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Coming Out? scelta da ponderare


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Io sono totalmente contrario al coming-out che a mio parere non apporta reali benefici ai rapporti con amici e familiari. La sessualità costituisce per qualsiasi persona l'area più intima e non c'è nessuna necessità di fare chiarezza con chi molto presumibilmnete non può capire... Se, al contrario, si prende questa decisione per liberarsi di un peso che soffoca l'anima, avendo la convinzione di avere a che fare con persone abbastanza aperte di mentalità, si tratta di una scelta che condivido a pieno.Per quanto riguarda la mia esperienza personale, al di là di alcuni dubbi che avevo da bambino e di cui ne avevo parlato con i miei genitori, per poi chiudere la parentesi e mai riaprirla in seguito, ho fatto coming-out una volta sola, senza pentirmene. E' stata la decisione più coraggiosa, ardua, rischiosa e giusta della mia vita...Si è trattato di un vero salto nel vuoto, ma di questo vi parlerò la prossima volta... :salut::ghgh::bah:

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non è buffo... dire la verità al ragazzo che ami con tutto il cuore è un conto, dire la verità a familiari, amici e conoscenti non è la stessa cosa... :)e poi, io non voglio stroncare il coming out... non ho questi fini ambiziosi, mi limito ad esprimere il mio parere, che può essere più o meno condivisibile :salut::ghgh::bah:

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Carissimo,è la solita storia: scegliere se essere sincero o bugiardo.Non è vero che la tua sessualità è un fatto privato.Lo sarebbe se la tua famiglia non volesse sapere "se hai la ragazza" o "quando ti sposi"Lo sarebbe se i tuoi amici non parlassero MAI di AMORE.Eh , già.Perchè essere gay non è solo sesso.Sono anche persone che ti amano.Se domani troverai il ragazzo della tua vita, dirai a tutti che è "solo un amico"?

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:sisi:secondo me e' questo il puntoquando si arriva ad una situazionedove dover inventarsi una vita parallelafatta di bugiee' oltremodo....grottesconon parlare della tua omossessualita'ai tuoi genitori o amicie inventare balle su balleper coprirsi il culoe' ben diverso

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ForbiddenLove

il fine giustifica il mezzo... chi è omofobo non si fa problemi a giudicarti e quindi non merita la tua sincerità... se invece le perosne che hai accanto un minimo riescono a capire, la situazione cambia radicalmente e si ha torto a mentire e ad inventarsi una seconda vita...io non faccio niente di male, mi limito a proteggere me stesso senza ingannare realmente le persone a cui voglio bene... una verità scottante può far male a una persona che ci tiene a me e non può capire... oltre a non accettarmi, i miei soffrirebbero per come sono... sbaglierebbero a soffrirne, non c'è dubbio, però... che ci posso fare?io non sono falso, sono solo una persona che si protegge come può da attacchi, umiliazioni e quant'altro...

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Guest Lover_Of_Darkness

questo è un discorso da gay represso...l'unico motivo per cui dici ciò è perchè te la fai sotto a dirlo agli altri....niente paranoie....Non avrai mai una vera amicizia....o qualunque tipo di rapporto..finkè non sarai tu il primo ad essere sincero al 100% e condividi tutto te stesso..e tutta la tua anima agli altri...

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una persona che si inventa una vita fatta di bugie non e' un falso?anche queste mi paiono solo giustificazionia me il risultato sembra francamente cmq lo stessocostruendo una vita in questo modoio non riuscirei mai a rapportarmiin modo concretocon le altre personegiacche' solitamente i rapporti si basano sulla fiduciae qui manca..di fondo :look:del restomi si passi la finezza si puo' far passare una merda per una sacherma io di certo non la mangerei (della serie cmq tu la mettiil sapore rimane quello :ghgh: ) :salut:

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Guest Lover_Of_Darkness

la vita è fatta di rischi...se hai paura degli omofobi sei un debole...Non ci si fa mettere i piedi in testa dagli altri...MAI!!! bisogna saper difendersi....e non è mentendo o nascondendo agli altri la tua natura che risolvi i tuoi problemi....il coming out dopo un pò diventa una necessità....ti aiuta a stare bene con te stesso e con gli altri...

