Jump to content

George Floyd e #BlackLivesMatter


Recommended Posts

3 minutes ago, Paedicator1987 said:

Comunque, se la polizia USA è brutale, non è brutale solo con i Negri (lo scrivo con l'iniziale maiuscola come hanno fatto Almadel e Mario194 sperando così di non essere rimproverato).

Dal sito della Repubblica - il giornale - <Ancora polizia nella bufera negli Stati Uniti. Questa volta a sollevare indignazione è un caso avvenuto nei giorni scorsi nello Utah, a Salt Lake City. Una donna ha chiamato la polizia perché suo figlio autistico aveva una crisi e urlava a squarciagola. Gli agenti giunti sul posto hanno intimato al ragazzo di 13 anni di mettersi a terra e poi, non ascoltati, hanno aperto il fuoco, colpendo il teenager diverse volte. Ora il ragazzo si trova ricoverato in ospedale e le sue condizioni sono definite gravi dai medici.
L'episodio è avvenuto venerdì. La mamma, Golda Barton, ha raccontato alla tv Kutv di aver chiamato il 911 chiedendo assistenza d'emergenza per un caso di salute mentale, perché suo figlio Linden Cameron, che soffre di sindrome di Asperger, stava avendo una crisi. La donna ha detto di aver spiegato alla polizia che il tredicenne era disarmato e che non era in grado di controllare le proprie reazioni, per questo aveva bisogno di essere portato in ospedale. Sul posto sono arrivati due poliziotti, che le hanno chiesto di aspettare fuori casa. Lei dice di averli sentiti gridare "buttati a terra" a suo figlio e di aver udito diversi colpi di pistola.
Il tredicenne ha ferite a una spalla, a entrambe le caviglie, all'intestino e alla vescica e si trova ricoverato in ospedale. La polizia di Salt Lake City ha spiegato di essere stata chiamata per un problema psichico violento che riguardava un ragazzo armato e che l'adolescente è scappato a piedi ed è stato colpito da un agente dopo un breve inseguimento. Secondo i media locali, però, nessuna arma è stata trovata sul luogo dell'accaduto. Il sindaco, Erin Mendenhall, ha chiesto un'inchiesta per fare chiarezza sull'accaduto. Le indagini degli inquirenti si stanno ora concentrando sulle telecamere attaccate alle divise dei due agenti.>

Di certo ora possiamo affermare che la polizia è brutale anche con i portatori di disabilità.

  • Replies 556
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • schopy

    68

  • Uncanny

    65

  • Bullfighter4

    62

  • Paedicator1987

    53

  • 2 months later...
  • 2 months later...
13 minutes ago, metalheart said:

Non so se è proprio in topic, ma Coca Cola, vittima di campagne di capitalism-bashing da sempre, ci dimostra che possono essere proprio le multinazionali a svolgere un ruolo encomiabile nella lotta al razzismo

Quindi basta darsi una verniciata di rispettabilità e tutto è perdonato? Il fatto che in Messico milioni di persone consumino più Coca Cola che acqua (con danni in termine di salute pubblica incalcolabili) è secondario a "cercheremo di essere less white"? 😄 Da un lato mi affascinano il rainbow washing, il green washing ed ora il black washing delle grandi corporates, dall'altro mi inquietano moltissimo 😱

Perché sono un filo paranoico, e temo sempre siano strategie che si utilizzano per farsi perdonare qualcosa di poco pulito.

1 hour ago, metalheart said:

Non so se è proprio in topic, ma Coca Cola, vittima di campagne di capitalism-bashing da sempre, ci dimostra che possono essere proprio le multinazionali a svolgere un ruolo encomiabile nella lotta al razzismo

È ammirevole la tua perseveranza nel tentare di scatenare flame atteggiandoti quanto più possibile a "woke" della situazione, davvero 

Aspetti che qualcuno arrivi a contestare questo approccio SJW e di identity politics alle questioni per poi metterti a generalizzare sui "maschi bianchi gay privilegiati" insensibili e incapaci di solidarizzare, magari citando una dark room e il chem sex nel mezzo

Non c'è neanche bisogno di dire quanto ciò che è mostrato nelle immagini sia demenziale, razzializzante e razzista

