xxtribalxx Posted January 11, 2006 Share Posted January 11, 2006 Non è che' date=' magari, le persone diventano autolesioniste non per chiedere aiuto ma perchè provano piacere nel far soffrire il proprio corpo? Una forma di masochismo parecchio pericolosa?[/quote'] io vedo l'autolesionismo in modo differente ...a volte stai così male mentalmente che ti infliggi dolore per non pensare + ai dolori psicologici e mentali...forse è una scorciatoia troppo facile xo quando si sta malissimo nn ci si rende conto di cio che si fa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Aky_86 Posted January 11, 2006 Share Posted January 11, 2006 vero ma se invece di tagliarsi si parla con qualcuno la cosa può risultare migliore sia mentalmente ke fisicamente... alla fine parlando lover è uscito da questo "tunnel" dell'autolesionismo... la mia ragazza ne è uscita grazie a me alla sua migliore amica... e solo parlando dei vari problemi ke si erano creati... forse nn sarà facile x tutti parlare con qualcuno ma credo ke sia la cosa migliore.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
xxtribalxx Posted January 11, 2006 Share Posted January 11, 2006 io ammetto che ci sn cascato pure io...ma nn avevo amici e nn avevo nessun con cui confidarmi...mi sentivo solo..ora che cmq ho un ragazzo e una migliore amica nn mi capita più xkè cmq quando ho qualche problema ne parlo cn loro... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted August 12, 2006 Share Posted August 12, 2006 Stasera volevo sentire il vostro parere su un argomento che mi tocca molto da vicino, ossia l'autolesionismo. Per prima cosa vorrei dire che *non mi viene affatto spontaneo parlarne*, non perché me ne vergogni, ma perché discuterne, anche con i miei amici, per me è quasi violare la mia personalità... in ogni caso, posso contare sul fatto che (perlomeno per ora) non vi conosco personalmente e per voi non sono altro che un anonimo nickname, e sinceramente a me interessa molto sentire dei pareri non influenzati da un rapporto con me. Quando ho iniziato a tagliarmi stavo passando un periodo critico, i classici momenti in cui ti sembra di odiare tutto di te stesso e di non riuscire a raggiungere alcuno scopo. Tra le altre cose, cercavo anche di accettare la mia omosessualità (cosa che non mi riesce del tutto nemmeno adesso), che sentivo come un indice della mia incapacità, qualcosa che ti capita e non puoi farci niente nonostante la tua volontà (sì, io ho lottato per l'eterosessualità, prima di capire quanto fosse, oltre che inutile, anche molto stupido). L'ispirazione me l'ha data una mia amica che praticava autolesionismo da ben prima di me, e per motivi molto diversi; certo non si può dire che io abbia iniziato per emulazione o "per moda": semplicemente una sera, stressato, dopo una doccia, ho preso un paio di forbicine e non sono rimasto a pensarci due volte. Da quelle col tempo si è passati a forbici più grandi e alle lamette; le motivazioni sono mutate e anche la frequenza dei tagli, tanto che conservo ancora le cicatrici di una settimana in cui imprimevo più tagli più volte al giorno, magari ricalcando ripetutamente gli stessi. Nel frattempo mia mamma, che tra l'altro sa bene che sono gay, mi ha scoperto e mandato da uno psicologo (non senza il mio consenso, ovviamente: anch'io volevo far luce su questa storia), solo che alla seconda seduta mi sono altamente scocciato, anche perché non riuscivo ad essere completamente "sincero" e mi sembrava solo di perdere del tempo e un bel po' di soldi, e così non sono più andato. Anche i miei amici ad un certo punto sono venuti a saperlo; a qualcuno l'ho detto, poi i tagli si notavano e ai migliori amici (quelli dei CO) mi sembrava da idiota nasconderlo... poi con questa storia ho scoperto che un'altra mia amica si tagliava da ben prima di me, insomma un casino. Ad un certo punto, quasi da solo, ho smesso. Ora come ora mi taglio occasionalmente, oppure vado a periodi. Con i miei genitori ho avuto accese discussioni su questa faccenda, ma da loro, ovviamente, non si riesce ad avere una critica costruttiva. Quello che mi piacerebbe, dopo avervi annoiati con la mia storiella (e scusate se mi sono dilungato parecchio, ma ho sfruttato questo post per schiarire le idee anche a me) è: (1) capire, in base magari anche alle vostre esperienze, che cosa mi trascina, adesso, a tagliarmi ancora, anche se apparentemente non ho più dei motivi così insostenibilmente pesanti; (2) sapere se sono malato, se ho qualche disturbo della personalità o cosa o.O (mia mamma e mio papà con tutto il tatto e il rispetto mi hanno fatto capire che qualcosa che non va ci deve essere, e come posso dargli torto?); (3) sapere se davvero è così *sbagliato* farlo... cioè... per esempio, anche chi fuma arreca danni a se stesso e sa di farlo, e come il fumo, anche tagliarsi ad alcuni può dare una sensazione di soddisfazione oppure semplicemente fastidio! Dunque perché l'autolesionismo sembra così anormale? Spero che con questo post si possa aprire un interessante e proficuo dibattito... ho controllato nell'elenco degli argomenti trattati nella sezione, e 'autolesionismo' non compare. Se mi dovessi sbagliare fatemelo notare! ciau Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ferbus Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 rispondo con un post "non-topic".... 1 - non ho esperienze di questo tipo... per ora controllo o sfogo i miei istinti in maniere diverse, "socialmente accettabili" o cmq senza farmi troppo male (io ODIO il dolore!!!) 2 - sì, direi di sì. non saprei come lo classificherebbe il DSM-IV, ma sicuramente è un disturbo di personalità (istrionico? 2b?), con un inizio di ossessione-compulsione. non capisco dalla tua descrizione se sia associato un disturbo della quinta sfera... in pratica è un comportamento ritenuto anormale più per il disagio "sociale" che non per quello personale, pur essendo associato a un maggior rischio di mortalità e di altre malattie "psichiatriche" in generale. nulla di diverso da ogni altro adolescente che abbia mai conosciuto.... 3 - a me da fastidio fumare, sia subito che sapendo dei danni tra 20 anni. non fumo, non per paura del tumore, ma perchè mi da fastidio. bevo perchè mi piace, anche se so che tra qualche anno potrei avere dei problemi (facendo i debiti scongiuri...). la cosa strana e considerata "innaturale" è il fatto di causarsi dolore per provare piacere. infatti il dolore nasce come "allarme" per segnalare che "qualcosa non va bene", quindi causarselo da solo è ritenuto come un gesto "stupido" o quantomeno "socialmente inadatto". my 2 c, so di non esser stato d'aiuto.... ps: io non me lo farei mai... al peggio mi accanisco su brufoli o peli suppurati... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
