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Apparire gay, tra naturalezza e stereotipi...


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Ehilà... ho una questione da sottoporvi... sperando di riuscire ad essere breve.
Ieri parlavo con una mia collega ed è venuto fuori, in un più ampio discorso sulla comunità LGBTQIA+, il tema dei modi più o meno maschili/femminili dell'individuo omosessuale.
Lei sostiene che a volte "accentuare" il proprio essere femminile in un maschietto gay sia una sorta di "statement" politico nel voler affermare la propria esistenza e non omologazione, così come può esserlo l'apparire virile in una ragazza lesbica. Questo però per me sottintende una certa forzatura del proprio comportarsi naturalmente. Dal canto mio invece, che appaio piuttosto maschile, allora mi sono chiesto... io mi comporto naturalmente? oppure ho introiettato uno stereotipo di gay più socialmente accettabile senza accorgermene? sopratutto se si pensa che il "gay maschio" è, in genere, anche sessualmente più apprezzato proprio all'interno della stessa comunità gaia? Qui mi vorrei anche ricollegare al discorso della voce e del " do i sound gay?" venuto fuori in un altro topic.

La mia domanda è... come appariamo all'esterno, quanto può essere influenzato da schemi e limiti sociali che più o meno consciamente abbiamo fatto nostri? Voi sentite di essere totalmente naturali? il vostro io esteriore è del tutto in linea con il vostro io interiore? 

Io non sono riuscito a darmi una risposta definitiva ma penso di non essere del tutto libero da stereotipi di genere e che se lo fossi davvero sarei più femminile... 

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https://www.gay-forum.it/topic/53747-apparire-gay-tra-naturalezza-e-stereotipi/
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7 minutes ago, AndreDgl said:

La mia domanda è... come appariamo all'esterno, quanto può essere influenzato da schemi e limiti sociali che più o meno consciamente abbiamo fatto nostri? Voi sentite di essere totalmente naturali? il vostro io esteriore è del tutto in linea con il vostro io interiore?

Eh, chi lo sa? :D

Io a 16 anni - prima di scoprirmi gay - ero decisamente stravagante.

Avevo i capelli lunghi col codino, camicie colorate e gilet.

Progressivamente nei tre anni successivi sono passato dal total black al vestirmi come un soldato sovietico.

E più mi immergevo nell'ambiente gay più mi dedicavo ai look più mascolini possibili.

A diciannove anni Giuseppe Fadda dedicò a me e al mio abbigliamento un fumetto sul mensile Babilonia.

A venti anni mio padre mi regalò un cappello di cuoio che mi faceva sembrare un Village People.

A ventiquattro ero praticamente uno skinhead con gli anfibi, i capelli rasati e le bretelle.

 

Da ragazzo mi sentivo "diverso" e volevo si capisse: ero un poeta, un comunista, un cannato, un anticonformista.

Poi - dopo essermi dichiarato - questa smise di essere una priorità.

Tutti sapevano che ero gay, ma essendo un ragazzetto mingherlino con gli occhiali e l'erre moscia

dovevo far capire agli altri gay che ero attivo: e da qui è cominciata l'escalation di machismo.

Mi sembrava - e non a torto - che tutti i miei coetanei passivi sbavassero per i daddy...

 

Più crescevo e più cominciavo a essere noto nell'ambiente, più mi rendevo conto che non fosse poi così necessario.

Stavo crescendo anche io e mi bastava veramente poco per risultare un attivo "credibile".

Andare in discoteca con una canottiera da pochi euro o una felpa e non rasarsi

(all'epoca la barba non la portava nessuno, al massimo il pizzetto)

era più che sufficiente per non sembrare un ragazzino di primo pelo.

Quindi ho avuto una virata decisamente più casual.

 

Col senno di poi il mio consiglio sarebbe: "I ragazzi vogliono che tu sembri etero!"

perché è questo il vero feticcio dei giovani gay, non certo le borchie o i pantaloni di mimetica.

Questo ovviamente non è un invito a nascondersi o a omologarsi agli etero: al contrario.

E' un invito a dichiararsi e a omologarsi ai gusti dei gay.

