Jump to content

La mia storia: 30 anni e tutto può ancora succedere


Recommended Posts

Ciao a tutti,

sono un ragazzo di 31 anni. Volevo raccontarvi la mia storia, un po’ per sfogo personale, un po’ per far riflettere e divertire e un po’ per lasciare qualcosa a qualcuno che magari come me si è ritrovato nella stessa situazione.

Partiamo dall’inizio-inizio. Sono sempre stato un ragazzo timido. Al contrario di ogni buon maschietto che si rispettasse, non mi è mai piaciuto il calcio e per questo sono stato sempre snobbato dagli altri ragazzi fin da piccolo. Per non parlare poi delle ragazze. O eri un nel giro dei super-faaaaaighi o non eri nessuno. Pazienza! Lasciati da parte gli anni da giovanissmo, decido di andare a studiare, per le superiori, lontano dal paesetto e di farmi una nova vita. Infatti, tutto bene per i next 5 years. Risulto meno timido e faccio conquiste tra le ragazze, mi innamoro perdutamente di altrem e mi trovo un paio di fidanzatine.

Tempo poi di Università, decido che stufo dell’ambiente “chiuso” dalla città dove stavo era ora per partire per una nova avventura: Bologna arrivo! Non vi dico che qui ho trovato il paradiso. Questa città accoglie il mondo, facendoti crescere personalmente  e mostrandoti la bellezza di altre realtà culturali internazinali. Beh, qui ho fatto 5 anni di università, un PhD e svariati postdoc.

Direte voi: che c’è di strano in questa storia? Dal mio punto di vista nulla. Mi andava tutto bene, ero preso dallo studio/lavoro per migliorarmi (e migliorare il mondo). Un po’ “volutamente” ho messo da parte la vita privata, ma ero anche un po’ convinto della favoletta: “beh, un giorno accadrà pure a te di trovare una ragazza, e tutto poi si sistemerà”. Anche se qualche domando sul perché non fossi molto attivo nel cercare una ragazza me la facevo ma lasciavo poi questo pensiero da parte.

Beh, poi ti ritrovi a 28 anni in ospedale per un paio di mesi, messo un po' malaccio, e capisci che l’unica cosa che nella vita hai fatto è stato concentrarti sulla carriera. Molto bello e appagante èh, ma molto triste allo stesso tempo. Mi rendo conto che manca qualcosa e che era tempo di impugnare la vita e di "viverla" un po' di più.

Ma arriviamo al dunque e facciamo un passo indietro all’anno prima (27 anni). Mentre ero al lavoro, un giorno si apre la porta dell’ufficio (open space condiviso) ed entra questo ragazzo, biondino, con una barba rossiccia e che molto timido che si dirige a parlare col boss. Io rimango incantato e lo fisso, lo studio. Questa scena l’ho tuttora stampata in mente e credo ci rimarrà per sempre. Credo che sia stato l’inizio di tutto. Questo ragazzo l’ho poi aiutato con diverse attività inerenti all’università, siamo diventati amici e abbiamo iniziato a frequentarci tra studio/pub/cene. Finalmente una persona seria con la quale avere discorsi seri. Nel frattempo il tempo passa (un paio di anni) e capisco che da parte mia non c'è solo amicizia. Era nei miei pensieri ogni giorno. Volevo qualcosa di più.

E' qui che iniziano tutte le domande: che mi succede.. cosa voglio dalla vita… ma proprio a 30 anni… etc..

Beh, decido di prendere il mano la situazione e di dirgli tutto, conscio del fatto che al peggio non l’avrei mai più rivisto. Non va bene (che mi aspettavo, è come sparare nel mucchio e pretendere di colpire quello giusto) ma non la prende male (btw, ora è un mio collega e grande amico!). Questo è stato il primo grande scontro che ho avuto.

Un po’ più conscio di me, decido che era ora di andare alla scoperta del mondo là fuori. Non odiatemi, ma ho installato Tinder e mi sono un po’ buttato. Ho trovato persone serie (per quanto si possa estrapolare da una conversazione in chat..). Mi sono deciso di uscire con un ragazzo e vedere come sarebbe andata. Ecco, al primo incontro mi trovo tutti i colleghi d’ufficio al tavolo affianco. Ma dico io, proprio lì e proprio quella sera? Vabbeh…  

Decido di dire al ragazzo in questione che è stata la mia prima uscita con un boy in quanto non volevo fargli perdere del tempo che magari avrebbe voluto impiegare in altro modo. Decidiamo di vederci una seconda volta. L’affinità c’è e tra un enorme imbarazzo che mi lascia completamente pietrificato (fidatevi, ero tesissimo) scappa il primo bacio. Torno a casa felicissimo.

