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Cortesie per Csaba


davydenkovic90

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17 hours ago, Serpente said:

Per venderlo meglio in Italia con connessioni culturali col nostro paese e ci sono riusciti bene, dato che nessuno se n'è mai accorto.

aspè: non è che nessuno se ne sia mai accorto (io per esempio lo so da decenni), è che hanno solo omesso di farlo sapere troppo in giro...

cmq trattasi di cronico vizio dell'allora fininvest: anche i Robinson in originale era The Cosby show, e la famiglia si chiama(va) Huxtable.

7 hours ago, Hinzelmann said:

tu essendo gay non hai capito realmente perchè in Italia non poteva andare in onda la trasposizione ( da ebraico a italiano ) di una presa in giro della Famiglia, della Mamma etc.?

sarò un purista, ma stravolgere così trame & personaggi lo vedo come un mezzo stupro dell'opera.

il discorso che la si rende più appetibile per il mercato italiano mettendo pesantemente le mani sulla narrazione è una cazzata, e chi lo dice mente sapendo benissimo di farlo: se compro i diritti di un prodotto, non è che vado a scatola chiusa e poi me lo modello come mi pare, non stiamo a parlà di pongo o plastilina!

 se un remoto giorno dovessi occuparmi dei diritti per l'estero (o per l'Italia, quando importati) di qualche film-telefilm-serie (cartoni, web o tv) nelle clausole metterei  bene in chiaro il rispetto LETTERALE della trama* originale, senza stravolgimenti di traduzione e/o doppiaggio

--

*e dei titoli (pure tante traduzioni di titoli di film sono da codice penale; poteri farvi carrettate di esempi..)

Edited by freedog
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Bullfighter4
8 minutes ago, freedog said:

aspè: non è che nessuno se ne sia mai accorto (io per esempio lo so da decenni), è che hanno solo omesso di farlo sapere troppo in giro...

cmq trattasi di cronico vizio dell'allora fininvest: anche i Robinson in originale era The Cosby show, e la famiglia si chiama(va) Huxtable.

Vabbe’, quella del cognome penso sia stata una scelta di pronuncia e Robinson suonava meglio per l’orecchio italiano.

18 minutes ago, freedog said:

aspè: non è che nessuno se ne sia mai accorto (io per esempio lo so da decenni), è che hanno solo omesso di farlo sapere troppo in giro...

cmq trattasi di cronico vizio dell'allora fininvest: anche i Robinson in originale era The Cosby show, e la famiglia si chiama(va) Huxtable.

sarò un purista, ma stravolgere così trame & personaggi lo vedo come un mezzo stupro dell'opera.

il discorso che la si rende più appetibile per il mercato italiano mettendo pesantemente le mani sulla narrazione è una cazzata, e chi lo dice mente sapendo benissimo di farlo: se compro i diritti di un prodotto, non è che vado a scatola chiusa e poi me lo modello come mi pare, non stiamo a parlà di pongo o plastilina!

 se un remoto giorno dovessi occuparmi dei diritti per l'estero (o per l'Italia, quando importati) di qualche film-telefilm-serie (cartoni, web o tv) nelle clausole metterei  bene in chiaro il rispetto LETTERALE della trama* originale, senza stravolgimenti di traduzione e/o doppiaggio

--

*e dei titoli (pure tante traduzioni di titoli di film sono da codice penale; poteri farvi carrettate di esempi..)

E’ per quello che alcuni films/shows non possono essere “ trasformati” per un altro paese, a meno che sia un prodotto di nicchia per gente che conosce benissimo il paese di origine del prodotto dal punto di vista sociale e culturale ( cosa estremamente rara a meno ache una persona abbia vissuto molti anni in entrambi i paesi).

Provate ad immaginare di tradurre ( o trasporre) Fantozzi ad un americano. Secondo me anche molti giovani Italiani fanno fatica a capire le sottigliezze mascherate da comicità dei primi Fantozzi.

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26 minutes ago, Bullfighter4 said:

Vabbe’, quella del cognome penso sia stata una scelta di pronuncia e Robinson suonava meglio per l’orecchio italiano.

mmmhhh... nì: spesso nei telefilm cambiavano anche i dialoghi, sempre con la scusa di renderli più comprensibili per la casalinga di Voghera.

