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George Floyd e #BlackLivesMatter


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12 minutes ago, Bullfighter4 said:

Io personalmente mi sento privilegiato quando leggo di white privilege. Privilegiato nel senso che posso fottermene altamente dato che nei fatti pratici non ha NESSUN impatto nella mia vita.

Io ho una percezione molto acuta del mio "privilegio bianco"

(e - contestualmente - anche delle mie discriminazioni in quanto "maschio"*)

all'interno della cornice del controllo poliziesco che viene fatto nei "quartieri difficili".

 

A Roma mi è capitato - durante la giunta Alemanno - di essere stato fermato con amici

perché consumavamo alcolici fuori da un locale, cosa proibita.

Nonostante fossimo in otto, la multa è stata comminata all'unico nero del gruppo.

Su di noi "turisti bianchi" hanno evidetemente chiuso in occhio.

 

E lo vedo benissimo anche quando mi fermano di notte per strada credendomi un nordafricano

e come cambiano atteggiamento quando vedono la mia carta di identità.

 

*Cito la "questione di genere" perché nel controllo sociale sulle strade di quartiere

essere "maschio e nero" è la cosa peggiore che ti potrebbe capitare.

Ci sono delle etnie considerate "ipermascoline" (Neri, Nordafricani, Est-Europei)

che moltiplicano l'ostilità che le forze dell'ordine hanno in genere verso i giovani maschi bianchi.

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10 minutes ago, nowhere said:

Inizio quasi a comprendere perché si siano formati palesi movimenti reazionari, come dar loro torto se sostanzialmente sta gente ti appioppa colpe e nefandezze solo per il fatto di esistere. 

Mentre probabilmente fai fatica a comprendere come si siano formati movimenti reazionari formati da quelli che i veri pregiudizi li devono subire veramente.

 

13 minutes ago, Almadel said:

E lo vedo benissimo anche quando mi fermano di notte per strada credendomi un nordafricano

e come cambiano atteggiamento quando vedono la mia carta d'identità 

Tengo a precisare che dove abita Almadel cose di questo tipo accadono anche all'imbrunire se vai a fare la spesa a piedi...

1 minute ago, Bullfighter4 said:

Mentre probabilmente fai fatica a comprendere come si siano formati movimenti reazionari formati da quelli che i veri pregiudizi li devono subire veramente.

Certo perché se faccio quell'affermazione significa che non ho mai subito pregiudizi in quanto donna e lesbica,vero?

Il mio discorso è relativo alle puttanate di contorno che esasperano il dibattito. 

Non sto dicendo che il razzismo non esista, sto dicendo che quando il discorso dalle persone si sposta alle puttanate, è normale che pure quelli nel "mezzo" preferiscano tirarsi indietro nel discorso. 

18 minutes ago, nowhere said:

Certo perché se faccio quell'affermazione significa che non ho mai subito pregiudizi in quanto donna e lesbica,vero?

Il mio discorso è relativo alle puttanate di contorno che esasperano il dibattito. 

Non sto dicendo che il razzismo non esista, sto dicendo che quando il discorso dalle persone si sposta alle puttanate, è normale che pure quelli nel "mezzo" preferiscano tirarsi indietro nel discorso. 

Mi sembra che sia esattamente la mia posizione. Rido degli esaltati stile sjw, e rido degli ultranazionalisti , specialmente quando sono anche gay. Sono entrambe puttanate.

Guarda che nessuno ha mai detto che le donne o le lesbiche non subiscono pregiudizi. Anzi, e’ proprio il concetto di base che se sei maschio e bianco la vita è molto, molto più facile. Non capisco perché sia difficile ammetterlo. 
Ovvio che se sei povero la vita è difficile per tutti, ma poi ovviamente si scende alle tanto decantate puttanate se bisogna veramente analizzare questo.

 

21 minutes ago, schopy said:

Tengo a precisare che dove abita Almadel cose di questo tipo accadono anche all'imbrunire se vai a fare la spesa a piedi...

Capisci che catalogare episodi così come “ essere fermati e lasciati andare senza questioni e’ la normalità, mentre essere fermati ed avere i documenti controllati, e/o perquisiti solo perché non sei bianco e’ la discriminazione” e’ giocare con la parole?

Edited by Bullfighter4
Just now, Bullfighter4 said:

Anzi, e’ proprio il concetto di base che se sei maschio e bianco la vita è molto, molto più facile. Non capisco perché sia difficile ammetterlo. 
Ovvio che se sei povero la vita è difficile per tutti, ma poi ovviamente si scende alle tanto decantate puttanate se bisogna veramente analizzare questo.

Allora ho frainteso come mi hai risposto.

Ma non è che se sei bianco etero la vita è più facile, è se NON lo sei che la vita è più difficile.

Perché ritengo un plus nascere coi soldi, non nascere con una condizione che di per sé sarebbe "neutral".

Non è che urlando in faccia che se sei bianco maschio e cisgender ti devi vergognare come un cane perché sei un privilegiato che risolvi il problema.

Perché non è che son cose che si scelgono alla nascita e ritengo che un dialogo basato su una parità piuttosto che sull'urlare quello e le puttanate di contorno come gli scacchi sono razzisti perché i bianchi muovono sempre per primi, è solo un modo per esasperare il dibattito.

E far girare i coglioni anche a me che ho amici bianchi etero cisgender e non sono dei mostri come ormai è moda definirli

5 minutes ago, nowhere said:

Allora ho frainteso come mi hai risposto.

Ma non è che se sei bianco etero la vita è più facile, è se NON lo sei che la vita è più difficile.

Perché ritengo un plus nascere coi soldi, non nascere con una condizione che di per sé sarebbe "neutral".

Non è che urlando in faccia che se sei bianco maschio e cisgender ti devi vergognare come un cane perché sei un privilegiato che risolvi il problema.

Perché non è che son cose che si scelgono alla nascita e ritengo che un dialogo basato su una parità piuttosto che sull'urlare quello e le puttanate di contorno come gli scacchi sono razzisti perché i bianchi muovono sempre per primi, è solo un modo per esasperare il dibattito.

E far girare i coglioni anche a me che ho amici bianchi etero cisgender e non sono dei mostri come ormai è moda definirli

Ma veramente la gente “ normale” si sente profondamente attaccata da queste retoriche? Perché onestamente a me non è’ mai venuto nessuno a urlarmi in faccia che mi devo vergognare. Al più mi è’ stato consigliato di riflettere su quante discriminazioni ci siano nella nostra società.