luka86 Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 Caro Odisseo, leggere il tuo post mi ha tagliato a pezzetti. Io non ho mai praticato l'autolesionsimo a livello fisico (mentale può essere, ma credo sia una forma diversa) sia perchè ho il terrore di tagli ferite (non tagliettini fatti con un foglio di carta eh) e sia perchè credo di non essere ancora arrivato a questi carichi di disperazione da non aver altro modo che sfogarli facendo del male al mio corpo. A volte ho avuto la tentazione di farmi del male ma alla fine non ci sono mai riuscito, e sono contento di non esserci riuscito. Diciamo che sono più uno specialista per l'autolesionsimo mentale... Tornando a noi... Se arrivi a compiere questi gesti credo, non sono nè uno psicologo nè un medico, sia dovuto a un qualche... ad una qualche sofferenza o dolore che hai dentro di te e che non riesci a sfogare, che non riesci ad accettare... o che magari non trovi. Il motivo di tutto questo è lì.. dentro di te. Devi cercare di trovarlo, accendi una lanterna e gira nelle varie stanze della tua mente... e se lo trovi, non girarti dall'altra parte facendo finta di non aver visto niente, vai lì e chiedigli "chi sei? che diavolo vuoi???" Prova a sfogare le tue paure, i tuoi dubbi, i tuoi dolori. Sfogali, prova a sfogarti anche qui, sul forum, magari parlarne con persone che poco conosci, parlarne dietro ad un monitor, dietro ad un nickname, ti riesce più facile, riesci a parlare più facilmente di te. Sfogali a parole. Hanno uguale potenza delle armi, se usate adeguatamente. Deposita lamette, rasoi e forbici. Prendi penna e carta. Scrivi. ciao, Marco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Northern Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 Purtroppo anche io ti capisco... rispondendo alle tue domande (1) capire, in base magari anche alle vostre esperienze, che cosa mi trascina, adesso, a tagliarmi ancora, anche se apparentemente non ho più dei motivi così insostenibilmente pesanti; A volte anche a me sembra come un istinto irrefrenabile...anche se non c'è un motivo ben preciso per farlo...ormai riesco a prendere una lametta...e fermarmi in tempo...ho imparato a controllarmi..ma spesso è piu forte di quanto si pensi... Sinceramente come dici tu...non so nemmeno perche ho iniziato..la prima volta che mi sono fatta del male è stato quando i genitori della mia ex ci hanno costrette a lasciarci...insieme ad altre crisi che stavo passando mi è crollato il mondo addosso...e ho iniziato a graffiarmi i polsi con le unghie...fino a farmi sanguinare...poi dopo di che ho iniziato con le lamette... Ora ripensandoci vorrei non aver mai iniziato...le cicatrici sono rimaste...e molto probabilmente rimarranno per sempre a ricordarmi uno dei periodi piu brutti della mia vita.... Ma anche se ti sembra di non riuscire a frenarti..devi farlo...è stupido continuare a tagliarsi senza motivo...è stupido anche farlo con un motivo ben preciso... (3) sapere se davvero è così *sbagliato* farlo... cioè... per esempio, anche chi fuma arreca danni a se stesso e sa di farlo, e come il fumo, anche tagliarsi ad alcuni può dare una sensazione di soddisfazione oppure semplicemente fastidio! Dunque perché l'autolesionismo sembra così anormale? Sai...io faccio lo stesso paragone...la mia ragazza fuma anche erba...e quando ci siamo messe insieme ci siamo ripromesse io di smettere di tagliarmi..e lei di smettere di fumare... Lei pensa che non sia la stessa cosa...lei crede che smettere di fumare sia molto piu difficle e complicato che smettere di tagliarsi....io non credo sia cosi...lei ha iniziato a fumare per colpa di un brutto periodo nella sua vita...io ho iniziato a tagliarmi per lo stesso motivo.... forse l'autolesionismo è peggio di una droga...forse è molto piu difficile smettere...e se non ci passi non sai nemmeno lontamente quanto possa esserlo... Tu ci sei passato...io ci sono passata...e sono certa che tantissima gente in questo forum ci è passata... Non so quante di queste abbiano smesso di farlo...ma ora mi rivolgo a te... Lascia perdere....è solo una cazzata....credi di stare meglio quando lo fai...ma i problemi...quelli veri rimangono...continuare a farti del male nn serve...non serve ne a te..ne a gli altri...non è tagliandoti che ti sistemi la vita...anzi...forse te la complichi e basta (vedi sedute dallo psicologo..genitori in crisi che credono di avere un figlio pazzo...) Io so di non esserti d'aiuto...volevo solo esprimere le mie idee...in quanto a conoscenza di quello che hai provato..e stai provando.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 Intanto grazie per le bellissime risposte (...) ma sicuramente è un disturbo di personalità (istrionico? 2b?)' date=' con un inizio di ossessione-compulsione. non capisco dalla tua descrizione se sia associato un disturbo della quinta sfera (...) nulla di diverso da ogni altro adolescente che abbia mai conosciuto....[/quote'] sui disturbi della personalità ci avevo fatto diverse ricerche - mi devi spiegare però cos'è questo disturbo della quinta sfera che non trovo nemmeno su google o.O e a quanto mi dici è comune? la cosa strana e considerata "innaturale" è il fatto di causarsi dolore per provare piacere. (...) non è per provare "piacere"' date=' solo che dopo è come se... boh... non so descriverlo... cioè qualcosa che fa male non sempre dà fastidio, per come la vedo io... Il motivo di tutto questo è lì.. dentro di te.Devi cercare di trovarlo (...) vai lì e chiedigli "chi sei? che diavolo vuoi???" bueno. però mi rendo conto sempre di più che i motivi non sono sempre gli stessi, semplicemente ogni tanto mi rendo conto che sfogarmi facendo una corsa in bici non è abbastanza, non dà la stessa sensazione di essere "padroni di se stessi". e mi rendo conto che magari è esagerato, non ha senso però una volta cominciato, smettere sembra stupido tanto quanto continuare... A volte anche a me sembra come un istinto irrefrenabile...anche se non c'è un motivo ben preciso per farlo...ormai riesco a prendere una lametta...e fermarmi in tempo...ho imparato a controllarmi..ma spesso è piu forte di quanto si pensi... Esattamente quello che ho fatto io. Ma che senso ha controllarsi se il desiderio c'è? Non sarebbe più corretto trovare un modo per non sentirne più il bisogno? Altrimenti è ovvio che per quante volte si riesca a resistere alla "tentazione"' date=' prima o poi ci si ricasca... oppure si sta peggio o.O my 2 c' date=' so di non esser stato d'aiuto....