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"Guarire" l'omosessualità?


JessySummy

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Sei tu che devi calmarti. Io ti ho risposto a tono: non puoi fare sparate come quella e poi rispondere "take it easy" a chi - giustamente - ti risponde a tono.E non sei tenuto a leggerli quei post.Post che, per altro, per la maggior parte erano attinenti alla discussione o coercavano di esserlo, anche se con qualche giro di parole di troppo.Si trattava di un utente che aveva delle idee precise in merito all'argomento in discussione, idee che io ho trovato interessanti ma che non ho saputo comprendere subito e per questo ho chiesto delucidazioni.I post inutili ai fini della discussione sono quelli a partire dal numero 207: il tuo.

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L'orientamento sessuale umano è un gradiente che va dall'eterosessualità esclusiva all'omosessualità esclusiva. Dove ci si trovi su quel gradiente alla pubertà dipende da talmente tanti fattori (genetici, ormonali,ambientali, di vissuto personale e familiare) che starne a cercare la causa è futile.Ognuno è quello che è. Non si può trasformare un gay in un etero più di quanto si possa trasformare in mancino in un destro. E non c'è proprio niente da "guarire". I casi di "guarigione" riportati sono più che altro casi di eterosessuali prevalenti che hanno occasionali desideri o pensieri omosessuali:se non ci fosse l'assurda, colpevolizzante e castrante morale sessuale cattolica, non si angoscerebbero a morte pensando di essere malati, ma accetterebbero la cosa senza dargli importanza.

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  • 1 year later...

Sinceramente secondo me non è importante se omosessuali si nasce o si diventa

E' importante solamente comprendere che non è una cosa sbagliata o contro nautura

che non và a minare nessuna istutuzione della nostra società

sinceramente se guardo alla mia esperienza ed a tutte le volte che mi sono sentito sbagliatoo triste lo ricollego sicuramente all'opinione della gente sui gay ed a quello che comporta essere omosessuali oggi ed in particolare in italia che è sicuramente più difficilè che essere eterose

mi sento molto naturalmente nautrale  :D :D :D

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Sinceramente secondo me non è importante se omosessuali si nasce o si diventa

E' importante solamente comprendere che non è una cosa sbagliata o contro nautura

che non và a minare nessuna istutuzione della nostra società

 

Concordo. Spesso per combattere l'omofobia si punta troppo sulla teoria "omosessuali si nasce". Che è appunto una teoria, non ancora dimostrata. Invece lanciare messaggi che dicano "l'omosessualità è normale" paga comunque stiano le cose. :D

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dissonantecognitivo

Che l'omosessualità sia congenita o si acquisica nel tempo è irrilevante; è importante invece sottilieanrne l'aspetto "assoluto", in quanto non è una scelta operabile: trascende la volontà, anzi ne diventa - come in qualsiasi soggeto adulto - il motore e la guida. Qualcuno direbbe che il comportamento condizioni inevitabilmente la sessualità, in realtà avviene l'opposto. E' in virtù del nostro desiderio che plasmiamo la vita di tutti i giorni, ci proponiamo degli obiettivi e cerchiamo di raggiungerli. Certo, ogni esperienza marca il suo segno sul cervello, da un punto di vista chimico, ma non si può dire di un dato contesto che possa imprimere schemi omosessuali o eterosessuali.

La tesi cui mi appoggio, e che troverete per le università americane, è quella secondo la quale esiste una certo grado di completamento tra predisposizone genetica e contesto esterno. Esperimenti su vari embrioni hanno dimostrato come l'alterazione di un gene possa generare un individuo potenzialmente omosessuale. Sarà poi il vissuto, appreso attraverso le lenti della propria disposizione innata, a mettere il punto su quale sarà l'orientamento. Si parla di vissuto anche in virtù della psicologia analitica, figlia di quell'inconscio tanto caro a Freud, anche se di questi giorni lo si considera una boiata.  :D

Torno a dire, ipotesi più o meno opinabili non hanno alcun valore in questo topic: non è possibile scegliere su chi riversare la carica sessuale, dunque non è ammassa colpevolezza, anche se qui andrebbe aperto un nuovo topic per questo discorso.

