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La scomparsa dei locali gay


Bloodstar

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32 minutes ago, Iron84 said:

se Arcigay non riesce ad intercettare un tipo come me, che esce quasi tutte le sere, frequenta gli ambienti o anela a frequentarli, è sostanzialmente out e sarebbe anche bendisposto a partecipare a gruppi organizzati, significa che non intercetta tantissime persone.

e questo effettivamente è un problema,. molto grosso e molto antico.

è anche vero però che non sempre i gay anelino ad avere a che fare con le ass.ni, con le scuse più varie (pure qui, quante volte dobbiamo leggere "giammai andrò al pride, che è una carnevalata!!"?).

aneddoto personale (lo so, fa tanto angolo della vecchia zia, ma vabbè): 25 anni fa, ho cominciato a conoscere le ass.ni romane quando venivano a fare info/prevenzione sull'aids e a regalare preservativi nei battuage (monteCaprino & dintorni).

beh, non credo di rivelare un segreto di stato dicendo che l'80% o più dei froci che pascolavano per i viali insultavano pesantemente quei volontari: quando andava bene, si limitavano a un "vedi d'annà a rompe i cojoni a qualcun altro", sennò dovevano scappà perchè rischiavano le botte

Edited by freedog
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53 minutes ago, Iron84 said:

Quindi , concludo, questo bisogno di socialità esiste eccome! Non c'entra niente grindr o non grindr, bisogna solo saperla intercettare.

Ho letto con interesse il tuo intervento però non ho capito cosa ti auspichi e cosa eventualmente proponi. Non capisco come vorresti incanalare questo bisogno di socialità.

Concretamente, come pensi di mettere assieme i quattro necessari per la tragica serata di burraco? (da appassionato di carte da gioco, fatemi dire che vedersi per giocare a quello scandalo di gioco è veramente un abbrutimento e un segno di decadenza)

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@freedog

Chi fa o ha fatto attivismo politico, come chi fa o ha fatto cultura gay, sa già in partenza che non riceverà ringraziamenti o apprezzamenti, anche se si spera che con la diminuita stigmatizzazione esterna, il tipico meccanismo difensivo che è stato spiegato tanto volte e cioè la fuga dall'identità e la replicazione dell'odio interno al gruppo, vada via via attenuandosi.

Ora non mi pare il caso di tornare indietro a 30 anni fa  per dipingere un quadro a tinte fosche che non corrisponde più alla realtà, la realtà di oggi è più fatta di persone come @Iron84 che magari sono venute a patti in modo non ottimale con la propria identità ( si fa solo ciò che è necessario fare ) che di persone ostili

Certo possono esistere delle militanti che questa ostilità del passato verso i velati se la portano ancora attaccata addosso, perchè non è da tutti la vocazione al martirio e l'attitudine a ricambiare l'ostilità con la tolleranza ed il rispetto, certo sbagliano ma anche loro possono essere soggettivamente comprese etc.

Il punto non mi pare neanche il fatto che vi possano essere oggi forme di convergenza -almeno a livello astratto- con chi rifiuta o accetta solo parzialmente l'identità gay, laddove un tempo c'era aperta tensione o ostilità. Io magari conserverò il dubbio che non sia completamente vero che la vita sentimentale e sessuale di Iron84 sia totalmente liberata, ma al limite il mio può essere visto come uno stimolo da rifiutare, non certo come un atto ostile.

Il punto è che chi teneva la distanza con l'identità e la cultura gay aveva un tempo i locali, cioè la possibilità di socializzare e relazionarsi alla subcultura gay, che è più una cultura dell'identificazione che dell'identità e quindi agiva da stanza di compensazione ( un po' come oggi è il forum...pur con le sue caratteristiche fra cui il fatto che in questa sede l'ostilità o l'aggressività possono affacciarsi più facilmente che in un locale )

Purtroppo alla crisi dei locali corrisponde la crisi anche degli altri media che avrebbero potuto funzionare da stanze di compensazione

Rimane probabilmente questo generico bisogno di socialità che cerca di svincolarsi anche dalle forme subculturali che lo caratterizzavano in passato

 

 

 

 

 

 

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27 minutes ago, Hinzelmann said:

