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"Non mi piacciono le etichette"


Thebaios

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8 hours ago, Thebaios said:

Probabilmente nei decenni scorsi si dichiarava solo chi poteva permetterselo (essenzialmente gente dello spettacolo)

Questo non è vero, se intendi dagli anni 80 in poi, per ogni personaggio dello spettacolo dichiarato ce n’erano 100, di persone dichiarate  comuni normalissime.

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No: la discussione verteva sull'ostinato rifiuto di molti a ricorrere alle etichette.

Rifiuto a me incomprensibile perché non ritengo si debba aver paura delle parole quando, mediante parafrasi (e dunque sempre parole ma  in quantità maggiore) si dice la stessa identica cosa.

Essenzialmente ciò.

4 minutes ago, Krad77 said:

Questo non è vero, se intendi dagli anni 80 in poi, per ogni personaggio dello spettacolo dichiarato ce n’erano 100, di persone dichiarate  comuni normalissime.

Be', mi fa piacere per loro. Magari dipende anche dal luogo, però.

Edited by Thebaios
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4 minutes ago, Thebaios said:

No: la discussione verteva sull'ostinato rifiuto di molti a ricorrere alle etichette.

E perché mai alcuno rifiuta l'uso d'un'etichetta per sé, se non perché la giudica non corrispondere al suo stato o modo d'essere?

 

8 minutes ago, Thebaios said:

perché non ritengo si debba aver paura delle parole quando, mediante parafrasi (e dunque sempre parole ma  in quantità maggiore) si dice la stessa identica cosa.

Quando si dica la stessa identica cosa.... ma evidentemente, secondo colui che rifiuti una certa etichetta ed offra invece un'ampia descrizione di sé, tale identità manca.

 

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14 minutes ago, Mario1944 said:

Quando si dica la stessa identica cosa.... ma evidentemente, secondo colui che rifiuti una certa etichetta ed offra invece un'ampia descrizione di sé, tale identità manca.

 

Scusa,  e quale sarebbe l'ampia descrizione di sé nella frase "Mi sento attratto sia dalle donne che dagli uomini, ho avuto storie con ambo i sessi" ?!?

14 minutes ago, Mario1944 said:

E perché mai alcuno rifiuta l'uso d'un'etichetta per sé, se non perché la giudica non corrispondere al suo stato o modo d'essere?

Anche questa era una domanda consequenziale all'oggetto della discussione! A mio giudizio, magari, a causa di un residuo di omofobia interiorizzata, per il del quale uno riesce sì a dire che anche i maschi gli piacciono, ma ancora teme le singole definizioni, visto che magari per una parte consistente della vita avrà sentito "omosessuale " o "bisessuale" usate come insulto.

Edited by Thebaios
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10 hours ago, Thebaios said:

quale sarebbe l'ampia descrizione di sé nella frase "Mi sento attratto sia dalle donne che dagli uomini, ho avuto storie con ambo i sessi" ?!?

Rispetto ad una sola parola è una descrizione ampia, almeno per chi sia tendenzialmente brachilogico.... 😉 

Peraltro non mi riferivo ad un singolo concetto e dunque ad una sua singola esplicazione  aforistica.

10 hours ago, Thebaios said:

A mio giudizio, magari, a causa di un residuo di omofobia interiorizzata, per il del quale uno riesce sì a dire che anche i maschi gli piacciono, ma ancora teme le singole definizioni, visto che magari per una parte consistente della vita avrà sentito "omosessuale " o "bisessuale" usate come insulto.

Il ripudio d'una certa parola perché stimata ingiuriosa è senz'altro una possibilità, ma non è la sola e d'altronde anche in quel caso c'è pur sempre una divergenza tra l'etichetta ed il contenuto supposto:

se "omosessuale" alcuno reputi, a torto od a ragione, non un'etichetta neutra, una vox media, ma un'etichetta ingiuriosa e dunque applicata in malam partem, inevitabilmente ciò implica che  egli la ripudii stimando il proprio contenuto migliore dell'etichetta che gli è applicata e che sia indotto a definirsi altrimenti o con un'altra etichetta o addirittura con una descrizione a suo parere esplicativa.

