Cosgrove Posted April 3, 2007 Share Posted April 3, 2007 Per chi crede di essere in possesso della "Verità Ultima", della "Formula Infallibile" per migliorare la società e salvare l'Umanità, tutto è relativo. I comandamenti contro l'omicidio, il furto, la strage sono irrilevanti di fronte al Trionfo dell'Idea. Per chi è in possesso della Verità Assoluta, non esistono Diritti della Persona, non esistono affetti, non esistono leggi umane o morali: tutto è annullato dal Sacro scopo del Trionfo della Verità. Così, in nome di questo Assoluto relativizzante, i roghi degli eretici sono la loro salvezza, pogrom e genocidi sono il mezzo per raggiungere la Società Perfetta, che importa se si devono sterminare milioni di kulaki? Crociate, jihad, fatwe, stragi suicide, tutto per il Trionfo dell'Idea.E la morale, e i diritti umani, relativizzati fino a scomparire, non contano più nulla.Io invece credo che esista una legge morale universale, implicita nell'insegnamento Gesù, enunciata nella Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del cittadino: nessuno ha il diritto di relativizzare le norme contro l'omicidio, la mutilazione, lo stupro, la discriminazione e la persecuzione razziale e omofobica in nome di una pretesa "Verità" assoluta, di una pretesa "palingenesi storica" o "rivoluzione sociale" tipo quelle di hitler, stalinn, mao,pol pot,fidel castro.Gli assolutismi religiosi o idealistici hamnno promosso i più grandi crimini della storia, relativizzando e annullando il valore della vita e della libertà umana. E' l'assolutismo la forma più perniciosa di relativismo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Devil Boy Posted April 5, 2007 Share Posted April 5, 2007 Ovviamente concordo. Appena ho letto la parola assolutismo mi è venuta in mente la fallaci... scrittrice defunta, ma che credeva di avere la verità in tasca, che pensava di essere una grande perché lei, e solo lei, scriveva e vendeva con successo i suoi libri razzisti...Ad ogni modo, la religione e l'idealismo è insieme fattore di prosperità e di decadenza di un popolo. Non è un caso se i paesi che OGGI hanno ottenuto conquiste civili siano storicamente cristiani, a mio avviso. Son serviti 2 millenni, ma la società cristiana si è man mano aperta sempre di più. La caduta dell'assolutismo di un papa non eletto democraticamente potrebbe essere un'ottima conquista, IMO. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Anakreon Posted April 7, 2007 Share Posted April 7, 2007 Caro Cosgrove, lamenti:“Per chi crede di essere in possesso della "Verità Ultima", della "Formula Infallibile" per migliorare la società e salvare l'Umanità, tutto è relativo. I comandamenti contro l'omicidio, il furto, la strage sono irrilevanti di fronte al Trionfo dell'Idea.”.Non dici cosa falsa.Non di meno, affinché siano dedotte eccezioni a quelle regole della vita civile, che paiono e forse sono universali, non è necessario che alcuno ponga, per la salute del genere umano, una “verità ultima”, una “formula infallibile”, come scrivi. Tal volta può essere assai quel principio, per cui, necessitati a conservare un bene maggiore, conviene che gli uomini gettino un bene minore, pur conculcando la giustizia e la legge. Ripetendo le gesta degli uomini, antichi e nuovi, potrai notare esempi innumeri, dei quali ad alcuni possiamo senz’altro ripugnare, da altri, forse, non dissentire. Per altro, Tu stesso, quando scrivi:“Io invece credo che esista una legge morale universale, implicita nell'insegnamento Gesù, enunciata nella Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del cittadino: nessuno ha il diritto di relativizzare le norme contro l'omicidio, la mutilazione, lo stupro, la discriminazione e la persecuzione razziale e omofobica”,poni verità certe ed inconcusse, principii inconfutabili ed universali, che non soffrono violazione né eccezione.Hai per certo che ogni altro uomo, in ogni tempo, in ogni luogo, consentirebbe pienamente e cecamente con Te ?.Consideriamo un’azione, che citi:la mutilazione.Pare che ogni mortale possa convenire, negando sia lecito mutilare alcuno:forse hai in mente la consuetudine Africana di abradere parte delle membra genitali delle fanciulle.Ma qualcuno potrebbe annotare che anche gli Ebrei e molti Cristiani riformati mutilano, circoncidendo, le membra genitali dei fanciulli:è cosa meno crudele, più tollerabile ?.Forse perché fu parte di tradizioni che ci sono prossime e che, quindi, pur non lodando, soffriamo siano conservate, quasi fossero patrimonio comune della nostra cultura umana ?.Consideriamone un’altra:l’omicidio.Forse che, in tempi bellici, uccidere il nemico non è solo azione lecita, ma anche debita, per consenso quasi universale ?.Molti, veramente, negano sia lecito anche appellare omicidio il difendere sé stesso od i suoi cari od i suoi beni, uccidendo l’assalitore.Concludi:“Gli assolutismi religiosi o idealistici hanno promosso i più grandi crimini della storia, relativizzando e annullando il valore della vita e della libertà umana. E' l'assolutismo la forma più perniciosa di relativismo.”.Tu stimi, dunque, la vita e la libertà del singolo uomo quali beni supremi ed assoluti, innanzi ad ogni altro ?.Lasciamo la libertà, il cui significato può variare secondo le varie genti umane e consideriamo la vita in sé e per sé:se la poni come bene supremo ed assoluto, corri un pericolo altrettanto grave, che quello da cui vuoi fuggire e per cui vituperi coloro i quali, in nome del bene universale, fecero strage di viventi; che cioè, pur che si conservi la vita, sia tolto agli uomini ogni altro bene terreno e, primo tra tutti, una libertà vera e non solo apparente.Per altro, non dimenticare che coloro stessi, i quali prima definirono e sancirono la famosa “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”, furono poi esemplari e funesti omicidi d’uomini e cittadini.In somma, porre la vita e la libertà dell’uomo sopra tutto non mi pare, per i mortali, formula di felicità più sicura ed efficace, che sia obbedire a qual si voglia altra verità ultima ed assoluta, predicata da un uomo o sancita da un dio.O meglio, essa potrebbe essere formula di felicità sicura, se noi uomini ci contentassimo d’una vita pur che fosse, d’una vita cioè di mera conservazione d’un corpo sano, e se ci bastasse la libertà di conservare tale vita:ma non reputo vero che i mortali, nei secoli, siano mai stati contenti né di vivere solamente né d’essere liberi di vivere solamente.Anakreon. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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