Ora non mi pare il caso di tornare indietro a 30 anni fa  per dipingere un quadro a tinte fosche che non corrisponde più alla realtà, la realtà di oggi è più fatta di persone come @Iron84 che magari sono venute a patti in modo non ottimale con la propria identità ( si fa solo ciò che è necessario fare ) che di persone ostili

certamente: da quel che ho raccontato son passati 5 lustri (e ormai monteCaprino è pure chiuso, per cui quella realtà fa parte del passato, nel bene E nel male)

ma non volevo fare l'elogio (?) del tempo che fu, solo evidenziare come il discorso che le ass.ni non riescono ad intercettare tutto l'universo omorikkione è un problema antico, che nel tempo -e con la maggiore visibilità gaya, che di sicuro c'è stata- ha assunto aspetti & modi diversi per esprimersi

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davydenkovic90

Neanche a me sembra tanto verosimile che i gay della mia generazione non vadano per locali perché li reputano autoghettizzanti. Piuttosto direi che, come accade per la popolazione generale e per gli etero, esiste, diciamo, un 50% di gay che non ama i locali (perché non ama quel tipo di divertimento, ovvero ballare, bere, fare tardi la sera ecc.) e un 50% che li ama. Ora, finché non esistevano le app, o finché esisteva solo un mondo gay un po' implicito e nascosto, anche quel 50% che non amava i locali, se voleva rimorchiare ci doveva andare per forza perché erano l'unico ritrovo gay, come i battuage erano - credo - uno dei pochi modi per scopare con facilità. Oggi può fare anche a meno di queste due cose e incontrare persone agevolmente anche solo tramite app, e spesso anche senza bisogno delle app.

Tra i ragazzi gay che ho frequentato nel corso degli anni, a parte le dovute eccezioni, quasi nessuno aveva come abitudine quella di andare in locali gay e nessuno parlava di ghettizzazione. Con un mio amico gay, ricordo, una sera di un po' di anni fa, andammo a ballare in una discoteca etero (frequentata però da erasmus spagnoli, per la maggior parte) e ci divertimmo moltissimo. Ma non era una cosa che ci piace(va) fare tutte le sere, anzi, mi sa che l'abbiamo fatta solo quella volta, e un paio di altre volte al massimo all'anno, saremo andati in qualche locale gay dove non andremmo più oggi perché non siamo nemmeno più così di primo pelo, oramai. 

In una discoteca gay credo che la mia ultima volta sia stata due estati  fa (2018) al Mamamia, la sera dell'elezione di Miss Drag Queen Italia. Giusto il tempo di ballare sulle note di "Work Bitch" della Spears (un evergreen), farmi spennare per 8 euro di analcolico, che ogni tanto ci sta nella vita, e siamo ritornati a casa contenti.

Il clima era quello che descrive Krad sul finale del suo post, non autoghettizzazione ma variopinta presenza anche di ragazzi e ragazze etero, come di gay, lesbiche, trans, drag un po' di tutte le tipologie che giustamente son lì per rimorchiare e divertirsi. Al massimo un po' tendente al tamarro e alle magliettine fluo con lo scollo a V. e il tacco a spillo. Da non farne una ragione di vita, ma tutt'altro che triste e/o ghettizzante. Ho messo piede in locali gay tristi, ma chissà, magari era la serata no, oppure la stagione, e comunque non parlerei neanche qui di ghettizzazione, che mi pare un concetto vetusto, che la mia generazione afferra poco.

I pride, invece, li trovo molto divertenti e emozionanti come feste e ci andrei tutti gli anni, anche a più di un pride nello stesso anno. Finora però ho avuto modo di partecipare solo a due, uno nel 2016 e uno nel 2019. Dopo (l'ultimo) sono andato a cena con amici e dopo in un caffé letterario gayfriendly a mangiare dolci gay... non ci ho proprio pensato a proseguire la serata in discoteca perché evidentemente lo trovavo meno divertente - in potenza - di quello che poi effettivamente ho fatto.

Edited by davydenkovic90
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2 hours ago, Bloodstar said:

Ho letto con interesse il tuo intervento però non ho capito cosa ti auspichi e cosa eventualmente proponi. Non capisco come vorresti incanalare questo bisogno di socialità.

Concretamente, come pensi di mettere assieme i quattro necessari per la tragica serata di burraco? (da appassionato di carte da gioco, fatemi dire che vedersi per giocare a quello scandalo di gioco è veramente un abbrutimento e un segno di decadenza)

Non toccarmi il Burraco!!!!! Quale gioco di carte ti piace l'eterissimo poker? Sono pronto a convertirmi ad altri giochi di carte ma di ragionamento non di carattere come quelli d'azzardo.

Dunque penso che ci sia richiesta di attività di socializzazione, magari più organizzate a fare cose. Tipo mercoledi sera cinema non a vedere film sui froci ma anche a vedersi una cagata qualunque,  poi ovvio che si creeranno dei sottogruppi, si chiamano amicizie.
Serata torneo di Burraco venite da me, preparo la cena e ci si organizza non è bello? Anche perchè, conoscere gente dal vivo in disco, anche se ti adatti a quella realtà comunque ti ritroverai a frequentare persone di un certo tipo nella maggioranza dei casi.

Sono necessità di socializzazione importanti per nulla autoghettizzanti perchè nascono dalla voglia di fare amicizia e magari conoscere qualcuno senza per forza un profilo grindr. Tu sei di Roma, magari si organizzano uscite per andare a Tivoli, ai Castelli Romani, visitare Tarquinia o i Viterbo. Insomma cose così, entrare in gruppi e condividere cose che ti interessano e non che per partecipare ad un cineforum gay il mercoledi il venerdì devi andare a distrubire profilattici in qualche Sauna sponsorizzata. Probabilmente in una serata dove si parla di libri, anche una persona timida come te, giocando in casa potrebbe non solo parlare liberamente ma essere l'anima della serata.
Probabile che incontrerai gay che non amano i locali ma amano i libri, che non amano bere cocktail ma che si fanno i giri per le cantine della Franciacorta. In cui organizzare in estate una settimana a visitare i castelli della loira piuttosto che (in senso avversativo come dovrebbe essere) i piselli di qualche isola della Grecia.

Queste cose normali nel mondo etero hanno necessità di essere organizzati nel mondo gay se vogliamo affrancarci dal predominio dei frocial. Ed è in queste situazioni che puoi conoscere qualcuno che ti piace.

Quote

la realtà di oggi è più fatta di persone come @Iron84 che magari sono venute a patti in modo non ottimale con la propria identità ( si fa solo ciò che è necessario fare ) che di persone ostili

Certo possono esistere delle militanti che questa ostilità del passato verso i velati se la portano ancora attaccata addosso, perchè non è da tutti la vocazione al martirio e l'attitudine a ricambiare l'ostilità con la tolleranza ed il rispetto, certo sbagliano ma anche loro possono essere soggettivamente comprese etc.

Il punto non mi pare neanche il fatto che vi possano essere oggi forme di convergenza -almeno a livello astratto- con chi rifiuta o accetta solo parzialmente l'identità gay, laddove un tempo c'era aperta tensione o ostilità. Io magari conserverò il dubbio che non sia completamente vero che la vita sentimentale e sessuale di Iron84 sia totalmente liberata, ma al limite il mio può essere visto come uno stimolo da rifiutare, non certo come un atto ostile.

Stai giudicando il mio modo di essere gay, stai dicendo che esiste un modo giusto e il resto sbagliato. Io posso dirti che personalmente ritengo il coming out un atto necessario per me ma di certo ci sono alcune persone per cui non è stato così e comunque non sempre il farlo il prima possibile è il consiglio giusto.
Conosco tante persone che si sono pentite di fare coming out, il che mi lascia allibito perchè, a dire il vero, anche io sono convinto sia un atto necessario ad un certo punto della vita. Ma ognuno è un mondo a sè.
Mi dici di essere irriconoscente perchè godo di alcuni diritti nati dalle lotte di tanti attivisti quindi dovrei fare altrettanto.

Per lo stesso discorso dovrei scendere in piazza alla festa del primo maggio, della liberazione, della repubblica, partecipare a tutte le riunioni sindacali, andare a tutte le feste dell'unità, inneggiare alla bandiera a stelle e strisce, festeggiare il 4 luglio.....
Inoltre, se mi chiedi cosa ne penso degli attivisti e delle loro attività, ti dirò tutto il bene possibile nello stesso tempo, non giustifico affatto, la totale mancanza di empatia e sensibilità perchè, mi convincono ancora di più, che non riuscendomi a capire non hanno vissuto certi disagi e quindi il loro carattere più che coraggioso mi sembra conseguenziale ad un modo di essere.

Poi che io e te ci vediamo davanti ad una birra e mi dici quello che pensi, magari conoscendomi anche, è una cosa bellissima ed anche la critica è accettata con piacere. Il giudizio moralistico invece lascia il tempo che trova.

Edited by Iron84
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Bullfighter4
18 minutes ago, Iron84 said:

Non toccarmi il Burraco!!!!! Quale gioco di carte ti piace l'eterissimo poker? Sono pronto a convertirmi ad altri giochi di carte ma di ragionamento non di carattere come quelli d'azzardo.

Dunque penso che ci sia richiesta di attività di socializzazione, magari più organizzate a fare cose. Tipo mercoledi sera cinema non a vedere film sui froci ma anche a vedersi una cagata qualunque,  poi ovvio che si creeranno dei sottogruppi, si chiamano amicizie.
Serata torneo di Burraco venite da me, preparo la cena e ci si organizza non è bello? Anche perchè, conoscere gente dal vivo in disco, anche se ti adatti a quella realtà comunque ti ritroverai a frequentare persone di un certo tipo nella maggioranza dei casi.

Sono necessità di socializzazione importanti per nulla autoghettizzanti perchè nascono dalla voglia di fare amicizia e magari conoscere qualcuno senza per forza un profilo grindr. Tu sei di Roma, magari si organizzano uscite per andare a Tivoli, ai Castelli Romani, visitare Tarquinia o i Viterbo. Insomma cose così, entrare in gruppi e condividere cose che ti interessano e non che per partecipare ad un cineforum gay il mercoledi il venerdì devi andare a distrubire profilattici in qualche Sauna sponsorizzata. Probabilmente in una serata dove si parla di libri, anche una persona timida come te, giocando in casa potrebbe non solo parlare liberamente ma essere l'anima della serata.
Probabile che incontrerai gay che non amano i locali ma amano i libri, che non amano bere cocktail ma che si fanno i giri per le cantine della Franciacorta. In cui organizzare in estate una settimana a visitare i castelli della loira piuttosto che (in senso avversativo come dovrebbe essere) i piselli di qualche isola della Grecia.

Queste cose normali nel mondo etero hanno necessità di essere organizzati nel mondo gay se vogliamo affrancarci dal predominio dei frocial. Ed è in queste situazioni che puoi conoscere qualcuno che ti piace.

Stai giudicando il mio modo di essere gay, stai dicendo che esiste un modo giusto e il resto sbagliato. Io posso dirti che personalmente ritengo il coming out un atto necessario per me ma di certo ci sono alcune persone per cui non è stato così e comunque non sempre il farlo il prima possibile è il consiglio giusto.
Conosco tante persone che si sono pentite di fare coming out, il che mi lascia allibito perchè, a dire il vero, anche io sono convinto sia un atto necessario ad un certo punto della vita. Ma ognuno è un mondo a sè.
Mi dici di essere irriconoscente perchè godo di alcuni diritti nati dalle lotte di tanti attivisti quindi dovrei fare altrettanto.

Per lo stesso discorso dovrei scendere in piazza alla festa del primo maggio, della liberazione, della repubblica, partecipare a tutte le riunioni sindacali, andare a tutte le feste dell'unità, inneggiare alla bandiera a stelle e strisce, festeggiare il 4 luglio.....
Inoltre, se mi chiedi cosa ne penso degli attivisti e delle loro attività, ti dirò tutto il bene possibile nello stesso tempo, non giustifico affatto, la totale mancanza di empatia e sensibilità perchè, mi convincono ancora di più, che non riuscendomi a capire non hanno vissuto certi disagi e quindi il loro carattere più che coraggioso mi sembra conseguenziale ad un modo di essere.

Poi che io e te ci vediamo davanti ad una birra e mi dici quello che pensi, magari conoscendomi anche, è una cosa bellissima ed anche la critica è accettata con piacere. Il giudizio moralistico invece lascia il tempo che trova.

Ma veramente tutte ste attività extra sessuali ed extra attiviste i gay che hanno un discreto numero di amici gay le fanno già. 
Un esempio, qui c’è un gruppo gay che organizza uscite in kayak ed escursioni in montagna. Quando sono stato invitato da un conoscente, ci sono andato. Se non fosse stato per quella persona, non mi sarebbe mai venuto in mente di andare a cercare qualche annuncio di gruppo gay che fanno ste cose, con il rischio di ritrovarmi incastrato per una giornata intera o anche per un weekend con perfetti sconosciuti. 

Socializzare può essere solo sedersi al bar e parlare, non per forza bisogna fare qualche attività culturale o sportiva. 

