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L'emergenza coronavirus


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Just now, SabrinaS said:

in USA si paga per i tamponi lol comunque di certo zingaretti gira piu di tutti noi messi insieme quindi ci sta, oggi a milano domani in veneto oggi li oggi la poi vai al parlamento. Anzi secondo me dovrebbero testare tutto il parlamento. 

Ok, mettiamo che abbia stretto le mani a... 500 persone, ok? Tutte a Milano. Un milione e quattrocentomila abitanti.

Vuol dire che almeno uno su 500 aveva il virus. vuol dire più di 2500 infetti a Milano. Che sono già un 30% in più di quelli contati finora.

Ma ovviamente, se è bastato che Zingaretti stringesse la mano ad una persona su 500 per infettarsi, allora vuol dire che anche tutte le persone che hanno avuto contatti con quell'uno su cinquecento ora hanno il virus. 

Diciamo dieci, venti. Dieci, dai, stiamo bassi. Dieci su cinquecento. Vuol dire ventottomila malati solo a Milano. 

8 minutes ago, marco7 said:

Col mestiere che ti vanti di fare FF e che dici di fare bene, non capisco come puoi scrivere certe cose.

Dimmi pure dove sbaglio i conti.

7 minutes ago, FreakyFred said:

Ok, mettiamo che abbia stretto le mani a... 500 persone, ok? Tutte a Milano. Un milione e quattrocentomila abitanti.

Vuol dire che almeno uno su 500 aveva il virus. vuol dire più di 2500 infetti a Milano. Che sono già un 30% in più di quelli contati finora.

Ma ovviamente, se è bastato che Zingaretti stringesse la mano ad una persona su 500 per infettarsi, allora vuol dire che anche tutte le persone che hanno avuto contatti con quell'uno su cinquecento ora hanno il virus. 

Diciamo dieci, venti. Dieci, dai, stiamo bassi. Dieci su cinquecento. Vuol dire ventottomila malati solo a Milano. 

Quindi ritieni  i dati sottostimati? 

negli altri paesi sono sottostimati anche secondo me, specialmente quelli ricchi e globalizzati (tipo germania o USA) solo che molti lo prendono e guariscono e nemmeno si rendono conto di averlo preso. Ora chiaramente in Germania stanno aumentando perché sta scoppiando il bubbone e li stanno a cercà/stanno testando un sacco di gente, ma prima del caso Italia i numeri erano bassissimi dei contagi in Francia, Spagna e Germania. 

Edited by SabrinaS

Ovviamente non si può contestare numero dei morti e ricoverati in terapia intensiva.

Ma le autorità italiane, che non ne sanno più di me e voi sul tema, le hanno attribuite ad un virus molto letale e tutto sommato poco contagioso. Dunque, priorità contenerlo, perché, si assume è possibile contenerlo. Se fosse molto più contagioso sarebbe impensabile un simile approccio.

Io sono convinto che sia l'esatto opposto: i morti non sono tanti perché è molto letale, ma perché, pur essendo solo moderatamente letale, è estremamente contagioso. 

La differenza può sembrare sottile, ma dal punto di vista delle strategie di risposta è abissale. Se ho ragione io (e penso proprio di averla, sorry) stanno tentando di contenere un virus che è già libero e felice come una farfalla. 

I cinesi hanno dimostrato che e' possibile contenere il virus tenendo tutti in casa per un mese.

in italia pero' il governo crede che si possa contenerlo chiudendo una regione e lasciando la gente di quella regione libera di farsi i cazzi suoi e qui il governo sbaglia. Se chiudi una regione a quel modo i contagi in quella regione aumenteranno anche se non usciranno dalla regione.

io prevedo solo tanti morti in italia tra le categorie a rischio perche' non avranno abbastanza posti nelle cure intense.

Edited by marco7
Just now, marco7 said:

I cinesi hanno dimostrato che e' possibile contenere il virus tenendo tutti in casa per un mese.

in italia pero' il governo crede che si possa contenerlo chiudendo una regione e lasciando la gente di quella regione libera di farsi i cazzi suoi e qui il governo sbaglia. Se chiudi una regione a quel modo i contagi in quella regione aumenteranno anche se non usciranno dalla regione.

io prevedo solo tanti morti in italia tra le categorie a rischio.

c'è da dire che lì sono un tantinello meno democratici di noi 

Ma è appunto per il fatto che il virus è contagioso che si stanno prendendo questi drastici provvedimenti.

Il fatto che si sia già ulteriormente diffuso non giustificherebbe cmq il fatto di non far nulla e rimanere con le mani in mano, anzi bisogna appunto impedire che si diffonda ulteriormente e spegnere i focali.

