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Essere omosessuali in provincia


sugar85

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Beh ragazzi grazie per l'incoraggiamento v'inviterò alla nostra prima conferenza stampa nell'aula consiliare :( (anche se preferisco di gran lunga il Forte Michelangelo per ovvi motivi :()

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funeralblues
Purtroppo il fatto che la nostra peculiarità può essere contenuta sotto le lenzuola, fa sì che molti accolgano l'istanza di normalizzazione o assimilazione, quasi che la propria identità fosse legata e quindi relegabile alla sfera del pudore sessuale. Il passo successivo è quello di ritenere gli altri omosessuali degli spudorati.Quindi si passa inconsapevolmente a definirsi per distinzione, non dagli etero ( come dovremmo in quanto minoranza ) ma dagli altri gay.Questi tre passaggi logici sono ciò contro cui dobbiamo combattere al nostro interno.
Ma questo processo logico per il quale sarebbe meglio definirsi per distinzione dagli etero (che per altro non condivido così come non credo sia utile definirsi per distinzione dagli altri gay) non potrebbe condurre ad un'autoghettizzazione modello U.S.A?
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  • 3 weeks later...

Abito in un paesino in campagna delle langhe piemontesi.. per carità.. bei paesaggi, ma la gente è proprio chiusa. Alle medie e al liceo la gente mi sparlava dietro apostrofandomi km frocio. La mia salvezza è stata l'università.. faccio lingue e di gay ce ne sono molti. credo ke l'università sia spesso un modo x fuggire dalla realtà dei paesini bigotti. ragazzi studiate studiate studiate :sisi:

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Anche io vivo in provincia...prov di napoli per l'esattezza.....sud...maledetto sud ( per intenderci pizza mandolino e tanti ma tanti pregiudizi). Meglio le città, offrono piu opportunità e ci si sente piu liberi....chissa se mi trasferirò anche io a roma...lo spero proprio....

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Fondamentalmente il problema è che in provincia almeno di vista si conoscono tutti... La città lascia più spazio per l'anonimato :rotfl:

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  • 2 weeks later...

Io vivo in una cittadina di provincia dove tutti sono pettegoli e nessuno sa come ci si fanno i cazzi propri....tutto ciò mi ha fatto stare molto male, perché ovviamente la voce circa la mia omosessualità è circolata alla velocità della luce...tuttavia, tutto è iniziato ad andare nettamente meglio allorquando ho imparato a SBATTERMENE altamente ed a ragionare nel senso che chi mi vuole salutare lo faccia, chi no, può tranquillamente girarsi all'altro lato, ma, io vivo la mia vita con il mio compagno accanto A TESTA ALTA.....NON BOISOGNA VERGOGNARSI DI CIO' CHE SI E'......sono così e tutti DEVONO accettarmi, chi non lo fa non interessa a me e non viceversa.....ciao

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Guest Lover_Of_Darkness

Beh di solito i paesini sono sempre quelli piu pettegoli, dove la gente parla e chiacchiera a sproposito..e non si fa i cazzi propri...Diciamo che questo tipo di problema non l'ho mai incontrato, anche perchè nel mio paese non ci esco praticamente mai...esco sempre a bergamo...ma sinceramente non mi faccio problemi ad esprimere la mia omosessualità...me ne frego della gente, possono dire quello che vogliono...Forse al lavoro sarei un pò piu restio a dichiararmi, perchè non si sa mai...alla fine sono cazzi miei... anche se mi piacerebbe andare in giro con una maglietta con su scritto " dannatamente gay" :asd:per quanto riguarda il sud...è troppo chiuso, la religione è davvero molto forte...e la gente è aggrappata a degli ideali del cazzo....non sono tutti cosi ovviamente...ma la maggiorparte della gente al sud tramanda questi ideali omofobi anche ai figli...e quindi è piu difficile...Al nord beh...siamo piu liberi..e la gente parla sicuramente di meno...

