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Quando Orwell profetizzava l’avvento dell’impero del politicamente corretto


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19 minutes ago, Almadel said:

Comunque non sono stati "proibiti".

Semplicemente sono passati dalla fascia KIDS per gli anni "0+" alla fascia "6+",

quindi - se non hai il filtro KIDS - i tuoi figli di 4 anni li potranno vedere lo stesso.

Vanno a finire nella fascia "6+" insieme ai film della Pixar, a molti altri classici Disney e a Star Wars.

Sono stati proibiti ai profili dove risulta che lo spettatore registrato abbia meno di 7 anni 

Divieto facilmente aggirabile ma questo non toglie nulla al significato e alle motivazioni dietro il gesto

19 minutes ago, Almadel said:

Peter Pan viene classicato "6+" come "Inside out" e tu ti auguri un colpo di stato neonazista.

Non mi auguro un colpo di stato neonazista, mi auguro la guerra civile 

Mi auguro qualsiasi cosa che possa portare all'implosione di quello stato e che lo riduca all'irrilevanza, specie in relazione all'influenza culturale che ha nel mondo 

Potrebbe anche essere un colpo di stato comunista, non è questo il punto 

Da una parte fasci che pendono dalle labbra di un idiota che non è in grado di riconoscere un esito elettorale e che si bevono le stronzate di QAnon 

Dall'altra parte fasci del politicamente corretto e della cancel culture, iconoclasti e ignoranti. Il divieto della Disney è solo l'ultimo dei tanti sintomi e fra i più relativamente innocui. Figurati che in stati come la California stavano quasi per abolire il principio costituzionale di uguaglianza formale e non discriminazione perché considerato razzista dai liberal. Leggersi cos'è la Proposition 16

Edited by Uncanny
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29 minutes ago, Hinzelmann said:

Comunque la MPA ( cioè l'associazione dei produttori a cui appartiene la disney ) esiste dal 1922 e adottò il famigerato codice Hays negli anni '30

Già; probabilmente questo è uno dei motivi per cui i film hollywoodiani degli anni dai '30 ai '50 in molti casi ci sembrano fasulli (più spesso se a colori), mentre i film neorealisti italiani sono ancora piuttosto godibili.

32 minutes ago, Uncanny said:

Da una parte fasci che pendono dalle labbra di un idiota che non è in grado di riconoscere un esito elettorale e che si bevono le stronzate di QAnon.

Dall'altra parte fasci del politicamente corretto e della cancel culture, iconoclasti e ignoranti.

È quel che succede in un Paese in cui si studiano malamente la storia, la filosofia e il diritto. Comunque la tua reazione mi sembra spropositata, stiamo pur sempre parlando degli Aristogatti.

21 minutes ago, schopy said:

Comunque la tua reazione mi sembra spropositata, stiamo pur sempre parlando degli Aristogatti.

Come ho detto il punto non è tanto il gesto in sé che è solo uno dei tanti sintomi e fra i più relativamente innocui. Il punto è il valore, il significato e le motivazioni che stanno dietro il gesto.

Politicamente corretto, cancel culture e iconoclastia hanno implicazioni ben più estese e serie della censura per i bambini di alcuni cartoni animati.

Quando censuravano i contenuti gay dai film il problema non era tanto il gesto in sé, potevano anche essere film dimenticabilissimi. Il problema era cosa portava a quel gesto, le motivazioni che ci stavano dietro.

Che poi se tutte queste stronzate - da QAnon alla cancel culture - rimanessero confinate negli USA chi se ne frega, affari loro. Il problema è il loro imperialismo culturale, tutte le idiozie che partoriscono presto o tardi si insidano e entrano irrimediabilmente nel dibattito pubblico dei paesi europei e non solo.

Edited by Uncanny
AndrejMolov89

Io direi di fare un distinguo importante: é veramente censura? Una piattaforma privata sta controllando i suoi contenuti usando delle politiche interne. Si parlerebbe di censura nella misura in cui é lo Stato a proibire - ammesso che sia possibile - di far vedere gli Aristogatti ad un pubblico minore di 7 anni.
O lo stato interviene dicendo che qualsiasi contenuto non dovrebbe essere censurabile e violando quindi la proprietá del prodotto e il suo uso, o sostanzialmente un possibile "argine" a questa pratia delle piattaforme online é comprarsi direttamente il dvd. Quel che é evidente é che non ci si immagina alternative a disney+ per vedere PeterPan. E´ un po´ come dire siccome netflix non ha i film di Brett Corrigan non posso vederli assolutamente.
La reazione esagerata imho é una confusione tra cosa sia censura e cosa é controllo dei prodotti e dei servizi offerti da un privato. In tal senso tutti i mezzi stampa, editoriali o televisivi fanno censura s.s. Ma nessuno si sognerebbe di dire che non pubblicare su Nature un articolo scientifico sulla terra cava sia censura.