[/quote']Io so di non esserti d'aiuto...volevo solo esprimere le mie idee... nono è proprio discuterne, in tutti i modi, quello che voglio... prima o poi riuscirò a capire quello che è giusto o sbagliato fare! thank you :* Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Amy Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 Non sono mai arrivata a procurarmi ferite con lamette o forbicine ma anche a me, è capitato e capita a volte ancora ora, di procurarmi volontariamente dolore...questo mi capita quando sono particolarmente nervosa e stressata e non riesco a sfogare il mio malessere e comincio così a graffiarmi, a volte fino a sanguinare, sopratutto su braccia e collo. Oppure mi capita quando mi trovo nella condizione opposta, quando mi sento talmente svuotata di forze e di energie, mi sento impotente e in una condizione di limbo mentale dove niente o nessuno è capace di farmi provare alcun interesse o emozione, e l'unico modo che ho per superare il momento è provare dolore. Il periodo critico l'ho passato gli anni scorsi, ora ho "affinato" altri metodi meno crudeli e sicuramente meno drastici e molto più utili...tutto ciò è stao possibile cominciando un cammino di introspezione (molto doloroso ),che mi ha permesso di riflettere sui motivi che mi portavano ad essere ed agire in determinati modi. Per ora ho cominciato e piano piano sto migliorando, ma penso che il modo migliore per uscirne del tutto è affidarsi all'aiuto di gente esperta e preparata, per questo sto pensando di rivolgermi allo psicologo del consultorio ed è una cosa che consiglio vivamente anche a te. A volte non basta la nostra volontà per uscirne, è necessario l'aiuto d altre persone che ci guidino e ci sostengano. Fatti forza e comincia a riflettere sulle cause che ti fanno stare così, questo è l'inizio e tutto sta a cominciare... In bocca al lupo, sono con te Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
cassian Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 Leggere il tuo post e tutte le risposte devo dire che mi ha scosso emotivamente. Io associo una sensazione di dolore, quasi una crudeltà, alla ferita, a prescindere da chi sia procurata. Si accetta l'operazione chirurgica perchè si sa che serve a stare meglio, ma l'autolesionismo? Ho capito dalle tue parole che in fondo è un modo per te di sentirti meglio, una cura o meglio un palliativo a qualcosa che da dentro manifesta la sua esistenza. Controllarsi è un modo per rendersi conto che esiste questa voce interiore e per rendersi conto che infliggersi delle ferite può essere un sacrificio per placare questa sensazione senza riuscire a scacciarla. E per questo la trovo una cosa sensata, difficile, ma un buon passo in avanti. Un'altra cosa che ho notato è che questo modo di infliggersi le ferite sembra una sorta di punizione; un modo per manifestare un senso di colpa difficile da stanare: una persona a me cara si è punita quasi fino a raggiungere l'anoressia perchè si sentiva in colpa per essere stato violentato. Con questo ti voglio dire che spesso è difficile da soli riuscire a capire e a risolvere dei processi mentali che sono tutt'altro che lineari o logici. L'unica cosa che conta, che davvero fa la differnza è la voglia di guarire, di smettere di farsi male, di conoscere tutto quello che abbiamo dentro fino in fondo e senza paure. Stefano, il ragazzo di cui ti parlavo prima, ce l'ha fatta al costo di sforzi enormi che io non mi sento in grado nemmeno di descriverti. La sua motivazione è stata quella di voler essere sereno, di non voler vivere come aveva fatto sino ad allora, conoscendo solo il dolore, la paura e la delusione. La psicoterapia a cui si è sottoposto è durata anni e l'ha superata solo con una forza di volontà semplice e spontanea. Anche lui ha abbandonato a un certo punto le sedute, ma poi ci è tornato dopo qualche mese e mi ha detto che si scappa perchè si ha paura, paura di soffrire, paura delle cose che emergono. Tu forse hai avuto fiuto e sei scappato prima di intaccare anche solo la superficie. Mi ha incuriosito anche molto quello che hai detto a proposito della sensazione di sentirsi "padroni di se stessi" compiendo questo atto di autolesionismo, è stata una sensazione personale, ma se accetti un consiglio partirei da lì. Mi è sembrato un bandolo della matassa, un buon punto da cui iniziare a disseppellire le cose nascoste. Ciao, Virgilio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ferbus Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 mentre stavo cucinando oggi mi son ricordato che da "piccolo" mi piaceva bruciarmi apposta, soltimante con monete "riscaldate" o sigarette quasi spente... conta? però lo facevo più per sfida che non per stress...non era poi così male, tanto non lasciavano grossi segni ed era divertente inventarsi motivi assurdi per nasconderli... sui disturbi della personalità ci avevo fatto diverse ricerche - mi devi spiegare però cos'è questo disturbo della quinta sfera che non trovo nemmeno su google o.O e a quanto mi dici è comune? le "malattie" con un coinvolgimento del quinto asse (o forse era quarto?) sono quelle che coinvolgono la sfera sociale dell'individuo. per fare alcuni esempi: il depresso che non esce di casa e rifiuta il cibo, l'ossessivo che non riesce ad andare al lavoro perchè continua ad aprire e chiudere la porta, il maniacale che rinchiude la moglie perchè pensa che lo tradisca, gli ebefrenici e buona parte degli psicotici (i matti in una dizione non "politically-correct") più gravi. tutte queste persone, a causa della loro malattia, hanno una grave compromissione del loro vivere sociale, perdendo quindi una parte importantissima della loro vita. fortunatamente questo non è sempre così grave e un coinvolgimento seppur minimo della sfera sociale è presente in quasi tutte le malattie psichiatriche. per includere un discorso più ampio, attualmente le malattie psichiatriche sono valutate in un sistema multiassiale: 1. presenza di un disturbo maggiore psichiatrico 2. sottostante disordine di personalità 3. condizioni mediche generali (comprendenti le cause organiche del disordine) 4. coinvolgimento psicosociale e ambientale 5. valutazione globale della performance del paziente, compresa l'autosufficienza e il senso di benessere personale. i disturbi di personalità sono quindi solo una parte della valutazione psichiatrica e non una malattia di per sè... quanto meno non "grave" e quindi si collocano spesso nella zona d'ombra tra normale e anormale. come già saprai i disturbi della personalità sono divisi in cluster, ma non sempre sono così facili da identificare. inoltre non sono da curare in maniera aggressiva fintanto che sono l'unico asse anormale nella valutazione psichiatrica (ie: no disturbi maggior, personalità istrionica, non condizioni mediche a rischio, non influenze ambientali, buona integrazione sociale e relativo benessere personale). cluster A - Odd: sono personalità con elementi sfumati di dissociazione (ovviamente senza sintomi). comprende le personalità paranoide (sospetto per gli altri, complottisti), schizoide (isolato socialmente e freddo) e schizotipico (paranoide+schizoide) cluster B - Drama: vi è un'alterazione del controllo degli impulsi e dell'affettività. comprende disturbo antisociale (non osserva le regole), borderline (abnorme instabilità e ogni sentimento è "esagerato"), istrionico (egocentrico e appariscente ad ogni costo) e narcisistico (molta stima di sè, invidia e freddezza) cluster C - Anxious: insicurezza e timore di fondo, che causa ansietà. può manifestarsi come: evitante (si isola perchè non si sente all'altezza), dipendente (crea legami di dipendenza verso gli altri), ossessivo (cerca sicurezza nell'ordine). scusate la digressione. consiglio cmq a tutti due chiacchere con uno psichiatra, se ne sente il bisogno (qui a novara -almeno- sono spettacolari...) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
DePRe Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 Che c'è brami compassione? Secondo me sì. Mi spiace chiamatemi intollerante, insensibile, quello che volete. ma questi tipi di atteggiamenti quasi sempre hanno come fine ottenere attenzione. Oppure è semplicemente una moda, per far vedere agli altri che si è disperati, una causa persa. Nemmeno lo psicologo ti può aiutare? Povero... e ci credo se tu fossi stato davvero "disturbato" ( malato, depresso o a dir si voglia) dallo psicologo ci saresti andato ben volentieri... Chi ci sta davvero male pagherebbe per avere dei genitori come i tuoi che cercano di aiutarti mandandoti da uno psicologo. Ora non ho nulla contro di te personalmente, ma sono stufo di leggere sempre in giro per Internet di persone che appena hanno un po' di problemi, prendono una lametta e si tagliuzzano tutto il polso. E questo perché? Perché il/la ragazzo/a l'ha lasciato/a, i genitori non lo capiscono, gli amici nemmeno, si sente solo. Eppure non fa niente per migliorare la sua condizione. Prende solo una lametta e si fa del male fisico, facendo soffrire pure la gente che gli sta intorno. Al mondo c'è gente che soffre davvero, pensa a loro la prossima volta che hai in mano una lama. Non conosco i problemi che hai passato e non li voglio sapere, ma tagliarsi è da idioti. DePRe e Ramones_ [eh sì siamo fratelli e abbiamo un cervello in comune ] Post nato da una discussione su msn. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Amy Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 Secondo me sì. Mi spiace chiamatemi intollerante, insensibile, quello che volete. ma questi tipi di atteggiamenti quasi sempre hanno come fine ottenere attenzione. Oppure è semplicemente una moda, per far vedere agli altri che si è disperati, una causa persa.Nemmeno lo psicologo ti può aiutare? Povero... <_< e ci credo se tu fossi stato davvero "disturbato" ( malato, depresso o a dir si voglia) dallo psicologo ci saresti andato ben volentieri...Chi ci sta davvero male pagherebbe per avere dei genitori come i tuoi che cercano di aiutarti mandandoti da uno psicologo.Scusami, ma non sono affatto d'accordo su queste tue ( anzi, queste vostre!) riflessioni.In particolare, non credo che la situazione sia semplice e lineare come tu l'hai descritta: innanzitutto chi pratica autolesionismo quasi mai lo fa per ricevere attenzione dagli altri (non credo che nessuno si ferisca col coltello e vada in giro a mostrarne i segni) anzi, le ferite si cerca in tutti i modi di nasconderle o dssimularle. L'autolesionismo è, secondo me, qualcosa che riguarda prettamente la sfera personale dell'individuo (scaturito, ovviamente, anche da fattori esterni): se si vuole attirare l'attenzione degli altri ci sono centinaia di altri modi anche più efficaci rispetto alla'accanirsi sul proprio corpo e nascondere poi le ferite.In secondo luogo, è molto facile dire che sei stai male vai da qualcuno a farti curare; questo vale per il mal di pancia, per il mal di schiena, ecc. Quando però si deve affrontare e combattere un disagio interiore è molto difficile che l'interessato, autonomamente ed almeno all'inizio, cerchi volontariamente un aiuto: in primis perchè faticherà ad accettare di avere un qualche disagio, in secono luogo perchè non è affatto semplice aprirsi agli altri e parlare apertamente e SINCERAMENTE dei propri problemi; perciò spesso le psicoterapie non vanno a buon fine, perchè manca la fermezza, la volontà dell'interessato (e non certo per suo capriccio o superficialità) ad affrontare davvero il suo disagio.Scusate se il discorso è un pò confuso, ma avevo tantissimi pensieri in testa e cercavi di esprimerli (più o meno) correttamente... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 Di nuovo grazie per le risposte (un grazie particolare a ferbus per il riassuntino di psicologia) @DePRe: non contesto affatto che in giro ce ne sia molta di gente così (come penso che qui ciascuno sappia) però ogni generalizzazione è negativa... poi non è mica facile come la fai tu...! cioè... forse ho trovato uno psicologo poco bravo... però con lui mica riuscivo a dire quello che pensavo! E poi penso che tu mi abbia frainteso, io _non_ sono qua per dirvi "aiuto mi taglio voglio smettere!" (considerato che comunque sarebbe una scelta del tutto indipendente dal vostro parere), vorrei solo saperne di più. Senza contare che volendo ne avrei già ben altri di pretesti per attirare l'attenzione, di essere in un qualche modo originale, "diverso"... chi ha orecchi intenda! Ad ogni modo apprezzo l'opinione sincera E questo perché? Perché il/la ragazzo/a l'ha lasciato/a' date=' i genitori non lo capiscono, gli amici nemmeno, si sente solo. Eppure non fa niente per migliorare la sua condizione. Prende solo una lametta e si fa del male fisico, facendo soffrire pure la gente che gli sta intorno.[/quote']La sua motivazione è stata quella di voler essere sereno' date=' di non voler vivere come aveva fatto sino ad allora, conoscendo solo il dolore, la paura e la delusione.[/quote']Al mondo c'è gente che soffre davvero E' proprio questo il punto... io non ho praticamente nulla che non va, ho una vita abbastanza serena (nonostante le preoccupazioni che ogni tanto mi danno i miei amici, madonna..!), non ho nulla che dev'essere "guarito". Non sono una persona infelice... sono aperto, estroverso, brillante, e possiedo tutte le caratteristiche oppose a quelle stereotipate del drastico, pessimista autolesionista. Soprattutto, sono molto razionale e per niente impulsivo. Ho iniziato per le casualità della vita e nonostante riesca tuttora benissimo a controllarmi, non posso ancora affermare di "avere smesso". E quello che mi interessa sapere, in un momento in cui ho deciso di mettermi in discussione in tutto e per tutto (che poi è anche il motivo per il quale mi sono iscritto a questo forum) è sapere se è sbagliato e perché... Sinceramente motivazioni come "farsi del male è sbagliato perché il dolore in sè è indice di qualcosa che non va" non mi dicono assolutamente niente. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
The Death Angel Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 ho avuto un periodo mediamente lungo (o almeno mi pareva interminabile) poco prima di tentare il suicidio, che mi facevo male come potevo. Probabilmente perchè non mi ero accettato. Adesso non ne sento più minimamente il bisogno, ma evito anche di pensarci: se da una parte ripenso tranquillamente al mio tentativo di suicidio perchè so che, almeno per ora, non è nei miei piani... però alle volte, quando per esempio mia madre mi dice 'mi passi ago e filo' o pure 'mi passi le forbici' le prendo sempre con una certa precauzione, come se, nonstante non abbia intenzione di farlo, l'istinto mi possa ritornare all'improvviso. Magari è solo una mia paranoia, però dal momento che l'autolesionismo non mi ha mai aiutato voglio tenermene alla larga Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SaintJust Posted August 13, 2006 Share Posted August 13, 2006 non ho voluto leggere i messaggi di risposta... personalmente, ti diro', mi tagliavo, tanto che anche io ne conservo cicatrici su gambe principalmente, tranne l'unica molto visibile su una mano. Ho smesso, e non ne sento piu' l'impulso da molti anni ormai, ho smesso da sola, cosi' come avevo cominciato perche' ho capito che il dolore fisico non era l'unico dolore contrallibile, e sopratutto non era un sistema per combattere o dimenticare tutto quello che mi faceva male da dentro. Ho iniziato quando ho scoperto (tentando di tagliarmi le vene) che il dolore da taglio aveva la capacita' di liberarmi il cervello. Quindi, per me, il motivo era principalmente esorcizzare il dolore cheportavo dentro tramite un dolore esterno. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 ho avuto un periodo mediamente lungo (o almeno mi pareva interminabile) poco prima di tentare il suicidio, che mi facevo male come potevo. (...) Adesso non ne sento più minimamente il bisogno (...) l'autolesionismo non mi ha mai aiutato Mi dispiace molto per la tua esperienza negativa, è comprensibile che adesso associ l'autolesionismo con dei momenti tristissimi e quindi non ne vuoi più sapere. Io però non lo sento così. E' vero, tagliarsi non aiuta a niente, però nei momenti in cui sai di non essere in grado di far niente, dà la sensazione di fare qualcosa. Ho smesso (...) perche' ho capito che il dolore fisico non era l'unico dolore controllabile, Questa fa riflettere. Siamo sicuri che non sia l'unico dolore sul quale abbiamo tutto il potere e il controllo? L'autolesionismo è uno scontro tra te e te stesso, mentre qualsiasi altro tipo di dolore coinvolge qualcuno o qualcosa che sai già di non poter comandare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
STaRLeSs Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 Scusassero navigando on internet ho trovato questo sito e girovagando per il sito ho notato questo topic ed ogni volta mi sale la rabbia a mille, non ho resistito a non dire due parole a riguardo.. non dà la stessa sensazione di essere "padroni di se stessi". abuahauhauah scusa che? avere un taglierino in mano e farsi una ferita in un polso vuol dire essere padroni di se stessi? minchia XD Scusa eh ma tu dici di non avere problemi, lo fai e basta...peggio ancora di chi ha problemi e lo fa per quello!!! Ora io ho sempre odiato sto genere di discorsi però in sti casi non mi sembra di poter dire altro: pensa un po' che mentre tu gioiosamente carino zompetti per il bagno cercando la lametta e una volta trovata inizi a sforbiciarti il corpo c'è un bambino in libano che sta morendo per la guerra...mmmhhh non ti ci viene da pensarci eh? Che mentre tu sei li che giochi con la vita (PERCHè TAGLIARSI QUALSIASI SIA IL MOTIVO VUOL DIRE GIOCARCI) c'è chi la perde in un nanosecondo! Ma hai bisogno di un forum per sentirti dire che è sbagliato per sentirti dire i perchè lo fai ecc? Tu si che sei padrone di te stesso allora!! E poi io a ste cazzate non ci credo piu...non siete persone che avete bisogno di aiuto, non siete persone con una cazzo di dignità nell'anima, i vostri amici fanno bene a fanculizzarvi se lo fanno così forse capite che è sbagliato, vi piace solo essere al centro dell'attenzione, tutto il mondo ce l'ha con voi povere creature... tu dici di non essere niente di tutto ciò? bene scusa la parola ma INCOSCIENTE mille volte tanto per non dire altro ed offendere!! Detto ciò che si adesso vuoi andare a farti due graffi fai pure ma non cercare i perchè e i percome li fai, perchè non c'è nessuna malattia psicologica dietro a ciò, non c'è nessun problema, è solo il tuo neurone che non sapeva che fare e si è dilettato in sta cazzata Peace People Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