 

Mettendola sul fine, possiamo dire che omosessuale non è malato, dato che la definizione di malattia comprende uno stato di sofferenza del paziente: il gay non ha turbe a livello psichico - ricordate Leo? -, né tanto meno presenta disfunzioni o sintomi a-normali (!).

Si potrebbe dire sia un disturb, ciò che dalle nostre parti viene chiamato disturbo, rivelandosi poco esauriente nella traduzione.

C'è da chiedersi se sia un disturbo, ovvero una devianza posta al pari delle altre parafilie.

Se da un punto di vista scientifico lo studio ha il suo porco perché, non ha corrispondenti nell'etica tale riflessione. Siamo al di là del bene e del male, perché non esiste volontà ( chiamatemi pure anabattista ); perché si tratta pur sempre di amore; perché non c'è nocumento per alcuno; perché non sono cose contro natura, dato che la natura non può creare elementi contro se stessa: sarebbe un cancro consapevole. C'è chi azzarda l'ipotesi che la diffusione dell'omosessaulità sia un freno superiore per porre un limite alla sovrappopolazione, suggestiva come interpretazione, forse anche credibile.

 

Un gay non è un mutilato di guerra, né un instabile mentale. Non va aiutato, va solo considerato per quello che è. Morali fideistiche hanno fatto degli uomini bestie troppo abbarbicate alla tradizione e cieche ad ogni spontaneità. Contro natura è chi si sente nel diritto di disciplinare ogni cosa, mentre ci sono forze non domabili, vie troppo al di là della comprensione. Non si può prevedere l'orbita di un elettrone - amare un uomo non è peccato. Il peccato non esiste. La vera colpa sta nel guardare a un proprio fratello e considerarlo inferiore, anche solo nella coscienza, sottraendosi al compito sgradito di doverlo comprendere.

 

 

La malattia è in chi si pone il problema.

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Fatico a credere che abbiano davvero

fatto ad arte mutazioni a embrioni umani

per creare individui "potenzialmente" omosessuali

e se hanno condotto test sulle cavie

fatico a immaginare quali "condizionamenti esterni"

possa mai subire un porcellino d'India (padre assente?)

 

Io sono un convinto sostenitore della tesi non-genetica,

vuoi per le coppie di gemelli monozigoti orientamento-discordanti,

vuoi per le culture nelle quali era pratica comune,

vuoi per il fatto che nei mammiferi sociali

è solamente il contesto quello che decide;

vuoi anche perchè spero non sia così:

non vorrei un mondo in cui si possa modificare

questa tendenza con l'ingegneria genetica.

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dissonantecognitivo

Brain Aromatase: Dyed-in-the-Wool Homosexuality -- Morris et al. 145 (2): 475 -- Endocrinology

Brain response to putative pheromones in homosexual men -- Savic et al. 102 (20): 7356 -- Proceedings of the National Academy of Sciences

Science/AAAS | Sign In

The Volume of a Sexually Dimorphic Nucleus in the Ovine Medial Preoptic Area/Anterior Hypothalamus Varies with Sexual Partner Preference -- Roselli et al. 145 (2): 478 -- Endocrinology

 

Delle pubblicazioni dell'Accademia Nazionale delle Scienze statunitense:

Search Results — PNAS

 

Queste sono un po' di pubblicazioni e studi, tutti in inglese purtroppo.

 

Ti posto anche un search result così che possa consultarne altri.

 

http://www.pnas.org/search?fulltext=Savic&submit=yes

 

Homosexuality, which seems to be caused by differences in neurohumeral

activity during the prenatal phase, also appears to be heritable

in part, with some indication that the genetic transmission

is through the maternal side. We’ve seen that abnormalities that

limit testosterone during the prenatal period can affect gender as

well as increase the likelihood that a male will become homosexual.

Some biological similarities seem to exist between women and

homosexual men: the anterior commissure, which has been shown

to be larger in women than men, also seems to be larger in homosexual

men than it is in heterosexual males. On cognitive tests, it

appears that homosexual men’s scores are more similar to women’s

scores than to those of heterosexual men; that is, they evidence better

verbal scores than spatial capacities.

 

"Hardwired Behaviour - What Neuroscience Reveals about Morality" di Laurence R.Tancredi (pg. 109):

 

Per altre letture:

Allen LS, Gjorski RA (1992): Sexual orientation and the size of the anterior

commissure in the human brain, Proceedings of the National Academy

of Sciences [uSA] 89: 7199–202.

