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Cos'è la "Finestra di Overton"?


Serpente

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La "Finestra di Overton" è una teoria politica che descrive come si può cambiare la percezione dell’opinione pubblica, abituandola lentamente a un dato fenomeno (economico, politico, sociale, di costume) fino al punto che tale fenomeno viene considerato normale e addirittura regolamentato per legge. Questa teoria fu concepita dal sociologo statunitense Joseph Overton (1960-2003), che osservò come per ciascun area di gestione pubblica soltanto un ristretto ventaglio di potenziali politiche viene considerato accettabile.

La teoria della finestra di Overton prende ad esempio il cannibalismo, come pratica aborrita da quasi tutte le società umane e relegata a certe dinamiche, tribù e società davvero circoscritte nel corso della storia e viene applicato a questa scala:

1) Inconcepibile (inaccettabile, vietato)
Nella prima fase, il cannibalismo si posiziona al livello più basso di accettazione sulla scala di Overton. La società lo considera una pratica propria di persone immorali o sociopatiche. Quest’idea è considerata ripugnante e lontana da qualsiasi morale. In questo punto, la finestra è chiusa e non si muove. Per dare inizio al cambiamento di opinione, si trasferisce l’idea nell’ambito scientifico, in quanto per la scienza non devono esistere tabù. Così, la comunità intellettuale comincia ad analizzare le tradizioni e i rituali di alcune tribù antiche, e contemporaneamente viene creato un gruppo radicale di cannibali “sponsorizzati” dai mezzi di comunicazione.

2) Radicale (vietato, ma con delle riserve)

L’idea è passata da impensabile a discutibile. Nella seconda fase si ricerca l’accettazione dell’idea. A seguito delle "conclusioni" degli scienziati, le persone che si rifiutano di acquisire informazioni sul tema trattato possono essere definite intransigenti. Le persone che si oppongono cominciano a essere viste come fanatici che si ribellano alla scienza. Gli intolleranti vengono condannati pubblicamente a mano a mano che l’idea perde le sue connotazioni negative, arrivando persino a cambiare il nome di cannibalismo in antropofagia. Pian piano, i mezzi di comunicazione rendono la pratica di mangiare carne umana accettabile e rispettabile.

3) Accettabile (l'opinione pubblica sta cambiando)

Quando il consumo di carne umana si sarà trasformato in un diritto comune, si sarà passati da un’idea inizialmente inaccettabile a una sensata. Nel frattempo, chi continua a opporsi a essa viene criticato. Queste persone vengono ormai considerate radicali contro quello che è diventato un diritto fondamentale. D’altra parte, la comunità scientifica e i mezzi di comunicazione insistono sul fatto che la storia umana è piena di casi di cannibalismo, e che tale fenomeno era ritenuto normale dalle società antiche.

4) Utile (ragionevole, razionale)

Il cannibalismo si è ormai fuso con la coscienza sociale. L’idea comincia ad apparire in termini positivi in film, serie televisive e in qualsiasi altro mezzo di intrattenimento. A sua volta, si osannano personaggi storici relazionati a tale attività. Il fenomeno è sempre più diffuso e ne viene rinforzata l’immagine positiva.

5) Popolare (socialmente accettabile)

La finestra di Overton, chiusa all’inizio, si è man mano aperta. I sostenitori del cannibalismo si consolideranno in politica e troveranno sempre più potere e consensi. Così, un’idea che era in principio impensabile e immorale in tutti i suoi aspetti arriva a stabilirsi nella coscienza collettiva come un diritto, e il tutto grazie a una teoria che può cambiare la percezione pubblica su qualsiasi idea, per infondata che possa sembrare.

6) Legalizzazione (nella politica della società)

In questa ultima fase si inizia a preparare la macchina legislativa che legalizzerà il fenomeno. Si crea una base normativa, compaiono i gruppi di pressione o partiti politici che sostengono questo fenomeno, vengono pubblicati degli studi che sostengono il tema della legalizzazione e la maggioranza dell'opinione pubblica non ci vede più nulla di male in tale pratica o fenomeno.

 

Cosa ne pensate? Chi difende questa teoria di ingegneria sociale, la utilizza per allarmare sul rischio di una legalizzazione della pedofilia nella nostra società e utilizza l'esempio del cannibalismo. Secondo voi è una possibilità reale? D'altronde oggi i pedofili godono di maggiori protezioni da "discriminazioni" con la scissione dall'atto da ciò che sono. "I pedofili che non commettono atti non fanno del male a nessuno", si dice da qualche tempo, ci sono già stati teorici e attivisti che volevano la fine della persecuzione dei pedofili, oppure si è già arrivati a dire che la pedofilia è amore o un orientamento sessuale (e invece è una parafilia). A che punto siamo? Arriveremo a questo?

