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Decadenza culturale.


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15 minutes ago, Bloodstar said:

Anche a me piacciono molto, ma è tutta gente che si è formata fra il '45 e il' 75, sono di un'altra generazione rispetto a Houellebecq e Carrere, che sono dei boomer. Michon è più vecchio ma si è affacciato molto tardi sulla scena letteraria. 

P. S.che c'entra Antonia Pozzi? Dovevi rispettare obbligatoriamente la parità di genere? 

Mi piace e l'ho messa, è già più vecchia e di un'altra generazione di altri, ma più giovane di Deledda.

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3 minutes ago, Serpente said:

Mi piace e l'ho messa, è già più vecchia e di un'altra generazione di altri, ma più giovane di Deledda.

Va bene. Però resta il fatto che tu, parlando di contemporanei italiani, hai comunque citato gente nata prima della guerra che ha espresso il meglio di sé fra il '45 e gli anni' 70. Quindi tanto contemporanei non sono più, anche solo per il fatto che sono tutti morti. 

Just now, Bloodstar said:

Va bene. Però resta il fatto che tu, parlando di contemporanei italiani, hai comunque citato gente nata prima della guerra che ha espresso il meglio di sé fra il '45 e gli anni' 70. Quindi tanto contemporanei non sono più, anche solo per il fatto che sono tutti morti. 

Io ho letto Sottomissione di Houellebecq, meh...

1 hour ago, schopy said:

io mi azzarderei ad affermare che comunque la cultura occidentale in senso novecentesco s'è (quasi) estinta ovunque e non solo in Italia

La pietra tombale ce l'ha messa su la globalizzazione, che ha comportato un forte fenomeno di omologazione culturale (agli USA, quindi è stata americanizzazione) che ha spazzato via molti particolarismi e specificità culturali nazionali 

I vissuti sono diventati tutti relativamente simili, viviamo nello stesso villaggio globale. La globalizzazione ha comportato il completamento della "mutazione antropologica" di cui già parlava Pasolini 

Da qui l'estinzione della cultura occidentale in senso novecentesco

Edited by Uncanny
1 hour ago, schopy said:

Piuttosto triste 😕 io mi azzarderei ad affermare che comunque la cultura occidentale in senso novecentesco s'è (quasi) estinta

Ovvio il 900 è finito. 🤣

Quote

e tuttavia non riesco a credere che gli sviluppatori di app nati dal 2000 ad oggi saranno gli intellettuali di peso del domani.

Harry Potter ha venduto tanto a livello mondiale ed è un libro che tutti conoscono anche senza averlo letto, anche se la Rowling recentemente è stata cancelled dai gays. Oppure Twilight o Chiamami col tuo nome. Però gli autori sono inglese, egiziano-americano e americana. 

Oppure il Codice Da Vinci o 50 sfumature di Grigio. 👨‍🌾 Oppure il libro di Greta Thunberg... 

Oppure in futuro studieranno la trama delle serie TV e cinema e letteratura saranno la stessa cosa nelle scuole 2.0 magari con psicologia parlando anche dei social. In teoria dovremmo farlo già adesso. Invece studiamo a scuola Dante che parla una lingua che nessuno parla e i programmi si fermano alla seconda guerra mondiale per cui abbiamo una generazione di ragazzi che non sa neanche la storia recente degli ultimi 80 anni e quindi il perché delle cose che accadono oggi. La Siria, Trump, 

La fortuna di internet è che uno le cose se le cerca da solo online, ma non è che tutti lo fanno e hanno voglia se nessuno li "obbliga" in un luogo autorevole chiamato scuola. Ma nelle scuola Internet non si usa perché le professoresse racchie non sanno accendere Windows e non vogliamo che i nostri figli "passsino ore al pc11111!!!!!" anche se poi lo fanno a casa. 

secondo me poi ci sarà anche tutto un capitolo dedicato alla propaganda politica con tweet memorabili di politici e libri trash ma non so quale sarà il nome della corrente però 

Edited by SabrinaS
4 hours ago, Hinzelmann said:

perchè l'Italia è uscita meglio dalla crisi del secondo dopoguerra, da tutti definita "catastrofe nazionale"  piuttosto che dalla crisi innescata dal primo dopoguerra che pur era stato vittorioso?

