Serpente Posted July 22, 2020 Share Posted July 22, 2020 (edited) Durante le settimane di quarantena nel web italiano è circolato un video alquanto inquietante: tante culle una accanto all'altra, stipate nella stanza di un hotel. Quarantasei, forse anche di più, figli di nessuno: non più delle mamme che li hanno messi al mondo e venduti, prestando il loro utero per 50mila euro, e non ancora delle coppie che li hanno acquistati ma per via del lockdown non sono potuti andare a “ritirarli”. «Cari genitori, se ora non potete attraversare il confine e venire in Ucraina per prendere il vostro bambino, non disperate». Il video, girato dai responsabili della clinica Biotexcom di Kiev, ha fatto il giro del mondo e svelato il traffico di neonati nel Paese con le tariffe più «convenienti» per l'affitto dell'utero. In sottofondo il pianto dei piccoli, nella sala dell'hotel 'Venezia' adiacente alla clinica. Il messaggio di infermieri e manager voleva tranquillizzare i genitori «surrogati» (inglesi, spagnoli e italiani) e invitarli a rivolgersi alle rispettive rappresentanze diplomatiche per accelerare le pratiche e così poter raggiungere l'Ucraina e prendere i bambini. Stop ai viaggi per compare figli, chiede ora la vicepresidente della Camera Mara Carfagna che ha presentato una proposta di legge per rendere perseguibile il reato di maternità surrogata commesso all'estero da cittadini italiani. Checché se ne dica in Occidente, è sempre un business, quello dell'utero in affitto, che sfrutta la disperazione di tante donne non occidentali, messo al bando in Thailandia, Nepal, Laos e Cambogia, sottoposto a severe restrizioni in India, mentre è permesso in Ucraina dove per ogni bambino concepito in laboratorio con un ovocita e il seme dell’uomo della coppia che ha firmato il “contratto” (eterosessuale, secondo la legge ucraina) si spende dai 30 mila ai 50 mila euro. E così l'Ucraina, con 14 aziende, 50 cliniche specializzate e un migliaio di parti entro l'anno, è diventato il paese leader in questo commercio di bebè. In Italia l'utero in affitto è fuorilegge (articolo 12 della legge 40 del 2004). E adesso l'onorevole Carfagna presenta una proposta di legge per «rendere perseguibile il reato commesso all'estero». Basta trasferte per l'acquisto di una gravidanza. «In quasi più della metà degli Stati membri dell'Unione europea non vi è un espresso divieto (è il caso del Belgio, della Danimarca, della Grecia, del Regno Unito, dei Paesi Bassi, solo per citarne alcuni), così come in quasi nessuno degli Stati esiste una legge specifica che disciplini il fenomeno». Secondo la proposta di legge commetterebbe reato «chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro» (come prevede l'articolo 12 della legge 40) non solo in Italia ma anche all'estero. I cittadini italiani che vanno in altri paesi per affittare un utero diventerebbero così punibili. Sebbene anni fa fossi favorevole alla sua regolamentazione, ora ho cambiato decisamente idea e fintanto che non è una pratica altruistica (che è quasi impossibile o molto improbabile) dovrebbe restare illegale. https://www.ilmessaggero.it/mind_the_gap/utero_in_affitto_mara_carfagna_proposta_di_legge_bebe_kiev-5359937.html Edited July 22, 2020 by Serpente Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/54313-gestazione-per-altri-mara-carfagna-%C2%ABreato-anche-allestero-stop-al-commercio-di-beb%C3%A8%C2%BB/ Share on other sites More sharing options...
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