luka86 Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 pensa un po' che mentre tu gioiosamente carino zompetti per il bagno cercando la lametta e una volta trovata inizi a sforbiciarti il corpo c'è un bambino in libano che sta morendo per la guerra...mmmhhh non ti ci viene da pensarci eh? Che mentre tu sei li che giochi con la vita (PERCHè TAGLIARSI QUALSIASI SIA IL MOTIVO VUOL DIRE GIOCARCI) c'è chi la perde in un nanosecondo! Scusami. Sarebbe stato carino se tu ti fossi presentato prima di venir qui ad elargire critiche e giudizi. In ogni caso il tuo esempio mi sembra come quello che certe mamme fanno ai loro figli: "non si avanza il cibo nel piatto, con tutta la gente che muore di fame.." Beh tesoro una frase del genere è molto stupida. Non è che se io mangio quello che c'è nel piatto la gente muore meno di fame. Allora forse è meglio usare esempi più intelligenti e meno idioti per esprimere i propri pensieri. Sono d'accordo ceh non si sprecano le risorse, sono d'accordo che non faccio 1 kg di pasta per mangiarne 80g. Ma di certo se invece di mangiarne 80g ne mangio 1kg non è che il bambino del Libano vive più felice e contento. E poi guarda... chi sei per stabilire il valore della vita? Magari il bambinetto di Libano vive, paradossalmente, più felice e allegro di un bambinetto italiano che ogni giorno pretende la macchinina nuova o il videogame ed è ugualmente sempre triste e insoddisfatto. ciao, Marco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 E poi io a ste cazzate non ci credo piu...non siete persone che avete bisogno di aiuto, non siete persone con una cazzo di dignità nell'anima, i vostri amici fanno bene a fanculizzarvi se lo fanno così forse capite che è sbagliato, vi piace solo essere al centro dell'attenzione, tutto il mondo ce l'ha con voi povere creature... Ma hai bisogno di un forum per sentirti dire che è sbagliato per sentirti dire i perchè lo fai ecc? Detto ciò che si adesso vuoi andare a farti due graffi fai pure Intanto andiamoci piano. Quando ho aperto sto topic sapevo bene che avrei trovato un casino di gente che mi avrebbe maledetto criticando la mia stupidità. Quello che mi chiedo è: è così sbagliato voltarsi a guardare un'esperienza *quasi terminata* e indagarne le cause? Non sono certo qua per fare l'avvocato del diavolo o per difendere a spada tratta l'autolesionismo, anzi. Però certe cose capitano, e la cosa più stupida da fare secondo me è non discuterne. avere un taglierino in mano e farsi una ferita in un polso vuol dire essere padroni di se stessi? E perché no, tra i tanti altri modi per esserlo? pensa un po' che mentre tu gioiosamente carino zompetti per il bagno cercando la lametta e una volta trovata inizi a sforbiciarti il corpo c'è un bambino in libano che sta morendo per la guerra...mmmhhh non ti ci viene da pensarci eh? Questi discorsi li ho già sentiti. Allora potrei ribattere: mentre sei lì che vai a fare la spesa, c'è qualcuno che muore di fame; mentre ti fai una doccia, qualcuno muore per una malattia dovuta a batteri nell'acqua; mentre prendi un moment perché hai un accenno di mal di testa qualcuno muore di AIDS... e allora piantiamola con questi discorsi del cazzo e vediamo se riusciamo a farne uno di costruttivo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 Io ho affrontato indirettamente la questione perchè conosco molto bene almeno quattro persone che lo praticano e l'hanno praticato. La tua domanda è: perchè continui? Ora ti darò la mia idea. Intanto premetto che non sono uno psicologo, ma sono un praticante di SM (sadomasochismo) e sono ben inserito in questo ambiente; per cui mi sono fatto un'idea piuttosto precisa di quali siano i motivi della ricerca del dolore e il suo senso. Moltissime attività liberano ENDORFINE. Queste sono le droghe naturali che il nostro corpo produce per "farci fare le cose". Sono droghe a tutti gli effetti e danno una forte dipendenza. Per capirci sono quelle che il nostro cervello libera quando abbiamo un orgasmo (ma anche quando ci fanno le coccole). Quando noi proviamo un forte dolore, il nostro organismo libera endorfine per contrastarlo. Ti sei mai accorto che quando ti tagli, inizialmente il dolore è intenso e poi si attenua un po'? A mio avviso tu eri, e in qualche misura, sei ancora dipendente dalle endorfine rilasciate al momento dell'incisione. E per te l'autolesionismo è (o era) analogo alla pratica di iniettarsi eroina (sostanza molto simile alle endorfine, appunto): "liberarti la testa" dai tuoi problemi, anche se poi continui pur avendoli ormai superati. Vuoi un consiglio per smettere definitivamente? Devia questa tua dipendenza in attività endorfiniche più socialmente accettate, come la palestra (dopo lo stress muscolare, ne vengono liberate parecchie) o il sesso o il cioccolato. E magari tienici informati. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 o________O devo dire che dopo aver letto questo messaggio mi lasci sorpreso - anche perché tra l'altro c'è stato un periodo in cui ero anche cioccolata-dipendente Grazie infinite della risposta! Chissà se è quella giusta. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
STaRLeSs Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 Minchia XD Mi diverte tantissimo vedere che quando fai aprire la mente alle persone nessuno ti capisce Anyway io se faccio la spesa gioco con la vita? se mangio 1kg di pasta gioco con la vita? se mi faccio na doccia gioco con la vita? se prendo un moment per il mal di testa gioco con la vita? No cavolo perchè non me le avete dette prima ste cose!! Ma dico la vediamo la differenza fra fare la spesa e tagliarsi o no? Mah............... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