-nella crisi attuale in cui siamo avvitati cosa ci impedisce di reagire positivamente come nel secondo dopoguerra, evitando invece i pericoli del primo?

  1. beh, ma l'anno prima di Vittorio Veneto c'era stata Caporetto (altro capitolone alla voce "catastrofi nazionali"), con tutto il trauma collettivo che si portò appresso; la differenza è che nel 17, nonostante quella rotta, lo Stato restò in piedi, mentre nel 43, tra 25 luglio e 8 settembre, il regno sabaudo collassò completamente. Altro dettaglio: 80 anni fa l'alleato (poi nemico) crucco ce l'avevamo già dentro casa, quindi non doveva nemmeno invaderci: gli bastò disarmare quei quattro tenentini poveracci che non sapevano cosa fare se non disertare, visto che nessuno diede loro qualche indicazione.
  2. Guccini tempo fa in un'intervista disse che nel secondo dopoguerra c'era una vitalità pazzesca, "una voglia di ballare che faceva luce". A quanto mi dicono o ho letto, c'era molta gioia di essere usciti vivi da quel disastro, anche se materialmente c'erano solo mecerie da cui ripartire. E ci riuscirono, pur tra mille contraddizioni che ancora ci portiamo appresso
Edited by freedog
1 hour ago, Serpente said:

Natalia Ginzburg, Pasolini, Carla Lonzi, Ernesto De Martino, Antonia Pozzi, Italo Calvino, Elsa Morante, Alda Merini, Umberto Eco, Gianni Rodari, Anna Maria Ortese, e potrei continuare.

Tra i tanti da aggiungere Luisa Adorno, che è confortante sapere ancora vivente, sebbene alle soglie estreme, e Giovanni Ferrara; più indietro Vittorio Sereni (tradotto nel 2006 in inglese).

14 minutes ago, Bloodstar said:

Vorrei solo far notare che una discussione sul declino culturale italiano contemporaneo è degenerata in una lista di scrittori italiani nati un secolo fa. 

Mi sembra notevole. 

parte del declino è il fatto di essere bravissimi con gli elogi funebri e la realizzazione di techeteche e puntata di Dadada su persone morte da 60 anni e oltre o dove si rimpiangono i "bei tempi andati" (70-80) anche se poi in vita li abbiamo sfanculati grandissimamente o a nessuno importava di loro davvero. Cioè per quanto fosse brava.... ancora oggi in qualunque programma se si parla di musica poi a un certo punto c'è sempre il momento Mia Martini. ok è morta, ok era bravissima però che palle! Vabbe che vere trasmissioni di musica non ce ne sono, a parte i vari circhi come tale e quale e compagnia bella.

La stessa cosa poi viene fatta a poeti, scrittore, autori, registi etc... 

esempio di decadenza:

https://www.youtube.com/watch?v=rwYo3N5UjmI

Edited by SabrinaS
7 minutes ago, Bloodstar said:

Vorrei solo far notare che una discussione sul declino culturale italiano contemporaneo è degenerata in una lista di scrittori italiani nati un secolo fa. 

Mi sembra notevole. 

Veramente il titolo del topic è Decadenza culturale: non è Declino culturale contemporaneo.

Inoltre, secondo te, è possibile parlare di declino o decadenza senza considerare una ampia distesa storica? – e quella considerata qui non è ampia, è minima –. È rigorosamente impossibile. 

 

4 hours ago, SabrinaS said:

Oppure in futuro studieranno la trama delle serie TV e cinema e letteratura saranno la stessa cosa nelle scuole 2.0 magari con psicologia parlando anche dei social.

