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Mappa dell'omofobia in Italia


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2 minutes ago, SabrinaS said:

Perugia è stata per anni la piu grande piazza di spaccio d'Italia segno che la gente o si droga o non si diverte per nulla, sono  stato in Umbria due volte e per la durata di 3 giorni per ciascuna volta e l'ho trovata bella ma depressiva. La stazione di Perugia piena di drogati e brutti tipi.

come direbbe alex drastico:

non ti sputo chè ti profumo...

6 minutes ago, freedog said:

aiuta, sai??

:asd:

Ovviooo

 

5 minutes ago, metalheart said:

mi spiace tu l’abbia presa così male. credo che Napoli e Palermo come anche Catania siano città bellissime e mi risulta anche avanti su temi come quello lgbt. Però so anche per certo che ci sono sacche di ignoranza e omofobia che non trovano rivali al nord e tanto mi basta per dire che io mi sentirei più sicuro in un paese piccolo al nord che dovunque al sud 

Fai come ti pare,per me è un ragionamento ignorante e razzista.

 

8 minutes ago, SabrinaS said:

Perugia è stata per anni la piu grande piazza di spaccio d'Italia segno che la gente o si droga o non si diverte per nulla, sono  stato in Umbria due volte e per la durata di 3 giorni per ciascuna volta e l'ho trovata bella ma depressiva. La stazione di Perugia piena di drogati e brutti tipi. Terni mi ha dato l'idea di una città piena di ricchi vecchi, da ex città industriale qual è stata. Mi ha dato la stessa sensazione che mi ha dato la scena del giro in piazza prima della messa in Parenti Serpenti con le signore con le pellicce.

Scusa ma Parenti Serpenti è ambientato in Abruzzo, mica in Umbria, anche se sicuramente certi scorci sono simili. A me Perugia piace da impazzire, ci sono sicuramente un sacco di bei maschi, ma ero molto piccolo quando ci ero andato e mi ero pure tuffato nel Lago Trasimeno pieno di cadaveri di legionari romani.

che c'entra che parenti serpenti è ambientato in abruzzo, parlavo di sensazioni non di luoghi e architettura, quel senso di gente della borghesia media italiana imbruttita che spettegola ma senza farlo sapere, un po' asociali con le loro villette dell'orrore a due piani che le guardi e pensi già a bruno vespa col plastico.... Foligno molto carina, ma solo piena di alberghetti e b&b per tutti quelli che vanno a fare i concorsi del ministero della difesa alla caserma. Dopo che scaricavo mio fratello in caserma al mattino tutto il giorno mi annoiavo parecchio, certo ho gironzolato in giro, provai a scaricarmi Romeo (fino all'estate scorsa lo usavo di più) e c'erano solo uomini di mezza età dell'età di freedog. 

Edited by SabrinaS

Mh... ora non saprei con precisione siccome non l'ho vissuta così tanto male in primis, però sento che anche gli altri membri lgbt molisani siano d'accordo con me sul dire che essere lgbt qui faccia enormemente schifo ahahah. Il Molise è fatto più di paesi che di città vere e proprie e ciò comporta anche una grandissima ristrettezza mentale. Si può vivere abbastanza tranquilli ma esporsi è piuttosto pericoloso e non viene presa per niente bene. Per fortuna però piano piano anche qui si inizia ad essere un pochino meno ignoranti riguardo alla questione, io in primis ho trovato una marea di supporti in merito quindi magari sarà stato fortunato, non saprei. Si spera per un futuro migliore ahahahah ❤️ 

1 hour ago, LuxAeterna said:

Mh... ora non saprei con precisione siccome non l'ho vissuta così tanto male in primis, però sento che anche gli altri membri lgbt molisani siano d'accordo con me sul dire che essere lgbt qui faccia enormemente schifo ahahah. Il Molise è fatto più di paesi che di città vere e proprie e ciò comporta anche una grandissima ristrettezza mentale. Si può vivere abbastanza tranquilli ma esporsi è piuttosto pericoloso e non viene presa per niente bene. Per fortuna però piano piano anche qui si inizia ad essere un pochino meno ignoranti riguardo alla questione, io in primis ho trovato una marea di supporti in merito quindi magari sarà stato fortunato, non saprei. Si spera per un futuro migliore ahahahah ❤️ 

Il mio luxino ❤️❤️ che piacere risentirti

Per quella che è la mia esperienza, cioè di temporaneamente-non-pubblicamente-dichiarato che si guarda in giro e passa parecchio tempo lontano da Roma, nei periodi in cui non ci sono misteriose epidemie che arrivano dagli animali che i civilissimi cinesi si mangiano in modi che mi fanno ribrezzo, o da misteriosi laboratori del Partito Comunista, posso rilevare in merito alla diffusione dell'omofobia quanto segue: le Marche sono più abbienti dell'Abruzzo, ma più retrograde e provinciali (baste sentire il dialetto), considererei l'Abruzzo più progressista in materia lgbt, per quel poco che può esserlo; esisteva una coppia in un paese di villeggiatura vicino al mio e, sebbene non fosse aperta, non mi risulta abbia mai subito problemi correlati, tuttavia ho notato come questi non si siano mai mischiati, come d'altronde io stesso, con i loro coetanei del posto, preferendo piuttosto interagire esclusivamente con gli altri villeggianti, nello specifico napoletani; anche con gli altri lgbt che ho visto, poche rogne da quelle parti;

mi è dubbia l'asserzione per cui l'omofobia decresca al crescere del livello di istruzione/reddito. Anzitutto perché in una nazione, anzi paese, con economia allo stadio terminale come questo, essere più istruito non significa avere maggiore reddito, pertanto: molti di quelli che hanno maggiore reddito non hanno la cultura, l'apertura mentale e la capacità di ragionamento logico necessarie per sdoganare certo sentimento verso gli omosessuali. Dall'altra parte chi è più istruito non necessariamente ha imparato a ragionare in modo sano, visto che una parte rilevante dell'istruzione, specificamente in Italia, si basa sull'apprendimento di nozioni piuttosto che sull'utilizzo del ragionamento critico. Inoltre, e qui seriamente non voglio fare riferimento al mio caso, le famiglie di alto livello sociale hanno spesso l'ossessione dell'immagine pubblica, dell'apparenza e del perseguimento di specifici canoni imposti dalla società benpensante, i quali sono molto più conservatori, conformistici e cristallizzati di quanto si possa immaginare.

Per quanto riguarda Roma, non ho avuto sentore di un maggior livello di tolleranza rispetto all'Abruzzo o alla zona dell'Argentario, dove passo del tempo in estate, anzi, forse persino peggiore, un più alto livello di astio in generale in questa città. Nell'ambiente universitario, per quel poco che ho potuto vedere, l'unico gay aperto nella mia facoltà era chiamato Mirtilla Malcontenta, era obiettivamente antipatico, altresì lo zimbello generale, oggetto di scherno pubblico. Frugando come una povera serva su Facebook, ho scoperto una coppietta (ne sono totalmente certo) di due bellissimi ragazzi nel mio stesso corso… i quali però mantenevano la cosa segretissima e addirittura spesso non sedevano vicini. Per di più, uno dei due aveva nella descrizione Facebook: mi piacciono-donne.

A scanso di equivoci non voglio che quanto sopra venga interpretato come un invito a non vivere apertamente il proprio orientamento o le conseguenti relazioni, come in un prossimo futuro certamente farò anch'io, conscio di aver tardato davvero molto a prendere atto del da farsi in relazione alla mia individualità, bensì come una semplice raccolta delle esperienze personali in relazione al tema di cui al titolo del topic.

Edited by ldvrsp

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