Anche perché le misure non è che vengono prese sulla base di come gli gira al politico di turno quando si sveglia la mattino, ma sono decisioni prese sulla base dei pareri di un comitato tecnico scientifico nominato dalla Protezione civile, con esperti di ministero alla Salute, Istituto superiore di sanità e Consiglio superiore di sanità, quindi non è che siano gli ultimi dei fessi mentre qui sul gayforum abbiamo la crema dei tecnici per quanto riguarda le crisi pandemiche.

48 minutes ago, FreakyFred said:

Mia stima? Almeno sei volte.

Io sono convinto molto più di sei volte, soprattutto in Lombardia e ancor di più in Emilia Romagna dove il numero degli infetti è verosimilmente elevatissimo.

Il differente tasso di mortalità dipende - oltre che dalla causa di morte che si decide di dichiarare, non se mi capite - anche dal numero di tamponi fatti e dalle caratteristiche della popolazione testata.

Far uscire la bozza è stato un atto irresponsabile: è verosimile prevedere nelle prossime ore un massiccio flusso di persone in uscita da quei territori. 

Il sistema sanitario delle aree a più alto tasso di contagio è, nonostante una imponente riorganizzazione delle risorse, in grave difficoltà. L'infezione provoca, in rarissimi casi, gravi forme di polmonite interstiziale bilaterale: non c'è mai stato, in quegli ospedali, un così elevato numero di pazienti, spesso per nulla anziani, intubati, pronati o, addirittura, in ECMO.

Edited by marce84
7 minutes ago, Sbuffo said:

Ma è appunto per il fatto che il virus è contagioso che si stanno prendendo questi drastici provvedimenti.

No, leggi l'ultima dichiarazione fatta dall'OMS. La ragione per cui si cerca di contenerlo è, ovviamente, che si ritiene possibile contenerlo.

La particolarità di questo virus è chiaramente la combinazione inusuale di alta letalità e alta contagiosità. Ma in che proporzione dell'una o dell'altra? Dall'OMS sembrano ritenere che sia più che altro una questione di letalità. Ma non crediate che l'OMS ne sappia molto più di noi su questo, e io credo che stia cannando alla grande. 

Tutti i pareri di virologi hanno spiegato che l'insidia di questo virus è dovuta al fatto che sia particolarmente contagioso non il fatto che sia letale.

In particolare il fatto che si trasmette anche quando è asintomatico o con una leggere sintomatologia.

Proprio dal fatto che sia particolarmente contagioso nascono tutti i problemi per la sanità italiana, perché se arrivassero anche pochi casi gravi sarebbero gestibili, il fatto è che il virus è altamente contagioso quindi ci sono tanti contagiati e sui grandi numeri vuol dire che seppur percentualmente pochi sono numericamente tanti i contagiati gravi che necessitano di terapia intensiva.

Per questo gli interventi del governo stanno andando nella direzione di limitare ed isolare i contagiati, in modo da cercare di spegnere i focolai.

Edited by Sbuffo
4 minutes ago, Sbuffo said:

Tutti i pareri di virologi hanno spiegato che l'insidia di questo virus è dovuta al fatto che sia particolarmente contagioso non il fatto che sia letale.

Si stima che sia quasi sette volte più letale dell'influenza, secondo le stime più conservative (quelle fatte in Corea del Sud). L'OMS ha diffuso, secondo me sbagliando, una cifra diversa e mostruosa: 3.4%.

Se davvero avesse una letalità del 3.4% e potesse infettare il 60% della popolazione mondiale, avremmo 143 milioni di morti. Sarebbe una catastrofe impossibile da controllare, dovrebbero nuclearizzare l'Italia a quel punto. È chiaro, e lo dicono esplicitamente, che lo ritengono molto meno contagioso della normale influenza.

E tuttavia, si accumula evidenza sempre maggiore che non sia affatto così.

 

1 hour ago, FreakyFred said:

I numeri del virus non giustificano misure così estreme, al momento. La cura sarà probabilmente molto peggiore del male. 

Vox clamantis in deserto....

Siamo al panico istituzionale:

chiudere la Lombardia è follia.

 

La mortalita' si puo' calcolare solo a fine epidemia, le stime precedenti non hanno valore anche se si stima sia 10 volte piu' letale delle influenza.

le aree rosse sono efficaci solo se la gente di queste aree sta in casa, altrimenti i numeri dei contagi in queste aree aumentano ugualmente anche se la gente non esce dall'area.