Io metterei i filosofi disoccupati ad insegnare queste materie...e a proposito di scrittori non crederti che Elena Ferrante o Saviano abbiano venduto poco😅 

1 hour ago, SabrinaS said:

parte del declino è il fatto di essere bravissimi con gli elogi funebri e la realizzazione di techeteche e puntata di Dadada su persone morte da 60 anni e oltre o dove si rimpiangono i "bei tempi andati" (70-80) anche se poi in vita li abbiamo sfanculati grandissimamente o a nessuno importava di loro davvero. Cioè per quanto fosse brava.... ancora oggi in qualunque programma se si parla di musica poi a un certo punto c'è sempre il momento Mia Martini. ok è morta, ok era bravissima però che palle! Vabbe che vere trasmissioni di musica non ce ne sono, a parte i vari circhi come tale e quale e compagnia bella.

La stessa cosa poi viene fatta a poeti, scrittore, autori, registi etc... 

esempio di decadenza:

https://www.youtube.com/watch?v=rwYo3N5UjmI

Mimì è il massimo esempio dell’ipocrisia dello spettacolo di questo paese. Anni a sputtanarla e farle terra bruciata intorno, poi decenni di esaltazione pelosa

10 hours ago, paraspera said:

Mimì è il massimo esempio dell’ipocrisia dello spettacolo di questo paese. Anni a sputtanarla e farle terra bruciata intorno, poi decenni di esaltazione pelosa

aspetta: vuoi sapere dove sta la trombosità ipocrita nelle sue rievocazioni?

nel fatto che TUTTI sopravvolano su chi mise in giro la voce che portava sfiga; uno che è potentissimo pure adesso che è morto, e che per decenni in tv ha fatto il cazzo che voleva, creando e distruggendo carriere a seconda di come gli girava

Spoiler

senza far nomi, Boncompagni Gianni.

 

6 hours ago, freedog said:

aspetta: vuoi sapere dove sta la trombosità ipocrita nelle sue rievocazioni?

nel fatto che TUTTI sopravvolano su chi mise in giro la voce che portava sfiga; uno che è potentissimo pure adesso che è morto, e che per decenni in tv ha fatto il cazzo che voleva, creando e distruggendo carriere a seconda di come gli girava

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senza far nomi, Boncompagni Gianni.

 

Questo non lo sapevo, vado a cercarmi chi era.

Comunque hai ragione, quando parlano delle voci su Mia sembra sempre che siano uscite dal nulla.

34 minutes ago, paraspera said:

No, non lo conosco 

hai presente Non è la rai, Ambra, eccetera?

vabbè che è roba di 25 anni fa, ma l'aveva inventato lui (oltre a tutte le canzoni della beata Raffa de tutti i froci)

41 minutes ago, Ghost77 said:

Ma chi, Gianni Boncompagni? 

tanto per non far nomi, eh?

10 minutes ago, Ghost77 said:

Se googli mia martini boncompagni ci sono mille articoli, non è un segreto 😛

so benissimo che trattasi di segreto di Pulcinella, e però, visto che l'aneddoto è notorio, perchè tutti hanno paura di dire apertamente chi fu a mettere in giro quella voce?

-anche considerando che, essendo i protagonisti trapassati a miglior vita, non potrebbero vendicarsi su chi raccontasse la storiella-

2 minutes ago, freedog said:

so benissimo che trattasi di segreto di Pulcinella, e però, visto che l'aneddoto è notorio, perchè tutti hanno paura di dire apertamente chi fu a mettere in giro quella voce?

-anche considerando che, essendo i protagonisti trapassati a miglior vita, non potrebbero vendicarsi su chi raccontasse la storiella-

Proprio perché sono morti. In Italia alla morte tutti sono santi. 

2 hours ago, freedog said:

tanto per non far nomi, eh?

Oggi non è la rai sarebbe davvero improponibile...Boncompagni poi che all'epoca stava con la Gerini che aveva 14 anni, un po' di cattivo gusto 😐 ma non ho mai ben capito perché davanti a Boncompagni tutti si prostrassero.

Just now, schopy said:

Oggi non è la rai sarebbe davvero improponibile...Boncompagni poi che all'epoca stava con la Gerini che aveva 14 anni, un po' di cattivo gusto 😐 ma non ho mai ben capito perché davanti a Boncompagni tutti si prostrassero.

14 anni meno di lui o proprio 14 anni?

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