 

 

Quinsey (2003): The etiology of anomalous sexual preferences, pg. 107

 

 

Robinson SJ, Manning JT (2000): The ratio of 2nd to 4th digit length

and male homosexuality, Evolution & Human Behavior 21: 333–45.

 

Come vedi, non tutti parlano senza cognizione di causa.

Quelle sono alcune delle mie fonti scientifiche, sicuramente più autorevoli di wiki.

Quello che penso deriva da lì, se vuoi smontare il mio pensiero(e quello degli scienziati in questione),

mi attendo delle citazioni scientificamente più valide.  :D

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Che sia una mancanza di testosterone

la causa biologica dell'omosessualità

è una vecchia teoria: penso sia del Dottor Mengele,

quello dei lager nazisti.

 

Porbabilmente gli scimpanzè bonobo e gli Ateniesi del V secolo

sono stati colpiti da un grave difetto del testosterone...

 

Non dubito affatto della tua preparazione,

non farmi dire questo per carità.

 

Ma le conclusioni di un simile ragionamento

mi paiono tutte giungere a risultati

che sono sia imbarazzanti

(se la calvizie è dovuta al livello di testosterone,

ci sono davvero meno calvi tra i gay?

E i gay che hanno livelli pre-natali normali

sono una "specie di gay" diversa?

Esisterà anche una predisposizione genetica

al feticismo dei piedi o al romanticismo?)

sia spaventosi

(iniezioni di testosterone ai gay nei lager,

diagnosi pre-natali e terapie geniche)

 

Davvero non capisco perchè insistere su questo punto,

quale mai possa essere il vantaggio se simili studi

fossero universalmente accettati.

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dissonantecognitivo

Davvero non capisco perchè insistere su questo punto,

quale mai possa essere il vantaggio se simili studi

fossero universalmente accettati.

 

Capiamoci senza troppi giri di parole.

Io sono per quella che chiamerei riconferma complementare.

A livello genetico sei già predisposto, ma è solo nell'esperienza che questa predisposizione può essere promossa ed evolversi oppure venire soppressa ed estinguersi per lasciare spazio a quella prevalente. Anche gli etero sono predisposti ad esserlo, ma è sempre fuori dall'utero materno che trovano conferma o smentita. Il vissuto li indirizza da una parte o dall'altra. L'istinto sessuale, benchè esistente, deve essere riconfermato nel tempo.  :D

 

Ti riallacci all'astrusa - e meravigliosa - definizione della fisica per la quale un gatto in una scatola non è o vivo o morto, tutt'altro: fintanto che è dentro è sia vivo che morto. Un bambino in grembo per te è sia etero che gay, poi saranno le circostanze a spingerlo verso un estremo. Fondamentalmente è il punto di partenza a non trovarci concordi. Tu sei per l'assenza di qualsiasi impulso, io per la presenza di una trasmissione genetica innata.

 

Finora non ho trovato epsrimenti tanto credibili da farmi cambiare idea. Resto del vecchio parere.  :D

 

Non sei l'unico a trovare orribile il fatto che un essere umano possa venire aggiustato, strappato alla sua unicità.

L'ingegneria genetica può fare miracoli, e allo stesso momento toglierci la nostra essenza, purtroppo sono i rischi del mestiere.

Scoprire come siamo fatti ha la sua utilità, e se non dovesse piacere, pazienza, le cose non cambiano.

Un tumore non sparisce solo perché non lo accertiamo. Inutile nascondere la testa sotto la sabbia,

beninteso, neanche gli struzzi lo fanno davvero.  :D

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Da qualche parte credo di aver scritto

che trovo la faccenda dell'orientamento sessuale,

enormemente sopravvalutata per essere una questione

che ha fatto la sua comparsa nell'immaginario umano

solo da un paio scarso di secoli.

 

Se potessimo vedere l'orientamento per quello che è

probabilmente non lo considereremo dissimile

da un qualsiasi altro gusto;

la preferenza per i maschi rispetto alle femmine

- per quanto ora enormemente più influente -

a mio avviso ha le stesse cause

della preferenza per i gelati alla frutta rispetto alle creme

o per Beethoven rispetto a Mozart:

tutti gusti che non ci siamo "scelti"

e indipendenti dalla nostra volontà.

