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Apparire gay, tra naturalezza e stereotipi...


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  On 7/5/2020 at 12:16 PM, Hazel226 said:

Ma certo che la voce è determinata da fattori anatomici e ormonali

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non solo: uno che si fuma 5 stecche di sigarette al dì FORSE avrà un tono un di voce parecchio più basso di un antitabagista, non credi?

Edited by freedog
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  On 7/5/2020 at 2:45 PM, freedog said:

non solo: uno che si fuma 5 stecche di sigarette al dì FORSE avrà un tono un di voce parecchio più basso di un antitabagita, non credi?

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Io fumo come una ciminiera quindi spero di sì

  On 7/5/2020 at 1:43 PM, FreakyFred said:

per tutti gli altri è principalmente una questione di abitudine, e può essere pesantemente influenzato da tutta una serie di fattori psicologici. 

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Credo dovremo concentrarci appunto sull'abitudine se parliamo di gay speech, tenendo da parte per un momento l'anatomia

  On 7/5/2020 at 2:35 PM, Uncanny said:

Però è pieno di gay dall'aspetto virile, non solo di base ma proprio ricercato, che poi hanno la vocina acuta

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Non potrebbe dipendere dal fatto che per abitudine parlano un po' in falsetto?

Hinzelmann

Si ritiene comunemente che l'apprendimento della fonazione sia imitativo, ad ogni modo pare che sia un apprendimento molto persistente se supera la muta della voce, le prese in giro e tutti i pregiudizi negativi associati, financo gli eventuali atti di bullismo.

Gli stessi attori gay che hanno la voce gay, pur padroneggiando le tecniche della vocalizzazione per ragioni professionali, conservano la propria voce

Quanto questa voce sia strutturalmente e a livello fonetico, femminile, non sono in grado di dirlo, certo viene percepita come effeminata

Giustamente nei paesi più avanzati e quindi per la lingua inglese, non si sottolineano solo gli aspetti relativi alla tonalità alta o al falsetto, ma anche altre caratteristiche meno stigmatizzanti come il fatto di sibilare la "S" o terminare la frase a salire o la dilatazione di certe vocali ( aspetti di diversità meno connotati in negativo ) lo sforzo è apprezzabile anche perchè non esiste un equivalente per la lingua italiana ( il doppiatore italiano per certi versi è rimasto a totò )

Però mi ricordo di uno studio sulla valutazione della idoneità all'adozione, in italia dove l'adozione ai gay è vietata le persone con voce gay venivano viste male, in inghilterra dove l'adozione ai gay è consentita per assurdo il pregiudizio negativo diventava positivo, ma persisteva, cioè si riteneva la gay voice più calda ed accudente perchè femminile.

 

  On 7/6/2020 at 7:36 AM, Hinzelmann said:

il doppiatore italiano per certi versi è rimasto a totò 

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No, non toccarmi il doppiaggio 😄

  On 7/6/2020 at 7:36 AM, Hinzelmann said:

Però mi ricordo di uno studio sulla valutazione della idoneità all'adozione, in italia dove l'adozione ai gay è vietata le persone con voce gay venivano viste male, in inghilterra dove l'adozione ai gay è consentita per assurdo il pregiudizio negativo diventava positivo, ma persisteva, cioè si riteneva la gay voice più calda ed accudente perchè femminile.

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Ahnvedi...decenni di studi di psicologia e di sociologia e poi se ci pare che il richiedente affido sia un po' checca meglio scartarlo. 

Ma quali decenni di studi? Il livello delle condizioni di lavoro degli assistenti sociali è improponibile, tra caratteristiche strutturali come i continui spostamenti e l'altissimo numero di casi, e il retaggio di giudizio pesante su ogni modo poco tradizionale di vivere la famiglia e la società tutta.

Hinzelmann
  On 7/6/2020 at 9:01 AM, schopy said:

No, non toccarmi il doppiaggio 😄

Ahnvedi...decenni di studi di psicologia e di sociologia e poi se ci pare che il richiedente affido sia un po' checca meglio scartarlo. 