Se posso capire che happy Halloween diventava buon Ognissanti (allora non andava di moda festeggiarlo anche qui, è una cosa abbastanza recente), snaturare anche la sessualità dei personaggi (vedi i cartoon, dai cavalieri dello zodiaco a Lamù, dove le sessualità più.. incerte venivano tutte "appiattite") vuol dire stuprare una storia, o censurarla.

E allora, cara fininvest, non comprarla o non trasmetterla, almeno sei coerente coi tuoi tanto sbandierati "valori"!

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Bullfighter4
2 hours ago, freedog said:

mmmhhh... nì: spesso nei telefilm cambiavano anche i dialoghi, sempre con la scusa di renderli più comprensibili per la casalinga di Voghera.

Se posso capire che happy Halloween diventava buon Ognissanti (allora non andava di moda festeggiarlo anche qui, è una cosa abbastanza recente), snaturare anche la sessualità dei personaggi (vedi i cartoon, dai cavalieri dello zodiaco a Lamù, dove le sessualità più.. incerte venivano tutte "appiattite") vuol dire stuprare una storia, o censurarla.

E allora, cara fininvest, non comprarla o non trasmetterla, almeno sei coerente coi tuoi tanto sbandierati "valori"!

Si, sono d’accordo con te. Parlavo solo del cognome nel Cosby Show.

Tra l’altro il Cosby show fu rivoluzionario nel mostrare una famiglia alto borghese afroamericana ed ebbe un impatto enorme per l’opinione pubblica. Ma mi fermo qui aspettando che qualche svizzero o qualche adolescente veneto vengano a dire che sono tutte cazzate 😉

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FreakyFred
5 hours ago, freedog said:

se un remoto giorno dovessi occuparmi dei diritti per l'estero (o per l'Italia, quando importati) di qualche film-telefilm-serie (cartoni, web o tv) nelle clausole metterei  bene in chiaro il rispetto LETTERALE della trama* originale, senza stravolgimenti di traduzione e/o doppiaggio

--

*e dei titoli (pure tante traduzioni di titoli di film sono da codice penale; poteri farvi carrettate di esempi..)

questo è un bel po' off-topic, direi. 

Ma visto che ci siamo, certo, è facile essere d'accordo... ma attenzione, perché proprio l'ossessione per il letteralismo è causa di quella piaga per il mondo dell'animazione che è Gualtiero Cannarsi.

I testi vanno adattati. Certo, non vanno snaturati, come troppo spesso è accaduto in Italia... ma adattati sì.

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13 hours ago, FreakyFred said:

Per esempio una cosa che io trovo particolarmente offensiva, ma che vedo capitare intorno a me veramente molto spesso, è che gli ospiti facciano "i capricci" a tavola.

Io soffro di una profonda avversione per svariati ingredienti comuni (tra tutti il formaggio)

e poiché tu probabilmente non soffri di nulla di simile, trovi inopportuno informare e informarsi i propri ospiti di queste idiosincransie.

Non temo affatto di "non venire più invitato" dal momento che non provo alcun piacere a essere invitato a una cena in cui non mangio nulla.

Sovente cucino per tutti anche quando vado a casa d'altri e non invito MAI qualcuno che non gradisca il menù.

E spesso declino gli inviti se non mangio qualcosa o mi presento col vino per il dopocena.

Al contrario di te trovo profondamente maleducato non informarsi dei gusti dei propri ospiti,

perché non sempre sono semplici "gusti", ma spesso avversioni con le quali non si può venire a patti.

(Nella quasi totalità dei casi a me noti sono il pesce o il formaggio, più raramente i funghi o addirittura la verdura)

Consapevole di ciò evito di rendere spiacevole sia a me che ad altri una situazione conviviale:

visto che non siamo in un orfanatrofio dell'Ottocento, ma tra amici. 