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Come dice Zell,in città c'è più anonimato. Ma il condominio e il quartiere in cui si vive a lungo andare diventano come paesi a sè stanti all'interno della città. Tutti abbiamo la vicina impicciona che se si torna a casa con un ragazzo va a riferirlo a un'altra persona. Ognuno poi aggiunge un particolare inventato. Dall'essere rientrati a casa propria con chi ci pare e piace il destinatario finale della catena va raccontando di aver assistito a chissà quali fatti scandalosi. Esperienza personale: la nostra vicina in questo genere di cose è di una bravura fuori dal comune.Certo,in città ci si può spostare di zona. In tutta sincerità,se ho voglio di andare a mangiare la pizza sotto casa ci vado e me ne frego se mi riservano sorrisini ebeti. Non faccio del male e non danneggio nessuno,sono una persona educata e come tale mi comporto. A volte più che rabbia mi fanno compassione,probabile che il loro unico hobby fuori dalla routine casa-lavoro sia scambiarsi occhiatine alla vista del "diverso" della via. Quindi,perchè privarli di un passatempo? :look:

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certo il condomio e quasi un paesino, se ti porti qualcuno a casa magari ti beccano, ma se nel tuo paesino basta farsi il giretto in macchina con qualcuno e con un efficienza superiore a quella della CIA lo sanno già tutti prima ancora che scendi dalla macchina, mi sembra qualcosina in più non credi???

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Fondamentalmente il problema è che in provincia almeno di vista si conoscono tutti... La città lascia più spazio per l'anonimato
Vero: alla fine si sparla anche in città dei propri vicini, ma la cosa finisce lì, perché non possono conoscerti in tutti i quartieri. Se vivi in un piccolo paese, nel giro di mezz'ora lo sanno tutti. Bisogna però ammettere che in una grande città la mentalità è meno ristretta.
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NorwegianWood
Per stavolta lascio correre, ma invito gli utenti a non scrivere post monoriga, altrimenti sarò costretto a toglierli. :)
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...penso che vivere in un paesino di 1100 anime mi abbia aiutato a costruirmi talmente tanti schemi mentali e strategie di mascheramento che ora arrivato a 27 anni non so piu nemmeno se sono veramente omosessuale...(piccola bugia)Sono passati solo pochi mesi da quando l'ho detto ai miei genitori e ad alcuni amici (2) e la mia vita si è molto rasserenata ma il discorso provincia non cambia... vivo e lavoro in provincia, e per me rimane molto difficile spostarmi in città... considerate che la prima grande città si trova a più di un ora di macchina!!! Desidero con tutto il cuore trasferirmi a Roma dove potrei trovare benissimo lavoro e casa... non so cosa sto aspettando anche perchè penso sia l'unica possibilità di riuscire finalente a vivere tranquillamente la mia omosessualità...leggendo i post di altri ragazzi ho letto .. è tutta questione di numeri... bhè, forse non sarà tutto li il problema ma di sicuro 1100 abitanti sono veramente pochi! l'anonimato da me non compare nemmeno sul vocabolario!!!comunque... sono appena uscito da 27 anni di bugie, menzogne e stati d'animo pessimi... vediamo come procederà la mia vita... ciao! Break8o.

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  • 2 weeks later...

Piccolo aggiornamento: la situazione da noi migliora  :D La festa che abbiamo fatto il 25 di agosto è stata un piccolo successo: eravamo un centinaio ed ho conosciuto molti ragazzi miei coetanei. La nostra intenzione è di creare un associazione il più presto possibile e per farlo stiamo creando un gruppo il più coeso possibile. La creazione di una comunità che faccia insieme piccoli passi resta per noi l'unica percorribile. Certo dobbiamo ancora scontrarci con chi ci accusa di essere settari, massonici, autoghettizzanti per poi rinchiudersi in sauna e in dark room ma piano piano si fanno piccoli progressi  :D

 

Cmq vorrei ritornare all'argomento iniziale del topic che era sapere come reagite voi per rendere la provincia più vivibile per gli omosessuali e in che modo cercare di colmare il ritardo culturale, se vi impegnate in questo senso e se non lo fate perchè e non lamentarsi di essere nati o cresciuti nel comune sbagliato :D

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io abito in provincia, purtroppo non è facile.

Tuttavia non credo che per essere felici e stare bene con il proprio partner si debba necessariamente fuggire in una grande città credo sia necessario cercare di modificare o abituare la mentalità di provincia e cercare di vivere serenamente nella propria terra

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--- WishBlack ---

Appunto..io sono in provincia...e vi dico solo che ho un amica che ha saputo che ci sono due..tre lesbiche in circolazione..e non vi dico che cosa gli dice dietro..quindi lasciamo perdere..

