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Gli "instagay"


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2 hours ago, Almadel said:

Non commento la cosa sui principi morali e legali, che sono riferiti da una battuta di due righe sottolineata da uno smile. 🙂

Io proprio non capisco in cosa questi instagay siano peggiori di... letteralmente tutto.

Praticamente qualunque palestrato fidanzato in piscina manca di buongusto

perché fa sentire inadeguati i ragazzi magri, single o sovrappeso.

E fa sentire così anche chi non soffre di "autolesionismo digitale", ma praticamente chiunque vada a nuotare in estate.

Anzi più agisce con naturalezza ed evita di farsi selfie, tanto più appare sicuro di sé e diviene oggetto di maggiore invidia.

 

Per me la vera novità di questi anni non sono le foto ai vip bellissimi - che sono sempre esistite -

quanto la categoria degli hater ovvero persone con un'ossessione negativa per la fortuna altrui.

Quando ero ragazzo però le persone dipendenti dagli amorazzi dei divi belli e ricchi,

che li seguivano su Novella2000 o su Cioè erano considerate delle "sciocchine superficiali"

e non certo le vittime di una società dell'immagine che propone modelli irraggiungibili.

 

Ovvio che anche negli anni Novanta c'erano gli hater dei Take That e della Spice Girls

verso i quali c'erano forme di ammirazione isterica di massa incredibile,

ma più che altro perché non si poteva in alcun modo evitare di sorbirseli su MTv o VideoMusic.

Tu che Spice eri? Sporty? Io chiaramente Posh anche se in realtà sono baby spice 

Edited by SabrinaS
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Just now, FreakyFred said:

Io. Che poi era un troll...

Era quello che era però chiamala fessa. Ai tempi in cui le visualizzazioni rendevano e i dislike non incidevano più di tanto :aha: un po di euri li ha tirati su, spero per lei. 

A parte ciò, lei è stata un esempio forte di come gli haters agiscono. Non sapeva cantare, nemmeno ballare ma ciò che importava era ridicolizzarla, dire che era cessa, e chissà cos'altro 🤔 

Quindi o sei fregno o no, basta che si parli di te :sisi: 

 

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2 hours ago, FreakyFred said:

Mi metti uno smile anche qui? Perché stai evidentemente scherzando se pensi che andare in piscina e postare su internet le foto di quando vai in piscina (magari senza manco esserci davvero andato) siano cose anche solo lontanamente paragonabili. 

Nessuno smile e ti supplico di spiegarmi perché

la gente dovrebbe rosicare più davanti a una foto che davanti a un palestrato in carne e ossa?

Se il mio amico Pietro posta su Instagram la foto della sua Ferrari mi mangio le mani,

mentre se passa da me per farmela vedere sono sinceramente felice per lui?

Dovete davvero spiegarmi dove sia la differenza, perché mi state cominciando a far sentire vecchio e strano

(O che tu sia ancora più stran di quanto già non mi sembri) :D

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6 minutes ago, Almadel said:

Nessuno smile e ti supplico di spiegarmi perché

la gente dovrebbe rosicare più davanti a una foto che davanti a un palestrato in carne e ossa?

Ma stai scherzando?

Non è quello il punto, il punto è che in piscina ci vai per nuotare e io non ti posso chiedere di rinunciare a nuotare perché gli altri potrebbero essere invidiosi; è un effetto collaterale di te che ti fai la tua vita. Ma le foto su instagram non sono la tua vita, le metti precisamente perché vuoi ottenere un effetto sugli altri. È questo il punto dell'ostentazione: che non è necessaria ed è fine in sé stessa, e per questa ragione che si chiede di evitarla. 

Edited by FreakyFred
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2 minutes ago, FreakyFred said:

Non è quello il punto, il punto è che in piscina ci vai per nuotare e io non ti posso chiedere di rinunciare a nuotare perché gli altri potrebbero essere invidiosi; è un effetto collaterale di te che ti fai la tua vita. Ma le foto su instagram non sono la tua vita, le metti precisamente perché vuoi ottenere un effetto sugli altri. È questo il punto dell'ostentazione: che non è necessaria ed è fine in sé stessa, e per questa ragione che si chiede di evitarla. 

Due cose:

1) Perché dovresti starci più male se questo cazzo di palestrato ci va a nuotare o meno? Probabilmente neanche puoi saperlo.

