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Migliori film gay 2010-19


Krad77

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2 hours ago, Hinzelmann said:

Boy culture, non gay culture

Rientra nel filone delle commedie gay del primo decennio, insieme alla serie Eating Out, credo che il regista sarebbe ben contento del tuo commento perchè quello era esattamente il target che si riproponeva di raggiungere, però è del 2006

ahhaha oddio ho scritto male il titolo, chiedo venia :D 

Bahhh si che stupido sono, è vero! Non è recente e non rientra nella decade.

Edited by Fabio91
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12 hours ago, mauzz said:

ciao a tutti mi sono appena iscritto, a me piace molto i film del regista argentino Marco Berger. Lo conoscete?

Certo. Berger è un gigante dell’omoerotismo anche se in alcuni lavori dimostra di poter fare anche di più. Se ci fai caso ho inserito due suoi film in classifica, in posizioni molto alte (2 e 4).

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On 12/28/2019 at 8:50 PM, Krad77 said:

Prendendo spunto da qualche tweet ed un articolo letto online, ho fatto anche la mia classifica. Non ho fatto una classifica queer perché non ne so abbastanza di cinema lesbo e trans... inoltre con una top ten non ci potevo stare dentro ed ho messo una top 15, con tre menzioni speciali. Tutti i titoli sono in lingua originale.

 

1 Love, Simon (Greg Berlanti, 2018)
2 Tensión sexual, Volumen 1: Volátil (M. Berger M. Monaco 2012)
3 God's Own Country (Francis Lee 2017)
4 Un rubio (Marco Berger 2019)
5 Quand on a 17 ans (André Techiné 2016)
6 Théo et Hugo dans le même bateau (O. Ducastel J. Martinau 2016)
7 L’inconnu du lac (Alain Guiraudie, 2013)
8 Five dances (Alan Brown 2013)
9 Pride (Matthew Warchus, 2014)
10 Freier Fall (Stepehn Lacant 2013) 
11 Fyra År Till (Tova Magnusson 2010)
12 4th Man Out (Andrew Nackman, 2015)
13 Weekend (Andrew Haigh, 2011)
14 Euforia (Valeria Golino 2018)
15 Howl (R. Epstein, J. Friedman 2010)


Menzioni speciali:
Moonlight (Barry Jenkins, 2016)
Beach Rats (Eliza Hittman, 2017)
Eastern Boys (Robin Campillo 2013)

eh si volatil mi è piaciuto. Non avevo letto questo post. Tu parli pure di Tom a la feme o come si scrive Ahahah quello è fico pure.  Hai visto God 's own country e pure quello approvo! 

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21 hours ago, marce84 said:

Il padre d'Italia, un piccolo grande film, che reinventa il road movie ed è di rara sensibilità, ingiustamente ignorato dal pubblico

beh, ma lì l'omosessualità non è centrale nella storia.

 insomma, gran film, un Luchino Marinelli spettacolare (in tutti i sensi.. capisci a me..) però non lo considererei un film lgbt

18 hours ago, Fabio91 said:

Una casa alla fine del mondo" con Colin Farrell

è del 2004

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4 hours ago, freedog said:

però non lo considererei un film lgbt

Dissento.

Ho visto solo l’inizio per ora, però sicuramente Il padre d’Italia è un film gay, o a tema gay, o gay themed movie, o di interesse gay, o comunque lo vogliate chiamare.

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19 hours ago, Krad77 said:

Dissento.

Ho visto solo l’inizio per ora, però sicuramente Il padre d’Italia è un film gay, o a tema gay, o gay themed movie, o di interesse gay, o comunque lo vogliate chiamare.

tolti i primi 5 minuti nella dark, non c'è più traccia di attività sessuale del protagonista in tutta la pellicola.

ma come road movie è bellerrimo, con Luchino & la Ragonese semplicemente magnifici

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8 minutes ago, Hinzelmann said:

Vabbè ma in un road movie l'attività sessuale è sempre una parentesi

non c'è proprio; anzi, nel loro girovagare finiscono pure in un convento di suore...

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Ma non c’entra nulla quanto sesso gay si faccia scusa.

Il protagonista interpretato da Marinelli è gay, chiaro, si confronta con la paternità per tutto il film, è fondamentale la sua sessualità, fosse stato etero il film sarebbe completamente diverso, con significati completamente diversi, ma anche se così non fosse, è una rappresentazione esplicita di personaggio gay (non marginale) che è proprio esattamente la condizione necessaria e sufficiente per classificare “film gay”.

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10 minutes ago, Krad77 said:

Ma non c’entra nulla quanto sesso gay si faccia scusa.

Il protagonista interpretato da Marinelli è gay, chiaro, si confronta con la paternità per tutto il film, è fondamentale la sua sessualità, fosse stato etero il film sarebbe completamente diverso, con significati completamente diversi, ma anche se così non fosse, è una rappresentazione esplicita di personaggio gay (non marginale) che è proprio esattamente la condizione necessaria e sufficiente per classificare “film gay”.

Concordo. A free, ma che staje a di'? Come è il mio romanesco? 😁

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2 hours ago, freedog said:

non c'è proprio; anzi, nel loro girovagare finiscono pure in un convento di suore...

Fai scattare il malus "suore" XD

Ma è una scena di suore gratuite, o è giustificata dalla trama?