Comunque ammetto che "capitalism bashing" mi ha fatto ridere, lol

La Coca Cola è una multinazionale che fonda il suo business sullo sfruttamento dei lavoratori (che il più delle volte non sono esattamente bianchi caucasici) e delle risorse idriche e ambientali nei paesi in via di sviluppo e sottosviluppati. Fra i maggiori attori del neocolonialismo

Pero ehi, dice ai suoi dipendenti americani di essere "meno bianchi", ammirevole allora

Poi vabbè, il tuo è un bait quindi neanche dovrei commentare troppo seriamente

Edited by Uncanny
46 minutes ago, metalheart said:

Sì ma è abbastanza palese che fossi sarcastico

Visto il tenore medio dei tuoi post su questo forum direi che proprio abbastanza palese non fosse. Comunque sempre meglio mettere le cose in chiaro 

 

Giusto per aggiungere qualcosa di interessante alla discussione, va rilevato come i governi e gli intellettuali europei stiano cominciando a manifestare ostilità e parlare apertamente della minaccia che comporta l'importazione delle identity politics americane e tutto ciò che rientra nell'ideologia della "woke left", inclusa la nefasta critical race theory.

La Francia è capofila in questa opposizione. 

Il ministro dell'educazione francese Blanquer ha dichiarato: 

"There is a fight to be waged against an intellectual matrix coming from American universities and intersectional theses, which want to essentialize communities and identities, at the antipodes of our republican model which, for its part, postulates equality between human beings, independently of their characteristics of origin, sex, religion."

Blanquer went on to say that such ideologies are a "breeding ground for a fragmentation of our society and a vision of the world which converges with the interests of the Islamists" 

Lo stesso presidente Macron ha messo in guardia dalla minaccia che rappresentano "certain social science theories entirely imported from the United States" 

A novembre si era anche espresso contro la copertura dei media americani degli attacchi terroristi islamisti in Francia, dicendo: 

 "When I see... journalists who write in a country that is the heir to the Enlightenment and the French Revolution — when I see them legitimizing this violence, and saying that the heart of the problem is that France is racist and Islamophobic, then I say the founding principles have been lost" 

Poi ha dichiarato che i media americani non comprendono il concetto di laïcité, secolarismo e di separazione fra chiesa e stato.

“There is a sort of misunderstanding about what the European model is, and the French model in particular,” Macron said. “American society used to be segregationist before it moved to a multiculturalist model, which is essentially about coexistence of different ethnicities and religions next to one another" 

Macron ha descritto il modello francese come “universalista, non multiculturalista”.

“In our society, I don’t care whether someone is Black, yellow or white, whether they are Catholic or Muslim. A person is first and foremost a citizen.

Il New York Times, sebbene chiaramente tendenzioso e simpatetico delle identity politics americane, fornisce una buona panoramica in quest'articolo, riportando anche il punto di vista degli intellettuali francesi: 

https://www.nytimes.com/2021/02/09/world/europe/france-threat-american-universities.html

Altre fonti di quanto riportato: 

https://www.dailywire.com/news/french-president-macron-woke-social-science-theories-entirely-imported-from-u-s-are-eroding-france

https://www.theguardian.com/world/2020/nov/16/macron-france-foreign-media-new-york-times

 

Si potrebbe poi fare anche un discorso sul Regno Unito e altri paesi, anche se lì l'ostilità alle ideologie americane non è ancora così manifesta ed esplicita come in Francia. Ad esempio la ministra delle pari opportunità inglese Kemi Badenoch - nera di origini nigeriane, per inciso - ha preso posizione contro la critical race theory e la sua diffusione con scopo di indottrinamento nel sistema educativo: 

"We do not want teachers to teach their white pupils about white privilege and inherited racial guilt. Let me be clear that any school that teaches those elements of critical race theory as fact, or that promotes partisan political views such as defunding the police without offering a balanced treatment of opposing views, is breaking the law.”

Edited by Uncanny

No, non esistono.

Il fatto che i neri e i gay siano discriminati non significa che i bianchi e gli etero siano privilegiati. Essere trattati normalmente in modo neutro non significa essere detentori di privilegi. Libertà e diritti non sono un gioco a somma zero per cui a discriminazione da un lato corrisponde privilegio dall'altro. La retorica del privilegio sposta il focus dalla categoria discriminata e svantaggiata alla generalità trattata in modo normale bollandola come "privilegiata" e colpevolizzandola. Si finisce così nel conflitto identitario che piace tanto ai sostenitori delle identity politics, il nemico non è più il maschilista razzista omofobo etc. ma il maschio bianco etero in quanto tale. 