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io non inganno nessuno, ometto solo una verità sconveniente... non faccio nessun male agli altri se non faccio coming-out

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no ma infattistai dicendo la stessa cosa con parole diverseil fatto che tu faccia come pare a te della tua vitache mangi sachero che ti nasconda in una grotta al centro della terrasta bene un po' a tutti credoma che tu apra in un forum gheisnella sezione coming out(sessione dove mi pare di capiresi incoraggi a vivere serenamente la propria sessualita'tramite il racconto delle proprie esperienzee delle proprie insicurezzeallo scopo di superarle )una discussione contro il coming outargomentandola con ragionamentipoco convincentie ti aspetti anche ...approvazionerasenta quasi il ridicolo :look:non chiedere troppo :salut:

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appoggio tutto quello che ti hanno detto gli altri ed è chiaro che se definisci questa verità "sconveniente", non hai ancora fatto pace col fatto di essere gay...non fai nessun male agli altri, certo... lo fai solo a te stesso... non ti nascondere dietro al fatto che gli altri "non possono capire"... chi te lo dice a te che non possono capire?? complimenti per la fiducia che hai verso il prossimo... se avessi letto qualche topic in questa sezione sapresti quanto spesso anche le persone che spesso ci sembra "non possano capire" sanno stupirti...di certo non è sconveniente agli altri che tu sia gay... a loro non cambia niente... quindi non nascondiamoci dietro a un dito per favore...

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ForbiddenLove

mi dispiace che non condividiate i miei motivi... io, come già detto, non spaccio il mio comportamento per esempio da seguire... e il messaggio di questo forum di vivere serenamente la propria sessualità è molto bello, mi piacerebbe tanto scrollarmi di di dosso tante insicurezze ma per ora preferisco non fare coming-out...nulla toglie che fare coming-out sia una liberazione, un modo per condividere con gli altri il proprio mondo interiore, un gesto che può essere un segno di svolta della propria vita... per me è tanto parlare con voi di questo splendido forum di queste tematiche... procedo a piccoli passi e chissà che un giorno, quando avrò una certa mia autostima e avrò trovato un ragazzo che amo e che mi ama, non mi decida a smetterla di piangermi addosso e a riprender ein mano le redini della mia vita...scusate per il mio sfogo... e per chi è in dubbio se fare coming-out o no, non dia retta alal mia opinione ma segua il suo cuore

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Effettivamente avere una persona che si ama è un grosso incentivo per fare coming out. Sia perché, a volte, è più facile per gli altri notare qualcosa (specialmente se si ha la testa tra le nuvole :salut:) sia perché a quel punto si vuole far sapere a tutto il mondo quanto si è felici.Però io trovo che evitare l'argomento sia comunque una forzatura. Non ti è mai capitato di trovarti tra amici e parlare di ragazze? A me sì (ovviamente nel mio caso si trattava di ragazzi) e visto che mi trovavo con persone che non sapevano, mi ha fatto strano. Non perché io non possa trovare più o meno carino un ragazzo (sono lesbica ma non cieca) ma perché mi sembrava una forzatura, punto. Facendo discorsi simili con persone con cui ero out, invece, non ho avuto nessun problema.Quello che mi preme far notare, però, è che qui nessuno condanna gli altri perché non se la sentono di fare coming out. Se ti fai un giro tra i topic, vedrai anzi che spesso si consiglia di aspettare, per i più svariati motivi, che siano i genitori omofobi o la non sicurezza di sé. Se non te la senti di fare c.o., è normale... Tutti quanti, chi più chi meno, abbiamo avuto i nostri dubbi e le incertezze. Ma dire che la sessualità è un fatto privato, è un altro conto. Sembrerà un esempio stupido, ma se davvero così fosse, non dovrebbero esistere i matrimoni, intesi come cerimonia. Se è un fatto privato, perché condividerlo con altri, che magari conosciamo pure poco? Ma non è così, penso te ne renda conto anche tu... E se per gli etero è una cosa normale, perché non dovrebbe esserlo per noi?

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ForbiddenLove

per me è un fatto privato... se mi piace un ragazzo, magari è anche giusto che lui lo sappia... ma se ho degli amici o dei conoscenti non destinatari delle mie attenzioni affettivo-sessuali, con che titolo hanno il diritto di sapere i miei gusti in materia??? e poi, mica è detto che se a un ragazzo piace una ragazza, la ragazza lo debba per forza sapere? è come se una tua amica si avvicina a un tuo amico e gli dice "lo sai che mi attrai?" oppure "lo sai che mi attraggono i giovanotti belli come te?"non è un dovere verso chi ci sta accanto... manco avessimo la rogna... se tu dici, per esempio una persona affetta da un morbo, dall'Aids... è un obbligo che lo dica per fare in modo che chi gli è accanto si protegga adeguatamente in caso di rapporti ecc... fare coming-out è una scelta che si fa per se stessi, non per gli altri... perchè la propria sessualità riguarda se stessi...

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Guest Raindrops88

Se non ne senti il bisogno non lo fare. Ma prima o poi vedrai che ti verrà. Non è solo la questione di spiattellare al mondo intero i tuoi gusti in fatto di sessualità. Se sentirai la necessità di parlare con qualcuno di quello che senti, dei tuoi problemi, della tua vita futura non potrai sempre omettere alcuni dettagli. E poi, questo almeno per me, è una gran rottura di scatole rispondere alla solita domanda "e la ragazza?" o "e quando ti fidanzi" eccetera, con bugie, false verità, non rispondere per nulla evitando l'argomento. Io ho cominciato a dire la verità, e ho capito che in fondo è meglio per tutti, perchè io non devo mentire, e perchè gli altri almeno mi conoscono davvero.Ribadisco però, che il CO si fa davvero quando se ne sente il bisogno, se non lo senti, evita, potrebbe essere una cosa disastrosa

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Credo ci siano due fasi nell'accettazione della propria omosessualita':1) ammetterlo dentro di noi   (represso)2) ammetterlo fuori             (gay represso)Nel tuo caso direi che manca la seconda fase.auguri.

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Vorrei solo fare una piccola puntualizzazione, e premetto che per quanto mi riguarda il coming out ormai l'ho fatto anche con i sassi.Credo di intravedere nelle parole di MagicLove un concetto che però non è riuscito ad esprimere, ossia che la propria omosessualità non sia qualcosa da ufficializzare, perchè a tutti gli effetti è la concezione generale della stessa a renderla una diversità.Mi spiego meglio: un etero non verrebbe mai a prendervi in disparte per confessarvi di essere tale.Tutt'al più sarebbe ben lieto di presentarvi la sua dolce metà, raccontarvi come si sono conosciuti, da quanto tempo sono assieme, ecc ecc ecc...Per noi questa esternazione comporta sempre il passaggio obbligato per la chiarificazione sui propri gusti sessuali: non basta dire semplicemente "ti vorrei presentare il mio ragazzo" come un fulmine a ciel sereno, perchè rischieremmo di far svenire qualcuno o quantomeno di generare una situazione di enorme, glaciale imbarazzo.Ammettere dentro e fuori di sè non è il vero problema: o almeno non per tutti.Quelli che sentono la condizione di omosessualità un gradino più in basso di quella etero, indubbiamente si sentono in difetto, e hanno bisogno anzitutto di compiere un grande sforzo di autoaccettazione, e poi, eventualmente, di divulgazione e condivisione con gli altri.Io, onestamente, l'ho capito tra i 18 e i 19 anni e senza pormi trentamila paure, interrogativi, scrupoli e quant'altro, mi sono detto "A quanto pare sono frocio... ah... e adesso? Ma sì, chi se ne frega" e da allora ho sempre vissuto pacifico e sereno con me stesso e con il prossimo.Riassumendo: è il concetto di coming out in senso stretto ad essere inconsistente, quanto il fatto che siate bianchi o neri, biondi o castani, atei o religiosi, carnivori o vegetariani.Non credo abbiate mai avuto bisogno di confessare, sommessamente e con il capo chino, che non mangiate carne per scelta, aspettandovi dalla controparte un'ipotetica reazione di sdegno e repulsione.

