funeralblues Posted July 7, 2007 Share Posted July 7, 2007 Sin dagli albori del cinema l'omosessualità doveva produrre tre distinte reazioni nel pubblico in sala: risate, compassione e paura.L'omosessualità, inoltre, non compariva mai esplicitamente ma sempre attraverso immagini fugaci: Hollywood stabiliva qual'era la corretta rappresentazione dell'omosessuale per l'eterosessuale ma anche dell'omosessuale nei confronti di se stesso!Racconta Jam Oxemberg: "Siamo così desiderose di essere prese in considerazione da divenire patetiche. A volte i miei amici mi chiamano: -sai, siamo andati a vedere un film che non puoi assolutamente perdere. Tratta di una storia lesbica con bellissime scene d'amore. D'accordo, si tratta di donne-vampiro però te lo consiglio. E' Stupendo-"Comunque.....All'inizio i riferimenti all'omosessualità sono indirizzati a produrre ilarità tra il pubblico:- Edison experiment film 1895- A florida Enchantment 1914- Algie, the miner 1912- The soliers 1923- Wonderer of the west 1927- Behind the screen 1916Negli anni 30 nascono i DAMERINI, i primi presonaggi di stampo omosessuale.I Damerini sono caratterizzati da un'immagine androgina, dai modi affettati, quasi asessuati e, per questo, accettati. L'omosessualità del damerino è solo percepita e mai discussa.Our betters 1933The Gay divorcee 1934The Broadway Malody 1929Myrt and Marge 1934Call her Savage 1932proprio in quest'ultimo film viene mostrato, per la prima volta, un bar gay.Il pubblico sembra amare gli uomini vestiti da donna ("a qualcuno piace caldo") e rimane più sorpreso di fronte ad una donna vestita da uomo.In "Morocco" (1930) una spendida Marlene Dietrich, elegantemente vestita da uomo, amoreggia sensualmente con spettatori di entrambi i sessi!Nella "Regina Christina", del 1933, si narra la storia di una regina lesbica svedese e, nonstante i pesanti interventi della produzione, molti riferimenti lesbici rimangono evidenti.E' proprio a partire dalla metà degli anni 30' che ebbe inizio una sorta di involuzione: per rispondere alle pellicole sempre più licenziose e provocatorie (certamente non per la presenza di personaggi omosessuali), si decise di istituire una commissione di censura. Il primo a guidarla fu Will Hays. Il codice Hays del 1934 fu ben poca cosa: la Chiesa intervenne direttamente sulla stesura di un nuovo codice ben più restrittivo.Il successore di Hays, Joseph Breen, ebbe persino la possibilità di apportare, lui direttamente, le "opportune" modifiche ai copioni esaminati: così la storia di un alcolizzato sessualmente confuso si trasformò nella storia di uno scrittore alcolizzato con la crisi della pagina bianca, mentre un film che avrebbe dovuto parlare di pestaggi di gay ed omicidi si trasformò in un film sull'antisemitismo.Tuttavia i personaggi omosessuali non vennero cancellati: divennero più difficili da identificare e, naturalmente, finirono per sovrapporsi ai cattivi della storia.Dracula's Daughter 1938Rebecca 1940il falco maltese 1941Rope di Hitchcock 1948 (la storia di 2 amanti gay assassini)Con l'omosessualità femminile la censura finì persino per chiudere un occhio, sempre che venisse mostrata all'interno di una prigione (Cagel 1950)In "Tea and Sympathy" del 1956 si parla invece di come curare l'effemminatezza (vi ricordate la cassettina di "In and out"?)In "Gioventù bruciata" del 1955 uno dei protagonisti (che naturalmente muore ammazzato) è velatamente gay, benchè nessuno ne parli durante tutto il film. Lo stesso sceneggiatore racconta di come i personaggi gay dovessero essere inseriti "tra le righe" affinchè la censura non si accorgesse della loro presenza.In "Ben-Hur" del 1959, lo sceneggiatore e scrittore gay Gore Vidal ci racconta di come avesse concepito l'omosessualità, evidentissima ad un attento osservatore, del personaggio di Messala.Altri film dove il riferimento all'omosessualità può essere letto solo indirettamente sono:Calamity Jane 1953Johnny Guitar 1954Red River 1948Gilda 1946Gli uomini preferiscono le bionde 1953La Hollywood, tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60, divenne famosa per i suoi films SR ovvero "a sesso ritardato": un cinema concepito per un pubblico rispettoso dei sani principi non poteva ammettere neppure i rapporti prematrimoniali!E' l'epoca di “Lover come back” 1961, “Pillow Talk” 1959 (dove Rock Hudson, omosessuale nella vita reale, interpreta un eterosessuale che si finge gay per portarsi a letto una donna!). E' l'epoca di “A qualcuno piace caldo” 1959, di “Spartacus” 1960 (“ti piacciono le lumache?” domanda Crasso a Spartacus nella stanza da bagno. “Sì”. “E le ostriche?”. “Quelle un po' meno”. “A me piacciono entrambe!”