 

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davydenkovic90

Il linguaggio o è condiviso, o non è. 

È l'esempio dell'etichetta "sangue di drago" posta su un barattolo di marmellata di prugne.

Se uno vive in una torre d'avorio senza contatti col mondo, cavoli suoi, per me si può anche definire un uccello del paradiso e parlare in sanscrito dalla mattina alla sera.

Ma se uno ha dei conviventi,  degli amici, dei conoscenti, dei rapporti sociali, oppure se gestisce una dispensa, sarà il caso che sull'etichetta scriva mamellata di prugne, per quanto poco poetico possa essere, e non sangue di drago.

Tra l'altro, non ho mai conosciuto nessuno che fosse "oltre le etichette" o che desse definizioni tutte sue alla sessualità, che non fosse contemporaneamente un cattolico, un represso, uno che ha covato omofobia interiorizzata per decenni oppure un personaggio del mondo dello spettacolo.

Non bisogna poi nemmeno cadere nell'errore opposto,  ossia quello di ricercare a tutti i costi e prematuramente un'etichetta, solo perché magari ci fa stare più tranquilli, o perché abbiamo male interpretato i pochi dati a disposizione. Per esempio, io trovo abbastanza insulsi quelli che si definiscono bisex solo perché hanno la fidanzata a casa mentre si fanno scopare a pelle in un battuage. O, ancora peggio, quegli altri che pensano che dire "bisex" automaticamente voglia dire "maschione attivo virile" e faccia cadere tutti i semplici gay ai loro piedi.

Sarebbe un po' come se io mi definissi Serena Williams perché ho una racchetta in mano. Pura fantasia e auto consolazione.

Sono semplicemente gay che hanno dato seguito a false relazioni etero e che, solo una volta che si trovano nell'ombra, danno sfogo alla vera sessualità.

(E non sto parlando di bisex veri, che esistono e sui quali non ho niente da dire)

Edited by davydenkovic90
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1 hour ago, davydenkovic90 said:

non ho mai conosciuto nessuno che fosse "oltre le etichette" o che desse definizioni tutte sue alla sessualità, che non fosse contemporaneamente un cattolico, un represso, uno che ha covato omofobia interiorizzata per decenni oppure un personaggio del mondo dello spettacolo.

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1 hour ago, davydenkovic90 said:

Non bisogna poi nemmeno cadere nell'errore opposto,  ossia quello di ricercare a tutti i costi e prematuramente un'etichetta, solo perché magari ci fa stare più tranquilli

aspè, questa situazione è un filo diversa: spesso è qualcuno che lavora su se stesso per accettare la propria (omo)sessualità,  e ci sta che per un periodo -più o meno lungo- sia confuso e non riesca a dire (prima di tutto a se stesso) quale sia la sua identità sessualosa.

Insomma, max rispetto per i work in progress in materia!!!

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L'aspetto singolare della vicenda non è tanto il fatto che esistano dei gay o dei bisex a cui non piacciono le etichette, ma il fatto che queste persone facciano un CO pubblico

Nel caso di specie sarebbe stato un CO come bisessuale

 

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3 hours ago, davydenkovic90 said:

io trovo abbastanza insulsi quelli che si definiscono bisex solo perché hanno la fidanzata a casa mentre si fanno scopare a pelle in un battuage. O, ancora peggio, quegli altri che pensano che dire "bisex" automaticamente voglia dire "maschione attivo virile" e faccia cadere tutti i semplici gay ai loro piedi.

Concordo praticamente su tutto, però devo obiettare su questo punto: premesso che io non sono certo un sostenitore dei battuage (anzi...), però uno che abbia la fidanzata a casa e contemporanemanete ha rapporti con uomini (a prescindere dal luogo e dal ruolo) perché dovrebbe essere considerato un falso bisex, con la fidanzata di copertura? Chi ti dice che non sia sessualmente attratto dalle donne?

