FleurDuMal Posted December 24, 2005 Share Posted December 24, 2005 una mia poesia Lo Stupro Mentre scopriva il sapore dell'amore un rigolo di sangue attraversava il suo mento e le labbra di ciliegia. Gl'occhi gonfi forse per le lacrime amare. Ricoprivano ancora il suo volto. La morte, attraente, che alleggiava nel suo ventre, ma che mai l'avrebbe condotta via. Urlava, per non sentire che dentro non era rimasta parola alcuna. Solo lamenti struggenti accompagnati dall'ansimo del suo amato malfattore. Fu così che si voltò e mentre il male s'impadroniva del suo corpo una goccia di rugiada apprestava a poggiarsi delicatamente sul suo volto. Attorno, i fiori profumati, come un arcobaleno sporco di sangue. Il cielo limpido dipinto del suo azzurro intenso che s'innalzava dinanzi ai suoi occhi. L'erba morbida e fresca che colorava la vita d'una macchia verde speranza. Una coccinella galleggiava nell'aria... dietro essa le nuvole meravigliose, le nuvole ovattate, come lo zucchero filato, bianche come la neve più candida. I raggi del sole oltrepassarono le braccia degli alberi maestosi... un ultimo colpo netto s'impadronì del tempo. Rimase allora lì, inerte e moribonda sdraiata su un oceano scarlatto vestita solo delle sue paure e del suo sangue. E gli angeli alati continuarono a gridare di gioia. E il cielo era ancora sereno. E i fiori donavano ancora la loro rugiada. Un sorriso riemerse fra i capelli spettinati gettati sul volto poco prima da mani fredde e prive di amore. Rise allora del suo dolore e le membra le dolevano ancora. passò la mano tremante sulle labbra e la fece scorrere sulle gote bagnate di lacrime rosse. Accarrezzò i seni e il ventre, sotto il palmo della mano il suo corpo frantumato. Negli occhi, le nuvole riflesse assieme alla speranza scorrevano lentamente mentre un'altra lacrima moriva. COPYRIGHT © Erika I. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
JoHessen Posted December 28, 2005 Share Posted December 28, 2005 Mo beccateve questa: IL SILENZIO Acque stanche, e stanca aria Fuoco di neve, e lenta terra: così errante è l’afonia così il moto si sotterra. Al ciel i grafici voli vitali sconosciuti, penso: e che l’ire s’imponi a coprir l’immenso. Cercami, o suonar immoto la ove il respiro si fa remoto o nel dì dalla grave scia alzandomi dal levante. Hem mi sento di dire che... E' mia L'ho scritta il 9-ottobre-2002 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FireSky Posted December 28, 2005 Share Posted December 28, 2005 Niente male...assolutamente.... Nel profondo della mia essenza scorgo gli ultimi frammenti del mio cuore tingersi del nero sangue della gioia. Come un giullare la mia mente divaga, attraverso ogni tipo di immonda banalità. Il povero pagliaccio non ricorda più i suoi giochi. Confuso e spaesato decide di cantare. Cantare il triste inno della sua anima nella vana speranza di dimenticare se stesso. Ognuno di noi ha scritto qualcosa di tanto in tanto... Questo è qualkosa ke viene da me... Non sono un poeta.... Ma è roba mia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
JoHessen Posted December 28, 2005 Share Posted December 28, 2005 Ma siamo i primi 2 a scrivere delle opere nostre o sbaglio ? Io dopo che l'ho scritta m'è venuto il dubbio: "Vuoi mai che ho sbagliato sezione o topic ?" :argh: Comunque la tua non è male ! No non siamo i primi :-D Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FireSky Posted December 28, 2005 Share Posted December 28, 2005 Il mio aborto non può essere chiamato OPERA XD E' un insulto a ki ha postato qua XDD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dolcepensiero Posted December 29, 2005 Share Posted December 29, 2005 Non c'è due senza tre, e ne posto anch'io una dalla mia penna. Mah Quincentro ad un quadrivio non centrano rotaie né ombre slacciate; solo m'ingombra la mancanza, l'insignificanza. Aversi addietro a sbadigli pedinando Viale Qualcosich più vecchia questa fronte tra i cipigli della pazienza. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yrian Posted December 29, 2005 Share Posted December 29, 2005 Postate qui le poesie composte da voi stessi e solo quelle; per quelle di autori celebri c'è un altro topic in questa stessa sezione. Da quel topic ho prelevato i primi post che vedete qui. Continuate voi. Mani ai calami e capi ai lauri! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tony Posted December 30, 2005 Share Posted December 30, 2005 Mio pezzo poetico in inglese... FlashBack I haven’t the strength to stay, I’ve asked you to come with me, to follow me, to bring me with you, You’ll stay here, with all my memoirs, my dreams, I only hope that you stay ‘cause you want, I wouldn’t bear your pity. If I cried, you were here, to wipe my tears, from pain, from melancholy, you were here, to hinder my fears, you’ve held me to you for so much time, but I’m gonna go, and I will leave you, by all myself. Traduzione Ormai non ho più la forza per restare, ti ho chiesto di venire, di seguirmi, di portarmi con te, resterai qui, con tutti i miei ricordi, i miei sogni, spero solo che resti perché vuoi, non sopporterei la tua pietà. Se piangevo, tu eri qui, ad asciugare le mie lacrime, dal dolore, dalla malinconia, eri qui, a contrastare le mie paure, mi hai tenuto a te per tanto tempo, ma sto per andare, e ti lascerò, con tutto me stesso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dolcepensiero Posted December 30, 2005 Share Posted December 30, 2005 Un'altra...di fine anno MMV (2005) Forse l’uomo è solo il morto di un soldato, il cuore ingenuo della fanciullezza; un milione di lacrime di risa, ogni istante. Ma non avermi bisogno per pareri. S’io mai sarò uomo, vivrò superstite vinto e debole al cospetto delle tante ossa nella terra. Dicembre penzola stremato; domani un altro diario una poesia che non riesce a verbalizzare l’inverbale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FleurDuMal Posted January 1, 2006 Author Share Posted January 1, 2006 Un'altra...di fine anno MMV (2005) Forse l’uomo è solo il morto di un soldato' date=' il cuore ingenuo della fanciullezza; un milione di lacrime di risa, ogni istante. Ma non avermi bisogno per pareri. S’io mai sarò uomo, vivrò superstite vinto e debole al cospetto delle tante ossa nella terra. Dicembre penzola stremato; domani un altro diario una poesia che non riesce a verbalizzare l’inverbale.[/quote'] è stupenda. sul serio, veramente, mi piace un sacco. complimenti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yrian Posted January 1, 2006 Share Posted January 1, 2006 Ragazzi, perdonatemi, ma devo chiedervi di non quotare integralmente post lunghi (come quelli che contengono poesie), altrimenti la sezione diventa illeggibile: basta l'incipit o il nome dell'utente a cui vi rivolgete. Comunque sto scoprendo dei bravi poeti in erba! Continuate così che prima o poi pubblicheremo l'antologia poetica dei forumini! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rossogiuda Posted January 1, 2006 Share Posted January 1, 2006 Fleur..wow. e complimenti a tutti gli altri. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FleurDuMal Posted January 1, 2006 Author Share Posted January 1, 2006 Il Carillon Triste, lei. Gira attorno alla sua esistenza inebriandosi con fittizie emozioni, mani di cristallo e occhi dipinti su un volto di ceramica bianca, osserva con occhi vitrei le figure agitarsi attorno, mentre ode il suono del silenzio infrangersi in lacrime di rugiada. E anche percossa dal vento dell'ira di quegli umani non si muove dal suo piedistallo di regina del tempo, continua a vivere di volteggi celati, in questo cerchio interminabile che opprime il suo destino. piange lei, perchè cadere non può. Legata dal filo di questo destino avverso dovrà rimanere in eterno, continuando a danzare; danzare anche quando dalla finestra scorge la pioggia, danzare anche quando la neve diverrà scarlatta, danzare anche quando le fiamme la staranno avvolgendo. E sempre quel carillon in sottofondo che la incanta di una melanconia innata: assieme alle fiamme sazierà la sua morte. [ COPYRIGHT © Erika I. ] Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
JoHessen Posted January 5, 2006 Share Posted January 5, 2006 TU SEI (un classico, suvvia...) Tu sei un deserto marino Tu sei un urlo lontanissimo Tu sei una soffice carezza Tu sei un rosso sempre acceso Tu sei la rugiada calda d’inverno Tu sei un sottilissimo tuono Tu sei un mare verderame sotto i cieli dell’alba Tu sei una rondine nomade Tu sei la solita finestra sul nulla Tu eri il rifugio più lontano dall’irrequietezza assassina Tu sei un porto immenso Tu sembri una zolletta di zucchero Invece sei una zolletta di sale Tu sei la seta sul mio sentiero Tu sei la ruota più giusta Tu sei un lampo intenso nel giorno più luminoso Tu sei neve al sole Tu sei qualcosa che sfugge Tu sei senza nome Tu sei la speranza di morire in pace Tu sei oro senza tempo Tu sei l’oasi e il gelido buio Tu sei comunque droga ed elisir Tu sei ancora da scoprire, leggere, capire, amare. Scritta il 30 maggio 2005 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FleurDuMal Posted January 7, 2006 Author Share Posted January 7, 2006 Giace, come una foglia seccaaspettando il suo tempo che non arriva mai i piedi freddi s'intrecciano fra loro come i fili del destino che tengono esso sospeso fra la sua vita frantumata e il dolce oblio della morte che sussurra fredde parole alle sue membra, che tranquilizza il battito del suo cuore strappato dalla carne fredda e rassegnata L'amore è il suo assassino adorarlo è morte è come l'orrore che il figlio prova per la madre è l'affetto che la madre prova verso il figlio l'apparenza è l'ombra dell'uomo, la pienezza che si unisce al suo vuoto e sanguina; sì, tu sanguini per sentirti ancora vivo. Lo sguardo spento lo protegge non dice una parola col sangue ha scritto il testamento... due tiepide parole, sul marmo della parete gelida e sporca. Sorride nel dipinto che ritrae il sorriso suo ormai spento, ricordo di una fragile felicità perduta. Quel ritratto che poco dista dal suo messaggio insanguinato di speranza. LOVE ME. Amatemi come io vi amo, odiatemi come io mi odio. Ricordate però, questo vi prego, che esisto ancora. Mentre dentro il cuore la mia speranza vola ...e lo sai... cadrà ancora.[/list:u] COPYRIGHT © Erika I. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
JoHessen Posted January 7, 2006 Share Posted January 7, 2006 FRAGILE MARZO Nel buio salto dell’incerto lontan dal debole lenir di foglie cadenti l’odio reciso, non così aperto nei tanti sorrisi di occhi sognanti. Un equilibrio malato cadde silente, ma è solo meraviglia: “E’ nato ! E’ nato uno sguardo lucente !” ma la norma sconsiglia. Metri e metri da terra l’aria è cristallo: con essa io brillo in una serra di speranza; quando l’abbondanza è seta la vital brezza mia s’acquieta, ma l’infinito respiro dell’incostanza continuerà non fermerà la sua antica danza. Scritta il 25 marzo 2005 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Paulie Posted January 7, 2006 Share Posted January 7, 2006 28/03/2004 Mi tuffo in un mare di illusioni Lascio il mio passato alle spalle Nuoto nel mare dei ricordi E affogo nel riemarginare delle immagini Scorgo il suo profumo fra le alghe Il suo sorriso fra la sabbia bagnata La sua immagine riflessa nello specchio d'acqua Il suo volto sfumato fra le onde Cosa sei tu immagine riflessa? Sei forse ingannatrice di ieri? Sei forse la dura realtà di oggi? Rimango ad osservarla chiedendomi se è reale. Non riesco che ad immaginare.... Continuo a vedere quello sguardo sfumato quell'ombra del passato... Scorgo il suo mento, i suoi lineamenti i suoi tradimenti i suoi turbamenti nei suoi occhi non vedo luce adesso solo quella del cielo ormai spento Poso la mano sulle sue guancie l'acqua con le sue increspature annega le mie dita scorgo un sorriso nelle sue labbra e mi rendo conto, che la vita, non è mai finita. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dolcepensiero Posted January 21, 2006 Share Posted January 21, 2006 Ho contato Con gli stessi versi di me il discorso ho sussurrato fuori dal diario. Tra un paziente e l’altro come un prigioniero le onde ho contato le bottiglie vuote di te. scritta istanti fa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NorwegianWood Posted January 29, 2006 Share Posted January 29, 2006 XXXIII Così, bevendo l'estate, ti aspetto tra i fiori fatati nel verde giardino che rari adusti mortali violarono oltre il cancello (li vidi arrivare, la notte, in sella a cavalli di luna sopra torrenti e ametiste). Forse sarà una canzone l'alato messia del tuo tempo, e avrà quella voce, De André, De Gregori, il tuo vivere dentro di me, il biliardo e le carte, la musica che torna, già mutata, dai colli del Molise, i riarsi che tu non conoscesti. O forse, senza l'aria di rugiada sulle tempie, incontreremo ancora i nostri sguardi a questo tavolo con una birra rossa fra le dita. Ricordi? A lungo ne parlammo decantandone le lodi, le diverse qualità - la Weissen Franziskaner, la Chimay da te non mai bevuta - nel luccichio degli occhi che fingevano le tinte della terra. Così blandisco il vento all'imbrunire, così ti aspetto, all'ombra dei tuoi baci, nei profumi di settembre. XXXIV «La notte rende distante anche il tuo corpo... solo un bagliore il mattino», al fondale di luce che lento invadeva la stanza lo mormoravo. Fu allora che con sgomento scoprii quanto la vita può lasciarci in disparte, e forse fui il solo ad intenderlo. (A Alessandro, agli attimi vissuti assieme a Arabba... I swear...) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Acrylic Posted February 5, 2006 Share Posted February 5, 2006 O mio picciol coniglietto O mio picciol coniglietto, tu che osservi sol soletto or degli scoiattolini poi dei candidi uccellini, ricercar le bacche amare e fra i rovi avanzare, con saltelli e con versetti come quelli che tu emetti; Cosa hai visto luccicare in 'sto vasto ricercare di animali che in ombrosi boschi, raccolgon bramosi noci e frutti e semi e ghiande? T'avvicini al cespo grande e pur non comprendi ancora che sia quella luce chiara. Or ti accorgi (ma è già tardi!) cosa brilla lì fra i cardi! Prima un sibilo, ora un botto poi di sangue tutt'un fiotto: nella testa perforato da un proiettile sei stato! Sai, coniglio sciagurato, finirai nel mio stufato! --- Composta durante l'ora di latino, a scuola. Mi sono divertito tantissimo. Chi l'ha letta ha detto che è troppo truculenta e che ho dei problemi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
19Shleep86 Posted February 5, 2006 Share Posted February 5, 2006 per dirne una: vi è mai capitato di distruggere quello che scrivete? Io di recente ho cancellato tutto quello che poteva essere qualcosa che sarebbe potuto comparire in questo forum. E adesso che facciamo? Per Acrylic: è assolutamente schizoaffettiva!!! WOW!!! Proprio un "amore" di carne!!! Se hai dei problemi ce li ho anche io. . . Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
CutHere Posted February 9, 2006 Share Posted February 9, 2006 ne scrivo una anche io l'ho chiamata between days -> (il nome di una song dei cure :) ..ma rendo cmq l'idea ^^') between days ..giorni di gioia confezionata giorni in cui nascondersi dietro una lastra di vetro giorni lenti & inespressivi indifferenti ad ogni segnale ..giorni fragili.. in cui il bisogno di te sfuma ogni pensiero deforme.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alexarcus Posted February 9, 2006 Share Posted February 9, 2006 Ascoltare, aspettando un nulla Respirare, per il dovere di farlo ancora Pensare, cercando di smettere Soffrire, dolcemente sempre Piangere, di nascosto a tutto Sognare, un sole accanto lui Chiudere gli occhi per sentirlo vicino Fermare il cuore, per sentir battere il suo lontano E sorridere senza ragione, avvolti nel dolore e scrivere, e strappare lettere bagnate arrossendo Voler ritornare indietro, per cambiare Reagire, ancora una volta alzarsi al mattino Sussurrare al vento frasi di lui sussurrare il suo nome di notte da soli Un istante di gioia è fuggito, ancora Un istante insieme a te (scritta per un mio ex, a mano su un foglio in bella calligrafia. Mi è stata restituita - assieme al mio amore per lui) :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
