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George Floyd e #BlackLivesMatter


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56 minutes ago, schopy said:

I training occorrono per integrare -molto tardivamente- bianchi e neri in una società che da sempre è un melting pot

Sono sicuro che razzializzare la società in modo ossessivo, seguendo i dettami della CRT, dividendola in gruppi razziali essenzializzati secondo logiche razziste e messi in opposizione fra loro sia l'ideale per sconfiggere il razzismo e integrare. Sicurissimo al 100% proprio. 

Un approccio efficace per integrare davvero tutte le varie etnie ci sarebbe, cioè adottare una prospettiva di classe nell'analizzare la questione razziale. Andare ad agire sui motivi strutturali, ad esempio eliminando i ghetti e la conseguente esclusione sociale e segregazione razziale de facto che comportano. Cosa che gli USA non faranno mai, dire "prospettiva di classe" è come dire stalinismo per loro.

39 minutes ago, metalheart said:

però mi sembra tutta la tua attenzione, da un bel po', sia rivolta unicamente alle solite woke culture e crt. Secondo me vi logorate (non sei mica l'unico) troppo per queste cose

Direi proprio che ti sembra male. L'ultima volta che ho parlato di woke culture è stato a inizio marzo in relazione al caso Rijneveld-Gorman, l'ultima volta che ho parlato di CRT è stato attorno al 20 febbraio in risposta al tuo post sui training di matrice CRT della Coca Cola (ho controllato per curiosità). Quindi insomma, di mesi ne sono passati parecchi. 

Ogni tanto mi aggiorno sulla questione, anche perché curioso di quali nuovi picchi di demenzialità gli americani abbiano raggiunto, e se trovo qualcosa di particolarmente grottesco lo riporto sul forum. Tutto qui. 

Edited by Uncanny
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8 hours ago, Uncanny said:

Sono sicuro che razzializzare la società in modo ossessivo, seguendo i dettami della CRT, dividendola in gruppi razziali essenzializzati secondo logiche razziste e messi in opposizione fra loro sia l'ideale per sconfiggere il razzismo e integrare. Sicurissimo al 100% proprio

Ma diciamo anche che non è propriamente sano cercare di eliminare il razzismo facendo leva con il culto della vergogna su persone che non hanno fatto niente di male ma che devono obbligatoriamente sentirsi degli oppressori.

Non ci vuole una laurea in psicologia per capire che il culto della vergogna e l'inculcare colpe che si hanno alla nascita come fanno i cristiani col peccato originale è da disturbo psichiatrico.

Metodi del genere sono propri di quell'ambiente dove appunto ci son estremismi ideologici di ogni tipo (specialmente religiosi).

Non si tratta di avere le fisse, è che evidentemente non avete la """fortuna""" di aver a che fare con individui del genere nelle loro forme poser italiane.

La cosa che a me preoccupa è che in reazione a comportamenti ideologici violenti, quanto succede è quello che si alimenta l'alt-right & co.

E guarda che inizio anche a capirlo perché se fossi un maschio bianco cisgender che come nella mia vita attuale non ha mai fatto male ad una mosca, avrei molto probabilmente i coglioni girati.

Perché ok il blacklivesmatter ma ormai qui stiamo arrivando a livelli psichiatrici.

per nowhere ,ho anche io quella sensazione.

Non voglio arrivare a frasi alla nixon del tipo "non è peccato nascere dalla parte giusta del fucile" ma obbiettivamente (e le metterò nella sceneggiatura che sto scrivendo) alle elementari mi ricordo che passavano le suore a parlare delle missioni e di chi "stava male" in posti del mondo e mi sembra di ricordare (arca vè sono passati quasi 40 anni) che lo facessero in modo molto insistente.

Mi sembra di ricordare....eh non prendiamolo per oro colato

Edited by busdriver
metalheart
1 hour ago, Demò said:

può essere che qualche grande società multinazionale americana attiva nell'ambito delle vendite su piattaforme online (lol) abbia iniziato ad importare queste cose in Italia tra i propri dirigenti, ma se dovesse esserne licenziato uno e la cosa emergesse, un qualsiasi giudice del lavoro risolverebbe il problema

infatti, e allora perché tutta questa paura? davvero qualcuno pensa che le piccole medie imprese italiane ci faranno fare corsi sulla whiteness, sul "privilegio italiano", sul suprematismo alla pizza e mandolino, su quelle due colonie ridicole, e se ti rifiuti vieni mandato a casa? è passato un anno e perfino la statua di montanelli non se la caga più nessuno, e la storia della blackface di dimaio è morta lì... è un altro paese ed è un'altra cultura. Non vogliono i sindacati e preferiscono i corsi sulla whiteness? (a parte che mi sembra che tra i democratici socialisti adesso vada forte il tema dell'unionizzazione) contenti loro, qui i problemi relativi al lavoro mi sembrano per lo più altri

