Riflessione sui prof

[Sweet]

Scrivo questo topic ispirata da due cose: il topic "Professori di tutti i tipi" (http://www.gay-forum.it/forum/index.php?topic=3553.0) e il libro "La Profe" di Antonella Landi. Non so se questo libro sia stato pubblicizzato in Italia, si tratta del blog di una professoressa delle scuole medie. Io l'ho comprato per caso in aeroporto e l'ho letto sul volo Roma-Londra facendomi grasse risate a voce alta.Ebbene nel blog/libro lei stessa osserva i suoi colleghi e dice di sentirsi diversa dagli altri professori che non si lavano, si vestono male, non si curano e quindi in un certo senso "si meritano" le prese in giro da parte degli alunni.Poi qualche giorno fa attraverso dei links passatimi da un mio amico sono finita su Libero (ah, che sito culturalissimo), per la precisione un servizio sul bullismo nei confronti dei professori, con un estratto da un video dove un ragazzino che non dimostra più di 15 anni fa un'intervista a sfondo sessuale a una professoressa. Non è sul contenuto dell'intervista che voglio soffermarmi ma sull'aspetto, per l'appunto non curato, di quest'ultima.Secondo voi, i professori sono da considerarsi una categoria di lavoratori "particolare", o in realtà esempi di questa noncuranza si trovano agli stessi livelli in qualsiasi professione? Lo dico, perché a costo di risultare razzista, non mi sembra di aver notato altrettanti esempi "disastrati" in altri campi. La mia ragazza, quando stava in Italia, curava la sicurezza di un palazzo, e anche lì di figure "particolari" ce n'erano a bizzeffe, però magari o erano solo fastidiosi di modi o d'aspetto, invece pare che i professori siano la categoria-calamita che attira molti più Bizzarri E Brutti delle altre. Sono razzista a fare questo discorso? Ha qualcosa a che fare con il mondo scolastico che abbrutisce chiunque? E' il contatto e contrasto costante coi giovani che fa sì che così tanti risultino agli alunni "matti"? E' un caso che i miei professori, per la maggior parte, più erano curati e più erano competenti? Cosa ne pensate?

[yrian]

Credo che saresti razzista se e solo se dicessi cose del tipo "i professori sono tutti sfigati e falliti" o simili.Se invece - come di fatto fai - ci chiedi una riflessione più attenta, non posso che essre d'accordo.Fermo restante il mio rispetto per tutta la categoria professionale,fermo restante che so di star facendo una generalizzazione (rischiosa ma indispensabile se si volgiono analizare certi fenomeni),ma fermo restante anche che la scuola italiana ha delle gravi mancanze (e questo purtroppo temo non sia una generalizzazione ma ormai un dato di fatto assodato),ecco, sotto tutte queste premesse, a me viene da pensare che la attuale composizione della categoria degli insegnanti italiani sia il frutto di una serie di fattori storici, politici, sociali, economici dell'Italia che fu e di cui ancora viviamo e conseguenze.Mi riferisco a certe idee. Per esempio che l'insegnamento non sia una missione ma un ripiego di comodo, come avveniva alle donne le quali a questa professione venivano indirizzate perché sembrava essere l'unica conciliabile coi doveri di una moglie-madre... e questo a sua volta è frutto del pregiudizio nei confronti del ruolo della donna nella società; ma anche delle modalità del lavoro dell'insegnante, per cui sembra che un professore abbia un posto fisso, sia ben pagato, lavori solo mezza giornata, non debba sbattersi più di tanto, in classe possa fare il proprio comodo e abbia anche la gratificazione di chi detiene il potere. Certo, spesso è così, ma è diventato davvero così proprio perché gli italiani hanno pensato così fosse.Altri fattori?L'ipertrofia burocratica italiana, per esempio, che tanti disastri ha generato in tutti i settori pubblici, cominciando dalla precarietà (ricordo la notizia di qualche anno fa di una insegnante che riuscì a diventare di ruolo il giorno in cui andva in pensione!) e dal meccnaimso delle raccomandazioni.E anche, magari, il problema (per noi plurisecolare) del frazionamento e del decentramento: l'Italia tutt'ora fatica ad essere una, ma la realtà di un professore di italiano di Vico del Gargano è ben diversa da quella di uno del "Berchet" di Milano.E magari ci sono anche fattori oggettivi, per cui certi lavori sono troppo ripetitivi e privi di soddisfazioni: spiegare ininterrottamente l'ablativo assoluto per quarant'anni a ragazzetti svogliati dev'essere ben dura se non hai molta passione in te. Per cui ti logora.Insomma, per me i professori italiani sono mediamente così strambi perché effetto (ma anche causa) dello statuto di "refugium peccatorum" di questa professione.