JoHessen Posted February 23, 2006 Share Posted February 23, 2006 Basta mi sfogo con questa "poesia" TU SEI Tu sei un deserto marino Tu sei un urlo lontanissimo Tu sei una soffice carezza Tu sei un rosso sempre acceso Tu sei la rugiada calda d’inverno Tu sei un sottilissimo tuono Tu sei un mare verderame sotto i cieli dell’alba Tu sei una rondine nomade Tu sei la solita finestra sul nulla Tu eri il rifugio più lontano dall’irrequietezza assassina Tu sei un porto immenso Tu sembri una zolletta di zucchero Invece sei una zolletta di sale Tu sei la seta sul mio sentiero Tu sei la ruota più giusta Tu sei un lampo intenso nel giorno più luminoso Tu sei neve al sole Tu sei qualcosa che sfugge Tu sei senza nome Tu sei la speranza di morire in pace Tu sei oro senza tempo Tu sei l’oasi e il gelido buio Tu sei comunque droga ed elisir Tu sei ancora da scoprire, leggere, capire, amare. Scritta il 30 maggio 2005 Dedicata ad Ade... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grissom88 Posted February 26, 2006 Share Posted February 26, 2006 Ecco cosa succede quando ci si impunta su campi già abbondantemente sondati, come appunto quello amoroso: che si crea un cumulo di stronzate dal gusto quasi grottesco, come queste. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NorwegianWood Posted February 26, 2006 Share Posted February 26, 2006 Probabilmente non vinceremo il Premio Pulitzer Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yrian Posted February 26, 2006 Share Posted February 26, 2006 Prego l'utente Grissom di astenersi dal commentare in maniera offensiva e volgare i versi degli altri utenti. Posso anche tollerare il degenerare di discussioni dirette (come quelle in News), ma non posso accettarlo in un topic come questo, nel quale ognuno posta in maniera del tutto INNOCUA i propri versi. Sulla validità dei versi in questione apro ora un'altra discussione; a Grissom, invece, ricordo che gli insulti gratuiti e le provocazioni reiterate possono da regolamento portare al ban, come lo stesso Grissom dovrebbe ben sapere, avendo a suo tempo collaborato alla stesura del regolamento medesimo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
JoHessen Posted February 27, 2006 Share Posted February 27, 2006 Ecco cosa succede quando ci si impunta su campi già abbondantemente sondati' date=' come appunto quello amoroso: che si crea un cumulo di stronzate dal gusto quasi grottesco, come queste.[/quote']A me piacciono le mie stronz... Poi si può essere originali anche scrivendo "poesie" d'amore, come la mia TU SEI... (sto peccando di superbia ? Mi sa di si beh è quello che penso ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wythe Posted February 28, 2006 Share Posted February 28, 2006 ok ci provo.. ..The Escape.. Io - sul ciglio della strada Io - con le gambe incrociate Io - con la polvere nelle tasche e nel cuore Io - con le suole consumate per rincorrerti Io - con gli occhi chiusi sfido il Sole Io - gli strapperò la pelle a morsi Ti ho persa quando hai chiuso gli occhi o quando sono scappato per dimenticare? Un'altra sigaretta spenta sull'asfalto. Un'altra lacrima ingoiata in silenzio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dolcepensiero Posted February 28, 2006 Share Posted February 28, 2006 E' tempo E’ tempo. Tempo di sparvieri bendati sulle braccia di chi non riesce a volare oltre la voglia. E’ tempo, e tu sai quanto una rivoluzione, una riforma è ritrovarsi al bar a bere E non concludere niente. Niente. Forse è questo niente che ci tiene autonomi con il baricentro giovanile, fermo puntato dritto nel cuore. Dove andare se nessuno segue. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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