Il fatto che tu sappia che lo fa proprio solo per ostentare, al massimo te lo farà trovare patetico e per te che lo vedi sarà MEGLIO.

2) Non è evidente che sia molto MEGLIO che il sopraccitato palestrato mostri le sue foto solo a chi è interessato a vederle,

piuttosto che andare in passarella per le spiagge di mezzo Mediterraneo , illuminando con la sua presenza anche chi non lo segue volontariamente?

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7 minutes ago, Almadel said:

Il fatto che tu sappia che lo fa proprio solo per ostentare, al massimo te lo farà trovare patetico e per te che lo vedi sarà MEGLIO.

Infatti a me, oggi, 4 Marzo 2020, questa cosa non fa né caldo né freddo. Ma io sono un genio. 

7 minutes ago, Almadel said:

2) Non è evidente che sia molto MEGLIO che il sopraccitato palestrato mostri le sue foto solo a chi è interessato a vederle,

piuttosto che andare in passarella per le spiagge di mezzo Mediterraneo , illuminando con la sua presenza anche chi non lo segue volontariamente?

Uno: non è molto meglio, perché per quanto palestrato, dal vivo non si potrà photoshoppare. Instagram e Facebook permettono la costruzione di un'immagine perfetta di sé e della propria vita. Inoltre, vedere un palestrato per trenta secondi in spiaggia è cosa diversa dall'essere bombardati da centinaia di sue foto che ricapitolano tutta la sua "perfetta" vita. 

E, due, accorda 'sta chitarra: le norme di buon costume devono innanzitutto essere norme di buon senso: è ovvio che rispetto al diritto di Gigio di passeggiare in spiaggia non esiste un diritto, né in termini morali né in termini di costume, a non essere disturbati dalla sua bellezza. 

Edited by FreakyFred
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davydenkovic90
19 hours ago, Almadel said:

ragazzi che nella vita reale... hanno bei vestiti e belle auto; piuttosto che con quelli che pubblicano le loro foto su un sito.

Probabilmente non hai mai utilizzato certe app e non sai che utilizzo fanno i ragazzini di instagram. (Come, mi sembra, non lo sappia Isher, ma ci sta perché siete di generazioni precedenti) perché continui imperterrito a paragonare due fenomeni totalmente diversi. Un conto è vedere un ragazzo o una ragazza belli, ricchi, ecc. che frequentano la nostra stessa scuola, che possiamo conoscere oppure vedere in spiaggia, che fanno parte comunque del nostro orizzonte di concretezza e di tangibilità, un altro conto è avere fra le mani continuamente un numero infinito di profili virtuali non solo di quei bellissimi, ma anche di mille altri mediocri o brutti che però sanno apparire belli e cool perché photoshoppati o perché hanno imparato a usare il mezzo e usano una certa retorica, e ci fanno sentire inadeguati. 

Nel caso gay questo è molto pesante nei confronti di quei gay troppo giovani, che ancora vivono nella cameretta del paesino, che non hanno amici, non hanno fatto CO nemmeno col cane, ecc. Dal loro punto di vista, cioè, dalla loro quotidiana frequentazione di Instagram e non-frequentazione di nient'altro, sembrerà intanto che tutti i gay vivono a Milano oppure sono ereditieri e possono permettersi tutto senza alzare un dito. Poi sembrerà loro di doversi adeguare a quei modelli, per essere degni di comparire anche loro su una data piattaforma e avere un qualche senso nella vita, anche come gay, e infine la cosa peggiore di tutte: che debbano aderire a quei modelli anche tutte le persone che idealmente vorrebbero frequentare, incluso un potenziale partner

Quando ero giovane ho provato la sana invidia verso un dato ragazzo molto bello, che avevo visto in un porno o da qualche altra parte, ma ho pensato: "cavolo, se m'impegnassi, potrei quantomeno migliorare un po' il mio aspetto fisico e avrei più possibilità di rimorchiare". Mi sono messo sotto e ho passato un'estate (e oltre) ogni giorno a lavorare per quell'obiettivo. Non mi sono detto "ora devo frequentare la scuola di balletto a Toronto, poi trasferirmi a San Francisco e farmi crescere da delle Drag Queen e muovere un dito solo per fare shopping a Rodeo Drive". Non ho mai desiderato essere come quel ragazzo lì che ammiravo, né migliore di lui, né migliore di altri (o di tutti i) ragazzi che vedevo, e assolutamente non ho mai pensato che un mio eventuale partner dovesse essere uguale a quello lì, perché sarebbe stata una battaglia persa in partenza per una serie infinta di motivi e la cosa non avrebbe avuto un senso. L'obiettivo sensato, per me, era: "fare del mio meglio con le risorse a disposizione", e così ho fatto.