luka86 Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 Mio caro, ho solo detto che frasi di quel tipo assomigliano molto (per il loro contenuto) a quelle che spesso dicono le mamme ai bambini. Non ho detto che sono esattamente la stessa identica cosa. Non ho detto che comprare un kg di pasta è giocare con la vita. Ma forse tu ti sei concentrato solo su quello. Ho anche chiesto chi sei tu per stabilire il valore della vita di una persona. A quanto pare non hai saputo rispondere. Cmq, visto che il tuo scopo è tentare di aprire le nostre menti, io ti ascolto. Spiegati, non ti ho capito, apri la mia mente. Ah.. dimenticavo.. E poi io a ste cazzate non ci credo piu...non siete persone che avete bisogno di aiuto, non siete persone con una cazzo di dignità nell'anima, i vostri amici fanno bene a fanculizzarvi se lo fanno così forse capite che è sbagliato, vi piace solo essere al centro dell'attenzione, tutto il mondo ce l'ha con voi povere creature... Io ho la mente molto chiusa e cementata... aiutami... io questo tuo pensiero... proprio non lo capisco. Non capisco come una mente aperta come la tua possa formularlo.. e non ne comprendo il significato... spiegamelo tu. ciao, Marco p.s. almeno dicci come ti chiami... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 Scusami Starless, se ti rispondo io. Mi spieghi due cose? Sono molto brevi, giuro. La prima è: secondo te è veramente "giocare con la vita" farsi un taglietto su un braccio? Mi è più facile trovare dei casi di persone morte per essere andate a fare la spesa, che per essersi fatte un graffio di proposito. La seconda è: mi spieghi perchè l'argomento ti irrita così tanto? Ti infastidisce l'autolesionismo? E anche chi si fa fare i piercing, si ubriaca o fuma sigarette? Ti da fastidio chi attira l'attenzione con i suoi problemi? Tutti i problemi di cui si parla nel forum (nessuno paragonabile a un bopmbardamento, giuro)? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 (Abbiamo già scritto due post di risposta a Starless... è meglio che la smettiamo, altrimenti corriamo il rischio di credere che sia lui a voler attirare l'attenzione ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sky Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 Detto ciò che si adesso vuoi andare a farti due graffi fai pure ma non cercare i perchè e i percome li fai, perchè non c'è nessuna malattia psicologica dietro a ciò, non c'è nessun problema, è solo il tuo neurone che non sapeva che fare e si è dilettato in sta cazzata Peace People Perdonami Starless, ma leggendo quello che hai scritto ho l'impressione che tu di problemi psicologici non ci capisci granché. Nemmeno io, chiariamolo, semplicemente ci sono passato. Oltretutto, se tu fossi un esperto, come riesci a capire cos'ha una persona tramite un messaggio lasciato su internet? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
†Isa_92† Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 Prima di risponderti, devo essere sicura del perchè tu l'abbia fatto/fai, per farti capire cosa intendo ti faccio un esempio:. Citando l'esempio che hai fatto tu, del fumo: una persona inizia a fumare così per provare, o per una sfida, per gioco, oppure per sentirsi grande, o magari -conoscendo i rischi della dipendenza- volendo dimostrare e sè stessa di riuscire a smettere quando vuole....fatto sta che inizia e continua a fumare, sempre per tanti motivi diversi: che sia perchè gli piace il sapore o la sensazione in sè, perchè lo rilassa, perchè non riesce a smettere, oppure è come un caffè o una caramella dopo i pasti: un vizio, una necessità, un piacere....poi entra in gioco questo fattore:"IL FUMO FA MALE"...detto questo qualcuno smetterà di fumare per paura, altri invece continueranno solo per farsi del male, perchè sanno che è nocivo, e magari lo mascherano come un vizio, ci sono persone che magari hanno già gravi problemi respiratori e non, ma fanno finta di niente, mentono perfino a sè stessi dicendo di farlo per piacere, mentre aspettano solo il giorno di morire...insomma il punto è per farsi del male; C'è invece gente consapevole dei rischi che corre ma a cui non interessa il pericolo e continua a fumare senza problemi, INSOMMA PRIMA DI GIUDICARE ED ESPRIMERE UN' OPINIONE BISOGNA CONOSCERE LE MOTIVAZIONI DI OGNUNO. Ora tu che paragoni il fumo, l'alcool, o la droga all'autolesionismo rispondi: PERCHE' LO FAI? per farti del mare? Perchè ti piace provocarti dolore fisico? ti aiuta a dimenticare determinate situazinoi?...magari facendo scorrere il sangue hai l'impressione momentanea che oltre alle piastrine, globuli rossi e bianchi scorrano via anche l'odio, la paura e la rabbia accumalata?....dipende solo dalla risposta... COSA PROVI QUANDO LO FAI? Quello che mi piacerebbe, dopo avervi annoiati con la mia storiella (e scusate se mi sono dilungato parecchio, ma ho sfruttato questo post per schiarire le idee anche a me) è:(1) capire, in base magari anche alle vostre esperienze, che cosa mi trascina, adesso, a tagliarmi ancora, anche se apparentemente non ho più dei motivi così insostenibilmente pesanti; (2) sapere se sono malato, se ho qualche disturbo della personalità o cosa o.O (mia mamma e mio papà con tutto il tatto e il rispetto mi hanno fatto capire che qualcosa che non va ci deve essere, e come posso dargli torto?); (3) sapere se davvero è così *sbagliato* farlo... cioè... per esempio, anche chi fuma arreca danni a se stesso e sa di farlo, e come il fumo, anche tagliarsi ad alcuni può dare una sensazione di soddisfazione oppure semplicemente fastidio! Dunque perché l'autolesionismo sembra così anormale? 1) Anche qui dipende dai punti di vista, io non l'ho mai fatto perchè stavo male o in qualche brutto periodo per sfogarmi...ci ho pensato ma poi ho concluso che non ero io che meritavo di soffrire ulteriormente (anche fisicamente)...solo tu puoi sapere perchè continui a farlo anche se non ne hai tanti motivi, ripeto, dipende tutto dalla prima cosa che ho scritto...forse continui perchè ti piace?...solo tu puoi saperlo e lo capirari solo chiedendoti perchè lo fai. 2)Tanto per cambiare :P anche qui dipende dalla motivazione, cmq non sei malato, farsi del male in qualsiasi modo non è nè un disturbo nè una malattia, altrimenti saremmo tutti pazzi. 