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La pedofilia mi sembra proprio l'esempio sbagliato,

visto che si tratta di un reato che è andato aggravandosi con lo sviluppo sociale.

Da assolutamente tollerata nella società romana, a meno grave rispetto ad altri tipi di stupro nell'Alto Medioevo;

punita come altri atti illegali con persone adulte fino a poco tempo fa, per diventare oggi uno dei reati più odiosi.

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complimenti per aver toppato completamente l'esempio!

c'avevi una bella legalizzazione delle canne e/o droghe leggere in genere servita su vasoio d'argento, e vai a prende l'esempio peggiore da potè cità.

eh niente, sei un fenomeno; alla rovescia, ma sempre un fenomeno!!!

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16 minutes ago, freedog said:

complimenti per aver toppato completamente l'esempio!

c'avevi una bella legalizzazione delle canne e/o droghe leggere in genere servita su vasoio d'argento, e vai a prende l'esempio peggiore da potè cità.

eh niente, sei un fenomeno; alla rovescia, ma sempre un fenomeno!!!

Un buon esempio non credo ci sia.

La canapa diventa illegale in Italia a metà Novecento.

Il padre anziano e fascista del mio ex si rifiutava di credere

che le piante di canapa che il figlio aveva impiantato in giardino fossero "droga",

perché quando c'era LVI era normale fumarsi "el canevo" quando mancava il tabacco.

Forse solo l'emancipazione femminile risponde a questo teorema.

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una eccellente spiegazione del declino italiano dalla metà degli anni 70 a oggi e di tutte le scellerate politiche economiche e industriali. Tipo la decrescita felice o il comunismo etc...

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L'esempio è il matrimonio gay ed in prospettiva lo spauracchio la teoria del gender o l'eutanasia

Il matrimonio egualitario è stato legalizzato, mentre la teoria del gender secondo gli omofobi starebbe tra il 3 ed il 4, ma in prospettiva...

Ovviamente nessuno ha mai dettagliato quali sarebbero queste tecniche di persuasione di massa, essendo del tutto evidente che la storia di qualunque nuova idea è un cammino accidentato e si potrebbe dire che ciò che vale per una vale per l'altra

Al matrimonio egualitario corrisponde il divorzio, all'eutanasia il diritto di aborto ed alla teoria del gender qualunque diritto conseguito dal femminismo

E' una teoria "cinica" perchè si pone solo il problema del consenso e non la discendenza di questa politica o di questa nuova idea da un principio generale giusto o ingiusto

 

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5 hours ago, Serpente said:

Cosa ne pensate?

Penso che la teoria piacerebbe moltissimo ai miei familiari più reazionari per spiegare come si è arrivati a tanta mollezza di costumi in fatto di omosessualità, matrimonio tra persone dello stesso sesso ed adozioni gay...ci andrebbero proprio a nozze 🤣 

Comunque, come già sostenuto da @Hinzelmann, si saltano diversi passaggi logici, perché non è chiaro quale diritto positivo si stia tutelando nel ragionamento di Overton...in buona sostanza, se l'antropofagia fosse un'idea saggia, ci avremmo già pensato, mentre il fatto che storicamente al più abbia costituito una pratica rituale con spiacevolissime conseguenze per i partecipanti ci spinge ad affermare che no, non è affatto una buona idea. Fortunatamente oggi la pedofilia è una pratica molto condannata, io non intravedo rischi per la sua legalizzazione...quale comunità scientifica potrebbe negare i danni per il minore? 

5 hours ago, Serpente said:

"I pedofili che non commettono atti non fanno del male a nessuno", si dice da qualche tempo, ci sono già stati teorici e attivisti che volevano la fine della persecuzione dei pedofili, oppure si è già arrivati a dire che la pedofilia è amore o un orientamento sessuale (e invece è una parafilia).

Chi sono i pedofili che non commettono atti esattamente? Se si afferma che il consumo di materiale pedopornografico sia meno grave dell'atto sessuale su di un minore di 14 anni credo nessuno dissenta...ma non depenalizzare lo scambio di materiale pedofilo.

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8 minutes ago, schopy said:

Penso che la teoria piacerebbe moltissimo ai miei familiari più reazionari per spiegare come si è arrivati a tanta mollezza di costumi in fatto di omosessualità, matrimonio tra persone dello stesso sesso ed adozioni gay...ci andrebbero proprio a nozze 🤣 

Sì, credo sia il solito pensiero criptro-fascista che piace a Serpente.

Dovresti presentarlo ai tuoi genitori: lo adorerebbero.

