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Incompatibilità e Amicizie Gay


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Quanto pesa per voi l'incompatibilità sessuale nella nascita di un'amicizia tra gay?

A parte i ragazzi con cui ho scopato e con cui ho mantenuto un buon rapporto

mi sono accorto di avere un notevole interesse amicale verso i gay che so non essere - per principio - attratti da me.

Il mio amico gay storico è sempre stato attratto dagli orsi maturi e - crescendo - ho maturato un'istintiva simpatia

verso i gay - magari solo attivi - interessati ai twink. Recentemente vorrei "approfondire" proprio con un ragazzo simile.

E' normale? Capita anche a voi? Sembra che sia una cosa frequente tra effeminati, ma mi capita di vederlo

anche in situazioni in cui uno dei due amici non ci penserebbe due volte a zompare l'altro.

Per voi come funziona?

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https://www.gay-forum.it/topic/47834-incompatibilit%C3%A0-e-amicizie-gay/
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davydenkovic90

Be', credo che quella che hai scritto sia un'ovvietà, dato che è un po' difficile essere (solo) amici di gay che sono attratti da te! 

Mi ricollego a quanto ho detto nell'altro topic. Quelli che ho scopato (conosciuti tramite app, spesso daddy habitué) erano i classici promiscui che stanno notte e giorno sulle app che, dopo che me li ero fatti, cominciavano a dirmi che ero carino e intelligente, e annessa la solita tiritera che bisogna diffidare da quelli sulle app, la lezioncina che i gay sono così, colà... bah, io avrò tanti difetti, ma almeno ho il buon gusto, dopo che mi sono visto con un estraneo in modo estemporaneo per trombare senza tanti giri di discorsi, di non mettermi lì a farmi il santino (cit. Franca Leosini) per poi procedere con viscide romanticherie per approfondire la conoscenza. Infatti quasi tutte le mie scopate occasionali sono stati incontri unici. Eppure devo dire che molti di quelli, se li avessi incontrati con altre premesse e, se dopo il sesso, mi avessero detto "ora levati di qui che ho da fare" li avrei ricontattati e voluti senz'altro frequentare, con ottime possibilità di diventare amici. (non scopamici, che per me è un concetto nonsense: se non sono fidanzato preferisco variare, se faccio sesso sempre con lo stesso, mi fidanzo)

Il mio amico gay storico (mio coetaneo) a me piace molto, e a lui piaccio io. Ci siamo conosciuti tramite un'amica comune, siamo usciti qualche volta in gruppo e anche da soli, finché una sera abbiamo fatto sesso mentre eravamo un po' brilli. Purtroppo, poco dopo quell'episodio, lui ha fatto l'errore (lo abbiamo fatto insieme, perché mi sono prestato) di usarmi per far ingelosire il suo daddy in un momento in cui erano in crisi, da quel giorno il daddy non mi ha più visto di buon occhio, e loro stanno tuttora insieme (dal 2013) quindi il rapporto è un po' scemato: ci vogliamo bene e siamo in contatto, volendo, ma non ci vediamo praticamente mai. 

Altre situazioni in cui ho provato a farmi amici gay... be', una sono stati i raduni e post raduni del forum, e ho detto tutto. Provarci con Layer? Ma siamo pazzi?! No, è il mio amico, voglio solo aiutarlo affinché capisca il suo potenziale, andiamo al caffé letterario un'oretta, ci scambiamo i regali di natale, ma finisce lì, mica sono il suo tipo e lui non è il mio tipo.... questo finché non ho avuto il minimo segnale di via libera da parte sua, e da quel momento in poi *ciaone*.

Non ho un ruolo sessuale esclusivo (e a onor del vero non ce l'aveva nessuno di quelli che ho frequentato o con cui ho fatto sesso), né pretese specifiche o aspettative elevate, non ho nemmeno una caratteristica chiara e netta (non sono così effeminato ma nemmeno virile, non sono twink ma nemmeno daddy, non sono bello ma neanche brutto... oddio, non sono né carne né pesce!) quindi piaccio a tutti e a nessuno, e faccio tutto e niente con tutti e con nessuno (*) xD. Sono uno che ha pochissimi amici in generale, e se un ragazzo diventa mio amico, è perché ne sono attratto. Se è anche gay,  non essendoci impedimenti, da lì a farmelo il passo è breve.

Quindi io credo che, in definitiva, i migliori amici che posso avere siano ragazzi etero. Coi gay invece devo accontentarmi (si fa per dire, sono bei rapporti!) di rapporti di conoscenza abbastanza frivoli, divertenti, dove ci si prende sulle stesse fissazioni e gli stessi argomenti, ci si capisce al volo e ci si scambiano pareri su problemi comuni, cercando però il più possibile di rimanere con le mutande addosso e ognuno seduto al suo posto.