Adesso devo mettermi a lavorare dato che l’unico motivo per il quale sono ricco e bianco e’ perché lavoro e i medie genitori erano bianchi anche loro ( vabbe’, mio padre napoletano perciò proprio bianco no 🤭😁)

Just now, Bullfighter4 said:

Ma veramente la gente “ normale” si sente profondamente attaccata da queste retoriche? Perché onestamente a me non è’ mai venuto nessuno a urlarmi in faccia che mi devo vergognare. Al più mi è’ stato consigliato di riflettere su quante discriminazioni ci siano nella nostra società.

Posso parlare solo del mio vissuto e del perché ho letteralmente abbandonato qualsiasi tipo di ambiente lgbtqi e del perché sinceramente allo stato attuale delle cose preferisco vivere in tutta tranquillità in ambienti non politicizzati.
Perché a seconda dell'interlocutore, mi si accusa di essere X o il contrario di X.
Praticamente sono la prova vivente dell'esistenza del gatto di Schroedinger.

E detta sinceramente c'ho problemi molto più basic di sopravvivenza che pensare a 'ste puttanate made in italy.

2 hours ago, Bullfighter4 said:

Essere disinteressati agli USA nella gestione interna delle questioni sociali in un thread chiamato “ George Floyd e il BLM”? 

Il mio interesse infatti è unicamente dovuto al fatto che la questione "George Floyd e BLM" ha avuto un impatto sociale e culturale enorme anche fuori dai confini americani e in Europa

Per fare un altro esempio, non me ne frega niente se gli americani sono fissati con le armi da fuoco. Ma se questa cultura delle armi uscisse dai confini e cominciasse a diffondersi in Italia ed Europa allora comincerei a preoccuparmi molto

2 hours ago, Bullfighter4 said:

E comunque vai a dire ai gruppi che si sentono oppressi che parlare di privilegio alimenta il conflitto identitario ed alimenta il classismo verso i bianchi poveri

I discriminati ovviamente esistono e le discriminazioni vanno combattute. Ciò non ha nulla a che vedere con il parlare di privilegio, che sposta il focus dalla categoria discriminata alla generalità trattata neutralmente colpevolizzandola e alimentando il risentimento nei suoi confronti

Il mio antirazzismo è universalista, non identitarista-essenzialista che non porta a nulla se non ad alimentare le divisioni sociali e paradossalmente il razzismo stesso

2 hours ago, Bullfighter4 said:

eh si, in tutto il mondo l’esempio di un gruppo oppresso sono i maschi poveri bianchi

Quanto si vede che sei americano :D proprio non siete in grado di concepire una prospettiva di classe nell'analizzare le dinamiche e le problematiche sociali

È proprio questo il problema di cui parlo e ciò che in Europa non può e non deve passare

1 hour ago, Bullfighter4 said:

vi sentite veramente minacciati personalmente dalle puttanate estremiste delle critical race theories?

Personalmente relativamente. Sono il tessuto sociale e il dibattito pubblico ad essere minacciati. Queste puttanate portano ad una degenerazione sociale e intellettuale spaventosa che va in ogni modo contrastata. Rimuovono la prospettiva di classe nell'analisi sociale che sta alla base anche e soprattutto delle decisioni politiche nazionali. Chiamalo poco. 

Quando sento Biden dire in relazione alla crisi economico-sociale causata dalla pandemia "Our priority will be Black, Latino, Asian, and Native American owned small businesses, women-owned businesses, and finally having equal access to resources needed to reopen and rebuild" io inorridisco. I criteri nel formulare le misure economiche non sono più l'impatto economico subito e la povertà a prescindere che si sia bianchi, neri, donne, uomini, etero, gay, etc. I criteri sono unicamente le proprie personalissime caratteristiche. Un uomo bianco con le pezze al culo per la pandemia cosa fa? Si deve attaccare?

Comunque curioso che ora fai il distaccato e parli della CRT come di "puttanate estremiste" quando qualche mese fa avevi detto che bisognerebbe parlare anche di "white fragility" e non solo di "white privilege" in risposta a chi ti contraddiceva. Il concetto di "white fragility" è centrale nella CRT e nei "whiteness studies". Lo ha inventato Robin DiAngelo, la stessa dei training per essere "less white" mostrati nel tweet riportato da metalheart da cui è nata questa nuova discussione

1 hour ago, Bullfighter4 said:

Perché quello che dice Uncanny viene detto dalla destra qui, più o meno nella stessa maniera

Vabbè se questo è il livello di discussione a cui aneli... :D 

ABC lo dice anche X e siccome X è brutto e cattivo allora ABC è sbagliato. Un livello di discussione davvero misero

Il mio riferimento comunque è la sinistra universalista, che in Europa fortunatamente ancora sopravvive

Macron e i suoi ministri sono di centro ma esprimono gli stessi concetti

Edited by Uncanny
33 minutes ago, Bullfighter4 said:

Capisci che catalogare episodi così come “ essere fermati e lasciati andare senza questioni e’ la normalità, mentre essere fermati ed avere i documenti controllati, e/o perquisiti solo perché non sei bianco e’ la discriminazione” e’ giocare con la parole?

No, non capisco. Capisco che a volte nelle periferie delle città si preferisce mettere in atto politiche securitarie solo di facciata, e che l'unica volta che ho chiamato i carabinieri per segnalare un pestaggio mi è stato chiesto se potevo gentilmente attenderli proprio DAVANTI a sei ragazzi di colore che stavano picchiando il settimo...

12 minutes ago, Uncanny said:

Il mio interesse infatti è unicamente dovuto al fatto che la questione "George Floyd e BLM" ha avuto un impatto sociale e culturale enorme anche fuori dai confini americani e in Europa

Per fare un altro esempio, non me ne frega niente se gli americani sono fissati con le armi da fuoco. Ma se questa cultura delle armi uscisse dai confini e cominciasse a diffondersi in Italia ed Europa allora comincerei a preoccuparmi molto

I discriminati ovviamente esistono e le discriminazioni vanno combattute. Ciò non ha nulla a che vedere con il parlare di privilegio, che sposta il focus dalla categoria discriminata alla generalità trattata neutralmente colpevolizzandola e alimentando il risentimento nei suoi confronti

Il mio antirazzismo è universalista, non identitarista-essenzialista che non porta a nulla se non ad alimentare le divisioni sociali e paradossalmente il razzismo stesso

Quanto si vede che sei americano :D proprio non siete in grado di concepire una prospettiva di classe nell'analizzare le dinamiche e le problematiche sociali

È proprio questo il problema di cui parlo e ciò che in Europa non può e non deve passare

Personalmente relativamente. Sono il tessuto sociale e il dibattito pubblico ad essere minacciati. Queste puttanate portano ad una degenerazione sociale e intellettuale spaventosa che va in ogni modo contrastata. Rimuovono la prospettiva di classe nell'analisi sociale che sta alla base anche e soprattutto delle decisioni politiche nazionali. Chiamalo poco. 

