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L'emergenza coronavirus


Prince1999

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1 hour ago, marco7 said:

Avesse almeno simpatia per gli usa potrei capire ma per due dittature no.

E perché, non è il popolo che ha nutrito nei secoli i vari Duci Bianchi e poi si è dato il primo Duce nazifascista occidentale del Novecento (sostenuto per paura del rampante bolscevismo italiano)? E non era quello che votava il più grande partito Comunista dell'Occidente nel dopoguerra?

1 hour ago, Isher said:

Non so se le cose stiano precisamente così. I mass media e i conduttori delle reti televisive sono tutti orientati a sinistra, e in questa circostanza hanno fatto l’apologia della Cina. Ma anche gli scienziati, o almeno alcuni di essi: Ricciardi ad esempio, che si scaglia contro l’UK un giorno sì e uno no, ma certo non parla mai delle responsabilità della Cina. La popolazione italiana è un’altra cosa: certamente molti scusano, proteggono, celano le responsabilità della Cina; ma non tutti. Poi bisogna considerare anche il popolino, o quelli che passano la vita a scrivere su social e simili: Qui non si arriva nemmeno a parlare o pensare alla Cina o ad altri Paesi – troppo lontani, e indeterminati. Risorgono vecchie ostilità, ma ostilità a chiacchiere: i francesi, i tedeschi, gli inglesi...L’Australia? la maggior parte degli italiani ignora come ci si vive, come ignora il Canada, uno dei Paesi più civili del mondo.

Sicuramente il tasso di analfabetismo funzionale fra i più alti dell'Occidente ha la sua influenza.

https://www.iltempo.it/cronache/2020/04/18/news/coronavirus-app-tracciamento-liberta-spostamenti-italiani-sondaggio-covid19-1316880/

Mi riferisco alla maggioranza. Quando ho visto il sondaggio nell'articolo, scusami la volgarità, ma ogni tanto serve, mi sono cascate le palle sul pavimento. Metaforicamente, eh.

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Bullfighter4
9 minutes ago, Isher said:

Non so se le cose stiano precisamente così. I mass media e i conduttori delle reti televisive sono tutti orientati a sinistra, e in questa circostanza hanno fatto l’apologia della Cina. Ma anche gli scienziati, o almeno alcuni di essi: Ricciardi ad esempio, che si scaglia contro l’UK un giorno sì e uno no, ma certo non parla mai delle responsabilità della Cina. La popolazione italiana è un’altra cosa: certamente molti scusano, proteggono, celano le responsabilità della Cina; ma non tutti. Poi bisogna considerare anche il popolino, o quelli che passano la vita a scrivere su social e simili: Qui non si arriva nemmeno a parlare o pensare alla Cina o ad altri Paesi – troppo lontani, e indeterminati. Risorgono vecchie ostilità, ma ostilità a chiacchiere: i francesi, i tedeschi, gli inglesi...L’Australia? la maggior parte degli italiani ignora come ci si vive, come ignora il Canada, uno dei Paesi più civili del mondo.

Isher, la maggior parte degli italiani ignora come si vive fuori dalla loro città , paese o regione. Però ha la presunzione di saperlo, a differenza di altre nazioni dove sono consapevoli di non sapere una mazza. O semplicemente troppo sempliciotti ed arroganti per interessarsene. 

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28 minutes ago, ldvrsp said:

Mi rattrista sapere che la popolazione italiana ha maggior simpatia per Cina e Russia che per le nazioni occidentali

Ma qui non si tratta di simpatia o antipatia; fintantoché possiamo beneficiare anche di donazioni e di risorse cinesi è prematuro scagliarsi contro Pechino. Poi certo, ci sono enormi responsabilità cinesi in fatto di scarsa trasparenza.

1 hour ago, Bloodstar said:

Mi pare che una cazzata del genere è stata detta pure da Boeri (l'architetto). 