In questo momento non lo ricordo però non puoi dare per scontato che siano suore gratuite come se fosse uno sceneggiato RAI qualsiasi, al cinema le suore ci possono pure stare

Edited by Hinzelmann
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12 hours ago, marce84 said:

Come è il mio romanesco? 😁

pessimo

11 hours ago, Hinzelmann said:

è una scena di suore gratuite, o è giustificata dalla trama?

giustificata dalla trama; altro non spoilero

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Quelli che mi hanno colpito particolarmente o stravolto alcuni schemi mentali:

  • Weekend
  • Call me by your name
  • Looking
  • I want your love

Nei 2000-2010 metterei anche

  • Greek Pete
  • In their room
  • O fantasma
Edited by BeeFree
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20 minutes ago, marce84 said:

In their room di Travis Mathews? Molto eccitante, altro che porno. 

ma non è un documentario/serie tv?

con tuto il rispetto per il genere, che c'azzecca coi film?

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Comunque è il regista di I want your love e Interior Leather Bar

 @freedog si potrebbe dire che mescolare i generi ( il porno al film, il film al documentario etc ) è una sua cifra stilistica

Salvo il fatto che francamente non ho trovato in nessun caso il risultato convincente

( ma un film non riuscito può colpire per motivi strettamente autobiografici magari questo è il caso )

 

 

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ragà, non vorrei passasse l'idea che ho delle perplessità su Matews perchè fa soft porno e che quindi non considerassi i suoi film per bakkettonismo di ritorno.

qsa di suo ho visto (per esempio quello sui leather mi manca), ma mi sembra che la sua cifra stilistica, più che da film "canonico", ossia il racconto di una storia con tanto di plot, script, sceneggiatura eccetera, sia quella di scegliere dei gay  "dalla strada" (nel senso non modelli superfisicati da porno), piazzarli davanti alla minicamera e vedere che succede nella loro quotidianità, senza censurarne il risultato.

Il real life però è una cifra stilistica dei documentari, non dei film.

E no, non sono la stessa cosa

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4 minutes ago, freedog said:

non vorrei passasse l'idea che ho delle perplessità su Matews perchè fa soft porno

Ma figurati non ci ha pensato nessuno

7 minutes ago, freedog said:

per esempio quello sui leather mi manca

Magari fosse un film sui leather, in realtà è un film documentario sul dietro le quinte di Cruising

Franco e Mathews interpretano se stessi, due registi impegnati in un progetto cinematografico che tenta di ricreare i 40 minuti di scene sessualmente esplicite tagliate dal controverso film del 1980 Cruising, che, a causa di varie scene esplicite il film trovò la censura della Motion Picture Association of America. Nel film Al Pacino interpretava un poliziotto sotto copertura che indagava su un serial killer che agiva nell'ambiente gay.

Il film tenta più che altro di raccontare il dietro le quinte di un film, analizzando vari aspetti di un progetto cinematografico, dal rapporto con gli attori, il conflitto tra libertà creativa e la censura, e la rappresentazione della cinematografia LGBT dopo la realizzazione di Cruising.

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12 minutes ago, Hinzelmann said:

Il film tenta più che altro di raccontare il dietro le quinte di un film, analizzando vari aspetti di un progetto cinematografico, dal rapporto con gli attori, il conflitto tra libertà creativa e la censura, e la rappresentazione della cinematografia LGBT dopo la realizzazione di Cruising.

ah ok, ammetto di ignorarlo.

cercherò di rimediare, grazie per le info

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2 hours ago, freedog said:

ma non è un documentario/serie tv?

con tuto il rispetto per il genere, che c'azzecca coi film?

Boh, è un po' particolare, alla fine ne ha fatti uscire 3 di cui uno nel 2009, uno nel 2011 e l'ultimo nel 2013. Perciò l'ho incluso. Poi cerca di essere un documentario ma non so fino a che punto lo è. Insomma a me ha colpito per quello che è.

Anche Greek Pete sembra essere su una scia simile secondo me.

Looking è più una serie, ma ha un film finale di chiusura.

 

PS: nelle serie avrei incluso Pose

Edited by BeeFree
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Interior. Leather bar è una co-regia ed è un mediometraggio, a me è piaciuto molto.

I want your love è stato prima un ottimo corto, molto amato dal pubblico, specie online... ma il film successivo mi sfugge, non mi ricordo se l’ho visto o no, ma non ha catturato l’attenzione in generale (percorso simile a Eu não quero voltar sozinho).

Quello che li taglia fuori per me è la lunghezza... non certo se siano documentari o mockumentary. In una classifica come quella che ho postato all’inizio, i film documentario possono sicuramente rientrare.

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  • 4 weeks later...
1 hour ago, Krad77 said:

Avevo dimenticato Desde allà (Lorenzo Vigas 2016), una menzione speciale se la meritava

il leone d'oro del 16.. eh, quel ragazzo c'ha un culo che parla... :lovesaw:

assai contestato all'epoca, anche dal mondo lgbt, perchè è un thriller molto mentale, col dentista anaffettivo che manipola il ragazzo come vuole e quando non serve più al suo scopo lo molla come una carta vecchia;

sto film o lo si amava o lo si odiava

Edited by freedog
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On 2/8/2020 at 11:15 AM, Krad77 said:

Avevo dimenticato Desde allà (Lorenzo Vigas 2016), una menzione speciale se la meritava

 

On 2/8/2020 at 12:58 PM, freedog said:

il leone d'oro del 16.. eh, quel ragazzo c'ha un culo che parla... :lovesaw:

assai contestato all'epoca, anche dal mondo lgbt, perchè è un thriller molto mentale, col dentista anaffettivo che manipola il ragazzo come vuole e quando non serve più al suo scopo lo molla come una carta vecchia;

sto film o lo si amava o lo si odiava

Mi avete incuriosito: nei prossimi giorni me lo vedo!

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