La letalità è il rapporto tra morti e contagiati, ma come avete notato anche voi i contagiati sono sottostimati quindi anche la letalità in realtà è molto più bassa.

Inoltre il 3% è a livello mondiale ma in Europa è molto più bassa si parla dello 0,7%, perché cmq ci sono sistemi sanitari diversi in Europa rispetto a quelli che ci sono in Cina o in Iran, poi in Cina era il primo paese e sono stati presi inaspettatamente, quindi è normale che abbiano fatto alzare il numero di morti.

Quello che preoccupava di questo virus è la trasmissibilità, si calcola con il valore R0, una normale influenza ha un valore R0 di 1,3, questo coronavirus si stima circa tra il 2 e 2,5.

Anche perché questo virus si diffonde anche con una situazione di asintomatologia e sintomatologia lieve.

Il fatto che abbia questa diffusione più accentuata porta sostanzialmente 2 problemi:

1) più diffusione vuol dire più morti in termini assoluti, perché è vero che magari è solo lo 0,7%, ma un conto è se parliamo di 5.000 o 10.000 contagiati un conto è se si dovesse diffondere a macchia d'olio e si arrivasse a parlare di milioni di contagiati nel paese.

2) più diffusione vuol dire avere più pazienti in terapia intensiva nello stesso momento, il nostro paese ha circa 5.000 posti per la terapia intensiva, di più non ce ne sono, quindi se ci trovassimo a dover fare fronte a numero maggiori non ci sarebbe la possibilità di ricoverare urti in terapia intensiva e quindi molti potrebbero morire per questa mancanza.

Già orsi nostri ospedali sono sotto pressione e in molti casi si trovano già ora in condizione di non aver più posti in terapia intensiva.

Serve quindi intervenire con serietà per evitare di trovarci in una situazione tragica.

Edited by Sbuffo

Il sindaco di Asti poco fa ha scritto "Aggiornamento. Il DCPM non uscirà questa notte in quanto le regioni hanno chiesto di apportare modifiche. Si poteva quindi evitare di provocare il caos di alcune ore fa. Domani torneremo ad incontrarci e , appena possibile, vi darò ulteriori dettagli. Mi preme però di suggerire , ai tanti cittadini che mi hanno chiesto se devono immediatamente tornare dal mare o dalla montagna per non rimanere “chiusi fuori”, di non fare follie nella notte e di attendere le prossime ore. Al momento non ci sono nuove restrizioni e non sappiamo ancora quello che prevederanno nel momento in cui il documento definitivo sarà approvato. "

1 hour ago, FreakyFred said:

Tutti li ritengono sottostimati, e conseguentemente sovrastimate mortalità e tasso di ricovero in terapia intensiva.

E' quello che ho continuato a scrivere....  ma, considerando pure solo i numeri assoluti, stiamo parlando di duecento morti in un mese, cioè meno di quanti ne muoiono per incidenti stradali nel medesimo periodo in Italia, ma non mi risulta che qualcuno abbia mai proposto che si chiudano le strade alla circolazione degli autoveicoli.

Comunque i morti per SOLO  virus coronato è stato dichiarato dal presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Brusaferro che sono pochissimi, il 2% dei deceduti:

"Le analisi che stiamo conducendo sui pazienti morti con infezione da coronavirus ci mostrano come le persone che muoiono siano anziane, con un’età media di 81 anni, prevalentemente maschi e portatori di più patologie: oltre l’80% ha più di due malattie, il 60% ne ha più di tre e solo il 2% non ne aveva nessuna. Si tratta soprattutto di 80-90enni, le figure più fragili. Chi ha dispnea (difficoltà respiratoria) e febbre, specie se in età avanzata, chiami il proprio medico e chieda assistenza. Sono i due sintomi più frequenti per le persone che vanno incontro a decesso".

 

48 minutes ago, Sbuffo said:

Ma è appunto per il fatto che il virus è contagioso che si stanno prendendo questi drastici provvedimenti.

Ma quali sono gli effetti del contagio?:

una cosa è che sia la morte certa o probabile del contagiato, un'altra che sia un'affezione non più disturbate d'una normale influenza.

E quindi si ritorna ai numeri:

quanti morti per SOLO coronavirus rispetto al numero dei contagiati?

quanti morti in assoluto rispetto alla popolazione residente nelle regioni interessate?

 

 

Ripeto non è questione degli effetti sul singolo contagiato.

Come dicevo prima mettiamo anche che abbia una letalità solo dello 0,7% però se ha una trasmissibili molto alta e si diffonde su milioni di abitanti allora alla fine in termini assoluti hai tantissimi morti.