[Silver Reflex]

O_OOk, premetto che non ho letto il libro e quindi non ho idea di quale sia la sua essenza:Vuole essere letto in chiave comica? Vuole davvero convincere di questo status dei professori?La prima ipotesi può starci (anche se sarebbe cmq basato su uno stereotipo)...altrimenti direi che i pregiudizi e i luoghi comuni si sprecano...I professori sono persone come tutte le altre, ovviamente laureati e che hanno scelto di utilizzare le loro qualifiche per insegnare :roll:Che poi siano brutti, belli, sporchi (lol che i proff non si lavano nn l'avevo mai sentita), curati o trascurati non vedo proprio che attinenza possa avere con la loro professione o la loro competenza :roll:Dire che la categoria professori è una calamita per "sfigati" equivale a sostenere la tesi per cui i secchioni sono secchioni solo perchè sono brutti o antipatici o asociali o qualunque altro motivo che, emarginandoli, li spingerebbe a dedicare la loro vita allo studio.Ma dai su... questo è uno stereotipo che può andare bene nelle commedie americane..Non esiste una bilancia delle qualità... si può essere sia facoltosi nonchè belli e intelligenti allo stesso tempo, che brutti antipatici e stupidi.Avere certe qualità non pregiudica la possibilità di averne altre perchè non c'è la minima relazione fra esse... quindi è solo pregiudizio o un limitarsi all'apparenza (che poi è la stessa cosa..)Personalmente ho avuto professori brutti, antipatici e anche (a mio giudizio) poco capaci.... poi ne ho avuti di bravissimi, ma sempre brutti. Poi altri ancora belli e curati ma meno capaci di altri ugualmente belli.Tutto questo per dire che mi sembra assurdo pensare che la categoria professori sia caratterizzata necessariamente da certi elementi, o che questi siano giudicabili dalla loro apparenza

[NorwegianWood]

Suppongo che la sciatteria, quando c'è, derivi dal fatto che per l'insegnamento non sono previsti requisiti come "eleganza", "pulizia", "raffinatezza" eccetera. Ciò che viene valutato ai fini dell'entrata in graduatoria, delle assunzioni e dei ruoli, è semplicemente l'essere o no abilitati ed il punteggio. Il che, in teoria, dovrebbe essere direttamente proporzionale alla preparazione e competenza dei docenti (se poi così non è, è un altro problema che qui non è il caso di affrontare perché OT). Purtroppo, tra i requisiti da valutare, non rientra la "capacità di insegnare", ovvero quella non comune abilità di saper trasmettere, far comprendere e amare la propria materia. Certo, se ci chiedessero - dato che mi sento parte in causa come insegnante - di essere anche "eleganti" e "puliti", male non farebbe. Ma conosco insegnanti splendidi/e che si vestono mettendosi la prima cosa che trovano o che paiono appena arrivati/e dal marciapiede; e NESSUNO si permette di farlo notare perché, appunto, sono ineccepibili dal punto di vista educativo, etico e didattico. Che è, a mio avviso, l'unica cosa che conta. Del resto non siamo in una banca, una boutique, un supermercato o altro, e la scuola è un eterno cantiere della diversità. Il problema, forse, è che - come ho detto altrove - un insegnante difficilmente può essere licenziato, fattore questo che condiziona la qualità in generale del sistema scolastico, sotto vari aspetti e a vari livelli. Detto questo, però, non vedo alcuna relazione concreta tra l'abito e il docente. E, per quanto un insegnante possa essere bizzarro, un quindicenne non ha mai (MAI) il diritto di prenderlo per i fondelli. Anche questa è una mancanza di eleganza. E di rispetto.