ODIO LA PROVINCIA..anche perchè se qualcuno venisse a sapere di me..li conosco tutti..vi lascio immaginare..

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not_that_innocent

Io sono di Roma ma vi assicuro che anche qua c'è una mentalità assolutamente provinciale  :P

 

Gli unici posti dove si può vivere bene la propria sessualità sono i locali e a capocotta verso torvajanica (magari tra le dune...)  :P

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anche io sono di provincia... sardegna tra l'altro.... quindi potete benissimo immaginare come sia impossibile dichiararsi.... se non scegli bene le persone ben presto lo sa tutta la città.. e per quanto me ne possa fregare di quello che pensano gli altri, da comunque fastidio sentire sparlare su di te.. magari inventando anche storie che arrivano ai familiari e amici... creandoti problemi....

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il mio problema non riguarda come potrei sentirmi se il mio paesino sparlottasse di me alle mie spale ma quello che più mi farebbe male è il vedere i miei enitori star male al posto mio... la loro paura, anzi il loro terrore è quello che la gente mi faccia del male (sparlandomi alle spalle) e nonostante io abbia gia detto ai miei che il giudizio degli altri non mi tocca minimamente loro rimangono con la loro paura!!! non soporterei tutto ciò!!! e fidatevi... in un piccolo paese questo avviene quotidianamente!!! :P

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  • 3 weeks later...

Secondo me dovremmo tornare un po' a riflettere sui temi della discussione a pagina 3, in particolare sul dialogo Funeral/Hinzelmann/Yrian/Sugar

 

http://www.gay-forum.it/forum/index.php?topic=7996.40

 

Io capisco che l'atteggiamento di dare continuamente informazioni sul fatto che si è omosessuali può prestarsi a una critica (facile se fatta in modo facile, intelligente nel caso contrario) e che si può ad es. argomentare che chi si comporta così è subalterno al pregiudizio dominante e anche se crede di averlo sconfitto in realtà lo subisce ancora. Uno psicanalista vi incoraggierà a fregarvene un po' di dare sempre informazioni e in questo io ho trovato uno stimolo mentale positivo. Ma è pur sempre un discorso tendenzialmente astratto (in questo niente di male), che va riportato nella realtà. Perché viviamo in un mondo dove quella differenza - non altre: ma quella sì - è continuamente scoraggiata non dirò dall'esistere ma proprio e soprattutto dall'esprimersi, dal rendersi visibile, dal manifestarsi. Questo è il punto.

 

A me capita di sentire il bisogno - di fronte a un discorso con colleghi che va avanti per un quarto d'ora sul fatto che Putin è zarista, che in Russia ci sono problemi gravi e discorsi generali di questo tipo - di dire: «sì, in effetti la comunità gay è minacciata, ci sono stati arresti al Gay Pride e Putin fa da un anno discorsi omofobi e atti a intimidire i gay». Di fronte a un silenzio coatto, devo ristabilire un minimo di parola - perché, anche, mi sento tacitato.

 

Non credo, io, di recuperare un «io» più profondo se sono apprezzato per me, Aldo, a prescindere o indipendentemente dal fatto di essere gay, per la semplice ragione che io e tutta la mia vita non ne prescindiamo affatto! Quando eravamo ragazzini e impauritii e quando siamo diventati uomini e un po' più in gamba - non ne abbiamo mai potuto prescindere.

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  • 1 month later...

C'è pure provincia e provincia...diciamo che con 800 anime il discorso inizia a farsi

quasi intimo. In un paesino così non manca solo l'anonimato ( che in certa misura

serve, protegge ) manca addirittura la privacy

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Esatto,hai capito al volo....qua tutti sanno gli affari di tutti...io lavorando con i bambini....è meglio purtroppo che non sappiano,altrimenti immagino che casino che salterebbe fuori...perché purtroppo da me la parola gay è sinonimo di pedofilia... :)

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Se vi conoscete cosi bene e sanno quanto vali potrebbero anche ricredersi sul loro luogo comune riguardo ai Gay. I nanocentri potrebbero essere più facili di quanto si creda  :asd:

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Allora, dò un pò una paronamica personale riguardo all'"essere gay in provincia".

Ovviamente dipende da che provincia e dalla mentalità del tuo paese. Io abito in un paesino con 18000 abitanti... che sembrano tanti ma son pochi.