 

Su questa falsariga mi sono chiesto

se dovremmo aspettarci cause genetiche

per ogni altra componente della sessualità umana

o per ogni altra cosa che chiamiamo "gusto".

Su questo vorrei una tua opinione.

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dissonantecognitivo

Da buon amante dei cognitivisti, non sono attratto dal problema sessuale più di quanto mi interessi capire perché il nero piuttosto che il giallo, o il salato piuttosto che il dolce. Mi chiedi se il gusto sia una risultante genetica, ma il discorso si fa molto complesso, e non credo di avere la preparazione adeguata per parlare della generalità dei gusti. Finché si rimaneva sulla sfera sessuale era più semplice, l'estensione del problema lo rende troppo complicato. Ma ti risponderò con le mie congetture, supportate da esperimenti recenti.

 

E' di qualche mese fa la notizia che il nostro orientamento politico è insito tra i nostri geni.

Durato anni, l'esperimento ha dimostrato come figli di contestatori, pur non avendo mai conosciuto i genitori, abbiano ereditato parte del sentimento progressista o conservatore. Studi sui gemelli hanno corroborato all'esito, tanto che le più pregevoli riviste scientifiche gli  hanno dedicato debito spazio.

 

Tenedo conto dello straordinario grado di ereditarietà, si può presumere che sia possibie trasmettere il gusto? O che, diversamente, possa inserirsi nel dna una mappa di ciò che ci aggraderà e di ciò che ci ripugnerà?

Credo sia possibile nell'assoluta generalità delle cose: si parla sempre di orientamento.

Non nel particolare, decisamente no.

Puoi trovare traccia della predisposizione nel bambino, quando fin da neonato gradisce oggetti colorati piuttosto che scuri o viceversa, o meglio, quando accetta un determinato cibo e ne rifiuta un altro. Se il gusto si forma nell'esperienze e con l'esperienza, come fa un bambino ad avere una preferenza piuttosto che un'altra? Che sia tutto merito dei geni?

 

Per quanto riguarda il colore potrebbe trattarsi di istinto di sopravvivenza, e anche se non ci interessa, forse che anche quello non faccia parte del bagaglio nostro proprio?

 

E' però nel vissuto che tutto trova una collocazione, lì si formano i veri gusti, ma davvero non saprei trovare una spiegazione.

E' un tema troppo ampio e praticamente inesplorato, ed io sono troppo giovane per azzardare ipotesi.  :D

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Beh come ogni cosa c'è una componente genetica

e una componente esterna che influisce nell'affermare o meno le predisposizioni genetiche.

Di certo però c'è da dire che è un discorso molto complesso

che lascia il tempo che trova.

Poiché la selezione naturale tende ad eliminare i comportamenti che influiscono negativamente sulla conservazione della specie

se l'omosessualità non si è estinta ci sono probabilità che ci sia una prospettiva pure dal punto di vista evolutivo,

una qualche ragione per cui l'omosessualità è necessaria alle varie specie.

Non penso si possa parlare di semplice caso e comunque non credo che adottare una visione riduzionista (è un puro gusto, nasce dal caso, come mi piace il bianco mi piace il nero)

che faccia comodo al politically correct omosessuale

sia la cosa più giusta da fare =)

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dissonantecognitivo

Poiché la selezione naturale tende ad eliminare i comportamenti che influiscono negativamente sulla conservazione della specie

se l'omosessualità non si è estinta ci sono probabilità che ci sia una prospettiva pure dal punto di vista evolutivo,

una qualche ragione per cui l'omosessualità è necessaria alle varie specie.

 

Si potrebbero fare tanti discorsi di fantasia però.

Il più in voga è quello che vede l'omosessualità come freno alla sovrappopolazione.

E visto che il pianeta è necessario alla conservazione, si può dire sia vero?

 

In base a quale criterio un individuo sarebbe più sacrificabile di un altro?

Siamo concatenati alla necessità, dunque non liberi?

 

Non penso si possa parlare di semplice caso

 

Perché no?

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Se arrivi a dire che anche l'orientamento politico

ha una base genetica, allora tutto dovrebbe averlo.

Dall'omosessualità allora non si potrà "guarire",

ma presumibilmente neanche dall'omofobia.

 

Se quanto dici sarà confermato, in futuro,

ci aspetteranno discriminazioni ben superiori.