Idem il discorso sui posti di terapia intensiva, se ci sono troppi contagiati contemporaneamente potrebbero non esserci posti per tutti, e quindi anche chi normalmente potrebbe guarire con la terapia intensiva potrebbe morire perché non c'è un posto libero in terapia intensiva.

Per questo dobbiamo fermare il contagio.

4 minutes ago, Sbuffo said:

più diffusione vuol dire più morti in termini assoluti, perché è vero che magari è solo lo 0,7%, ma un conto è se parliamo di 5.000 o 10.000 contagiati un conto è se si dovesse diffondere a macchia d'olio e si arrivasse a parlare di milioni di contagiati nel paese.

Guarda che l'Italia non ha gli abitanti della Cina:

lo 0,7% di 60.000.000 sarebbero 420.000 persone e sarebbe necessario che s'infettassero proprio tutti, ma tutti gli Italiani!

Inoltre, secondo le succitate stime del Brusaferro, solo il 2% di questi morti morirebbero di solo virus coronato, cioè poco pi 8.000 persone.

Metti anche solo 1/4 di quella cifra 105.000 morti sarebbe una tragedia, una tragedia che però si può evitare se si limita il contagio.

Una normale influenza in Italia fa poche decine di morti l'anno mi pare.

Poi oltre ai morti del virus in sé appunto andrebbero aggiunti i morti causati dalla mancanza di posti in terapia intensiva (perché il tasso di letalità dello 0,7% è stimato attualmente in Europa con i posti di terapia intensiva ancora liberi).

Edited by Sbuffo
1 minute ago, Sbuffo said:

una tragedia che però si può evitare di sì limita il contagio.

E secondo te... si può limitare il contagio? 

Non è una domanda con una risposta scontata. Presumibilmente il nostro Zingaretti, asintomatico, se l'è preso stando nella stessa stanza con un altro asintomatico. Non so se ci rendiamo conto di cosa significa una trasmissibilità a questo livello. 

Il mio capo e tutta la sua famiglia sono positivi. Non ha idea di come ciò sia possibile... ma perché, voi state a domandarvi da dove sia venuta l'influenza, quando ce l'avete? Il più delle volte no, perché potrebbe essere venuta da... qualunque parte! È dappertutto. Non avrebbe neppure senso cercare di confinarla. 

E a questo punto, chi lo dice che non sia positivo anche io? Potrei esserlo ed essere perfettamente asintomatico. Stasera sono uscito con uno, non ci siamo manco toccati, ma a questo punto, be'... ce l'avrà anche lui. 

Rinchiudere tutte le persone in casa per un mese? Seriously? Ammesso che ce la facciamo... e non ce la facciamo, perché noi non siamo una dittatura militare e non siamo neanche stabili come la Cina, credete che la cosa si dissolva nel nulla? Che fra qualche mese non tornerà? Le uniche cose che possono fermare un virus in maniera definitiva sono il vaccino, se e quando arriva, e l'immunità naturale, che però si forma solo dopo che si è diffuso. 

7 minutes ago, Sbuffo said:

Per questo dobbiamo fermare il contagio.

E lo fermi sigillando i confini della Lombardia?:

in ogni caso si diffonderebbe all'interno di questa e stiamo parlando di dieci milioni di persone....

Sempre che non si voglia imporre il coprifuoco:

nessuno si muova all'interno della Lombardia, nessuno esca di casa né ci rientri se sia fuori!

Per quanto tempo poi?

un mese?

Stiamo parlando di paralizzare la regione più ricca e produttiva d'Italia e tutto per un virus che ha causati nemmeno una decina di morti (2% di 260) in un mese, cioè meno di quanti muoiono sulle strade per incidenti di circolazione in un giorno!

Se non è follia questa....

 

Emergenza coronavirus: chi ha potuto leggere la bozza del Dpcm (l’acronimo per Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che è ora sul tavolo di Conte, lo descrive come il provvedimento più drastico mai deciso nella nostra storia repubblicana. Il titolo è «Misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria sono adottate le seguenti misure».

Si dovrebbero decidere divieti di uscita e di entrata e altre forti limitazioni nell’intera Regione Lombardia, ma anche nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini in Emilia-Romagna, di Pesaro e Urbino nelle Marche, di Venezia, Padova e Treviso in Veneto e di Asti e Alessandria in Piemonte.
«La bozza del provvedimento del governo che ho ricevuto solo in serata sembra andare nella direzione del contenimento della diffusione del virus, invitando, con misure più incisive, i cittadini alla prudenza» ma «non posso non evidenziare che la bozza del decreto del presidente del Consiglio è, a dir poco, pasticciata», dice a caldo il presidente della Lombardia Attilio Fontana.