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Magic,inevitabilmente chi esclude in generale il CO parte dicendo che l'omosessualità è un fatto privato per poi arrivare ad una nozione di privato che coincide con la sfera della intimità sessuale. Che poi è un assurdo logico: mi pare evidente, da che mondo è mondo, che le persone con cui facciamo sesso evidentemente sono informate del fatto che siamo omosessuali, quindi sono le uniche con cui non c'è bisogno di dire proprio nulla.Considerare l'omosessualità, seppur in modo figurato, alla stregua di una malattia di cui si ha il dovere di informare gli altri, perchè no una malattia sessuale visto che stiamo parlando di qualcosa che riguarda la sfera esclusivamente sessuale, per poi concludere che tale dovere manca, in quanto non c'è pericolo di contagio?, la dice lunga sulla considerazione che hai della tua omosessualità.E' ovvio che non esiste un dovere assoluto e generale di fare CO con tutti. Ma che pensi che noi tutte le volte che vediamo un bel ragazzo per strada lo fermiamo per dirgli che ci piace perchè siamo gay?Però non fare l'errore fondamentale, è questo in fondo che ti stiamo dicendo...quello cioè di ridurre la rilevanza della tua omosessualità, perchè la vedi come un problema troppo grande da affrontare in questo momento, alla sfera di una confessione intima. L'unico risultato che otterrai sarà quello di vivere male la tua omosessualità perchè l'avrai immiserita.Riconosci che in questo momento la vivi come un problema che non riesci ad affrontare, perchè questo è il presupposto per cominciare a vivertela pienamente. Riconosci di avere paura @Lanx se non ho fatto CO con nessuno mi spieghi a chi lo presento il mio fidanzato? gli etero non hanno bisogno di dire di essere etero, Wow!! che scoperta :asd: già ma noi per l'appunto non siamo la maggioranza siamo una minoranza, siamo omosessuali non eterosessuali.

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se non ho fatto CO con nessuno mi spieghi a chi lo presento il mio fidanzato?
A quelli con cui vorresti fare coming out.So che è un bello scossone... ma io l'ho già fatto, ed è stato davvero spassoso.
gli etero non hanno bisogno di dire di essere etero, Wow!! che scoperta :asd: già ma noi per l'appunto non siamo la maggioranza siamo una minoranza, siamo omosessuali non eterosessuali.
Anche i vegetariani, anche quelli con i capelli rossi, ecc ecc sono minoranze.Si sentono forse in dovere di dare delle spiegazioni a qualcuno? Si sentono forse inferiori? Si sentono forse una minoranza?
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Vabbè Lanx, ma se lo dici facendo CO in contemporanea, fai CO!!Solo che aspetti di avere un compagno fisso per farlo.Se sei un vegetariano dirai di esserlo o nasconderai la cosa spelluzzicando pane a tavola, quando gli altri servono carne?Perchè dire di esserlo dovrebbe essere giustificativo e non dichiarativo?Misteri di Lanx... :asd:

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Sì, Lanx è davvero misterioso. Specie quando dimentica che i rossi, i vegetariani, eccetera non sono discriminati. Lasciamo perdere.

... ma se ho degli amici o dei conoscenti non destinatari delle mie attenzioni affettivo-sessuali, con che titolo hanno il diritto di sapere i miei gusti in materia???
Forse con il titolo di essere appunto tuoi amici? Se sei vegetariano, se hai i capelli rossi, se vai in Chiesa, se giochi alla play-station, se sei stato bocciato a scuola... i tuoi amici lo sanno. Se invece sei omosessuale - ZAC! - ecco che scatta il tabù della "sfera intima e privata"... Qui per me - e non scopro certo una cosa nuova - c'è o una mancata accettazione della propria omosessualità, o un vecchio tabù perbenista sulla sessualità in genere, ouna sottovlautazione dei problemi concreti cui va incontro un omosessuale, o una idea non molto profonda di cosa sia l'amicizia.
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Io sono totalmente contrario al coming-out che a mio parere non apporta reali benefici ai rapporti con amici e familiari. La sessualità costituisce per qualsiasi persona l'area più intima e non c'è nessuna necessità di fare chiarezza con chi molto presumibilmnete non può capire... Se, al contrario, si prende questa decisione per liberarsi di un peso che soffoca l'anima, avendo la convinzione di avere a che fare con persone abbastanza aperte di mentalità, si tratta di una scelta che condivido a pieno.
Oddio.Cio che dici mi sa di veramente assurdo.Se faccio CO con qualcuno non scelgo di certo la persona a cui dirlo,perche di mentalità puo capirlo, e al contrario nasconderlo a chi credo non possa comprendere,ma cosa significa? No..è assolutamente la cosa piu stupida che io abbia sentito dire in vita mia.Se ne parlo a qualcuno, è perche per me quella persona è importante,perche fa parte della mia vita,perche lo reputo una persona sincera a cui voler bene e allora perche nascondere come io sia?Chi mi ama mi segua. O sbaglio? Puo andar bene,come personalmente la maggior parte delle volte è andata e male.Tu ti dichiari contrario al CO solo perche gli altri non comprenderebbero questa tua scelta. Ammetterai che cio che dici è un po ridicolo e spero sinceramente di aver capito male io.
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Sì, Lanx è davvero misterioso. Specie quando dimentica che i rossi, i vegetariani, eccetera non sono discriminati. Lasciamo perdere.
E se non lo sono, un motivo ci sarà... forse che nessuno ne ha mai fatto mistero?L'omosessualità, invece, è da sempre un'intima vergogna da celare, sicchè nel corso dei secoli, come tutte le cose che "strisciano" nell'ombra, è stata demonizzata proprio perchè non essendo palese e alla luce del sole, non è stata capita.Se tutte le madri di bambini con i capelli rossi, un migliaio di anni fa, avessero per qualche strana ragione, iniziato a nascondere il capo dei loro bambini o cercato con qualche tintura di cambiarne il colore, probabilmente i "rossi" sarebbero stati, man mano, demonizzati e inquadrati dall'idiozia popolare come "mandati dal demonio".
Forse con il titolo di essere appunto tuoi amici? Se sei vegetariano, se hai i capelli rossi, se vai in Chiesa, se giochi alla play-station, se sei stato bocciato a scuola... i tuoi amici lo sanno. Se invece sei omosessuale - ZAC! - ecco che scatta il tabù della "sfera intima e privata"...
Forse per gli altri... ma per il sottoscritto il problema non sussiste davvero.Se presento alla gente il mio ragazzo ancor prima che sappiano che sono gay, non lo faccio per prendere due piccioni con una fava, ma solo per presentare il mio ragazzo, punto e basta.Se costoro non sapevano che sono gay, non è certo perchè l'abbia tenuto nascosto, nè perchè ritenga opportuno fare CO solo con alcuni... ma solamente perchè non mi sento gay, bensì una persona... come tutti gli altri.Che ciò possa innescare fastidio, perplessità, masturbazioni cerebrali e ogni altra forma di turbamento nei destinatari della mia beneamata sicurezza e tranquillità, non mi tocca affatto.Vivo e lascio vivere. Gli altri vivono e mi lasciano vivere.Finchè questo meraviglioso equilibrio regge, tutto va a meraviglia. Quando si spezza, sono davvero cazzi amari per chi prova a turbare la mia serenità.
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Quanta bella filosofia... Ricordati che io rispondevo a Magiclove, che non fa coming out "mirati" come i tuoi: lui sta dicendo che secondo lui i suoi AMICI possono anche non sapere che lui è omosessuale... Io sono in pena per uno così.Quanto alla discriminazione, ci rinuncio. Tu continua così.