15 hours ago, SabrinaS said:

Tu che Spice eri? Sporty? Io chiaramente Posh anche se in realtà sono baby spice 

Sia chiaro che questa non è una scelta: per le spice girls negli anni novanta funzionava come il cappello parlante di Harry Potter, ognuno aveva una sua Spice guida e non poteva sceglierla, era la Spice Girl che sceglieva te. Io ero Baby Spice.

 Ma poi, vogliamo mettere?

Risultato immagini per SPICE GIRLS BEATLES

 

Edited by davydenkovic90
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50 minutes ago, davydenkovic90 said:

Nel caso gay questo è molto pesante nei confronti di quei gay troppo giovani, che ancora vivono nella cameretta del paesino, che non hanno amici, non hanno fatto CO nemmeno col cane, ecc. Dal loro punto di vista, cioè, dalla loro quotidiana frequentazione di Instagram e non-frequentazione di nient'altro, sembrerà intanto che tutti i gay vivono a Milano oppure sono ereditieri e possono permettersi tutto senza alzare un dito. Poi sembrerà loro di doversi adeguare a quei modelli, per essere degni di comparire anche loro su una data piattaforma e avere un qualche senso nella vita, anche come gay, e infine la cosa peggiore di tutte: che debbano aderire a quei modelli anche tutte le persone che idealmente vorrebbero frequentare, incluso un potenziale partner

Questo mi sembra perlomeno un  punto di vista comprensibile.

Un ragazzo gay di provincia che ha come soli esempi di omosessualità ragazzi bellissimi e ricchissimi

(e che evidentemente non ha neanche Grindr e non ha mai visto quanti sfigati come lui esistano).

Si tratterebbe quindi di un problema molto limitato nel tempo, che non dovrebbe riguardare nessuno di noi.

Quando ero ragazzo andava molto di moda la polemica sul fatto che tutti i gay che i giovani potevano vedere

o erano effeminati patetici (in TV o nei film mainstream) o morivano tragicamente per AIDS od omofobia (nei film più di impegnati e di nicchia).

A 18 anni mi innamorai del primo film per adolescenti gay che avessi mai visto - Beautiful Thing -

che descriveva la storia d'amore tra due ragazzi poveri della periferia londinese.

Mi riesce difficile credere che - se sono riuscito io nel 1996 ad andare da solo al cinema per vederlo -

un 18enne del 2020 non riesca ad accedere a nessun'altra rappresentazione del mondo gay che non sia Instagram.

E in effetti nessuno degli inespertissimi ragazzi che arrivano su questo forum ha mai palesato questo problema di inadeguatezza,

tutti si fanno sempre i soliti problemi sulla cotta per l'amico etero prima

e - poco dopo - incontrano difficoltà a interfacciarsi con persone in cerca di sesso occasionale, mentre loro cercano l'amore.

Infatti a lamentarsi degli "instagay" siete proprio voi trentenni che - in teoria - dovreste essere fuori da questa dinamica,

mentre noi over quaranta - di rimando - ci stupiamo del motivo per cui questi modelli attirino così tanto la vostra attenzione.

Mi piacerebbe parlare con questi under venti che voi trentenni considerate i più colpiti dal fenomeno degli "instagay"

perché sto maturando la sensazione che sia la vostra generazione quella più colpita da questa invidia sociale.

A me pare infatti che - oggi come allora - il senso di inadeguatezza del giovane gay

provenga dal confronto con i suoi amici etero coetanei e non certo con le coppie di trentenni sposati alle Mauritius.

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1 hour ago, davydenkovic90 said:

Probabilmente non hai mai utilizzato certe app e non sai che utilizzo fanno i ragazzini di instagram. (Come, mi sembra, non lo sappia Isher, ma ci sta perché siete di generazioni precedenti)

Leggendo questo thread con amici in effetti ci chiedevamo come facessi ad avere queste testimonianze dirette dei ventenni. Un mio amico, gay, di 27 dice di non essersi mai imbattuto in fenomeni emotivi rispetto a un instagay ma lui dà la responsabilità proprio al fatto di avere ormai 27 anni e di sentirsi fuori da queste beghe social. Insegni? Fai animazione ai giovani? Fratelli piccoli?  Poiché manca davvero un passaggio su ciò che affermi. 