3 hours ago, Demò said:

a me non importa molto del fatto che sia un'industria militare (che probabilmente con questi corsi ha dei vantaggi o fiscali o di rating etc*******), ma dell'assenza di sindacalizzazione e di diritti del lavoratore

Demò, considerando che gli operai impiegati nel settore manifatturiero guadagnano più in USA che in Italia, quest'ultimo paese fortemente sindacalizzato, e che in USA hanno molta più facilità nel trovare un nuovo impiego in caso di licenziamento, perché dovrebbero desiderare una maggiore sindacalizzazione e cosa dovrebbe comportare questa per i dipendenti, secondo te?

Edited by Eirene
metalheart
13 minutes ago, Demò said:

esprimere opinioni o fare auspici non è paura

io ad esempio sarei felice se in Cina venissero rispettati i diritti umani e sarei felice se i dipendenti amazon USA costituissero un sindacato

e sarei felice se israele la finisse di ammazzare civili

sarei felice anch'io, e proprio per questo il problema di questi training e di questa "furia woke, iconoclasta, razzista al contrario" eccetera è veramente marginale in prospettiva, per quanto (poco) dobbiamo subirla. Sì, magari in una scuola per bambini ricchi di famiglie progressive dell'upper west side, oppure in un college sfigato, ci scappa il professore fuori di testa che appoggia queste teorie, ma queste narrazioni che fa Uncanny (tipo i dirigenti "mandati per tre giorni in campi di rieducazione" che poi scopri che era un meeting su zoom di un paio di ore per tre giorni di fila, oppure la Disney che cancella Lilli e il vagabondo e poi invece no li ha solo spostati in un'altra sezione...) creano un clima inutilemnte ansiogeno

quindi ci sta anche interessarsi e riportare queste notizie strambe dal mondo, ma sostenere ogni due per tre che sarà il futuro anche qui è allarmistico, per ora mi sa che dobbiamo tenerci gerry scotti che fa l'imitazione dei cinesi, o Pio e Amedeo

metalheart

Ma sono sicuramente interessanti, se poi il messaggio che si vuole dare ogni volta (anche esplicitamente, tipo nelle pagine scorse) che si riportano notizie del genere è che nel futuro immediato pure in Italia sarà così, e quindi dobbiamo prepararci (a cosa esattamente? Che scenario ci si immagina nel concreto?) pure noi a un’invasione di sjw, crt eccetera.. secondo me non ha senso, è più un’ossessione di alcuni che un rischio concreto. Il focus con questi post non è mica sui finanziamenti ai partiti o al sistema scolastico o neanche quello sanitario, non ha senso prendersi in giro

8 hours ago, nowhere said:

Non ci vuole una laurea in psicologia per capire che il culto della vergogna e l'inculcare colpe che si hanno alla nascita come fanno i cristiani col peccato originale è da disturbo psichiatrico.

Sono gli effetti della loro mentalità puritana di derivazione protestante-calvinista. Il politicamente corretto, la "woke culture", etc. sono fenomeni a tutti gli effetti assimilabili a dei culti intrisi di un forte rigorismo morale. 

In linea con il principio di sola fide protestante, la salvezza non si può ottenere attraverso le proprie azioni e i propri meriti. Il peccato originale contamina l'uomo al punto che qualunque opera, per quanto buona sia, è del tutto insufficiente ai fini della salvezza. Solo la fede in Dio ti salva.

Traducendo, puoi anche essere la persona più buona al mondo, puoi non aver mai fatto o detto nulla di razzista, sessista, etc. (azioni e meriti). Il solo essere maschio bianco etero cis (il peccato originale) ti rende un privilegiato complice dell'oppressione delle minoranze, le tue azioni e meriti non sono sufficienti a salvarti. Solo la fede nella woke culture e i suoi principi, solo il sottoporti ai suoi riti di espiazione tipo la confessione dei privilegi, può avvicinarti alla salvezza per quanto non ci arriverai mai comunque: maschio bianco etero cis eri e tale resti.

2 hours ago, Eirene said:

Demò, considerando che gli operai impiegati nel settore manifatturiero guadagnano più in USA che in Italia, quest'ultimo paese fortemente sindacalizzato, e che in USA hanno molta più facilità nel trovare un nuovo impiego in caso di licenziamento, perché dovrebbero desiderare una maggiore sindacalizzazione e cosa dovrebbe comportare questa per i dipendenti, secondo te?

