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Incontri e conoscenze spontanee/casuali


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Buonasera a tutti, ragazzi e ragazze del forum.

Vi pongo una questione: credete che nel mondo gay sia una mera illusione l'idea di poter conoscere qualcuno in modo "spontaneo" e casuale? Intendo in contesti non necessariamente gay. O quasi nella totalità dei casi è necessario ricorrere a strumenti come le app oppure recarsi in locali LGBT? Avete esperienze in merito?

Grazie. 

 

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https://www.gay-forum.it/topic/53429-incontri-e-conoscenze-spontaneecasuali/
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In piazza delle Erbe a Padova durante il mercoledì universitario, quattro volte.**

Una volta a scuola.

Sempre alle superiori un universitario amico di amici etero.

Alle medie il migliore amico del mio compagno di banco.

Una volta in osteria con un ragazzo ubriaco che mi sentiva parlare di ragazzi.

Due volte a feste universitarie (una di queste a casa di un'amica di Schopy)

e una volta in un centro sociale occupato.

In campeggio a 17 anni *

In un collegio universitario maschile con un amico di un amico etero

e a una festa di capodanno sempre di questo amico.

Una volta in stazione a Mestre.

Mio cugino.

Il migliore amico della mia ex ragazza.

Due nel negozio di fumetti che frequentavo (uno è il mio testimone di nozze).

Un mio carissimo amico etero - conosciuto facendo teatro - a vent'anni ha voluto farmi un pompino.

Un altro ragazzo conosciuto alle superiori, ma reincontrato all'università a casa di un'amica.

Una coppia etero di amici delle superiori, in un locale etero, sempre anni più tardi.*

Un amico della mia professoressa di ripetizioni.

 

Me ne sono venuti in mente ventitre, ma ho contato anche quattro persone che ci hanno provato e non ci sono stato.

E li ho segnati con un asterisco: (uno perché troppo giovane, uno troppo fascista, uno perché mi vergognavo davanti agli amici, uno perché aveva la ragazza)

Però per gli altri ho contato tutto: solo bacio con la lingua, solo sega, fino alle relazioni vere e proprie.

Non ho contato i due casi di seghe insieme ciascuno col proprio pisello, né gli amici di amici gay.

Né quelli che conoscevo da prima, ma di cui ho scoperto l'omosessualità in locali gay.

Né gli approcci di amici etero che avrebbero potuto essere solo scherzosi, né cose troppo soft come massaggi.

Né la pomiciata a tre con una ragazza, perché ero ubriaco e non ricordo se ci siamo baciati anche tra noi.

Né ovviamente quelli che ci sarebbero stati, ma non mi piacevano al punto da provarci.

Edited by Almadel
davydenkovic90
10 hours ago, DroftBlu said:

Buonasera a tutti, ragazzi e ragazze del forum.

Vi pongo una questione: credete che nel mondo gay sia una mera illusione l'idea di poter conoscere qualcuno in modo "spontaneo" e casuale? Intendo in contesti non necessariamente gay. O quasi nella totalità dei casi è necessario ricorrere a strumenti come le app oppure recarsi in locali LGBT? Avete esperienze in merito?

Grazie. 

Mera illusione no, affatto, anzi. Non ho fatto architettura né design, eppure all'università come colleghi avevo almeno 5 o 6 ragazzi gay con cui parlavo e che frequentavo quotidianamente. Il problema è che quei 5 o 6 erano su 100, e che di quei 5 o 6 non solo non me ne piaceva neanche uno, ma neanche mi stavano sufficientemente simpatici da frequentarci al di fuori della facoltà (non fraintendetemi e non datemi dello snob, la cosa era reciproca). Decisamente più facile, ma non scontato, trovare ragazzi e ragazze simpatici con cui uscire la sera tra i restanti 94-95 etero.

Di incontrare ragazzi gay totalmente per caso e di essere approcciato m'è capitato varie volte, ancor più da quando mi sono dichiarato perché evidentemente ho iniziato a emanare delle vibrazioni a chi mi stava intorno. Prima mi capitava solo con qualche ragazza. Caso più eclatante un ragazzo che, in un museo aperto di sera, mi si avvicinò e mi dettò il suo numero di telefono (erano presenti il mio ragazzo dell'epoca e un'amica, per cui possono testimoniare, anche se la cosa sembra incredibile)

Mi capitò di rimorchiare anche al padiglione dell'Expo della Turchia. Chiesi al barista un té e lui mi disse "Chi prende il té, esce con me" e vedendomi un po' stupito aggiunse: "Se prendi il caffé, esci con lei" (indicando la sua collega, un po' più in là, che non ci stava ascoltando). Io gli risposi, a mo' di battuta, " Eh, allora mi tocca uscire con te". E' finita a ridere, mi sono finto etero (sticazzi, a volte conviene) e l'ho salutato gentilmente.

Un'altra volta mi capitò per strada mentre stavo rientrando a casa da una corsa. Stavo camminando in una strada a senso unico con un solo marciapiede. Un ragazzo basso, abbronzato e brutto, che camminava davanti a me, mi aspettò e mi chiese se fossi appena stato in palestra (mai stato, lol), e poi se fossi sposato, e mi disse che ero molto bello. (Evidentemente ero il suo tipo, che dire) Ringraziai sorridendo, dissi che ero sposato (che domande!) e me ne tornai a casa.

Quindi sì, diciamo che, coi tempi che corrono, può tranquillamente capitare di essere riconosciuti come gay, e quindi abbordati da altri gay che non hanno problemi a farsi avanti, in un contesto quotidiano. Magari non nel paesino minuscolo, ma anche in città o cittadine di provincia può accadere.

Il problema, però, resta quello che dicevo all'inizio. Se ti basi solo su questi pochi incontri, non troverai mai non dico un marito, ma neanche un amico simpatico, e se non frequenti ambienti gay e non forzi conoscenze con ragazzi gay in qualche modo, è facile che tu finisca un po' in trappola in situazioni etero con soli amici etero, sicuramente situazioni piacevolissime ma un po' castranti, da un certo punto di vista.

In definitiva, la risposta alla tua domanda è sì, ma è un'eventualità rara. Usa tutti i canali a tua disposizione, forza incontri e non fare nessun affidamento sugli incontri anni ottanta.

Un ultimissimo appunto sui "contesti gay"... se ci pensi, anche gli etero vanno per locali per rimorchiare, e non mi sembra che si facciano tanti problemi: scelgono il locale adatto a loro, ci vanno per diverse volte e alla fine rimorchiano. Posso capire che non a tutti piacciano gli sketch su Elenoire Ferruzzi e Work Bitch di Britney Spears, ma, in assenza di altre possibilità, non è neanche una tortura atroce andare in un locale gay per vedere se riesci a conoscere qualcuno. E il virtuale pensalo come un canale come un altro per realizzare un determinato obiettivo. Come usi il virtuale per iscriverti a un esame all'università, puoi benissimo usarlo per darti appuntamento col ragazzo che studia nella biblioteca vicina e che non avresti mai incontrato altrimenti.

Saluti! 🙂 

 

Edited by davydenkovic90
4 minutes ago, davydenkovic90 said:

In definitiva, la risposta alla tua domanda è sì, ma è un'eventualità rara. Usa tutti i canali a tua disposizione, forza incontri e non fare nessun affidamento sugli incontri anni ottanta.

Bisogna anche capire cosa spinga certi gay a sognare incontri casuali.

Chi è troppo timido e "discreto" per locali, app e associazioni

non si troverà mai nella situazione di rimorchiare nella vita di tutti i giorni.

E anche quando succede più che un gay romantico fuori dai giri,

incapperai in un etero curioso che vuol fare un'esperienza.

 

davydenkovic90
43 minutes ago, Almadel said:

Bisogna anche capire cosa spinga certi gay a sognare incontri casuali.

Chi è troppo timido e "discreto" per locali, app e associazioni

non si troverà mai nella situazione di rimorchiare nella vita di tutti i giorni.

E anche quando succede più che un gay romantico fuori dai giri,

incapperai in un etero curioso che vuol fare un'esperienza.

Credo che li spinga il fatto di trovarsi in un vicolo cieco, nel quale ci siamo trovati più o meno tutti, e il bisogno di appigliarsi a una remota e vaga speranza di poter uscire dalla buca senza dover fare lo sforzo di dichiararsi o di mettersi in gioco presentandosi a un appuntamento concordato. E forse in minima parte c'è una diseducazione di base che fa credere, come accade in tutti i film e cartoni animati tra cui kiss me licia, che l'amore eterno si debba trovare rigorosamente per caso andandogli addosso tra le corsie del supermercato, e che tutte le altre modalità abbiano qualcosa di inferiore a questa. 

Invece io, col tempo, ho scoperto le meraviglie degli incontri forzati e detesto quelli casuali. Di certo non forzo incontri con gente che frequenta l'azione cattolica o che ascolta la Pausini, mentre per caso ne ho incontrati parecchi.

Edited by davydenkovic90
6 hours ago, Almadel said:

Dipende da quanto sei dichiarato e audace.

 

Poco altro da aggiungere. 

Qualche tempo fa ragionavo su quanti gay ci fossero intorno a me nella mia scuola, ad esempio. A ben pensarci erano veramente tanti ma, quand'anche IO fossi stato dichiarato e LORO fossero stati dichiarati, non sarei stato mai abbastanza audace per abbordarli. 

Per quanto riguarda l'università mi rivedo in pieno in quanto descritto da Davy: con gli altri ragazzi omosessuali del corso non ci siamo mai presi. Con uno ci detestiamo proprio di cuore, anzi.

Edited by Bloodstar
1 hour ago, Almadel said:

Bisogna anche capire cosa spinga certi gay a sognare incontri casuali.

Sentirsi """"""normali""""" come gli etero.

Agli omosessuali dopo un po' 'sta cosa passa perché si rendono conto che la legge dei grandi numeri gioca a loro sfavore e che a conti fatti pure sti gran cavoli di come è avvenuto il primo incontro, se poi ci si trova bene assieme.

Sinceramente per mia esperienza personale sono state solo le bisessuali a parlare insistentemente di spontaneità negli incontri e della ghettizzazione degli omosessuali. 
Ma tanto poi na volta che si fidanzano col tizio conosciuto romanticamente per caso, finisco poi su wapa a cercarsi l'amante :asd:

Comunque è vero, in massima parte dipende da quanto sei dichiarato.

Io sinceramente quelle volte in cui l'ho fatto in gruppi misti, mi son ritrovata sempre na schiera di bisessuali che me la lanciavano con la fionda.

davydenkovic90
12 minutes ago, nowhere said:

Sentirsi """"""normali""""" come gli etero.

Agli omosessuali dopo un po' 'sta cosa passa perché si rendono conto che la legge dei grandi numeri gioca a loro sfavore e che a conti fatti pure sti gran cavoli di come è avvenuto il primo incontro, se poi ci si trova bene assieme.

Sì, come se gli etero si incontrassero solo ed esclusivamente in modi cinematografici. Mi risulta che anche loro vadano per locali e si iscrivano a Tinder.

La mia personale esperienza attuale non è così positiva. 

Io sono over 30, vivo vicino Pavia cittadina piccola e per quanto piacevole e universitaria ancora un po' bigotta e molto attenta alle apparenze. Mi è capitato in più di un'occasione negli ultimi tempi di intercettare lo sguardo di qualcuno un po' troppo attento a quello che stessi facendo ma seppure io ricambiassi lo sguardo senza problemi, dall'altra parte non c'è mai stata l'intraprendenza di cercare un contatto che andasse oltre a quello visivo. E' ancora molto forte il timore di sentirsi dire "oh ma che ca**o vuoi, frocio di m**a?!", ce l'ho io e penso ce l'abbiano anche gli altri nei miei confronti non essendo io così manifesto (sebbene abbia simboli rainbow praticamente ovunque). E qui entra in gioco il discorso dell'audacia che dicevano prima, che se non ce l'hai effettivamente puoi perdere molte occasioni.

Ad ogni modo, confido nell'autunno e nel ripopolarsi in città degli studenti universitari forse meno timorosi di noi locals. 

13 minutes ago, davydenkovic90 said:

Credo che li spinga il fatto di trovarsi in un vicolo cieco, nel quale ci siamo trovati più o meno tutti, e il bisogno di appigliarsi a una remota e vaga speranza di poter uscire dalla buca senza dover fare lo sforzo di dichiararsi o di mettersi in gioco presentandosi a un appuntamento concordato. E forse in minima parte c'è una diseducazione di base che fa credere, come accade in tutti i film e cartoni animati tra cui kiss me licia, che l'amore eterno si debba trovare rigorosamente per caso andandogli addosso tra le corsie del supermercato, e che tutte le altre modalità abbiano qualcosa di inferiore a questa.

Se mi permetti, dissento! Io sono uno di quelli che pur usando anche altri canali, sperano nell'incontro casuale. E non lo facciamo perché vogliamo per forza il bell'incontro da film o perché reputiamo inferiori le alternative ma perché soprattutto a livello virtuale ci sono talmente tanti casi umani (discreti, dive, pervertiti, sposati ecc.) che, anche nel breve-medio periodo, ti ritrovi sfinito. E l'unica cosa che finisci per desiderare è l'ordinario, quasi il banale, pur di sottrarti a quelle dinamiche fatte solo di teste mozzate, foto di piselli e proposte oscene ancora prima che ti scrivano "ciao!". Ho iniziato ad usare le app a fine marzo e già non riesco più ad aprirle. Magari è un momento così, o magari raggiungerò la pace dei sensi.
Incontrare qualcuno per caso al supermercato o alla fermata dell'autobus, per quanto poi in fondo possa essere peggio dei sopracitati, da al tutto quell'apparente connotato di naturalezza che toglie un po' dello squallore che permea certi ambienti virtuali. E tranquillizza.

davydenkovic90
32 minutes ago, AndreDgl said:

Se mi permetti, dissento! Io sono uno di quelli che pur usando anche altri canali, sperano nell'incontro casuale. E non lo facciamo perché vogliamo per forza il bell'incontro da film o perché reputiamo inferiori le alternative ma perché soprattutto a livello virtuale ci sono talmente tanti casi umani (discreti, dive, pervertiti, sposati ecc.) che, anche nel breve-medio periodo, ti ritrovi sfinito.

Be', ma chi ti dice che il gay che incontri casualmente non abbia un avatar su Grindr al quale non avresti mai dato corda per i motivi che hai citato? E' molto probabile che ce l'abbia.

Inoltre, non credo nella teoria di ogni gay d'essere la merla bianca in un mare di casi umani, sulle app. Come ci sei tu, ci saranno altri come te, prima o poi li incontrerai e la cosa più grave che può succedere è che uno non piaccia all'altro. Eventualità che talvolta viene fatta passare per ... quello che hai scritto tu: squallore, casi umani, gente pazza. No, semplicemente non ci si piace e non si è realizzata nessuna corrispondenza d'amorosi sensi. Va accettato sportivamente e bisogna progredire altrove. Simple as that.

Grindr è un mezzo già di per sé molto rapido e comodo. Immaginati pure se ci fossero solo ragazzi belli, intelligenti, bravi e disponibili senza fare nessuno sforzo. A quel punto si chiamerebbe Amazon, non credi?

 

Sono favorevole agli incontri forzati, o comunque credo che non si debba puntare nulla su quelli casuali, nemmeno una vaga speranza, per esperienza personale, oltre che per buon senso: tramite incontri forzati, app o questo forum, ho incontrato ragazzi con cui mi sono trovato benissimo (ex, attuali, amici, conoscenti) e che mai e poi mai avrei incontrato se mi fossi basato sulle mie conoscenze, per esempio, universitarie, sugli amici comuni, sulle feste, sullo sport che pratico, o sui supermercati e le fermate dell'autobus. Ne ho conosciuto qualcuno, per es. uno dei miei amici gay storici l'ho conosciuto tramite un'amicizia (etero) comune, e ho fatto incontri casuali come quelli di cui ho parlato sopra, ma non erano sufficienti, e avrei messo in atto un vero e proprio autosabotaggio se mi fossi limitato a quelli, non avessi scaricato Romeo e non mi fossi presentato mai a nessun incontro concordato.

Infine, per l'ennesima volta devo ribadirlo, non è così difficile evitare le persone che non ci piacciono sulle app, proprio perché si palesano in modo chiaro basta non rispondere. Come si possono tranquillamente scrivere sul proprio profilo le intenzioni che si hanno. Non credo che uno che si collega sull'app perché vuole fra cinque minuti un uccello xxl da infilarsi da qualche parte ti venga a scrivere, se sul profilo ci metti "mi piacciono i francobolli antichi e cerco qualcuno con cui fare conoscenza". E, se anche ti scrive, fai presto a non rispondere e a rispondere, invece, a quello che colleziona monete e con cui fissi per un appuntamento sabato prossimo nella data piazza per bere una birra. 

Capisco che tu veda il mondo gay virtuale come un vaso di pandora, ma, riflettici un attimo, è più perché sei stato lasciato da poco e ancora innamorato dopo un decennio di relazione, che non per l'effettivo male di questo mezzuccio incolpevole che fa quel che può.

Edited by davydenkovic90
15 minutes ago, davydenkovic90 said:

Be', ma chi ti dice che il gay che incontri casualmente non abbia un avatar su Grindr al quale non avresti mai dato corda per i motivi che hai citato? E' molto probabile che ce l'abbia

infatti ho scritto, sottolineato e grassettato APPARENTE!

 

Dipende da troppe cose, per me la più importante è dove vivi, banalmente

Quartiere Castro a San Francisco? Anche se non volessi ne rimorchieresti/conosceresti... idem in Italia se vai casualmente a fare la spesa il sabato sera all’esselunga della zona gay di Milano

Vilaggio sperduto di qualche paese omofobo? Capirai che non è la stessa cosa

comunque come vedi dalle risposte sopra è possibile 

anche se — a essere onesto — per quanto brutto dirlo, un merito dell’omofobia ambiente è quello di limitare un po’ i gay in questi approcci, in modo che al supermercato o per strada gli approcci tra gay siano limitati (un po’ per questione numerica anche). La maggior parte dei gay che ho incontrato sono delle fottute bestie e non mi spiace che lo “safe space” per i rimorchi sia limitato a locali e discoteche.

Edited by metalheart
35 minutes ago, davydenkovic90 said:

... quello che hai scritto tu: squallore, casi umani, gente pazza. No, semplicemente non ci si piace e non si è realizzata nessuna corrispondenza d'amorosi sensi. Va accettato sportivamente e bisogna progredire altrove. Simple as that.

Quindi mi stai dicendo che vedo lo squallore solo perché non piaccio a nessuno e invece di accettare il fatto che ho attrattive pari a zero verso il resto del mondo frigno dicendo che sono tutti brutti e cattivi?! può essere... ma di amorosi sensi corrisposti o meno su grindr non ne ho vista nemmeno l'ombra. Di piselli buttati a caso o di gente che mi descrive cosa minuziosamente mi farebbe o si farebbe fare al primo messaggio si. Ah no non è squallore, sono io che voglio fare Biancaneve senza accorgermi che in realtà sono Shrek!

35 minutes ago, davydenkovic90 said:

Infine, per l'ennesima volta devo ribadirlo, non è così difficile evitare le persone che non ci piacciono sulle app, proprio perché si palesano in modo chiaro basta non rispondere. Come si possono tranquillamente scrivere sul proprio profilo le intenzioni che si hanno. Non credo che uno che si collega sull'app perché vuole fra cinque minuti un uccello xxl da infilarsi da qualche parte ti venga a scrivere, se sul profilo ci metti "mi piacciono i francobolli antichi e cerco qualcuno con cui fare conoscenza". E, se anche ti scrive, fai presto a non rispondere e a rispondere, invece, a quello che colleziona monete e con cui fissi per un appuntamento sabato prossimo nella data piazza per bere una birra. 

Ma esattamente cosa credi che abbia fatto negli ultimi due mesi? non è mia abitudine parlare di quello che non so o non ho vissuto e ti dico che posso fare copia e incolla della tua frase sui francobolli sul mio profilo e non cambierebbe nulla! ho scritto di tutto e sono arrivato alla conclusione che non serve a niente... quindi non scrivo niente e scarto tutto quello che si presenta e non mi interessa.

35 minutes ago, davydenkovic90 said:

Capisco che tu veda il mondo gay virtuale come un vaso di pandora, ma, riflettici un attimo, è più perché sei stato lasciato da poco e ancora innamorato dopo un decennio di relazione, che non per l'effettivo male di questo mezzuccio incolpevole che fa quel che può.

No mi spiace il mio recente passato non c'entra nulla... avevo grande fiducia nel mondo gay virtuale, mi sono sentito fortunato per tutti i mezzi che avevo a disposizione per allargare il raggio di azione... sono state tutte le aspettative disattese che mi rendono difficile ora usare questi mezzi. 

Edited by AndreDgl
9 minutes ago, metalheart said:

Quartiere Castro a San Francisco? Anche se non volessi ne rimorchieresti/conosceresti... idem in Italia se vai casualmente a fare la spesa il sabato sera all’esselunga della zona gay di Milano

Non sono brutto e sono mediamente socievole ma mai abbordato nessuno anche a Castro o all'Esselunga di viale Pampiniano.

L'approccio è un gioco con regole ben chiare e modalità ben precise, se non hai l'indole per giocarci, non attacca non ci sta niente da fare.

SInceramente non lo vedo un grande problema tanto nel 99% lo trovi sulla chat

11 minutes ago, AndreDgl said:

No mi spiace il mio recente passato non c'entra nulla... avevo grande fiducia nel mondo gay virtuale, mi sono sentito fortunato per tutti i mezzi che avevo a disposizione per allargare il raggio di azione... sono state tutte le aspettative disattese che mi rendono difficile ora usare questi mezzi. 

DUe mesi significano poco, in realtà il problema della chat è che devi imparare a selezionare, ci vogliono anni dopodichè o ti fidanzi o sei diventato tu uno di quei casi umani.

davydenkovic90
11 minutes ago, AndreDgl said:

Ma esattamente cosa credi che abbia fatto negli ultimi due mesi? non è mia abitudine parlare di quello che non so o non ho vissuto e ti dico che posso fare copia e incolla della tua frase sui francobolli sul mio profilo e non cambierebbe nulla! ho scritto di tutto e sono arrivato alla conclusione che non serve a niente... quindi non scrivo niente e scarto tutto quello che si presenta e non mi interessa.

Te lo ripeto: se le app fossero come le intendi tu, ci sarebbe scritto Amazon, non Grindr. E comunque non mi sembra che, da incontri casuali o da appostamenti alla fermata dell'autobus, tu abbia ricavato molto di più. O sbaglio?

13 hours ago, DroftBlu said:

credete che nel mondo gay sia una mera illusione l'idea di poter conoscere qualcuno in modo "spontaneo" e casuale?

ingredienti fondamentali

  1. un gaydar funzionante
  2. qualche tonnellata di faccia tosta
  3. riuscire a stabilire una sintonia (fisica e/o mentale) con la "preda"

contesti, modi per attaccar bottone eccetera sono variabili discrezionali

davydenkovic90
17 minutes ago, AndreDgl said:

Quindi mi stai dicendo che vedo lo squallore solo perché non piaccio a nessuno e invece di accettare il fatto che ho attrattive pari a zero verso il resto del mondo frigno dicendo che sono tutti brutti e cattivi?! può essere...

No, non ho detto che non piaci a nessuno. Che ne so a chi piaci e a chi non piaci, io? Dico che, quando le cose non filano lisce, non ha senso dare la colpa al mezzo o credersi merle bianche in un mare di squallore.

17 minutes ago, AndreDgl said:

di amorosi sensi corrisposti o meno su grindr non ne ho vista nemmeno l'ombra. Di piselli buttati a caso o di gente che mi descrive cosa minuziosamente mi farebbe o si farebbe fare al primo messaggio si. Ah no non è squallore, sono io che voglio fare Biancaneve senza accorgermi che in realtà sono Shrek!

Be', quegli utenti che mandano il pisello o descrivono minuziosamente nel primo messaggio come lo utilizzerebbero, lasciali fare, ignorali... che noia ti danno? Avranno anche loro diritto di usare quel mezzo per trovare quello che cercano in quel momento. Lo dicono chiaramente quindi non ci vedo niente di squallido, ingannevole o fastidioso.

Edited by davydenkovic90
3 hours ago, davydenkovic90 said:

Sì, come se gli etero si incontrassero solo ed esclusivamente in modi cinematografici. Mi risulta che anche loro vadano per locali e si iscrivano a Tinder.

Assolutamente vero.
Ma non tutti lo fanno e questo perché obiettivamente è più "facile" pescare nel gruppo quando fai parte del 98% della popolazione mondiale che come te è etero.