Diversi intellettuali mi stanno deludendo...ho sempre pensato che potessero aiutarci a riflettere, mentre ora ne intravedo l'autoreferenzialità più di prima 😫

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È vero, temo, @Bullfighter4 Ma tu credi che abbiano la presunzione di saperlo? Parli di giovani, o della popolazione anziana?

D’accordo sul fatto che all’estero, per quel po’ che ne conosco io, non sanno una mazza e soprattutto se ne disinteressano. Di noi hanno una visione stereotipa, legata alle vacanze estive. Pochissimi conoscono la cultura italiana.

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2 minutes ago, ldvrsp said:

Quando ho visto il sondaggio nell'articolo, scusami la volgarità, ma ogni tanto serve, mi sono cascate le palle sul pavimento. Metaforicamente, eh.

A me cadono le palle a fronte della povertà di analisi dell'articolista più che a fronte dei risultati del sondaggio...

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1 hour ago, schopy said:

Ma qui non si tratta di simpatia o antipatia; fintantoché possiamo beneficiare anche di donazioni e di risorse cinesi è prematuro scagliarsi contro Pechino. Poi certo, ci sono enormi responsabilità cinesi in fatto di scarsa trasparenza.

Quindi se Pechino mi paga più dei paesi Occidentali, preferisco Pechino e abbraccio la sua causa. Non mi importa quello che realmente è la Cina, e non mi importerà laddove si scoprisse che la epidemia viene da un laboratorio in cui facevano esperimenti con armi biologiche senza usare precauzioni adeguate. Non mi interessa delle migliaia di persone che scompaiono ogni giorno o del controllo sociale assoluto. Meglio Pechino e Mosca.

1 hour ago, schopy said:

A me cadono le palle a fronte della povertà di analisi dell'articolista più che a fronte dei risultati del sondaggio…

Il sondaggio parla e si commenta da solo.

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2 minutes ago, ldvrsp said:

Quindi se Pechino mi paga più dei paesi Occidentali, preferisco Pechino e abbraccio la sua causa.

hai presente Ludovico il Moro, quello di "Franza o Spagna purchè se magna"?

Ecco, sono passati 5 secoli, ma noi restiamo sempre quelli lì

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Ovviamente finchè non si esce dal binomio capitalistico secondo il quale si vive bene solo in un paese ricco è difficile comprendere certi fenomeni.
La verità è che i serivizi che un paese dà ai propri cittadini non sono una condizione sufficiente per determinare il loro grado civiltà.

Canada, Svizzera, Germania o paesi Scandinavi potranno essere il regno delle "presunte civilità" ma personalmente non andrei mai a vivere in quei frigoriferi e non è solo un discorso climatico (come probabilmente anche chi vive i un frigorifero non andrebbe mai a vivere in un forno).

Il concetto secondo il quale un paese è civile se ha buoni servizi è abbastanza limitante. Uno dei dati più sottovalutati è quello non tanto di chi emigra ogni anno ma di quanta gente torna. Leggevo tempo fa, non ricordo la fonte ma se necessario la recupero, che l'ottanta percento degli expat rientra nel giro di pochi anni!
E se ogni tanto si parlasse sul serio con qualcuno sano di zucca che emigra nei cosiddetti paesi "civili" finirebbe anche il razismo all'inverso cui siete pervasi fino al midollo osseo.

Finiamo con ritenere la ricchezza un pregio e la povertà un difetto, è una concezione tipicamente protestante, nemmeno cattolica. Essere poveri non è una colpa e la maggioranza dell'opulenza dei paesi ricchi che noi incensiamo come esempi di civilità deriva da percorsi storici tutt'altro che trasparenti.

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6 minutes ago, ldvrsp said:

Quindi se Pechino mi paga più dei paesi Occidentali, preferisco Pechino e abbraccio la sua causa. 

Ma qui nessuno abbraccia nessuna causa dove l'ho scritto? Dico solo che fintantoché dipendiamo da loro pure per le mascherine meglio essere cauti 😅 certo che mi importerà capire se il virus è sfuggito da un laboratorio (anche se l'unico "nome" che s'è espresso al riguardo è Montaignier) ma non credi che ci sarà tempo per accettarlo anche quando saremo in post-emergenza...? E come ho specificato è evidente che vi sia stata "opacità" da parte della Cina...non credo però che l'Italia soltanto possa fare leva perché Pechino paghi i danni (tu sì...?), certo se la Nato riterrà opportuno procedere sarebbe sciocco opporvisi.

8 minutes ago, ldvrsp said:

Il sondaggio parla e si commenta da solo.

Viva Washington perché gli italiani direbbero viva Pechino...? Ma per favore...chiaro che per ora gli italiani si siano fatti l'idea che negli Usa il contenimento dell'epidemia è stato piuttosto tardivo...e qui non c'entra Pechino.

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Bullfighter4
14 minutes ago, Isher said:

È vero, temo, @Bullfighter4 Ma tu credi che abbiano la presunzione di saperlo? Parli di giovani, o della popolazione anziana?

D’accordo sul fatto che all’estero, per quel po’ che ne conosco io, non sanno una mazza e soprattutto se ne disinteressano. Di noi hanno una visione stereotipa, legata alle vacanze estive. Pochissimi conoscono la cultura italiana.

Quando ragiono cosi mi sento un vero matusa, ma penso che i giovani abbiano la presunzione di sapere quando spesso hanno solo una conoscenza molto molto superficiale delle cose ( in 2 minuti Google trasforma un a persona in un ingegnere, medico, astronauta, etc). Io ho vissuto in Italia molti anni e ho visitato Roma moltissime volte, ma non penso di sapere esattamente come la gente vive a Roma. 

Anche gli italiani hanno una visione stereotipata delle altre nazioni. 

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11 minutes ago, Iron84 said:

Ovviamente finchè non si esce dal binomio capitalistico secondo il quale si vive bene solo in un paese ricco è difficile comprendere certi fenomeni.
La verità è che i serivizi che un paese dà ai propri cittadini non sono una condizione sufficiente per determinare il loro grado civiltà.

Canada, Svizzera, Germania o paesi Scandinavi potranno essere il regno delle "presunte civilità" ma personalmente non andrei mai a vivere in quei frigoriferi e non è solo un discorso climatico (come probabilmente anche chi vive i un frigorifero non andrebbe mai a vivere in un forno).

Il concetto secondo il quale un paese è civile se ha buoni servizi è abbastanza limitante. Uno dei dati più sottovalutati è quello non tanto di chi emigra ogni anno ma di quanta gente torna. Leggevo tempo fa, non ricordo la fonte ma se necessario la recupero, che l'ottanta percento degli expat rientra nel giro di pochi anni!
E se ogni tanto si parlasse sul serio con qualcuno sano di zucca che emigra nei cosiddetti paesi "civili" finirebbe anche il razismo all'inverso cui siete pervasi fino al midollo osseo.

Finiamo con ritenere la ricchezza un pregio e la povertà un difetto, è una concezione tipicamente protestante, nemmeno cattolica. Essere poveri non è una colpa e la maggioranza dell'opulenza dei paesi ricchi che noi incensiamo come esempi di civilità deriva da percorsi storici tutt'altro che trasparenti.

Però non puoi identificare strettamente ricchezza e servizi. Devi distinguere i due concetti. Ovvio che la ricchezza può determinare buoni servizi – ma è solo una delle condizioni. Le altre  sono innanzitutto l’onestà, se preferisci la non-eccessiva corruzione, dell’ingranaggio; poi l’empirismo, il pragmatismo, l’efficienza, e anche il controllo da parte dello Stato delle varie realtà; e anche la meritocrazia. Se ne potrebbero elencare altre. 

Il Canada è un Paese altamente civile a molti livelli (ne so qualcosa perché ci vivono due amici, tra l’altro ex-forumisti), nei comportamenti dei cittadini, per come è fatta la loro Scuola, per il livello della classe politica, per il trattamento dei diritti civili, e anche perché si trova agevolmente lavoro: cosa essenziale per far progredire gli esseri umani. La mia insegnante d’inglese (canadese) mi diceva, recentemente, che sotto questo punto di vista – il lavoro – l’Australia è il top.