Correlazione non implica causalità. I salari più bassi in Italia non hanno nulla a che vedere con il tasso di sindacalizzazione (che comunque sta attorno al 30%, bassino). Hanno molto a che vedere invece con la classe imprenditoriale di inetti che ci ritroviamo e la loro incapacità di innovare i processi produttivi e aumentare la produttività. Anche l'eccessivo costo del lavoro contribuisce.

Potrei dirti poi che nei paesi scandinavi praticamente tutti i lavoratori sono iscritti ad un sindacato, il tasso di sindacalizzazione è attorno all'80%. I salari sono ottimi e i diritti sociali ampiamente garantiti. 

3 hours ago, Demò said:

e sono anche interessato a sapere qual è il modello sociale che viene portato avanti da una certa cultura politica e/o industriale di un paese con il quale, nel bene e ne male, dobbiamo confrontarci, visto che ci governa indirettamente

Io ci trovo molto di neoliberale in questa proliferazione di training. Sono un ulteriore metodo per incolpare e mettere in riga i lavoratori.

Si va ad incolpare l'individuo lavoratore senza in alcun modo intaccare le strutture che stanno alla base delle disugaglianze, delle discriminazioni e del razzismo. Viene ridotto tutto ad una questione di attitudini razziste dei singoli individui.

Ci si può vantare di essere leader nella inclusivity e nella diversity senza aver realmente cambiato nulla e senza che le strutture di potere vengano minimamente scalfite.

3 hours ago, metalheart said:

davvero qualcuno pensa che le piccole medie imprese italiane ci faranno fare corsi sulla whiteness

Mai pensato

2 hours ago, metalheart said:

Sì, magari in una scuola per bambini ricchi di famiglie progressive dell'upper west side, oppure in un college sfigato, ci scappa il professore fuori di testa che appoggia queste teorie

Queste teorie insieme alla "woke culture" proliferano e sono diffuse ovunque negli USA a livello sistemico, non sono certamente casi isolati

Anche nello UK sono diffuse, tant'è che la sotto-ministra per l'uguaglianza ha dovuto mettere un freno alla loro diffusione nelle scuole. Sono relativamente diffuse e in crescente diffusione anche in altri paesi europei. 

In Italia fortunatamente siamo "indietro" a riguardo. Sono quasi certo che non vedremo mai corsi sulla whiteness e simili, ma elementi della CRT e della "woke culture" stanno penetrando gradualmente anche qui. 

Edited by Uncanny
1 hour ago, Uncanny said:

Hanno molto a che vedere invece con la classe imprenditoriale di inetti che ci ritroviamo e la loro incapacità di innovare i processi produttivi e aumentare la produttività. Anche l'eccessivo costo del lavoro contribuisce.

Potrei dirti poi che nei paesi scandinavi praticamente tutti i lavoratori sono iscritti ad un sindacato, il tasso di sindacalizzazione è attorno all'80%. I salari sono ottimi e i diritti sociali ampiamente garantiti. 

Nei paesi scandinavi, il cui funzionamento economico a me non piace, pur essendo sicuramente migliore di quello italiano, ma questa è una mia personale opinione, e il cui funzionamento economico è solamente applicabile a quei tipi di popoli e società, non certo al nostro, gli imprenditori sono diversi*, i lavoratori sono diversi, i sindacati sono diversi, e non ci si ostacola per qualunque cosa, ma si fa squadra.

* e qui ci troviamo d'accordo.

metalheart
1 hour ago, Demò said:

@metalheart, se non ne vuoi parlare non partecipare alla discussione,  non capisco il punto

Ho fatto tre post dicendo che sarebbe impensabile qui in Italia, chi è che sta spaventando dicendo che arriverà pure qui?

Poi se ti scoccia che si parli di ste cose è un altro punto

?

Ne sto parlando, ho già dato il mio punto di vista

dico solo di guardare il titolo della discussione e di chiedersi cosa c’entri George Floyd con la Lockheed Martin.

queste notizie mica vengono ciclicamente postate qui come critica al complesso militare statunitense o al loro sistema scolastico, e non si limitano neanche ad analizzare unicamente la situazione degli Stati Uniti in modo disinteressato, se pure ci finiscono traduttrici olandesi... Per quello dico di non prendersi in giro, ciò che connette questi episodi estremi (che poi, per ogni Lockheed Martin o Coca Cola che propone sti corsi anomali ci sono migliaia di altre aziende americane che li somministrano limitandosi a messaggi del tipo “vogliamoci bene, no razzismo” e basta, e che quindi non fanno notizia) è questa presunta pervasività della crt e del pericolo che rappresenta anche in Italia (anche qui non ha senso prendersi in giro perché ci sono pagine e pagine di questo e altri topic, quindi non ha senso negare e ridimensionare ora questa paranoia)