Come giustamente dicono i francesi tutto ciò non porta ad altro che a frammentazione e divisione sociale, con comunità e identità che vengono essenzializzate e messe in opposizione fra loro. 

Parlare di privilegio bianco alimenta il classismo verso i bianchi poveri come rilevato da studi sulle sue implicazioni. Parlare di privilegio bianco orizzontalizza il conflitto sociale, marginalizzando dal discorso l'analisi di classe che è quella di maggior e fondamentale rilievo. 

In Regno Unito coloro che hanno meno opportunità di accedere all'istruzione universitaria sono i giovani bianchi poveri appartenenti alla working class, solo il 13% vi accede. In confronto fra i poveri non bianchi la percentuale è molto più alta con ad esempio il 59% i neri che accedono all'istruzione universitaria.

https://www.bbc.com/news/education-55804123

Esiste un problema sociale enorme relativo ai ragazzi bianchi poveri cresciuti nelle ex città industriali da decenni in declino, come quelle nel Nord dell'Inghilterra. 

Eppure a sentir parlare di "privilegio bianco" sembrerebbe tutt'altro. È un concetto totalmente fuorviante e fallace, foriero di conflitti e divisioni. 

Si e' un privilegio relativo che lo percepisci solo,se sei gay o nero. Non e' un privilegio assoluto che lo percepisci sia se sei bianco che se sei nero.

Forse e' un privilegio relativo che esiste principalmente sul gruppo dei pianche rispetto al gruppo dei neri in quanto esistono neri piu' privilegiati di alcuni bianchi.

Non ha proprio senso parlare di privilegio di chi non è discriminato ed è trattato neutralmente, ha senso parlare di discriminazione di chi è discriminato e basta

In sintesi: 
- trattamento di sfavore (bias negativo) = discriminazione 
- trattamento neutro (nessun bias) = né discriminazione né privilegio 
- trattamento di favore (bias positivo) = privilegio

Un bianco o un etero non riceve un trattamento di favore, semplicemente riceve un trattamento neutro in cui il colore della pelle o l'orientamento sessuale non vengono considerati nei processi cognitivi che portano a formulare i propri giudizi. Privilegio sarebbe pensare "ah è bianco ed etero, quindi lo tratterò in modo speciale proprio per questo" ma così non accade. 

Io penso che siano concetti piu' applicabili agli usa o alle banlieu francesi che alla germania o la svizzera dove non esitono i quartieri neri o quartieri di immigrati.

L'espressione privilegio bianco va presa per quel che e'.  Anche se diciano bianco o nero sono formulazioni errate se prese letteralmente in quanto nessuno ha la pelle bianca o nera. Ce l'ha chiara o scura ma non bianca o nera.

allo stesso modo privilegio bianco vuol dire vantaggio rispetto a un nero e nulla di piu'.

38 minutes ago, Uncanny said:

 

In Regno Unito coloro che hanno meno opportunità di accedere all'istruzione universitaria sono i giovani bianchi poveri appartenenti alla working class, solo il 13% vi accede. In confronto fra i poveri non bianchi la percentuale è molto più alta con ad esempio il 59% i neri che accedono all'istruzione universitaria.

https://www.bbc.com/news/education-55804123

Esiste un problema sociale enorme relativo ai ragazzi bianchi poveri cresciuti nelle ex città industriali da decenni in declino, come quelle nel Nord dell'Inghilterra. 

Eppure a sentir parlare di "privilegio bianco" sembrerebbe tutt'altro. È un concetto totalmente fuorviante e fallace, foriero di conflitti e divisioni. 

Questo passaggio mi ha incuriosito molto, sopratutto la scelta del termine “ meno opportunità di accedere all’istruzione universitaria”. 
Ho letto l’articolo ( e gli altri 4 o 5 sempre sull’argomento) e non ho trovato nulla che dicesse “ meno opportunità di accedere all’istruzione universitaria”, ma più un discorso di “ i bianchi poveri si iscrivono alle università molto meno dei poveri asiatici e neri per molti motivi: culturali, poca fiducia in un futuro lavorativo, etc.

Il collegamento fra la situazione descritta nell’articolo che hai citato con il white privilege lo hai fatto tu.

43 minutes ago, marco7 said:

Anche se diciano bianco o nero sono formulazioni errate se prese letteralmente in quanto nessuno ha la pelle bianca o nera.

Infatti anche "bianco" e "nero" sono categorizzazioni che lasciano molto il tempo che trovano, che se non fosse per una questione di semplicità eviterei io in primis. Ma farò uno sforzo e cercherò di evitarle quando possibile. 

"Bianco" è sia l'italiano sia l'albanese. Eppure l'albanese specie in passato ha subito la stessa discriminazione di un africano subsahariano, un "nero". 

Un arabo come lo consideriamo? Bianco o nero? E un siciliano con la carnagione uguale o più scura di quella dell'arabo? Bianco o nero? 

Un giapponese o un cinese rientra fra i "bianchi"? Ce l'ha il "privilegio bianco" lui? 

Un indiano dell'India meridionale dalla pelle scurissima alla pari di quella di un africano subsahariano è un "nero"? 

L'apice della demenza comunque è quando sento un americano parlare di "white culture", lì davvero mi cascano non solo le braccia ma anche le palle e le gambe

28 minutes ago, Bullfighter4 said:

Ho letto l’articolo ( e gli altri 4 o 5 sempre sull’argomento) e non ho trovato nulla che dicesse “ meno opportunità di accedere all’istruzione universitaria”, ma più un discorso di “ i bianchi poveri si iscrivono alle università molto meno dei poveri asiatici e neri per molti motivi: culturali, poca fiducia in un futuro lavorativo, etc.

Il collegamento fra la situazione descritta nell’articolo che hai citato con il white privilege lo hai fatto tu.

I bianchi poveri non sono oggetto di campagne di inserimento mirate a differenza degli appartenenti a minoranze etniche. Giusto negli ultimissimi anni ci si è cominciati ad accorgere del problema

Comunque per essere più chiaro avrei dovuto dire che i giovani bianchi della working class hanno "meno opportunità (lavorative e culturali) che disincentivano l'accesso all'istruzione universitaria" 

Il collegamento sul "white privilege" era per evidenziare che in realtà non esiste affatto e che è un concetto fuorviante, altrimenti non ci sarebbe questo problema specifico dei giovani bianchi poveri. La reale determinante di privilegio è la ricchezza

Edited by Uncanny
31 minutes ago, Uncanny said:

Infatti anche "bianco" e "nero" sono categorizzazioni che lasciano molto il tempo che trovano, che se non fosse per una questione di semplicità eviterei io in primis. Ma farò uno sforzo e cercherò di evitarle quando possibile. 

"Bianco" è sia l'italiano sia l'albanese. Eppure l'albanese specie in passato ha subito la stessa discriminazione di un africano subsahariano, un "nero". 

Un arabo come lo consideriamo? Bianco o nero? E un siciliano con la carnagione uguale o più scura di quella dell'arabo? Bianco o nero? 

Un giapponese o un cinese rientra fra i "bianchi"? Ce l'ha il "privilegio bianco" lui? 

Un indiano dell'India meridionale dalla pelle scurissima alla pari di quella di un africano subsahariano è un "nero"? 

L'apice della demenza comunque è quando sento un americano parlare di "white culture", lì davvero mi cascano non solo le braccia ma anche le palle e le gambe

I bianchi poveri non sono oggetto di campagne di inserimento mirate a differenza degli appartenenti a minoranze etniche. Giusto negli ultimissimi anni ci si è cominciati ad accorgere del problema

Comunque per essere più chiaro avrei dovuto dire che i giovani bianchi della working class hanno "meno opportunità (lavorative e culturali) che disincentivano l'accesso all'istruzione universitaria" 

Il collegamento sul "white privilege" era per evidenziare che in realtà non esiste affatto e che è un concetto fuorviante, altrimenti non ci sarebbe questo problema specifico dei giovani bianchi poveri. La reale determinante di privilegio è la ricchezza

E’ un concetto fuorviante quando viene estremizzato e diventa quasi comico, su questo ti posso dare ragione. Sul fatto che il white privilege non esista per niente negli USA invece mi lascia perplesso.
Ovviamente capisco ( ma non condivido) i tuoi ragionamenti. Tu parti dall’ assunzione che se la maggiorparte della popolazione viene trattata “ normalmente “ ( concetto un po’ ambiguo e molto vago), quelli che vengono trattati male non possono a lamentarsi che la controparte abbia un trattamento speciale. Questo tuo modo di vedere il problema a me sembra solo una scusa per legittimare la tua posizione. Ma è una tua opinione ( legittima), ma ne parli come se abbia un valore assoluto per tutti. Mi sembra giocare con le parole e sul significato di privilegio. 