La cancel culture, e qui ho deciso di non voler entrare in un argomento di cui - sinceramente - non ho voglia di interessarmi, semmai é qualcosa che impone di licenziare/pubblicare qualcuno/qualcosa. E questa imposizione é data dal boicottaggio  o shit-storm and  so on. Se X vuole pubblicare Y e poi deve non farlo perché una serie di persone non vuole che lo si faccia, allora si parla di cancel culture. IMHO.

 

Edited by AndrejMolov89
20 minutes ago, schopy said:

Già; probabilmente questo è uno dei motivi per cui i film hollywoodiani degli anni dai '30 ai '50 in molti casi ci sembrano fasulli (più spesso se a colori), mentre i film neorealisti italiani sono ancora piuttosto godibili.

Quello che poni è un problema diverso : se sia preferibile un codice di autoregolamentazione dei produttori o una censura di stato, ma con i correttivi democratico-costituzionali ( perchè chiaramente la censura fascista era peggiore ) ovviamente tu preferisci la seconda e potresti anche avere ragione ( altri no, ma ciò che mi preoccupa non è il merito quanto il fatto che molti non ritengono sia censura se praticata da una società privata...questo ovviamente mi scandalizza. )

Se rimaniamo nell'ambito del discorso che facevo io, più superficiale o generico, entrambi i tipi di censura erano però orientati alla censura di destra e tali sono rimasti pur con forti variazioni nel periodo post-sessantottino fino ad oggi

Salvo il fatto che una limitazione della visione ai minori di 7 anni è una forma debolissima di censura, non vigente in Italia ma già vigente in altri paesi come la Danimarca, e apparentemente neanche formalmente adottata negli USA, ciò che desta scandalo è ovviamente il criterio:

fintantoché in nessun prodotto Disney a qualunque pubblico fosse rivolto, non poteva comparire un personaggio gay esplicito, nessuno ha mai detto niente. Nel momento in cui ci si preoccupa di stereotipi di genere o razziali, applicando un minimo criterio di prudenza, apriti cielo

 

19 minutes ago, AndrejMolov89 said:

La reazione esagerata imho é una confusione tra cosa sia censura e cosa é controllo dei prodotti e dei servizi offerti da un privato. In tal senso tutti i mezzi stampa, editoriali o televisivi fanno censura s.s. 

La reazione è legata alle motivazioni del gesto, che si possa chiamare censura o meno 

11 minutes ago, Hinzelmann said:

fintantoché in nessun prodotto Disney a qualunque pubblico fosse rivolto, non poteva comparire un personaggio gay esplicito, nessuno ha mai detto niente. Nel momento in cui ci si preoccupa di stereotipi di genere o razziali, applicando un minimo criterio di prudenza, apriti cielo

La persona intelligente riconosce la problematicità e l'idiozia di entrambi i tipi di censura/rimozione, senza fare benaltrismo

Edited by Uncanny
4 minutes ago, FreakyFred said:

noi qui lo abbiamo sempre detto. Proprio perché il principio è lo stesso. 

Parli al plurale maiestatis?

Forse qualcuno ( magari te ) ha saputo costruire un discorso zoppiccante sulla base di argomentazioni di principio

Ma di codice di autoregolamentazione dei produttori americani ho sempre parlato praticamente solo io

 

17 minutes ago, Hinzelmann said:

Quello che poni è un problema diverso : se sia preferibile un codice di autoregolamentazione dei produttori o una censura di stato, ma con i correttivi democratico-costituzionali ( perchè chiaramente la censura fascista era peggiore ) ovviamente tu preferisci la seconda

Ma sai, per quel che ne so di cinema, dal '45 in poi in Italia i processi li hanno fatti quasi soltanto a qualche film di Pasolini e di Bertolucci...i nostri cineasti hanno goduto di buona libertà. 

Certo che dal punto di vista artistico è preferibile la "censura di stato"...in America i registi non potevano nemmeno girare certi film, da noi al più qualche tribunale, a film realizzato, ordinava la distruzione della pellicola...cosa che poi non si verificava, non per tutte le copie almeno.

17 minutes ago, Hinzelmann said:

ciò che mi preoccupa non è il merito quanto il fatto che molti non ritengono sia censura se praticata da una società privata

È passata quest'idea...😄 

Edited by schopy
Just now, Hinzelmann said:

Parli al plurale maiestatis?

Noi possiamo permettercelo.

1 minute ago, Hinzelmann said:

Forse qualcuno ( magari te ) ha saputo costruire un discorso zoppiccante sulla base di argomentazioni di principio

Ma di codice di autoregolamentazione dei produttori americani ho sempre parlato praticamente solo io

onestamente, portare la critica che porti fuori di qui pe rinchiodare all'incoerenza le destre ci sta. Ma nell'ambito della comunità gay siamo tutti familiari con la censura, l'oscuramento, a volte addirittura la cancellazione dell'omosessualità dai media. Poi non so se tutti ci poniamo la stessa attenzione. Nell'ambito dei gruppi nerd invece la mutilazione continua dei fumetti, l'effetto in america del comic code, o gli stravolgimenti assurdi fatti agli anime per renderli "meno gay" sono tutte cose stranote. Cioè, personalmente non credo che questo discorso che fai si possa applicare qui. È anche piuttosto naturale, peraltro, che i gay pongano attenzione alla censura dell'omosessualità. 