Menzione d'onore a un mio ex  (non del forum) di cui sono rimasto amico e che vive a poca distanza da me, con cui però non troviamo mai il modo di vederci, neanche ai pride, perché io so che lui zomperebbe volentieri (e non posso perché non sono libero, ma anche se lo fossi non vorrei comunque) mentre lui aspetta il momento che io cambi idea (che non arriverà mai) e mi tiene come ruota di scorta, non si sa mai, o per i tempi di magra, tipo adesso che ha trovato un altro e non mi scrive da mesi.

Concludo con una punta di critica al topic: mi pare un po' la traduzione frocia della domanda "credi nell'amicizia tra uomo e donna?"
Domanda che per me non ha mai avuto alcun senso, perché sono gay ma anche perché ho sempre avuto per la maggior parte amiche (quand'ero piccolo, la mia vicina di casa, per esempio, e da adolescente ero in una scuola dove erano quasi tutte ragazze...) e la punta di critica sta nel fatto che l'amicizia dovrebbe basarsi su ben altre caratteristiche che non siano il sesso o il ruolo sessuale, piuttosto la lealtà e l'onestà, tanto per citarne due.

(*) non potevo dare una descrizione più accurata di me stesso.

36 minutes ago, davydenkovic90 said:

Concludo con una punta di critica al topic: mi pare un po' la traduzione frocia della domanda "credi nell'amicizia tra uomo e donna?"
Domanda che per me non ha mai avuto alcun senso, perché sono gay ma anche perché ho sempre avuto per la maggior parte amiche (quand'ero piccolo, la mia vicina di casa, per esempio, e da adolescente ero in una scuola dove erano quasi tutte ragazze...) e la punta di critica sta nel fatto che l'amicizia dovrebbe basarsi su ben altre caratteristiche che non siano il sesso o il ruolo sessuale, piuttosto la lealtà e l'onestà, tanto per citarne due.

Eppure hai scritto proprio il contrario, cioè che riesci ad avere solo amici etero o donne

e con i gay hai solo "rapporti frivoli" e con quello con cui hai provato a fare amicizia ci sei andato a letto al primo segnale.

Deduco quindi che forse ti piacerebbe che i tuoi rapporti di amicizia fossero basati "su ben altre caratteristiche",

ma che a conti fatti per te non è così: un po' perché ti piacciono tutti e un po' perché piaci a tutti.

(E che la monogamia non ti aiuta perché ci provano tutti col tuo fidanzato :D )

 

Io in realtà ho e ho avuto anche amici che sulla carta potrebbero essere compatibili con me,

ma coi quali non ho mai fatto sesso o perché erano impegnati

o perché scopare avrebbe complicato un rapporto che si fondava su altre basi.

Mi è capitato spesso con l'associazionismo o con ragazzi a cui faccio da mentore

e che ne avrebbero più svantaggi che vantaggi dal fare sesso con me.

 

La questione però non verteva sul fatto "Esiste l'amicizia tra Attivo e Passivo? I Versatili non avranno mai amici gay?"

Quanto piuttosto sulla forte "attrazione amicale" che provo verso ragazzi che so non essere attratti da me,

non perché mi considerino "brutto"; ma perché decisamente non sono il loro tipo.

Per questo quando ero magro come un chiodo frequentavo la Comunità Bear (di cui il mio testimone di nozze è una leggenda)

e al raduno di Milano sono andato con gioia a dormire da un ragazzo attratto solo dai twink effeminati.

Se so di essere "fuori target" mi riesce più facile rilassarmi e interpreto le gentilezze come sinceramente amicali.

La cosa per me vale anche per le amicizie femminile, mi dà un sottile disagio pensare che le donne possano essere attratte da me;

per questo preferisco di gran lunga gli eterosessuali maschi a patto che non credano che mi attraggono.

 

 

Mi trovo molto a mio agio nell'avere amici gay che però non mi attraggono sessualmente.

Sinceramente mi basta che ci sia intesa, argomenti di cui parlare o perlomeno una certa affinità, ma di certo non mi faccio problemi se esco con un ragazzo attratto da persone completamente diverse da me, e viceversa no problem se sono io ad avere amici che non mi porterei mai a letto.

Se un ragazzo mi è amico può essere anche carino, ma difficilmente proverò attrazione per lui.
Certamente è più semplice avere amici gay che trovi brutti o che non ti interessano tanto piuttosto che amici gay che trovi belli. 
Però boh, non provo attrazione per gli amici.

Edited by Lor24

uh, la sorellanza gaya, che tema originale!

che dire che non sia già stato detto?

certamente il non essere attratti sessualmente l'uno dall'altro aiuta a restare just friends; without benefits, insomma.