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Eventualmente avrei mosso solo delle contestazioni a come i doppiatori rendono in Italiano l'effeminatezza, però non è facilissimo giudicare l'originale in lingua straniera....so che molti gay sono appassionati di doppiaggio, però non è in discussione la loro bravura anche loro avrebbero fatto ciò che il pubblico si aspettava 😄

L'idea che una discriminazione sociale più forte ( nel caso di specie anche legale, visto che l'idoneità del gay è contestata etc ) finisca per rafforzare la stereotipia negativa direi sia ragionevole

metalheart

Forse OT ma trovo interessante per almeno due motivi questo battibecco in Rai vecchio almeno di 11 anni tra Donatella rettore e Pierluigi diaco

Conosco veramente poco entrambi (di più il secondo perché se ne parla nelle ultime settimane, motivo per cui mi è capitato gli occhi questo video) quindi forse qualcosa mi sfugge ma ho visto questo video condiviso da un uomo gay (che la rettore definirebbe checca ma che lui stesso sicuramente mai) che dava ragione alla cantante e non a diaco che non mi sembra abbia detto nulla di sbagliato. Può darsi perché Diaco sia “checca”? (E a me non sembra proprio, ad essere sincero). La cosa che mi fa sorridere è la Rettore che dice di piacere agli “uomini veri, gay” e non alle “checche” quando credo che la maggior parte di noi, se proprio dovesse fare questa distinzione, classificherebbe i suoi fan come checche piuttosto che uomini veri che per puro caso sono omosessuali.

”Loro lo sanno!”, dice lei, siccome voi sapete (io no) vorrei pareri..

EDIT più lo guardo e più è terribile e, alla luce di oggi, divertente allo stesso tempo (la rettore che dice a un closeted gay che conosce l’ambiente gay meglio di lui, un tentativo stronzo di outing, il “culattone” finale...) e a proposito di voci e modi gay, a me questo Diaco sembra “normalissimo” e con quella parlata romana insopportabile anche rozzo

Edited by metalheart
  On 7/7/2020 at 7:41 AM, metalheart said:

forse qualcosa mi sfugge ma ho visto questo video condiviso da un uomo gay (che la rettore definirebbe checca ma che lui stesso sicuramente mai) che dava ragione alla cantante e non a diaco che non mi sembra abbia detto nulla di sbagliato.

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Credo che la Rettore avesse un po' le balle rotte di Diaco che sta lì a mettere i puntini sulle i e vorrebbe che tutte le sue cantanti preferite andassero d'amore e d'accordo...poi Diaco è così ecumenico anche quando si parla di frivolezze mamma mia 😂 la distinzione tra checche e gay è un po' inascoltabile, poi la Rettore non doveva fare outing a Diaco e men che meno dargli del culattone ma pazienza.

La rettore ha detto (minuto 2.18 del filmato) 'piaccio a quelli che oltre a essere gay primaditutto sono uomini', 'non piaccio a quelli che fanno il chiacchiericcio, non piaccio a quelli laidi' (le checce).

sottolinea cioe' che lei piace ai gay che sono dapprima uomini e che dopo sono pure gay oltre che uomini. A quelli invece che fanno il chiacchiericcio e sono laidi (quelli cioe' che fanno le donne) la rettore dice di non piacere loro.

Diaco quando ha fatto CO pubblicamente @freedog ? In quella trasmissione lui dice di non essere gay.

metalheart
  On 7/7/2020 at 8:48 AM, Almadel said:

Io ho un amico che ha scritto una biografia della Rettore,

ma che non avrebbe nessuna difficoltà a definirsi "checca".

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E quindi crolla una delle verità di Donatella Rettore: lei piace anche alle "checche" allora

E comunque metto "checche" tra virgolette a differenza di Marco7 perché le "checche" non esistono, è un termine dispregiativo, e dovendo scegliere (ma tanto queste classificazioni le fanno sempre gli altri tipo la Rettore o gli altri gay e noi non abbiamo potere), molto meglio essere "checche"... 

@marco7 parlaci di te, tu sei una "checca"?

(la domanda è rivolta a chiunque legga, siete delle "checche"?)

Edited by metalheart
  On 7/7/2020 at 9:13 AM, metalheart said:

E comunque metto "checche" tra virgolette a differenza di Marco7 perché le "checche" non esistono, è un termine dispregiativo, e dovendo scegliere (ma tanto queste classificazioni le fanno sempre gli altri tipo la Rettore o gli altri gay e noi non abbiamo potere), molto meglio essere "checche"...

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Secondo me la "checca" è l'effeminato volgare.

E sta al gay come il "truzzo" sta all'etero. Non è che tutti gli etero mascolini sono "truzzi"

(o "boari", "burini" o "cozzaloni" o qualunque altro termine regionale che si usi verso i maschi volgari).

Allo stesso modo non tutti gli effeminati sono "checche", anche se per un omofobo è possibile che i termini coincidano.

  On 7/7/2020 at 8:48 AM, Almadel said:

Io ho un amico (....)  che non avrebbe nessuna difficoltà a definirsi "checca".