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8 minutes ago, Bullfighter4 said:

Anche gli italiani hanno una visione stereotipata delle altre nazioni. 

Assolutamente. A parte le eccellenze, i giovani che prima con Erasmus, poi con dottorati e post-doc, vanno all’estero. Diciamo che possono essere stereotipati loro, in un altro senso XD – a volte.

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Bullfighter4
Just now, Isher said:

Assolutamente. A parte le eccellenze, i giovani che prima con Erasmus, poi con dottorati e post-doc, vanno all’estero. Diciamo che possono essere stereotipati loro, in un altro senso XD – a volte.

Io sono fortunato ad aver vissuto in diversi paesi e onestamente non saprei scegliere in maniera assoluta in quale paese si viva meglio. Ci sono troppi fattori in ballo. Poi la mia filosofia di vita e’ prendere il meglio dal posto dove vivi, e provare ad evitare ( quando possibile) le cose che evitare.
 

Il discorso di Iron sugli expat penso sia molto complicato. Molti vanno all’estero sapendo che ci staranno solo pochi anni, altri hanno nostalgia di casa anche se oggettivamente guadagnano di più e i servizi sono migliori ( ma non hanno gli affetti e il conforto della zona di provenienza). Oltre al fatto che molti non si integrano e vivono da lavoratori in terra straniera.

 

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26 minutes ago, freedog said:

hai presente Ludovico il Moro, quello di "Franza o Spagna purchè se magna"?

Detto che peraltro fu attribuito, opportunamente, al Guicciardini, essendo proprio d'un'età quando in Italia ormai dominavano le due potenze esterne, essendo quelle indigene o troppo deboli o rette da quegli stessi regnanti.

Ludovico Sforza, al contrario, si diede da fare per conservare il ducato alla sua casata respingendo le mire francesi, con poca fortuna com'è noto.

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@Bullfighter4 Mi pare di aver capito che tu ora sia stabilmente negli Usa, è così? Capisco perfettamente il discorso di @Iron84 e anche tuo sul fatto che non bisogna cadere nell’equivoco di credere che andare a vivere all’estero sia comunque meglio. Oltre al fatto che ci sono anche fattori strettamente personali, direi di vita, in senso lato. Ad esempio io a 50 anni ho avuto la possibilità di trasferirmi a Parigi in una posizione lavorativa molto più prestigiosa di quella che ho qui, ma ho rifiutato, perché per me il lavoro, pur molto importante, è indiscutibilmente meno importante degli affetti, degli amici, della mia famiglia.

Edited by Isher
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13 minutes ago, Mario1944 said:

Detto che peraltro fu attribuito, opportunamente, al Guicciardini

mmhh..

che lo riporti anche Guicciardini lo so, ma se non erro lo attribuì all'allora duca di milano per la disinvoltura con cui cambiava alleanze

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Bullfighter4
2 minutes ago, Isher said:

@Bullfighter4 Mi pare di aver capito che tu ora sia stabilmente negli Usa, è così? Capisco perfettamente il discorso di @Iron84 e anche tuo sul fatto che non bisogna cadere nell’equivoco di credere che andare a vivere all’estero sia comunque meglio. Oltre al fatto che ci sono anche fattori strettamente personali, direi di vita, in senso lato. Ad esempio io a 50 anni ho avuto la possibilità di trasferirmi a Parigi in una posizione lavorativa molto più prestigiosa di quella che ho qui, ma ho rifiutato, perché per me il lavoro, pur molto importante, è indiscutibilmente meno importante degli affetti, degli amici, della mia famiglia.

Isher, ho vissuto sia in usa e Italia a fasi alterne sin da bambino, ma piu’ in usa che altro. Non mi considero un expat, anzi, mi considererei più un expat se venissi in Italia, anche se ho la doppia cittadinanza.