AndrejMolov89
10 minutes ago, Uncanny said:

La reazione è legata alle motivazioni del gesto, che si possa chiamare censura o meno 

 

Ma ognuno di noi puo' avere le motivazioni più' stupide dietro ad un gesto. Questo non significa che sia un "problema" sistemico. 
Problema sistemico e' se tutti sono "obbligati" a seguirle.  Cosa che non mi pare sia il caso. 

2 minutes ago, FreakyFred said:

Ma nell'ambito della comunità gay siamo tutti familiari con la censura, l'oscuramento, a volte addirittura la cancellazione dell'omosessualità dai media

A me pare che la preoccupazione preminente su questo forum in questo momento sia che gli attori etero possano continuare a recitare in parti gay

Solo io ho prospettato le ragioni degli attori LGBT dicendo che si potrebbe anche aver piacere di vedere in qualche grande produzione anche un ruolo gay, interpretato da un gay

almeno una volta

Ma facendomi largo fra lazzi e frizzi di un coro tutto sbilanciato dall'altra parte

Non dubito che i nerd siano molto più sindacalizzati, noi no

9 minutes ago, FreakyFred said:

È anche piuttosto naturale, peraltro, che i gay pongano attenzione alla censura dell'omosessualità. 

Sarebbe naturale ma avviene l'esatto contrario

13 minutes ago, schopy said:

Certo che dal punto di vista artistico è preferibile la "censura di stato"...in America i registi non potevano nemmeno girare certi film, da noi al più qualche tribunale, a film realizzato, ordinava la distruzione della pellicola...cosa che poi non si verificava, non per tutte le copie almeno

Certamente la censura di stato la puoi portare in Tribunale

 

Che le destre (o meglio, certe destre) sulla questione siano incoerenti è palese, hanno sempre censurato quello che non piaceva loro e finché hanno la possibilità di farlo lo continuano a fare anche oggi

Questo non significa che si debba giustificare o minimizzare la neo-censura di sinistra (o meglio, di certa sinistra) legata a criteri di politicamente corretto sempre più rigidi e senza senso

Se si è coerentemente contrari alla censura ci si oppone ad entrambe, altrimenti si è semplicemente degli ipocriti contro la censura solo quando conviene 

13 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Questo non significa che sia un "problema" sistemico. 

La cancel culture e il politicamente corretto sono un problema sistemico negli USA e a intensità minore nei paesi anglosassoni, di cui tutta la serie di censure/rimozioni su programmi e prodotti audiovisivi è solo uno degli innumerevoli sintomi. Lentamente è poi in corso un tentativo di "sistematizzazione" anche in altri paesi europei e non

10 minutes ago, Hinzelmann said:

Solo io ho prospettato le ragioni degli attori LGBT dicendo che si potrebbe anche aver piacere di vedere in qualche grande produzione anche un ruolo gay, interpretato da un gay

almeno una volta

Cosa che non c'entra nulla con la questione, che riguarda la sistematica ostracizzazione e shitstorm che devono subire gli attori etero a cui viene assegnato un ruolo LGBT. L'atteggiamento non è propositivo al di là che abbia senso o meno, è distruttivo 

E non esistono "le ragioni degli attori LGBT" come se questi fossero un unicum. Fra i maggiori attori gay c'è chi come Jim Parson e Neil Patrick Harris è ostile a queste "ragioni" 

 

Edited by Uncanny
29 minutes ago, Hinzelmann said:

si potrebbe anche aver piacere di vedere in qualche grande produzione anche un ruolo gay, interpretato da un gay

almeno una volta

Non esistono quasi più le grandi produzioni, ad eccezione dei film di supereroi, il resto del mondo è diventato "on demand" 😄 io sono d'accordo con te, temo però che parte del gran successo di alcuni ruoli gay in grandi produzioni del passato sia dovuto al fatto che...l'attore che lo interpretava non era gay 😐 grandi produzioni richiedono grandi investimenti, che richiedono grandi previsioni di incassi. In questo ingranaggio, attori ed attrici gay out raramente sono riusciti ad afermarsi, fino a qualche anno fa. Nulla vieta che le cose migliorino da qui in avanti!