Dobbiamo sforzarci di essere il compagno ripetente (o l'amico del padre) su cui ogni ragazzino si è masturbato.

perché è quella immagine di "Principe Azzurro" con la quale verremo confrontati:

più ancora che col palestrato di Instagram o col master maturo in leather del porno.

1 hour ago, AndreDgl said:

Lei sostiene che a volte "accentuare" il proprio essere femminile in un maschietto gay sia una sorta di "statement" politico nel voler affermare la propria esistenza e non omologazione, così come può esserlo l'apparire virile in una ragazza lesbica.

La tua amica sbaglia, Hinzel scrisse un post illuminante su questo argomento anni fa (se vuoi lo cerco) e diceva che gli omosessuali si comportano in modo naturale, chi li vede accentuare estremizzare ed esagerare è l'occhio etero, perché è portatore, consapevole o inconsapevole, di pregiudizio.

Cely McFarland

Secondo me il gay mascolino è appetibile solo perché è meno comune, meno identificabile. Però rimane una ricerca piuttosto superficiale. Un qualcosa che può colpirci di pancia ma che poi, col tempo, non è detto che rispecchi ciò che a noi davvero piace o che va bene per noi. Spesso siamo noi stessi vittime inconsapevoli di ciò che fa tendenza. E questo vale sia fuori che dentro di noi.

E qui entrano in ballo altri fattori: tipo l'essere consciamente o meno più maschili solo per rispecchiare un certo tipo di gusto. Reprimendo ciò che siamo.

Lo stesso discorso lo si può applicare anche ad altre casistiche. Ad esempio il gay più femminile nei modi spesso appare come anche più esuberante, festaiolo, ciò che ad esempio piace a livello di compagnia. Il problema è quando questo prende il sopravvento rispetto a ciò che in realtà siamo veramente e si manifesta con la sola funzione di essere accettato "secondo lo stereotipo".

Tuttavia penso che ogni nostro modo di esprimerci sia condizionato dal momento che stiamo vivendo. Personalmente sono stato più esuberante in passato sia per il tipo di periodo che stavo vivendo, sia perché avevo appena fatto coming out in famiglia. Quindi penso che anche la "fase di vita" (passatemi il termine) che stiamo attraversando può avere delle influenze su ciò che sentiamo di esternare e su come vogliamo apparire o vederci.

Inoltre qualsiasi persona è pure soggetta a un'evoluzione continua, si cambia. Ciò che ognuno dovrebbe fare è ascoltare il proprio istinto, aldilà che questo sia o meno socialmente accettato. Se non ci si asseconda, si finisce col reprimersi... e questo non va bene.

Edited by Cely McFarland

Secondo me ti fai troppe domande. Uno si pone nel modo che ritiene più piacevole. Poi, lo può modificare qualora subentri una motivazione per farlo. Punto.

2 hours ago, AndreDgl said:

il vostro io esteriore è del tutto in linea con il vostro io interiore?

No. Se ho bisogno di espellere materiali (gassosi o solidi) dall'interno, cerco di non manifestarlo esteriormente. Se devo eruttare, ugualmente cerco di non esprimerlo pubblicamente. 

Scherzi a parte, è chiaro che nella società dell'apparenza l'io sociale, esteriore, pubblico, non possa corrispondere (sempre e comunque) al prodotto dei vari subbugli interni, e ciò si manifesta in diversi gradi nei diversi contesti sociali. Tanto che persino un grafologo, per condurre un'analisi accurata e completa, chiederà brutte copie e appunti personali, piuttosto che elaborati definitivi.

La famiglia Ferragnez è un ottimo esempio eterosessuale di ciò.

Le due cose sembrano in contraddizione? In realtà no, visto che nella società dell'apparenza la sensazione di disagio tende ad indurre il piacevole in linea con il socialmente opportuno, a qualcuno di più, a qualcun altro di meno. Ed è inutile parlare di quanto.

Edited by ldvrsp
1 hour ago, AndreDgl said:

La mia domanda è... come appariamo all'esterno, quanto può essere influenzato da schemi e limiti sociali che più o meno consciamente abbiamo fatto nostri? Voi sentite di essere totalmente naturali? il vostro io esteriore è del tutto in linea con il vostro io interiore? 