 

Quale donna vorrà sposare un uomo

con il 60% di "geni gay"?

Quale uomo vorrà aver figli

con una donna con simili possibilità?

Perchè rilasciare dopo 20 anni un assassino,

se la sua criminalità è "scritta nei geni?

 

E' vero, sono solo possibilità:

ma perchè rischiare?

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Perché no?

Di certo non siamo liberi al cento per cento, e mi sembra un fatto piuttosto pratico e facilmente constatabile.

La necessità ci stringe, il concetto romantico di libertà è bene un attimo metterlo da parte quando si parla di scienza.

 

Perchè non si può dire che sia SOLO dovuto al caso?

Secondo me è davvero improbabile che la sessualità sia dovuta SOLO al caso, una componente genetica casuale c'è (vedi il crossing over) ma la sessualità non è dovuta ad un unico gene, ad una serie di geni. Potremmo parlare di una mera probabilità composta?

Mi pare piuttosto riduttivo, perchè anche se ci fosse una componente casuale, questa sarebbe facilmente manovrabile da fattori esterni e, secondariamente, nel caso del genoma, come ho già detto, non basta il solo DNA negli aspetti più complessi dell'essere umano.

:D

 

Per rispondere ad Almadel: ricordiamoci una piccola cosa, anche se ci fosse una componente genetica non sarebbe preponderante.

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dissonantecognitivo

Non "arrivo" a dirlo, dovrò mica andare a scovare anche quell'articolo?  ;)

 

Per quanto riguarda l'orientamento politico, c'è l'esperimento.

Per il resto chi può dirlo? La Fallaci da tollerante si fece xenofoba, quindi?

 

Te lo ripeto, non sono in grado di rispondere esaurientemente,

è troppo ampio lo spettro da analizzare, persino le scienze dell'anima

non hanno più certeze di quante ne possa avere io.  ;)

 

Se tutto è scritto sui geni, siamo condannati in anticipo?

O forse che l'esperienza possa redimerci? Chi lo sa.

 

Può essere scritto che io debba essere gay,

no di certo quale uomo mi potrebbe piacere.

 

 

Possiamo distinguere due tipi di "gusti".

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C'è un professorone, Robert Spitzer, che ha studiato una terapia per guarire dall'omosessualità.

 

linko un blog, dove ci sono anche delle testimonianze di ex-gay

 

uno di loro afferma:

 

 

L’omosessualità ci consente di evitare di scavare in profondità, oltre la superficialità e le attrazioni ispirate dalla concupiscenza – e continuerà ad essere così fino a quando avrà l’"approvazione" della Legge. Il risultato è che tantissimi perdono l’opportunita di conoscere il loro vero io, l’io fatto ad immagine di Cristo, donatoci da Dio.

 

L’omosessualità iniziò per me all’età di 13 anni e terminò quando riuscii ad isolarmi da influenze esterne e a concentrarmi intensamente sulla verità interiore – quando scoprii, all’età di 30 anni, le profondita del mio io donatomi da Dio.

 

Dio è considerato un nemico da molte persone dominate dall’omosessualità o da altri comportamenti concupiscenti, perché Egli rammenta loro chi e che cosa dovrebbero veramente essere. Queste persone preferiscono rimanere "beatamente ignare", mettendo a tacere la verità. E lo fanno condannando ed apostrofando coloro che la dichiarano con parole come "razzisti", "insensibili", "malvagi" e "discriminatori".

 

non ho capito perchè ci sono sempre i religiosi di mezzo, come se un gay ateo, se volesse, non possa guarire, e uno religioso si

sembra che mettersi dalla propria parte i ricchi cattolici riempia molto le tasche.

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Evidentemente "Dio" è una componente necessaria

per un vero lavaggio del cervello.

Anche per uscire dall'eroina e dall'alcool funziona, ad ogni modo.

 

Ormai ho appreso di avere l'amigdala di una donna;

questa mia nuova consapevolezza mi stordisce.

Mi ricorda il racconto di Bulgakov, in cui trapiantando

l'amigdala di un uomo in un cane, esso si trasformava in un umano.

 

Forse sono così resistente alla teoria genetica

per aver sempre creduto di "esserci diventato"

in seguito ad esperienze nella pre-adolescenza.