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Se tutte le madri di bambini con i capelli rossi, un migliaio di anni fa, avessero per qualche strana ragione, iniziato a nascondere il capo dei loro bambini o cercato con qualche tintura di cambiarne il colore, probabilmente i "rossi" sarebbero stati, man mano, demonizzati e inquadrati dall'idiozia popolare come "mandati dal demonio".
Compito delle vacanze: leggersi "Rosso Malpelo", di Giovanni Verga.E a settembre voglio la relazione, si capisce. :sisi:Per non andare troppo OT: sono d'accordo con Yrian (anche se, detto tra noi, non ricordo più cos'abbia scritto :asd:).
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ForbiddenLove

si, dago, manca la seconda fase a me...LanX"la propria omosessualità non sia qualcosa da ufficializzare, perchè a tutti gli effetti è la concezione generale della stessa a renderla una diversità."è verissimo, la penso così... perchè se io dico che sono gay, non pensano solo "a questo piacciono gli uomini", pensano anche "questo è malato, questo è deviato, questo è un maniaco, questo è un pervertito, questo è da evitare, questo rischia l'AIDS, questo è inaffidabile, questo mi fa schifo, questo mi vuole inc....., questo mi guarda con pensieri sporchi" eccetera eccetera...l'idea di omosessualità che si ha non è semplicemente che una persona prova attrazione e sentimenti verso lo stesso sesso, che è un modo diverso di amare... le persone pensano tutt'altro...io ho bisogno di autoaccettarmi ma queste idee retrograde delle persone che mi circondano, non mi aiutano di certo...LanX, mi trovo decisamente d'accordo con te!!! :asd: :P :)Hinzelmann,io non considero l'omosessualità una malattia... ho fatto l'esempio dell'AIDS: chi ne è affetto ha il dovere di informare chi gli sta accanto affinchè possa proteggersi in caso di rapporti... chi è gay non ha bisogno di dirlo a persone con cui non ha rapporti sentimentali-sessuali, e lo può dire tranquillamente a chi è gay perchè sa di essere capito, non perchè quest'altro gay si protegga da una malattia che ha lui e che ha l'altro gay... capito??? :)"Però non fare l'errore fondamentale, è questo in fondo che ti stiamo dicendo...quello cioè di ridurre la rilevanza della tua omosessualità, perchè la vedi come un problema troppo grande da affrontare in questo momento, alla sfera di una confessione intima. L'unico risultato che otterrai sarà quello di vivere male la tua omosessualità perchè l'avrai immiserita."su questo hai ragione, grazie per il consiglio... ma di certo la mia omosessualità non è una piantina di rose da coltivare con affetto, è una parte importante di me che ahimè mi trovo costretto a dover occultare... :P :P :cry:"Riconosci che in questo momento la vivi come un problema che non riesci ad affrontare, perchè questo è il presupposto per cominciare a vivertela pienamente. Riconosci di avere paura "Hinzelmann, è vero, la vivo come un probelma che non riesco ad affrontare, riconosco di aver paura... yrian,io non mi accetto completamente e la mia autostima è abbastanza bassa. la sessualità è comunque intima, anche per un etero... io sono cattolico non praticante... io non sottovaluto i problemi concreti cui va incontro un omosessuale, anzi... li conosco fin troppo bene!!! yrian, io so cos'è l'amicizia ma non ho molti amici... tra quei pochi che ho, so già per certo che non mi accetterebbero...Shane"Se ne parlo a qualcuno, è perche per me quella persona è importante,perche fa parte della mia vita,perche lo reputo una persona sincera a cui voler bene e allora perche nascondere come io sia?"io condivido i motivi per cui tu ne parli a qualcuno ma non credere che io ho amici di una sincerità tale che se hanno una differenza di qualsiasi tipo me la vengono a dire a braccia aperte... i fatti loro privati privati non me li confidano e io faccio lo stesso con loro... ciò non toglie che io voglio bene a loro e loro a me...