Non lo sto giustificando: il tradimento per me non è mai ammissibile, tanto meno posso giustificare che ora, nel 2020, un sacco di uomini (anche giovani!) tradiscano mogli/compagne/fidanzate con uomini tenednole all'oscuro di tutto...Potevo umanamente capirlo (ma comunque non giustificarlo) in altre epoche, ma non oggi. Ho scritto "con uomini" perché di bisessualità/omosessualità stiamo parlando, non considero meno grave il tradimento con donne, tanto per chiarire...

Dobbiamo avere le palle di parlare apertamente alle donne, poi saranno loro a decidere se stare insieme a noi concedendoci la possibilità di rapporti extraconiugali con uomini, oppure se porre la condizione che questi NON avvengano...E poi starà alla nostra coscienza stare ai patti o no, ma comunque non è più ammissibile portare avanti una relazione senza essere un libro aperto con la partner...E dai...Nel 2020...Bisogna averne il coraggio anche se questopotrebbe significare la fine della storia. Sono andato fuori argomento perché mi premeva troppo specificare come la penso su questo punto. Scusate. 

9 minutes ago, Hinzelmann said:

L'aspetto singolare della vicenda non è tanto il fatto che esistano dei gay o dei bisex a cui non piacciono le etichette, ma il fatto che queste persone facciano un CO pubblico

Evidentemente ne avevano un serio bisogno ( e li capisco bene ) però non si può, di nuovo scrivo nel 2020 (!!!), trovare la forza di  esplicitare il fatto in sé (cioè che si fa anche o solo sesso con uomini) ma non di ricorrere alle singole parole, le cosiddette "etichette": fa ridere i polli. 

Mio parere che non ribadirò più se no divento troppo noioso.

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14 minutes ago, Thebaios said:

non si può, di nuovo scrivo nel 2020 (!!!), avere il coraggio di usare le perifrasi ma non le singole parole, le cosiddette "etichette"

A parte la determinazione temporale, che non mi pare pertinente, una perifrasi non necessariamente coincide col termine che vorrebbe spiegare meglio e peraltro, se il parlante sente questa necessità esplicativa, evidentemente qualche cosa nella significazione del termine non lo soddisfà, a torto od a ragione:

potrebb'essere qualche cosa non propriamente insito nella definizione logica e grammaticale del termine, ma dipendente dal suo uso corrente in certe aggregazioni sociali.

17 minutes ago, Thebaios said:

il tradimento per me non è mai ammissibile, tanto meno posso giustificare che ora, nel 2020, un sacco di uomini (anche giovani!) tradiscano mogli/compagne/fidanzate con uomini tenednole all'oscuro di tutto...Potevo umanamente capirlo (ma comunque non giustificarlo) in altre epoche, ma non oggi.

Perché mai reputi meno giustificabile oggi il tradimento in amore, che nei tempi passati?

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11 minutes ago, Mario1944 said:

Perché mai reputi meno giustificabile oggi il tradimento in amore, che nei tempi passati?

Giustificabile non lo ritengo oggi né l'alvrei ritenuto ieri (nella medesima misura), ma se mi metto nei panni di quegli uomini omosessuali o bisex, imprigionati in località piccole, ove la tradizione e i tabù regnavano (forse dovrei usare il presente) sovrani, ai tempi in cui gli omosessuali erano solo oggetto di profondo scherno e disprezzo, quando non esisteva internet, non si era iniziata una sensibilizzazione collettiva e mediatica sul tema, be', non mi viene da condannarli, proprio perché i tempi erano mooooolto diversi. 

è facile per noi oggi attaccarli: vorrei vedere quanti di noi, a vivere nei loro panni, nei loro tempi e nei loro contesti geografici sarebbero stati così pronti a non sposarsi con donne (ricordiamo quanto era importante avere numerosi figli per i lavori agricoli e in generale per il benessere della famiglia), ad andare contro corrente , attirandosi sospetti, pettegolezzi o addirittura feroci attacchi verbali da parte della stessa famiglia, figuriamoci dal paese!

