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Referendum sulla riduzione dei parlamentari


Referendum taglio parlamentari  

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  1. 1. Referendum taglio parlamentari

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Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte, ha convenuto sulla data del 29 marzo per l’indizione - con decreto del presidente della Repubblica - del referendum popolare sul testo di legge costituzionale che riduce il numero dei parlamentari.

«No, non mi preoccupa, il referendum è una possibilità offerta ai cittadini di pronunciarsi su una riforma costituzionale», commenta il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. «Siamo fiduciosi che ci sarà» un ampio schieramento di cittadini in favore della riforma, ha aggiunto Conte, ribadendo di non temere che dopo la consultazione il Governo possa cadere: «Non vedo connessioni o interferenze», ha sottolineato. Mentre per il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, sarà «una grande pagina di democrazia».

La riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari riduce i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. L’istituto dei senatori a vita è conservato fissandone a 5 il numero massimo (finora 5 era il numero massimo che ciascun presidente poteva nominare). Ridotti anche gli eletti all’estero: i deputati scendono da 12 a 8, i senatori da 6 a 4.

A differenza dei referendum abrogativi, per la validità del referendum costituzionale non è obbligatorio che vada a votare la metà più uno degli elettori aventi diritto: la riforma costituzionale sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi, indipendente da quante persone si recano ai seggi.

Quello di marzo sarà il quarto referendum costituzionale confermativo della storia della Repubblica. Nei tre precedenti, due volte la legge approvata dal Parlamento senza la maggioranza dei due terzi è stata respinta dagli elettori, una sola è stata approvata ed è diventata legge costituzionale. Il primo è quello del 7 ottobre 2001 quando si tiene il referendum per confermare o no la riforma del Titolo V della Carta, approvata dalla maggioranza dell’Unione negli anni dei governo Prodi, D’Alema e Amato: passa con il 64,2% di voti favorevoli anche se l’affluenza si ferma poco oltre il 34%. Il secondo caso di referendum confermativo, 25-26 giugno 2006, riguarda la riforma costituzionale varata dal governo Berlusconi (su ispirazione della Lega di Bossi e con Calderoli ministro delle Riforme): la cosiddetta `devolution´ è bocciata con il 61% mentre i votanti raggiungono il 52%. Il 4 dicembre 2016 è la volta del terzo referendum costituzionale nella storia repubblicana: la maggioranza dei votanti respinge il disegno di legge costituzionale della riforma Renzi-Boschi, approvata in via definitiva dalla Camera ad aprile 2016 e che puntava tra l’altro a superare il bicameralismo perfetto ai danni del Senato. A dire no è il 59,11%, contro il 40,89% di sì. I votanti però sono record, quasi il 69%. Prima conseguenza politica le dimissioni del governo Renzi.

Il referendum confermativo per le leggi costituzionali è disciplinato dall’articolo 138 della Carta. Serve a sottoporre ai cittadini la riforma votata dal Parlamento, ma può essere richiesto solo se i sì della Camera e del Senato non superano i due terzi dei componenti dell’assemblea. Tre sono i modi previsti dalla Costituzione per far partire la macchina referendaria: a chiedere il referendum possono essere 5mila elettori, 5 Consigli regionali o un quinto dei membri di una delle Camere (126 deputati o 64 senatori). Nel caso della legge sul taglio dei parlamentari, le firme sono arrivate da 71 senatori con il contributo decisivo di alcuni della Lega che hanno inteso così favorire la fine anticipata della legislatura.

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we knew... (vedi topic sul governo bis-Conte)

--

sul sondaggio t'ho votato non so/non voto, e se dovesero chiamarmi pure sto giro a fà il presidente di seggio (cosa non improbabile) sarei il classico

 

 

Edited by freedog

Non saprei cosa voterei, ma ho votato contro. Tendenzialmente non sono d'accordo.
Sono più favorevole all'abolizione del senato che al taglio del numero dei parlamentari. Ci sarebbe meno rappresentanza, non ha senso tagliare il numero, non gioverebbe al funzionamento della macchina democratica/parlamentare.
Più una mossa elettorale che una vera riforma. 

Io non voterò a questo referendum perché non sarò in Italia ma probabilmente voterei NO. 