Per quanto riguarda me, io ho sempre avuto dei modi piuttosto femminili di mio, tanto che per un periodo ho provato a reprimerli per non avere problemi. Inutile dire che, nel mio caso, non ci sono riuscito manco impegnandomici e perciò, con l'inizio dell'uni, mi solo letteralmente liberato hahaha. Io mi sento naturale al 100%.

Però, sempre secondo me, ci sono sicuramente delle persone che si comportano nel modo in cui "i maschi dovrebbero comportarsi" secondo la società...o forse questo è un discorso che vale di più per i gay/bisex che non si sono totalmente accettati? non saprei

Cely McFarland
23 minutes ago, Sokka99 said:

Però, sempre secondo me, ci sono sicuramente delle persone che si comportano nel modo in cui "i maschi dovrebbero comportarsi" secondo la società...o forse questo è un discorso che vale di più per i gay/bisex che non si sono totalmente accettati? non saprei

Secondo me sì.

Come se non accettassero una parte della loro omosessualità. Poi ovviamente ogni caso è diverso.

davydenkovic90

Io credo che ci sia tanta ignoranza o tanti prosciutti sugli occhi di chi si arroga il diritto di definire il maschile e il femminile.

Per fare un esempio a caso, tu AndreDgl scrivi qui di essere maschile e però hai scritto, in un altro topic, di non essere in grado di guidare la macchina, il che è una cosa tutt'altro che virile.

Un parrucchiere che dice "amo', teso', sei troppo top" alle clienti e che però gestisce un'azienda di successo con una serie di dipendenti e di responsabilità, potrebbe benissimo essere considerato più virile di un palestrato mammone che sta tutto il giorno a bere polverine e farsi il pisolino all'ora giusta per far crescere il muscolo.

In casi più comuni, è molto facile trovare eterosessuali effeminati, che però nessuno mette mai in discussione. Mentre i gay vengono sempre messi sotto la lente d'ingrandimento di qualsiasi teoria. Ecco dove sta il problema.

Non è tanto il fatto che esistano gay particolarmente eccentrici, e che sono (sempre stati) anche quelli più visibili, tant'è che qualcuno può credere che siano la maggior parte o addirittura gli unici. Purtroppo i malgiogli sono rarissimi, e poi lo fanno anche per lavoro. Su questo forum non ce n'è neanche mezzo, per esempio, e non ci sono nemmeno ragazzi effeminati (cito il forum perché così anche altri possono intervenire e testimoniare, ma potrei dire i miei amici/conoscenti gay che frequento o ho frequentato negli anni). Non c'era nessuno come Francesco Totti e nessuno come Malgioglio. E non c'era nemmeno una tendenza più all'uno o più all'altro. Quindi non capisco perché dovrei pormi il problema dei modi più o meno maschili o femminili nella comunità lgbt.

3 hours ago, AndreDgl said:

a mia domanda è... come appariamo all'esterno, quanto può essere influenzato da schemi e limiti sociali che più o meno consciamente abbiamo fatto nostri? Voi sentite di essere totalmente naturali? il vostro io esteriore è del tutto in linea con il vostro io interiore? 

In un convivere civile nessuno può essere totalmente naturale, benché forse l'aggettivo "naturale" non sia adatto  in questo caso, implicando una posizione ideologica per cui l'uomo si consideri essenzialmente diverso dagli altri enti animati:

probabilmente sarebbe meglio usare l'aggettivo "spontaneo", opponendo così la spontaneità d'un uomo che viva solo e non debba dunque rendere conto a nessun altro che a sé stesso,  al ritegno di sé proprio dell'uomo che invece vive, anzi convive in un'aggregazione con altri suoi simili;

non a caso si dice che la cortesia è sostanzialmente ipocrisia:

è vero, ma è un'ipocrisia fondante del convivere civile.

 

 

 

3 hours ago, AndreDgl said:

 

La mia domanda è... come appariamo all'esterno, quanto può essere influenzato da schemi e limiti sociali che più o meno consciamente abbiamo fatto nostri? Voi sentite di essere totalmente naturali? 

