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@Krad77 Mi sembra che Balthus contraddice quasi completamente quanto ho detto, nel senso che è impossibile capire la sua pittura prescindendo dai rimandi culturali, letterari, pittorici e anche di esperienze da cui trae origine e di cui è intrinsecamente intessuta. Dire che Malthus ha fonti (letterarie e pittoriche) è dire poco. Presa per sé, in quanto tale, la sua tela ha molto minore senso – direi io.

Lo stesso tema della sessualità infantile, di cui si serviva contro i suoi detrattori, si basa integralmente su Freud: ancora una volta c’è un sottofondo culturale, una fonte, imprescindibile.

 

Edited by Isher
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22 minutes ago, Krad77 said:

Lo conoscevi già? Le sue opere ti hanno fatto pensare qualcosa dell'autore, ti si sono presentati alla mente giudizi, o anche più semplicemente dubbi?

Notevole lapsus ^^

Superficialmente, anche perché l’espressionismo – grande movimento, a cui appartengono tante cose diverse – a me non emoziona, né in pittura né in musica: ne riconosco l’importanza, ma mi lascia freddo. Non nel cinema: nel cinema, credo per la presenza del movimento, e per la grande emozione che suscita in me il bianco e nero, non parliamo poi se unito al muto, la mia ricezione è completamente diversa. Inoltre nel cinema c’è un elemento intrinsecamente realistico che fa da contrappeso al grido espressionistico, e l’unione è potente. Tornando a Balthus, qualche quadro mi "spiace": non mi va di essere coinvolto in una rappresentazione violenta del corpo umano... Mi spiego? 

Edited by Isher

Qualcuno sta seguendo il caso JK Rowling? Cosa ne pensate?

Parlo delle sue affermazioni transfobiche e il suo avvicinamento a posizioni cosiddette terf:

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2020/04/06/jk-rowling-nella-bufera-per-lo-scontro-sui-transgender-rivela-di-aver-subito-abusi_f46e8276-a679-41c8-bb75-1f905a5f7929.html

Per capire meglio il tutto consiglio di seguire il suo twitter.

(Ho scritto qui perché mi sembra pertinente al topic credo, le sue dichiarazioni non sono piaciute per niente al suo pubblico che in larga parte è pro-diritti lgbt se non lgbt stesso, e so che molti sono affezionati ai suoi libri e non sanno come sentirsi)

Edited by metalheart
54 minutes ago, metalheart said:

Cosa ne pensate?

Che non mi pare abbia affermato nulla di realmente discriminatorio; io non credo possiamo obiettare alcunché a chi ci ricorda che esiste un sesso biologico alla nascita. Piuttosto occorrerebbe capire perché invece di parlare di maghetti sente l'esigenza di dire la sua sapendo di mettersi in una posizione controversa...

Lei vorrebbe una posizione più radicale dalle persone transgender, mi pare di capire: «le donne transgender sono donne».Ogni posizione contraria a questa cancella la loro dignità di donne. C’è un’esortazione alla conquista di una identità senza residui di ambiguità = incertezza = indeterminatezza. Il problema è che le persone trans, di fatto, non ripongono la loro identità nel sesso d’arrivo, almeno di regola, ma proprio nell’elemento trans. Non si tratta né di discriminazione né di transfobia, da parte sua, ma di un radicalismo che può essere tacciato di esternità alla "condizione” trans. 

@schopy, @Isher, io avevo un sacco di voglia di difendere la Rowling, di analizzare le sue sfumate e complesse posizioni. 

Ma poi ho letto cos'ha scritto qui

È indifendibile, questo scritto è una cosa orrenda. Mi ha messo a disagio, perché mi ha ricordato tutti quegli orridi pamphlet pieni di odio che mettevano in circolazione gli integralisti cattolici per diffamare gli omosessuali. E ha la faccia di mettere in gioco il suo trauma passato per questa causa. Sono disgustato.

7 minutes ago, FreakyFred said:

@schopy, @Isher, io avevo un sacco di voglia di difendere la Rowling, di analizzare le sue sfumate e complesse posizioni. 