Qui inizia poi una brutta settimana dove a lavoro non ho concluso nulla in quanto la mia testa era continuamente piena di domande, dubbi e alla ricerca di risposte. Insomma, il succo è che un giorno, a 30 anni, ti svegli, dici “ops, mi piacciono i ragazzi” e inizia a crollarti il mondo addosso (detta così è brutta, ma più o meno questo rende l’idea). Una sera di quella settimana mi sono poi rivisto nuovamente col ragazzo in questione. C’era feeling ragazzi, e lui si è dimostrato molto gentile nel darmi tempo e spazio.

Succo del racconto, ora ci vediamo spesso e siamo arrivati ad avere anche una fantastica intimità. Tutto è in esplorazione per me, ma con il passare del tempo non sento la più tensione/pressione del buttarmi in qualcosa di nuovo.

Concludo con qualche riflessione, molto soggettiva e molto molto concisa:

  1. Prima o dopo i nodi vengono al pettine e a 30 anni tutto può succedere;
  2. Seppur molto più difficile, le paure e le sfide vanno a questa età affrontate, per non vivere poi nel rimpianto;
  3. Mi sono sentito e mi sento tutt’ora un 15enne alla scoperta del mondo;
  4. Sono stato fortunato ad incontrare una persona molto disponibile e paziente con me

 

In tutto questo vorrei ringraziare tutti i membri del forum. Ho visto sia molta serietà che divertimento, ho preso nota dei vari consigli che avete dato ad altri, ho seguito le varie riflessioni fatte e al contempo mi sono fatto due risate. Mi sono fatto forza e mi sono buttato (con cautela!). Mi siete stati di aiuto, veramente. Quindi grazie ancora ragazzi. Siete tutti magnifici.

Un abbraccio. :) 

Benvenuto e lieto di leggere queste tue conquiste :aha: bravo :sisi:

Unico appunto personale forse perché anche io credevo così (?) 🤔 Aspettare che le cose accadano da se è solo illusione :aha: bisogna agire. 

Il tempo perso ad attendere è il male maggiore più di perdere soldi, amori e le ranked su LoL.

A parte sta mia personalissima cazzata :asd: spero di leggerti sul forum e di vederti partecipe giacché  :aha: da alcuni si apprende ciò che ad altri si insegna :sisi:

E ti sembra poco esserti concentrato per anni solo sul lavoro? L'indipendenza economica per un adulto è la prima cosa: ti dà una dignità perché vivi del tuo, produci, non sei vincolato fisicamente ed emotivamente a mamma e papà, dunque hai una base solida per poi esplorare il resto degli aspetti della tua vita in relativa serenità. Pensa se, preso dai tuoi problemi e dubbi non fossi riuscito a distaccartene, mandando così in rovina la tua realizzazione professionale: oggi avresti un problema in più, e tutt'altro che relativo! Certo, se si ama e,possibilmente, si è rimati il lavoro tende ad andare meglio perché si è più propositivi, slanciati, dunque un po' tutto serve a tutto, però di base...Insomma, direi che hai fatto bene! Quanto alla relazione appena iniziata, buon per te! 😊 Che ti frega se è arrivata solo ora ? 10 anni fa era diverso, a me sembra...Era più difficile...Poi è pur vero che dipende molto dai luoghi, ma una base comune dettata dall' "epoca" esiste in comune per tutti, non so se mi spiego...Diventava più difficile anche capirsi e capire. Probabilmente non saresti stato pronto.

17 hours ago, Thebaios said:

E ti sembra poco esserti concentrato per anni solo sul lavoro?

E' stato tutto totalmente dedicato al lavoro. Come dicevo, un po' per scelta ma un po' per necessità. Ora, se potessi tornare indietro, mi prenderei un po' più di libertà, anche se questo andrebbe a discapito di poter fare carriera più rapidamente. Al contempo, credo non fossi pronto ad affrontare il tutto in aggiunta al carico lavorativo/emotivo che avevo il laboratorio. Qundi, tempo al tempo.

