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L'emergenza coronavirus


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3 hours ago, schopy said:

L'intervistato non ha detto che disponiamo di nuovi farmaci, ha detto che in Italia sono stati parificati i protocolli di intervento...che il virus sia meno cattivo lo scrive l'articolista e non è virgolettato.

Lo dice, te lo assicuro. E quando lo ascolto o leggo, ho un déjà-vu.

Guardare il video.

https://www.genova24.it/2020/02/linfettivologo-bassetti-in-italia-non-e-morto-nessuno-di-coronavirus-basta-bollettini-di-guerra-231761/

Edited by marce84

Certo non ci vuole un esperto per capire che dosare ossigeno e cortisone, cioè dei medicinali generici per le difficoltà respiratorie, equivale a dire che a dispetto dei mille annunci prematuri non esiste una terapia specifica

Quanto al "tracing" si può osservare che per ora non si registra un aumento di casi di entità tale da non riuscir più a fare le diagnosi

Non si dice però quale sia la soglia di efficacia del sistema cioè l'implementazione raggiunta in questi mesi e si trascura il fatto che un incremento dei casi legati alle vacanze, aiuta molto rispetto ad una situazione in cui il virus riprende a circolare attraverso scuole mezzi pubblici e luoghi di lavoro, cioè situazioni meno circoscritte ed individuabili

D'altronde stante la nostra inefficienza sarà già tanto se gli studenti avranno i banchi, mancando i mezzi pubblici le aule e i docenti

 

2 hours ago, Beppe_89 said:

Voi pensate di vaccinarvi quando sarà disponibile?

Non posso rispondere perchè non sono noti, ad oggi, dati su efficacia e sicurezza. Una cosa è certa: la rapidità con la quale si sta procedendo alla sviluppo è inconsueta e questo è fonte di preoccupazioni. Chissà se ci sarà da scegliere tra vaccini diversi e chissà poi se il vaccino sarà ancora necessario. Insomma, per ora troppi punti interrogativi.

Piuttosto credo mi sottoporrò alla vaccinazione antinfluenzale 2020-2021 perchè vaccinarsi contro l'influenza stagionale ridurrà i casi di influenza e quindi la confusione che si verrà a creare e perchè ad oggi non sono stati segnalati fenomeni di interferenza virale in base ai quali chi si sottopone a tale vaccinazione ha un maggiore rischio di contrarre Sars-Cov2 (sebbene fenomeni di interferenza virale tra vaccinazione antinfluenzale e coronavirus siano emersi ed io per primo ho il timore che esistano fenomeni di interferenza virale tra Sars-Cov2 e altri virus a trasmissione respiratoria).

Edited by marce84
11 minutes ago, marce84 said:

ridurrà i casi di influenza e quindi la confusione che si verrà a creare

Sì in questi mesi ho seguito un approfondimento settimanale della casa farmaceutica Johnson & Johnson e spesso hanno evidenziato sia questo aspetto volto a facilitare la diagnosi.

e sia questo:

11 minutes ago, marce84 said:

si sta procedendo alla sviluppo è inconsueta e questo è fonte di preoccupazioni.

 

Quello che mi piacerebbe è che la stampa smettesse di fare annunci a caso ogni due settimane. È da Giugno che vanno avanti con sparate tipo "il vaccino funziona", "sarà pronto entro l'anno", "mille miliardi di dosi già in produzione"... eccetera.

 

 

Edited by Beppe_89
14 minutes ago, marce84 said:

Piuttosto credo mi sottoporrò alla vaccinazione antinfluenzale 2020-2021 perchè vaccinarsi contro l'influenza stagionale ridurrà i casi di influenza e quindi la confusione che si verrà a creare

Anche io penso di vaccinarmi contro l'influenza stagionale. Non ho ben capito come ci si organizzerà coi tamponi e la quarantena quando arriverà l'influenza: se ho tosse e febbre devo rinchiudermi in casa per quanto? Finché non faccio due tamponi non posso più uscire? Chi me li fa i tamponi? Quando mi passa la febbre riesco come se nulla fosse assumendo che è influenza normale e non COVID19? Immagino non ci sia un  vero e proprio "protocollo" e delle linee guida, quindi vorrei puntare a non ammalarmi.