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davydenkovic90

Veramente il bon ton prevede soltanto che chi invita preveda delle alternative e non faccia menu monotematici con piatti che potrebbero risultare sgraditi (ad esempio che non faccia una cena tutta a base di crostacei). Se una persona è allergica o non mangia determinati cibi lo deve dire prima, però non esiste al mondo che sia il padrone di casa a chiedere ai singoli ospiti cosa gradirebbero mangiare, né che non si inviti qualcuno perché si sa che a quella persona il menu non piacerà (ma in che realtà parallele avete vissuto, per avere una mentalità così ristretta a tavola?!)

Per fortuna io, complice una madre totalmente incapace in cucina che m'ha tirato su con sofficini, wurstel e pasta al tonno, sono stato educato non solo a mangiare, ma a gradire tutto ciò che mi viene proposto nel piatto, non solo perché - visti i miei standard molto bassi - quasi sempre mi piace davvero, ma anche perché non sono in un ristorante di lusso e mi sentirei ridicolo e fuori luogo a fare diversamente. Apprezzo comunque l'impegno di una persona che ha cucinato per me e mangio tutto, come fa Csaba.

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Hinzelmann
15 hours ago, freedog said:

sarò un purista, ma stravolgere così trame & personaggi lo vedo come un mezzo stupro dell'opera.

Non era questo il senso del mio intervento, che era più mirato ad interpretare il senso dell'adattamento, ma certo ci si può anche limitare a vederla così

Quanto ai gay è vero che tendono a costituire un problema pratico a tavola, anche se personalmente io non ho mai visto la cosa come una sorta di sommatoria di capricci di persone individualiste, quanto l'espressione collettiva di un rapporto personale problematico con il cibo

Vero è che uno a volte può avere la sensazione che alcuni invitati avrebbero taciuto se invitati da Etero, mentre essendo invitati da altri gay si sentono in diritto di dire tutto

Una sorta di doppio standard probabilmente esiste, ad un etero non vai a dire che soffri di colon irritabile, hai le emorroidi, sei a dieta stretta per la prova costume, hai saltato la palestra e non mangi carboidrati, mentre essendo invitato da un gay ti senti libero di dire la qualunque.

Questo non esclude il fatto che poi esistano gay che non mangerebbero niente neanche se invitati da etero, o celiachi o vegani

La sommatoria di tutte quante le sottocategorie può rendere la composizione di un menù un esercizio acrobatico ed essendo la provenienza sociale dei gay molto trasversale riesce anche difficile pretendere vi sia un numero sufficiente di gay borghesi educati ad avere un atteggiamento di superiorità nei confronti del cibo -con il ché beninteso le cose cambiano fino ad un certo punto...perchè vi assicuro che esistono cene ultraborghesi che si risolvono ugualmente in un disastro "fra le righe" o "in punta di forchetta" - ma certo potrebbe quantomeno facilitare la stesura del menù

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Io mi chiedo come fate ad invitare gente a casa e sbattervene di se mangeranno o meno quello servirete loro. 

Ho sempre avuto amici che mi hanno invitato chiedendomi i miei gusti ed ovviamente ho sempre cercato di dar meno problemi possibili sotto quel punto di vista. 

Ma io rimarrei veramente male se invitassi gente da me, cucinassi e per X motivi non mangiassero quanto da me preparato quando avrei potuto risolvere la questione chiedendo prima. 

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Hinzelmann
21 minutes ago, nowhere said:

Ma io rimarrei veramente male se invitassi gente da me, cucinassi e per X motivi non mangiassero quanto da me preparato quando avrei potuto risolvere la questione chiedendo prima. 

Dipende anche da quanta gente inviti, chiaramente fino a 4 persone tutto è più semplice e può essere "familiare" ( fatta l'eccezione per le famiglie di integralisti cristiani alla Delrio in cui ci sono già 6 figli )  ma oltre questi numeri non è che puoi chiedere ad ognuno

Semmai c'è da dire che molte persone - non sbagliando - quando superano questo numero dirottano l'invito al ristorante o alla pizzeria

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30 minutes ago, Hinzelmann said:

difficile pretendere vi sia un numero sufficiente di gay borghesi educati ad avere un atteggiamento di superiorità nei confronti del cibo -

Eccomi! Mangio di tutto e se so che mi farà star male mangio poco...io storicamente piaccio solo ai gay vegetariani, che per il cibo in effetti erano un delle palle al piede, e anche uscire a cena -quando le proposte per i vegetariani erano meno varie di adesso- era un'agonia. Non ho nulla contro i vegetariani, ma tra le mie conoscenze femminili vi sono ad esempio più ragazze che preferiscono non mangiare carne, ma non per questo la fanno troppo complicata se non vi è alternativa, proprio perché sono educate; tra gay ho notato più intransigenza.