Edited by schopy

Comunque dei momenti, se non problematici, perlomeno controversi in Dumbo se ne parlava veramente da molto, moltissimo tempo (per contro la pagina cancel culture su wikipedia è di un paio d'anni). Tant'è vero che il film aveva già subito delle modifiche, non l'altroieri, ma negli anni 50

Si tratta di un film per bambini vecchio di 80 anni (l'altro coi gatti ne avrà 50), se la disney dice "mh, effettivamente non sta invecchiando benissimo" e lo mette a 7+ mi pare assurdo montare su un caso come se ci fosse chissà quale bavaglio. Cioè non è che devi mostrare per forza uno specifico cartone del 1941 a tua figlia nata nel 2017, magari nel corso di un secolo sono state prodotte altre cose che rispondono ad un sentire diverso, per dire

Poi mi rendo conto che questi momenti problematici in italiano non esistono, ovviamente, sia per un discorso di doppiaggio sia perché certi riferimenti semplicemente non si colgono. Riferimenti sui quali si può anche giocare senza per questo introdurre elementi controversi, eh, tipo Hercules ha le muse che sono un coro gospel (di nere) che è un dettaglio fantastico (per l'assurdità di inserirlo in un contesto in cui non c'entra assolutamente nulla) che si perde nella versione italiana - appunto: sia perché le voci sono diverse sia perché un bambino in Italia non ha esperienza di cori gospel

E per lo stesso motivo in italiano un simpatico corvo che si chiama Jim e canta col resto del Quartetto Cetra non ha assolutamente nulla di controverso. Quindi mi fa un po' ridere che se ne discuta in termini di "volete vedere il razzismo a tutti i costi anche dove non c'è" perché è ovvio che non lo vediamo

A me sembra più un caso di "volete vedere i bavagli a tutti i costi anche dove non ci sono"

32 minutes ago, Hinzelmann said:

A me pare che la preoccupazione preminente su questo forum in questo momento sia che gli attori etero possano continuare a recitare in parti gay

Che POSSANO è una preoccupazione correttissima. Il punto della recitazione è poter fare una parte che non è la propria (per me è assurdo anche dire che i cis non possano interpretare personaggi trans, per dire), quindi che POSSANO è una necessità ed un imperativo artistico e anche politico per quanto mi riguardo. Che DEBBA accadere sempre direi che è una questione sostanzialmente irrilevante. Abbiamo attori gay che fanno parti etero (i più famosi Jim Parsons e Neil Patrick Harris), e attori etero che fanno parti gay . L'attore gay che fa la parte del gay, in realtà, statisticamente ti aspetti che sia raro: se volessimo rappresentare fedelmente la proporzione gay nelle parti assegnate sarebbero circa 1/20, e gli attori gay a propria volta sarebbero 1/20. Fai 1/20*1/20, ti aspetti che un attore gay che fa la parte del gay capiti in un caso su 400, non esattamente comune.

Semmai sembrerebbe che tu vorresti che, di proposito, per la parte di un gay si andasse a scegliere un attore gay. Non vedo la ragione e non vedo che valore aggiunto dia dal punto di vista della rappresentazione.

Edited by FreakyFred
9 minutes ago, Almadel said:

Certo che passare dalla DC che censura Pasolini

alla Disney che filtra i cartoni animati per gli under 7

si è proprio rovesciata la situazione :D

Non sappiamo più di cosa preoccuparci si vede; è che è molto raro oggigiorno vedere un film che veicoli un messaggio deliberatamente controverso.

@Freakyfred era solo un esempio per far capire che atteggiamento ci si può aspettare in questa comunità

La discussione nel merito continua in quel topic qui sarebbe OT

Dopo aver spiegato il motivo per cui alcuni in America associano il Columbus day al giorno della razza ed aver spiegato perchè due ricchi americani di Providence hanno eretto due copie di statue romane, ho spiegato anche perchè l'idea che l'America sia uno stato "degenerato" ( a causa di Dumbo e degli Aristogatti ) sia impropria

Di fronte ad un gay che utilizza con questa disinvoltura il termine degenerato mi si obietta che in una comunità gay certi temi ( quelli della censura ) sono familiari ma fa ridere, perchè se fosse vero ci si guarderebbe bene dall'usare termini come "degenerato" e chi lo fa sarebbe immediatamente ripreso

Cosa che peraltro non fatto neanche io...cercando di articolare un discorso storico per stimolare una riflessione

La realtà è esattamente l'opposta c'è chi per ragioni di principio seguendo il filo di una logica astratta, rifiuta il confronto con la concretezza della storia e della politica ( semplicemente se ne disinteressa ) e chi invece la narrazione di destra si diverte ad imitarla e scimmiottarla ( fra questi Serpente che è l'ideatore del topic o Uncanny )

Liberi entrambi di rifiutare lo stimolo alla riflessione, però non mi si dica che i miei discorsi in una comunità gay come questa sono superflui

59 minutes ago, blaabaer said:

Comunque dei momenti, se non problematici, perlomeno controversi in Dumbo se ne parlava veramente da molto, moltissimo tempo (per contro la pagina cancel culture su wikipedia è di un paio d'anni). Tant'è vero che il film aveva già subito delle modifiche, non l'altroieri, ma negli anni 50

Si tratta di un film per bambini vecchio di 80 anni (l'altro coi gatti ne avrà 50), se la disney dice "mh, effettivamente non sta invecchiando benissimo" e lo mette a 7+ mi pare assurdo montare su un caso come se ci fosse chissà quale bavaglio. Cioè non è che devi mostrare per forza uno specifico cartone del 1941 a tua figlia nata nel 2017, magari nel corso di un secolo sono state prodotte altre cose che rispondono ad un sentire diverso, per dire

Poi mi rendo conto che questi momenti problematici in italiano non esistono, ovviamente, sia per un discorso di doppiaggio sia perché certi riferimenti semplicemente non si colgono. Riferimenti sui quali si può anche giocare senza per questo introdurre elementi controversi, eh, tipo Hercules ha le muse che sono un coro gospel (di nere) che è un dettaglio fantastico (per l'assurdità di inserirlo in un contesto in cui non c'entra assolutamente nulla) che si perde nella versione italiana - appunto: sia perché le voci sono diverse sia perché un bambino in Italia non ha esperienza di cori gospel

Non è coinvolto solo Dumbo, anche Peter Pan e gli Aristogatti in cui gli elementi bersaglio del politicamente corretto sono chiari anche a chi italiano non è

Cioè semplicemente ci sono delle rappresentazioni stereotipate di alcune etnie/nazionalità

Come se noi italiani pretendessimo la censura o il disclaimer per Tony Ciccione e Luigi Risotto nei Simpson, mi viene da ridere solo a pensarci 

Il politicamente corretto si è però scagliato con successo su Apu già diversi anni fa

La stesso Homer Simpson rappresenta lo stereotipo dell'americano ignorante, però questo stereotipo è ok a quanto pare

59 minutes ago, blaabaer said:

E per lo stesso motivo in italiano un simpatico corvo che si chiama Jim e canta col resto del Quartetto Cetra non ha assolutamente nulla di controverso. Quindi mi fa un po' ridere che se ne discuta in termini di "volete vedere il razzismo a tutti i costi anche dove non c'è" perché è ovvio che non lo vediamo

A me sembra più un caso di "volete vedere i bavagli a tutti i costi anche dove non ci sono"

Veramente sono proprio i fautori della cancel culture, in poche parole i SJW, a voler imporre in Italia e nei paesi non statunitensi la stessa concezione di razzismo che c'è negli USA per volercela fare vedere e poi poter censurare quello che non li aggrada

Tipo in chi vede blackface razziste da censurare nelle battute di Di Maio e nelle imitazioni di Tale e Quale Show 

C'è un tentativo di importare l'approccio estremamente essenzialista e razzializzante alle questioni etniche del progressismo americano, fondato sulla critical race theory (CRT) di matrice postmodernista

Questo approccio si lega poi a doppio filo con cancel culture e politicamente corretto. La CRT costituisce l'impianto teorico, il cancelling è il modus operandi

21 minutes ago, Hinzelmann said:

l'America sia uno stato "degenerato" ( a causa di Dumbo e degli Aristogatti ) sia impropria

Gli USA sono uno stato degenerato perché: 

"Da una parte [ti ritrovi] fasci che pendono dalle labbra di un idiota che non è in grado di riconoscere un esito elettorale e che si bevono le stronzate di QAnon 
Dall'altra parte [ti ritrovi] fasci del politicamente corretto e della cancel culture, iconoclasti e ignoranti. Il divieto della Disney è solo l'ultimo dei tanti sintomi e fra i più relativamente innocui"

Suvvia, evitiamo i soliti strawman 

21 minutes ago, Hinzelmann said:

Di fronte ad un gay che utilizza con questa disinvoltura il termine degenerato

Ma LOL 

degenerato agg. [part. pass. di degenerare]. – di qualsiasi cosa, istituzione, manifestazione che si sia o si ritenga essersi alterata e guastata assumendo aspetti e forme deteriori

Questa è lingua italiana eh

21 minutes ago, Hinzelmann said:

la narrazione di destra si diverte ad imitarla e scimmiottarla ( fra questi Serpente che è l'ideatore del topic o Uncanny )

Tu scimmiotti la narrazione di destra semmai, proponendo un neo-segregazionismo "woke" 

I ruoli gay vanno fatti da gay e i ruoli etero dagli etero. I personaggi neri vanno doppiati dai neri, quelli bianchi dai bianchi

Wow, quanto progressismo 

Ma continua pure con le tuo reductio sciocche che fai da sempre. Se critichi il politicamente corretto estremizzato di matrice USA stai con la destra, se critichi la cancel culture stai con la destra, se critichi il neo-segregazionismo "woke" stai con la destra, se critichi i SJW stai con la destra, se critichi la CRT è tutto quello che comporta stai con la destra, se critichi asterischi e schwa stai con la destra. E via dicendo: o con noi o contro di noi

Un tale livello di dogmatismo che pone alla stessa stregua di un Pillon o un Adinolfi (ecco un po' di reductio anche per te ^_^)

Edited by Uncanny

Eviteremo allora anche di dire "sono in ritardo" perché chi è affetto da disabilità intellettiva era stigmatizzato come "ritardato" 

Cosa proporresti come alternativa?

"Sono arrivato impiegando una quantità di tempo ulteriore rispetto a quanto previsto" mi sembra sufficientemente politicamente corretta

1 hour ago, Hinzelmann said:

fosse vero ci si guarderebbe bene dall'usare termini come "degenerato" e chi lo fa sarebbe immediatamente ripreso

Premessa: sono sicuro che questo discorso non sia OT, così sicuro che mi esporrò al rischio moderazione.

Ciò detto... Guarda che le parole non sono magiche, non evocano demoni e divinità lovecraftiane. Le parole sono semplici veicoli sonori o scritti che assumono senso nel contesto. Personalmente non nessuna intenzione di cancellare dal mio vocabolario qualsiasi sequenza di fonemi che sia mai stata usata contro gay. 

"Degenerazione" è un termine che ha un senso preciso, indica uno scadimento delle condizioni di un qualcosa. Non c'è niente di omofobico nel ritenere che il dibattito sul PC in USA sia in molti casi gravemente scaduto e abbia assunto forme rozze e stupide o perfino, si può sostenere, razziste. Ce lo ricordiamo tutti come la Rai censuró il bacio gay in How to get away with murder e lo condanniamo, ma è altra questione scatenare guerre sull'orientamento sessuale dell'attore che fece quel bacio. 

Ora, l'autocensura Disney qui non è particolarmente grave, ma senz'altro indica una decadenza del discorso verso assurde forme di rozzezza intellettuale. Le parodie razxiali di Dumbo e Aristogatti erano rivolte già in prima battuta più che altro agli adulti dell'epoca, ed erano intese per essere capite da loro. Perdono di significato già di fronte agli occhi dell' adulto di oggi, e immaginati il bambino. Quindi qual è veramente il punto di questa cosa? A un certo punto o si dovrà dire che il bambino non deve vederli, quei film, che se mi permetti e criminoso come concetto, oppure si dovrà riconoscere che l'edizione critica con nota dell'autore "potrebbe contenere dosi di razzismo" è inutile e paraculo quanto il "potrebbe contenere tracce di crostacei" sui pacchetto del cioccolato. Parliamo di una stupidità relativamente innocua, ok, ma personalmente non sono troppo incline a perdonare le cose stupide solo perché al momento sembrano innocue; le conseguenze che può avere un'idea o un comportamento stupido se gli si lascia mettere radici sono imprevedibili.

Non ultimo, vorrei ricordare che la Disney sta usando questo disgustoso make-up sinistroide per coprire una totale mancanza di etica aziendale. la Disney quando ha avuto la possibilità di introdurre in Star wars Una storia gay fra Poe e Finn, come tanti fan ormai chiedevano e speculavano, non l'ha fatto. Quando the last Jedi ha tentato di portare la saga in una direzione diversa e se vogliamo più di sinistra e con più rappresentazione di minoranze razziali, La casa di Topolino ha immediatamente corretto il tiro con quella porcata di Rise of Skywalker. Però, ehi sullo sfondo del finale ci hanno messo un bacio lesbo. Che hanno censurato per venderlo a Singapore. Very representation, very politically correct. per non parlare della scandalosa leccata di culo al governo cinese nel remake di Mulan.

Stiamo parlando di un'azienda che in termini di etica è un mostro, cioè semplicemente abominevole. E usa queste cazzatine ridicole per rifarsi un'immagine friendly di fronte al pubblico di sinistra.

Che ci casca.

Edited by FreakyFred

Non c'è comunità senza un linguaggio comune

Se delle persone che sono state stigmatizzate in quanto degenerate non sanno niente della teoria della degenerazione ed usano il termine degenerato esattamente come l'userebbe una persona di destra ( non tutte le persone di destra, attualmente solo le peggiori ) appellandosi al vocabolario...

....neanche sapranno molto della censura dell'omosessualità, perchè non conoscono o non hanno coscienza né della propria storia, nè della propria cultura

Il punto di partenza della tua osservazione era che il mio discorso sulla storia della censura dell'omosessualità era superfluo, perchè speso in questa comunità ed io ti ho dimostrato che è vero l'esatto contrario

Quanto alla guerra fra la Disney ed i nerd, su cui secondo me siete molto più informati, sia più di me che di quanto non siate della nostra cultura, non entro nel merito

Anche perchè come già detto colloquiando con @Schopy non appartengo al numero di coloro che preferiscono le censure aziendali dei produttori, a quelle statali ( già dato nel topic sui social media etc )

Registro soltanto il fatto che pare appassionarvi molto più del superamento della "caratterizzazione queer" di personaggi etero cattivi, che è un po' la classica critica del movimento LGBT alla Disney

@Uncanny Veramente non capisco di cosa stiate parlando.

Se volete parlare di cancel culture si parli pure di cancel culture. Sono davvero interessato a sentire le vostre opinioni - più spesso che no, vedo che chi si prende la briga di scrivere qualcosa perlomeno ha maturato un'idea (io per contro mi sono sempre ben guardato, per esempio, dal pestare il merdone del caso Rowling)

Però quando si arriva a conclusioni magari corrette tramite argomentazioni che non c'entrano un tubo io rimango sempre molto confuso.

Dumbo è un cartone animato in cui:

- c'è un cucciolo di elefante super bullizzato a cui viene dato il nome di "scemotto" ("dumb-o"), ma non importa perché poi alla fine vola
- lo stesso cucciolo di elefante si ubriaca
- i manovali neri rappresentati senza manco un volto cantano una canzone in cui praticamente professano di essere felici di lavorare come schiavi
- i corvi sono un chiaro riferimento ad un personaggio stereotipico molto controverso - la macchietta di uno schiavo nero, in pratica

non so se mi sono perso altri dettagli. (Senza dimenticare che non è nemmeno tutta sta gran storia)

In Peter Pan ci sono lo stereotipo indiano ma pure altri elementi tipo bambini che fumano. Nei gatti onestamente non ricordo.

Bisogna essere veramente fissati per volerci vedere per forza l'intervento bulldozer del politically correct se la disney a un certo punto mette questi film a 7+

Cioè metto le mani avanti, ci son tante scelte disneyane PC / whateverwashing molto più discutibili senza andare a tirare fuori fantomatiche censure ai film degli anni 40.

Tipo i personaggi gay o neri iniettati a caso nel remake live action de La bella e la bestia (lol). Seh, il libraio nero in un paesello della Francia prerivoluzionaria. Credibilissimo. Questo per esempio mi pare molto ma molto più ridicolo e completamente su un altro livello rispetto alla disney che riconosce che magari gli indiani in peter pan non sono, col senno di poi (eh! ma va!), un momento altissimo di cinema statunitense

--soprattutto in luce dell'opera di distruzione, quella sì, della cultura dei nativi americani ad opera dei vari governi statunitensi che per decadi separarono i figli dai genitori per rieducarli sotto il motto di "kill the indian and save the man"; questo poi ha raggiunto il pubblico solo abbastanza recentemente, di sicuro negli anni 50 quando uscì Peter Pan della disney a nessuno gliene fregava niente. Scusa ma non è affatto vero che il pubblico italiano e quello americano percepiscono lo stesso stereotipo allo stesso modo, se io vedo l'indiano che dice a-ugh per me può essere benissimo una cosa completamente fantasiosa, che non esiste proprio, alla stregua di alice nel paese delle meraviglie; altrove ha ragione di toccare corde diverse

Ovviamente non mi puoi paragonare la rappresentazione stereotipata casuale di un'etnia, che rinforza pregiudizi razziali, a tony ciccione nei simpsons che è chiaramente messo là perché è una parodia. Se proprio vuoi trovare un esempio a tutti i costi, prenditela con le caricature degli italiani della Dolmio (video a caso https://www.youtube.com/watch?v=jmC3MxEwN6E ) che a me fanno un po' ribollire il sangue

MA-- il punto comunque non è questo, il punto è che la cancellazione è un atto estremo, fortissimo (e pure violento) che per forza di cose non può essere innescato dalla parte cancellata; qui non c'è stata proprio alcuna cancellazione, si è pensato che tre titoli non fossero appropriati ad un pubblico di una certa età e si è dato un rating diverso. Non è che bisogna per forza vedere estremismi ovunque.

2 hours ago, Uncanny said:

Tipo in chi vede blackface razziste da censurare nelle battute di Di Maio e nelle imitazioni di Tale e Quale Show 

Ma è lo stesso discorso che faccio io eh. Non si può parlare di blackface in Italia come se fossimo negli Stati Uniti, non ha senso e non è utile

parentesi:

5 hours ago, Uncanny said:

Mi auguro qualsiasi cosa che possa portare all'implosione di quello stato e che lo riduca all'irrilevanza, specie in relazione all'influenza culturale che ha nel mondo 

qui in casa si è per un po' considerata l'opzione ricolonizzazione, per poi arrivare alla conclusione "sì ma sono inutili, chi cazzo li vuole"

Edited by blaabaer
50 minutes ago, FreakyFred said:

Che ci casca.

Guarda che ci cascano gli snowflakes di estrema destra

che non si indignano per l'omofobia di Singapore, ma per i filtri ai minori di sette anni.

Perché di questo noi parliamo sempre quando vogliamo fare i "liberi pensatori di destra"

di censurette ridicole pensate letteralmente per i bambini dell'asilo occidentali

tralasciando l'elefante che pascola beato nel Sud-Est dell'Asia (e nel resto del mondo non propriamente occidentale).

 

Le multinazionali - anche su un forum gay - vengono attaccate sempre e solo quando sembrano troppo di "sinistra"

e MAI quando fanno qualcosa di esplicito contro la comunità LGBT.

Per riuscire a parlarne bisogna per forza inserire una critica di sinistra  (censurano i contenuti GLBT...)

come "nota a margine" a una critica di destra (...e per questo si fingono progressisti).

 

Questa è la "degenerazione" del dibattito.

Abbiamo così paura di importare il politicamente corretto USA in Italia

che fingiamo di non vedere che nulla di questo sta avvenendo da noi, anzi.

3 hours ago, schopy said:

per quel che ne so di cinema, dal '45 in poi in Italia i processi li hanno fatti quasi soltanto a qualche film di Pasolini e di Bertolucci...i nostri cineasti hanno goduto di buona libertà. 

:nono:

sai invece chi è stato il più censurato dal dopoguerra in poi? Totò, perchè, a differenza dei film d'autore, lo vedevano tutti e Andreotti prima e Scalfaro poi (che han sempre ritenuto più pericoloso un film che incitava alla lotta sociale di quello che scopre qualche centimetro di coscia);

invece il Rossellini di Germania anno zero, le tettone felliniane o lo stesso PPP la sfangavano, pur se con divieti ai minori (e a Pasolini fecero passare la qsi, vedi Salò; ma col centro sinistra degli anni 60 l'ufficio censura era gestito dai socialisti); l'ultimo ad essere davvero segato è stato il tango di Bertolucci ma già eravamo negli anni '70; e infatti da allora la censura cinematografica è praticamente scomparsa (l'ultimo in assoluto ad essere bloccato -saranno passati una decina d'anni- fu un simil horror molto sadico abbastanza disgustoso, Morituris o qsa del genere; vidi solo il trailer; diciamo che bastava ed avanzava per realizzare che era uno snuff movie riuscito pure male che mischiava gladiatori zombie del 70 A.C. e rave party del secondo millennio..)

cmq se vi interessa capire cos'è stata la censura nel cinema è qui http://cinecensura.com/ vi troverete titoli che non vi immaginerete mai

nel 2017 è cambiata la legge sulla censura cinematografica, che adesso prevede le 4 categorie classiche (per tutti, vm 6, vm 14, vm 18) e ha abolito il divieto assoluto

Saramandasama

Alla fine, ad un analisi più attenta, si tratta di conseguenze dello Zeitgeist del momento. Quando la Disney ha riadattato ad es. Cenerentola, ha dovuto omettere che le sorelle cattive pur di farsi andare la scarpetta si erano amputate, con una forbice, le dita dei piedi. 50 anni più tardi scene percepite come razziste non sono più accettate. Tra 50 anni ancora altro..

1 hour ago, Hinzelmann said:

Se delle persone che sono state stigmatizzate in quanto degenerate non sanno niente della teoria della degenerazione ed usano il termine degenerato esattamente come l'userebbe una persona di destra ( non tutte le persone di destra, attualmente solo le peggiori ) appellandosi al vocabolario...

Uso il termine degenerato esattamente come lo usa chiunque sappia l'italiano e voglia indicare un qualcosa di "alterato e guastato assumendo aspetti e forme deteriori"

Il tuo tentativo di circoscrivere l'uso di questa parola alla destra è assai risibile 

"Marco e Gianni stavano discutendo animatamente, poi la situazione è degenerata e hanno cominciato a insultarsi e picchiarsi"

"Il neoliberismo ha portato ad una rapida degenerazione delle nostre società" - Cit. qualsiasi persona di sinistra anticapitalista 

"L'utente Hinzelmann non è in grado di sostenere una discussione senza che i suoi interventi degenerino nel tentativo di squalificare l'interlocutore associandolo alla destra, a Trump e al fascismo"

 

@blaabaer Per esempio io non vedo questo gran problema nell'avere personaggi neri in contesti di fantasia e fantastorici come ne La Bella e la Bestia.

È problematico invece nei film che non sono fantasy ambientati nel passato ma invece film storici o comunque fiction basate su fatti e personaggi storici reali. Ad esempio un Machiavelli nero non si può vedere

Su Dumbo convengo che alcuni aspetti siano effettivamente problematici, tipo i manovali neri che cantano 

Quello che non ha senso in generale è prendersela con degli stereotipi in fondo innocui, perché i nativi in Peter Pan o gli asiatici negli Aristogatti non vengono denigrati. 

Stereotipo non è sinonimo di denigrazione. Il fatto che un gatto asiatico abbia accento asiatico e suoni un piano con le bacchette non è denigratorio. "Pellerossa" non è un termine in sé dispregiativo, è una semplice identificazione dell'etnia tramite un aspetto esteriore (cioè l'incarnato per l'usanza che avevano di tingersi la pelle di rosso) e un bambino non può che vedere questo

Tutti i personaggi dei Simpson sono una parodia, dici che non si può fare il paragone eppure i sostenitori del PC si sono scagliati con successo su Apu perché considerato denigratorio verso gli indiani. Quindi al di là di quello che ne pensi tu chi sostiene il PC non fa di queste distinzioni

Ma anche tralasciando i Simpson, dovremmo lamentarci per Il Padrino e I Sopranos perché avrebbero rafforzato stereotipi sugli italiani visti come mafiosi, stereotipi questi sì negativi? Ma direi proprio di no

Il punto non è nella severità dei provvedimenti adottati, ma nei principi che li animano 

E comunque non è semplicemente stato dato un rating diverso, non è un semplice "sconsigliato ai minori di 7 anni" o un bollino di avvertimento 

È stato propria eliminata la possibilità di accedere a tali film ai profili in cui lo spettatore registrato ha meno di 7 anni. Poi che il divieto sia facilmente aggirabile è un altro discorso

Edited by Uncanny

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