. La scena venne tagliata)Anche nel film “La gatta sul tetto che scotta” la censura contribuì ad escludere ogni riferimento all'omosessualità. “Sembrava di scrivere per il Cremlino – raccontano gli sceneggiatori del tempo – il senso del film doveva essere recuperato grazie all'interpretazione mimica degli attori”In “Improvvisamente l'estate scorsa” 1959, il personaggio omosessuale di Sebastian viene mostrato senza volto e senza voce e muore ucciso dalla folla come un novello mostro di Frankestein.Saranno comunque gli inglesi a sdoganare l'omosessualità con il film del 1961 “Victim” dove viene rappresentato sullo schermo il primo eroe dichiaratamente gay.E' questo il tempo in cui la censura, ad Hollywood, viene messa da parte: l'omosessualità viene rappresentata più esplicitamente e, implacabilmente, a questa rappresentazione si associano i temi dell'infelicità esistenziale, del suicidio, della vanità di una ricerca d'amore impossibile: “Detective” 1968, “The Fox” 1968. I personaggi omosessuali sono destinati alla morte.Con “The Boys in the band” 1970, per la prima volta, vengono raccolti nello stesso film 9 personaggi gay che, dopo una girandola di avvenimenti, sopravvivono tutti!!! Certo, molti dei protagonisti vengono dipinti come persone meschine e maligne, caratterizzate da uno spirito auto-distruttivo, ma è pur sempre un inizio!“Cabaret” del 1972 ci presenta un personaggio per il quale l'omosessualità non rappresentata più un peso.Nel '76 è la volta di “Next Spot, Greenwich Village” e di “Car Wash” dove l'omosessualità, dipinta con allegria, viene associata a protagonisti di colore. Quella tra gli anni '70 e gli anni '80 è anche l'epoca nella quale il cinema collega il tema dell'omosessualità alla PAURA della rappresaglia.E' il caso di “Vanishing Point” 1971 e di "Freebie” 1974 con un assassino travestito che, tra gli applausi del pubblico (ci raccontano gli intervistati), alla fine del film muore crivellato di colpi.Hollywood sembrerebbe voler dire: cittadini per bene, abbiate paura dei gay e voi gay abbiate paura dei cittadini per bene.Un solo film arrivò a descrivere l'omosessualità come un atto d'amore e non di violenza. In quel caso Hollywood sentì il dovere di avvisare il pubblico.Si tratta di "Making Love" del 1982Fu difficile anche reperirne i protagonisti vista la riluttanza degli agenti che vedeveno, a causa di questa interpretazione, compromessa la carriera dei loro clienti.Disagio ed un dilagante senso di panico investì la platea durante le prime proiezioni. Il pubblico accettava molto più facilmente le effusioni che avevano per protagoniste due donne ("Personal Best" 1982) piuttosto che due uomini ("Sunday, Bloody Sunday" 1981)Così nessuno ricorda con disagio il bacio di addio scambiato tra Thelma e Luise (1991) o le effusioni lesbiche presenti ne "Il colore viola" (1985).In "Miriam si sveglia a Mezzannotte" (1983) Susan Sharadon si rifiutò di impersonare da ubriaca la scena d'amore con Catherine Deneuve, condizione che l'avrebbe meno esposta al peccatoRacconta Susan: "Per andare a letto con la Deneuve non serve essere ubriachi! Qualunque sia il percorso sessuale compiuto fino a quel momento!"In "Philadelphia" (1993), Tom Hanks venne scelto come protagonista perchè la sua immagine di attore, per la sue precedenti interpretazioni, era in grado di mettere il pubblico a suo agio, senza alimentare false paure. Hollywood, nonostante sia imprigionata da poteri forti tradizionalisti, ha oramai sdoganato la questione omosessuale e molte storie di personaggi gay positivi ed eroici cominciano a essere in circolazione:"Amici, complici, amanti" 1988"The wedding banquet" 1993"Swoon" 1992"Poison" 1991"Go fish" 1994"The hours and times" 1992"Edward II" 1991"The living end" 1992"The Crying Game" 1992"Belli e dannati" 1991"Silkwood" 1983"Priscilla, la regina del deserto" 1994a volte con effetti distorcenti: "Basic Istint" 1992 "Il silenzio degli innocenti" 1991a volte con l'intento di esaltare le qualità umane:"Longtime Companion" 1990"My beautiful laundrette" 1985"Lianna" 1983"Boys on the side" 1995"Parting glauces" 1986"Desert Hearts" 1985Tutto sommato è strano come il lento trasognato, ballato da Hanks e Banderas, nel 1993 ("Philadelphia") ne ricordi stranamente uno simile in "Edison Experiment Film" del 1895: così tanti cambiamenti nella continuità!Ho cercato di sintetizzare il contenuto del film documentario: "Lo schermo velato" ritenendola una delle ricerche più interessanti sul tema dell'omosessualità nel mondo del cinema. 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Murdock Posted July 7, 2007 Share Posted July 7, 2007 Però non è stato trattato il periodo fine anni novanta - primo decennio del ventunesimo secolo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
funeralblues Posted July 9, 2007 Author Share Posted July 9, 2007 Mistero svelato: la produzione è del 1995! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SaintJust Posted July 9, 2007 Share Posted July 9, 2007 :rotfl:Lo schermo velato è un gran bel documentario, ha un'unica pecca, bisogna corrergli dietro per riuscire a vederlo.(intanto ci metto il tag ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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