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La vecchia buona teoria dei corsi e ricorsi storici di Vico è migliore. Tutte le teologie della storia fino al marxismo che ne è la versione materialistico-desacralizzata prevedono una costante marcia verso una unica direzione positiva; anche la dialettica, che ne è piuttosto la versione laica, come il positivismo, che ne è la versione laica più  dogmatica, fanno uso di questo schema. Qui abbiamo l'inversione del modello, il punto d'arrivo è negativo o catastrofico, ma l'impianto è lo stesso: schema necessaristico, dialettico (in senso generico), univoco, senza reali complessità. Tutto, come nel primo caso, quello opposto, è facile. Ma la Storia, come in Italia l'ha teorizzata Croce, è drammatica e imprevedibile, anche se forse non totalmente; è accidentata e non lineare; non esclude regressi ed errori di valutazione: quindi, no alla profezia. Per Croce la ragione di questa situazione è che alla base di tutte le attività dello Spirito c'è una forma che in certa misura partecipa dello Spirito, ma partecipa anche e soprattutto della Vitalità bruta. Per questo, tra l’altro, la Storia non si potrà mai trasformare in Sociologia, e se lo fa è un vistoso impoverimento e regresso: è il passaggio dalla concretezza allo schema.  Con questo non voglio negare che qualcosa di vero in questa teoria, che non conoscevo, @Serpente, ci sia. È quell'elemento-schema. Tutto sta a non fermarsi alla teoria stessa, e farne appunto uno schema, una teoria.

Edited by Isher
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Il NAMBLA infatti non ha avuto alcun seguito.

Non ha portato ad alcuna progressiva accettazione

ed era una cosa concepibile solo quarant'anni fa.

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4 hours ago, Serpente said:

@Almadel mi duole contraddirti ma la NAMBLA è di pochi decenni fa, non del Medioevo. 

Non occorre nemmeno andare oltreoceano...nel 77 ad esempio diversi intellettuali francesi hanno lanciato una petizione per l'abolizione della legge sull'età del consenso...Foucault in testa, era un forte apologeta della pederastia.

Oggi tutto ciò risulta indigesto ai più.

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2 hours ago, Almadel said:

Secondo te perché? Cosa è successo?

Direi che ad un periodo di notevole sperimentazione nei '60 e nei '70, in ambito letterario, cinematografico, filosofico, in cui pederastia, omosessualità, relazioni con minorenni venivano trattate piuttosto "disinvoltamente" e senza preoccuparsi di far troppe distinzioni, sia seguito un approccio molto più "realista"; l'autore di 40/50 anni fa non si preoccupava troppo di arruffianarsi un pubblico...piuttosto tentava di dare pubblicità, spesso in modo indiretto, alla sua esperienza privata, alla sua autobiografia.

Per quel che concerne il movimento gay nello specifico, mi pare che negli ultimi vent'anni abbia tenuto moltissimo ad allontanare dalla comunità lo spettro d'accusa di pedofilia; si sono marginalizzate le frange più estreme, correttamente ritengo, ed ha vinto l'adesione ad un modello di vita di coppia piuttosto tradizionale...il fatto che poi il fenomeno della pederastia abbia coinvolto, anche mediaticamente, i nostri "nemici" nella Chiesa, ha reso ancor più semplice e più necessario prenderne le distanze. Non saprei comunque quantificare il fenomeno "desiderio pedofilo": credo siano moltissimi gli individui adulti che talvolta hanno provato un'attrazione non nei confronti di infanti ma diciamo di preadolescenti.

 

Per tornare a Foucault, la sua eccessiva preoccupazione per la "criminalizzazione" dei pedofili oggi mi risulta inascoltabile; capisco che nell'economia del suo discorso si inserisse in una più ampia argomentazione contro le tante facce del potere disciplinare, ma oggi praticamente tutti si ritiene come Serpente che vi siano delitti talmente odiosi che non perseguirli a sufficienza ci renda complici...con le derive parossistiche per cui tanti oggi si vergognano di guardare un film di Polanski.

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2 hours ago, Almadel said:

Secondo te perché? Cosa è successo?

Intanto si omette sempre di dire che nei paesi in cui questo dibattito sorse esplicitamente era vigente ancora un "doppio standard"

In Francia l'elevazione dell'età del consenso a 15 anni era stata ereditata da Vichy e per gli omosessuali era 21 anni fino al 1974 e 18 anni solo per l'abbassamento generale della maggiore età

L'idea quindi che alla protezione di una vittima corrispondesse la demonizzazione di un perverso, l'omosessuale, non era infondata ed anche in un paese laico come la Francia gli atti osceni in luogo pubblico se di natura omosessuale venivano puniti più duramente e l'omosessualità era considerata una piaga sociale forse non eradicabile ma da controllare,alla stregua dell'alcolismo o della prostituzione.