«Siamo comunque in contatto con i rappresentanti del Governo per cercare di mettere i cittadini e le categorie sociali in condizione di capire cosa possono fare domani. Abbiamo inviato a Roma le nostre osservazioni e la collaborazione tra i nostri tecnici e quelli di Palazzo Chigi è costante».

«Alcune parti del provvedimento possono risultare di dubbia interpretazione e domani di difficile applicazione. C’è addirittura chi ci sta chiedendo se lunedì potrà recarsi o meno al lavoro o se verrà introdotto il fermo produttivo», dice il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, a proposito del decreto sul contenimento del Coronavirus.

«Ben comprendendo – ha aggiunto – che queste nuove limitazioni sono dettate da indicazioni imprescindibili del Comitato tecnico-scientifico e condividendo l’obiettivo di contenere con ogni mezzo la diffusione del virus, riteniamo necessario poter meglio valutare la coerenza dei provvedimenti, che impattano peraltro in modo disomogeneo sul nostro territorio regionale», dice Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, a proposito della bozza.

«Ho chiesto al presidente Conte e al ministro Speranza, in una logica di leale collaborazione, di poter lavorare ancora alcune ore per addivenire alle soluzioni più coerenti e condivise».

«Se il decreto venisse approvato così noi comunque presenteremmo un provvedimento da parte del nostro comitato scientifico di supporto all’unità di crisi per argomentare rispetto alla creazione delle tre zone in Veneto, Venezia, Padova e Treviso», dice all’Ansa il governatore Zaia. «A noi sta a cuore prima di tutto la salute dei cittadini, ma per applicare un decreto bisogna che le norme siano chiare. Abbiamo visto questo provvedimento all’ultimo minuto, non abbiamo partecipato alla redazione preventiva e ci chiedono di confermarlo nel giro di breve: è letteralmente impossibile».

«Dall’altro lato – prosegue Zaia – dico che sarebbe stato più logico attivare una serie di restrizioni, alla luce dell’evolversi della situazione dell’emergenza, ma che siano uguali su tutto il territorio nazionale».

La misura più drastica è quella che impone di evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata o in uscita da quelle zone, ma anche all’interno degli stessi territori se non per indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza fino al 3 aprile.

Non è ancora definitiva ma, la bozza di decreto impone di evitare tutti gli spostamenti verso l’esterno e l’interno delle zone citate, se non motivati da improrogabili esigenze di lavoro.

Scuole chiuse fino al 3 aprile. Locali come discoteche, musei, iniziative culturali restano chiusi, come chiusi sono gli impianti da sci nelle zone sciistiche. Chiusi i grandi magazzini nei giorni festivi mentre restano aperti i bar, con l’obbligo della distanza di sicurezza e di seguire tutte le indicazioni generali previste dalle istituzioni. Fino al 3 aprile poi «sono sospese tutte le cerimonie civili e pubbliche, comprese quelle funebri».

«Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonchè gli esercizi commerciali presenti all’interni dei centri commerciali e dei mercati».

«Sono consentite le attività di ristorazione e dei bar, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpresonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione», si legge nella bozza.

«Le disposizioni del presente decreto producono il loro effetto dalla data dell’8 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020», si legge.

Tra i punti c’è la sospensione delle «procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica; sono inoltre esclusi dalla sospensione i concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirugo, e quelli per il personale della protezione civile, i quali devono svolgersi preferibilmente con modalità a distanza o, in caso contrario garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro:

Niente palestra nelle zone citate: «Sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi».

Per le visite, «l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza sarà limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura».

Il prefetto, ove occorra, si avvale delle forza di polizia, con il possibile concorso del corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché delle forze armate. Salvi che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto delle misure di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale come previsto dall’articolo 3, comma 4, del decreto legge 23 febbraio 2020, n.6».

Edited by Serpente

Non è semplicemente chiudere i confini della Lombardia.

Sono diverse iniziative.

Non solo uscire dalla Lombardia ma non uscire dalle 11 province interessate, impossibilitati anche i passaggi interni tra le province chiuse, non aprire al pubblico piscine/palestre/centri termali/centri benessere/centri sociali/centri culturali/centri ricreativi/musei, chiuso qualsiasi evento pubblico o privato di carattere ludico/sportivo/culturale/religioso, qualsiasi locale aperto al pubblico che non è tra quelli obbligati alla chiusura dovrà garantire la distanza tra i presenti contingentando le presenze e garantendo la distanza (se non lo può fare deve chiudere anch'esso) ecc...

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