Ma poi ho letto cos'ha scritto qui

È indifendibile, questo scritto è una cosa orrenda. Mi ha messo a disagio, perché mi ha ricordato tutti quegli orridi pamphlet pieni di odio che mettevano in circolazione gli integralisti cattolici per diffamare gli omosessuali. E ha la faccia di mettere in gioco il suo trauma passato per questa causa. Sono disgustato.

Sei disonesto e sai di mentire, come al solito e stai manipolando. W la Rowling.

Io non ho capito se nel mondo di harry potter esiste un incantesimo per cambiare sesso perché tipo con la pozione polisucco diventi un'altra persona ma non è che diventi tu da femmina.

Comunque al limite ti puoi trasformare in gatto se diventi animagus, penso che io avrei optato per quella scelta a prescindere dal fatto che avessi avuto o no una disforia di genere, passando la vita a dormire e a mangiare sui divani di una maga trash che somigliasse a valeria marini

l'incantesimo piu stupido però è quello che trasforma gli animali in calice di acqua ma a che ti serve? 

24 minutes ago, FreakyFred said:

Sono disgustato.

Io no...dovrei preoccuparmi?😅 non conosco molti trans in realtà, perciò magari non sono il più titolato a parlarne, però il fenomeno della detransizione dovrebbe spingerci ad interrogarci se assecondare i desideri di transizione di ragazzini e ragazzine transgender sia il modo migliore per aiutarli.

Comunque io lo sapevo già che la Rowling era stata vittima di un rapporto abusante.

Lo sapevo grazie alla lettura d Il Prigioniero di Azkaban, in particolate dalla scelta di inserire nella storia i Dissennatori, personificazione perfetta della personalità disturbata e abusante che instaura un rapporto vampirico con le sue vittime.

Ma no i dissennatori sono una metafora della depressio

NO

OPERA=AUTORE

 

3 minutes ago, schopy said:

il fenomeno della detransizione dovrebbe spingerci ad interrogarci se assecondare i desideri di transizione di ragazzini e ragazzine transgender sia il modo migliore per aiutarli.

se esiste la transizione, è ovvio che possa esistere anche il fenomeno della de-transizione. Ti aspettavi che non esistesse, scusa? C'è gente che si fa amputare il braccio perché non gli piace, ci sarà anche gente che fa cavolate di altro genere. Se uno si propone di studiare un fenomeno raccoglie i dati, lo contestualizza. 

Quello scritto è un pastrocchioa ssurdo in cui si mescolano cinquemila questioni diverse. Alcune meriterebbero discussione, ma non in quel modo lì. Altre, come la storia che se fai entrare le donne trans nei bagni delle donne hai aperto la strada ai predatori, sono di esagerata stupidità. L'impianto argomentativo pare preso pari pari da una nota della CEI; "non tutti i trans sono cattivi"; "ci preoccupa la salute dei bambini", "il problema non sono i trans ma l'ideologia trans", fino all'intramontabile "ho tanti amici XXX[1]... MA...". E certo, concludiamo con il Dramma Personale®: io sono stata abusata da un uomo, QUINDI le donne trans non sono vere donne. Ragazzi, come fila liscio il discorso, eh? 

Come on. Quello è un manifesto anti-transessuale. Strutturato. Sottile. Astuto. Ben pensato. E proprio per questo particolarmente odioso.

 

[1] gay, trans, lesbiche, neri, cinesi, meridionali...

2 minutes ago, SabrinaS said:

molt* trans*

Ho iniziato a mettere asterischi nel 2009, quindi no, non accetto di queste correzioni che oltretutto sono molto queer e poco trans. Ho delle difficoltà persino a farmi un'opinione precisa circa l'uso di farmaci che ritardino la pubertà per preadolescenti che soffrano di disforia di genere...ma non perché sono un bacchettone, piuttosto perché mi chiedo se sia la soluzione ottimale 🤔

Just now, FreakyFred said:

Come on. Quello è un manifesto anti-transessuale. Strutturato. Sottile. Astuto. Ben pensato. E proprio per questo particolarmente odioso.

O è un pastrocchio o è sottile, astuto e ben pensato. A me paiono le riflessioni di una donna non particolarmente progressista scritte forse in modo un po' ruffiano (che c'entra il fatto che sia stata abusata?) ma non ci leggo "il male".