 

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16 hours ago, FreakyFred said:

Infatti a me, oggi, 4 Marzo 2020, questa cosa non fa né caldo né freddo.

Puoi essere un po' più preciso? Quando ti dava fastidio?

Seguivi qualche instagay prima di conoscere altri gay, come dice davy?

O eri semplicemente invidioso di qualche modello, pur sapendo che non era la norma?

 

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davydenkovic90
1 hour ago, Ghost77 said:

Leggendo questo thread con amici in effetti ci chiedevamo come facessi ad avere queste testimonianze dirette dei ventenni. Un mio amico, gay, di 27 dice di non essersi mai imbattuto in fenomeni emotivi rispetto a un instagay ma lui dà la responsabilità proprio al fatto di avere ormai 27 anni e di sentirsi fuori da queste beghe social. Insegni? Fai animazione ai giovani? Fratelli piccoli?  Poiché manca davvero un passaggio su ciò che affermi. 

Mah, casualmente sì, ho molte frequentazioni con ragazzi molto giovani non per motivi professionali (anche isher insegna, eppure non conosce il fenomeno instagram, mi pare).  Ho 4 cugini più piccoli di me (99,00,03,08), due maschi e due femmine, e siamo molto legati, dato che nessuno di noi ha fratelli (i nostri genitori sono 5 fratelli) a parte quello del 2008 che ha una sorellastra del 1981, anche lei mia cugina. Essendo io quello gay un po' alternativo (mi adorano per questo) e non avendo certo io peli sulla lingua nell'affrontare nessun discorso, sono sempre stato il confidente di tutti loro. Ci vado spesso a cena e li osservo. Uno di loro (quello del '99) una notte di qualche anno fa mi è piombato in casa (aveva la chiave!) perché gli si era rotto il motorino e m'ha beccato che scopavo col mio ragazzo. Per dirti che esperienze abbiamo condiviso. Non seguo molto i miei cugini sui social perché non li uso a mia voltae non ho mai avuto motivo di cercarli però so che li usano, come, perché e i problemi che ne derivano. Per esempio quello del 99 (etero tamarro) mi ha dato un saggio di come usare facebook per rimorchiare. Ha 4000 amici, di cui almeno 3000 ragazzine di tutte le scuole del circondario, di queste ogni tanto ne incontra qualcuna (che non conosce ancora) e se la fa. Identica cosa che facevo io, però con grindr. Nel 2008 facebook così non si usava proprio, al massimo si facevano i test idioti.

In più faccio sport con ragazzi e ragazze ultimamente del 2001, 2005, 2007, che mi capita di vedere anche sui social (di solito becco il loro instagram quando cerco su google per vedere il risultato delle partite). Ci comportiamo da amici e non ci parlo spesso di cose che non siano il tennis, comunque li frequento e ho modo di confrontare un attimino il ragazzo o la ragazza reale e il suo profilo IG.

Neanche io mi sono mai imbattuto in instagay o ci ho mai dovuto fare i conti proprio per il dato anagrafico che giustamente fa notare il tuo amico (è la stessa identica sensazione che provo io adesso, di sentirmi fuori dalle beghe da social). Mi ritengo fortunato da questo punto di vista, ma se per caso frequentassi le app, per esempio, alla ricerca di qualcosa, comunque dovrei fronteggiare il fenomeno. Dubito che saprei gestirlo e che la cosa mi porterebbe un beneficio, infatti credo che mi indirizzerei altrove se volessi conoscere ragazzi gay (associazioni, per esempio, o comunque mondi alternativi a quello gay virtuale). Le app quando le ho usate io (2013 circa) erano molto moderate da questo punto di vista. Già capitava di trovare professionisti dei social network, maghi di photoshop col simulacro virtuale di se stessi a caccia di follower, ma non come adesso. Quindi ci stavo bene anche io che ero disinteressato a queste dinamiche (Bastava ignorarne qualcuno e il gioco era fatto). Mi impegnavo a gestire - malamente - un profilo facebook giusto per dire "ok ci sono anche io" e farmi rintracciare, non sembrare un fake o uno senza una vita (nel 2013 quelli senza facebook erano considerati "senza una vita" o "gente che ha qualcosa da nascondere"), ma lì finiva. E oggi che ho qualche anno in più, qualche fidanzato in più, qualche esperienza in più alle spalle, e che tutta l'utenza di FB è migrata su social ancora più diabolici e difficili da comprendere, posso benissimo fare a meno di qualsiasi social, a parte la messaggistica Whatsapp. Non per questo non comprendo quanto possa essere difficile per un gay alle prime armi con tutti i problemi che già ha  (e che abbiamo vissuto tutti noi all'inizio, che fossimo nati nel 77, come nel 90, come nel 95 poco importa, ti devi accettare, il coming out lo devi fare e devi trovare il coraggio di prendere la porta e cercare una qualche socialità gay da qualche parte) aggiungerci anche il peso della baracconaggine dei social dove oltre agli album megalomani ci sono anche tutti quei meccanismi del cavolo delle visualizzazioni, delle spunte, delle stories, dei mi piace, ecc.  E non mi sembra (così a naso) che ci sia tutta questa gran felicità e amore universale, in una certa generazione di instagay (ma questo è un parere mio buttato lì, dato che, come ho scritto prima, non frequento)