 

Forse è l'atmosfera da fanta-horror

che mi ha ispirato Dissonantecognitivo (DC).

e i rischi abnormi a cui andiamo esponendoci

mentre salutiamo allegramente la Mappatura....

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@Almadel

 

Guarda che il tuo discorso si può facilmente ribaltare. Se la sessualità è tutta derivata dall'esperienza, quale donna vorrà sposare un uomo una volta conosciuta la madre dispotica? È "noto" che questo conduce all'omosessualità. È vero, è solo una possibilità, ma perché rischiare?

 

L'ipotesi del gene gay da mappare non è la stessa cosa dell'ipotesi "gay si nasce". Continuare ad attaccare la prima ipotesi per demolire la seconda è un po' come se io dicessi che l'ipotesi "gay si diventa" è assurda attaccando l'ipotesi "madre dispotica, padre assente = gay".

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Ottima replica, Loup-garou!

 

Il fatto è che il "gene gay"

è qualcosa di diverso

da una madre dispotica.

Perchè? Per la sua oggettività.

 

Sapere di essere predisposti geneticamente al cancro,

non fa la stessa impressione di fumarsi una sigaretta.

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dissonantecognitivo

Ottima replica, Loup-garou!

 

Il fatto è che il "gene gay"

è qualcosa di diverso

da una madre dispotica.

Perchè? Per la sua oggettività.

 

Sapere di essere predisposti geneticamente al cancro,

non fa la stessa impressione di fumarsi una sigaretta.

 

Di nuovo, neanche gli struzzi nascondono la testa sotto la sabbia.  ;)

 

Mi spiace di averti trasmesso immagini ossianiche

ma i dati di fatto sono dati di fatto  ;)

 

Allegramente non è neanche l'avverbio migliore.

 

Dio è considerato un nemico da molte persone dominate dall’omosessualità o da altri comportamenti concupiscenti, perché Egli rammenta loro chi e che cosa dovrebbero veramente essere. Queste persone preferiscono rimanere "beatamente ignare", mettendo a tacere la verità. E lo fanno condannando ed apostrofando coloro che la dichiarano con parole come "razzisti", "insensibili", "malvagi" e "discriminatori".

 

A. Per avere un nemico, occorre che esista.

B. Sono malate due persone che si amano, ma non chi discrimina in nome di un'invenzione.

 

Lasciamo perdere, finirebbe con un ban.  :ghgh:

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A me non sconvolgerebbe la possibilità di diventare etero.

Nel senso che il comportamento la psicologia ci fa capire che è ben modificabile.

Il fatto che ci siano cose che magari siano possibili, non significa che queste siano eticamente corrette.

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dissonantecognitivo

Nel senso che il comportamento la psicologia ci fa capire che è ben modificabile.

 

E' tutto da vedere.  ;)

 

Il fatto che ci siano cose che magari siano possibili, non significa che queste siano eticamente corrette.

 

Possibile, per definizione, si scorna con necessario.  ;)

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Nel senso che il comportamento la psicologia ci fa capire che è ben modificabile.

 

E' tutto da vedere.  ;)

 

Il fatto che ci siano cose che magari siano possibili, non significa che queste siano eticamente corrette.

 

Possibile, per definizione, si scorna con necessario.  ;)

Beh è tutto da vedere ma insomma, persino arancia meccanica ci insegna che è possibile farlo con metodi radicali ed estremi.

E non sono d'accordo che Possibile sia legato con Necessario.

:°) cioè... anche uccidere è possibile, ciò non significa che sia giusto.

Quindi, io non mi impaurirei del atto che possa esserci la "soluzione" all'omosessualità.

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dissonantecognitivo

Beh è tutto da vedere ma insomma, persino arancia meccanica ci insegna che è possibile farlo con metodi radicali ed estremi.

 

Arancia meccanica è un film, un po' diverso dalla realtà.

Oltre tutto è figlio delle teorie - giusto un po' datate - dei comportamentisti degli anni settanta.

Skinner e compagni non vanno più di moda.  ;)

 

 

E non sono d'accordo che Possibile sia legato con Necessario.

:°) cioè... anche uccidere è possibile, ciò non significa che sia giusto.

Quindi, io non mi impaurirei del atto che possa esserci la "soluzione" all'omosessualità.