Tutto qui

6 minutes ago, metalheart said:

di chiedersi cosa c’entri George Floyd con la Lockheed Martin

A parte che il titolo è "George Floyd e #BlackLivesMatter", non solo "George Floyd" 

L'uccisione di Floyd - di cui si è giù discusso ampiamente - ha avuto un impatto sociale e culturale enorme, fuori e dentro gli USA

La diffusione e proliferazione di certe teorie e ideologie - promosse da BLM in primis -  ha avuto un accelerazione impressionante da giugno 2020, anche in Europa 

È fra i lasciti più concreti e persistenti dell'accaduto 

Lockheed Martin, caso che ho riportato in quanto particolarmente grottesco, e il caso Gorman hanno un chiarissimo nesso di consequenzialità con l'uccisione di Floyd e ciò che ha innescato

Che poi dici "ciclicamente postate" ma l'ho fatto letteralmente due volte a distanza di mesi e mesi

Il caso Coca Cola poi l'avevi tirato fuori proprio tu. Insomma dovresti chiederti da solo cosa c'entri con George Floyd e cercare di essere un minimo coerente

2 hours ago, Uncanny said:

Sono gli effetti della loro mentalità puritana di derivazione protestante-calvinista. [...]

Non avevo minimamente pensato alla questione protestante-calvinista, il che spiegherebbe perché questo culto della vergogna da noi non è arrivato almeno a livello religioso neanche nei casi più estremi, dato che neanche il cattofascismo abbraccia il culto della propria vergogna, al massimo quella altrui e per cui si può menar le mani :asd:

Ripeto che l'unica cosa che mi consola è che certi fenomeni non ci appartengono culturalmente e per quanto io abbia già sentito in giro le puttanate dei poser nostrani (mi han già dato della lesbica bianca cisgender privilegiata :asd:), si tratta pur sempre di gente che non ha la minima influenza sociale al di là dei gruppi di 50 persone su fb.

Non è una spiegazione che mi convince più di tanto. Sono più le minoranze e il pensiero della parte democratica che spinge su queste politiche. La parte religiosa e repubblicana della società americana ora spinge su una uguaglianza ideale che i fatti dimostrano quotidianamente che non esiste.  Se si intende che esista una cultura protestante-calvinista che sottende alla cultura americana in generale e che porti inconsciamente a queste politiche non sono d'accordo neanche in questo. Mi pare di capire che le università abbiano più potere nell'influenzare queste dinamiche e tutto si può dire tranne che siano religiose o influenzate da qualunque pensiero religioso, anzi tutto il contrario.

1 hour ago, Micioch said:

le università abbiano più potere nell'influenzare queste dinamiche e tutto si può dire tranne che siano religiose o influenzate da qualunque pensiero religioso, anzi tutto il contrario.

Mah... ho seri dubbi su questo.

Sicuramente ha un senso se parli dell'upperclass di New York o L.A., certamente molto meno se pensi al farmer bifolco della bible belt,  tutto bibbia & wincester, che fa fatica a mette insieme 3 grugniti di senso compiuto. 

Vedi lo sciamano dell'assalto a capitol hill alla befana 

Intendevo dire che questi corsi aziendali sono il risultato dell'influenza culturale e politica delle università. Non c'è una spinta delle minoranze etniche per questo taglio politico di questi corsi. Sono studi e discussioni che avvengono all'interno delle università che poi possono produrre in certi casi queste aberrazioni tipo alla Lockheed.

Paedicator1987
On 6/3/2021 at 4:56 PM, Uncanny said:

Generalmente sono obbligatori, rientrano fra i vincoli contrattuali. L'alternativa è il licenziamento.

Gli "unconscious bias training" (così vengono chiamati) vengono anche imposti nelle agenzie governative statali e federali, nelle scuole e nelle università (pubbliche e non). Non solo da aziende private. Possono essere decisioni interne o esterne stabilite a livello normativo/legislativo.

"Anti-racism or anti-bias training aims to uncover our racism for us, forcing us to explicitly (and publicly) confess and confront it. White people, including those who fought (or thought they fought) for racial justice, may think they know themselves, but the trainers know better. Dissent, much less resistance to reeducation, is simply denial, an expression of “white fragility.” The demands of anti-racism trainers are nonnegotiable. So, as mandatory training sessions proliferate in schools, government agencies, and private workplaces, litigation is inevitable. It’s already begun."

Sembrano le conversioni forzate imposte a coloro che avevano religioni diverse da quella dei dominanti, molto in uso in Europa dei secoli scorsi.

O ti converti o te ne vai - se non peggio.

 

Edited by Paedicator1987

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