 

Edited by davydenkovic90
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8 hours ago, davydenkovic90 said:

Probabilmente non hai mai utilizzato certe app e non sai che utilizzo fanno i ragazzini di instagram. (Come, mi sembra, non lo sappia Isher, ma ci sta perché siete di generazioni precedenti) perché continui imperterrito a paragonare due fenomeni totalmente diversi. Un conto è vedere un ragazzo o una ragazza belli, ricchi, ecc. che frequentano la nostra stessa scuola, che possiamo conoscere oppure vedere in spiaggia, che fanno parte comunque del nostro orizzonte di concretezza e di tangibilità, un altro conto è avere fra le mani continuamente un numero infinito di profili virtuali non solo di quei bellissimi, ma anche di mille altri mediocri o brutti che però sanno apparire belli e cool perché photoshoppati o perché hanno imparato a usare il mezzo e usano una certa retorica, e ci fanno sentire inadeguati. 

Bravo, hai capito.

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davydenkovic90

Comunque, ricollegandomi "freedog gate" e parlando di utenti mentitori o fake... ultimamente nel forum sto notando una nuova tendenza di "orgoglio fake" che mi sembra abbastanza nefasta.

Nel periodo in cui mi iscrissi al foro, mi sembrò che quasi tutti gli utenti fossero ragazzi abbastanza aperti e, pur con tutte le difficoltà e i limiti del caso, sufficientemente risolti  almeno da presentarsi col nome di battesimo, due foto, dicendo l'attività che svolgevano, e poi anche di persona se ce n'era l'occasione. 

Ultimamente ho notato invece utenti che volutamente e orgogliosamente si nascondono dietro il loro avatar, proprio per sentirsi più liberi di dire la qualsiasi.

C'è quello che ha l'avatar col logo del partito politico, quell'altro che offende dalla mattina alla sera in astinenza da sigarette, e quell'altro ancora che fa affermazioni di carattere medico senza premettere un sensato "secondo me" (come fa notare giustamente il moderatore e medico, tra l'altro... bellamente ignorato) pubblica propri articoli senza dire chi è e dove pubblica perché ha paura di essere rintracciato su un forum gay non essendo dichiarato. E il colmo è che questi credono pure di aver ragione e di essere spiriti liberi e ribelli, grandi intellettuali di sinistra e dispensatori di saggezza, quando invece sono solo degli insulsi ingabbiati nella propria omofobia interiorizzata, nell'incapacità di rispettare alcune semplici regole di convivenza civile dettate dal buon senso.

Sono molto noiosi già nel virtuale, perché  è chiaro che se tu sei un fake e puoi dire di te la qualunque e se orgogliosamente ti nascondi a oltranza perché sei troppo superiore a noi, mentre io povero vecchio utente sono vincolato dalla mia persona reale, che da scema e sfigata ("sfigatone", cit.) s'è presentata e si è anche sputtanata più volte su queste pagine, l'abisso che ci separa resterà sempre incolmabile (intendo l'abisso di ignoranza, disonestà intellettuale e codardia creato dal fake), non si creerà mai un discorso costruttivo su nessun argomento.