 

Come appariamo all'esterno possono dircelo solo i feedback altrui, con la condizione,però, che siano sinceri (cosa non scontata ). Al massimo si potrebbe inferire come siamo percepiti dalle reazioni altrui, ma queste sono mediate comunque dal nostro sguardo.  Sull'essere naturali, be', dal momento che ho un corpo simile a quello di persone che appartengono alla mia specie, direi di sì 😉. Alla fine maschile e femminile vivono in ognuno di noi (umani), e c'é chi mostra più un aspetto rispetto all'altro. In realtà sono concetti culturali ;dai tempi dei tempi l'uomo é razionale,  la donna é passionale (e quindi pure il gay) etc. , ma vediamo che nella realtà tutti sono tutto.

 

35 minutes ago, davydenkovic90 said:

 

In casi più comuni, è molto facile trovare eterosessuali effeminati, che però nessuno mette mai in discussione. Mentre i gay vengono sempre messi sotto la lente d'ingrandimento di qualsiasi teoria. Ecco dove sta il problema.

 

Be' , in realtà sono canzonati pure loro, proprio perché "femminili" e magari cercano di rifarsi scopando abbestia  eheh (vedi Mario Giordano che ha tipo 4 figli,mi pare) .Piuttosto,  mi è capitato di notare che quando un gay fa un gesto o assume un tono di voce più "femminile", nel migliore dei casi coloro che lo circondano si scambiano sguardi complici, se lo fa un etero (e sì, capita) si fa finta di niente,  o se la cosa è palese, l'etero in questione fa: " Oddio sembravo frocio "... vedendo quell'atteggiamento  come altro da sé; invece no, eri proprio tu .

23 minutes ago, Serpente said:

A me piacerebbe davvero che tu facessi questi nomi.

Ti dico solo che ho in testa due utenti 'toti' e due utenti 'malgioglio'. Solo uno di questi pero' scrive ancora a volte sul forum. Gli altri sono praticamente scomparsi anche se molto molto raramente si collegano al forum.

Prince1999

Io sento di essere un gay perfetto, perché non sono troppo femminile ma nemmeno troppo alfa. So fare sia il macho man che ti spacca come una noce,sia la troietta bionda che si fa sbattere come un telecomando quando non funziona. Credo che sia sempre difficile stabilire dei confini..prima di dichiararmi mi dicevano che ero molto effemminato,ma sono totalmente in disaccordo..ho solo una sensibilità estremamente spiccata,che si nota tantissimo. 

davydenkovic90
1 hour ago, marco7 said:

Non e' vero che nel forum non ci sono ragazzi come totti o malgioglio. Ora non volgio fare nomi ma non e' vero.

13.000 post e ancora non si è mai vista neanche una tua foto, né ti sei mai presentato a un raduno. Hai incontrato solo un utente, Dragon. Quindi al massimo parli per come la tua fantasia può aver completato i post che hai letto, quindi non fai testo.

Io sono stato a 4 raduni e ho conosciuto almeno 50 utenti. Non ho visto nessun Totti e nessun Malgioglio.

 

 

davydenkovic90
1 hour ago, marco7 said:

Forse se abitassi a milano o torino conoscerei di persona qualche forumino in piu' @davydenkovic90 ma abito vicino zurigo.

A Zurigo siete così arretrati che non hai in casa un qualche dispositivo che vi consenta di farti delle foto e, come hanno fatto tutti gli utenti, metterci la faccia ogni tanto invece che star sempre lì a spettegolare di altri utenti che non hai mai neanche incontrato?

Non sai come sono gli utenti del forum di persona, quindi chiudi il becco una buona volta.

1 hour ago, Cely McFarland said:

Ma perché state facendo questa caccia alle streghe? XD

Che ci siano o meno dei Totti o dei Malgioglio, perché fare i nomi? 

Era per dire che nessuno mette in dubbio l'effeminatezza degli eterosessuali ma, almeno per quanto riguarda la mia generazione, se prendi un campione random di 20 maschi etero e uno di 20 maschi gay accettati e dichiarati,  non troverai sostanziali differenze in merito alla maggior effeminatezza dei secondi rispetto ai primi.  Un esempio banale sono i raduni,  e li cito, ripeto, solo perché c'erano altri utenti e possono testimoniare. I 20 ragazzi del raduno non erano diversi da 20 etero random che potrei aver conosciuto in un'altra situazione. Ecco cosa volevo dire quando ho tirato in ballo Totti  e malgioglio. Tutto qui.