Specie se la mentalità è chiusa... è comunque brutto viverci.

 

Qui poi tutti sanno tutto di tutti... e siamo 18.000. Ogni giorno si sentono pettegolezzi quindi si, è impossibile essere gay in pronvince del genere.

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Cmq vorrei ritornare all'argomento iniziale del topic che era sapere come reagite voi per rendere la provincia più vivibile per gli omosessuali e in che modo cercare di colmare il ritardo culturale, se vi impegnate in questo senso e se non lo fate perchè e non lamentarsi di essere nati o cresciuti nel comune sbagliato :asd:

io sono nato e cresciuto nel paesino in cui abito, Monsummano Terme... che ufficialmente è città perché il comune ha 20.000 abitanti, ma sono divisi in pratica in 4 paesi. E per vari anni sono stato (così dicevano) una colonna portante del gruppo di giovani che gravitava intorno alla parrocchia, insomma non esattamente la situazione ideale per vivere l'omosessualità  :asd: quando ancora ero "nascosto" ci sono stati svariati rapporti puramente sessuali avuti con svariati ragazzi ufficialmente etero che mi hanno creato una buona cortina difensiva contro i pettegolezzi, quindi alla fine non ho trovato molte difficoltà, una volta "uscito allo scoperto", a vivere tranquillamente fregandomene delle chiacchiere della gente. Nel mio piccolo sono comunque entrato nel'Arcigay di Pistoia, perché organizzare manifestazioni e incontri da solo è impossibile, e vedo che qui nella mia zona anche nei paesini sono sempre di più i ragazzi gay che già a partire dalla scuola superiore non si vergognano del loro orientamento sessuale (qualcuno ha anche baciato il suo ragazzo, compagno di scuola, nel corridoio, ma secondo me è pazza  :asd: ) e vivono alla luce del sole sognando il grande amore prima ancora del grande pisello; il che da una parte è una bella soddisfazione, dall'altra fa un po' girare le palle perché invece quelli più grandi (dai 25 in su) continuano a vergognarsi come ladri...  ;)

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io sono nato e cresciuto nel paesino in cui abito, Monsummano Terme... che ufficialmente è città perché il comune ha 20.000 abitanti, ma sono divisi in pratica in 4 paesi. E per vari anni sono stato (così dicevano) una colonna portante del gruppo di giovani che gravitava intorno alla parrocchia, insomma non esattamente la situazione ideale per vivere l'omosessualità  :asd: quando ancora ero "nascosto" ci sono stati svariati rapporti puramente sessuali avuti con svariati ragazzi ufficialmente etero che mi hanno creato una buona cortina difensiva contro i pettegolezzi, quindi alla fine non ho trovato molte difficoltà, una volta "uscito allo scoperto", a vivere tranquillamente fregandomene delle chiacchiere della gente. Nel mio piccolo sono comunque entrato nel'Arcigay di Pistoia, perché organizzare manifestazioni e incontri da solo è impossibile, e vedo che qui nella mia zona anche nei paesini sono sempre di più i ragazzi gay che già a partire dalla scuola superiore non si vergognano del loro orientamento sessuale (qualcuno ha anche baciato il suo ragazzo, compagno di scuola, nel corridoio, ma secondo me è pazza  :asd: ) e vivono alla luce del sole sognando il grande amore prima ancora del grande pisello; il che da una parte è una bella soddisfazione, dall'altra fa un po' girare le palle perché invece quelli più grandi (dai 25 in su) continuano a vergognarsi come ladri...  :asd:

 

Finalmente qualcuno che risponde alle domande che avevo fatto all'apertura del topic: bluelake ti aggiungerò presto su msn, voglio qualche idea su come smuovere la mia cittadina di provincia  ;)

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Finalmente qualcuno che risponde alle domande che avevo fatto all'apertura del topic

oddio nooooo ;) allora cancello tutto, se inizio a dare risposte che non sono off-topic nessun mod mi brontolerà più in privato e la mia casella rimarrà desolatamente vuota  :asd:

 

;):asd:

 

per msn fai pure, in questo periodo non ci sono spessissimo perché ho un po' da fare tra lavoro e altre cosette ma prima o poi mi ci trovi  :asd: intanto ricontrollo sulla cartina dov'è di preciso Civitavecchia per non fare gaffe cretine  :asd:

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