Per non parlare delle ripercussioni sul lavoro.

Edited by Thebaios
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20 minutes ago, Thebaios said:

Evidentemente ne avevano un serio bisogno ( e li capisco bene ) però non si può, di nuovo scrivo nel 2020 (!!!), trovare la forza di  esplicitare il fatto in sé (cioè che si fa anche o solo sesso con uomini) ma non di ricorrere alle singole parole, le cosiddette "etichette": fa ridere i polli. 

Mio parere che non ribadirò più se no divento troppo noioso.

Non conosco i retroscena della vicenda quindi non saprei dire se c'era un serio bisogno ( aveva il covid ed ha fatto il suo isolamento in albergo, ma non mi pare una circostanza drammatica in sé ) di fare CO.

E poi francamente, anche se vuoi esplicitare il fatto che non ti piacciono le etichette e ti sei sentito in qualche modo costretto a fare CO dai gossip, la parola Bisex per me non potrà mai essere qualcosa da evitare con perifrasi, al massimo posso capire che una persona bisex e single possa non sapere cosa gli riservi il futuro ma la formula corretta sarebbe quella contraria : "sono bisex e single, quindi non so se mi innamorerò in futuro di un uomo o di una donna, essendomi capitato in passato di innamorarmi di entrambi"

 

 

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50 minutes ago, Thebaios said:

perché dovrebbe essere considerato un falso bisex,

Forse intendeva dire che il fatto di avete la fidanzata a casa non dimostra che sei bisex

Solo che non so bene come uno potrebbe dimostrare il suo orientamento...? Se hai relazioni sia con uomini che con donne ci può sempre stare il tizio che si convince che una delle due cose è una finzione a prescindere da come ti comporti.

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3 minutes ago, Hazel226 said:

Forse intendeva dire che il fatto di avete la fidanzata a casa non dimostra che sei bisex

Boh, ma a me sembrava asserire un'altra cosa.

 

3 minutes ago, Hazel226 said:

Solo che non so bene come uno potrebbe dimostrare il suo orientamento...? Se hai relazioni sia con uomini che con donne ci può sempre stare il tizio che si convince che una delle due cose è una finzione a prescindere da come ti comporti.

Certo, ed è per questo che, una volta che uno ha la coscienza a posto, si deve sbattere dei pensieri altrui. Alla fine esistono realtà indimostrabili, che per alcuni saranno sempre balle o mezze verità, o perché la nostra realtà è troppo diversa da quella che hanno esperito, o perché uno troverà sempre il modo di parlar male di te se desidera farlo. Ergo pazienza!

Edited by Thebaios
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2 minutes ago, Thebaios said:

a me sembrava asserire un'altra cosa

Ovvero? 

Comunque sono abbastanza convinto del fatto che le persone che "rifiutano le etichette" e adottano quel tipo di retorica sono in realtà persone che provano sentimenti negativi per certi termini; associano ad essi pregiudizi negativi e quindi sono a disagio nel pensarsi parte di quel gruppo. Quindi per rifuggire da questi sentimenti rifiutano il termine. Credo sia così perché non ho mai sentito qualcuno lamentarsi di "etichette" che non fossero in qualche modo socialmente compromettenti. 

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4 minutes ago, Hazel226 said:

Ovvero?

Ovvero che uno che fa seso con uomini ma abbia la fidanzata sia per forza un gay, quindi che la sua donna sia solo una copertura.

 

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@Thebaios sicuramente non è così: il fatto che uno sia bisex non implica che non possa essere stronzo, ovvero fare qualcosa di nascosto

Mi viene in mente un bisex che ho conosciuto che tradiva la fidanzata sia con uomini sia con donne :sisi:

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2 minutes ago, Hazel226 said:

@Thebaios sicuramente non è così: il fatto che uno sia bisex non implica che non possa essere stronzo, ovvero fare qualcosa di nascosto

Mi viene in mente un bisex che ho conosciuto che tradiva la fidanzata sia con uomini sia con donne :sisi:

E chi lo ha mai sostenuto??? Forse dovresti rileggere (perdona il tono che sembra imperativo). 