E' possibile, certo, dipende dalla tua intraprendenza (e perché no, vero e proprio coraggio) e tanta, tanta fortuna.

Io posso ritenermi fortunato, la quasi totalità delle mie frequentazioni serie è derivata da conoscenze casuali, la maggior parte da ambiti correlati al mio lavoro; credo il merito di una larga parte di qs casualità vada attribuito al mio lavoro in un ente di soccorso, è risaputo che l'ambito sanitario (intra ed extraospedaliero) sia ricettacolo di gays 😜

Edited by Laen

Boh io è un problema che non mi pongo.

Ho conosciuto persone anche direttamente "per caso" in contesti non lgbt, ma sinceramente le storie più importanti le ho avute esclusivamente con persone conosciute via app od online.

Ma forse è una consapevolezza che arriva dopo che sei sceso a patti col minority stress.

2 hours ago, Krad77 said:

Esiste un perché spiegabile?

Non che io sappia. Non ne abbiamo quasi mai più parlato,

tranne una volta che si è vantato di essere stato molto bravo.

E nessun altro segnale né verso me né verso altri.

E non quando avevamo sedici anni, ma tipo a ventidue.

4 hours ago, AndreDgl said:

E l'unica cosa che finisci per desiderare è l'ordinario, quasi il banale, pur di sottrarti a quelle dinamiche fatte solo di teste mozzate, foto di piselli e proposte oscene ancora prima che ti scrivano "ciao!".

Io direi il contrario, piuttosto.

Gli incontri casuali sono belli perché sono straordinari, misteriosi e rischiosi.

Sulle app gli approcci sono tutti uguali e parti già con molte informazioni intime.

Già rimorchiare in un locale, in un battuage o ad un Pride è molto più avventuroso.

Sì, forse in certi casi gli incontri spontanei possono sembrare più "puri" di quelli sulle app,

ma per la maggior parte sono una sguardo fugace e un pompino quando lo segui nel cesso del pub.

28 minutes ago, Almadel said:

Gli incontri casuali sono belli perché sono straordinari, misteriosi e rischiosi.

i tuoi lo sono sicuramente stati... leggo i tuoi post, poi penso alla mia vita e spontaneo dal cuore mi parte un.... "ma che vita di m***a"! 😫

 

1 hour ago, Laen said:

E' possibile, certo, dipende dalla tua intraprendenza (e perché no, vero e proprio coraggio) e tanta, tanta fortuna.

Io posso ritenermi fortunato, la quasi totalità delle mie frequentazioni serie è derivata da conoscenze casuali, la maggior parte da ambiti correlati al mio lavoro; credo il merito di una larga parte di qs casualità vada attribuito al mio lavoro in un ente di soccorso, è risaputo che l'ambito sanitario (intra ed extraospedaliero) sia ricettacolo di gays 😜

Gli unici maschi che vedo nel mio lavoro sono lavoratori edili e affini... e non sono quelli dei film porno! ma quelli con 200 anni, la pelle di coccodrillo per quanto sole hanno preso e quando non hanno l'età delle testuggini delle Galapagos hanno un dente si e tre no, parlano a stento l'italiano pur essendo italiani ed emanano gas infiammabili. 

6 minutes ago, AndreDgl said:

i tuoi lo sono sicuramente stati... leggo i tuoi post, poi penso alla mia vita e spontaneo dal cuore mi parte un.... "ma che vita di m***a"! 😫

Potresti anche decidere se vorresti una vita sessualmente movimentata

o un plaid davanti al caminetto con un marito devoto, no? 🙂

3 hours ago, Laen said:

 credo il merito di una larga parte di qs casualità vada attribuito al mio lavoro in un ente di soccorso, è risaputo che l'ambito sanitario (intra ed extraospedaliero) sia ricettacolo di gays 😜

In realtà anche la scuola è un buon covo ma comunque si quaglia poco fosse solo per il fatto che la stragrande maggioranza dei gay del posto è improponibile esteticamente e quelli un pò più grandi sono delle checche che vivono con la mamma devota.

1 hour ago, Iron84 said:

In realtà anche la scuola è un buon covo ma comunque si quaglia poco fosse solo per il fatto che la stragrande maggioranza dei gay del posto è improponibile esteticamente e quelli un pò più grandi sono delle checche che vivono con la mamma devota.

@SabrinaS

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