Edited by Bloodstar
1 minute ago, Bloodstar said:

Anche io penso di vaccinarmi contro l'influenza stagionale. Non ho ben capito come ci si organizzerà coi tamponi e la quarantena quando arriverà l'influenza: se ho tosse e febbre devo rinchiudermi in casa per quanto? Finché non faccio due tamponi non posso più uscire? Chi me li fa i tamponi? Quando mi passa la febbre riesco come se nulla fosse assumendo che è influenza normale e non COVID19? Immagino non ci sia un  vero e proprio "protocollo" e delle linee guida, quindi vorrei puntare a non ammalarmi.

Non c'è un protocollo. Tu pensa a un positivo in una classe: saranno da testare almeno - almeno - tra 80 e 120 persone. Io non so fino a che punto si possa incrementare il numero di tamponi giornalieri. A Milano festeggiano per YuMi ed il sistema è in grado di farne meno in un'ora del giocattolino che Crisanti si è fatto arrivare mesi fa...

2 minutes ago, marce84 said:

Tu pensa a un positivo in una classe: saranno da testare almeno - almeno - tra 80 e 120 persone. Io non so fino a che punto si possa incrementare il numero di tamponi giornalieri.

Ne stavamo discutendo con mia madre, maestra elementare, proprio ieri. Lei insegna in una scuola angusta e insalubre già in tempi normali, figuriamoci ora. Il distanziamento è praticamente irrealizzabile con aule tanto strette e corridoi tipo budello di quel genere. Se un bambino viene trovato infetto sarebbe ridicolo fare i tamponi solo alla sua classe e ai suoi insegnanti, bisognerebbe espanderli almeno a tutto il corridoio, quindi 80 persone circa, sì. Ma ciò è realmente fattibile nel giro di qualche giorno? 

Secondo noi appena se ne ammala uno chiudono tutta la scuola per mesi, forse per tutto l'anno.

16 minutes ago, Bloodstar said:

Ne stavamo discutendo con mia madre, maestra elementare, proprio ieri. Lei insegna in una scuola angusta e insalubre già in tempi normali, figuriamoci ora. Il distanziamento è praticamente irrealizzabile con aule tanto strette e corridoi tipo budello di quel genere. Se un bambino viene trovato infetto sarebbe ridicolo fare i tamponi solo alla sua classe e ai suoi insegnanti, bisognerebbe espanderli almeno a tutto il corridoio, quindi 80 persone circa, sì. Ma ciò è realmente fattibile nel giro di qualche giorno? 

Secondo noi appena se ne ammala uno chiudono tutta la scuola per mesi, forse per tutto l'anno.

No, no: 80 non sono quelli del corridoio... 20 alunni: nessuno è orfano o con genitori separati e la metà sono figli unici e la metà ha un solo fratello (ogni tanto mi abbandono all'ottimismo :D ). 70 persone. 7-8 insegnanti (tranne che alle elementari): la gran parte sono sposati e hanno figliato una/due volte: 20-30 persone. Ma quelli con materie con poche ore sono su più classi, molte classi... Ma i fratellini sono in altre classi... I genitori/partner non sono nè disoccupati nè lavorano da casa... E potrei continuare. E sto indicando persone che sono state nello stesso ambiente per ore. Perchè se poi volessimo allargare il giro a quelli che sono entrati in contatto con costoro in modo fugace...

Edited by marce84
1 minute ago, marce84 said:

20 alunni: nessuno è orfano o con genitori separati e la metà sono figli unici e la metà ha un solo fratello (ogni tanto mi abbandono all'ottimismo :D ). 70 persone. 7-8 insegnanti (tranne che alle elementari): la gran parte sono sposati e hanno figliato una/due volte: 20-30 persone.

Giusto... noi effettivamente facevamo un ragionamento superficiale basato solo sulla scuola, che effettivamente non ha senso senza considerare a monte le famiglie.

Come pensi che si farà marce? In qualche modo si dovrà decidere di agire.