6 hours ago, Uncanny said:

La retorica del privilegio che impieghi quando parli di "white privilege" e di "maschio bianco cis privilegiato" è parte della critical race theory

Credo sia proprio l'impostazione del problema a lasciarmi perplesso; da gay io ho subito delle discriminazioni, ma non ho mai pensato al "privilegio del maschio cis etero", piuttosto mi sono detto "lo fossi anch'io, mi sarebbe più semplice inserirmi".

Un po' diverso il discorso del "white privilege" negli Usa; credo sia una retorica inevitabile in un Paese con un passato segregazionista...in Europa non abbiamo un passato recente di schiavitù o anche solo di discriminazione attiva di una fetta di popolazione su base etnica.

 

5 hours ago, Bullfighter4 said:

Tu parti dall’ assunzione che se la maggiorparte della popolazione viene trattata “ normalmente “ ( concetto un po’ ambiguo e molto vago), quelli che vengono trattati male non possono a lamentarsi che la controparte abbia un trattamento speciale. Questo tuo modo di vedere il problema a me sembra solo una scusa per legittimare la tua posizione. Ma è una tua opinione ( legittima), ma ne parli come se abbia un valore assoluto per tutti. Mi sembra giocare con le parole e sul significato di privilegio. 

Non è giocare con le parole, semplicemente è guardare al significato reale delle parole

C'è una differenza enorme fra il ricevere un trattamento neutrale (assenza bias) e il ricevere invece un trattamento di favore definibile privilegiato (bias positivo) 

La questione non è di poco conto o meramente formale perché determinate impostazioni hanno estese implicazioni sociali 

Parlare di privilegio come ho detto alimenta il conflitto identitario fra comunità essenzializzate e messe in opposizione fra loro, alimenta il classismo verso i bianchi poveri, orizzontalizza il conflitto sociale e via dicendo

5 hours ago, Bullfighter4 said:

Sul fatto che il white privilege non esista per niente negli USA invece mi lascia perplesso.

1 hour ago, schopy said:

Un po' diverso il discorso del "white privilege" negli Usa;

Sono totalmente disinteressato agli USA nella gestione interna delle loro questioni sociali 

Possono dirsi quello che vogliono, davvero non me ne frega niente. Trovo mille volte più interessanti le problematiche sociali della Groenlandia in confronto 

Il problema si pone quando le ideologie che imperversano negli USA fuoriescono dai confini e attecchiscono altrove e in Europa, da qui la mia forte ostilità

Per il resto mi rifaccio alle parole di Blanquer, Macron e gli intellettuali francesi. Non c'è molto altro da aggiungere

12 hours ago, Uncanny said:

La retorica del privilegio che impieghi quando parli di "white privilege" e di "maschio bianco cis privilegiato" è parte della critical race theory

Di "white privilege" oppure "whiteness" non ho mai parlato, concetti troppo legati alla realtà USA

Parlare in termini di privilegi e categorie della realtà italiana, à la useful idiot, può invece essere un male necessario per stimolare riflessioni su altre categorie discriminate come lo sono anche gli omosessuali

4 hours ago, Uncanny said:

Non è giocare con le parole, semplicemente è guardare al significato reale delle parole

C'è una differenza enorme fra il ricevere un trattamento neutrale (assenza bias) e il ricevere invece un trattamento di favore definibile privilegiato (bias positivo) 

La questione non è di poco conto o meramente formale perché determinate impostazioni hanno estese implicazioni sociali 

Parlare di privilegio come ho detto alimenta il conflitto identitario fra comunità essenzializzate e messe in opposizione fra loro, alimenta il classismo verso i bianchi poveri, orizzontalizza il conflitto sociale e via dicendo

Sono totalmente disinteressato agli USA nella gestione interna delle loro questioni sociali 

Possono dirsi quello che vogliono, davvero non me ne frega niente. Trovo mille volte più interessanti le problematiche sociali della Groenlandia in confronto 

Il problema si pone quando le ideologie che imperversano negli USA fuoriescono dai confini e attecchiscono altrove e in Europa, da qui la mia forte ostilità

Per il resto mi rifaccio alle parole di Blanquer, Macron e gli intellettuali francesi. Non c'è molto altro da aggiungere

Essere disinteressati agli USA nella gestione interna delle questioni sociali in un thread chiamato “ George Floyd e il BLM”? 
 