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ForbiddenLove

Lanx hai ragione anche quando dici:"Se presento alla gente il mio ragazzo ancor prima che sappiano che sono gay, non lo faccio per prendere due piccioni con una fava, ma solo per presentare il mio ragazzo, punto e basta.Se costoro non sapevano che sono gay, non è certo perchè l'abbia tenuto nascosto, nè perchè ritenga opportuno fare CO solo con alcuni... ma solamente perchè non mi sento gay, bensì una persona... come tutti gli altri.Che ciò possa innescare fastidio, perplessità, masturbazioni cerebrali e ogni altra forma di turbamento nei destinatari della mia beneamata sicurezza e tranquillità, non mi tocca affatto.Vivo e lascio vivere. Gli altri vivono e mi lasciano vivere."è vero, perchè di certo l'omosessualità può essere accettata o meno da chi ci è intornoma mai è una bella sorpresa!!! (a meno che non abbiamo intorno altri gay :asd: :P :P)Geryon, io ho già letto Rosso Malpelo... ma il Verismo non mi attira più di tanto... meglio Priandello e Svevo!!! :P

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Magiclove, ti auguro di essere presto felice, con tanta autostima, tanti amori e soprattutto... anti amici.Perché quelli che hai adesso non sono amici: è gente che frequenti. Sei sicuro che non ti accetterebbero? Be', se è davvero così (magari non lo è), allora banalmente la vostra non è amicizia, ma frequentazione.Se poi queste persone per te sono comunque importanti, se credi che il fare coming out con loro ti rovinerebbe - in senso concreto - la vita, allora prenditi tutto il tempo che vuoi prima di dirlo. Purché tu sia consapevole che è una scelta di "opportunità", non una verità assoluta...... perché se il motivo per cui non lo dici ai tuoi amici è che "la cosa non è rilevante finché non si hanno raporti d'amore o di sesso"... allora sbagli completamente.Lo vedi tu stesso che la cosa E' IMPORTANTE. E non solo in funzione di quelli con cui andrai a letto. E' parte di te, una parte fondamentale. I tuoi sentimenti, le tue paure, i tuoi progetti... L'omosessualità influenza tutto questo radicalmente. Nessuno che non lo sappia potrà mai conoscerti e capirti - e apprezzarti davvero. E tu non potrai MAI chiamare amico qualcuno che tu tagli fuori da questa parte IMPORTANTE della tua vita.

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ForbiddenLove

caro yrian, grazie mille per i tuoi auguri!!! forse hai ragione che quelli che frequento non sono amici ma gente che frequento... ti auguro altrettanto!!!Un amico vero è quasi più raro di un amore vero, non è così facile da trovare e il discorso vale anche per gli etero. :kiss::D :sisi:"E' IMPORTANTE. E non solo in funzione di quelli con cui andrai a letto. E' parte di te, una parte fondamentale. I tuoi sentimenti, le tue paure, i tuoi progetti... L'omosessualità influenza tutto questo radicalmente. Nessuno che non lo sappia potrà mai conoscerti e capirti - e apprezzarti davvero. E tu non potrai MAI chiamare amico qualcuno che tu tagli fuori da questa parte IMPORTANTE della tua vita."hai ragione, d'altronde non posso chiamare amico neanche qualcuno che, se gli dico la verità, mi taglia fuori dalla sua vita!!! :D :D :D

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