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Dal vocabolario Treccani:

"chécca s. f. [prob. dal nome proprio femm. Checca, ipocoristico fam. di Francesca, scelto per suggestione fonosimbolica; va notato che la stessa parola indica, in diversi dial. settentr., la gazza (così come cécca in area tosc.), e ha varî usi traslati con riferimento a persona], region., scherz. – Omosessuale maschio dagli atteggiamenti molto effeminati."

A prescindere dal giudizio circa quanto propriamente alcuno definisca sé stesso ovvero sia definito dagli altri, rimane fermo che nel significato comune e  più diffuso "checca" non significa l'omosessuale, ma bensì l'omosessuale con atteggiamenti "molto effeminati".

Non altrimenti io l'ho sempre udito usare ai miei tempi e d'altronde il genere femminile della parola non lascia dubbi in merito.

 

metalheart
  On 7/7/2020 at 9:29 AM, Almadel said:

Secondo me la "checca" è l'effeminato volgare.

E sta al gay come il "truzzo" sta all'etero. Non è che tutti gli etero mascolini sono "truzzi"

(o "boari", "burini" o "cozzaloni" o qualunque altro termine regionale che si usi verso i maschi volgari).

Allo stesso modo non tutti gli effeminati sono "checche", anche se per un omofobo è possibile che i termini coincidano.

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Me la sento di dissentire, io "checca" l'ho visto seguito nel 90% dei casi da "isterica" o qualche volta altro aggettivo (leggo su google: pazza, sfranta, velata, ecc.) che non hanno a che fare con la volgarità ma con una componente femminile e appunto "isterica", smaniante (decisamente misogina), ansiosa e irrequieta. Secondo te è più "checca" un uomo gay effeminato e divertente che parla e ride con sicurezza e con un linguaggio colorito delle sue scopate, oppure un Diaco qualsiasi vestito in giacca e cravatta che sbrocca e si mette a piangere e urlare nel suo studio perché l'ospite ha insultato Mina o perché il cane che sta in trasmissione gli ha macchiato i pantaloni? Secondo me il secondo, ho sentito usare "checca" in riferimento a gay che di volgare non avevano nulla, a meno che tu non consideri una certa "agitazione" volgare se unita a modi femminili

Edited by metalheart
  On 7/7/2020 at 7:41 AM, metalheart said:

Può darsi perché Diaco sia “checca”? (E a me non sembra proprio, ad essere sincero).

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Diaco & suo ego sproporzionato, han qualche lievissimo problema di dissociazione mentale:

uno che prima fa il presentatore sul palco del family day poi si cirinnizza con Alessio Orsingher (presentatore a la7; tra l'altro poche settimane fa erano in concorrenza diretta in tv)

alessio-orsingher-e-pierluigi-diaco.jpg

può darsi che debba ancora decidere cosa vuol essere da grande, viste anche le sue contraddittorie dichiarazioni (tra lui e Platinette non so chi abbia detto la cazzata più grossa sulla proposta di legge anti omofobia, per dire solo l'ultima della serie)

Edited by freedog
  On 7/7/2020 at 9:41 AM, metalheart said:

ho sentito usare "checca" in riferimento a gay che di volgare non avevano nulla, a meno che tu non consideri una certa "agitazione" volgare

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Non credo che il punto sia la volgarità, ma un'ostentazione artificiosa di femminilità, che peraltro in un maschio è assai poco femminile.... 😉 

 

metalheart

@freedog pensa che mi stavo informando sul personaggio proprio ora e mi repelle alquanto, e non ero neanche arrivato alla parte del family day 😁 Io non ho la più pallida idea di chi sia ancora (l'ho visto in tv giusto qualche giorno fa per la prima volta) e mi baso solamente su quello che ha detto nel video sopra

  On 7/7/2020 at 9:41 AM, metalheart said:

Me la sento di dissentire, io "checca" l'ho visto seguito nel 90% dei casi da "isterica" o qualche volta altro aggettivo (leggo su google: pazza, sfranta, velata, ecc.) che non hanno a che fare con la volgarità ma con una componente femminile e appunto "isterica", smaniante (decisamente misogina), ansiosa e irrequieta. Secondo te è più "checca" un uomo gay effeminato e divertente che parla e ride con sicurezza e con un linguaggio colorito delle sue scopate, oppure un Diaco qualsiasi vestito in giacca e cravatta che sbrocca e si mette a piangere e urlare nel suo studio perché l'ospite ha insultato Mina o perché il cane che sta in trasmissione gli ha macchiato i pantaloni? Secondo me il secondo, ho sentito usare "checca" in riferimento a gay che di volgare non avevano nulla, a meno che tu non consideri una certa "agitazione" volgare se unita a modi femminili

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Sì, è vero.