Da vecchio utente, ritengo comunque questo forum uno dei canali più validi per fare conoscenza o amicizia con altri lgbt. Coi limiti della distanza tra gli utenti, molto più delle app e dei social. Mi perplime che ci siano ultimamente così tanti utenti che preferiscono buttarlo al cesso dando il peggio di sé e non capendo quanto sono loro inadeguati a questo forum e a certi utenti che ci sono (o che ci sono stati)

 

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Io su freedog non mi esprimo, è un evidente regolamento di conti di lungo corso tra lui e Almadel e che nulla a che fare col topic, nessuno dei due mi è simpatico, ma credo che entrambi siano due signori onesti e rispettabili, solo con dei limiti culturali dovuti all'età (li ha anche Hinzelmann). 

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15 minutes ago, davydenkovic90 said:

Concordo.

Se concordi non puoi rinfacciare ai nuovi utenti ( che ti stanno antipatici) che sono anonimi.

L'anonimato è un diritto di ogni utente; molti utenti, anche  "vecchi"  sono assolutamente anonimi.

E' anche un diritto di idvrsp e eucalipto;  stai sconfinando nello stalking nei loro confronti.

( e tra l'altro idvrsp ha dato - anche se non era necessario!- delle motivazioni personali del perché, almeno per il momento, vuole conservare l'anonimato)

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42 minutes ago, davydenkovic90 said:

bellamente ignorato

No, in realtà ha detto una di quelle cose tipo "non ho detto di aver detto che non ho detto di non essere o essere quello che pensate" affermando poi di essere giovanisimo. Per poi dire successivamente di avere 25 anni. Strana concezione della giovinezza estrema, mio padre a 25 si è sposato, e lavorava già da un po'. 

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18 minutes ago, Serpente said:

Io su freedog non mi esprimo, è un evidente regolamento di conti di lungo corso tra lui e Almadel e che nulla a che fare col topic, nessuno dei due mi è simpatico, ma credo che entrambi siano due signori onesti e rispettabili, solo con dei limiti culturali dovuti all'età (li ha anche Hinzelmann). 

Non interpretate la diatriba come un regolamento di conti di natura personale:

questo credo sia ingiusto nei confronti di Almadel.

La questione è proprio attinente al topic.

Nessuno è obbligato a dare informazioni personali, nessuno è obbligato a descrivere la propria vita sentimentale o sociale. Ma se lo fa, spontaneamente, gli altri, chiunque, hanno diritto a non essere ingannati. E questo - soprattutto nel caso specifico, come Almadel ha ripetutamente specificato - se dalle menzogne altrui può derivare perfino un senso di inadeguatezza individuale, si può arrivare a far sentire l'altro - non bello o , per ultimo, magari non realizzato sentimentalmente - quasi irrisolto, inferiore, facendogli provare cioè un senso di frustrazione, di non appagamento, che sarà ovviamente maggiore se il tuo dirimpettaio non evita di sbatterti in faccia ogni giorno magari una magnifica e realizzata vita di coppia. Il discorso è talmente semplice da apparire banale. Tanto più in un forum dove metà degli iscritti non si sente appagato sentimentalmente, soprattutto i più giovani ( e tale sembrava l'Almadel giovane). 

   Anche io penso che Fredog e Almadel ( al pari di Hinzelmann) siano dei "signori" onesti e rispettabili, a me anche sinceramente simpatici; ed anche per questo mi spiace non vedere Freedog  rivolvere la questione in un modo o nell'altro.

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1 minute ago, Ghost77 said:

No, in realtà ha detto una di quelle cose tipo "non ho detto di aver detto che non ho detto di non essere o essere quello che pensate" affermando poi di essere giovanisimo. Per poi dire successivamente di avere 25 anni. Strana concezione della giovinezza estrema, mio padre a 25 si è sposato, e lavorava già da un po'. 

Dai Ghost77,

non avevate il diritto di fare gli inquisitori.

Se l'utente voleva, diceva spontaneamente la propria età.

IO non l'ho detta (credo, tranne mi sia sfuggito in qualche post).

E non ve la dico. Punto.

Sulla professione medica state montando un casino. L'utente in questione non si è mai dichiarato medico. Qui tutti parlano di fatti di salute come fossero dei primari di reparti ospedalieri. E nessuno dice niente. Non vedo perché tutto questo rigore con con ldvrsp: ha solo espresso delle sue opinioni e condiviso delle informazioni. Si potevano contestare le une e le altre. Secondo me - e se permetti lo dico anche da un punto di vista legale - molto diverso è quando alcuni utenti (fossero anche medici!) si espongono a fare diagnosi e indicare cure. E' successo. Non ha fatto questo ldvrsp.

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