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1 minute ago, Thebaios said:

E chi lo ha mai sostenuto??? Forse dovresti rileggere (perdona il tono che sembra imperativo). 

Non so se intendesse sostenerla davy. Ma nel caso, sto dicendo che sicuramente non è così.  Non sto dicendo che lo hai sostenuto tu :sisi:

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3 hours ago, Thebaios said:

Giustificabile non lo ritengo oggi né l'alvrei ritenuto ieri (nella medesima misura), ma se mi metto nei panni di quegli uomini omosessuali o bisex, imprigionati in località piccole, ove la tradizione e i tabù regnavano (forse dovrei usare il presente) sovrani, ai tempi in cui gli omosessuali erano solo oggetto di profondo scherno e disprezzo, quando non esisteva internet, non si era iniziata una sensibilizzazione collettiva e mediatica sul tema, be', non mi viene da condannarli, proprio perché i tempi erano mooooolto diversi. 

Be' certo, ma in questo caso intendi tradimento in senso giuridico e formale di esercizio della sessualità fuori del matrimonio, cosa che per altro può accadere anche oggi, benché sia più rara almeno alla latitudini nostrane;  io pensavo l'intendessi in senso affettivo e sostanziale di contravvenzione alla fedeltà, non solo dunque sessuale, promessa ad un'altra persona, maschile o femminile:

in questo secondo caso non capirei differenze tra colpa di ieri e colpa di oggi per la fede violata.

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5 hours ago, Hinzelmann said:

Non conosco i retroscena della vicenda quindi non saprei dire se c'era un serio bisogno ( aveva il covid ed ha fatto il suo isolamento in albergo, ma non mi pare una circostanza drammatica in sé ) di fare CO.

ma di chi state a parlà? :D

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Credo che i "no-labels" siano numericamente tanto bassi da essere irrilevanti.
La mia filosofia l'ho già scritta in passato ed è:
 

Quote

Ma guarda io consiglio sempre a chi si sente etichettato, se queste etichette ti fanno sentire imprigionato, non usarle.

Nel frattempo che non le usi però, prova un minimo di riflessione sul perché le altre mille etichette che usiamo tutti... italiano, maschio, giovane, moro, simpatico, estroverso ecc ecc non ti danno fastidio, anzi neanche le chiami etichette, ma fanno parte degli aggettivi che usi per descriverti e che tutti insieme ti rendono quello che sei... però gay bisex pansex no, quello non va bene.

 

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21 minutes ago, Krad77 said:

Credo che i "no-labels" siano numericamente tanto bassi da essere irrilevanti.

IRRILEVANTI?

Credo che ci siano più no-labels che persone che si definiscono LGB.

E ti riporto solo i casi famosi che si sommano a Hugh Sheridan e solo riguardanti l'orientamento

e solo quelli che rifiutano (inspiegabilemente) anche il termine bisessuale o pansessuale.

Quindi escludo Amber Rose e Miley Cyrus che usano "pansessuale"

(anche Gianna Nannini lo usa, ma oltre a dire che odia le etichette aggiunge anche che "il coming out ghettizza")

anche se lo dichiarano con la premessa di "odiare le etichette".

Peraltro ho cercato solo quelli che usavano espressamente l'espressione ETICHETTA come termine negativo

che è chiaramente un preciso attacco alla sigla LGBT

Solo con Mengoni ho barato: ha usato "paletti" e "muri" e non esplicitamente la parola "etichetta".
L'ho inserito perché il concetto è lo stesso:
appartenere alla sigla LGB è una cosa negativa e una limitazione da evitare.
 
Come possiamo credere che questo bombardamento mediatico sia una cosa trascurabile
che non ha nessuna conseguenza sulle nuove generazioni?