5 minutes ago, Bloodstar said:

Giusto... noi effettivamente facevamo un ragionamento superficiale basato solo sulla scuola, che effettivamente non ha senso senza considerare a monte le famiglie.

Come pensi che si farà marce? In qualche modo si dovrà decidere di agire.

Procedere per gradi. Testo i 20 alunni e gli insegnanti. Se ho un positivo continuo lungo quella via, ma intanto passa più tempo...

E siamo sempre al villaggio dei puffi (sia la III B del Pansini o il Valtur di Capo Rizzuto) dove ognuno ha un nome. Vallo a fare su un regionale di Trenord... E poi siamo sicuri che all'interfaccia tra Lombardia ed Emilia a febbraio si veniva infettati da una sola persona?

Edited by marce84
2 hours ago, marce84 said:

Ok ok non volevo far l'avvocato di Bassetti! Però l'intervista è di febbraio dai...

31 minutes ago, marce84 said:

Procedere per gradi. Testo i 20 alunni e gli insegnanti. Se ho un positivo continuo lungo quella via, ma intanto passa più tempo...

Massì hai ragione; però che alternative ci sono? Io avrei preferito se si fosse iniziato solo con l'apertura di alcune scuole, a mò di progetto pilota. Certo si sarebbe trattato di una soluzione impopolare.

In Francia il ministero dell'istruzione ha diramato un comunicato sibillino in cui dice che alcune scuole (non specifica quante e quali) domani non riapriranno. Più avanti viene detto che bisognerà valutare le condizioni sanitarie, che si prenderanno provvedimenti mirati e si farà possibile per tenere le scuole aperte il più possibile. In buona sostanza, mi pare, il senso del comunicato è che si aspettano delle chiusure anche consistenti già in un prossimo futuro ma non possono fare altro che aprire.

Edited by Bloodstar

La Regione Toscana avrebbe pianificato una sorta di vaccinazione di massa dei 300.000 studenti toscani la qual cosa pare assai difficile da realizzare perchè pure il vaccino anti influenzale quest'anno è strarichiesto, in pratica lo hanno deciso ma i vaccini non ci sono

E già leggiamo in questo topic che diversi forumini pur non essendo in età scolare desidererebbero aggiungersi ( solo per capire la dimensione del problema della domanda di vaccinazione ) a quanto pare di capire non sarà facile reperirlo se la Regione prevede di passare da 1 milione a 2 milioni di dosi solo aggiungendo studenti e persone che lavorano a contatto con il pubblico

In ogni caso se ne parlerebbe da metà Ottobre se viene l'ok ministeriale, se si riesce a raddoppiare la produzione in tempo utile e ad anticipare la somministrazione

Sarà una corsa contro il tempo anche per la vaccinazione "ordinaria"

Nel frattempo mancano 822 insegnanti di ruolo solo a Firenze e le graduatorie non saranno pronte prima del 14 Settembre, cioè il giorno stesso dell'apertura regionale della scuola il ché è esattamente ciò che capita ogni anno pianificare ingressi da entrate separate e ad orari scaglionati, con un organico incompleto pone il problema delle classi scoperte e nessuna risorsa è stata stanziata per incentivare l'immissione in ruolo ( complicata dal fatto che più o meno si tratta di consegnare il proprio stipendio al proprietario di casa )

Le ASL Toscana in base ad una ordinanza del 26 Agosto dovrebbero entro il 30 Settembre stilare una lista dei neo medici scolastici, da assumere con contratto di libera professione annuale MA mancano i protocolli, non si sa quanti medici faranno domanda e neanche quanti ne servirebbero...