Certo, se poi si è in una compagnia di amici che si conoscono bene da tempo meglio informarsi sulle preferenze di tutti e cercare di trovare un compromesso.

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2 minutes ago, Hinzelmann said:

Dipende anche da quanta gente inviti, chiaramente fino a 4 persone tutto è più semplice e può essere "familiare" ( fatta l'eccezione per le famiglie di integralisti cristiani alla Delrio in cui ci sono già 6 figli )  ma oltre questi numeri non è che puoi chiedere ad ognuno

Si ma non è che quando chiedi stai dicendo all'ospite di farsi un'ordine alla carta come fosse al ristorante eh.

Chiedere non equivale a dire "ordina cosa vuoi mangiare", semplicemente si propone un menù solo per controllare che non ci siano grossi problemi di gusti.

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17 hours ago, FreakyFred said:

Per esempio una cosa che io trovo particolarmente offensiva, ma che vedo capitare intorno a me veramente molto spesso, è che gli ospiti facciano "i capricci" a tavola.

Perché sei meridionale e ti offendi se la gente non mangia quel che cucini.

In linea di massima capisco il tuo fastidio, però dai, se ci si sforza di fare una cena tanto vale informarsi se qualcuno ha esigenze particolari...poi ecco, quando hai evitato di preparare alle persone cose che "non possono mangiare" quel che c'è se lo fanno pure andar bene. Poi come tu stesso noti anch'io ho visto molte persone che non sanno usare le posate, ma mi pare secondario; altre volte il padrone di casa ha raccolto un tozzo di pane caduto e l'ha rimesso sul tavolo...ecco, già più fastidioso. La cosa più sgarbata fatta da un ospite al mio desco è stata di tagliarsi le unghie a tavola dopo cena e no, non è più stato invitato 🙂 

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Hinzelmann
11 minutes ago, nowhere said:

Si ma non è che quando chiedi stai dicendo all'ospite di farsi un'ordine alla carta come fosse al ristorante eh.

Non ho detto questo ma in una cena numerosa, se faccio per dire Schopy si porta un +1, che lui stesso poco conosce ed a cui io neanche posso chiedere...e lui mi dice che mangia tutto e non ci sono problemi, non considerando che come al suo solito è incappato in un erbivoro, perchè piace a loro per motivi imperscrutabili

Senza colpa di nessuno, abbiamo un problema...sui grandi numeri le probabilità aumentano, quel che conta è la gradevolezza della cena ma dopo qualche insuccesso può venir da dire: Sai che? andiamo al ristorante, almeno ognuno ordina quel che vuole

Allo stesso è più facile fra gay pescare in ambienti diversificati ( ho pranzato con più gay che usavano il cucchiaio per mangiare gli spaghetti, che etero...)

Aggiungi il potenziale rapporto problematico con il cibo ed il doppio standard

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9 minutes ago, marco7 said:

Le unghie dei piedi o delle mani @schopy ?

Delle mani, ma tanto è bastato direi.

6 minutes ago, Hinzelmann said:

ho pranzato con più gay che usavano il cucchiaio per mangiare gli spaghetti, che etero

Tolleriamo...anche se no, pazienza il risotto, ma spaghetti col cucchiaio non si può vedere.

 

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Hinzelmann
5 minutes ago, schopy said:

Tolleriamo...anche se no, pazienza il risotto, ma spaghetti col cucchiaio non si può vedere.

 Chi mangia lo spaghetto con il cucchiaio sa di avere una mancanza e spesso si scusa

Ovviamente l'ho messo in difficoltà non sapendo e non volendo e d'altronde è comprensibile che una persona invitata non ti dica in prima battuta "non sono capace di magiare gli spaghetti" però fra gay mi è capitato anche questo.