 

Edited by davydenkovic90
12 minutes ago, davydenkovic90 said:

A Zurigo siete così arretrati che non hai in casa un qualche dispositivo che vi consenta di farti delle foto e, come hanno fatto tutti gli utenti, metterci la faccia ogni tanto invece che star sempre lì a spettegolare di altri utenti che non hai mai neanche incontrato?

Stai davvero chiedendo delle FOTINE a marco7?

Basta che non cominci a chiedergliele in costume, però :D

Edited by Almadel
Cely McFarland
36 minutes ago, davydenkovic90 said:

Era per dire che nessuno mette in dubbio l'effeminatezza degli eterosessuali ma, almeno per quanto riguarda la mia generazione, se prendi un campione random di 20 maschi etero e uno di 20 maschi gay accettati e dichiarati,  non troverai sostanziali differenze in merito alla maggior effeminatezza dei secondi rispetto ai primi.  Un esempio banale sono i raduni,  e li cito, ripeto, solo perché c'erano altri utenti e possono testimoniare. I 20 ragazzi del raduno non erano diversi da 20 etero random che potrei aver conosciuto in un'altra situazione. Ecco cosa volevo dire quando ho tirato in ballo Totti  e malgioglio. Tutto qui.

 

Io non ho conosciuto di persona nessuno (a parte due utenti) e non ho partecipato ai raduni. Però penso che pure il forum di per sé rappresenti un target piuttosto preciso, anche all'interno dello stesso mondo gay. Quindi non lo riterrei, di per sé, così tanto un campione su cui far affidamento per avere una visione più ampia sul tema...

Edited by Cely McFarland
6 hours ago, AndreDgl said:

come appariamo all'esterno, quanto può essere influenzato da schemi e limiti sociali che più o meno consciamente abbiamo fatto nostri

L'apparenza esterna può essere influenzata dagli schemi sociali soltanto parzialmente, a mio avviso, perché siamo dotati di un innato atteggiamento che prevarrà a prescindere dai da te definiti "statements" a cui cerchiamo di aderire.

Voglio dire, in quanto forzature saranno verosimilmente evidenti e quindi controproducenti.

Onestamente non mi sono mai posto questo genere di quesiti e mai c'ho riflettuto su, non bado molto a controllare la mia apparenza esterna né m'è mai balenata l'idea di omologarmi a qualche cliché comportamentale, se così possiamo definirli, considerato che effeminatezza e/o virilità sono concetti che non corrono sempre paralleli all'orientamento sessuale.

Edited by Laen
LongJhonSilver

Io penso che la tua collega si sbagli. L' effemminatezza o l'iper machismo di un gay non sono una sorta di bandiera della propria esistenza, ma il risultato di un rapporto problematico (il più delle volte a livello non consapevole) con la propria omosessualità nel primo caso, con la propria identità sessuale nel secondo.

Cerco di spiegarmi meglio: se hai la sfortuna di nascere in una società, (o più particolarmente in un contesto famigliare/culturale) , che non accetta pienamente l'omosessualità, e che non la vede semplicemente come una delle tante variabili della natura umana, durante il tuo percorso di crescita è possibile che assumerai un atteggiamente femminile allo scopo di ricondurre la tua sessualità ad una versione riveduta e corretta del binomio uomo/donna , eterosessuale. Ovvero il tuo inconscio ti porterà in un certo qual modo ad assumere un ruolo e movenze femminili, di modo che tu possa essere (inconsciamente) una donna che cerca un uomo.

Sono arrivato a questa conclusione anche alla luce dei mie viaggi all'estero, e avendo constatato che in quei paesi socialmente e culturalmente emancipati, dove quindi vi è una larga e spontanea accettazione dell'omosessualità, il numero di gay "femminei" è relativamente basso.  (O perlomeno è sembrato così a me).

Invece l'esigenza (più o meno inconscia anche questa), di assumere un atteggiamento ed una apparenza iper machista, è legata ad un problema di costruzione della propria identità sessuale.

