rendersi conto che non c'è niente di male.Effettivamente questo processo, (dire di no sempre a meno cose) potrebbe prima o poi portare all'abberrazione...e tuttavia a quel punto sarebbe proprio la morale naturale delle persone a "salvarci", a far capire che certi limiti sono stati superati. In fondo la storia ci insegna che, per quanto una società possa essere corrotta o sbagliata, per il solo fatto che l'umanità si rinnova a ogni generazione, finisce sempre per nascervi una nuova coscienza che in qualche modo si oppone a quella presistente (che può solo in parte, attraverso la propria eredità sociale, culturale ecc. condizionare quelle successive).Ritengo quindi che dire di no sempre a meno cose possa solo giovare alla società, e che il rischio di farlo troppo non sia mai irreversibile. Diciamo solo che potrebbero essere alcuni tempi a pagarne il prezzo, come un grande prezzo ha ad esempio pagato il '900, lasciandoci però con la speranza che alcuni errori, se non proprio irripetibili, ci abbiano almeno insegnato qualcosa.

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esiste una morale di base (naturale, preferirebbe lui) che dovrebbe portare la gente ad astenersi da certe cose anche quando ci sarebbe consensualità e anche quando nessuno sembrerebbe rimetterci qualcosa. Questo potrebbe essere anche vero, e in fondo io credo che tale morale esista. L'idea è, però, che dire di no sempre a meno cose porterebbe la morale ad avere meno presa su un numero sempre più grande di cose. Si può anche supporre che la maggior parte delle persone che per "moralità basilare" si escludono da certe dimensioni considerate oggi devianti (come pure l'omosessualità) potrebbero riconsiderare la cosa e entrarvi anche loro, per scelta, o per curiosità, diciamo. Perchè potrebbero rendersi conto che non c'è niente di male.Effettivamente questo processo, (dire di no sempre a meno cose) potrebbe prima o poi portare all'abberrazione...e tuttavia a quel punto sarebbe proprio la morale naturale delle persone a "salvarci" [...] la storia ci insegna che, per quanto una società possa essere corrotta o sbagliata, per il solo fatto che l'umanità si rinnova a ogni generazione, finisce sempre per nascervi una nuova coscienza [...]Ritengo quindi che dire di no sempre a meno cose possa solo giovare alla società, e che il rischio di farlo troppo non sia mai irreversibile.
E' un bellissimo ragionamento, il tuo, che porta su un piano più generale, come dall'alto, la visione di quel cumulo di interdetti o di autorinunce preventuve di cui parliamo. Bella anche la distinzione tra morale della rinuncia di base che il cristianesimo presenta come 'naturale' e la morale «naturale» delle persone che ci può 'salvare' dalle conseguenze della prima. Mi sembra la premessa di un manifesto progressive fondato su ragione ed esperienza (ma esperienza vera, non finta) e sull'ipotesi che l'ideale dell'inclusività contiene in sé gli antidoti, o li trova nella storia, comunque finita, a eventuali errori.
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