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Non mi piacciono le etichette, se una persona mi piace, non bado a cos'è o a chi è.
-Ferzan Ozpetek
 
Etichettare qualcuno al giorno d’oggi è come tornare indietro, al passato, perché quando etichetti dividi e crei distanze tra le persone. Io credo nell’unire le persone e nel celebrare le differenze. Credo che le etichette non siano buone per un artista o per chiunque altro.
Mahmood
 
Lily-Rose Depp ha chiarito di non volersi etichettare in nessun modo. Quando si è fatta fotografare per il progetto Self Evident Truth, molti l’hanno preso per un coming out, lei invece ha spiegato al magazine Nylon di non aver posato per dichiarare il suo orientamento sessuale, ma proprio per invitare le persone a non farlo. “Se ti piace una cosa un giorno bene. E se il giorno dopo ti piace qualcos’altro, va benissimo. Non devi etichettarti, perché le preferenze non sono scolpite nella pietra, sono fluide.”
 
Cara Delevingne ha avuto due relazioni pubbliche importanti, sempre con delle donne: una è stata l’attrice Michelle Rodriguez, l’altra la cantante St Vincent. E si arrabbia moltissimo quando le chiedono se è gay. In un’intervista a Vogue ha detto: “Siamo tutti liquidi. Cambiamo, cresciamo…”
 
Kesha ha detto a Seventeen: “Non amo solo gli uomini. Amo le persone. Non ha niente a che vedere col genere. Ha a che fare con lo spirito della persona con cui stai. Non mi definirei gay o etero, non mi piace etichettare le cose.”
 
Demi Lovato, a Complex ha detto: “L’amore è fluido. Gli esseri umani sono esseri umani, e quando connetti con qualcuno su un piano spirituale, è l’unica cosa che conta.”
 
La Spice Girl Mel B ha una visione più carnale della stessa medaglia. Nel 2014 al Guardian ha detto di avere una libido strabordante e una vita sessuale molto intensa, e di non porsi minimamente il problema di cosa pensa la gente del suo orientamento sessuale: “Ho avuto una storia di 4 anni con una donna, ma sono felicemente sposata da 7 anni con mio marito. C’è chi mi chiama lesbica, bisessuale o eterosessuale, ma solo io so chi mi porto a letto.”
 
Io provo attrazione per entrambi i sessi, non voglio etichettarmi, se mi piace una persona non faccio distinzioni. trovo assurdo, perché sono un personaggio pubblico, che debba per forza andare a nascondermi da qualche parte se bacio qualcuno. Io posso baciare una donna in pubblico!”.
Taylor Mega
 
"LA MIA RELAZIONE CON ALICIA CARGILE? VOLETE SAPERE SE SONO GAY O NO? NON CERCATE DI ETICHETTARMI, FACCIO QUELLO CHE VOGLIO. E TRA TRE O QUATTRO ANNI, TUTTI FARANNO COSI'"
Kristen Stewart
 
La mia generazione è fluida, più aperta in tutti i sensi e mi dispiace per le persone che ci governano non si aprano alla natura. Io non contemplo paletti e muri, non mi accorgo della tonalità della carnagione o della scelta di amare un uomo o una donna.
Marco Mengoni

 
 
 
 
 
 
 
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Saramandasama

Björk :
I think everyone’s bisexual to some degree or another; it’s just a question of whether or not you choose to recognise it and embrace it. Personally, I think choosing between men and women is like choosing between cake and ice cream. You’d be daft not to try both when there are so many different flavours.

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10 minutes ago, Saramandasama said:

Björk :
I think everyone’s bisexual to some degree or another; it’s just a question of whether or not you choose to recognise it and embrace it. Personally, I think choosing between men and women is like choosing between cake and ice cream. You’d be daft not to try both when there are so many different flavours.

Questo non va bene.

Questa è la classica pretesa queer-bisex secondo la quale tutti sono bisex come loro.

E' il solito borioso coming-out bisessuale, ma rimane comunque un CO come bisex.

E non va bene neanche Madonna che non è mai stata esplicita,

conta solo se c'è la parola "etichetta" (label) o qualche altro termine ostile alla sigla LGB.

Edited by Almadel
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