Non vedo la necessità di andare a fare questa riduzione, mi sembra una gran perdita di tempo ed energie. Mi sembra un pretesto per restare immobili e far finta di fare qualcosa, senza contare l'occasione  d'oro di andarsi ad impelagare nella stesura di una nuova legge elettorale.

Io avevo già risposto in precedenza, comunque il rapporto

600 parlamentari 60milioni

è giusto, ci sta

Le circoscrizioni elettorali sarebbero di dimensioni più "giuste" se fossero concentrate in una camera unica, piuttosto che suddivise fra due, cioè va considerato il fatto che il paese sarà diviso in 400 e 200 circoscrizioni elettorali  il ché almeno per la camera più piccola tende ad essere una soglia limite

Ovviamente bisogna maturare una opinione propria ignorando ciò che dicono i partiti, non c'è un solo partito che abbia una posizione seria o non contraddittoria

Il fatto che nessun partito riesca più a selezionare una classe dirigente in grado di formulare un indirizzo politico sensato mi spinge a ritenere che oltre alla legge sulla attuazione costituzionale dell'art 49, che resta la mia priorità, non possa che giovare anche la riduzione dei parlamentari

Saramandasama
26 minutes ago, Hinzelmann said:

Io avevo già risposto in precedenza, comunque il rapporto

600 parlamentari 60milioni

è giusto, ci sta

Le circoscrizioni elettorali sarebbero di dimensioni più "giuste" se fossero concentrate in una camera unica, piuttosto che suddivise fra due, cioè va considerato il fatto che il paese sarà diviso in 400 e 200 circoscrizioni elettorali  il ché almeno per la camera più piccola tende ad essere una soglia limite

Ovviamente bisogna maturare una opinione propria ignorando ciò che dicono i partiti, non c'è un solo partito che abbia una posizione seria o non contraddittoria

Il fatto che nessun partito riesca più a selezionare una classe dirigente in grado di formulare un indirizzo politico sensato mi spinge a ritenere che oltre alla legge sulla attuazione costituzionale dell'art 49, che resta la mia priorità, non possa che giovare anche la riduzione dei parlamentari

In Cina quindi ci vorrebbero 6000 parlamentari?

55 minutes ago, Bloodstar said:

senza contare l'occasione  d'oro di andarsi ad impelagare nella stesura di una nuova legge elettorale.

quella la stanno già a rifà un'altra volta, insieme a quell'altra cavolata di fà votà per il senato anche i 18enni (come se sotto i 30-35 anni ci fosse qualcuno che viene a votà.. davvero, ogni tanto mi chiedo sta gente dove cazzo vive..);

se passasse sto referendum confermativo (-> senza quorum), la cosa principale che cambierebbe è che dovranno ridisegnà tutti i collegi elettorali, e non sarà uno scherzetto da poco

Edited by freedog
20 minutes ago, Saramandasama said:

In Cina quindi ci vorrebbero 6000 parlamentari?

In Cina ci vorrebbe prima un sistema elettorale diretto

Il loro sistema è un sistema da Senato alla Renzi, una catena piramidale di comitati ed assembleee elettive

Loro ti replicherebbero probabilmente che la base della piramide è amplissima e questo giustifica il vertice "ristretto"

Per quanto esistano anche delle soglie massime di funzionalità, quindi non ravviserei il difetto principale nei 3000 rispetto ai 6000 ma nel fatto che non c'è una elezione diretta di rappresentanti del popolo

3 hours ago, Uncanny said:

Referendum inutile

credo fosse obbligatorio, non essendoci stati i 2/3 dei voti favorevoli in parlamento alla legge (che è costituzionale in questo caso)

Edited by freedog

No, obbligatorio non è ma in Italia una cosa semplice non esiste e quindi si discute della natura "confermativa" o "oppositiva" dell'istituto

Nei mass media si tende a parlare di referendum confermativo, in realtà se fosse un referendum omologante dovrebbe essere obbligatorio, diciamo che va attivato ma basta una minoranza di parlamentari talmente esigua che di fatto si fa sempre

4 hours ago, freedog said:

quella la stanno già a rifà un'altra volta, insieme a quell'altra cavolata di fà votà per il senato anche i 18enni (come se sotto i 30-35 anni ci fosse qualcuno che viene a votà.. davvero, ogni tanto mi chiedo sta gente dove cazzo vive..);

Veramente tutti i miei coetanei votano e pure consapevolmente e io non sono ancora riuscito ad eleggere il Senato a causa di quell'anacronistica soglia d'età, ti pare normale? A me no.