Mi sembra che sia ossessionata dalle donne trans (mtf), dai soliti bagni uomini/donne. Insomma molto terf

51 minutes ago, FreakyFred said:

E ha la faccia di mettere in gioco il suo trauma passato per questa causa. Sono disgustato

Sul resto concordo ma su questo anche no, scusa ma chi sei per accusarla di Una cosa del genere? È la sua vita, è il suo trauma e può parlarne liberamente. 

12 minutes ago, FreakyFred said:

Dramma Personale®

vabbè ciao. Non ha il diritto di giustificare la sua transfobia con gli abusi che ha subito ma questo genere di sprezzo non è bello.

Edited by metalheart
9 minutes ago, FreakyFred said:

se esiste la transizione, è ovvio che possa esistere anche il fenomeno della de-transizione. Ti aspettavi che non esistesse, scusa? C'è gente che si fa amputare il braccio perché non gli piace, ci sarà anche gente che fa cavolate di altro genere. Se uno si propone di studiare un fenomeno raccoglie i dati, lo contestualizza

Sì, però non puoi liquidare la cosa così. Certo che il fenomeno della detransizione va studiato, perché occorre ancora comprendere molti aspetti della disforia di genere, occorrono delle chiavi di lettura più fini.

Edited by schopy
14 minutes ago, schopy said:

O è un pastrocchio o è sottile, astuto e ben pensato.

No, non è vero. La confusione è un'ottima tattica retorica, un trucco ben noto. Metti nel testo tutta una serie di faccende disparate che sembrano avere una connessione. Dove la connessione non c'è, la dai ad intendere. 

Vogliamo parlare della detransizione? Ok. tiriamo fuori i numeri. Quantifichiamo il fenomeno. Se necessario cambiamo i criteri diagnostici. Parliamone. Ma no, tu mi metti dentro la detransizione, dopo mi parli del fatto che le donne sono chiamate "menstruators" (una minchiata del politically correct americano la cui rilevanza reale è inferiori a quella dei nostri Genitore 1 e Genitore 2), ti allunghi sulla questione del cambiamento legale di genere, poi ci mischi dentro la questione dell'ingresso nei bagni, dopodiché suggerisci di fatto che dietro ogni transessuale possa nascondersi uno stupratore, un'affermazione che dovrebbe ricordarci il forzanuovista "dietro ogni omosessuale c'è un pedofilo". 

Questo discorso è come quando i cattolici parlano di ideologia gender. Che cos'è l'ideologia gender, se non un gigantesco calderone dove mescolare alla rinfusa tutto ciò che odi? Certo, sembra organico, è fatto apposta per quello. Ma resta un intruglio, un pastrocchio, una melma.

7 minutes ago, metalheart said:

vabbè ciao. Non ha il diritto di giustificare la sua transfobia con gli abusi che ha subito ma questo genere di sprezzo non è bello.

Luca Di Tolve si è preso l'HIV. Ce l'aveva davvero il "dramma personale". Ma che cosa fai nel momento in cui il tuo dramma personale lo usi come dispositivo propagandistico? Lo trasformi ovviamente in un brand, una cosa che puoi smerciare, che puoi sfruttare. La Rowling ha avuto mille occasioni per parlare del suo dramma personale, e ha deciso di tirarlo fuori proprio nel corso di un manifesto anti-trans? Posso sottolineare che mi pare una cosa un po' viscida ed opportunistica? 

 

Edited by FreakyFred

🙄 Mi sembra di risentire quelli che davano addosso alle molestate da Weinstein perché “volevano visibilità” e “potevano farlo prima”... decide lei quando tirarlo fuori

e poi fino a prova contraria il dramma personale ce l’ha anche lei, senza le virgolette, comunque ripeto ovviamente non è giustificazione per le sue affermazioni

Edited by metalheart
9 minutes ago, FreakyFred said:

No, non è vero. La confusione è un'ottima tattica retorica, un trucco ben noto. Metti nel testo tutta una serie di faccende disparate che sembrano avere una connessione.

Ehm non è stata particolarmente efficace su di me allora, perché non mi ha convinto di qualcosa di stravagante 😄 forse non sono sufficientemente sensibile al tema, ma il punto è che, al netto della cazzata sui cessi e della racconto degli abusi, solleva delle questioni non secondarie che hanno a che vedere con l'identità trans.