[Redcloud]

Ma conosco insegnanti splendidi/e che si vestono mettendosi la prima cosa che trovano o che paiono appena arrivati/e dal marciapiede; e NESSUNO si permette di farlo notare perché, appunto, sono ineccepibili dal punto di vista educativo, etico e didattico. Che è, a mio avviso, l'unica cosa che conta.

Quoto quasi completamente (perchè comunque credo che un minimo di decenza un professore dovrebbe averla anche se non rientra tra i miei metri di giudizio).Anzi, generalmente nella mia esperienza personale i professori migliori erano quelli che si vestivano mettendosi la prima cosa che capitava, o comunque senza pensarci troppo.Generalizzare è ovviamente sbagliato (anche perchè alcuni ex prof erano vestiti bene ed erano pure bravi e altri il contrario), però sicuramente il vedere come si vestono non è un metro di misura per determinare la validità del professore e d'altro canto non mi pare neppure che la categoria di per sè attiri persone che si vestono male o simili... :PInvece è probabile che un professore, dopo vent'anni di insegnamento, facedo sempre le stesse cose, rompendosi pesantemente anno dopo anno, decida di lasciarsi un po' andare sull'abbigliamento, o invece abbia perso così tanto motivazione che va a scuola solo per guadagnare la pagnotta e non gli interessa più di niente, neanche di essere rispettato o meno (consideriamo pure come diceva mi pare Yrian che la realtà scolastica di molte scuole pubbliche, a parte alcune più importanti e in un certo senso privilegiate è piuttosto brutta... la scuola pubblica è molto lasciata a sè stessa insomma, quindi non c'è da meravigliarsi se nello sfascio generale un professore dopo un po' non abbia più voglia di "mettersi in tiro" per andare a scuola...) .Altri quasi sembrano ostentare la loro mancanza di attenzione per sè stessi più assoluta quasi come per dire "non mi interessa quello che pensano gli altri, io valgo per quello che sono".Una mia prof era veramente messa malissimo sotto il punto di vista estetico, ma se tu provavi solo ad abbozzare un sorriso di scherno te ne pentivi (E non per i votacci, proprio perchè era molto brava e sapeva incutere timore e rispetto senza bei vestiti o tinte che non scolorassero dopo due ore... ). Altre vestite benissimo e appena uscite dal parrucchiere si tiravano dietro le risate di tutti... è una questione di carisma.Il fatto che un professore si metta nella posizione di essere preso in giro non dipende solo tanto dal suo modo di vestirsi e dalle attenzioni alla sua persona, però anche se fosse una questione di mancanza di carisma non è detto che si meriti di essere preso in giro.Tra l'altro in questi casi sarebbe un po' come sparare sulla croce rossa... come andare a strappare la coda alle lucertole... cioè... che senso ha?Avrebbe senso solo se il professore avesse artigli per rispondere, ma stranamente in qesto caso raramente queste persone vengono prese in giro (e purtroppo avere artigli per difendersi non significa necessariamente essere un bravo professore).Quindi un bravo professore un po' timido o un buono che però non sa farsi rispettare, magari viene massacrato e quello che potrebbe fare di positivo per la classe viene anullato solo perchè pensa ad altro invece che vestirsi, mentre alcuni grandi bastardi vivranno per sempre a non fare nulla e pure intonsi... :SPoi tra tutte le cose per cui non si rispettano le persone andare a beccare proprio l'aspetto mi pare un po' sterile... poi non lamentiamoci se c'è intolleranza per cose più importanti di questo... ^^''

[Morpheus]

Forest direbbe:"...sono come una scatola di cioccolattini. Non sai mai quello che ti capita! ":asd: