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Il lento declino della chiesa Cattolica: la fine di un'epoca?


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Ora il ponte è imperituro e ha la benedizione divinah

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Se io sono ateo o musulmano che devo fare non passarci? Non capisco. La benedizione vale per tutti anche quelli che non credo o solo per gli iscritti al Club? :hm:

Certamente benedizioni e maledizioni hanno efficacia, se pur l'abbiano, per chi crede in quegli dei in nome dei quali siano proferite:

per chi creda in altri dei o non creda punto che esistano dei non si vede che efficacia possano avere.

Peraltro l'uso di prendere auspici nell'esercizio delle attività umane è antichissimo e direi universale e dunque non vedo perché ci si stupisca che gli auspici che un'attività sia felice e fortunata siano presi anche in Italia secondo i riti prevalenti nella popolazione del Paese, cioè quelli stabiliti dalla religione cattolica.

Al più, a titolo di massima cautela, sempre raccomandabile quando si tratti di numi, si potrebbe affiancare ai sacerdoti cattolici anche quelli d'altre religioni, affinché alcun dio trascurato non mediti la rovina delle opere compiute.

 

Il cattolicesimo, in Europa, è in crisi. Ed è un dato ormai abbastanza acclarato. Lo dimostra il calo delle presenza nelle chiede e ai riti, così come la fine del senso di appartenenza religiosa in vaste aree dell’Europa occidentale. Ma lo dimostrano soprattutto alcuni gesti che confermano non solo l’interruzione del legame fra società e fede, ma anche una vera e propria fine del senso del sacro, della religione come spirito ma intesa anche comunità.

L’ultimo caso (uno dei più eclatanti) arriva da Utrecht, in Olanda, dove l’arcidiocesi più grande dei Paesi Bassi ha deciso di mettere in vendita direttamente la propria cattedrale. Per la curia locale, la chiesa di Santa Caterina costa troppo. I banchi sono sempre più vuoti, le offerte sempre di meno, e adesso non può più permettersi quella che è considerata a tutti gli effetti un costo. Così, l’edificio che dal 1560 rappresenta il cuore della chiesa di Utrecht, e che è cattedrale dal 1853, rischia di chiudere definitivamente i battenti. Venduta quasi come un bene superfluo.

Una vendita che tra l’altro sa anche di beffa: perché l’arcidiocesi guidata da Wim Eijk vorrebbe cedere la cattedrale per una somma simbolica di 1 euro al vicino Museum Catharijne Convent. Un edificio che ha avuto una storia non troppo diversa da quella che potrebbe presto avere la cattedrale, visto che da convento si è trasformato in galleria d’arte.

Secondo gli osservatori, la causa di questa possibile cessione è da individuare nella secolarizzazione che ha investito il Paese. Utrecht è un caso limite ma estremamente importante. Come riportano i media locali, la diocesi della città rischia di rimanere con solo 20 chiese attive nei prossimi due decenni.

I numeri della comunità cattolica purtroppo sembrano confermano il trend negativo. i cattolici sono passati da 924mila nel 1980 a 750mila nel 2014. E anche se si è registrato un leggero aumento negli anni successivi (circa 4mila anime), i numeri dell’intera Olanda sono decisamente inquietanti: su 3,5 milioni di persone che si dichiarano cattoliche, nel 2017 solo 158mila fedeli hanno detto di essere andati in chiesa. E questo si riverbera anche nel crollo delle donazioni.

E così, a fronte di questa crisi, la diocesi ha deciso di fare un taglio drastico: cessione della cattedrale. E nonostante le raccolte firme, le petizioni e il tam tam sui social, nessuno sembra voler far cambiare idea al cardinale Ejik. Che appare ormai rassegnato a fare un gesto che avrebbe un significato profondissimo nella storia del cattolicesimo occidentale.

Ma il caso olandese è solo uno degli ultimi di una crisi che ha investito tutta l’Europa occidentale. L’appartenenza religiosa viene sempre di più messa in secondo piano. E soprattutto nell’Europa settentrionale e centrale si assiste a una vera e propria scristianizzazione che riguarda non solo le grandi metropoli, ma anche le piccole comunità.

In Francia sono numerosi i casi di chiese abbattute per far posto ad attività economiche. Uno dei più eclatanti è stato quello della chiesa di san Martino, a Sablé-sur-Sarthe. Costruita nel 1880 e abbandonata nel 2015, è stata poi abbattuta per far spazio a un parcheggio. Tra il 2016 e il 2017 sono stata abbattute dieci chiese e nel frattempo continua la cessione degli edifici di culto, trasformato in uffici, palestre, galleria d’arte. Per la gioia dei secolaristi, che difendono le vendite dicendo che in questo modo, le chiese tornano vive.

Ma l’anno scorso, fece scalpore il caso della chiesa di San Lamberto a Immerath nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Su ordine del tribunale, che ha confermato l’interesse pubblico, la chiesa è stata abbattuta per far spazio a un deposito. Secoli di fede messi da parte per far spazio al carbone proveniente dalla vicina miniera.

Sono tutti simboli: immagini di un’Europa in continua crisi di identità che dovrebbe far riflettere non solo i cristiani, ma anche tutti coloro che difendono l’idea stessa di Europa. Quello che è in corso, è una vera e propria furia secolarizzatrice silenziosa. Realizzata non da altre fedi né da regimi totalitari, ma frutto del declino di qualsiasi senso di identità. Una perdità di identità che sta investendo l’Occidente e che per ora non colpisce l’Europa orientale, dove il legame tra fede e identità appare invece sempre più forte. Creando una spaccatura non più solo politica, ma anche culturale, fra Est e Ovest del Vecchio continente.

https://it.insideover.com/religioni/chiese-vuote-vendute-o-demolite-il-declino-del-cattolicesimo-europeo.html

27 minutes ago, Mario1944 said:

Certamente benedizioni e maledizioni hanno efficacia, se pur l'abbiano, per chi crede in quegli dei in nome dei quali siano proferite:

per chi creda in altri dei o non creda punto che esistano dei non si vede che efficacia possano avere.

Peraltro l'uso di prendere auspici nell'esercizio delle attività umane è antichissimo e direi universale e dunque non vedo perché ci si stupisca che gli auspici che un'attività sia felice e fortunata siano presi anche in Italia secondo i riti prevalenti nella popolazione del Paese, cioè quelli stabiliti dalla religione cattolica.

Al più, a titolo di massima cautela, sempre raccomandabile quando si tratti di numi, si potrebbe affiancare ai sacerdoti cattolici anche quelli d'altre religioni, affinché alcun dio trascurato non mediti la rovina delle opere compiute.

 

Si ma l'italia è un paese laico, se la casellati a casa sua crede nelle bambole voodooo a me non frega tanto e fa i riti magici a me non importa. 

23 minutes ago, Serpente said:

Il cattolicesimo, in Europa, è in crisi. Ed è un dato ormai abbastanza acclarato. Lo dimostra il calo delle presenza nelle chiede e ai riti, così come la fine del senso di appartenenza religiosa in vaste aree dell’Europa occidentale. Ma lo dimostrano soprattutto alcuni gesti che confermano non solo l’interruzione del legame fra società e fede, ma anche una vera e propria fine del senso del sacro, della religione come spirito ma intesa anche comunità.

L’ultimo caso (uno dei più eclatanti) arriva da Utrecht, in Olanda, dove l’arcidiocesi più grande dei Paesi Bassi ha deciso di mettere in vendita direttamente la propria cattedrale. Per la curia locale, la chiesa di Santa Caterina costa troppo. I banchi sono sempre più vuoti, le offerte sempre di meno, e adesso non può più permettersi quella che è considerata a tutti gli effetti un costo. Così, l’edificio che dal 1560 rappresenta il cuore della chiesa di Utrecht, e che è cattedrale dal 1853, rischia di chiudere definitivamente i battenti. Venduta quasi come un bene superfluo.

Una vendita che tra l’altro sa anche di beffa: perché l’arcidiocesi guidata da Wim Eijk vorrebbe cedere la cattedrale per una somma simbolica di 1 euro al vicino Museum Catharijne Convent. Un edificio che ha avuto una storia non troppo diversa da quella che potrebbe presto avere la cattedrale, visto che da convento si è trasformato in galleria d’arte.

Secondo gli osservatori, la causa di questa possibile cessione è da individuare nella secolarizzazione che ha investito il Paese. Utrecht è un caso limite ma estremamente importante. Come riportano i media locali, la diocesi della città rischia di rimanere con solo 20 chiese attive nei prossimi due decenni.

I numeri della comunità cattolica purtroppo sembrano confermano il trend negativo. i cattolici sono passati da 924mila nel 1980 a 750mila nel 2014. E anche se si è registrato un leggero aumento negli anni successivi (circa 4mila anime), i numeri dell’intera Olanda sono decisamente inquietanti: su 3,5 milioni di persone che si dichiarano cattoliche, nel 2017 solo 158mila fedeli hanno detto di essere andati in chiesa. E questo si riverbera anche nel crollo delle donazioni.

E così, a fronte di questa crisi, la diocesi ha deciso di fare un taglio drastico: cessione della cattedrale. E nonostante le raccolte firme, le petizioni e il tam tam sui social, nessuno sembra voler far cambiare idea al cardinale Ejik. Che appare ormai rassegnato a fare un gesto che avrebbe un significato profondissimo nella storia del cattolicesimo occidentale.

Ma il caso olandese è solo uno degli ultimi di una crisi che ha investito tutta l’Europa occidentale. L’appartenenza religiosa viene sempre di più messa in secondo piano. E soprattutto nell’Europa settentrionale e centrale si assiste a una vera e propria scristianizzazione che riguarda non solo le grandi metropoli, ma anche le piccole comunità.

In Francia sono numerosi i casi di chiese abbattute per far posto ad attività economiche. Uno dei più eclatanti è stato quello della chiesa di san Martino, a Sablé-sur-Sarthe. Costruita nel 1880 e abbandonata nel 2015, è stata poi abbattuta per far spazio a un parcheggio. Tra il 2016 e il 2017 sono stata abbattute dieci chiese e nel frattempo continua la cessione degli edifici di culto, trasformato in uffici, palestre, galleria d’arte. Per la gioia dei secolaristi, che difendono le vendite dicendo che in questo modo, le chiese tornano vive.

Ma l’anno scorso, fece scalpore il caso della chiesa di San Lamberto a Immerath nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Su ordine del tribunale, che ha confermato l’interesse pubblico, la chiesa è stata abbattuta per far spazio a un deposito. Secoli di fede messi da parte per far spazio al carbone proveniente dalla vicina miniera.

Sono tutti simboli: immagini di un’Europa in continua crisi di identità che dovrebbe far riflettere non solo i cristiani, ma anche tutti coloro che difendono l’idea stessa di Europa. Quello che è in corso, è una vera e propria furia secolarizzatrice silenziosa. Realizzata non da altre fedi né da regimi totalitari, ma frutto del declino di qualsiasi senso di identità. Una perdità di identità che sta investendo l’Occidente e che per ora non colpisce l’Europa orientale, dove il legame tra fede e identità appare invece sempre più forte. Creando una spaccatura non più solo politica, ma anche culturale, fra Est e Ovest del Vecchio continente.

https://it.insideover.com/religioni/chiese-vuote-vendute-o-demolite-il-declino-del-cattolicesimo-europeo.html

A Piacenza potreste convertirle in centro sociali 

21 minutes ago, Serpente said:

Anche perché russi e slavi in chiesa ci vanno ancora, a differenza degli europei occidentali edonisti e servi del queer.

Tu ci vai perché è l'unico posto dove rischi di vedere una cappella E dove ti dicono di inginocchiarti ormai

Edited by SabrinaS

e dunque a noi che ce ne fotte della benedizione di sua santità con le autorità politiche italiane? avrei capito se ci fosse stato anche un rabbino e un imam, ma a quel punto sarebbe stato uno spettacolo di varietà. La Casellati e co. non rappresentano se stessi ma anche me. Capito Fra Mario? Com'è che quando creano un razzo o fanno un palazzo gli ingegneri stappano lo champagne e si abbracciano e in italia chiamiamo il prete a benedire? 

come se fosse quello a far rimanere poi in piedi la struttura.

Edited by SabrinaS

Madama, ella può giudicare sgradita in ogni tempo e luogo la presenza di qualsivoglia sacerdote di qualsivoglia nume, ma, se la gran parte dei cittadini d'un Paese giudica altrimenti, non è meraviglia che i governanti ne tengano conto e non è neppure cosa contraria ad una politica accorta, quale che sia l'opinione circa numi e sacerdoti che  privatamente abbiano i governanti stessi:

si potrebbe obiettare che così si riduce la religione d'un dio a mero instrumentum regni, ma ragionevolmente non dovrebb'essere obiezione addotta da chi si dichiari ateo... 😉 

E' la costituzione a dire che i politici non rappresentano se stessi ma tutti e che tutti viviamo in uno stato laico e non "cattolico" e quel ponte non è a Città del Vaticano. Oltre al fatto che è una cosa da circo dato che mesi fa è caduto il precedente ponte e ci sono morte delle persone  (era scaduta la benedizione?). La libertà di culto della popolazione che può essere anche cattolica o musulmana non c'entra un tubo ed è un diritto garantito. Anche fosse che il 99,99% della popolazione italiana fosse cattolica, dato che la costituzione dice che lo stato è laico, i politici - quello seri e non i pagliacci - dovrebbero comportarsi laicamente nei loro ruoli politici anche solo per lo 0,01% della popolazione che non lo è e che comunque rappresentano o per quelli futuri. A meno che non cambi la costituzione, ma a quel punto non saresti piu uno stato democratico e del primo mondo. 

Sei solo un frate gay sotto mentite spoglie che non ha mai avuto le palle di vivere come un gay secolarizzato !!!!! 

Edited by SabrinaS
21 minutes ago, SabrinaS said:

E' la costituzione a dire che i politici non rappresentano se stessi ma tutti

Veramente sono i singoli membri del parlamento coloro i quali rappresentano la Nazione....

Per il resto si tratta di varietà d'opinioni circa le funzioni della religione e del culto del dio prevalente in un'aggregazione civile od addirittura umana;    opinioni che peraltro prescindono dalla fede nei singoli dei ovvero in una natura divina.

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