Ti dirò che no...non pensi al fatto che "non si può vedere" anche perchè vedi una persona che sta a disagio e cerca di sfangarla

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Considerando che sono un pessimo invitato per chi ama cene formali perché mangio la carne con le mani e in assenza di pane posso far scarpetta col dito (no, non lecco i piatti, quello solo quando sono da solo), quando organizzo cene mi piace il classico fuori moda all'italiana spinto, da copertina di rivista dell'epoca, con posateria basic (cristalleria anni 70, piatti Laveno). 

Devo dire che posso permettermi di giocare con i cliché d'epoca perché non ho mai avuto modo di fare cene formali. Se al tavolo c'è qualche sconosciuto, sicuramente è un partner nuovo di un amico, o un amico di amico aggiunto e, si sa, la cena è lo specchio di ciò che siamo come gruppo. Una sorta di prova del fuoco, se la superi e ti diverti allora sei dei nostri. 

Il bon ton e le varie posaterie le accetterei unicamente avessi una servitù che me li gestisca. Insomma, non è il padrone di casa a doversi occupare di tali cose altrimenti passa per un poveraccio che, appunto, emula Cortesie per gli ospiti . 

E poi negli stellati oggi si fa la scarpetta e si è pure invitati a farlo, che Csaba si adegui, cazzo! (cit.) 

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2 hours ago, Hinzelmann said:

Ti dirò che no...non pensi al fatto che "non si può vedere" anche perchè vedi una persona che sta a disagio e cerca di sfangarla

Non glielo farei pesare, ma non è che occorrano grandi abilità per arrotare gli spaghetti...mi sa che ho ricevuto un'educazione più rigida di quanto mi renda conto 😅

19 minutes ago, Ghost77 said:

E poi negli stellati oggi si fa la scarpetta e si è pure invitati a farlo, che Csaba si adegui, cazzo! (cit.) 

Facciamo che usiamo sempre il pane per la scarpetta?

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2 hours ago, Hinzelmann said:

Non ho detto questo ma in una cena numerosa,

In una cena numerosa tendi a fare piatti di facile preparazione ed universalmente mangiabili dal 99% del genere umano (salvo appunto disposizioni diverse in base a vegetariani/vegani/gente allergica).
Anche perché per cene numerose non sei manco attrezzato, non sei un ristorante.

E, ovviamente, salvo cene "particolari" tipo chessò i cenoni per le feste comandate, se sei tutta quella gente tendi ad andare al ristorante non tanto per accontentare tutti, ma perché appunto hai un problema logistico in cucina.

Poi boh raga, io sinceramente non capisco quali capricci vi facciano i vostri amici.

Tolte le allergie, i vegetariani ed i vegani, io il massimo che ho visto è stato gente che ha dichiarato di non gradire i funghi, le lumache, alcuni formaggi, alcuni pesci cotti o crudi (tipo il salmone o il tonno).
Ma non mi son sembrate cose che hanno mai messo in crisi qualcuno.
 

Poi la storia del riso... boh, cioè se hai un servizio di posate il problema non è certamente se una persona mangia con la forchetta o con il cucchiaio, visto che tendenzialmente avrai entrambi perché presumo che tu durante la tua vita in casa avrai modo di mangiare sia piatti cucinati con la forchetta che col cucchiaio.
 

Io penso semplicemente che se una persona c'ha l'ansia sociale nell'invitare la gente a cena a casa... non le facesse, ma certamente non si può manco mettere in croce gli ospiti.

Perché se chi organizza la cena non vuole rotture di bolas, figurati chi la cena poi si trova costretto a mangiarla come può sentirsi.
Non è solo il padrone di casa ad avere ansie eh, pure l'ospite vorrebbe non creare problemi.

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Hinzelmann
4 minutes ago, schopy said:

ma non è che occorrano grandi abilità per arrotare gli spaghetti..