 

 

9 minutes ago, Bloodstar said:

Mi fai sentire in colpa se dici così

Ma no perchè?😅

Eventualmente un tantino in colpa se ti fai raccomandare o segnalare per una corsia privilegiata...cosa che visti i presupposti forse capiterà

Il desiderio di fare il vaccino mi pare in sé del tutto ragionevole, in astratto, in concreto bisogna vedere cosa combina il SSN

Anche questa iniziativa del medico scolastico, che non si sa cosa dovrebbe fare, quanto viene pagato, di quante scuole dovrebbe occuparsi...è un po' come fare domanda per partire volontari per il fronte

Edited by Hinzelmann

Tutte la nazioni quest'anno vorrebbero vaccinare per l'influenza buona parte della popolazione ma cio' non sara' possibile perche' non ci sono sufficienti vaccini. Normalmente si vaccina circa il 10% della popolazione perche' la gente non lo fa e per questo le varie nazioni prenotano con contratto dai produttori di vaccino questo quantitativo. I produttori di vaccino ora non riescono in poco tempo ad aumentare di 10 volte la loro produzione usuale e per questo ci saranno troppo pochi vaccini per vaccinare tutti.

sui tamponi: un problema sono i falsi negativi cioe' il tampone non individua tutti i positivi. Circa il 30% dei tamponi negativi sembra siano sbagliati ed e' facile capire che se cio' succede in una classe scolastica l'allievo contagioso non sa di esserlo e puo' contagiare altri studenti.

Padova si conferma la citta' piu' peccatrice d'italia.

https://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/coronavirus_dati_casi_contagio_30_agosto_2020-5432591.html

C'è chi sta bene od almeno non troppo male e chi sta affatto male:

dal Sole24Ore odierno:

"Lo smart working consente ancora oggi a circa 3,5 milioni di lavoratori di operare in sicurezza da casa, ma l’«esodo» dagli uffici colpisce l’indotto come ristorazione, pulizie e facility management. Trasporti locali, mense aziendali, manutentori, addetti alle pulizie, magazzinieri. Per questi comparti la crisi generata dal lockdown è stata solo l’inizio: l’estrema prudenza con cui continueranno a essere gestiti i rientri nei luoghi di lavoro per evitare i contagi sarà, di fatto, una minaccia per la continuità dei conti di queste aziende, tranne per chi non ha saputo radicalmente rinnovare il proprio business. Nei prossimi mesi le aziende del trasporto pubblico locale attendono 510 milioni di spostamenti in meno.".

 

 

21 minutes ago, Mario1944 said:

C'è chi sta bene od almeno non troppo male e chi sta affatto male:

dal Sole24Ore odierno:

"Lo smart working consente ancora oggi a circa 3,5 milioni di lavoratori di operare in sicurezza da casa, ma l’«esodo» dagli uffici colpisce l’indotto come ristorazione, pulizie e facility management. Trasporti locali, mense aziendali, manutentori, addetti alle pulizie, magazzinieri. Per questi comparti la crisi generata dal lockdown è stata solo l’inizio: l’estrema prudenza con cui continueranno a essere gestiti i rientri nei luoghi di lavoro per evitare i contagi sarà, di fatto, una minaccia per la continuità dei conti di queste aziende, tranne per chi non ha saputo radicalmente rinnovare il proprio business. Nei prossimi mesi le aziende del trasporto pubblico locale attendono 510 milioni di spostamenti in meno.".

Chissà se tutti coloro che lavorano a distanza rientreranno in sede... Anche secondo voi ci si sarà accorti che effettivamente alcuni lavoratori possono anche restare a casa in via definitiva e che questo comporta un risparmio per il datore di lavoro?

1 hour ago, marce84 said:

questo comporta un risparmio per il datore di lavoro?

Ecco questo mi spaventa 😂 comunque sì, i risparmi per il datore di lavoro sono relativi, nel senso che non dovrà più spesare eventuali trasferte al dipendente o potrà evitare di affittare determinati spazi...comunque, andrebbe calato in una specifica realtà, un tipo di lavoro specifico, per capire quali sono i benefici e quali i disagi per datore di lavoro e dipendente.

1 hour ago, marce84 said:

alcuni lavoratori possono anche restare a casa in via definitiva e che questo comporta un risparmio per il datore di lavoro?

Che sia un risparmio per il datore di lavoro è tutto da vedere:

dipende dal lavoro eseguito, dalla struttura dell'impresa, dall'efficienza dei collegamenti, non eccelsa in Italia.