Anche in questo caso se sei gay e hai la sfortuna di non nascere in un contesto particolarmente emancipato, sarai circondato da una società che in maniera più o meno esplicita ti introietterà il messaggio che essere gay è sbagliato; che il gay non è un vero "uomo", o al massimo è un uomo sui generis, la cui virilità è contaminata da elementi femminili. Allo scopo di respingere questa sorta di condizionamento negativo, si cercheranno modelli particolarmente virili , (o che vengono considerati tali) e li si farà propri, sia sul piano "estetico" che sul piano comportamentale.

Questo non accade all'uomo etero. Non avendo mai dovuto mettere in discussione la propria virilità, non ha bisogno di cercare modelli di riferimento dai quali attingere la propria mascolinità. Lui si sente e si considera "virile" a prescindere. Indipendentemente dal modo di vestire, o dall'atteggiamento che caratterizzerà il suo modo d'essere.

Questo spiega perchè se vai nei locali gay della nostra capitale, noterai un numero diffusissimo di individui che cercano (in modo più o meno riuscito) di imitare il modello "coatto de Tor Bella Monaca*"), perchè a Roma, il "coatto" è considerato uno dei modelli virili per eccellenza. Il maschio (in virtù del suo essere rozzo e greve) più maschio tra i maschi.

E questo spiega anche il perchè nel nostro ambiente sono diffusissimi, (in proporzione molto ma molto di più di quello che succede nell'ambiente etero), dei modelli  "feticisti"; perchè collegati ad una costruzione artificiosa, (e quindi feticista) di virilità.

Chi è attratto esclusivamente dagli "orsi", dai "daddy", "dai palestrati" e così via, e lo è in modo tassativo, ti spiegherà (se ha un minimo di consapevolezza) che i suoi gusti sono motivati dal fatto che chi rientra nel feticcio che lui rincorre , è da lui percepito come più "maschio" di chi in quel feticcio non vi rientra.

*Tor Bella Monaca: per chi non è di Roma, quartiere situato nel quadrante est della capitale, famoso per essere particolarmente malfamato, centro di spaccio e fonte inesauribile di gran "coattoni" 😉  (più di qualcuno pure  "bono"; bisogna ammetterlo)

 

Edited by LongJhonSilver
Cely McFarland

@LongJhonSilver sono d'accordo con la tua analisi e tutto ciò che hai sapientemente esposto!

L'unico passaggio con cui non mi trovo perfettamente d'accordo è questo:


Questo non accade all'uomo etero. Non avendo mai dovuto mettere in discussione la propria virilità, non ha bisogno di cercare modelli di riferimento dai quali attingere la propria mascolinità. Lui si sente e si considera "virile" a prescindere. Indipendentemente dal modo di vestire, o dall'atteggiamento che caratterizzerà il suo modo d'essere.

Anche i maschi etero hanno spesso modelli particolarmente virili dai quali ispirarsi, magari perché cresciuti in un contesto in cui l'essere maschio "virile, rozzo e forzuto" è indice di gran valore. Mentre a molti altri di questo non importa granché e anzi, quando non si rispecchia un certo tipo di stereotipo, capita che vengano additati come femminucce (o gay). Quindi non è detto che un etero si senta virile a prescindere, anzi... anche se ovviamente questi pensieri possono nascere solo dal contesto intorno a lui che può mettergli pressione.

davydenkovic90
1 hour ago, Cely McFarland said:

Io non ho conosciuto di persona nessuno (a parte due utenti) e non ho partecipato ai raduni. Però penso che pure il forum di per sé rappresenti un target piuttosto preciso, anche all'interno dello stesso mondo gay. Quindi non lo riterrei, di per sé, così tanto un campione su cui far affidamento per avere una visione più ampia sul tema...