Quando sento Biden dire in relazione alla crisi economico-sociale causata dalla pandemia "Our priority will be Black, Latino, Asian, and Native American owned small businesses, women-owned businesses, and finally having equal access to resources needed to reopen and rebuild" io inorridisco. I criteri nel formulare le misure economiche non sono più l'impatto economico subito e la povertà a prescindere che si sia bianchi, neri, donne, uomini, etero, gay, etc. I criteri sono unicamente le proprie personalissime caratteristiche. Un uomo bianco con le pezze al culo per la pandemia cosa fa? Si deve attaccare?

Comunque curioso che ora fai il distaccato e parli della CRT come di "puttanate estremiste" quando qualche mese fa avevi detto che bisognerebbe parlare anche di "white fragility" e non solo di "white privilege" in risposta a chi ti contraddiceva. Il concetto di "white fragility" è centrale nella CRT e nei "whiteness studies". Lo ha inventato Robin DiAngelo, la stessa dei training per essere "less white" mostrati nel tweet riportato da metalheart da cui è nata questa nuova discussione

Vabbè se questo è il livello di discussione a cui aneli... :D 

ABC lo dice anche X e siccome X è brutto e cattivo allora ABC è sbagliato. Un livello di discussione davvero misero

Il mio riferimento comunque è la sinistra universalista, che in Europa fortunatamente ancora sopravvive

Macron e i suoi ministri sono di centro ma esprimono gli stessi concetti

Ma guarda che infatti io rido della white fragility perche’, pur essendo un concetto patetico, lo rappresenti abbastanza bene. Io faccio il distaccato sul discorso in generale, non ci perdo il sonno. Tu, apparentemente, ne fai una questione vitale.

Scegli le cose che fanno comodo al tuo discorso, e sorvoli su tutto il resto. A parte che a me Biden non piace particolarmente ( e l’ho sempre detto dall’,inizio), ma secondo te il concetto di dare le stesse possibilità a tutti e’ un concetto sbagliato? Si può discutere all’infinito su come sia attuato, ma dire “ le minoranze negli USA hanno sempre avuto le stesse possibilità di aprire esercizi commerciali” e’ falsa e molto di parte.

Vi da più fastidio la filosofia spiccia degli estremisti sjw, che i pregiudizi. Complimentoni.

16 minutes ago, Bullfighter4 said:

Ma guarda che infatti io rido della white fragility perche’, pur essendo un concetto patetico, lo rappresenti abbastanza bene. Io faccio il distaccato sul discorso in generale, non ci perdo il sonno. Tu, apparentemente, ne fai una questione vitale.

Mo prendere qualsiasi presa di posizione netta e preoccuparsi delle conseguenze di determinati fenomeni significa "non perdere il sonno", annamo bene :D 

La questione è vitale come può essere vitale per qualsiasi attivista o individuo politicamente attivo sostenere o contrastare una determinata causa 

Non è che se uno si preoccupa e si interessa della causa palestinese o della caccia alle balene significa che non faccia altro che pensare a quello non dormendoci la notte, lol 

16 minutes ago, Bullfighter4 said:

Scegli le cose che fanno comodo al tuo discorso, e sorvoli su tutto il resto.

Su cosa avrei sorvolato di grazia? Lol

Ti ho sempre risposto punto per punto, a differenza tua con me

16 minutes ago, Bullfighter4 said:

ma secondo te il concetto di dare le stesse possibilità a tutti e’ un concetto sbagliato?   Si può discutere all’infinito su come sia attuato, ma dire “ le minoranze negli USA hanno sempre avuto le stesse possibilità di aprire esercizi commerciali” e’ falsa e molto di parte.

Mi sfugge il nesso fra "le minoranze negli USA non hanno sempre avuto le stesse possibilità di aprire esercizi commerciali” (cosa vera, eh) e l'allocazione di sostegni economici per la pandemia secondo criteri identitari e non appunto economici 

Anche perché prevedibilmente saranno le minoranze a ricevere in proporzione più di questi sostegni perché mediamente più in difficoltà economicamente. Ma il criterio alla base è pur sempre economico, mica identitario tale per cui il nero che non è in difficoltà viene comunque sostenuto mentre il bianco con le pezze al culo no

Edited by Uncanny
41 minutes ago, Uncanny said:

 

Anche perché prevedibilmente saranno le minoranze a ricevere in proporzione più di questi sostegni perché mediamente più in difficoltà economicamente. Ma il criterio alla base è pur sempre economico, mica identitario tale per cui il nero che non è in difficoltà viene comunque sostenuto mentre il bianco con le pezze al culo no

Di nuovo, prendi quello che fa comodo al tuo discorso, e non accenni ( o non sai) quello che farebbe vacillare le tue teorie.

Le allocazioni di sostegni economici ( o la distribuzione dei vaccini) sono basate sui numeri. Nelle comunità nere e ispaniche i numeri dicono che hanno meno risorse, e accedono meno ai servizi sociali e sanitari. 
Allora, o partiamo dall’assioma che se sono in quelle condizioni perché sono svogliati e non troppo intelligenti, allora ti posso dare ragione. Se invece il punto di partenza e’ : queste comminuta sono servite male perché da sempre sono trattate come cittadini di serie B o C, allora ha più senso.

Ovviamente se pensi che il secondo scenario sia solo vittimismo, allora sono 100% d’accordo con il tuo discorso. 
 

P.S. incuriosito dal tuo riferimento di me che parlavo di white fragility, sono andato a ripescare il mio messaggio:

Ma cosa stai scrivendo? Uscire di casa con il timore fondato di essere trattato diversamente da chi dovrebbe mantenere l’ordine ti sembra normale? Non lo fanno solo il martedì è un weekend al mese.
A questo punto un bianco che nasce senza gambe e braccia può mandare a fare in culo tutti gli afroamericani normodotati perché non è “ privilegiato”? A questo punto allora sopra di lui ci mettiamo il nero senza gambe e senza braccia. 
Ho l’impressione che non abbiate capito una mazza di cosa sia il white privilege.

A questo punto dobbiamo iniziare anche a discutere di white fragility, non solo di privilege. 