Edited by schopy
8 minutes ago, metalheart said:

non è giustificazione per le sue affermazioni

eppure non ti fa schifo che lo stia usando esattamente in quel modo? How's that even possible? E le virgolette non volevano dire che fosse falso, l'HIV di Luca di Tolve è davvero und ramma personale. Ed è anche parte del suo brand.

Ok, @metalheart e @schopy, chiaramente non state vedendo ciò che vedo io. Vediamo se vi faccio cambiare prospettiva. 

Quando studiavate, voi li facevate gli schemi concettuali? Ecco, prendete il testo della Rowling, un chiaro esempio di testo argomentativo.

Ogni testo argomentativo ha una tesi centrale, fondamentale, senza il quale crolla tutto. Poi ha delle colonne portanti, un numero ristretto di argomenti che tengono in piedi quella tesi. Poi alcune colonnine secondarie, argomenti di supporto che rendono la tesi più forte. Infine può avere alcune tesi più piccole, dei corollari, delle postille, che si potrebbero anche togliere lasciando intatto il testo.

Molto bene. Piccolo esercizio: volete provare a scrivere in una o due frasi qual è la tesi centrale di JK Rowling? Cominciamo da quello. 

Edited by FreakyFred

Comunque scusate se intervengo nel vostro amabile dibattito.

Ma la questione il sesso biologico non esiste è uno strawman.

Un argomento fantoccio volto a far passare le tesi degli avversari come assurde. Mi spiego meglio: nessuno ha mai sostenuto che il sesso biologico non esista.

Semmai è stato detto che il sesso biologico non determina l'identità della persona; così come è stato detto che dal punto di vista scientifico è scorretto concepirlo in maniera binaria.

Che è totalmente diverso dal dire che non esista (tesi assurda); per capire questo basterebbe riflettere sul fatto che la distinzione tra cisgender transgender si basa sul sesso biologico..

...

Vi lascio assimilare la cosa.

...

Ok, bene. I gruppi T o più in generale gender studied non hanno mai sostenuto che il sesso biologico non esista. Gli unici a dirlo sono appunto i gruppi terf o gender critical, ovviamente attribuendoli ai gruppi T e ai gender studied per far apparire le loro tesi come assurde.

Edited by Hazel226

Mi piacerebbe essere bruttato da un queer che mi punisce per aver dato ragione alla Rowling, come mai @SabrinaS

1 minute ago, Hazel226 said:

Comunque scusate se intervengo nel vostro amabile dibattito.

Ma la questione il sesso biologico non esiste è uno strawman.

Un argomento fantoccio volto a far passare le tesi degli avversari come assurde. Mi spiego meglio: nessuno ha mai sostenuto che il sesdo biologico non esista.

Semmai è stato detto che il sesso biologico non determina l'identità della persona; così come è stato detto che dal punto di vista scientifico è scorretto concepirlo in maniera binaria.

Che è totalmente diverso dal dire che non esista (tesi assurda); per capire questo basterebbe riflettere sul fatto che la distinzione tra cisgender transgender si basa sul sesso biologico..

...

Vi lascio assimilare la cosa.

...

Ok, bene. I gruppi T o più in generale gender studied non hanno mai sostenuto che il sesso biologico non esista. Gli unici a dirlo sono appunto i gruppi terf o gender critical, ovviamente attribuendoli ai gruppi T e ai gender studied per far apparire le loro tesi come assurde.