Non è vero. Ai raduni ci sono stati utenti diversissimi, di 18 come di 40 o addirittura di 50 o 60 anni, c'erano studenti, professori, medici, magazzinieri,  operai, belli, brutti, ben chiavate e mal scopate, e chi più ne ha più ne metta. Nessuno ha cantato "bugiardo incosciente" e non è mai stato nominato il caschetto della Carra'. Perche' i malgiogli sono rarissimi. Ripeto, tra i millennial prendere 20 gay e 20 etero, è la stessa cosa, in termini di  più o meno effeminatezza. Sempre che vogliamo mettere gay e etero sotto lo stesso microscopio e non fare il solito giochetto di analizzare, dei gay, anche il capello e invece prendere gli etero per buoni, monolitici e indiscutibili così come sono. Anche perché nemmeno gli etero risentono più degli echi dell'educazione fascista del maschio con le palle che fumano. Oltre che perché noi gay ci dichiariamo un po' tutti indistintamente e non solo quelli che amano mina, hanno la voce molto alta e fanno teatro en travesti. Il nostro topic starter fosse nato 20 anni prima avrebbe preso moglie di copertura e vissuto la propria omosessualità tra battuage e stazioni di servizio, e quindi non sarebbe mai esistito, come gay, nella società, proprio perché la società non gli consentiva di esistere in quanto omosessuale, ma solo di dar sfogo alla sessualità in modo nascosto. Adesso le prospettive di un ragazzo gay sono ben altre.

Edited by davydenkovic90

Finché ci si trova a proprio agio nel modo in cui si è e ci si comporta non vedo dove sia il problema, stereotipi introiettati o meno 

Se invece ci si sente spinti da delle pressioni sociali ad essere ciò che non ci si sente di essere davvero e questo causa ansia e disagio allora il problema si pone

Se parliamo di aspetto e voce mi considero maschile, non un macho ipervirile che trasuda testosterone ma comunque maschile

Se parliamo di atteggiamenti ed interessi direi né macho virile né effemminato. Non riesco ad individuare nulla di preminente che possa essere ricondotto ad un particolare stereotipo

8 hours ago, davydenkovic90 said:

Io credo che ci sia tanta ignoranza o tanti prosciutti sugli occhi di chi si arroga il diritto di definire il maschile e il femminile.

Per fare un esempio a caso, tu AndreDgl scrivi qui di essere maschile e però hai scritto, in un altro topic, di non essere in grado di guidare la macchina, il che è una cosa tutt'altro che virile.

Un parrucchiere che dice "amo', teso', sei troppo top" alle clienti e che però gestisce un'azienda di successo con una serie di dipendenti e di responsabilità, potrebbe benissimo essere considerato più virile di un palestrato mammone che sta tutto il giorno a bere polverine e farsi il pisolino all'ora giusta per far crescere il muscolo.

In casi più comuni, è molto facile trovare eterosessuali effeminati, che però nessuno mette mai in discussione. Mentre i gay vengono sempre messi sotto la lente d'ingrandimento di qualsiasi teoria. Ecco dove sta il problema.

Non è tanto il fatto che esistano gay particolarmente eccentrici, e che sono (sempre stati) anche quelli più visibili, tant'è che qualcuno può credere che siano la maggior parte o addirittura gli unici. Purtroppo i malgiogli sono rarissimi, e poi lo fanno anche per lavoro. Su questo forum non ce n'è neanche mezzo, per esempio, e non ci sono nemmeno ragazzi effeminati (cito il forum perché così anche altri possono intervenire e testimoniare, ma potrei dire i miei amici/conoscenti gay che frequento o ho frequentato negli anni). Non c'era nessuno come Francesco Totti e nessuno come Malgioglio. E non c'era nemmeno una tendenza più all'uno o più all'altro. Quindi non capisco perché dovrei pormi il problema dei modi più o meno maschili o femminili nella comunità lgbt.

E' ovvio che siamo influenzati dalla società, dai modelli o stereotipi che più ci piacciono o sentiamo vicini, e di cui poi , anche quasi inconsciamente, veniamo influenzati.

Ma credo valga per gli etero come per lgbtia+.  Posso testimoniare di avere amici assolutamente etero ma un poco effeminati.

Io sono abbastanza maschile. Ma sono anche un tipo poco alla moda, poco stereotipo gay tipo capelli, vestiti, cell ecc ecc   Oddio! Ma sono sicuro di essere frocio????  :eek:

PS: ma trovo discutibili anche queste categorie "effeminato" o "macho", come ha illustrato brillantemente il dott. Davydenkovic90.

Edited by castello

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