Peraltro anche per un lavoro come il nostro, che parrebbe per sua natura potersi ormai svolgere senza presenza fisica in ufficio, gli impedimenti non sono pochi:

rapporto con certi clienti che non vogliono o non possono o non sanno trasmettere e ricevere documenti elettronici;   trattamento e consultazione di documenti riservati;  esame di documenti che non possono essere resi elettronici;  rapporto de visu con colleghi e titolari.

 

2 hours ago, schopy said:

comunque, andrebbe calato in una specifica realtà, un tipo di lavoro specifico, per capire quali sono i benefici e quali i disagi per datore di lavoro e dipendente.

Beh certo, ma alcune considerazioni generali possono essere fatte

Al di là di alcune voci accessorie e della legittimità della loro cancellazione ( revoca dell'auto aziendale, revoca dei buoni pasto, diminuzione degli straordinari retribuiti  ) è chiaro che in prospettiva diminuiscono le spese per affitto e tutte le spese accessorie legate alla postazione di lavoro, come pulizie, bollette per consumi ( a carico del lavoratore ) responsabilità per la sicurezza con azzeramento degli infortuni sul lavoro etc

Il lavoratore risparmia molto in ore di spostamento e benzina ed è un guadagno immediato e sensibile, ma il resto?

Molti hanno praticamente azzerato i costi per le assenze legate alla malattia, ottenendo una sorta di reperibilità h24 a costo invariato ( ma in questo ha giocato un ruolo la reclusione forzata dei dipendenti che di fatto non potendo uscire di casa si sono "attaccati" al lavoro ) si calcola che mediamente ogni dipendente abbia lavorato almeno 3 ore in più gratis

Al contempo il datore di lavoro non può controllare il comportamento del dipendente, ma solo i risultati e certamente in modalità ordinarie bisognerebbe almeno riunirsi un giorno a settimana, per non perdere il polso della situazione, ma questo determina il pericolo di una sorta di organizzazione del lavoro, a risultati o a cottimo

Chiaro che la contrattazione collettiva dovrebbe orientarsi in modo da evitare nuovi fenomeni di sfruttamento, anche perchè il lavoratore isolato ha oggettivamente minore possibilità di far sentire la sua voce sull'organizzazione del lavoro

 

1 hour ago, Hinzelmann said:

Il lavoratore risparmia molto in ore di spostamento e benzina ed è un guadagno immediato e sensibile, ma il resto?

Molti hanno praticamente azzerato i costi per le assenze legate alla malattia, ottenendo una sorta di reperibilità h24 a costo invariato

Certo venivamo da una situazione per certi versi antitetica...io in Banca venivo spesso reclutato per molte attività che si sarebbero potute svolgere a distanza. E anzi, al lavoro perdevo moltissimo tempo per attività che avrei potuto svolgere più efficientemente da casa, tanto erano vecchi i terminali in dotazione all'azienda...

Vero quel che scrivi a proposito del mito della reperibilità continua, che comunque prima pure c'era intendiamoci, ma almeno sabato pomeriggio e domeniche erano quasi salve...ma non vorrei che tutti ci trasformassimo in tanti insetti operosi, ciascuno nella sua celletta.

12 hours ago, Isher said:

A me inquieta la cancellazione, di fatto, tra pubblico e privato. Che ha varie conseguenze sul modo di vita, e quindi sulla vita. 

Non c'è cancellazione tra pubblico e privato, quello si realizza nelle attività in cui vi è sovraesposizione mediatica. Diventa più facile che il datore di lavoro o il cliente cerchi di raggiungerti anche in orari in cui prima non sarebbe successo. Questo ovviamente pesa, perchè se non te ne sottrai (e non sempre puoi), si crea la sensazione di non staccare mai. Le persone sono - bisogna, tuttavia, dirlo - assai poco allenate alla fatica e si lamentano molto facilmente: per molti non c'è stata una dilatazione delle ore lavorative e sentirli lamentare mi fa sorridere perchè tu sai quanto - per mia scelta, per carità - io effettivamente non abbia momenti in cui "stacco". Chiudo dicendo che lo strabordare del lavoro in fasce orarie ufficialmente non dedicate al lavoro si è verificato soprattutto per l'affermarsi di mezzi - chiamate e messaggi telefonici, mail... - che rendono continuamente raggiungibili chi svolge alcuni tipi di lavoro e non può/vuole rendersi irreperibile.