E comunque vai a dire ai gruppi che si sentono oppressi che parlare di privilegio alimenta il conflitto identitario ed alimenta il classismo verso i bianchi poveri ( eh si, in tutto il mondo l’esempio di un gruppo oppresso sono i maschi poveri bianchi). Sai quanto te ne può fregare se tanto ti senti già trattato come un cittadino di serie C. A sto punto preferiscono il rischio di essere trattati da cittadini di serie D ma almeno provano a cambiare la loro situazione.

Se il problema è solo “ che facciano quello che vogliono negli USA, basta che non importino queste ideologie in Europa”, allora in effetti e’ inutile parlarne.
 

 

 

13 minutes ago, Bullfighter4 said:

E comunque vai a dire ai gruppi che si sentono oppressi che parlare di privilegio alimenta il conflitto identitario ed alimenta il classismo verso i bianchi poveri ( eh si, in tutto il mondo l’esempio di un gruppo oppresso sono i maschi poveri bianchi).

Non credo sia questo il punto, ma importare in Europa dei conflitti che qui non esistono -non nei termini degli Usa- potrebbe essere insensato. Qui non abbiamo avuto secoli di schiavitù diretta ad uno specifico gruppo etnico i cui discendenti sono ancora nostri concittadini.

53 minutes ago, schopy said:

Non credo sia questo il punto, ma importare in Europa dei conflitti che qui non esistono -non nei termini degli Usa- potrebbe essere insensato. Qui non abbiamo avuto secoli di schiavitù diretta ad uno specifico gruppo etnico i cui discendenti sono ancora nostri concittadini.

Su questo sono d’accordo ma... vi sentite veramente minacciati personalmente dalle puttanate estremiste delle critical race theories? Perche’ se la risposta è sì significa che avete ben pochi problemi nella vita di tutti i giorni.

Io personalmente mi sento privilegiato quando leggo di white privilege. Privilegiato nel senso che posso fottermene altamente dato che nei fatti pratici non ha NESSUN impatto nella mia vita. 
 

Quale sarebbe il punto, comunque? Perché quello che dice Uncanny viene detto dalla destra qui, più o meno nella stessa maniera.

Edited by Bullfighter4
1 minute ago, Bullfighter4 said:

Su questo sono d’accordo ma... vi sentite veramente minacciati personalmente dalle puttanate estremiste delle critical race theories?

Personalmente no, affatto. Però mi spiace che il dibattito su questi temi anche da noi venga filtrato da una lente che forse va bene per osservare la realtà degli Stati Uniti, ma che da noi non c'entra nulla. 

3 minutes ago, schopy said:

Personalmente no, affatto. Però mi spiace che il dibattito su questi temi anche da noi venga filtrato da una lente che forse va bene per osservare la realtà degli Stati Uniti, ma che da noi non c'entra nulla. 

Su quello infatti sono d’accordo. Ma a parte gli allarmismi ingiustificati, qualcuno veramente crede che il maschio cis etero e’ in pericolo di estinzione😁🤭?

10 minutes ago, schopy said:

Però mi spiace che il dibattito su questi temi anche da noi venga filtrato da una lente che forse va bene per osservare la realtà degli Stati Uniti, ma che da noi non c'entra nulla. 

Eh, vallo a spiegare ai sjw poracci italiani. 

5 minutes ago, Bullfighter4 said:

Ma a parte gli allarmismi ingiustificati, qualcuno veramente crede che il maschio cis etero e’ in pericolo di estinzione😁🤭?

Si, per lo stesso motivo per cui i sjw nostrani piagnucolano di privilegi e cagate varie. 

Tutta sta storia mi ha talmente svangato le palle che non ho che dato che quando son conciliante mi devo comunque sentir dire cagate, ormai mi ritengo direttamente ostile in modo da avere la scusa per non prendere minimamente parte alla questione ed evitare gli esaltati al pari di come evito già terrapiattisti, novax e cattofascisti. 

Inizio quasi a comprendere perché si siano formati palesi movimenti reazionari, come dar loro torto se sostanzialmente sta gente ti appioppa colpe e nefandezze solo per il fatto di esistere. 

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...