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6 minutes ago, freedog said:

che lo riporti anche Guicciardini lo so, ma se non erro lo attribuì all'allora duca di milano per la disinvoltura con cui cambiava alleanze

Peraltro "magna" non è del dialetto milanese, che usa "mangia":

"magnar" è considerata espressione da "buricc" cioè da bifolchi.

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37 minutes ago, Bullfighter4 said:

Io sono fortunato ad aver vissuto in diversi paesi e onestamente non saprei scegliere in maniera assoluta in quale paese si viva meglio. Ci sono troppi fattori in ballo. Poi la mia filosofia di vita e’ prendere il meglio dal posto dove vivi, e provare ad evitare ( quando possibile) le cose che evitare.
 

Il discorso di Iron sugli expat penso sia molto complicato. Molti vanno all’estero sapendo che ci staranno solo pochi anni, altri hanno nostalgia di casa anche se oggettivamente guadagnano di più e i servizi sono migliori ( ma non hanno gli affetti e il conforto della zona di provenienza). Oltre al fatto che molti non si integrano e vivono da lavoratori in terra straniera.

 

Ma Iron non abita a Milano? Perché non torna a Posillipo? Lì c'è la pizza bUona e u sol e o mar :hm: un po' paraculo?

 

Edited by SabrinaS
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48 minutes ago, Isher said:

Capisco perfettamente il discorso di @Iron84

Io per nulla sinceramente. Ma non perché io sia un esterofilo, proprio perché non capisco su cosa è basato il suo ragionamento. 

 

1 hour ago, Iron84 said:

la maggioranza dell'opulenza dei paesi ricchi che noi incensiamo come esempi di civilità deriva da percorsi storici tutt'altro che trasparenti.

Un assunto simile forse è spendibile in un  lavoro economico ma dal punto di vista storico suona come una cazzata veramente irricevibile. 

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37 minutes ago, Bloodstar said:

Io per nulla sinceramente. Ma non perché io sia un esterofilo, proprio perché non capisco su cosa è basato il suo ragionamento. 

Nelle righe successive precisavo che ero d’accordo sul fatto che non è detto che vivere all’estero equivalga a scegliere il meglio. Solo questo. Io ho cercato di dare poi  qualche ragione (soggettiva) a suffragio di ciò: per quanto mi riguarda, il "meglio" è comunque rappresentato dai miei affetti, dai miei punti di riferimento, da ciò che ho costruito qui, ecc.

Edited by Isher
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1 hour ago, SabrinaS said:

Ma Iron non abita a Milano? Perché non torna a Posillipo? Lì c'è la pizza bUona e u sol e o mar :hm: un po' paraculo?

 

Questa è una cosa che francamente non ho mai capito

Degli italiani che emigrano,

più all'estero che al nord italia , ma anche al nord italia,

e parlano male del paese dove si sono trasferiti. Arrivando , come il nostro bel @Iron84, a denigrarlo rispetto al luogo natio.

Ma tanto bello non doveva essere il luogo natio se uno è dovuto emigrare. Pizza e mozzarella a parte. No?!

Nel   "pacchetto Napoli"   o nel  "pacchetto Italia"  c'è anche disoccupazione ad esempio. Oltre a disservizi e carenze in campo sociale, sanitario, assistenziale…           No?!

 

 

Edited by castello
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1 hour ago, Bloodstar said:

Un assunto simile forse è spendibile in un  lavoro economico ma dal punto di vista storico suona come una cazzata veramente irricevibile. 

Non avendo capito a quale assunto allude iron non riesco a capirci molto...

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Bullfighter4
39 minutes ago, castello said:

Questa è una cosa che francamente non ho mai capito

Degli italiani che emigrano,

più all'estero che al nord italia , ma anche al nord italia,

e parlano male del paese dove si sono trasferiti. Arrivando , come il nostro bel @Iron84, a denigrarlo rispetto al luogo natio.

Ma tanto bello non doveva essere il luogo natio se uno è dovuto emigrare. Pizza e mozzarella a parte. No?!