 

Ho usato il termite white fragility per prendere in giro le cagate che avevo letto da parte di un utente. Ripeto, SECONDO ME chi è’ intimorito dalla retorica del “ white privilege” non ha capito molto di cosa si stia parlando. Da lì la battuta sul white fragility. Se veramente pensate che la sopravvivenza  dell’uomo bianco etero e’ in serio pericolo, un po’ fragilini lo siete veramente 🤭

Edited by Bullfighter4
17 minutes ago, Bullfighter4 said:

Se veramente pensate che la sopravvivenza  dell’uomo bianco etero e’ in serio pericolo, un po’ fragilini lo siete veramente 🤭

Guarda premesso che io credo di essere piuttosto distante da @Uncanny in quanto a opinioni su questo tema

Non è che sia "in pericolo" solo l'uomo eterosessuale, a San Francisco un papà gay padre di bambini mixed race non è stato ritenuto abbastanza 'diverse' per far parte di un committee di genitori, in una scuola di New York chiedono ai genitori di riflettere a che tipo di "whiteness" corrispondono, con questo grafico che sembra ideato da suprematisti bianchi più che da antirazzisti, in California vogliono adottare un ethnic studies curriculum per le università che è da fuori di testa... minchia mi sentirei fragile pure io fossi negli Stati Uniti lol e sono tutto meno che un 'white supremacist'

15 minutes ago, Bullfighter4 said:

Nelle comunità nere e ispaniche i numeri dicono che hanno meno risorse, e accedono meno ai servizi sociali e sanitari. 

Quello che @Uncanny vuole dire è che noi in Europa non abbiamo il concetto di "comunità".

Noi non ti diamo sostegno economico in base al colore della tua pelle, ma solo in base al tuo reddito

e vi accede il bianco povero tanto quanto il nero povero.

 

Nonostante questo anche la destra nostrana si inventa che i Neri avrebbero "trattamenti privilegiati"

(i famosi "35 euro al giorno", "loro negli hotel e gli Italiani nelle tende", "se li prendono i giudici comunisti poi li liberano")

ma sono tutte invenzioni che non hanno alcun fondamento reale.

 

La situazione statunitense è invece di forte ghettizzazione (e checché ne dica Macron, anche quella francese).

Da voi davvero i quartieri dei neri e degli ispanici hanno meno servizi.

Qui da noi tali quartieri non esistono.

Non esistono nemmeno i "Neri": ci sono i Nigeriani, i Ghanesi, i Senegalesi, gli Ivorensi, i Somali...

ciascuno con culture, religioni e luoghi di ritrovo differenti.

Nemmeno esiste "l'Islam" perché Bengalesi, Pakistani, Marocchini, Siriani, Senegalesi e Albanesi

non frequentano neanche le stesse moschee e hanno idee diverse su qualsiasi cosa.

13 minutes ago, metalheart said:

Guarda premesso che io credo di essere piuttosto distante da @Uncanny in quanto a opinioni su questo tema

Non è che sia "in pericolo" solo l'uomo eterosessuale, a San Francisco un papà gay padre di bambini mixed race non è stato ritenuto abbastanza 'diverse' per far parte di un committee di genitori, in una scuola di New York chiedono ai genitori di riflettere a che tipo di "whiteness" corrispondono, con questo grafico che sembra ideato da suprematisti bianchi più che da antirazzisti, in California vogliono adottare un ethnic studies curriculum per le università che è da fuori di testa... minchia mi sentirei fragile pure io fossi negli Stati Uniti lol e sono tutto meno che un 'white supremacist'

Ma infatti sono esagerazioni. Pensa un po’ che hai usato l’esempio di un papà gay padre di bambini mixed race (problemi così ovviamente non ne esistono dove i gay non vengono manco riconosciuti, non si possono sposare, etc. Pensa un po’ le adozioni). 

Le due storie che hai riportato sono veramente ridicole, ma non sono la norma. E tra l’altro vengono molto ridicolizzate.
 

Non vorrei però mettere sullo stesso piano situazioni al limiti del paradossale ( padre gay con bambini misti vs. lesbiche nere, asiatiche e latine), con le discriminazioni razziali che hanno caratterizzato la storia degli Stati Uniti.

 

 

 


 

22 minutes ago, Almadel said:

Quello che @Uncanny vuole dire è che noi in Europa non abbiamo il concetto di "comunità".

Noi non ti diamo sostegno economico in base al colore della tua pelle, ma solo in base al tuo reddito

e vi accede il bianco povero tanto quanto il nero povero.

 

Nonostante questo anche la destra nostrana si inventa che i Neri avrebbero "trattamenti privilegiati"

(i famosi "35 euro al giorno", "loro negli hotel e gli Italiani nelle tende", "se li prendono i giudici comunisti poi li liberano")

ma sono tutte invenzioni che non hanno alcun fondamento reale.

 

La situazione statunitense è invece di forte ghettizzazione (e checché ne dica Macron, anche quella francese).

Da voi davvero i quartieri dei neri e degli ispanici hanno meno servizi.

Qui da noi tali quartieri non esistono.

Non esistono nemmeno i "Neri": ci sono i Nigeriani, i Ghanesi, i Senegalesi, gli Ivorensi, i Somali...

ciascuno con culture, religioni e luoghi di ritrovo differenti.

Nemmeno esiste "l'Islam" perché Bengalesi, Pakistani, Marocchini, Siriani, Senegalesi e Albanesi

non frequentano neanche le stesse moschee e hanno idee diverse su qualsiasi cosa.

Beh, anche qui gli afroamericani non si mischiano molto con gli Africani ( ne culturalmente, ne socialmente)

Tra l’altro c’è molta discriminazione fra pelli più scure e pelli meno scure. Appena il problema degli immigrati verrà “ risolto” potranno tornare a discriminizzarsi fra di loro. Un po’ come settentrionali e meridionali in Italia.
 

2 hours ago, Bullfighter4 said:

Le allocazioni di sostegni economici ( o la distribuzione dei vaccini) sono basate sui numeri. Nelle comunità nere e ispaniche i numeri dicono che hanno meno risorse, e accedono meno ai servizi sociali e sanitari. 

Le allocazioni di sostegni economici devono essere basate sul reddito a prescindere dalle proprie caratteristiche personali o all'appartenenza ad una determinata comunità

Poi solo il 30% dei bianchi vi accederanno perché mediamente più ricchi mentre i neri ci accederanno al 50% perché mediamente più poveri? Ok, ma non ha nulla a che vedere con i criteri da adottare che non possono e non devono essere identitari, tali per cui ai sostegni ci accederebbero il 100% dei neri (anche il 50% che non ne ha bisogno) e lo 0% dei bianchi (escludendo quindi il 30% che ne ha bisogno)

Più chiaro di così non so come dirlo, magari passerò ai grafici su Illustrator

1 hour ago, Bullfighter4 said:

Ma infatti sono esagerazioni. Pensa un po’ che hai usato l’esempio di un papà gay padre di bambini mixed race (problemi così ovviamente non ne esistono dove i gay non vengono manco riconosciuti, non si possono sposare, etc. Pensa un po’ le adozioni). 

Le due storie che hai riportato sono veramente ridicole, ma non sono la norma. E tra l’altro vengono molto ridicolizzate

Secondo te sono esagerazioni che non sono la norma, l'evidenza sembra invece suggerire il contrario 

Ad esempio i "diversity training" nelle agenzie federali, nelle aziende, nelle associazioni sono ormai quasi tutti basati sulla critical race theory. Quello della Coca Cola mica è un caso isolato

Per dire, sono associato ad un'associazione internazionale con sede negli USA relativa alla mia professione. Quest'estate mi sono ritrovato suggerito un webinar da essa organizzato relativo all'impatto del razzismo in tale settore professionale. Questo webinar girava attorno a dei video della DiAngelo ed era completamente basato sui dettami della CRT e dei "whiteness studies"

Edited by Uncanny
54 minutes ago, Uncanny said:

Le allocazioni di sostegni economici devono essere basate sul reddito a prescindere dalle proprie caratteristiche personali o all'appartenenza ad una determinata comunità

Poi solo il 30% dei bianchi vi accederanno perché mediamente più ricchi mentre i neri ci accederanno al 50% perché mediamente più poveri? Ok, ma non ha nulla a che vedere con i criteri da adottare che non possono e non devono essere identitari, tali per cui ai sostegni ci accederebbero il 100% dei neri (anche il 50% che non ne ha bisogno) e lo 0% dei bianchi (escludendo quindi il 30% che ne ha bisogno)

Più chiaro di così non so come dirlo, magari passerò ai grafici su Illustrator

Secondo te sono esagerazioni che non sono la norma, l'evidenza sembra invece suggerire il contrario 

Ad esempio i "diversity training" nelle agenzie federali, nelle aziende, nelle associazioni sono ormai quasi tutti basati sulla critical race theory. Quello della Coca Cola mica è un caso isolato

Per dire, sono associato ad un'associazione internazionale con sede negli USA relativa alla mia professione. Quest'estate mi sono ritrovato suggerito un webinar da essa organizzato relativo all'impatto del razzismo in tale settore professionale. Questo webinar girava attorno a dei video della DiAngelo ed era completamente basato sui dettami della CRT e dei "whiteness studies"

Ma io sono d’accordo con te che siano minchiate ( i webinar, e la correnti pseudo filosofiche che ci girano attorno. Io poi, come uomo di scienza, sono poco propenso alla fuffa letteraria. Ovviamente non penso che siano minchiate i problemi di discriminazioni e razzismo sistematico, che poi sono la causa scatenante delle tensioni razziali). Sono tutte cose che le aziende fanno per mettere toppe ad un sistema che ha fatto danni per troppo tempo. E infatti chi ha spirito critico, li prende per quello che sono. Sono sicuro che tu ne sia uscito indenne da questi webinars. Magari anche un po’ divertito ( alcune cose sono veramente al limite della comicità) e non solo disgustato.

Tu interpreti i dati in maniera molto parziale però. Trasformi il “ diamo priorità alle minoranze” ( e va benissimo discutere se sia giusto o no) in “ le minoranze si prenderanno tutto e i poveri bianchi ciccia” ( assumendo che tutti i neri , anche i ricchi che non hanno bisogno, approfittino del sistema). Sembra che ogni ragionamento debba essere estremizzato. 
 

A me va bene discutere con chi ha posizioni differenti, ma di nuovo, mi sembri più preoccupato dei vaghi e limitati danni che queste ideologie possano fare (se vuoi credere che le minoranze ribalteranno i poteri sociali ed economici nel mondo e i bianchi diventeranno i nuovi poveri fai pure), che delle discriminazioni razziali che una gran fetta della società americana ancora non vuole prendere atto.

 

5 minutes ago, Bullfighter4 said:

(...) più preoccupato dei vaghi e limitati danni che queste ideologie possano fare (se vuoi credere che le minoranze ribalteranno i poteri sociali ed economici nel mondo e i bianchi diventeranno i nuovi poveri fai pure), che delle discriminazioni razziali che una gran fetta della società americana ancora non vuole prendere atto.

Con una scuola migliore anche voi statunitensi ci potreste fare una figura migliore 😊 tanti soldi per buone scuole pubbliche, e zero ai laureati in cultural studies che vogliono campare facendo i sjw. Probabilmente anche il grosso divario economico tra i più ricchi e i più poveri da voi pesa più che qui...

1 hour ago, schopy said:

Con una scuola migliore anche voi statunitensi ci potreste fare una figura migliore 😊 tanti soldi per buone scuole pubbliche, e zero ai laureati in cultural studies che vogliono campare facendo i sjw. Probabilmente anche il grosso divario economico tra i più ricchi e i più poveri da voi pesa più che qui...

Sicuramente, e pensa un po’ invece c’è chi vorrebbe più scuole private e charter schools così la scuola pubblica diventerebbe solo per i poveri. Non so se tu abbia seguito la saga della Betsy Devos...

I SJW stanno sul cazzo pure a me, ma il grosso divario economico fra ricchi e poveri non è di certo colpa loro. 
 

Parlando di scuola ( e università )... io la laurea l’ho presa in Italia ( nel 1400, quasi 1500), e devo dire che quando ho visto come sono cambiati gli ordinamenti nelle università italiane mi è dispiaciuto molto. Non godrei troppo delle sventure americane, dato che non vedo un futuro roseo quasi da nessuna parte.

A proposito di chi crede che non ci sia un problema di infiltrazione delle identity politics, della critical race theory e delle ideologie della "woke left" in Europa.

«Gorman non può essere tradotta da una poeta bianca». Lei rinuncia

https://www.corriere.it/esteri/21_febbraio_28/gorman-non-puo-essere-tradotta-una-poeta-bianca-lei-rinuncia-90467176-799e-11eb-b9cd-5eae78a2031e.shtml

Una poeta olandese, fra le più celebrate dei Paesi Bassi e vincitrice di molti premi, ha praticamente dovuto rinunciare al ruolo affidatole di tradurre la poesia "The Hill We Climb" di Amanda Gorman perché bianca, nonostante la Gorman stessa avesse molto apprezzato la scelta di lei come traduttrice.

Questa poeta olandese infatti si è ritrovata al centro di una shitstorm perché non nera e ha dichiarato di essere rimasta "scioccata dal clamore suscitato". 

C'è chi parlerà di sua "scelta", ma voglio vedere andare avanti con un lavoro del genere in mezzo a continue pressioni, accuse e insulti. Alla furia della cancel culture mica si sfugge.

Edited by Uncanny
Bullfighter4
2 hours ago, Uncanny said:

A proposito di chi crede che non ci sia un problema di infiltrazione delle identity politics, della critical race theory e delle ideologie della "woke left" in Europa.

«Gorman non può essere tradotta da una poeta bianca». Lei rinuncia

https://www.corriere.it/esteri/21_febbraio_28/gorman-non-puo-essere-tradotta-una-poeta-bianca-lei-rinuncia-90467176-799e-11eb-b9cd-5eae78a2031e.shtml

Una poeta olandese, fra le più celebrate dei Paesi Bassi e vincitrice di molti premi, ha praticamente dovuto rinunciare al ruolo affidatole di tradurre la poesia "The Hill We Climb" di Amanda Gorman perché bianca, nonostante la Gorman stessa avesse molto apprezzato la scelta di lei come traduttrice.

Questa poeta olandese infatti si è ritrovata al centro di una shitstorm perché non nera e ha dichiarato di essere rimasta "scioccata dal clamore suscitato". 

C'è chi parlerà di sua "scelta", ma voglio vedere andare avanti con un lavoro del genere in mezzo a continue pressioni, accuse e insulti. Alla furia della cancel culture mica si sfugge.

Ti strangolerei dato che mi hai praticamente costretto a leggere diversi articoli su una questione che onestamente non è che mi interessi molto 😁 ma ogni tanto ho bisogno di qualche distrazione “intellettuale”.

Mi piace però confrontarmi con chi ha idee diverse dalle mie, perciò ti perdono ( doppio 😁😁, guarda che scherzo e comunque ti ringrazio per i toni, pur accesi, ma sempre rispettosi. Oltre al fatto che mi costringi ad argomentare in italiano, cosa che non ho mai occasione di fare.

Quando ho letto il tuo post qui sopra, in effetti come non darti ragione. I primi 5 articoli che ho letto ado riportavano esattamente la questione come la hai messa tu. Poi però ho trovato altri articoli che analizzavano la vicenda dando spunti interessanti. Le critiche sono iniziate da una attivista olandese nera, Janice Deul, che ha iniziato la polemica dicendo ( letteralmente): questo lavoro sarebbe dovuto essere affidato ad una scrittrice nera, i cui talenti hanno arricchito il panorama letterario e che hanno dovuto lottare per anni per essere riconosciuti. 
Un’altra artista olandese, Zaire Kreiger, ha aggiunto che se il lavoro fosse stato un racconto distopico, non ci sarebbe stato nessun problema, ma che il problema vero è che stiamo parlando di una giovane ragazza nera che finalmente ha reclamato il suo spazio in un sistema “ bianco”.

Altri accademici hanno criticato più che altro il fatto che la Rijneveld sia si una poetessa incredibilmente talentuosa, ma non è una traduttrice e il suo inglese, per sua stessa ammissione, e’ terribile.

Non leggevo tante cose così inutili da anni, ma tutto questo polverone sembra più complesso di un semplice episodio di cancel culture. 
 

Quello che trovo significativo non sono i battibecchi fra un paio di attiviste e la casa editrice, etc, ma i commenti della gente sui social.Mi sono fatto un giretto su diversi social e commenti sotto gli articoli e il risultato è stato veramente deprimente. Nessuno spirito critico. Da una parte i rincoglioniti “woke” , dall’altra I conservatori che scadono nel razzismo più becero dopo 4 parole. Come allo stadio. 

 

Qui Janice Deul:

https://nos.nl/video/2370457-janice-deul-over-dat-rijneveld-haar-vertaalopdracht-teruggeeft.html
(video)

traduzione (un po' a senso) dell'ultima parte

Quote

Giornalista: "Si può essere troppo bianchi per tradurre un'opera?"
Deul: "Non è questo il punto. La domanda da farsi è: ma perché è sempre così automatico scegliere una persona bianca quando c'è un lavoro prestigioso e importante da fare come questo? Mi chiedono: ma allora lo deve fare per forza una donna nera? Ma in realtà devi girare la domanda: perché non può farlo una donna nera? Soprattutto in questo caso specifico, per il significato che ha quest'opera"

Cosa capisco io della storia

Nei Paesi Bassi c'è stata la settimana scorsa una discussione sulla scelta di affidare a Rijneveld, giovane scrittor* e poet* bianc* (e nonbinary), la traduzione di "The Hill We Climb" di Amanda Gorman. Un'attivista si è fatta venire i cinque minuti considerati i seguenti fatti:
- la poesia non è una roba a caso scritta da una donna che ops accidentalmente è nera, è una poesia letta durante la cerimonia di insediamento di Biden, scelta intenzionalmente per dare un segnale di distensione/avvicinamento/ascolto verso la comunità nera negli Stati Uniti in un contesto che penso sia superfluo spiegare;
- i Paesi Bassi dato il loro passato coloniale hanno una composizione etnica molto più variegata (e una questione razziale più sentita) di, che ne so, l'Italia; non è che il nero che lavora nel settore lo devi andare a cercare col lanternino;
- in luce di quanto sopra, una cosa sensatissima da dire sarebbe stata "ehi, che idea, proviamo a vedere se c'è una persona nera a cui possiamo chiedere di tradurre questa poesia". Tuttavia a quanto pare non è venuto in mente a nessuno e si è invece andati direttamente col pilota automatico verso chiunque avesse vinto l'ultimo premio importante, prendendo così una persona guarda caso bianca, che di lavoro non fa nemmeno traduzioni e che l'inglese a suo dire non lo sa nemmeno così bene. Insomma la casa editrice si è comportata in un modo che goffamente va proprio a confermare i problemi di rappresentazione che gli attivisti neri fanno spesso notare. (Poi si è nascosta dietro il dito del nonbinarismo dicendo "eh ma avevamo pensato a Rijneveld perché parte di una minoranza" tirando in ballo una cosa che non c'entra assolutamente una minchia.)

Il senso è che le cose si possono fare con criterio, oppure no.

Il dibattito poi è proseguito, la notizia ovviamente è uscita dai circoli professionali - che in questo caso coincidono coi circoli intellettuali - e ha raggiunto la stampa nazionale: su nos.nl c'è un paio di articoli per chi vuole cercarseli. Anche sul Volkskrant (visto che il Corriere lo nomina, e da dove è partita la storia con l'articolo di Deul) che pure è di sinistra hanno scritto tipo "sì ma lo scopo di questo genere di dibattiti dovrebbe essere quello di appianare le differenze e non di esacerbarle, siete sicuri di averla messa giù nel modo giusto?" Insomma una risposta variegata a questa obiezione su una cosa in sé piuttosto irrilevante.

Non c'è stata alcuna "furia" né "shitstorm", forse @Uncanny tu hai altre fonti ma su nos.nl non ho letto di "continue pressioni, accuse e insulti" né di nessuno che ce l'abbia nello specifico con Rijneveld (suppongo che semmai sia la casa editrice ad essere criticata). Sia come sia, Rijneveld ha deciso di rinunciare all'incarico, nemmeno nel suo tweet si parla di accuse o insulti, ma è vero che si capisce che lo fa per evitare un polverone inutile (e/o perché riconosce di non essere la persona più adatta). Comunque lo ha fatto parandosi (giustamente!) il culo e dicendo che il team di Amanda Gordon non aveva niente in contrario alla scelta della casa editrice. Team che infatti non ha alcun motivo di mettere in dubbio la buona fede di una casa editrice neerlandese e magari non è necessariamente attentissimo ai dettagli delle questioni di discriminazione, razza, uguaglianza eccetera di ogni staterello dall'altra parte dell'oceano.

A questo punto io, piuttosto che gridare alla "furia della cancel culture" (ma dov'è?! Ma che c'entra?! Non è che tutto quello che non ci piace si chiama cancel culture), userei questo episodio per fare una piccolissima riflessione.

C'è un motivo dietro alle scelte che si fanno.

Le scelte che si fanno per distrazione, pigrizia, disattenzione sono spesso vittime di bias. Secondo me non è così sbagliato farlo notare. Se la gente si incazza quando fai notare qualcosa di sbagliato, a volte, vuol dire che hai colpito nel segno. A volte no. Non tutte le critiche sono sensate, ma non è che ogni critica va bollata come "problema di infiltrazione in Europa" di tutta una serie di cose che non ci piacciono. Janice Deul è un'attivista, è del Suriname [edit:] di origine surinamese, si occupa di moda e di cultura, e io non ci vedo alcun problema se se ne esce con certe opinioni. L'opinione pubblica come si sa è polarizzata (il tifo allo stadio di cui parla Bullfighter), c'è poco da tirarne fuori, nulla di nuovo.

La scelta della casa editrice mi pare rientri nella casistica. Disattenzione, forse bias, scelta magari non "sbagliata" ma che poteva essere migliore: se tu che lavori nell'editoria, nei libri, con la cultura non ti rendi conto dell'occasione che perdi nel non dare ad una persona nera l'incarico di tradurre un pezzo come "The Hill We Climb", sarà anche un peccato veniale ma un cappella un po' l'hai fatta. Poi se la casa editrice è comunque convinta della scelta che ha fatto la mantiene, altrimenti dice "ops ho (involontariamente) pestato un merdone" e cambia rotta. Fine.

Ma cosa dovremmo dire, piuttosto, della scelta del Corriere di riportare questa notizia?

Il Corriere non riporta spesso notizie dai Paesi Bassi, e quando lo fa li chiama comunque "Olanda" (questo a me importa relativamente poco ma l'olandese - lui sì - in famiglia ci tiene che i due toponimi non vadano confusi). Il Post invece lo fa regolarmente, parlando di cronaca, di coronavirus, di curiosità, di qualsiasi cosa - queste nel mese di febbraio, per esempio - ma il Corriere no.

Dunque tra tutte le possibili notizie dai Paesi Bassi, perché il Corriere sceglie di raccontarci delle beghe di una casa editrice di lassù? Di un personaggio del quale sicuramente il giornalista non sa come si pronunci il nome ma manco una wikipediata veloce per assicurarsi se sia corretto chiamarlo al femminile? Di una notizia che pure negli stessi Paesi Bassi è assolutamente marginale?

Perché lo fa, se non per scatenare le reazioni indignate di cui sopra - "ecco la sinistra aggressiva violenta brutta e cattiva che fa cose completamente irrazionali andando a danneggiare la nostra cultura signora mia dove andremo a finire"?

E perché noi scegliamo, immancabilmente, di cascarci?

Per me questa, come quella di Dumbo nell'altro topic, è una non-notizia

Edited by blaabaer
3 hours ago, blaabaer said:

E perché noi scegliamo, immancabilmente, di cascarci?

In verità "cascarci" è l'occupazione principale di Uncanny.

Nessuno dei miei molti contatti SJW si è cacato la notizia di striscio.

Come dici tu sono cose per ringalluzzire le destre, cose che - a sinistra -

importano a una manciata di persone in tutto il mondo

 

Sarebbe stato un bel gesto segnare una continuità tra l'autrice di un testo sull'identità nera e la sua traduttrice?

Quello che io ho già scritto e che ripeto è che "l'identità nera" in Europa non esiste.

Far tradurre l'opera di una autrice statunitense (probabilmente di etnia Igbo) a una traduttrice somala solo per il colore della pelle,

sarebbe come se in Cina facessero tradurre Alessandro Manzoni a uno di Calcutta per rispettare la sua origine indo-europea.

(E sbaglierebbero molto meno, dal punto di vista genetico.)

 

Sarebbe bellissimo se in Europa riuscissimo a parlare di razzismo in modo nostro

e a parlare degli immigrati africani come loro parlano di loro stessi.

 

58 minutes ago, Almadel said:

In verità "cascarci" è l'occupazione principale di Uncanny

Ho riportato la notizia del Corriere perché in italiano per comodità, prima l'avevo letta sul The Guardian e in altre testate internazionali praticamente identica 

Figurarsi se mi fermo ad una fonte e soprattuto se mi fermo alla stampa italiana che è il più delle volte pessima. Di solito infatti riporto fonti internazionali

Non c'è stata nessuna particolare distorsione da parte del Corriere in questo caso. Infatti @blaabaer a parte girarci attorno non hai smentito che tutto il clamore attorno alla scelta di Rijneveld sia stato dovuto al suo essere bianca e che la pretesa non è di avere qualcuno "di più qualificato", ma qualcuno di nero. Se al posto di Rijneveld ci fosse stato un traduttore specializzato e bianco le critiche sarebbero piovute ugualmente. Il problema era il colore della sua pelle, non altro. 

Edited by Uncanny

E aggiungo che prima di parlare di "problemi di rappresentazione" bisognerebbe quantificare la percentuale di neri nel settore e poi compararlo alla percentuale di neri nella popolazione generale

Nei Paesi Bassi i neri costituiscono il 3% della popolazione. I neri nel settore della traduzione di poesie nei Paesi Bassi quanti sono? Più o meno di questo 3%? E se fossero di più bisognerebbe parlare ugualmente di "problema di rappresentazione" visto che la percentuale non rispecchierebbe quella dei neri nella popolazione generale? O vale solo se sono di meno? 

Se i neri nei Paesi bassi sono solo il 3% poi non mi sembra affatto strano che ad ottenere il ruolo di traduzione della Gorman possa essere stata una persona bianca

E ad ogni modo a prescindere che esistano o meno "problemi di rappresentazione" la soluzione non può essere di certo quella di far perdere il lavoro ai bianchi e far tradurre gli scrittori neri solo da neri, è proprio quanto più di sciocco possa venire in mente 

 

@Almadel beh- non esiste un'identità europea nera in primo luogo perché non esiste alcuna identità europea. Al massimo in Europa abbiamo un tot di valori più o meno condivisi - anche tra posizioni politiche molto diverse - ma a parte quello fine.