Nella mia accezione di "volgarità" c'è anche lo sbroccare e l'avere reazioni inconsulte.

Il cafone e la checca non parlano solo dei cazzoni dei camionisti e delle tettone delle cameriere,

ma si agitano e urlano anche se gli tocchi Mina o la Juventus.

Se Sgarbi fosse più effeminato sarebbe di sicuro una checca, anche se non è cafone con le donne.

metalheart
  On 7/7/2020 at 9:45 AM, Mario1944 said:

Non credo che il punto sia la volgarità, ma un'ostentazione artificiosa di femminilità, che peraltro in un maschio è assai poco femminile.... 😉 

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Neanch'io credo sia la volgarità, ma non credo neanche sia chissà quale femminilità. ho sentito usare "checca" anche in riferimento a un uomo etero che aveva paura, come sinonimo di "codardo"

  On 7/7/2020 at 9:47 AM, metalheart said:

@freedog pensa che mi stavo informando sul personaggio proprio ora e mi repelle alquanto, e non ero neanche arrivato alla parte del family day 😁 Io non ho la più pallida idea di chi sia ancora (l'ho visto in tv giusto qualche giorno fa per la prima volta) e mi baso solamente su quello che ha detto nel video sopra

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la migliore definizione (leggi: epitaffio) sul soggetto l'ha fatta Aldo Grasso: opportunista, adulatore, privo d'ironia

  On 7/7/2020 at 9:52 AM, metalheart said:

ma non credo neanche sia chissà quale femminilità.

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No, infatti:

è una femminilità artificiosa che dubito alcuna donna riconoscerebbe mai come autenticamente femminile.

  On 7/7/2020 at 9:52 AM, metalheart said:

ho sentito usare "checca" anche in riferimento a un uomo etero che aveva paura, come sinonimo di "codardo"

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E' chiaro che ogni parola può essere distorta nel significato  da chiunque a suo talento:

ma nell'uso comune e diffuso penso che abbia ancora il significato dato dalla Treccani.

 

Hinzelmann

La Rettore poteva risparmiarsi il laido riferito agli omosessuali effeminati

Comunque l'uso che fa del termine è corretto, diciamo che un etero che vuole offendere un gay può usare il termine checca anche in senso "estensivo" perchè in senso sprezzante vuole sottintedere che tutti gli omosessuali sono effeminati non è questa però la sua intenzione, la Rettore si limita ad usarlo in modo circoscritto per insultare i fan delle altre icone gay come la Carrà, Mina e Patty Pravo 🤣

Grammaticalmente poco si può dire al di là del fatto che alcuni gay rivendicano il termine checca come anche frocio e lo spogliano del significato negativo affiancandogli semmai un aggettivo, che in ogni caso mai sarebbe "laido"

Sono usi diversi della stessa parola come spesso accade nel parlato gergale, è inutile innescare la discussione sul significato più esatto,  sono tutti ugualmente usati semmai ci si può chiedere se veramente la Rettore volesse dire che i fan delle altre icone gay erano " checche ripugnanti"

Il fatto che abbia potuto dirlo tranquillamente - senza una correzione del termine troppo pesante - deriva dal fatto che l'unico gay presente era velato e gli etero se ne sono fregati abbastanza

 

 

 

  On 7/7/2020 at 10:14 AM, Hinzelmann said:

l'unico gay presente era velato

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beh, insomma.. Diaco -se non s'è capito- non mi sta simpatico (da decenni), ma non direi mai che sia velato;

anche perchè dal Pigneto (dove la numerosa fauna gaya residente tende allo spettegolame spinto) è un po' difficile non si venisse a sapere di lui..

infatti quando presentò il family day per un bel pezzo evitò accuratamente di girare per il quartiere, sennò pernacchie, insulti & uova marce si sarebbero sprecati

  On 7/7/2020 at 10:14 AM, Hinzelmann said:

Il fatto che abbia potuto dirlo tranquillamente - senza una correzione del termine troppo pesante - deriva dal fatto che l'unico gay presente era velato e gli etero se ne sono fregati abbastanza

Expand  

Io non so quanto sia usato il termine laido in italia ma io non l'aveva mai sentito prima e forse pure la gente in quella trasmissione non sapeva che significa.

  On 7/7/2020 at 10:33 AM, freedog said:

beh, insomma.. Diaco -se non s'è capito- non mi sta simpatico (da decenni), ma non direi mai che sia velato;

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Forse non hai guardato tutto il filmato sopra ma nel filmato la rettore chiede a diaco se lui e' gay e lui risponde 'no'.

ne deduto che a quel tempo diaco era velato e per questo ti chiesi sopra quando lui ha fatto CO pubblico.

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