Quanto a me (ma l'ho già raccontato varie volte) sono rimasto amicissimo di un mio ex storico, con cui facevamo del sesso stellare; ci lasciammo 16 anni fa -dopo un annetto assieme- semplicemente perchè dovette trasferirsi per lavoro in Olanda, era una di quelle occasioni nella vita che non puoi farti scappare; la cosa mi fu chiarissima subito (insomma, al posto suo sarei partito di corsa anch'io) e ci lasciammo senza nè rimpanti nè rancori.

Tanto che quando s'è sposato con un (bellissimo) ragazzo del Suriname, fui felice di fargli da testimone; negli anni è capitato varie volte di fare le vacanze in giro per l'Europa in doppia coppia, ma non è MAI venuto in mente a nessuno di noi 4 di scambiarci i partner o di buttarci in un bell'orgione, e a tutt'oggi loro due sono tra i più cari amici che ho

Edited by freedog

Invece io ho proprio difficoltà ad avere amicizie di uomini eterosessuali, l'esatto contrario di alcuni. Ho tanti amici etero ma sono di vecchia data, adesso, invece, socializzare con loro e farmene di nuovi è davvero arduo. In primis perchè gli uomini etero sono terribilmente modellizzati quindi al di fuori di certi contesti fatico ad interagire.
Faccio un esempio: gli uomini etero hanno rapporti empatici tra di loro?  Si raccontano cosa fanno a letto realmente? Raramente ho visto etero aprirsi su certi argomenti ed in sincerità avrei difficoltà a confidarmi io stesso. Può anche essere che la mia omofobia interorizzata mi renda particolarmente a disagio con loro fosse altro perchè consapevole di non esercitare alcun fascino.

Diversamente con i gay è diverso, ogni rapporto che ho avuto con ragazzi gay è sempre stato più profondo e ho trovato sempre terreno fertile. L' eventuale tensione sessuale laddove c'era dall'altra parte e non ricambiata da me, ho sempre saputa gestirla cossichè anche quando non ho ricambiato un complimento o un velato approccio, l'altro non se ne è mai risentito ed ha accettato la mia amvizia di buon grado. Non amando i rapporti ambigui ho evitato situazioni spiacevoli ed in definitiva ho tanti amici gay. All'inverso se vedo che non c'è interesse non ho bisgono di lasciarmi andare a dichiharazioni d'amore ed in genere quando l'altro non mi caga mi cade anche il mito. Non amo essere rifiutato e per me inseguire qualcuno cui non interesso è proprio l'antiME.

Quindi esiste l'amicizia tra froci? Certo. Esiste l'amicizia tra froci ed etero? Forse ma al momento la vedo dura per me.

Edited by Iron84

Per me conta zero, perché non sono mai stato attratto sessualmente dagli amici gay o almeno da quelli che reputavo tali. Quelli con cui mi è capitato di “pomiciare” non li ho mai considerati amici in senso stretto. Per me l'attrazione è di ostacolo alla vera amicizia, infatti ho sempre avuto molte difficoltà a trovare amici in ambito gay, ma non a trovare persone a cui piacere fisicamente e sessualmente.

Edited by Gondo
On 2/1/2020 at 8:20 PM, Gondo said:

Per me l'attrazione è di ostacolo alla vera amicizia, infatti ho sempre avuto molte difficoltà a trovare amici in ambito gay, ma non a trovare persone a cui piacere fisicamente e sessualmente.

Quindi hai trovato pochi amici gay perché tutti prima o poi ci provavano con te?

Si rischia un po' di cadere nello stereotipo, che però spiega in via primaria l'amicizia gay-donna etero

Infatti in quel caso specifico viene a mancare non solo il cd secondo fine, ma anche la competitività che può instaurarsi fra due persone che - per quanto incompatibili - possono percepire una sorta di concorrenza reciproca ( caso classico due donne etero, ma anche due gay che abbiano lo stesso target )

D'altronde è anche vero che questo meccanismo funzionerebbe e scatterebbe soprattutto al Liceo o all'università, cioè in contesti sociali in cui la competizione per il rimorchio è più marcata, mentre sarebbe destinato ad attenuarsi nel corso del resto della vita ed in contesti diversi.

Applicato in chiave omosessuale il meccanismo ha subito degli adattamenti più che altro legati ai contesti diversi, il vecchio adagio gay che quantomeno tutti gli over 50 conoscono e cioè che i gay diventano amici solo dopo aver fatto sesso, era largamente condizionato dal fatto di frequentare saune, cinema porno battuage o cruising bar ( cioè scopatoi )

Chiaro che se frequenti certi luoghi fai sesso, chiaro che facendo del sesso occasionale l'interesse sessuale può esaurirsi nell'one shot e lasciare il posto ad una amicizia.

La peculiarità dei luoghi influiva sulle dinamiche instaurate, ma la competitività maschile di fondo si è anche potuta attenuare grazie a locali di socializzazione frequentabili non a scopo sessuale. Chiaro che questo meccanismo presupponesse dei gay che non restringevano il proprio coinvolgimento nella comunità al solo ingaggio sessuale, quindi c'era una spinta al cambiamento ( che non consiste tanto nell'essere effeminati, ma nello scheccare insieme per divertimento: la cd sorellanza sarebbe questo ) ma anche una o più controspinte.

 

  • 1 month later...
On 1/31/2020 at 12:03 AM, Iron84 said:

Invece io ho proprio difficoltà ad avere amicizie di uomini eterosessuali

Guarda, mi ci ritrovo perfettamente ! Conoscenze con maschi etero ne ho ma nessuno che possa esser definito realmente un amico poichè quelli con cui sono venuto a contatto rispecchiavano, combinazione, la stessa tua tipologia . Poca empatia, zero confidenze private, insomma "amicizie tra maschi" che a molti vanno bene ma a me no .

Allo stesso modo non ho proprio voglia di instaurare amicizie femminili, tranne in quei casi di ragazze un po' fuori dal comune che non ti vogliono "solo perchè sei gay" . Insomma per me l'amicizia è essere in un covo di disagiati con qualcosa in comune . Ho amici che non mi attraggono ed amici che mi attraggono . Io sono in coppia, ne parlo tranquillamente col mio ragazzo e lui fa altrettanto perchè non è un segreto peccaminoso, anzi ! Piacersi è bello, e non significa cercare di tradire . A me piacerebbe piacere (suona male lo so) a qualche mio amico, ma so anche che non lo verrei comunque a sapere .  In passato, anni fa, mi son baciato con un amico, carino ma che non mi entusiasmava alle stelle in quanto ad aspetto: era più un fattore di testa, eravamo andati io e lui in discoteca come due sfigati, e il cocktail pessimo incluso nella consumazione e l'ormone a mille hanno fatto il resto . Ma mai mi sono fatto idee sentimentali su di lui nè quel bacio ha cambiato qualcosa . Un po' come... avete presente IT ? Ecco, come il sesso che fanno i Perdenti con Beverly Marsch all'interno dei tunnel . Quindi per concludere, secondo me un briciolo di attrazione non guasta e aiuta anzi a stabilire affettività .

tutti mi vogliono solo per una notte o tutte le sere nel loro letto, ma come amanti,  ma quello che vorrei è un vero amico. E' così difficile quando sei bellissimo che la gente vada oltre la tua fisicità per vedere cosa c'è dentro. La tua fragile personalità, il tuo cuore scheggiato. Essere belli come me può essere anche considerata una dannazione in un mondo così sessualizzante. La solitudine delle belle come me. Ho letto un libro recentemente chiamato La casa delle belle addormentate 眠れる美女 di Yasunari Kawabata, parla di me, di sesso e solitudine, amicizia e precarietà della vita. Ve lo consiglio. Eh sì, ho una cultura anche internazionale, non per vantarmi.

Edited by SabrinaS
On 1/31/2020 at 12:03 AM, Iron84 said:

Invece io ho proprio difficoltà ad avere amicizie di uomini eterosessuali, l'esatto contrario di alcuni.

Mi ritrovo molto anch'io in quello che hai scritto. Non lego facilmente con gli etero. In realtà due amici etero ce li ho: uno vive lontano e fondamentalmente ci si sente/vede ormai poco, l'altro non è un tipo "modellizzato" e quindi alla fine sono riuscito ad instaurarci un bel rapporto. Ma in effetti anche a me capita sempre di vivere quella sensazione di "non parlare la stessa lingua".

Amicizie femminili tantissime, e questo nonostante non abbia tutta una serie di interessi (shopping e compagnia cantante) che solitamente (dico solitamente ma non è sempre così, ovvio) gay e frociarole condividono. In quel caso sento proprio di parlare lo stesso linguaggio ed è una sensazione inafferrabile, che neanche so descrivere bene. Diciamo che c'è un comune approccio nel guardare la vita, nel parlarne, forse una sensibilità comune. Con gli etero trovo sempre molta più ritrosia, che forse è anche più mia.

Sul discorso "amicizia gay", diciamo che tendo a scindere bene. Se non mi piaci, se provo per te un'affettuosa amicizia, non ci sono vie di mezzo: per me amicizia rimane, difficilmente (ma non è impossibile, of course) finirò per pensare la relazione in un'altro modo.

On 3/18/2020 at 12:27 AM, SabrinaS said:

. Ho letto un libro recentemente chiamato La casa delle belle addormentate 眠れる美女 di Yasunari Kawabata, parla di me, di sesso e solitudine, amicizia e precarietà della vita. Ve lo consiglio. Eh sì, ho una cultura anche internazionale, non per vantarmi.

Puro madame Verdurin. 

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