 

Scornarsi, da queste parti, non è proprio sinonimo di legare. ;)

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"Grande è la confusione sotto al cielo. La situazione è eccellente"

( Mao Tse Tung )

 

Perchè c'è bisogno di Cristo per la conversione all'eterosessualità?

 

Occorre al "terapeuta" una ragione per convertire un paziente

Occorre al "paziente" la causa prima e unica dell'eterosessualità

per poter essere convertito e può essere solo Dio

 

Può essere solo Dio per il fatto evidente che non esiste una causa

prima e unica, tanto dell'eterosessualità quanto dell'omosessualità.

 

Come dimostra questa discussione che teoricamente è un clamoroso

OT voi avete associato alla guarigione la ricerca della causa prima e

unica della vostra omosessualità. Perchè?

 

Posso scrivere 30 cartelle sullE causE della caduta dell'Impero Romano

solo perchè nessuno conosce, nè mai saprà, lA causA prima e unica.

La genesi dei fenomeni storici, sociali, culturali e anche della omosessualità

ci è preclusa. E però questa cosa ci disturba se ci scriviamo 30 cartelle sopra

 

Allora la risposta giusta non può che essere : la causa dell'omosessualità

è quella ipotesi che mi fa star bene e ben lontano da ogni ipotesi di

conversione finchè non avrò la forza o la maturità per fregarmene del

fatto di come sono diventato omosessuale

 

Se vi serve la teoria genetica, va bene...se vi serve pensare a dei

fattori ambientali, va bene...l'essenziale è che più che attaccarsi ad una

soluzione teorica, iniziate a narrarla come una storia con un pronome

personale davanti : correva l'anno 19xx e sono successe queste cose

che mi hanno fatto scoprire che forse potevo essere omosessuale o

diverso dagli altri etc. etc.

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Beh è tutto da vedere ma insomma, persino arancia meccanica ci insegna che è possibile farlo con metodi radicali ed estremi.

 

Arancia meccanica è un film, un po' diverso dalla realtà.

Oltre tutto è figlio delle teorie - giusto un po' datate - dei comportamentisti degli anni settanta.

Skinner e compagni non vanno più di moda.  ;)

 

 

E non sono d'accordo che Possibile sia legato con Necessario.

:°) cioè... anche uccidere è possibile, ciò non significa che sia giusto.

Quindi, io non mi impaurirei del atto che possa esserci la "soluzione" all'omosessualità.

 

Scornarsi, da queste parti, non è proprio sinonimo di legare. ;)

Opperbacco, è così difficile capire che sto facendo un esempio paradossale? :°D

Non è questione di mode, io ti parlo con cognizione di causa... se ti urtano i miei esempi e le citazioni ai tizi della psicologia che hanno condotto esperimenti che hanno reso questa, mmh, disciplina, ciò che è ora, possiamo pure parlare da un punto di vista meramente biologico e neurologico.

Alla fine otteniamo sempre lo stesso risultato, e alla fine non c'è prova che non si possa cambiare l'orientamento sessuale. Aldilà della possibilità di farlo e della volontà di farlo.

 

Per il resto ho sbagliato ad esprimermi sul "legame" tra Possibilità e Necessità,

ho inteso tu intedessi il fatto che si contrappongono

e per me comunque non è così.

E sinceramente, non guardiamo solo da un punto di vista, perchè così riduciamo il campo eh  ;) ;) :ghgh::eek::D :D :)

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dissonantecognitivo

"Grande è la confusione sotto al cielo. La situazione è eccellente"

( Mao Tse Tung )

 

Se vi serve la teoria genetica, va bene...se vi serve pensare a dei

fattori ambientali, va bene...l'essenziale è che più che attaccarsi ad una

soluzione teorica, iniziate a narrarla come una storia con un pronome

personale davanti : correva l'anno 19xx e sono successe queste cose

che mi hanno fatto scoprire che forse potevo essere omosessuale o

diverso dagli altri etc. etc.

 

Molto poetica come soluzione. Sta di fatto che anche tu sei fatto di ormoni.

Risolvendo le questioni alla tua maniera oggi non avremmo la pennicillina o la chemio.

Se non ci fossimo chiesti "cos'è il movimento?", non avremmo aerei e satelliti.

 

Poco importa la cura: l'interesse scientifico esiste a prescindere.

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