Nel   "pacchetto Napoli"   o nel  "pacchetto Italia"  c'è anche disoccupazione ad esempio. Oltre a disservizi e carenze in campo sociale, sanitario, assistenziale…           No?!

 

 

Piu’ che altro i motivi che spingono la gente a trasferirsi possono essere talmente tanti e diversi che ogni situazione è unica.

Capisco di più il discorso degli affetti, ma ci sono talmente tanti posti belli dove vivere che fare i discorsi del “frigorifero” a cui Iron faceva riferimento sono molto riduttivi.

Io ho 3 luoghi dove ho vissuto parecchi anni ( più altri per breve tempo) e sono tutti e tre posti che sono speciali per me, e non penso che qualcuno possa dire che oggettivamente un posto sia meglio di un altro. Certo che senza lavorare non si mangia, perciò il lavoro e’ spesso oggettivamente più importante del lungomare...

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2 hours ago, Isher said:

Però non puoi identificare strettamente ricchezza e servizi. Devi distinguere i due concetti. Ovvio che la ricchezza può determinare buoni servizi – ma è solo una delle condizioni. Le altre  sono innanzitutto l’onestà, se preferisci la non-eccessiva corruzione, dell’ingranaggio; poi l’empirismo, il pragmatismo, l’efficienza, e anche il controllo da parte dello Stato delle varie realtà; e anche la meritocrazia. Se ne potrebbero elencare altre. 

Il Canada è un Paese altamente civile a molti livelli (ne so qualcosa perché ci vivono due amici, tra l’altro ex-forumisti), nei comportamenti dei cittadini, per come è fatta la loro Scuola, per il livello della classe politica, per il trattamento dei diritti civili, e anche perché si trova agevolmente lavoro: cosa essenziale per far progredire gli esseri umani. La mia insegnante d’inglese (canadese) mi diceva, recentemente, che sotto questo punto di vista – il lavoro – l’Australia è il top.

La corruzione è la risposta razionale ad un disservizio, anzi si può dire che è la naturale soluzione allo stesso. Se io Stato metto dei funzionari a garantire un servizio che non sono in grado di dare a tutti, attraverso un meccanismo pervasivo e ricattatorio, è ovvio che questi ultimi lucrino sugli stessi.
Mostrami uno stato povero dove non esiste corruzione, è la corruzione che rende uno stato inefficiente o è un sintomo. Non è per colpa del muco che ti viene il raffreddore.

Se guadagno 10 mila euro al mese che motivo ho di rubare 100 euro. La vera domanda da farsi è la seguente, qual è la vera entità di reati macroeonomici nei paesi poveri, ne sono più o meno dei paesi ricchi?

Altro esempio, l'evasione fiscale, l'evasione è una reazione naturale ad un paese che ti chiede alta imposizione fiscale e servizi scadenti.
Certo il singolo può rispondere a dinamiche proprie ma non sono valori in sè. Il Regno Unito è diventato un grande paese saccheggiando, sfruttando e uccidendo milioni di persone nel mondo non è che può venirci a fare le lezioni di moralità?

Possono essere paesi in cui ti rivedi in determinati valori ma è un discorso soggettivo, un giovane egiziano penserà che il Brunei è un paradiso in terra perchè applica bene la Shariaa inatti è molto ricco, mentre un occidentale non resisterebbe due giorni in un emirato così noioso e repressivo.

La verità è che la ricchezza ha generato valori e tutti i disvalori alla fine sono ffigli della povertà. L'uomo reagisce agli stimoli indipdentemente da quante ore di sole ci sono nel luogo del mondo in cui vive.
E' incredibile che persone bene istruite, di cultura e sensibiltà spesso si lascino andare ad osservazioni così superficiali. Vedere solo una parte della realtà, vedere solo l'iceberg emerso non è vedere tutto.

54 minutes ago, castello said:

e parlano male del paese dove si sono trasferiti. Arrivando , come il nostro bel @Iron84, a denigrarlo rispetto al luogo natio.

Ma tanto bello non doveva essere il luogo natio se uno è dovuto emigrare. Pizza e mozzarella a parte. No?!

Nel   "pacchetto Napoli"   o nel  "pacchetto Italia"  c'è anche disoccupazione ad esempio. Oltre a disservizi e carenze in campo sociale, sanitario, assistenziale…           No?!

Ma io parlo male dell'Italia e del paese in cui sono nato? Oddio Castello ma cosa dici? Caspita mi sto facendo il sangue amaro in queste settimane a scrivere qui proprio l'opposto!!

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1 hour ago, Iron84 said:

La corruzione è la risposta razionale ad un disservizio, anzi si può dire che è la naturale soluzione allo stesso. Se io Stato metto dei funzionari a garantire un servizio che non sono in grado di dare a tutti, attraverso un meccanismo pervasivo e ricattatorio, è ovvio che questi ultimi lucrino sugli stessi.
Mostrami uno stato povero dove non esiste corruzione, è la corruzione che rende uno stato inefficiente o è un sintomo. Non è per colpa del muco che ti viene il raffreddore.

Se guadagno 10 mila euro al mese che motivo ho di rubare 100 euro. La vera domanda da farsi è la seguente, qual è la vera entità di reati macroeonomici nei paesi poveri, ne sono più o meno dei paesi ricchi?

Altro esempio, l'evasione fiscale, l'evasione è una reazione naturale ad un paese che ti chiede alta imposizione fiscale e servizi scadenti.
Certo il singolo può rispondere a dinamiche proprie ma non sono valori in sè.

Non ci crederai, ma per una volta sono d'accordo con quanto ho quotato ed ho apprezzato le relative tue parole.

5 hours ago, schopy said:

Ma qui nessuno abbraccia nessuna causa dove l'ho scritto?

Io non mi riferisco a te, tranquillo, ma a un sentire generale che rischia di diventare dominante in ogni strato della società italiana.

Ricorda che noi siamo figli della democrazia liberale e dello stato di diritto. E quegli stessi diritti di cui possiamo godere in quanto gay occidentali sono un prodotto di questa cultura.

La politica e la società cinese hanno una visione dell'essere umano e della comunità di individui radicalmente differente, e questo deriva anche dalla ricchissima eredità culturale del loro imponente passato.

E' per questi motivi che un europeo consapevole non dovrebbe nemmeno domandarsi: Londra/Parigi/Washington vs Mosca/Pechino/Tehran.

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50 minutes ago, Iron84 said:

 

Ma io parlo male dell'Italia e del paese in cui sono nato? Oddio Castello ma cosa dici? Caspita mi sto facendo il sangue amaro in queste settimane a scrivere qui proprio l'opposto!!

Il problema è esattamente che parli bene del tuo paese e male dei paesi dove ci sono servizi efficienti

E nel tuo piccolo non sei diverso dall'emigrato che lascia l'italia x la germania

tu hai lasciato napoli x milano

 

Non ho voglia di intavolare una lunga discussione sulle 100 e 100 tesi che hai esposto.

 

Ti basti sapere che in francia e germania ci sono tassazioni alte e poca evasione (almeno molto meno che da noi)

e guarda caso servizi pubblici migliori e conti pubblici più in ordine

 

Essendo figlio e nipote di imprenditori,

ti dirò che capita che si dia una mazzetta per sbloccare una pratica ingiustamente ferma,

per sfanculare il vigile o tecnico che ti sta creando ingiustificati problemi lavorativi,

ma in genere è per vincere un appalto al doppio del giusto e concorrenziale prezzo,

ovvero per fare abuso edilizio o per non rispettare sacrosante norme sanitarie

Così il cittadino corrompe per passare la fila (tante volte inevitabile anche nei servizi che funzionano)

ed avere una prestazione anticipata. O magari la pensione di invalidità o l'accompagno non dovuti.

 

PS: chi è ladro, ruba anche se è ricco. Per essere più ricco.  

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