In molti paesi del sud in ambienti popolari la pasta lunga viene spezzata, una volta uno mi spiegò poi di essere stato cresciuto dalla nonna che era ossessionata dall'idea che il nipote soffocasse con il cibo, per cui per tutta l'infanzia e l'adolescenza aveva mangiato solo carne macinata e pastina da brodo asciutta

Ammetto di aver conosciuto persone strane😅

D'altronde @Ghost77 a suo modo non mi pare rientri esattamente nella normalità statistica ( scarpetta con le dita e piatti di una ditta chiusa nel 1956 )

12 minutes ago, nowhere said:

E, ovviamente, salvo cene "particolari" tipo chessò i cenoni per le feste comandate, se sei tutta quella gente tendi ad andare al ristorante non tanto per accontentare tutti, ma perché appunto hai un problema logistico in cucina.

Io sono stato educato al fatto che per le feste comandate non si va mai al ristorante, ad dire il vero non so neanche il senso di questa regola ma il concetto di problema logistico in cucina non viene preso in considerazione

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FreakyFred
7 hours ago, Almadel said:

Io soffro di una profonda avversione per svariati ingredienti comuni (tra tutti il formaggio)

L'avversione per il formaggio ce l'ho anch'io. Indovina un po'? Non ne informo mai nessuno.

E questo non mi causa alcuna difficoltà, perché in un pranzo di solito ci sono almeno due o tre portate. A meno che non sia un intero pranzo a base di formaggi stagionati, qualcosa che mangio la troverò. Se invece ho un problema così grave che c'è il rischio serio che venga a cena e non mangi niente... mi tocca declinare gli inviti. 

E per rispondere anche a quello che diceva Schopy, ovviamente stiamo parlando di gruppi di persone. Se invito solo te io mi informo di tutti i tuoi gusti per cercare di farti stare bene. Se invito dodici persone, ma non esiste proprio che domandi a tutti dei loro gusti, non è che posso impazzire. 

Il massimo che faccio è dire "se hai problemi porta qualcosa tu", così sono tutti contenti.

Perché sembra qui sfuggervi una faccenda pratica fondamentale: se inviti dodici persone, *non puoi* tenere conto delle esigenza alimentari di tutti, tanto più che è sempre più frequente che ce ne siano due o tre che non mangiano davvero niente. Mi ricordo quando mio fratello invitò a cena degli amici e ci fu una ragazza che ruppe il cazzo per tre giorni sul menù perché non le piaceva niente. Dopo che finalmente giunsero ad un accordo, tutto fatto per lei... alla fine lei senza dire nulla si portò il cibo da casa e non mangiò niente lo stesso.

È molto semplice, principi di vita in società: quando si sta nei gruppi si fanno delle rinunce e ci si adatta al gruppo, è questo il principio dell'etichetta. Se non vuoi adattarti, o anche solo se non puoi, effettivamente la scelta migliore è astenersi dal partecipare a queste occasioni.

Edited by FreakyFred
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1 hour ago, Hinzelmann said:

piatti di una ditta chiusa nel 1956

La Laveno è molto ricercata per le cene country chic, pensa che pure il mio compagno ne è fissato, e lo abbiamo scoperto casualmente senza alcuna contaminazione l'uno dall'altro. Sono i classici piatti del servizio buono della nonna, in ceramica bianca e bordino dorato, spesso accompagnati da zuppiere ed antipastiere di varia foggia. Per un pasto più informale ed estivo vanno meglio gli arcopal Veronica, dei piatti vecchi ma senza tempo in vetro. 

Sì, siamo proprio froci nell'animo. 

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FreakyFred
4 hours ago, nowhere said:

Ma io rimarrei veramente male se invitassi gente da me, cucinassi e per X motivi non mangiassero quanto da me preparato quando avrei potuto risolvere la questione chiedendo prima. 

E infatti, e qui attenzione perché vado veramente in acque reazionarie e fasciste... anche se non ti fa impazzire quello che ti offrono, dovresti mangiarlo lo stesso.

È sempre cibo, è commestibile, e per di più te lo stanno regalando: non muore nessuno. Ci vuole veramente un ottimo motivo per rifiutare completamente il cibo quando si viene invitati, appunto perché è offensivo. Tipicamente è una cosa che fanno i bambini, perché non hanno educazione. 

45 minutes ago, nowhere said:

Poi la storia del riso... boh, cioè se hai un servizio di posate il problema non è certamente se una persona mangia con la forchetta o con il cucchiaio, visto che tendenzialmente avrai entrambi perché presumo che tu durante la tua vita in casa avrai modo di mangiare sia piatti cucinati con la forchetta che col cucchiaio.

Ma non li metto a tavola entrambi per il risotto. Metto quello che di default va usato per il risotto, che è la forchetta. Se a te non va bene... dovresti fartelo andar bene lo stesso, per non dare un fastidio completamente gratuito.

Edited by FreakyFred
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23 minutes ago, Hinzelmann said:

Io sono stato educato al fatto che per le feste comandate non si va mai al ristorante, ad dire il vero non so neanche il senso di questa regola ma il concetto di problema logistico in cucina non viene preso in considerazione

Io lo prendo in considerazione perché sei tu che stai parlando di cene con tante persone.
E le cene con tante persone le risolvi facendo piatti semplici ed easy da cucinare in grandi quantità.

13 minutes ago, FreakyFred said:

E infatti, e qui attenzione perché vado veramente in acque reazionarie e fasciste... anche se non ti fa impazzire quello che ti offrono, dovresti mangiarlo lo stesso.

È sempre cibo, è commestibile, e per di più te lo stanno regalando: non muore nessuno. Ci vuole veramente un ottimo motivo per rifiutare completamente il cibo quando si viene invitati, appunto perché è offensivo. Tipicamente è una cosa che fanno i bambini, perché non hanno educazione. 

E infatti concordo con te che buona educazione sarebbe mangiarlo lo stesso e non lasciarlo nel piatto.
Ma vedi,  non puoi far l'esempio con un regalo, perché puoi ricevere un regalo che non ti piace, ringraziare per il pensiero, poi schiaffarlo in un angolo remoto della casa perché non lo userai mai o ri--regalarlo a tua volta.
Col cibo non puoi farlo, perché lo devi mangiare lì sul momento.
Inoltre non trovo neanche carino bollare i gusti altrui come capricci, a meno che non siano pretese allucinanti  che però, ripeto, non ho mai sentito in vita mia sinceramente.

Secondo me abbiamo semplicemente due percezioni totalmente diverse sull'argomento: per te è una scocciatura pensare ai bisogni dell'ospite perché è l'ospite che deve adattarsi a te, a me mette a disagio il pensiero che un ospite possa trovarsi male o sia costretto a far buon viso a cattivo gioco pur trovandosi male.

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Hinzelmann
32 minutes ago, nowhere said:

Io lo prendo in considerazione perché sei tu che stai parlando di cene con tante persone.

Come ha spiegato anche Freakyfred il problema è delle 12 persone che si devono adattare e ( per come sono stato educato io ) il problema nel caso di "feste comandate" non sarebbe neanche aggirabile col ristorante.

32 minutes ago, nowhere said:

Col cibo non puoi farlo, perché lo devi mangiare lì sul momento.

Diciamo che quantomeno dovresti assaggiarlo e mostrare un minimo di apprezzamento per il lavoro di chi ti ha invitato, non hai l'obbligo di svuotare il piatto...anzi il famigerato "buon appetito" non andrebbe detto proprio perchè neanche è del tutto conveniente incoraggiare a mangiare in modo sovrabbondante

Il problema diciamo è che questo atteggiamento di "padronanza e superiorità" nei confronti del cibo non può essere dato per scontato, sicuramente esiste una tradizione popolare della convivialità che va in senso contrario ( l'abbuffata come modo di far festa, l'abbondanza fra ceti che faticavano a mettere insieme pranzo e cena etc )

Il tormentone di Csaba nasce dal cozzo di queste due culture, che però al di là della falsità della trasmissione esiste, è vero

Altro discorso è rifiutare il cibo, questo cozza contro entrambe le culture anzi al sud se cerchi solo di sopravvivere limitando l'abbuffata ad ogni portata si riproporrà una sorta di "sceneggiata" in cui il fatto di non mangiare a sufficienza ti sarà fatto pesare quasi come un delitto di lesa maestà.

Edited by Hinzelmann
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