 

17 hours ago, Thebaios said:

Che ti frega se è arrivata solo ora ? 10 anni fa era diverso, a me sembra...Era più difficile...Poi è pur vero che dipende molto dai luoghi, ma una base comune dettata dall' "epoca" esiste in comune per tutti, non so se mi spiego...Diventava più difficile anche capirsi e capire.

Me ne frega relativamente. Solo per sottolineare che prima si affrontano i problemi e prima certe cose arrivano. Poi sì.. tempi diversi e persone diverse. 

 

18 hours ago, Tyrael said:

Unico appunto personale forse perché anche io credevo così (?) 🤔 Aspettare che le cose accadano da se è solo illusione :aha: bisogna agire. 

Avrei voluto che qualcuno me lo ripetesse ogni gioro. Via il dente, via il dolore. Oggi applico questo modo di pensare un po' a tutto. 

 

18 hours ago, Tyrael said:

A parte sta mia personalissima cazzata :asd: spero di leggerti sul forum e di vederti partecipe giacché  :aha: da alcuni si apprende ciò che ad altri si insegna :sisi:

Sagge parole. Spero di essere d'aiuto a qualcuno. Cercherò poi di partecipare il più possibile anche se l'esperienza è poca. 

  • 1 month later...
On 10/17/2020 at 9:54 PM, Sky167 said:

Ciao a tutti,

sono un ragazzo di 31 anni. Volevo raccontarvi la mia storia, un po’ per sfogo personale, un po’ per far riflettere e divertire e un po’ per lasciare qualcosa a qualcuno che magari come me si è ritrovato nella stessa situazione.

Partiamo dall’inizio-inizio. Sono sempre stato un ragazzo timido. Al contrario di ogni buon maschietto che si rispettasse, non mi è mai piaciuto il calcio e per questo sono stato sempre snobbato dagli altri ragazzi fin da piccolo. Per non parlare poi delle ragazze. O eri un nel giro dei super-faaaaaighi o non eri nessuno. Pazienza! Lasciati da parte gli anni da giovanissmo, decido di andare a studiare, per le superiori, lontano dal paesetto e di farmi una nova vita. Infatti, tutto bene per i next 5 years. Risulto meno timido e faccio conquiste tra le ragazze, mi innamoro perdutamente di altrem e mi trovo un paio di fidanzatine.

Tempo poi di Università, decido che stufo dell’ambiente “chiuso” dalla città dove stavo era ora per partire per una nova avventura: Bologna arrivo! Non vi dico che qui ho trovato il paradiso. Questa città accoglie il mondo, facendoti crescere personalmente  e mostrandoti la bellezza di altre realtà culturali internazinali. Beh, qui ho fatto 5 anni di università, un PhD e svariati postdoc.

Direte voi: che c’è di strano in questa storia? Dal mio punto di vista nulla. Mi andava tutto bene, ero preso dallo studio/lavoro per migliorarmi (e migliorare il mondo). Un po’ “volutamente” ho messo da parte la vita privata, ma ero anche un po’ convinto della favoletta: “beh, un giorno accadrà pure a te di trovare una ragazza, e tutto poi si sistemerà”. Anche se qualche domando sul perché non fossi molto attivo nel cercare una ragazza me la facevo ma lasciavo poi questo pensiero da parte.

Beh, poi ti ritrovi a 28 anni in ospedale per un paio di mesi, messo un po' malaccio, e capisci che l’unica cosa che nella vita hai fatto è stato concentrarti sulla carriera. Molto bello e appagante èh, ma molto triste allo stesso tempo. Mi rendo conto che manca qualcosa e che era tempo di impugnare la vita e di "viverla" un po' di più.

Ma arriviamo al dunque e facciamo un passo indietro all’anno prima (27 anni). Mentre ero al lavoro, un giorno si apre la porta dell’ufficio (open space condiviso) ed entra questo ragazzo, biondino, con una barba rossiccia e che molto timido che si dirige a parlare col boss. Io rimango incantato e lo fisso, lo studio. Questa scena l’ho tuttora stampata in mente e credo ci rimarrà per sempre. Credo che sia stato l’inizio di tutto. Questo ragazzo l’ho poi aiutato con diverse attività inerenti all’università, siamo diventati amici e abbiamo iniziato a frequentarci tra studio/pub/cene. Finalmente una persona seria con la quale avere discorsi seri. Nel frattempo il tempo passa (un paio di anni) e capisco che da parte mia non c'è solo amicizia. Era nei miei pensieri ogni giorno. Volevo qualcosa di più.