12 minutes ago, marce84 said:

Diventa più facile che il datore di lavoro o il cliente cerchi di raggiungerti anche in orari in cui prima non sarebbe successo. Questo ovviamente pesa, perchè se non te ne sottrai (e non sempre puoi), si crea la sensazione di non staccare mai. 

È questo un primo aspetto della cancellazione tra spazio che chiamavo pubblico e privato. Il secondo è proprio il lavoro a distanza, che devo fare a casa mia, portandolo a casa mia: una intrusione e sovrapposizione che di per sé è anomala e ha conseguenze sulla vita di singoli e famiglie. Non parlo della situazione emergenziale, ovviamente, nella quale va benissimo aver fatto così, e per Scuola e Università è stato provvidenziale. Parlo di una possibile estensione alla situazione normale. 

23 minutes ago, marce84 said:

Non c'è cancellazione tra pubblico e privato (...)

Io condivido la preoccupazione di @Isher in parte; certo, per un professionista o comunque un autonomo da sempre l'orario di lavoro è un concetto molto elastico...e ipotizzo che se oltre il 30% di quanto il professionista realmente incassa finisse in tasse, tanti professionisti se la prenderebbero pure più comoda. Io e tanti colleghi di Banca difficilmente potevamo sottrarci a "straordinari non retribuiti" in tante situazioni; questo perché talvolta le attività richieste non potevano essere svolte in tempi più rapidi (o perché eravamo troppo pazienti con i clienti, non saprei) e di rado vi era gratitudine da parte della Direzione...specie nei confronti di chi non si mostrava molto servile 😄 lo smart working in tante realtà permetterebbe di sfrondare molte figure aziendali, i quadri intermedi, la cui occupazione prevalente durante il giorno è richiedere report ai sottoposti e girare report ai superiori...ma forse questo è utopico.

 

Edited by schopy
25 minutes ago, schopy said:

di rado vi era gratitudine da parte della Direzione...

Beh ma tu hai lavorato in un comparto in cui negli ultimi 10 anni i liberi professionisti sono passati da 2% al 15% mentre i dipendenti sono calati dal 94% al 78%, il tutto mentre si sono persi circa 70.000 posti di lavoro fra automazione, digitalizzazione che di fatto sta rendendo la competizione più forte e crisi

Ed il dirigente poteva ben dirti che all'estero ai tuoi colleghi andava pure peggio, perchè il fenomeno è stato globale

Il lavoro a distanza inevitabilmente nel settore privato accentuerà ulteriormente il passaggio da rapporti di lavoro dipendente a libero-professionalizzati, con magari la minaccia se sei un quadro intermedio da sfrondare, del licenziamento per cancellazione della tua mansione originaria

 

 

32 minutes ago, Hinzelmann said:

Beh ma tu hai lavorato in un comparto in cui negli ultimi 10 anni i liberi professionisti sono passati da 2% al 15% mentre i dipendenti sono calati dal 94% al 78%

Certo, il settore tradizionale del credito non gode di ottima salute 😅 in effetti diversi colleghi capaci (quelli abilitati a fare i promotori finanziari), stanchi dei diktat aziendali, si sono licenziati e lavorano a provvigione per gruppi più grandi.

39 minutes ago, Hinzelmann said:

Il lavoro a distanza inevitabilmente nel settore privato accentuerà ulteriormente il passaggio da rapporti di lavoro dipendente a libero-professionalizzati, con magari la minaccia se sei un quadro intermedio da sfrondare, del licenziamento per cancellazione della tua mansione originaria

La favola del "ciascuno imprenditore di se stesso"...e tuttavia, io trovo che in molte realtà i quadri intermedi siano l'anello debole...spesso noi "operai" venivamo bloccati o malconsigliati da superiori diretti. 

Comunque, staremo a vedere.

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