Insomma come al solito tocca ribadire che il fine della legge era tutelare la castità matrimoniale delle donne e salvaguardare i maschi dai rischi della perversione, cioè la Famiglia siamo d'accordo che la Meloni oggi ha cambiato idea, ma non fino al punto di dimenticare quale avesse all'epoca ed immaginare una società di frichettoni sperimentatori

L'eliminazione della legislazione discriminatoria era un presupposto perchè Guy Hocquenghem ed il movimento omosessuale francese maturassero un diverso atteggiamento

In secondo luogo l'idea foucaultiana che si preparasse un passaggio da una società moralmente repressiva, ad una società "dei pericoli" in cui si sarebbero prodotti nuovi divieti sessuali, si dovette commisurare per noi con un pericolo ed una paura che aveva ragione di essere, l'AIDS

Qualcosa di analogo avviene oggi con Agamben ed il covid19, non si può dire che il suo atteggiamento sia sbagliato nel momento in cui ci segnala che oramai viviamo in una società che inventa o alimenta per sensazionalismo pericoli continui ( fra allarmi meteo della protezione civile, bombe d'acqua, invasioni di extracomunitari ) e quindi produce politiche di sicurezza che ci fanno solo sentire più insicuri, perchè dominati dalla paura. Tuttavia neanche si può condividere il fatto che sia stata "inventata una epidemia" come lui scrive

 

 

 

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1 hour ago, Hinzelmann said:

Qualcosa di analogo avviene oggi con Agamben ed il covid19, non si può dire che il suo atteggiamento sia sbagliato nel momento in cui ci segnala che oramai viviamo in una società che inventa o alimenta per sensazionalismo pericoli continui

Agamben ad oggi sul covid ha prodotto interventi talmente superficiali da risultare irricevibili. Ha le sue ragioni, ma le formuli in modo più articolato.

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Supponendo sia cambiato il paradigma, dalla difesa dell'onore della donna e della morale maschile ( intrinsecamente discriminatori ) alla difesa di una integrità psico-fisica (intrinsecamente neutrali ) , ci si può interrogare a riguardo

L'idea foucaultiana del cambio di paradigma a posteriori risulta confermata da ciò che storicamente è avvenuto

E' anche facile limitare il discorso alla pedofilia, ma non è l'unica applicazione, il principio trova applicazione in altri ambiti ( scolastici lavorativi etc )

 

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50 minutes ago, Hinzelmann said:

E' anche facile limitare il discorso alla pedofilia, ma non è l'unica applicazione, il principio trova applicazione in altri ambiti ( scolastici lavorativi etc )

Certo, ma nemmeno quel paranoico di Foucault proponeva mai delle alternative. E' vero, negli ultimi tre secoli abbiamo modellato i tempi e le modalità dell'istruzione e del lavoro in modo via via più rigido, e siamo sottoposti ad un maggior controllo sociale; tuttavia non è esistita alcuna età dell'oro in cui tutti si viveva come i gigli del campo...e, nonostante le mie posizioni garantiste, io non trovo spaventoso un sistema giudiziario severo con chi compie atti sessuali su minorenni. Foucault temeva che la criminalizzazione dei pedofili e degli stupratori potesse essere utilizzata come arma per far fuori i dissidenti politici; non ho le competenze per capire se i casi Strauss-Kahn e Assange (tanto per citarne un paio) siano paradigmatici in questo senso.

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5 minutes ago, schopy said:

Foucault temeva che la criminalizzazione dei pedofili e degli stupratori potesse essere utilizzata come arma per far fuori i dissidenti politici; non ho le competenze per capire se i casi Strauss-Kahn e Assange (tanto per citarne un paio) siano paradigmatici in questo senso.

Non dimenticare il linciaggio dei comunisti verso Ratzinger, Berlusconi, Montanelli e il marito della Mussolini :D

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7 hours ago, schopy said:

Non occorre nemmeno andare oltreoceano...nel 77 ad esempio diversi intellettuali francesi hanno lanciato una petizione per l'abolizione della legge sull'età del consenso...Foucault in testa, era un forte apologeta della pederastia.

Oggi tutto ciò risulta indigesto ai più.

Si sta cercando di farcela digerire più di allora

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38 minutes ago, Almadel said:

Non dimenticare il linciaggio dei comunisti verso Ratzinger, Berlusconi, Montanelli e il marito della Mussolini :D

Esatto, la pratica è assolutamente bipartisan 😂

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