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Michela Murgia su Franco Battiato e Madonna


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11 minutes ago, Serpente said:

sono d'accordo sulla fine violenta della sacralizzazione del cantautorato italiano, però non butterei merda su artisti di comprovata bravura e fama come ha fatto lei su Battiato.

Se Battiato lo salvi chi è che butti giù? 

On 4/5/2020 at 9:55 PM, Bloodstar said:

E' una signora con qualche lettura alle spalle che si fa passare per intellettuale in un'epoca in cui gli intellettuali scarseggiano.

E' un problema di questi tempi; confondiamo spesso i divulgatori, i comunicatori, con chi invece ha una preparazione...è più facile "smascherare" l'intellettuale in ambito tecnico, o scientifico, mentre in campo umanistico è più facile confondere le acque. Murgia non è simpaticissima nemmeno a me, condivido però la perplessità su (qualcosa di) Battiato. Perché ha cantato testi bellissimi ma anche testi molto cialtroni...come la Prospettiva Nevsky, che è una canzone che non comunica quasi nulla...mentre La Cura è molto toccante.

AndrejMolov89

Sinceramente. La Murgia non mi piace. Ma Battiato mi sta oltremodo sui coglioni. I suoi testi sono non-sense. Inoltre, per non so quale misteriosa ragione veniva invitato a parlare di fisica quantistica nei licei nel modo piu new age possibile. Tronfio, patinato, e mortalmente ascoltato da chi si vuole dare un tono.
 

siete solo dei misogini e vi sta sulle palle che la murgia abbia spazio di parola sulla televisione pubblica o su youtube, probabilmente avreste preferito un uomo, magari uno di quei comunisti con la barba o  uno senza posizione su qualsiasi cosa o renzi... considerando le sue opinioni medie, è molto meglio di molti altri personaggi con spazi notevolmente più ampi nelle tv anche pubbliche.

Edited by SabrinaS
1 hour ago, schopy said:

Perché ha cantato testi bellissimi ma anche testi molto cialtroni...come la Prospettiva Nevsky, che è una canzone che non comunica quasi nulla...mentre La Cura è molto toccante

Ma no, su. La Prospettiva Nevsky è la narrazione sintetica di un mondo, comunica forse troppa roba, anzi. Ovviamente è un concentrato di spocchia, perché presuppone che uno conosca bene la storia dell'arrivo dei russi a Parigi, di Djaghilev, della Rivoluzione e della cinematografia sovietica. 

25 minutes ago, Bloodstar said:

Ma no, su. La Prospettiva Nevsky è la narrazione sintetica di un mondo, comunica forse troppa roba

"Un vento a trenta gradi sotto zero" e due versi successivi "vecchie coi rosari/seduti sui gradini di una chiesa/ aspettavamo che finisse messa/ e uscissero le donne"...siamo a San Pietroburgo o a Palermo? È realistico star seduti all'adiaccio con quel freddo? Ecco un esempio di cialtroneria 😄  e molto peggiore del mazzolin di rose e viole di Leopardi!

Edited by schopy
28 minutes ago, schopy said:

"Un vento a trenta gradi sotto zero" e due versi successivi "vecchie coi rosari/seduti sui gradini di una chiesa/ aspettavamo che finisse messa/ e uscissero le donne"...siamo a San Pietroburgo o a Palermo? È realistico star seduti all'adiaccio con quel freddo? Ecco un esempio di cialtroneria 😄  e molto peggiore del mazzolin di rose e viole di Leopardi!

Forse ti amo, però mi piace Radio Varsavia in CMBYN.

On 4/5/2020 at 9:45 PM, Demò said:

a seguire nei prossimi video:
 

guccini un burino e de andrè un viziatello

renato zero? Un culatt*ne di m*rda!

Assolutamente no, un sinistroide non si pronuncia mai in questo modo.

Che poi il problema è molto più ampio di una battuta su Battiato.
Mi spiego meglio, il problema della sinistra italiana, che ha da sempre l'egemonia sulla cultura del nostro paese, vede l'arte come strumento politico.

L'arte va utilizzata per veicolare messaggi, in una siffatta cornice se non c'è messaggio non c'è arte. E' una cosa talmente limitata e limitante da rendere il tutto davvero incredibile così come ritenere il successo dell'opera di Mozart, non dalle emozioni musicali che comunica ma dalla storia che racconta.

Se andiamo a vedere la letteratura italiana del 900 è un susseguirsi di autori politicizzati o comunque immersi nel loro contesto sociale e questo la rende estremamente provinciale e poco interessante soprattutto quella più contemporanea.

Certo non mancano le eccezioni ma di certo questa impostazione è davvero un limite culturale ed ha distrutto il nostro cinema a partire dagli anni 80 e 90, che ha dovuto abbandonare il genere e lo sperimentalismo per dividere il mercato i cazzate o mattoni politicizzati alla Moretti.

23 minutes ago, Iron84 said:

Se andiamo a vedere la letteratura italiana del 900 è un susseguirsi di autori politicizzati o comunque immersi nel loro contesto sociale e questo la rende estremamente provinciale e poco interessante soprattutto quella più contemporanea.

A me sembra proprio il contrario.

Gli artisti italiani politicizzati in modo assurdo fino agli anni Settanta

(dagli anni Ottanta in poi l'egemonia passa alle TV berlusconiane e ai film Medusa)

come Pasolini sono conosciuti in tutto il mondo,

mentre quelli che puntavano all'intrattenimento come i Vanzina, sono invece sconosciuti (e provinciali).

Non è una regola assoluta. Ci sono anche grandi artisti assolutamente anticomunisti come Fellini o Pirandello o Tomasi di Lampedusa

che sono diventati universali quanto i nostri immensi autori comunisti.

Il rischio di essere molto politicizzati - più che il provincialismo - è semmai quello di risultare "datati" a un certo punto.

Per quanto il più politicizzato dei nostri autori - Dante - ha reso immortali anche le più minime questioni politiche della sua città 🙂

Mai piaciuta particolarmente la Murgia, la reputo abbastanza intelligente, a volte mi trovo d'accordo con lei ma ritengo sia anche un arrivista che straparla condividendo opinioni non ben ragionate. 

Su Battiato però la sua opinione è lecita, ricordo che un mio amico cantautore diceva lo stesso più o meno. Sosteneva che Battiato fosse stato un grande per quello che ha fatto nel pop e la sperimentazione elettronica ma che non sopporta i suoi testi da masturbatori intellettuali che alla fine sono vuoti, peggio di quelli di Vasco Rossi.

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