3 minutes ago, freedog said:

se i tuoi coetanei votano per il senato vuol dire che han compiuto 25 anni.

che fai, la divah che si toglie l'anni? (non che la cosa mi stupirebbe, eh..)

Ma tu sei tutto scemo (e non mi stupisce, dato che sei un radicale datato che odia il popolo e i poveri). Alle ultime elezioni politiche molti non avevano ancora compiuto 25 anni per votare per il Senato tra cui il sottoscritto, rimbambolito.

Edited by Serpente

fai pace col cervello, eh..

-vabbè, cervello.. diciamo quelle due mezze sinapsi che forse ancora ti funzionano..-

sei tu che hai scritto

3 hours ago, Serpente said:

tutti i miei coetanei votano e pure consapevolmente e io non sono ancora riuscito ad eleggere il Senato

ergo, se i tuoi coetanei han 25 o più anni, com'è che tu non li hai?

ti levi l'anni come le diveh?

5 hours ago, marce84 said:

Io voterò no e avevo votato anche qui ieri. Non mi aspettavo che @Uncanny votasse sì.

Per una volta siamo su posizioni opposte :D 

5 hours ago, freedog said:

credo fosse obbligatorio, non essendoci stati i 2/3 dei voti favorevoli in parlamento alla legge (che è costituzionale in questo caso)

No, non lo era ma bastavano le firme di almeno 1/5 dei parlamentari di una camera per indire il referendum. Dovevano essere almeno 64 al Senato, ne sono state raccolte 71

 L’articolo 138 della Costituzione afferma che le leggi di revisione costituzionale possano essere sottoposte a referendum qualora «entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali»

 

53 minutes ago, freedog said:

fai pace col cervello, eh..

-vabbè, cervello.. diciamo quelle due mezze sinapsi che forse ancora ti funzionano..-

sei tu che hai scritto

ergo, se i tuoi coetanei han 25 o più anni, com'è che tu non li hai?

ti levi l'anni come le diveh?

Intendo votare in generale e interessamento alla politica da parte dei miei coetanei (che possono avere la mia stessa età come essere poco più piccoli o grandi), mi pare di esprimermi in italiano corretto ad, ahimè, un romanaccio; ho 26 anni, tu quanti ne hai, tesoro? Non è il momento di farti accompagnare in Svizzera dai Radicali?

Ma poi sei tu ad aver scritto che sotto i 35 anni a nessuno frega niente di votare. Ma dove vivi? A che epoca sei rimasto? Guarda che l'Italia non è tutta come il deserto culturale dove vivi.

Edited by Serpente

Beh su questo forum l'opposizione è nutrita, quindi il referendum oppositivo aveva senso proporlo

Non credo sia vero in generale

Pur non avendo visto sondaggi tenderei anche io a ritenere sia un referendum assai scontato

2 minutes ago, Serpente said:

Non è il momento di farti accompagnare in Svizzera dai Radicali?

Non dire queste cattiverie, che ha pure problemi cardiaci...

voto SI  

 

    In effetti, Freedog, date le tue precarie condizioni di salute….

    non sei inabile a svolgere le funzioni di scrutatore ???    B)

  ( mi è tronata in mente la scena della Sora Lella che viene portata da Verdone a votare, in  "Bianco Rosso e Verdone".... )  

Penso voterò no.

Sono stufo del populismo e di queste riforme populiste.

Il numero attuale dei parlamentari italiani non è abnorme e cmq se proprio si voleva procedere ad una riduzione lo si poteva fare senza un taglio così drastico.

Ma la cosa peggiore è il fatto che questo sia un taglio fine a sé stesso, non è inserito in una riforma costituzionale complessiva delle istituzioni.

Il risparmio sarà irrisorio sull'intero bilancio statale, anche tenuto conto del fatto che i parlamentari pagano le tasse su quello che percepisco, quindi alla fine il netto di quello che si risparmia è ben poca cosa.

Però avremo conseguenze dal lato della rappresentatività e della legge elettorale.

Edited by Sbuffo

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