Mi sa che sei un attimino disinformato, sono proprio i transattivisti a dire che il sesso biologico non esiste o non deve essere assolutamente menzionato nella società inclusiva di genere di oggi perché offende i trans. Sai cosa criticano quelle che tu chiami volgarmente Terf? L'ideologia queer. Che cos'è la Teoria Queer? "Queer" significa strano o insolito, spesso anche sinonimo dispregiativo di omosessuale. Si tratta di una teoria filosofica e sociale nata tra gli anni '80 e '90 durante l'epidemia di AIDS negli Stati Uniti e la radicalizzazione di certe frange anti-borghesi del movimento LGBT di fronte alla normalizzazione del movimento dei diritti omosessuali. Alla sua base vi era (e vi è) l'idea che sia teoricamente possibile separare completamente il genere dalla sessualità ed è il punto di partenza degli "studi queer". La teoria venne fortemente influenzata dal pensiero post-strutturalista (secondo il quale un insieme organico sia scomponibile in elementi e unità e quindi il ragionamento successivo è dissolvere concetti e modalità), influenzata dal filosofo e sociologo francese Michel Foucault tra il 1977 e il 1984 e, in particolare, dalla filosofa statunitense Judith Butler nel 1990.
I teorici che si rifanno all'approccio queer mettono in discussione il concetto di identità come qualcosa di relativamente fisso o assegnato agli individui dagli "agenti della socializzazione". Rifacendosi a Foucault, sostengono che il genere e la sessualità non sono qualcosa di oggettivamente reale o "naturale", ma costituiscono solo un "discorso".
Questa filosofia dunque, contesta il sistema di classificazione genere-sesso-orientamento sessuale come ha scritto, ad esempio, l'intellettuale e docente italiano Lorenzo Bernini nel suo saggio "Le teorie queer. Un'introduzione" del 2017, che postula l'esistenza di due distinti sessi biologici ed in base ad essi definisce il desiderio sessuale. Nella sua prospettiva interpretativa, è al contrario l'obbligo all'eterosessualità a regolamentare il genere come relazione binaria in cui il maschile si differenzia dal femminile attraverso il suo desiderio e le sue pratiche. Non sono quindi, per i queer, i due sessi a definire la distinzione tra l'eterosessualità e l'omosessualità, ma è l'eterosessualità a definire la differenza sessuale, in definitiva: il concetto di orientamento sessuale "non funziona più" non appena si mette in discussione questa interpretazione binaria e i concetti di genere e sesso sono "costruzioni eterosessuali". Per i queer, all'interno del sistema (che è eteronormativo) il gay è pensato come un uomo "cisgenere" eterosessuale attratto da uomini "cisgeneri" eterosessuali, viceversa la lesbica è una donna "cisgenere" etero attratta da donne "cisgeneri" etero. Per Butler l'eterosessualità non produce solo ruoli di genere e sessuali, ma tutto quanto e non ci sarebbe più una coerenza tra sesso e orientamento sessuale, stabilita invece dalla scienza e dalla medicina. I critici anti-queer sostengono che questa teoria tende a studiare prodotti culturali come film o romanzi ed è priva di supporto empirico; non spiega il radicamento sociostrutturale delle categorie sessuali e di genere nella vita sociale materiale creata dal capitalismo, né la supremazia maschile espressa nel patriarcato. Inoltre, è del tutto possibile che molti sentano la propria identità non come qualcosa di fluido come dicono i queer, o mutabile, ma piuttosto come qualcosa di fisso e stabile. Questa ideologia è rimproverata di sopravvalutare il grado di apertura delle identità al cambiamento.
Se si demolisce il concetto di orientamento sessuale, come dice lo storico e giornalista italiano Giovanni Dall'Orto, diventa impossibile un movimento di diritti gay o i diritti politici e giuridici di tale comunità, che si basano sulla differenza, seppur paritaria, tra orientamenti, esattamente come, negando la realtà ontologica ai due sessi di ogni specie di mammiferi, si rende impossibile il femminismo, che si basa sulla differenza sessuale. In entrambi i casi ciò avviene a vantaggio dei gruppi dominanti (etero, maschi "cisgeneri") assolutamente il più delle volte non toccati da questi dibattiti filosofici accademici. Questo ci fa capire che non si tratta di errori accidentali, ma di un risultato politico voluto fin dall'inizio: la fine del movimento di liberazione omosessuale e di quello femminista.

Edited by Serpente
15 minutes ago, Serpente said:

Mi piacerebbe essere bruttato da un queer che mi punisce per aver dato ragione alla Rowling, come mai @SabrinaS

è tutta scena... per messaggio dicono una cosa, poi dal vivo non ti vogliono distruggere il buco del culo perché si creerebbe un rapporto con posizioni subordinate e non alla pari. Magari fossero capaci di annichilirtelo brutalmente.

Al limite quelli che vogliono essere brutalmente oggettificati e slavizzati sono loro.

Edited by SabrinaS

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