E' qui che iniziano tutte le domande: che mi succede.. cosa voglio dalla vita… ma proprio a 30 anni… etc..

Beh, decido di prendere il mano la situazione e di dirgli tutto, conscio del fatto che al peggio non l’avrei mai più rivisto. Non va bene (che mi aspettavo, è come sparare nel mucchio e pretendere di colpire quello giusto) ma non la prende male (btw, ora è un mio collega e grande amico!). Questo è stato il primo grande scontro che ho avuto.

Un po’ più conscio di me, decido che era ora di andare alla scoperta del mondo là fuori. Non odiatemi, ma ho installato Tinder e mi sono un po’ buttato. Ho trovato persone serie (per quanto si possa estrapolare da una conversazione in chat..). Mi sono deciso di uscire con un ragazzo e vedere come sarebbe andata. Ecco, al primo incontro mi trovo tutti i colleghi d’ufficio al tavolo affianco. Ma dico io, proprio lì e proprio quella sera? Vabbeh…  

Decido di dire al ragazzo in questione che è stata la mia prima uscita con un boy in quanto non volevo fargli perdere del tempo che magari avrebbe voluto impiegare in altro modo. Decidiamo di vederci una seconda volta. L’affinità c’è e tra un enorme imbarazzo che mi lascia completamente pietrificato (fidatevi, ero tesissimo) scappa il primo bacio. Torno a casa felicissimo.

Qui inizia poi una brutta settimana dove a lavoro non ho concluso nulla in quanto la mia testa era continuamente piena di domande, dubbi e alla ricerca di risposte. Insomma, il succo è che un giorno, a 30 anni, ti svegli, dici “ops, mi piacciono i ragazzi” e inizia a crollarti il mondo addosso (detta così è brutta, ma più o meno questo rende l’idea). Una sera di quella settimana mi sono poi rivisto nuovamente col ragazzo in questione. C’era feeling ragazzi, e lui si è dimostrato molto gentile nel darmi tempo e spazio.

Succo del racconto, ora ci vediamo spesso e siamo arrivati ad avere anche una fantastica intimità. Tutto è in esplorazione per me, ma con il passare del tempo non sento la più tensione/pressione del buttarmi in qualcosa di nuovo.

Concludo con qualche riflessione, molto soggettiva e molto molto concisa:

  1. Prima o dopo i nodi vengono al pettine e a 30 anni tutto può succedere;
  2. Seppur molto più difficile, le paure e le sfide vanno a questa età affrontate, per non vivere poi nel rimpianto;
  3. Mi sono sentito e mi sento tutt’ora un 15enne alla scoperta del mondo;
  4. Sono stato fortunato ad incontrare una persona molto disponibile e paziente con me

 

In tutto questo vorrei ringraziare tutti i membri del forum. Ho visto sia molta serietà che divertimento, ho preso nota dei vari consigli che avete dato ad altri, ho seguito le varie riflessioni fatte e al contempo mi sono fatto due risate. Mi sono fatto forza e mi sono buttato (con cautela!). Mi siete stati di aiuto, veramente. Quindi grazie ancora ragazzi. Siete tutti magnifici.

Un abbraccio. 🙂

Molto bella la tua storia. E’ anche un po’ (tanto) la mia. Ogni bene

Scusa se ,mi permetto, @Friend78, ma non c'è bisogno di quotare un intero messaggio, è più comodo sia per te che per noi limitarsi a riportare poche righe o addirittura evitarlo, se non c'è rischio di fraintendimenti. 😉 Chiedo scusa ai moderatori se mi sono permesso, in caso abbia sbagliato domando scusa e ritiro tutto.

PS: sì, la storia di sky167 è bella, soprattutto perché, a mio avviso, si è impegnato moltissimo nel lavoro e non ha fatto una tragedia della scoperta di sé. 🙂

Edited by Thebaios

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...