3)posso riquotare la prima cosa che ho detto? :cry: Scusassero navigando on internet ho trovato questo sito e girovagando per il sito ho notato questo topic ed ogni volta mi sale la rabbia a mille, non ho resistito a non dire due parole a riguardo.. Citazione non dà la stessa sensazione di essere "padroni di se stessi". abuahauhauah scusa che? avere un taglierino in mano e farsi una ferita in un polso vuol dire essere padroni di se stessi? minchia XD Scusa eh ma tu dici di non avere problemi, lo fai e basta...peggio ancora di chi ha problemi e lo fa per quello!!! Ora io ho sempre odiato sto genere di discorsi però in sti casi non mi sembra di poter dire altro: pensa un po' che mentre tu gioiosamente carino zompetti per il bagno cercando la lametta e una volta trovata inizi a sforbiciarti il corpo c'è un bambino in libano che sta morendo per la guerra...mmmhhh non ti ci viene da pensarci eh? Che mentre tu sei li che giochi con la vita (PERCHè TAGLIARSI QUALSIASI SIA IL MOTIVO VUOL DIRE GIOCARCI) c'è chi la perde in un nanosecondo! Ma hai bisogno di un forum per sentirti dire che è sbagliato per sentirti dire i perchè lo fai ecc? Tu si che sei padrone di te stesso allora!! E poi io a ste cazzate non ci credo piu...non siete persone che avete bisogno di aiuto, non siete persone con una cazzo di dignità nell'anima, i vostri amici fanno bene a fanculizzarvi se lo fanno così forse capite che è sbagliato, vi piace solo essere al centro dell'attenzione, tutto il mondo ce l'ha con voi povere creature... tu dici di non essere niente di tutto ciò? bene scusa la parola ma INCOSCIENTE mille volte tanto per non dire altro ed offendere!! Detto ciò che si adesso vuoi andare a farti due graffi fai pure ma non cercare i perchè e i percome li fai, perchè non c'è nessuna malattia psicologica dietro a ciò, non c'è nessun problema, è solo il tuo neurone che non sapeva che fare e si è dilettato in sta cazzata wink Peace People wink Ma pensa a me invece "sale la rabbia a mille" leggendo le cose che scrivi! Farsi volontariamente un taglio non è giocare con la propria vita, e anche se in rarissimi casi lo fosse chi sei tu per giudicare? non è giocare con la vita forse anche andare in macchina, a scuola in autobus, in treno, usare la corrente, uscire di casa, mangiare determinati cibi, essere inconsapevolmente in un certo momento in un certo luogo? come ti permetti di dire una cosa del genere? E tu invece mentri posti queste cazzate cosa stai facendo per quel bambino in Libano, e per tutti gli altri? avanti dimmelo, TU COSA STAI FACENDO???????PERCHE' TU INVECE CI PENSI, VERO? NON PENSI MAI A TE STESSO, QUANDO LO FAI FORSE QUALCUNO VIENE A DIRTI DI ESSERE EGOISTA PERCHE' NON PENSI A CHI IN QUESTO MOMENTO STA MORENDO DI FAME ETC??? "non siete persone che avete bisogno di aiuto , non siete persone con una cazzo di dignità nell'anima i vostri amici fanno bene a fanculizzarvi se lo fanno così forse capite che è sbagliato, vi piace solo essere al centro dell'attenzione, tutto il mondo ce l'ha con voi povere creature..." Sarebbe riferito a chi si taglia suppongo, e intanto pensa alla tua di "dignità nell'anima" dato che pensi che TUTTI quelli che lo fanno vogliano "attirare attenzione, essere al centro del mondo e che pensino che tutto il mondo ce l'abbia con loro"... Oh beh ora ho capito come e perchè hai risposto a questo topic: dato che il tuo cervello non ha mai niente da fare,ed è sempre disoccupato, il tuo unico neurone poverino si annoia spesso, allora ha deciso di scrivere questa CAZZATA! (---> tutte tue parole) Minchia XD Mi diverte tantissimo vedere che quando fai aprire la mente alle persone nessuno ti capisce wink Anyway io se faccio la spesa gioco con la vita? se mangio 1kg di pasta gioco con la vita? se mi faccio na doccia gioco con la vita? se prendo un moment per il mal di testa gioco con la vita? No cavolo perchè non me le avete dette prima ste cose!! Ma dico la vediamo la differenza fra fare la spesa e tagliarsi o no? Mah............... Già la tua prima frase dimostra( anche se ne avevamo già avuto più che brillanti prove) la tua intelligenza, ti capita spesso vero? ecco perchè ci ridi sopra, poverino! Ci sono eccome differenze, dato che rischi la vita ugualmente, se non di più facendo la spesa piuttosto che tagliandoti.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SaintJust Posted August 14, 2006 Share Posted August 14, 2006 ho l'impressione che questo sia uno degli argomenti piu' delicati toccati nel forum.... Detto cio', da persona che c'è passata, è, a tutti gli effeti una malattia l'autolesionismo, con le sue forme piu' gravi e piu' lievi. L'autolesionista non gioca con la proria vita, perchè non ha la minima intenzione di togliersela, semmai gioca col proprio corpo. Il novanta percento delle volte l'autolesionista si vergogna delle proprie ferite, come me, che a distanza di anni cerco tutti i modi per coprirle.L'autolesionismo associato al fumo o all'alcol, scusate, ma mi sembra una castroneria, sopratutto... si fuma, si, anche se si sa che il fumo uccide (io peronalmente lo scoprrii dopo aver iniziato ma... oh, t'oh... il fumo crea dipendenza ed è un po' difficile smettere anche se sai che ti uccideà prima o poi. Se volessi davvero morire sceglierei un sistema piu' veloce e indolore per le persone che mi sono accanto). Detto questo... non credo che nessuno di noi qui sia uno psicologo, ma mi piacerebbe molto, visto essere un argomento che mi tocca da molto vicino che se ne potesse parlare senza credere che le persone che lo fanno siano idiote, o malate di protagonismo o chissà quante altre cose. Le persone che si tagliano vivono, normalmente, un disagio molto forte... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
trikke_e_ballakke Posted August 16, 2006 Share Posted August 16, 2006 stranamente quoto tutti i post di ALMADEL. sò di essere autolesionista nel fumare le sigarette alla pari, forse peggio di ci fa i "graffietti" nelle braccia.. Hai ragione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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