Che non esistano identità nere in Europa è un altro discorso e non sono sicuro che tu abbia ragione.

Il caso sopra però è locale: riguarda i Paesi Bassi e basta. Anche un paragone con l'Italia sarebbe molto difficile visto che l'impero coloniale dei Paesi Bassi è durato tipo 350 anni e che tuttora il regno include piccole nazioni e territori nei Caraibi (di popolazione prevalentemente afrocaraibica, col neerlandese come lingua ufficiale e con un passaporto che permette l'accesso all'UE). L'Italia al massimo ci regala delle carrambate un po' cringe tipo il signore di mezz'età della bottega dietro casa a Bergen che a un certo punto mi parla in mezzo italiano e così si scopre che è di Addis Abeba.

Un'identità nera (afrocaraibica) neerlandese è sicuramente molto diversa da un'identità nera statunitense, però penso si possa ammettere che esista.

Io penso che sia chiaro ai neri nei Paesi Bassi ben più che a te e a me (italiani bianchi) che la componente razziale nelle disuguaglianze sociali statunitensi sia molto diversa da qualsiasi situazione si possa incontrare in un qualsiasi stato dell'UE. Non vuol dire però che non si possa declinare il discorso dello "struggle", della rappresentanza, della rivendicazione degli spazi, dell'eredità di un passato di dominio bianco, eccetera in un contesto storico e geografico diverso.

Il discorso sulla genetica non l'ho capito

@Uncanny non ci ho "girato attorno", il punto principale è davvero che Rijneveld è bianc* - o meglio, che non è ner*. La questione sull'abilità professionale è proprio che non c'era nemmeno quella a motivare la scelta: anzi sono riusciti a trovare probabilmente l'unica persona nei Paesi Bassi che venga a dirti che l'inglese lo sa male.

Ma come dici tu, anche se avessero preso un traduttore, non avrebbe fatto alcuna differenza, perché non è assolutamente questo il punto.

Cioè, te la traduco anch'io (magari male) "The Hill We Climb". Non si tratta di un'opera in quattro volumi di etnofilosofia comparata, è un componimento di una paginetta e mezza che pure se lo butti su Google Translate hai già fatto un lavoro decente.

Affidare questa specifica traduzione a qualcuno è un incarico ESCLUSIVAMENTE di prestigio e visibilità, cioè di componenti non dell'opera in sé ma del contesto in cui l'opera ha raggiunto il suo status. Questo prestigio e questa visibilità si è inizialmente scelto di dare ad una persona bianca, dunque ribaltando completamente il contesto dell'opera. Si vuole portare altrove la voce di una "skinny Black girl descended from slaves and raised by a single mother": è così sbagliato pensare che sia più appropriato se a portare questa voce è un'altra donna nera?

edit dopo il secondo post: essendo appunto solo un incarico di prestigio, non è assolutamente un problema di "far perdere il lavoro ai bianchi" (lol?)

Edited by blaabaer
3 minutes ago, blaabaer said:

Affidare questa specifica traduzione a qualcuno è un incarico ESCLUSIVAMENTE di prestigio e visibilità, cioè di componenti non dell'opera in sé ma del contesto in cui l'opera ha raggiunto il suo status. Questo prestigio e questa visibilità si è inizialmente scelto di dare ad una persona bianca, dunque ribaltando completamente il contesto dell'opera. Si vuole portare altrove la voce di una "skinny Black girl descended from slaves and raised by a single mother": è così sbagliato pensare che sia più appropriato se a portare questa voce è un'altra donna nera?

Prestigio e visibilità da una traduzione? Suvvia, sfido chiunque non del settore a nominare un traduttore famoso

Ma poi la stessa Gorman si era detta entusiasta della scelta. Ha anche ritwittato il tweet in cui Rijneveld annunciava che si sarebbe occupata lei della traduzione

Cos'altro si dovrebbe aggiungere? Nemmeno l'entusiasmo della Gorman è sufficiente a placare la sete di polemica?

 

8 minutes ago, Uncanny said:

Cos'altro si dovrebbe aggiungere? Nemmeno l'entusiasmo della Gorman è sufficiente a placare la sete di polemica?

  Ti ho già risposto sopra.

E comunque su

28 minutes ago, Uncanny said:

I neri nel settore della traduzione di poesie nei Paesi Bassi quanti sono?

ti risponde Deul stessa nel suo articolo (https://www.volkskrant.nl/columns-opinie/opinie-een-witte-vertaler-voor-poezie-van-amanda-gorman-onbegrijpelijk~bf128ae4/), dicendo "ecco un po' di gente che sarebbe stata più adatta solo tra quelli che conosco io" e sparando non meno di dieci nomi. Appunto un esempio di: se ci pensi un secondo non ci vuole niente a trovare una soluzione migliore, basta volerlo

(a questi dieci nomi non viene "rubato" il lavoro?)

Forse davvero non è chiara la dinamica dei fatti

Sta tizia che come dicevo si occupa di moda ha scritto un'opinione in realtà molto leggera sul Volkskrant, in un articolo in cui descrive Amanda Gorman come una ragazza che all'insediamento di Biden ha conquistato tutti non solo per la sua poesia ma anche per il suo look favoloso, la giacca di Prada, l'elastico per i capelli rosso eccetera. Questo per dire il tono dell'articolo: polemico-pop, non polemico-incazzato

Poi qualcuno l'articolo l'ha letto e ha detto "mh in realtà ha ragione su sta cosa della traduzione"

Stampa estera: "UPROAR"

8 minutes ago, Uncanny said:

Prestigio e visibilità da una traduzione? Suvvia, sfido chiunque non del settore a nominare un traduttore famoso

E INFATTI non c'era alcun bisogno di scegliere un traduttore per sta cosa
come ho scritto sopra
e come ho rispiegato sopra

Aggiungo che nei Paesi Bassi fare polemica, lamentarsi su qualsiasi cosa ed esprimere il proprio disappunto su questioni di minima importanza è lo sport nazionale.
Quindi veramente l'articolo originale più che una denuncia è quasi un esercizio retorico

Edited by blaabaer
12 minutes ago, Uncanny said:

Ma poi la stessa Gorman si era detta entusiasta della scelta. Ha anche ritwittato il tweet in cui Rijneveld annunciava che si sarebbe occupata lei della traduzione

Non ho seguito questa vicenda e ho letto solo il thread, non ho ancora neanche letto la poesia, sicuramente lo farò, ma questa per me è l’unica informazione importante

Se davvero l’autrice della poesia è entusiasta del* traduttor* c’è poco da dire, veramente vogliamo bypassarla?

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