Sarà la vecchia età o le esperienze passate, ma con un gay che non sia giovanissimo che non abbia una compagnia gay io ci sto abbastanza alla larga perché al 90% so che sarà un cagacazzi. Normalmente se a 30 anni e passa sei ancora “ discreto” nella vita sociale ( cioè non hai molti amici apertamente gay perché sarebbe un outing involontario), probabilmente dovresti lamentarti di meno ( @Iron, questo commento non è riferito a te, ma in generale).

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22 minutes ago, Iron84 said:

Serata torneo di Burraco venite da me, preparo la cena e ci si organizza non è bello?

Guarda, stava succedendo un annetto e mezzo fa nel gruppo telegram dei gaymers. Ho tralasciato il forum, come qualcuno già sa, perché mi trovavo meglio in quella cricca di tranquilloni che volevano solo trovarsi, mangiare qualcosa e giocare a uno, monopoli o carte. Sul più bello sono arrivate una banda di froce 20enni invitate tramite spam su altre pagine dagli admin per aumentare il numero, che si son messe a floodare comunicando solo con gif di Ru Paul o a dirsi tra loro che bono che carino sei il mio fidanzatino e ste stronzate da scuole medie. Inutile dire che la vecchia guardia ha smesso di scrivere e abbiamo tutti abbandonato. 

Alla fine quella gente esiste, @Iron84, è che non ci sono i giusti mezzi per trovarsi. E dire che erano pure in lombardia dove sei tu. Ma non hanno avuto il tempo di creare uno zoccolo duro per cui si sono persi pure tra loro. 

 

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27 minutes ago, Iron84 said:

stai dicendo che esiste un modo giusto e il resto sbagliato

Non è ciò che ho scritto

2 hours ago, Hinzelmann said:

Io magari conserverò il dubbio che non sia completamente vero che la vita sentimentale e sessuale di Iron84 sia totalmente liberata, ma al limite il mio può essere visto come uno stimolo da rifiutare, non certo come un atto ostile

Ho scritto che magari posso conservare un dubbio...il chè mi pare molto diverso e che puàò essere un stimolo rifiutato

29 minutes ago, Iron84 said:

Mi dici di essere irriconoscente perchè godo di alcuni diritti nati dalle lotte di tanti attivisti quindi dovrei fare altrettanto

Questo poi proprio non l'ho scritto da nessuna parte

 

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in italia siamo poveriiiiiiiiiiiiiiii e abbruttiti non andiamo in kayak e poi ci pesa il culo

5 minutes ago, Ghost77 said:

Guarda, stava succedendo un annetto e mezzo fa nel gruppo telegram dei gaymers.

in quel gruppo appena ho visto che c'eri tu sono uscito, come mai? Comunque sono sempre in contattoh

le gif di rupaul sono divertenti 😕 però io li conoscevo prima dello spam di twinkini 

Edited by SabrinaS
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Se ci sono gay che non amano a ballare (come ha scritto Marce all’inizio) sono tanti anni che diciamo “vai nelle associazioni”, qui lo abbiamo ripetuto fino alla nausea, non è che possiamo dire “trova i giri gay della città e aggregati” anche se io in realtà anni fa con una lesbica lo feci, consiglio un po’ estemporaneo vabbeh. Ma qui il discorso non è mai stato sui gay che sono impacciati a ballare, ma su quelli che “E perché devo fare c.o.? Gli etero non lo fanno!!!” “Sì ma basta con queste etichette, mica siamo vasetti di marmellata!! Siamo personeee” “Cioè perché andare in un gruppo gay se puoi fare la stessa cosa con un gruppo di amici, voi vi autodiscriminate, siete i razzisti di voi stessiiii” “Io non conosco il burraco so giocare a spennagallina” no va beh quest’ultimo non c’entra niente. Ma se questi giovani gay non esistono mi fa piacere, comunque qui sul forum si affacciano ogni tanto, e anche fra i miei amici e i conoscenti face ne ravviso qualcuno.

Ha anche ragione Hinzel per carità ma sentire che una lesbica di Brescia ti ha detto una cattiveria tramite voce riportata, neanche di persona, e tuo cugino ti ha dato delle raccomandazioni e per questo il movimento lgbt è str*** e altezzoso... dai vedi tu.

Vorrei aggiungere una cosa sulla questione destra-sinistra, quando nel 1997 è nato GayLib, i tre fondatori magari erano super entusiasti e magari pensavano ecco finalmente ci siamo noi che possiamo dare voce alle decine, ma che dico decine, centinaia di migliaia di persone glbt che sono di destra ma sono costrette ad avere a che fare con checche zecche radical chic intellettualoidi da salotto seguaci di Berttinotti.

Beh non è successo, proprio come non è successo ai pesci più piccoli del nuoto gay ikebana gay burraco gay di avere tutte le adesioni che speravano.

(oh a me il burraco piace e ci gioco con i miei amici! A cui peraltro l’ho insegnato io perché l’ho imparato all’università! Ma gioco anche a texas hold’em. La mia aspirazione ora sarebbe imparare il bridge)

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32 minutes ago, Iron84 said:

Inoltre, se mi chiedi cosa ne penso degli attivisti e delle loro attività, ti dirò tutto il bene possibile nello stesso tempo, non giustifico affatto, la totale mancanza di empatia e sensibilità perchè, mi convincono ancora di più, che non riuscendomi a capire non hanno vissuto certi disagi e quindi il loro carattere più che coraggioso mi sembra conseguenziale ad un modo di essere.

L'attivismo è bello e sano. A volte sono gli attivisti a non esserlo. Io e alcuni amici abbandonammo un'associazione quando ci fecero pesare che non volevamo partecipare al loro gruppo drag perché "se non lo fai sei un represso". Noi proponevamo invece ai membri del direttivo che gestivano gli incontri a cui andavamo delle attività inclusive come cene, segnalando che un gruppo drag come unico progetto del gruppo uomini fosse altamente controproducente al ripopolamento di un'associazione morente. E niente, hanno preferito parruccarsi e morire calpestati da Arcigay che sarebbe arrivato a Torino da lì a poco. 

3 minutes ago, SabrinaS said:

in quel gruppo appena ho visto che c'eri tu sono uscito, come mai?

Che ne so, se non riesci ad essere te stesso perché ci sono io il problema è tuo. 

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non so telegram era troppo privata come piattaforma e mi sembrava qualcosa di incestuoso, ecco perché, meglio feisbuco

poi telegram è scomodo non lo so usare e non è aesthetic

Edited by SabrinaS
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4 minutes ago, Ghost77 said:

Erano belli i tempi in cui mi stalkeravi violentemente. 

comunque non capisco in che periodo c'è stato il flood di twinkini io avevo trovato il link dalla pagina facebook, però un punto a favore di telegram è che se uno cerca gay per chiavare su telegram è piano di gruppi porno perv con fotuzze e fotine che farebbero rabbrividire anche marco7 la cosa positiva è che si parte già con la foto del culo quindi non hai il problema di trovare qualcuno che poi è sessuofobico, forse è meglio di grindr sotto questo punto di vista anche se spesso si sfocia nel voyeurismo estremo nel senso che si postano solo cazzi e basta ma alla fine uno per quello ci entra

Edited by SabrinaS
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3 minutes ago, SabrinaS said:

comunque non capisco in che periodo c'è stato il flood di twinkini io avevo trovato il link dalla pagina facebook,

Allora, in pratica è successo questo : qualcuno dello staff ha messo il link del gruppo su altre pagine Facebook, tra cui gaynerd e simili, attirando quindi un pubblico completamente diverso da quello della pagina gaymers Italia. Ma sti ragazzini non volevano neppure chiavare, erano solo in fase "skinny twink che si crede una bambolina pucciosa" con gli ormoni non debitamente utilizzati per far sesso. Sai quella mescolanza nauseante tra gattini fluffy rosa e voglia di pisello?

Se inondi dei trenta quarantenni, molti pure fidanzati, che vogliono un altro tipo di ambiente e che fino al giorno prima postavano le foto dei mini raduni o di quello che stavano cucinando, questi mollano, anche perché gli admin forse non si rendevano realmente conto o faceva loro piacere avere un numero alto di iscritti. 

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3 hours ago, Iron84 said:

Altro esempio, due amiche lelle di Brescia, super attiviste, soprattutto una, dicono che sono una "brutta persona perchè non faccio il coming out". Cosa che mi è stata raccontata da un'amica carissima la quale , non capacitandosi di un giudizio così tranchat, me lo ha riferito non per pettegolezzo ma per sapere cosa avessi REALMENTE fatto a queste due per giudicarmi cosi. Probabile ci sia stato sulle palle, legittimo, ma davvero giudicare una persona negativamente per due volte che l'hai visto su questa scorta mi sembra davvero da TSO immediato.

Io non rispondo delle critiche che puoi avere ricevuto da altri gay,

figuriamoci se devo giustificarmi per quello che ti dicono le lesbiche 🙂

Certo, anche io ti giudicherei una "brutta persona" il giorno in cui farai a dormire in hotel il tuo uomo

perché i tuoi genitori sono venuti a trovarti a Milano. E il sospetto che il mancato CO remi contro la tua vita affettiva ce l'avrò sempre.

In ogni caso non è affatto una cosa che sei tenuto a fare per i tuoi amici, ma solo per te e per il tuo compagno.

Non devo giustificarmi perché non ho mai cercato di convincere neppure nessuno dei miei fidanzati a dichiararsi

e praticamente nessuno era out prima di conoscermi e tutti lo hanno fatto mesi se non anni dopo essersi messi con me.

Ho sempre strategicamente evitato l'argomento per evitare di metterli sulla difensiva

e perché... insomma... se il tuo fidanzato si dichiara è uno stress simile a fare CO di nuovo... :D

4 hours ago, Iron84 said:

DIco semplicemente che se Arcigay non riesce ad intercettare un tipo come me, che esce quasi tutte le sere, frequenta gli ambienti o anela a frequentarli, è sostanzialmente out e sarebbe anche bendisposto a partecipare a gruppi organizzati, significa che non intercetta tantissime persone.

Sul discorso invece che non sia compito di Arcigay o chicchessia organizzare la vita sociale dei gay, è un discorso anche giusto ma sinceramente non lo condivido. Non meravigliamoci che poi non si riesce a trovare un punto di ritrovo che non sia qualche baretto altezzoso, un pò snob o un pò naif ,dove trovare gente in ambito firmato per andare a fare serata.

Guarda, se fosse per me Arcigay da domani potrebbe pure sciogliersi 🙂

In generale però contare su delle persone esattamente come noi che dovrebbero organizzare delle serate per noi

senza guadagnarci nulla e senza neppure cercare di convincerci delle loro idee, ma solo così per pura bontà

mi sembra una pretesa francamente esagerata. Poi è chiaro che uno si rompe le palle

e se deve organizzare qualcosa gratis lo fa per gli amici e se lo fa per tutti almeno ne fa un lavoro;

specialmente perché in questi ultimi due casi nessuno ti critica.

Oggi io ti inviterei a fare una serata di giochi da tavolo coi nostri amici gay,

ma col cazzo che organizzerei ancora qualcosa di aperto a tutti e gratuito

e non perché mi manchi la voglia, ma perché mi attirerei più critiche che simpatie.

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5 minutes ago, Ghost77 said:

faceva loro piacere avere un numero alto di iscritti. 

perché cosi magari avrebbero potuto usare il gruppo per pubblicizzare serate e cose così probabilmente.

Comunque ora che ci penso a Bologna c'è anche il BART però è tipo club con tessera, forse quello intende Bull?? Ma credo anche li si scopi se uno vuole scopare ma non lo so perché non ci sono mai andato. Forse è simile all'OFFICINA club di Padova tipo che si pisciano e se lo succhiano in modo disinvolto. 

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1 hour ago, Iron84 said:

Non toccarmi il Burraco!!!!! Quale gioco di carte ti piace l'eterissimo poker? Sono pronto a convertirmi ad altri giochi di carte ma di ragionamento non di carattere come quelli d'azzardo.

Il burraco è un gioco per le vecchie rincoglionite. Un imbastardimento (o peggio ancora una semplificazione) della già noiosa canasta. Il poker mi piace abbastanza, sia quello all'italiana sia lo stud, mentre non ho mai giocato a Texas Hold'em.

Di giochi di carte ne esistono galassie intere, basta avere un po' di fantasia e voglia di andarseli a cercare.

1 hour ago, Iron84 said:

Queste cose normali nel mondo etero hanno necessità di essere organizzati nel mondo gay se vogliamo affrancarci dal predominio dei frocial.

Capisco quello dici, non capisco come pensi di costruirti un giro di frequentazioni gay imperniato su interessi comuni e "amilitante".

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1 hour ago, SabrinaS said:

Forse è simile all'OFFICINA club di Padova tipo che si pisciano e se lo succhiano in modo disinvolto. 

Se non altro qualche anno fa era frequentato da ragazzi mediamente giovani & attraenti 😅 non è scontato in quel genere di locali 

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Bullfighter4
2 hours ago, SabrinaS said:

perché cosi magari avrebbero potuto usare il gruppo per pubblicizzare serate e cose così probabilmente.

Comunque ora che ci penso a Bologna c'è anche il BART però è tipo club con tessera, forse quello intende Bull?? Ma credo anche li si scopi se uno vuole scopare ma non lo so perché non ci sono mai andato. Forse è simile all'OFFICINA club di Padova tipo che si pisciano e se lo succhiano in modo disinvolto. 

Dear Sabry, smettila, che ho gia spiegato di che tipo di bars sto parlando. Non è mica obbligatorio che esistano ovunque.

Comunque hai una vena bacchettona che proprio stona.

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Sinceramente non ho capito di che bar parli, quelli dove si tromba no e si entra con la tessera no, i ristobar con apericena no, i locali con discoteca no, sauna no boh solo tu l'hai capito. I gruppi arcigay neanche no. 

Che poi fanno pissing et similia li è vero è scritto anche sul sito. Se a me non piace farmi pisciare non è che sono bacchettone. 

Edited by SabrinaS
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Bullfighter4
Just now, SabrinaS said:

Sinceramente non ho capito di che bar parli, quelli dove si tromba no e si entra con la tessera no, i ristobar con apericena no, i locali con discoteca no, sauna no boh solo tu lhai capito 

Ma guarda un po’ che invece con Ghost ci siamo capiti. Sarà un problema generazionale. Non vedo perché dobbiamo continuare questa discussione noi due dato che non abbiamo nulla da dirci apparentemente. 

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io da come li ha descritto ghost ho capito che erano dei bar dove uno si siede ai tavoli ordina e parla con la clientela che solitamente era gay, e se è cosi appunto che cambia dal leccomilano per dire o dal MONO o il fu Lelephant ? il Lelephant aveva una 20 anni quindi probaiblmente era simile a quello descritto da ghost - che non è che ha 80 anni e sta parlando dei bar del dopoguerra

sei una maleducata scontrosa, l'unica differenza che percepisco è che prima uno ci andava che era ancora omofobo interiorizzato oggi ci va che è gia piuttosto avanti ma sempre ti siedi al tavolino e ordini da bere e parli con chi ti va che è gay non è che si fa chissà che di diverso

Edited by SabrinaS
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4 hours ago, Bullfighter4 said:

Ma veramente tutte ste attività extra sessuali ed extra attiviste i gay che hanno un discreto numero di amici gay le fanno già. 
Un esempio, qui c’è un gruppo gay che organizza uscite in kayak ed escursioni in montagna. Quando sono stato invitato da un conoscente, ci sono andato. Se non fosse stato per quella persona, non mi sarebbe mai venuto in mente di andare a cercare qualche annuncio di gruppo gay che fanno ste cose, con il rischio di ritrovarmi incastrato per una giornata intera o anche per un weekend con perfetti sconosciuti. 

Socializzare può essere solo sedersi al bar e parlare, non per forza bisogna fare qualche attività culturale o sportiva. 

Sarà la vecchia età o le esperienze passate, ma con un gay che non sia giovanissimo che non abbia una compagnia gay io ci sto abbastanza alla larga perché al 90% so che sarà un cagacazzi. Normalmente se a 30 anni e passa sei ancora “ discreto” nella vita sociale ( cioè non hai molti amici apertamente gay perché sarebbe un outing involontario), probabilmente dovresti lamentarti di meno ( @Iron, questo commento non è riferito a te, ma in generale).

Premesso che io ho tanti amici gay e che non metto in dubbio quello che dici tu.
Dico solo che ce la caviamo da soli, non penso però che tutti hanno avuto la pazienza che ho avuto io in questi anni di farmi un giro di amici gay, vivendo a Milano ho dovuto cominciare da zero.
Ecco se fosse stata la mia città probabilmente non avrei fatto tutto questo sbatti e mi sarei "accontentato" dei miei amici etero e di qualche gay che mi sarebbe capitato di incontrare.

Si socializza anche senza associazioni, però, ripeto quello che sottolineo che manca un punto di aggregazione gay soprattutto di carattere sociale e culturale che non sia legato a circoli di cultura gay, disco, cruising e bar.

 

 

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